Catalogo
a cura di Barbara Cattaneo



Presentazione del catalogo
L'attività di Antonio Locatelli fotografo è stata finora poco studiata. La bibliografia disponibile sul personaggio si è soffermata a lungo su vari aspetti della sua vicenda politica e professionale, mentre in ben pochi casi è stato posto l'accento su questo aspetto di notevole rilievo.
Ci si riferisce al fatto che le duemila stampe fotografiche presenti in Biblioteca Civica 'A. Mai', i cinquemila negativi ancora conservati presso l'archivio fotografico della sorella Rosetta, gli studi e le applicazioni aerofotogrammetriche, l'attenzione alla selezione di immagini fotografiche pubblicate su "La Rivista di Bergamo", da lui diretta tra il 1929 e il 1936, l'interesse al mondo della fotografia riscontrabile in molti dei libri che costituivano la sua biblioteca, sono senz'altro elementi che consentono di definire Antonio Locatelli come un fotografo tutt'altro che occasionale.
In tal senso, scopo di questo breve testo introduttivo è quello di fornire alcune indicazioni generali per affrontare lo studio del rapporto tra Locatelli e la fotografia.

In Biblioteca Civica 'A. Mai' è conservata la raccolta di stampe fotografiche originali di Antonio Locatelli. Essa contiene le immagini del viaggio intorno al mondo (Africa, Asia e America), compiuto dal bergamasco tra la fine del gennaio e la metà di settembre del 1923. La data di partenza può essere ascritta al 23 gennaio in riferimento alla cartolina scritta da Locatelli a Giuliano Donati-Petténi da Brindisi prima di partire, mentre il ritorno è fissato al 13 settembre dello stesso anno (cfr. G. Donati-Petténi, in "Atti dell'Ateneo di Bergamo", 1985-86, pp. 725, 770). Il ritorno in Europa, con sbarco a Cherbourg, avvenne sul transatlantico "Berengaria", come testimoniato dalle stesse fotografie.
La raccolta della Biblioteca Civica è costituita da due serie (A e B) di 20 albums ciascuna. Ogni album contiene 50 fotografie per un totale di 2000 stampe fotografiche.
Toptop



La documentazione del viaggio
In una lettera a Gabriele d'Annunzio da Penang del 16 aprile 1923 e conservata al Vittoriale, Locatelli racconta della sua attività fotografica "(...) se il sole mi assiste e io persisto, riporterò una delle più belle serie che siano al mondo". Oltre a documentare fotograficamente il suo viaggio, Locatelli scrisse le sue impressioni in 10 taccuini ancora conservati presso l'archivio familiare. "Risultando di lettura difficile, la sorella, custode amorevole della sua memoria, ha incominciato a trascriverli (...) I taccuini sono 10 quadernetti manoscritti legati in carta di Varese di piccole dimensioni. Sono suddivisi come segue: n. 1 dall'Italia a Ceylon; n. 2 India; n. 3 India; n. 4 Birmania e Siam; n. 5 Cina; n. 6 Cina; n. 7 Pechino Manciuria Corea; n. 8 Giappone; n. 9 Giappone; n. 10 Nord America" (Cfr. V. Polli, 1986, p. 89 e nota).
Da queste annotazioni Locatelli trasse lo spunto per una serie di articoli pubblicati sul "Corriere della Sera" e su "La Voce di Bergamo". In nota al saggio di G. Donati-Pétteni e in appendice al volume di V. Polli, citati nella nota bibliografica, sono riportati i titoli degli articoli e la data di pubblicazione.
Dal viaggio, inoltre, Locatelli riportò anche una serie di schizzi e disegni. Infine, traccia del suo itinerario è presente nelle lettere inviate ai suoi corrispondenti.
Toptop



