Carteggio Lorenzo Mascheroni
a cura di Francesco Tadini



CRITERI DI CATALOGAZIONE

I documenti del carteggio di Lorenzo Mascheroni indicati nel presente catalogo sono 2019. Sono ordinati cronologicamente e comprendono: A questo sono talvolta allegate poesie, ricevute, pubblicazioni a stampa, lettere di altre persone; lo stesso Mascheroni sui fogli delle missive che riceveva ha steso le minute di risposta, ha preso appunti di matematica o ha trascritto poesie sue e di altri autori.

Nella catalogazione si è cercato di contemperare l'esigenza di fornire elementi funzionali a identificare i documenti con quella di una procedura sufficientemente snella da consentire di completare l'operazione in tempi ragionevoli. La stringa relativa a ciascun documento comprende: Data
La data è riportata se espressa nel documento. In caso contrario, anche se è resa certa da elementi interni o esterni al testo, è indicata fra parentesi quadre. Indicazioni diverse, basate sul calendario religioso ("Il dì d'Ognissanti", "Il dì di S. Marco", ecc.) o sul calendario repubblicano istituito in Francia a partire dal 1792 e utilizzato in Italia con la costituzione della Repubblica Cisalpina, sono ricondotte al calendario attualmente in vigore, ma segnalate nelle note al documento. Sempre nelle note sono riferite anche le considerazioni relative alla datazione dei documenti.

Luogo
Il luogo è riportato se espresso nel documento. Nel caso si tratti di una località minore dell'Italia, viene indicata fra parentesi tonde la sigla della provincia di attuale appartenenza. Nel caso in cui il luogo, non espresso, sia evidente da elementi interni o esterni al testo, viene indicato fra parentesi quadre. Le indicazioni "Di casa", "Dal letto" ecc. sono generalmente riportate nelle note del documento.

Mittente/Destinatario
I mittenti e i destinatari delle lettere sono indicati con il cognome e il nome utilizzati generalmente nella firma e nell'indirizzo, secondo le regole correnti di biblioteconomia. Si sono presentati alcuni problemi, che sono stati risolti nei modi sotto indicati:
  1. Il mittente usa solo il cognome, ad esempio:

    La vostra Grismondi per Paolina Grismondi
    Fontana per Gregorio Fontana
    Lorgna per Anton Mario Lorgna

    Nei casi in cui il mittente è noto o comunque identificabile con sicurezza, viene riportato il cognome e il nome in forma completa. Nei casi dubbi viene riportata nelle note la segnalazione e la giustificazione della scelta. Negli altri casi viene riportato il solo cognome.


  2. Il mittente usa solo il nome, o una sigla, o un nomignolo scherzoso, ad esempio:

    Cesare per Cesare Airoldi
    L'Arma del nostro secolo per Giuseppe Corna
    G.M. per Giuseppe Mangili
    A.V., A. de V. per Angelo de' Vecchi
    Il vostro Baldti per Cesare Baldinotti

    Il cognome e il nome sono in questo caso riportati secondo la regola già citata. La sigla, il nome scherzoso e gli elementi utili a identificare l'autore del documento sono segnati nelle note.


  3. Il mittente usa nella firma una o più varianti al proprio nome o cognome. Si danno qui i principali casi di tali varianti, con accanto la forma riportata in catalogo:

    Cesaris, G. Angelo
    Cesaris, Angelo
    De Cesaris, Angelo
    Cesaris, G. Angelo
    (si veda in proposito il D.B.I.)
    Caccianemici Palcani, Luigi
    Palcani, Luigi
    Palcani Caccianemici, Luigi
    Bidasio, G. Battista
    Bidasio Imberti, G. Battista
    Bidasio Imberti, G. Battista
    Facheris, Giacomo Antonio
    Facheris Giacopo
    Facheris, Giacomo Antonio
    Medolago Albani, Alessandro
    Medolago, Alessandro
    Medolago Albani, Alessandro
    Tadini, Giannantonio
    Tadini, Giovan Antonio
    Tadini, G. Antonio
    Vailetti, Pier Luigi
    Vailetti Salvagno, Pier Luigi
    Vailetti
    Vailetti Salvagno, Pier Luigi
    Van Swinden, J.H.
    Van swinden, J.
    Van Swinden, J. H.


  4. Il mittente usa la forma latinizzata del proprio cognome. L'unico caso in cui si è intervenuti è quello di "Giovanni Alberici", che è stato riportato nel catalogo come "Giovanni Albricci", poichè è questo il nome con cui è attualmente noto.

Note
Le note riportano i seguenti elementi:
Natura del documento
La segnalazione indica se il testo è manoscritto, e in tal caso se è autografo o in copia, oppure se è a stampa o in fotografia.
  1. Autografo: viene così definito il documento che si presenta come sottoscritto dal mittente. Nel caso di corrispondenti noti o comunque autori di più documenti, la grafia aiuta ad accertare l'autografo. In caso contrario non si può escludere l'intervento di segretari o altre persone nell'azione pratica di scrittura. Resta comunque il dato che il documento si presenta come sottoscritto personalmente dal mittente. In coerenza con questo criterio, si è considerato autografo anche il documento scritto da un segretario, ma firmato dal corrispondente. E' il caso, ad esempio, di una lettera (MMB670, 38-39 in data 13 marzo 1795) indirizzata al Mascheroni, scritta di propria mano da Giuseppe Beltramelli ma che reca la firma autografa della contessa Paolina Grismondi.
  2. Copia.
  3. Stampa: si segna questa indicazione nel caso in cui il documento originale sia già a stampa oppure il manoscritto autografo sia irreperibile o ne esista solo la copia a stampa.
  4. Fotografia: si segnala questa indicazione solo per quei documenti i cui originali sono irreperibili e ne esiste attualmente solo la riproduzione fotografica.
Viene inoltre segnalato se si tratta di:
  1. lettera;
  2. minuta di lettera;
  3. appunti.

Formato
Vengono qui riportate le misure del documento autografo o in copia manoscritta, espresse in mm e partendo da quella maggiore.

Ubicazione
Viene qui segnalato il luogo (Biblioteca pubblica o privata, Archivio di Stato...) dove è conservato il documento.

Segnatura
Viene segnalata, se possibile, e comunque in ogni caso per la Biblioteca "A. Mai" di Bergamo, la segnatura del documento per facilitare l'eventuale consultazione.
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