Alighieri, Dante,
La comedia, comm. Bernardino Daniello, Venezia, Pietro da Fino, 1568, 232x160x60 mm
segnatura
Cinq. 4 175
Provenienza: Antonia Suardi Ponti.
LE CINQUECENTINE 1973, p. 11.
Legatura del terzo quarto del secolo XVI, eseguita a Venezia dal "Leermauresken-Meister"
Marocchino rosso dalle spellature marginali, decorato a secco ed in oro. Volume indebolito lungo le cerniere. Filetti concentrici a secco. Cornice dorata a due coppie di filetti. Specchio provvisti di cerchielli vuoti, volute fogliate, foglie trilobate e rosette vuote, sprazzi a sfondo di seminato di cerchielli pieni. Al centro, un cartiglio. Tracce di quattro bindelle in tessuto rosso e giallo sul piatto anteriore, inversamente su quello posteriore. Dorso arrotondato a quattro nervi rilevati alternati a cinque mezzi nervi apparenti. Capitelli dall'anima in pelle allumata, realizzati con dei fili metallici e in tessuto rossi, prosegue sui piatti. Il taglio dorato e cesellato raffigura motivi a nodi di genere moresco. Compartimenti decorati con foglie trilobate entro volute. Carte di guardia bianche. Labbro provvisto di tre filetti obliqui collegati da un filetto pieno continuo. Rimbocchi rifilati senza particolare cura; angoli giustapposti in testa dei contropiatti anteriore e posteriore, mentre al
piede i rimbocchi laterali sono collocati sotto quelli di piede.
Fu Ilse Schunke
1 ad identificare un legatore veneziano del Cinquecento i cui prodotti specifici sono caratterizzati da specifici ferri di gusto orientaleggiante ed a battezzarlo "Leermauresken-Meister", poi denominato "Arabesque Outline Tool Binder" da Anthony Hobson. Al Maestro, Ilse Schunke attribuisce un gruppo di Commissioni dogali
2, un manoscritto dell'Archivio di Stato di Modena
3 ed uno citato da Tammaro De Marinis
4. Altre commissioni sarebbero di bottega
5. Successivamente, altre due legature furono attribuite al "Maestro dagli arabeschi" su volumi a stampa di argomento religioso editi a Venezia: Otto Mazal segnala il primo alla Biblioteca nazionale di Vienna
6, Anthony Hobson
7 il secondo alla Biblioteca Wittockiana di Bruxelles. A parere dello studioso inglese, appartengono
a questo artigiano nove commissioni dogali, l'ultima delle quali risale al 1569
8, quattro altri manoscritti, fra cui il Ms. 40 del Keble College di Oxford, cinque volumi a stampa non meglio identificati più un altro volume contenente incisioni. Tali esemplari sono stati compilati a Venezia fra il 1549 ed il 1568. Le sue legature, eseguite verso il 1560, sono caratterizzate da una limitata variabilità dell'impianto ornamentale. Recentemente, Francesco Malaguzzi ha pubblicato un articolo in cui segnala due nuovi esemplari
9, seguito a qualche anno di distanza da Laura Nuvoloni che ha reso noto un ulteriore volume
10. Tra gli esempi censiti di questa bottega, un esemplare
11 è custodito al Danske Kunstindustrimuseum di Copenhagen. Questa Biblioteca conserva un'altra legatura di questa bottega
12. Lo sfondo di cerchielli accorpati a tre
elementi
13 sono pure presenti in legature rinascimentali francesi
14 ed inglesi
15. Non nuova l'alternanza dei diversi colori delle bindelle sui piatti
16. Curiosa l'alternanza dei piatti sostanzialmente ornati in oro, mentre il dorso è decorato a secco
17. La Herzog August Bibliothek di Wolfenbüttel custodisce un'inedita coperta rinascimentale veneziana
18 dall'analoga costola, tuttavia affiancata da piatti caratterizzati da un semplice riquadro dai fregi aldini pieni accantonati, opera di una ignota bottega locale. Caratteristico per le legature veneziane del tempo, il tipo di stemma
19. I motivi di tipo moresco cesellati sul taglio dorato
20 rivela il persistere di questo decoro in un periodo avanzato del rinascimento. La serie di quattro
filetti obliqui lungo il labbro si manifesta una ventina di anni prima su legature romane
21 "a placchetta" dette "Canevari". In evidenza, i capitelli realizzati con fili metallici
22 e in seta, a rinforzo della struttura e l'anima
23 che prosegue sui piatti, pratica quest'ultima di reminiscenza medievale.
1
SCHUNKE 1964, 4, p. 183.
2
a) Londra, British Library (
WHEATLEY 1889, 15,
Commissione per Semitecolo, 1564); b) Venezia, Museo Correr,
Commissione per Onofrio, 1560, segnatura Ms. III 725; c) Venezia, Museo Correr,
Commissione per Sanuto, 1562, segnatura Ms. III 298; d) Venezia, Biblioteca Marciana,
Commissione per Venier, 1567, segnatura Ms. 8092; e) Bologna, Biblioteca Universitaria, C
ommissione del 1567, segnatura Ms. 1390; f) Padova, Museo Civico,
Commissione del 1568, segnatura B. P. 744.
3
Capitulare Consiliariorum, ms. membranaceo della seconda metà del secolo XVI, dopo il 1567 (
FUMAGALLI 1913, n. 250, p. 58, tav. XVIII).
4
DE MARINIS 1960, II, n. 2485, p. 137, tav. CCCCX,
Francesco Petrarca, Venezia, 1553, Firenze, Libreria Olschki (1940).
5
a)
DE MARINIS 1960, II, n. 1891, p. 99, tav. CCCLII,
Commissione per Antonio Grimani, capitano di Verona, 1561, Venezia, Museo Correr, 949; b)
DE MARINIS 1960, II, n. 1894, p. 99, tav. CCCLIII,
Commissione per Vittorio Correr, 1563, Venezia, Museo Correr, 151; c) Venezia, Museo Correr,
Commisione per Magno, 1566, segnatura Ms. III 279.
6
ÖSTERREICHISCHE NATIONALBIBLIOTHEK WIEN 1990, n. 99, p. 70, Felicianus Ninguarda,
Assertio fidei catholicae adversus articulos utriusque confessionis fidei Annae Burgensis, Venezia, Dominicus Nicolinus, 1563, segnatura 11.H.23 (ES 89).
7
HOBSON A. 1991, n. 16, p. 46-47,
Breuiarium Romanum, Venezia, Giovanni Varisco & compagni, 1562.
8
Venezia, Museo Correr, segnatura III.804.
9
MALAGUZZI 1995 A, p. 407, a) n. VIII, Ludolphus Saxonius,
Vita Christi, Venezia, Georgius de Caballis, 1566, collezione privata; b) n. IX, Archivio di Stato di Torino,
Corti estere, Venezia, segnatura m.1 da inventariare,
Ordini, ed Istruzioni della Signoria di Venezia al nobil uomo Tomaso di Cavalli eletto podestà della Terra di Romano 11 dicembre 1568.
10
NUVOLONI 2000, tav. 16,
Commissione del Doge Alvise Mocenigo a Orsato Manolesso in qualità di Podestà di Piove di Sacco, Venezia, 1571, segnatura Egerton MS 757.
11
HANNOVER 1907, n. 57, Verdizzotti,
Dell'Aspramonti, Venezia, 1594.
12
Segnatura Cinq. 4 175.
13

