CANCELLERIA PREFETTIZIA


2.4 - Cancelleria prefettizia (9) 1462-1797

Le competenze del Capitano si estendevano a vari ambiti: giuridico, militare e, per certi aspetti, economico (1).
Per quanto riguarda l'ambito giuridico uno dei compiti del capitano era quello di giudicare sia le cause civili che quelle criminali che vedevano come parti in causa o incriminati militari o stipendiati della Serenissima (2), o, a volte, anche i parenti di questi.
Dal materiale documentario rinvenuto risulta che le cause civili potevano riguardare i debiti contratti da militari e stipendiati nei confronti di cittadini o mercanti bergamaschi oppure di altri militari o stipendiati. A volte riguardavano danneggiamenti di proprietà private. Più raramente militari e stipendiati figurano come creditori.
Le cause criminali potevano riguardare furti, risse, ferimenti e casi di tentato omicidio, ma anche la mancata custodia di soldati che si assentavano senza licenza dalle fortificazioni a cui sono assegnati.
Talvolta le cause civili venivano delegate al vicario pretorio o al giudice alla ragione. Le sentenze del capitano e le testimonianze avevano luogo quasi sempre in una "sala grande" oppure "in cima alla scala di pietra" esistenti in Cittadella.
Tra le altre cause civili che spettavano al capitano, ma di cui non c'è documentazione in questa serie, il Morari indica anche i casi di contrabbando oppure cause che vedono implicati conduttori di dazi (3).
In ambito più specificamente militare si possono incontrare: licenze di libera uscita da Bergamo rilasciate a militari dal capitano; ordini o corrispondenza con altre autorità del piano o delle valli relativamente alla disciplina delle milizie; note di spese per l'approvigionamento delle milizie e dei cavalli, per armamenti e per la manutenzione delle fortificazioni, oppure per i salari da corrispondere a militari e stipendiati della repubblica.
Il Tagliaferri indica il capitano come "il garante effettivo dell'apparato militare della provincia" e tra le sue competenze elenca inoltre la vigilanza ininterrotta sul corpo dei bombardieri nel presidio o acquartierate temporaneamente, sui cavalleggeri e le genti d'arme accasati nella provincia, sugli uffici dei "collaterali" addetti ai ruoli delle truppe, sulle leve straordinarie, sugli approvigionamenti comandati dal centro, sulle officine d'armi, gli edifici della polvere e della corda da fuoco, i depositi di salnitro, le fonderie dell'artiglieria o su ogni altro oggetto attinente alla difesa delle piazze o su ogni persona addetta a questi compiti (4).
Oltre ai bombardieri e ai collaterali, dal nostro materiale documentario emergono anche altre figure di militari: balestrieri, "pedites" o fanti, commilitoni, castellani, "commestabili" e altri "consoci" o colleghi, e infine il capitano generale, al secondo posto della gerarchia dopo il capitano (5).
Venendo ora all'ambito economico, secondo il Tagliaferri spettava al capitano, "oltre la revisione periodica delle amministrazioni comunali del territorio e dello stesso corpo del territorio, essenzialmente la sopraintendenza o la gestione (se mancano i camerlenghi) della camera fiscale, dove affluivano i redditi pubblici e tra essi di somma rilevanza il gettito dei numerosi dazi sui consumi, licenze, servizi diversi e così via" (6).
La camera fiscale, vera cassa periferica dello stato veneto, destinava i propri introiti in parte ai pagamenti delle milizie, in parte alle casse centrali di Venezia (7).
Riguardo alla sopraintendenza alla camera fiscale, i documenti in nostro possesso mostrano il capitano, talvolta insieme col podestà, convocare di quando in quando i consoli dei comuni delle valli e del piano per la ripartizione delle imposte pubbliche. Talvolta il capitano doveva rispondere ai ricorsi o alle richieste di esenzione, oppure dirimere le controversie che potevano nascere da tali ripartizioni.

descrizione della fonte
Estremi cronologici 1428 luglio 9-1805 gennaio 31
Unità 9

Rinvenute durante il riordino operato nel corso del Progetto Archidata e il successivo intervento di ArchimediA, i pezzi che costituiscono questa serie forniscono concreti elementi di verifica delle competenze ed attività che vedevano impegnato il capitano, o prefetto, e la sua cancelleria.
Sono presenti ordini del capitano agli esattori delle decime affinché provvedano alla riscossione delle imposte contro la renitenza dei debitori, che sono il più delle volte degli ecclesiastici. Viceversa, talora il capitano ordinava di non molestare più il tale ecclesiastico per la riscossione delle decime.
Un altro tipo di pratiche è quello riguardante cause contro i debitori della camera fiscale. Queste cause, dice il Morari, a differenza di quelle viste prima in materia civile, non potevano essere delegate dal capitano al vicario pretorio o al giudice alla ragione (8). Lo stesso dicasi in materia daziaria.
La sovraintendenza all'incanto e alla conduzione dei dazi era un'altra fondamentale competenza del capitano, di cui però non c'è quasi "traccia" nei documenti rimastici, se si eccettua una controversia relativa all'incanto di un dazio.
Della "vigilanza sul contrabbando" possono invece testimoniare i numerosi bollettini di salvacondotto rilasciati a commercianti per poter uscire dal territorio bergamasco con quantità di merce ben limitate. Dalla serie "giudici delle strade e incanti" è risultato inoltre che il capitano era anche la massima autorità in materia di viabilità, e che a lui potevano fare capo, in ultima istanza, le cause e le controversie che si discutevano dinanzi a quei giudici riguardo alla manutenzione delle strade pubbliche del territorio.
Rimandiamo infine alla sottoserie 2.1.2 "Registri di ducali" per un approfondimento del tipo di controllo o di direzione che gli organi centrali di Venezia esercitavano sull'operato del capitano riguardo all'amministrazione del territorio bergamasco.
note
1. Per un quadro delle competenze proprie del capitano si veda A. Tagliaferri, "Ordinamento amministrativo della Terraferma", in G. Cozzi (a cura di), "Stato, società e giustizia nella Repubblica Veneta (secc. XV - XVIII)", Roma, 1985, vol. II, pp. 23 e segg.
2. Cfr. G. Morari, "Pratica de' Reggimenti...", cit., pp. 227 e segg. Militari e stipendiati possono provenire oltre che da Venezia anche dai luoghi più lontani della repubblica.
3. Ibidem, pagg. 232 - 233.
4. Cfr. A. Tagliaferri (a cura di), "Podestaria...", cit., p. 23.
5. Nel registro del 1463 - 1466 (cfr. unità 7826) compare nella carica di capitano generale Bertolomeo Colleoni.
6. Cfr. A. Tagliaferri (a cura di), "Podestaria...", cit., p. 23.
7. Ibidem, pag. 28.
8. Cfr. G. Morari, "Pratica de' Reggimenti...", cit., p. 233.

