Aristoteles, De generatione et corruptione; Meteoron; De mundo; De animalibus, tr. e cur. Petrus Alcyonus, Venezia, Bernardino Vitali, 1521, 308x213x33 mm
segnatura Cinq. 6 188
LE CINQUECENTINE 1973, p. 23.
Provenienza: Antonia Suardi Ponti.



Legatura della seconda metà del secolo XVI, eseguita a Bologna(?)

Marocchino marrone dal fiore parzialmente scomparso e con profonde lacerazioni, decorato a secco ed in oro. Piatti indeboliti lungo le cerniere. Angoli sbrecciati. Tre coppie di filetti concentrici a secco. Due cornici dorate. Cartiglio centrale costituito da quattro fregi a mensola giustapposti. Fiamma negli angoli. Tracce di quattro bindelle. Dorso a tre doppi nervi ricamati e rilevati. Materiale di copertura parzialmente scomparso. Capitelli rosa e azzurri. Taglio blu. Carte di guardia bianche con una filigrana a forma di trifoglio stilizzato entro un cappello allungato, sormontato da un medesimo trifoglio. Rimbocchi rifilati senza particolare cura; angoli giustapposti.

La cornice fogliata che circonda il cartiglio centrale, presente su una legatura custodita nella Biblioteca Apostolica Vaticana¹, analogo a quello proposto², potrebbe suggerire un'origine veneziana³ (o padovana?) del manufatto; la medesima cartella tuttavia, non esclude, più verosimilmente, una sua possibile realizzazione bolognese⁴. Accordo cromatico scuro del materiale di copertura con il taglio di colore⁵.