Segnatura Cinq. 4 175, dettaglio
La Biblioteca Universitaria di Pisa possiede pure una legatura rinascimentale veneziana così ornata (
BIBLIOTECA UNIVERSITARIA PISA 2001, n. 5, p. 62-65, Enea Vico,
Ex libris XXIII commentariorvm in vetera imperatorvm romanorvm nvmismata Aeneae Vici liber primvs, Venetiis, Paolo Manuzio, MDLX, segnatura S.R.7.38).
14
MACCHI F. - MACCHI L. 2002, n. 44, p. XXVIII, Giovanni Boccaccio,
I casi degli uomini illustri, Venezia. Del Pozzo, 1545;
BIBLIOTECA UNIVERSITARIA PISA 2001, n. 4, Gabriele Simeoni,
Illvstratione de gli epitaffi et medaglie antiche di M. Gabriel Symeoni fiorentino, Lione, Giovanni di Tournes, MDLVIII, segnatura S.R.3.9).
15
BIBLIOTECA UNIVERSITARIA PISA 2001, n. 45,
Secunda pars Chronici Carionis ab Augusto Caesare usque ad Carolum Magnum, Witebergae, haredes Georgii Rhau, 1557.
16

Segnatura Cinq. 4 175, dettaglio, piatto anteriore

Segnatura Cinq. 4 175, dettaglio, piatto anteriore

Segnatura Cinq. 4 175, dettaglio, piatto posteriore

Segnatura Cinq. 4 175, dettaglio, piatto posteriore
17

Segnatura Cinq. 4 175, dettaglio
18
La geografia di Claudio Tolomeo Alessandro tradotta da Girolamo Ruscelli, Venezia, 1564, segnatura Geogr. 2.4.1.
19

Segnatura Cinq. 4 175, dettaglio
Cfr.
DE MARINIS 1960, n. 1864, tav. CCCL,
Commissione per Lorenzo Tiepolo, 1551, Venezia, Museo Correr, segnatura C.M. 568.
20

Segnatura Cinq. 4 175, dettaglio
21

Segnatura Cinq. 4 175, dettaglio
Cfr.
HOBSON A. 1975, pp. 65-66.
22

Segnatura Cinq. 4 175, dettaglio
23

Segnatura Cinq. 4 175, dettaglio