Legature storiche nella biblioteca "A. Mai" - CINQUECENTINA 7 309-310
Cinquecentina 7 309-310
Antico Testamento (ebr. lat.),
Hebraica Biblia, Latina planeque, tr. Seb. Munster, Basilea, Michael Isingrin e Heinrich Petri, 1546, 348x210x58 mm
segnatura
Cinq. 7 309-310
LE CINQUECENTINE 1973, p. 52.
Provenienza: Antonius Fourmia(?) Doctor Theologus 1574 -Gesuiti di Parigi. Esemplare "reglé".
Riutilizzo dei piatti di due legature del secolo XVIII, del genere "rococò"
Legature sulle quali sono stati applicati i piatti e i dorsi di una coppia di legature settecentesche in marocchino rosso decorato a secco. Cornice ornata esternamente con motivi di foggia triangolare, internamente con palmette alternate a corolle stilizzate. Al centro dei piatti, un cartiglio costituito da quattro ferri di tipo "à la rocaille". Dorso mobile a sei nervi rilevati. Nel secondo e terzo compartimento, compaiono rispettivamente, le scritte in caratteri dorati "BIBLIA/EBRAICO/LATINA" e "SEBAST/MVNSTERI/TOM. I. (- TOM. II)". Capitelli bianchi e blu. Taglio dorato brillante. Labbro decorato con motivi fogliati mossi. Carte di guardia rifatte. Contropiatti rivestiti da un foglio di carta di tipo spugnato policromo. Cavaliere in tessuto verde.
L'assenza di motivi caratterizzanti, tali non sono quelli presenti lungo la cornice
1, non informa sul luogo di esecuzione della legatura. Il decoro di genere rococò- in evidenza i fregi centrali entro una coppia di filetti obliqui incrociati
2 destinati a centrarli rispetto al piatto- è connotato dal termine francese "rocaille" che significa "roccia", di cui lo stile rococò imita gli aspetti bizzarri e imprevedibili, sotto forma di modelli mossi e sinuosi. Stile alla moda dagli inizi e lungo gran parte del XVIII secolo in tutta Europa, caratterizzato da una decorazione ricca e multiforme: motivi curvi lavorati a forma di "C" o di "S", ovvero ispirati dalla flora (foglie di acanto stilizzate), dal mondo degli uccelli, dalla "ferronerie" d'arte, dalle cineserie con soggetti di gusto orientale. La decorazione rococò venne utilizzata soprattutto nei motivi delle cornici, o sotto forma di elementi isolati, talvolta a mosaico, variamente disposti
nello specchio dei piatti. I contropiatti rivestiti da una carta marmorizzata di tipo spugnato
3, completano il decoro del volume appartenuto a Antonius Fourmia
4(?).
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Segnatura Cinq. 7 309, dettaglio
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Segnatura Cinq. 7 309, dettaglio
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Segnatura Cinq. 7 309, dettaglio
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Segnatura Cinq. 7 309, dettaglio