La raccolta di fotografie di Antonio Locatelli e il contesto di riferimento

Studiare la raccolta delle 2000 stampe fotografiche di Antonio Locatelli come un nucleo concluso in se stesso sarebbe quanto meno fuorviante. Per una corretta impostazione del lavoro occorre contestualizzare la raccolta su almeno quattro livelli di ricerca:
  1. il primo livello è costituito dal confronto con il materiale prodotto da Locatelli in base all'esperienza del viaggio, elencato nel paragrafo precedente (taccuini di appunti, schizzi e disegni, lettere, articoli di giornale, ecc.);
  2. un secondo livello riguarda un'approfondita ricerca nel fondo bibliografico di Locatelli donato alla Biblioteca Civica. Due sono i generi di pubblicazioni che vanno attentamente considerati:
  3. un terzo livello riguarda, appunto, l'attività di Locatelli fotografo al di là della singola esperienza del viaggio. Ad esempio, in uno dei testi presenti nell'elenco citato è riportata una lettera di U. Nistri (trascritta nell'elenco), dove è documentato l'interesse di Antonio Locatelli per gli studi aerofotogrammetrici. Non va dimenticata neppure la sua passione per la fotografia alpinistica e l'uso attento del mezzo fotografico per illustrare "La Rivista di Bergamo" da lui diretta. Lo studio comparato delle fonti sulla base dei materiali conservati in Biblioteca Civica, oltre a produrre significativi risultati, consentirebbe di verificare in modo ulteriore la stretta relazione che lega i diversi fondi documentari (librari, archivistici, iconografici, ecc.);
  4. un quarto livello riguarda lo studio comparato con altri fondi fotografici e, in senso più ampio, con il contesto storico, sociale e culturale di riferimento. Tenendo conto dei diversi periodi cronologici e delle diverse esperienze biografiche, potrebbe essere interessante una comparazione tra le fotografie dell'Oriente di Antonio Locatelli, Felice Beato e Leoni Nani.
Toptop



La provenienza degli album
Gli album della serie A provengono dal dono fatto da Lodovico Goisis alla Biblioteca Civica di Bergamo alcuni mesi dopo la morte di Antonio Locatelli.
Ecco il testo della lettera di donazione conservata nel Protocollo della stessa Biblioteca, datata Milano, 14 novembre 1936 e indirizzata a Mons. Giuseppe Locatelli.

"Monsignore,
Per suggerimento dell'Ill.mo Podestà di Bergamo mi permetto accompagnarLe una delle pochissime copie della superba raccolta che il Concittadino M.O. Antonio Locatelli adunò quale suggestiva documentazione dei suoi viaggi per le Vie del Mondo.
Sono venti cartelle, mille fotografie, che attestano l'audacia e la poesia del suo errare per lontane contrade, con nel cuore l'ardente sogno della Patria, alla cui grandezza ed alla cui potenza Egli tutto diede sino alla fine eroica, con la quale è passato alla storia in un alone di leggenda.
Sono sicuro tale raccolta troverà nella Civica Biblioteca da Lei così degnamente diretta, una appropriata Sede e penso che tornerà gradito a Lei ed ai Concittadini bergamaschi l'Omaggio che ho desiderato fare in Memoria dell'eroico caduto.
Con rispettosa osservanza
Devot. L. Goisis"

Sul bergamasco Lodovico Goisis (1875-1940), allievo delle Scuole Industriali di Bergamo come Locatelli, consigliere delegato e direttore generale della Società Acciaierie e Ferrerie Lombarde Falck, presidente nel 1937 del Consiglio Nazionale Approvvigionamento Materie Prime Siderurgiche cfr. due brevi cenni biografici in Luigi Angelini, Lodovico Goisis, in "La Rivista di Bergamo", a. XIX, nn. 7-12, luglio-dicembre 1940, pp. 266-267 e Guido Mazzoleni Pawlin, Lodovico Goisis, in "Bollettino della Associazione fra ex allievi delle RR. Scuole Industriali di Bergamo", a. XVIII, agosto 1940, pp. 1-4.

Per gli album della serie B non è stato finora possibile risalire alla provenienza. Fino al 1996 tali album erano conservati presso la Biblioteca 'C. Caversazzi' di Bergamo.
Toptop



Il titolo della raccolta
"Antonio Locatelli. Albo di fotografie fatte durante i suoi viaggi". Il titolo indicato nell'inventario topografico è ripreso da un cartoncino ovale, scritto a inchiostro e inserito nell'album 1 della serie B. Le caratteristiche del supporto e del testo manoscritto, evidentemente coeve alla raccolta, fanno pensare che questo fosse il titolo originale scelto da Locatelli per la sua raccolta di fotografie. Questo titolo è stato attribuito per omogeneità anche agli album della serie A.
Toptop



La collocazione archivistica
I 20 album della raccolta sono attualmente collocati nei mezzanini della Biblioteca Civica 'A. Mai'. Per effettuare la richiesta l'utente deve compilare la scheda rosa e, nella segnatura indicare: Mezzanini, Fotografie A. Locatelli, numero dell'album e indicazione della serie (A o B) (es. Mezzanini, Fotografie A. Locatelli, 9B).
Toptop



