Legature storiche nella biblioteca "A. Mai" - CINQUECENTINA 6 842-845
Cinquecentina 6 842-845
Dionigi certosino,
De his quae secundum sacras scripturas et orthodoxorum patrum sententias de sanctissima Trinitate catholice credantur liber primus, cur. Petrus Blomevenna, Colonia, ed. Peter Quentel, tip. Eucharius [Cervicornus], 1535, 330x205x60 mm
segnatura
Cinq. 6 842
De his quae secundum ……… de rerum creatione, naturae angelicaeet humanae statu… liber secundus, cur. Theodoricus Loer, Colonia, ed. Peter Quentel, tip. Eucharius [Cervicornus], 1535, 331x205x78 mm
segnatura
Cinq. 6 843-844
De his quae secundum ……… de hominis redemptione eiusdemque iustificatione …liber tertius, cur. Theodoricus Loer, Colonia, ed. Peter Quentel, tip. Eucharius [Cervicornus], 1535
segnatura
Cinq. 6 844
De his quae secundum ……… de gratia septem sacramentorum, praemio bonorum e retributione, malorum …liber quartus, cur. Theodoricus Loer, Colonia, ed. Peter Quentel, tip. Eucharius [Cervicornus], 1535, 331x206x70 mm
segnatura
Cinq. 6 845
LE CINQUECENTINE 1973, p. 117.
Serie di tre legature su cui sono stati applicati i piatti in marocchino testa di moro decorato a secco di altrettante legature rinascimentali francesi. Quattro filetti concentrici. La coppia di cornici raffigura rispettivamente, un fregio cuoriforme e motivi fogliati stilizzati. Al centro del piatto, un fregio di tipo aldino. Quarti di cerchio accantonati. Dorso a quattro nervi rilevati. Nel scondo, terzo e quarto compartimento, rispettivamente, compaiono le scritte dorate "DIONYSIUS/CARTH., LIBER I (II, III, IV)" e "COLONIA/ 1535". Capitelli verdi. Taglio grezzo. Carte di guardia bianche rifatte. Restauro: P. Brena e C.Valli, Bergamo.
L'impianto ornamentale evidenzia un decoro di gusto italiano: la cornice esterna
1 e il fregio del genere aldino al centro dei piatti
2 indicano tuttavia un'origine transalpina della legatura. I motivi della cornice interna
3 ed il genere di quarti di cerchio
4 inoltre, non sembrano comparire su legature italiane del periodo. Dorso mobile
5.
1

Segnatura Cinq. 6 842, dettaglio
Cfr.
GUIGNARD 1968, p. 233, ferro Y,
Heures à l'usage d'Evreux, Paris, Simon Vostre, verso 1513 ;
BIBLIOTHÈQUE NATIONALE DE FRANCE 1999, n. 5,
Sacrae scripturae veteris novaeque omnia, Venezia, Andrea Torresani, 1518, Paris, Bibliothèque nationale, segnatura Rés. A. 46 (bis); n. 10, Jacques Cappel,
Mémoires… touchant l'excessive et intolérable substraction de deniers qui se tirent de ce royaume en cours de Romme, ms. francese redatto verso il 1539, Paris, Bibliothèque nationale, segnatura Mss. français 5213;
BIBLIOTECA CASANATENSE 1995, I, n. 309, II, fig. 132, p. 87.
2

Segnatura Cinq. 6 842, dettaglio
3

Segnatura Cinq. 6 842, dettaglio
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Segnatura Cinq. 6 842, dettaglio
5
Nei volumi con dorso mobile, le nervature sono finte, ossia non fanno corpo con la cucitura, ma sono ottenute mediante l'applicazione di strisce di cuoio o di cartone, trasversali rispetto al dorsino. La loro funzione è soprattutto estetica; i finti nervi infatti non possiedono una funzione strutturale e possono essere liberamente aumentati o diminuiti di numero, a piacimento. Il dorso mobile si riconosce a libro aperto per lo spazio vuoto visibile tra dorso e fascicoli: il libro si apre a piatto e, rispetto a una legatura classica, si mantiene meglio in questa posizione. Secondo questa modalità sono legati quasi tutti i libri di oggi. Spesso su dorsi lisci si esegue una decorazione che rispetta la tradizionale suddivisione a scomparti, e i nervi inesistenti sono marcati da filetti.
