LETTERE DUCALI


2.1 - Lettere ducali (117) 1428-1796
Per quanto riguarda la figura del Doge, si rimanda alla scheda complesso archivistico della serie 1.2.2.

descrizione della fonte
Estremi cronologici 1428 luglio 9-1796 settembre 19
Unità 118

Il materiale qui raccolto è formato da ducali originali (serie 2.2.1), registri di ducali (2.2.2) e registri con trascrizioni o indici di ducali.

2.1.1 - Ducali originali
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1525 maggio 10-1796 settembre 19
Unità 112

Si tratta di ducali qui collocate perché recuperate in fase di riordino e facenti parte, probabilmente, di filze di lettere andate disperse o smembrate. A differenza delle ducali ricondotte all'archivio comunale (serie 1.2.2) si tratta di documenti indirizzati ai rettori che non coinvolgevano la Città e non ne toccavano gli interessi.

1, class. 2.1.1-1
1525 maggio 10; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Supplicatio ser Antonii de Novara circa edificium fiendam garzariae".
Ordine del doge Andrea Gritti, "vertendo differentia avanti la signoria nostra", al podestà Paolo Vallaresso e al capitano dottor Nicolò Michaeli di "tuor le dittie iustification e [...] sopra tal invention de inzegno de garzaria de chi sia stata prima" nella causa tra i fratelli bresciani Marco ed Andrea del Bon ed il bergamasco Pellegrino de Marin da una parte e Antonio da Novara dall'altra.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 260x333, , volgare

2, class. 2.1.1-2
1525 maggio 10; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Supplicatio Marci et consortum de [...]".
Ordine del doge Andrea Gritti, "vertendo differentia avanti la signoria nostra", al podestà Paolo Vallaresso e al capitano dottor Nicolò Michaeli di "tuor le dittie iustification e [...] sopra tal invention de inzegno de garzaria de chi sia stata prima" nella causa tra i fratelli bresciani Marco ed Andrea del Bon ed il bergamasco Pellegrino de Marin da una parte e Antonio da Novara dall'altra.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 275x400, , volgare

3, class. 2.1.1-3
1525 maggio 10; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Pro ser Iacobo Philipi dicto Sarzia de Pizonibus".
Ordine del doge Andrea Gritti al podestà Paolo Valaresso di permettere che Giacomo Filippo detto Sartia di Pizoni di Valle Imagna usi "le rasone sue non obstante dicto lapsu temporis" nella causa contro il luogo pio della Pietà di Bergamo e di inviare a Venezia un parere dopo aver udito le parti in contraddittorio. Allegata copia della supplica presentata al doge da Giacomo Filippo de Pizonis circa la negligenza da parte dei giudici nella causa contro la Pietà di Bergamo; senza data, cc. 2.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 277x340, volgare

4, class. 2.1.1-4
1525 giugno 1; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Parte preso nelo magnifico conseglio de X che [...] se spendono lire 24 non si [...] da lire 18"
Comunicazione del doge Andrea Gritti al podestà Paolo Valaresso e al capitano dottor Nicolò Michaeli della deliberazione presa dal consiglio dei Dieci il 31 maggio con la quale si fissa a lire 18 il corso di una nuova moneta a stampa con l'arma del signor Bonifacio marchese di Monferrato da un lato ed una croce grande dall'altra, moneta che sembra aver avuto corso di 24 lire.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 270x340, , volgare

5, class. 2.1.1-5
1525 luglio 28; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Per capizitiis de [... ... ...] non conducantur ex terras et locis dominii".
Comunicazione del doge Andrea Gritti al podestà Paolo Vallaresso, al capitano dottor Nicolò Michal e ai loro successori della deliberazione presa dal senato il 25 luglio con la quale si vieta a tutto agosto 1526 di importare scampoli di fustagni dai territori del dominio per portarli in terre aliene e si ordina di portarli tutti a Venezia, sotto pena per gli eventuali compratori o conduttori di perdere il cavezzo e di pagare £ 25 per ogni cavezzo. I cavezzi che devono essere portati a Venezia non devono pagare dazi e gabelle nel transito per Brescia, il bresciano ed il territorio del dominio, il che dovrà risultare dai capitoli dei dazi che dovranno essere incantati.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 270x350, , volgare

6, class. 2.1.1-6
1525 novembre 6; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Pietatis Bergomi".
Ordine del doge Andrea Gritti con i capi del consiglio dei Dieci al podestà Paolo Valaresso e al capitano dottor Nicolò Michaeli di far citare, ad istanza degli agenti del luogo pio della Pietà Colleoni di Bergamo, il sindaco o il console di Solza affinchè si presenti nel termine di dieci giorni all'appello della sentenza pronunciata dal podestà contro la Pietà. Sigillo pendente deperdito.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 280x332, , latino