Caratteristiche degli album
Gli albums (cm. 52 x 36), che più propriamente potrebbero essere definiti cartelle, sono costituiti da un supporto in cartone rigido rivestito di tessuto in cotone a righe. Ogni cartella presenta il piatto anteriore, il piatto posteriore e la costa. Non vi sono falde di protezione laterali. La cartella è chiusa sui tre lati aperti per mezzo di legacci in cotone. In genere sono in buono stato di conservazione.
Le cartelle della serie A si distinguono da quelle della serie B in quanto sono rivestite da una carta protettiva beige.
Le cartelle della serie B riportano incollato sulla costa un talloncino in carta con il numero progressivo della cartella. Inoltre, all'interno del piatto anteriore è incollato un foglio dattiloscritto con elencate sommariamente le fotografie contenute. Tale descrizione è assente negli album serie A.
Toptop



Caratteristiche delle fotografie
"Le stampe, in tono bruno, hanno il formato 14 x 21 e sono montate su passe partout [cm. 50 x 34 in cartoncino avorio]; a destra portano il timbro a secco "Antonio Locatelli riproduzione vietata", a sinistra la didascalia scritta a mano, probabilmente dalla stessa Rosetta Locatelli, con inchiostro rosso e nero, in un riquadro a secco; sul retro la numerazione progressiva [della fotografia all'interno] della cartella e il numero di riferimento al negativo. I negativi, ancora ben conservati da Rosetta, sono ordinati in scatole e buste con numeri e didascalie" (M. Buscarino, "Immagine Cultura", 1996, p. 3).
Le stampe sono il frutto di una selezione operata da Locatelli sulla base di "5000 negativi 6 x 9 scattati con una Kodak a soffietto" (M. Buscarino, cit.). Buscarino cita inoltre "un fotografo (...) concittadino Terzi", come stampatore delle fotografie. Si tratta molto probabilmente di Alessandro Terzi il cui studio fotografico, già Ogliari, aveva sede in Via Zambonate, 27, poi Via G. Paglia, 27 (ex Zambonate). Dello studio fotografico, fondato nel 1885, si conservano in Biblioteca Civica molte fotografie di riproduzione di manoscritti, incisioni, ecc.
Va segnalato che il volume commemorativo su Antonio Locatelli del 1937, citato in bibliografia, riproduce al suo interno almeno due ritratti fotografici di Locatelli realizzati dallo stesso fotografo Terzi che, inoltre, documenta fotograficamente le fasi salienti delle cerimonie di commemorazione.
Antonio Locatelli fece stampare 5 serie di 1000 fotografie ciascuna. All'interno delle serie le fotografie sono ordinate secondo l'itinerario del viaggio. Una serie è rimasta in famiglia ed è oggi conservata presso la sorella Rosetta, le altre quattro furono messe in vendita. Due di queste sono appunto quelle conservate presso la Biblioteca Civica.
Queste due raccolte non sono perfettamente identiche. Da un confronto basato sul numero di negativo riportato sul retro del cartone di supporto di ogni fotografia, è stato possibile verificare che, nelle due serie, 495 immagini sono stampate tanto nella serie A quanto nella serie B. Pertanto, considerando che 495 fotografie sono presenti in duplicato, il totale delle immagini è di 1505 su una cifra complessiva di 2000 stampe. Il calcolo delle immagini diverse sul totale dei 2000 supporti, potrebbe tuttavia subire delle lievi variazioni. In alcuni casi, dal riscontro con il numero di negativo, è emerso che le due stampe di una stessa immagine riportano numeri di negativo differente, oppure che due immagini diverse hanno nelle due serie lo stesso numero di negativo. Ciò è senz'altro dovuto a errori di trascrizione. Solo uno studio comparato dei negativi e delle stampe potrà rettificare tali imprecisioni.
Toptop



Le mostre
Ad oggi sono state realizzate due mostre delle fotografie di Antonio Locatelli: Su tali mostre cfr. la nota bibliografica.
Toptop



Inventario topografico
Nelle pagine che seguono è riportato l'inventario topografico delle fotografie di Antonio Locatelli. Ciò significa che per ogni album sia della serie A che della serie B è riportata l'esatta sequenza delle fotografie, con indicazioni contenutistiche e quantitative sulle aree territoriali fotografate, sulle località e sui contenuti generali del soggetto. In rapporto a tali dati sono indicati inoltre il numero d'ordine delle fotografie all'interno di ogni album, i relativi numeri di negativo, la quantità di stampe doppie. Ogni elenco è preceduto da due pagine riassuntive in cui si indicano, album per album, le sole aree territoriali e località e che serve da prima, indispensabile guida, per orientarsi velocemente nella ricerca. Per maggiori informazioni sulle modalità di consultazione degli elenchi cfr. le Istruzioni alle pagine seguenti. Per gli album della serie B non sono stati riportati i contenuti generali che sono gli stessi di quelli della serie A.
Toptop