Pontificale romanum
latino, ms. membranaceo sec. XV exeunte, Toscana, cc. 29, 293x206x23 mm
segnatura Cassaforte 2 8 (già Phi 6 7)



Legatura della fine del secolo XV, verosimilmente eseguita nell'Italia centrale

Marocchino testa di moro spellato, su assi, decorato a secco. Fasci di filetti concentrici. Cornici esterna ed interna a barrette diritte, ricurve e dischetti, di foggia moresca, motivi ripetuti nella losanga centrale raggiante. Tracce di due fermagli. Dorso rivestito da un lembo di cuoio marrone. Capitelli e taglio grezzi. Carte di guardia membranacee. Rimbocchi rifilati con discreta cura; angoli giustapposti.

Il nome del vescovo che commissionò questo Pontificale non è noto. Lo stemma del suo casato, abraso, non consente di identificarlo. Doveva trattarsi di un personaggio di rilievo, nobile di nascita, data l'elevata qualità di realizzazione del codice. L'apparato ornamentale lascia intuire l'intervento di un miniatore toscano, attivo tra la fine del secolo XV e l'inizio di quello successivo. Potrebbe trattarsi di uno dei numerosi artisti operosi a Firenze intorno alla bottega di Attavante degli Attavanti¹.
La legatura appare compatibile con un'esecuzione nell'Italia centrale. Il decoro a fregi di gusto "mudejar"², interamente realizzato con la paziente e ripetuta impressione di barrette diritte, ricurve e dischetti, non consente una più precisa individuazione del luogo di realizzazione. Volume ritenuto veneziano da T. De Marinis³.