Legature storiche nella biblioteca "A. Mai" - CINQUECENTINA 2 907
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Cinquecentina 2 907


Alamanni, Luigi, Opere toscane, Lione., Séb. Griphe, vol. I, 1532-1533, 160x110x32 mm
segnatura Cinq. 2 907
LE CINQUECENTINE 1973, p. 6.

Cinq. 2 907 piatto anteriore Cinq. 2 907 piatto posteriore

Legatura del secondo quarto del secolo XVI, verosimilmente eseguita a Bologna o a Roma

Marocchino marrone dal supporto parzialmente in vista, decorato a secco ed in oro. Filetti concentrici a secco. Cornice dorata a due coppie di filetti intrecciati nelle parti mediane. Al centro dei piatti, una rosetta entro quattro corolle stilizzate. Circostante losanga. Filetto a tre quarti di cerchio accantonato esterno ed interno. Tracce di quattro bindelle. Dorso a tre doppi nervi rilevati. Cuoio scomparso in testa e al piede. Capitelli grezzi. Taglio blu. Carte di guardia raffigurare una sirena entro un cerchio. Rimbocchi rifilati senza particolare cura; quelli laterali sono collocati sopra i rimbocchi di testa e di piede.

Se le estremità del riquadro a tre quarti di cerchio1 sembrano indicare un'origine bolognese2, come suggerisce una legatura rinascimentale custodita nella Biblioteca nazionale di Malta, l'iscrizione longitudinale3 posta sul dorso di quest'ultima potrebbe orientare verso un'origine romana. Il testo riutilizzato4 per costituire il supporto in cartone5, qui bene visibile in testa del piatto anteriore, testimonia questa pratica in uso almeno sin dal XV secolo. Pregressa proprietà del volume6.


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segnatura Cinq. 2 907, dettaglio
Segnatura Cinq. 2 907, dettaglio
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NATIONAL LIBRARY OF MALTA 1999, p. 34
NATIONAL LIBRARY OF MALTA 1999, p. 34, Lettere V.(olgari), Biblioteca nazionale di Malta, segnatura Cab-9.
Cfr. anche DE MARINIS 1960, II, n. 1337, tav. CCXXIX, Biblia latina, Zürich, 1543, Parma, Biblioteca Palatina, segnatura S 22; II, n. 1368, tav. CCXXXIII, Inscriptiones antiquae, ms. sec. XVI, Bologna, Biblioteca Universitaria, segnatura cod. 851; II, n. 1400, tav. CCXXXVIII, Dante, Comedia, Venezia, Aldo, 1515, Biblioteca Apostolica Vaticana, segnatura l.d.m.68; Londra, British Library, segnatura Davis 758.
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DE MARINIS 1960, III, n. 2991 bis, tav. G 3
DE MARINIS 1960, III, n. 2991 bis, tav. G 3; Xenophon, Opera omnia, graece, Halae Svevorum, 1540, Biblioteca Apostolica Vaticana, segnatura R.G., Classici V 986; NIXON 1971, n. 30, p. 111-114; SOCIÉTÉ DES BIBLIOPHILES 1955, n. 31, planche IV, L. Greg. Gyraldus, Historiae poetarum tam Graecorum quam Latinorum dialogi decem, Basileae, Michael Isengrin, 1545, coperta del legatore rinascimentale vaticano Niccolò Franzese con targa quadrilobata.
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segnatura Cinq. 2 907, dettaglio
Segnatura Cinq. 2 907, dettaglio
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Foglio rigido di vario spessore, utilizzato in Occidente dal XV secolo, ma già in uso da parecchi secoli in Oriente, come elemento di sostegno delle coperte in sostituzione del legno. Sembra che in Italia la prima città a farne uso sia stata Bologna, verso il 1450 (HOBSON A. 1989, p. 253), seguita da Milano e più tardi, da Padova. Inizialmente il cartone era costituito da materiali di scarto delle cartiere o da residui di fogli di carta incollati fra loro, a volte da fogli ritagliati in bande alternate in verticale e in orizzontale, il tutto rinforzato da frammenti di pergamena. L'utilizzazione di questo materiale tuttavia, suggerita da ragioni di economia, avvenne a discapito della conservazione dei testi. Già nel Cinquecento le autorità si preoccuparono di questo fenomeno (QUILICI 1987 A, p. 22, nota 3.): nel 1577, in Danimarca, un'ordinanza sanciva che i vecchi libri di Chiesa, i messali, i graduali, le raccolte di salmi, le bibbie, sia su carta sia su pergamena, non dovevano essere gettati né utilizzati per la rilegatura. Ricordiamo a questo proposito che in conseguenza del Concilio di Trento (1545-1563) numerosi libri liturgici, non potendo più essere utilizzati, furono venduti ai legatori. Una grande distruzione di libri avvenne inoltre nel XVI secolo durante il periodo della Riforma, in seguito alla dissoluzione dei monasteri inglesi (1537-1539) ed a causa di eventi bellici quali la "guerra dei contadini" in Germania (1525) e le guerre degli Ugonotti in Francia (1561-1589). In seguito, il cartone fu ottenuto dalla pasta di carta. Come materiale, il cartone presenta rispetto al legno il vantaggio della leggerezza nonchè, elemento importante per la legatura, quello di ricevere adeguatamente l'impronta di placche, rotelle e punzoni: è con l'impiego del cartone che ha inizio l'uso corrente di nervi singoli in canapa e lino ritorto, a differenza dei nervi medievali, più robusti, che erano sovente doppi o in cuoio.
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segnatura Cinq. 2 907, dettaglio
Segnatura Cinq. 2 907, dettaglio
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