Legature storiche nella biblioteca "A. Mai" - CINQUECENTINA 3 1684/1-5
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Cinquecentina 3 1684/1-5


Ioannes Chrysostomus, Opera, Venezia, Giunta, 1583, 226x160x67 mm
segnatura Cinq. 3 1684/1-5 (5 legature)
LE CINQUECENTINE 1973, volume ingressato dopo il 1973.

Cinq. 3 1684/1 piatto anteriore Cinq. 3 1684/1 piatto posteriore

Cinq. 3 1684/2 piatto anteriore Cinq. 3 1684/2 piatto posteriore

Cinq. 3 1684/3 piatto anteriore Cinq. 3 1684/3 piatto posteriore

Cinq. 3 1684/4 piatto anteriore Cinq. 3 1684/4 piatto posteriore

Cinq. 3 1684/5 piatto anteriore Cinq. 3 1684/5 piatto posteriore

Serie di cinque legature della fine del secolo XVI, eseguite in Italia

Pergamena floscia decorata in oro ed a colore. Angoli ricurvi. Cornice a doppio filetto. Testina classica al centro dei piatti, ripetuta negli angoli. Dorso dipinto in rosso, a quattro nervi rilevati. In testa ed al piede, motivi ondivaghi. Serie di tre filetti orizzontali delimitano i compartimenti, provvisti al centro di un merlo (?) dorato. Nel secondo compartimento, campeggia la scritta in caratteri capitali "S. JO. GRYSOSTOMY/OPERA/T 1 (-5)". Capitelli rossi e verdi. Taglio rosso. Carte bianche con una filigrana a foggia di fantasia. Rimbocchi rifilati con particolare cura; quelli laterali sono collocati sopra i rimbocchi di testa e di piede.

La pergamena floscia1 evidenzia la testina classica2 che ricorda quelle presenti nelle legature romane3 della fine del secolo XVI. Curiosi il decoro "en quinconce"4 o "a scacchiera" ed il merlo5(?) del dorso. Il taglio rosso6 contrasta con il colore monocromo del materiale di copertura. Il peso del blocco dei fascicoli è particolarmente rilevante rispetto alla debole struttura di sostegno.


1
Legatura particolarmente in uso nei secoli XVI e XVII, i cui piatti non hanno supporto rigido in cartone ma sono costituiti da un semplice foglio di carta o cartoncino su cui il materiale di copertura è ripiegato. Il fissaggio di questa legatura avviene facendo passare attraverso la coperta, lungo i morsi, l'anima dei nervi e dei capitelli, solitamente costituita da strisce di pelle allumata o pergamena. Si hanno così dei nervi passanti, visibili all'esterno della legatura. Sovente, lungo i tagli, il materiale di copertura si prolunga formando un risvolto (o ribalta) a protezione dei tagli stessi. Tale ribalta può essere costituita dal prolungamento del solo piatto inferiore che, coprendo il taglio anteriore, si ripiega a forma rettangolare, triangolare o trapezoidale sul piatto superiore e prende il nome di legatura "a busta".
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segnatura Cinq. 3 1684/1, dettaglio
Segnatura Cinq. 3 1684/1, dettaglio
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VIANINI TOLOMEI 1991, tav. II, settima serie, quarto ferro.
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segnatura Cinq. 3 1684/1, dettaglio
Segnatura Cinq. 3 1684/1, dettaglio
Il termine deriva dal latino "quincunx", che indica una quantità pari a cinque once e il cui simbolo erano cinque punti disposti come il numero 5 nei dadi. Per estensione, la parola passò ad indicare ogni disposizione analoga (motivi disposti in file parallele sfalsate); in legatoria si adopera per indicare la disposizione sfalsata degli elementi che formano la decorazione a seminato. Esso compare anche nella cornice di alcune legature eseguite in Francia nei primi anni del XVI secolo dall'Atelier di Blois (DACIER 1933, p. 25, fregio V, pl. XII).
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segnatura Cinq. 3 1684/1, dettaglio
Segnatura Cinq. 3 1684/1, dettaglio
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segnatura Cinq. 3 1684/1, dettaglio
Segnatura Cinq. 3 1684/1, dettaglio
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