1, class. 2.4-1
1462 luglio 18-1466 febbraio 28
Atti della cancelleria prefettizia.
Atti e sentenze in materia civile e penale del capitano Maffeo Contarini. Lettere del capitano generale Bartolomeo Colleoni.
1 registro cart., cc. 362, num. rec., leg. senza coperta, latino e volgare, danni: umidità, fragilità del supporto, sbiadimento dell'inchiostro

2, class. 2.4-2
1465 giugno 26-1466 gennaio 16
Atti della cancelleria prefettizia.
Atti e sentenze in materia civile e penale del capitano Maffeo Contarini e del giudice al maleficio.
Giovanni Salario cancelliere prefettizio.
1 registro cart., leg. senza coperta, latino, stato di conservazione: cattivo, danni: umidità, sbiadimento dell'inchiostro, macchie

3, class. 2.4-3
1480 maggio - 1481 settembre
Atti della cancelleria prefettizia (1).
Ordini e controversie riguardanti il pagamento delle decime dovute alla camera fiscale. Licenze e atti disciplinari riguardanti la truppa. Note di spese riguardanti l'approvvigionamento della truppa e la manutenzione delle fortificazioni. Corrispondenza tra il capitano Pietro Bembo e altre autorità del territorio e delle valli relativamente alla suddette materie.
1 Filza cart., pratiche 585, num. rec., latino e volgare, danni: acidità dell'inchiostro
note:
1. L'ordine cronologico interno è impreciso.

4, class. 2.4-4
1489 maggio 30-1490 settembre 26
Atti della cancelleria prefettizia.
Richieste da parte del doge Agostino Barbadicus di fornire un'opinione relativa a suppliche presentate da diversi.
1 registro, latino e volgare, stato di conservazione: cattivo, danni: umidità, sbiadimento dell'inchiostro

5, class. 2.4-5
1499 marzo - 1501 marzo
Atti della cancelleria prefettizia.
Atti e sentenze in materia civile e criminale dei capitani Antonio Bernardo e Girolamo Bembo.
Note di spese.
1 Filza cart., pratiche 20, num. rec., latino e volgare, danni: acidità dell'inchiostro, strappi

6, class. 2.4-6
1642 agosto 1-1645 maggio 31; antecedenti da 1561 gennaio
Atti della cancelleria prefettizia.
Sentenze dei capitani Giovanni Battista Cornaro e Sebastiano Barbarigo con le quali si condanna un privato a consegnare al comune di Valgoglio appezzamenti di terreno a causa del mancato pagamento di imposte pubbliche. Controversie relative a queste sentenze. Copie di estimi e atti di vendita relativi ai suddetti appezzamenti.
1 mazzo cart., pratiche 34, num. rec., latino e volgare
note:

7, class. 2.4-7
1793 aprile 22-1793 settembre 24
"Noi Ottavio Trento, per la Serenissima Repubblica di Venezia capitano vicepodestà di Bergamo e sua giurisdizione, negli infrascritti casi G (giudice?) D (delegato?) ser (vatis) ser (vandis) dall'eccellentissimo Consiglio di Dieci, coll'eccelletissima corte pretoria sedendo pro tribunali nel luogo solito dell'arringo ove le sentenze criminali pubblicar e promulgar si sogliono, premesso il suono di campana e tromba, devenendo alle espedizioni degli infrascritti casi, diciamo, sentenziamo e pronunciamo"
Sentenze criminali.
1 registro, cc. 72
note:
ASBg - Dipartimento del Serio - busta 910

8, class. 2.4-8
1795 gennaio 24-1795 marzo 11
"Regimento nobil homo Alessandro Ottolini capitano e vicepodestà. Registro comunità e luoghi pii. Revisione 1795 e 1796. Incominciato li 12 maggio 1795 terminato li 31 ottobre 1795"
Decreti, suppliche, relativi alla gestione dei comuni e dei luoghi pii, in specie fiscale e contabile.
1 registro, cc. 117, bianche cc. 16-22
note:
ASBg - Dipartimento del Serio - Busta 912 - Provvidenze generali diverse

9, class. 2.4-9
1797 gennaio 24-1797 marzo 11
"Registro extraordinario reggimento nobil homo Alessandro Ottolini capitano e vicepodestà. Incominciato li 24 genaro 1797 terminato li 11 marzo giorno della rivoluzione bergamasca"
Decreti, suppliche, relativi alla gestione dei comuni e dei luoghi pii, in specie fiscale e contabile.
1 registro, cc. 57, bianche cc. 39-57
note:
ASBg - Dipartimento del Serio - Busta 912 - Provvidenze generali diverse