7, class. 2.1.1-7
1525 novembre 23; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Pro comuni de Solto".
Ordine del doge Andrea Gritti con i capi del consiglio dei Dieci al podestà Paolo Vallaresso e al capitano dottor Nicolò Michaeli di applicare le normative sui beni comunali nelle istanze che verranno loro presentate dai rappresentanti del comune di Solto contro i "citadini etiam contadini richi" che usurpano ed espropriano i beni comunali di detto comune.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 320x380, , volgare

8, class. 2.1.1-8
1526 gennaio 25; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Pro comune de Cologno".
Ordine del doge Andrea Gritti al podestà Paolo Vallaresso di comunicare a Talamon de More di presentarsi o inviare un legittimo rappresentante nel termine di 15 giorni per rispondere nella causa contro il comune di Cologno per una sua casa in detto comune.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 310x340, , volgare, stato di conservazione: discreto

9, class. 2.1.1-9
1526 febbraio 18; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Andrea Gritti con i capi del consiglio dei Dieci al podestà Paolo Vallaresso e al capitano Nicolò Michaeli di "cognoscer et iudicar" quali siano i beni comunali nella causa già erroneamente giudicata dai giudici ai danni dati circa i beni comunali e gli acquedotti di Cologno e di far rispettare le leggi in materia.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 305x250, , volgare, stato di conservazione: discreto, danni: strappi, macchie

10, class. 2.1.1-10
1527 febbraio 5; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Pro magnifica domina Angela Bolani".
Ordine del doge Andrea Gritti al podestà Paolo Vallaresso di procedere all'esecuzione della sentenza emessa a favore di Angela Bolani che deve ricevere dal marito conte cavaliere Marco Antonio de Longis ducati 88, oltre al pagamento delle spese processuali.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 197x297, , latino

11, class. 2.1.1-11
1530 settembre 15; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Contra filios Ioanni de Sonzonio".
Ordine del doge Andrea Gritti con i capi del consiglio dei Dieci al podestà Marco Mauroceno di comunicare ai figli del fu Giovanni de Sunzonio di presentarsi, o mandare un legittimo rappresentante, nel termine di 15 giorni dalla intimazione.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 265x330, , volgare

12, class. 2.1.1-12
1534 ottobre 24; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Andrea Gritti al podestà Andrea Balastro di procedere all'esecuzione della sentenza emessa dai giudici al forestier a favore di Mafeo de Donadonis di Bertulino in base alla quale deve ricevere dai beni del fu Giovanni Fermus ducati 50, oltre al pagamento delle spese processuali.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 180x300, , latino, stato di conservazione: discreto, danni: umidità, macchie

13, class. 2.1.1-13
1536 febbraio 20; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Pro reverendo domino Mapheo Iacobi de Guarneriis".
Ordine del doge Andrea Gritti al podestà Gerolamo Geno e al capitano Maffeo Michaeli di porre e conservare nella tenuta e nel possesso corporale del canonicato e della prebenda e della casa della chiesa di S. Alessandro don Maffeo fu Giacomo de Guarneriis (o un suo legittimo procuratore), quale successore di don Alvise de Via Nova, in virtù della bolla di papa Leone X del 13 novembre 1525. Sigillo pendente deperdito.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 285x368, , volgare

14, class. 2.1.1-14
1544 novembre 6; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Pietro Lando al podestà Daniele Venerio di procedere all'esecuzione della sentenza emessa dai giudici al forestier l'11 settembre 1543 a favore di Francesco de Tassis in base alla quale deve ricevere da Alvise de Tassis ducati 51, oltre al pagamento delle spese processuali. Sigillo pendente deperdito.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 235x315, , latino, stato di conservazione: discreto

15, class. 2.1.1-15
1546 dicembre; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Lettera ducale del doge Francesco Donato al podestà Giovanni Donà e al capitano Bartolomeo Mauroceno (frammento).
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 295x165, volgare, stato di conservazione: discreto

16, class. 2.1.1-16
1571 agosto 8; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Pro heredibus condam domini Hanibalis Patroni".
Ordine del doge Alvise Mocenigo di procedere all'esecuzione della sentenza emessa dai giudici al forestier e sottoscritta dal notaio di detti giudici Moderante Scaramella il 5 luglio a favore di tutori, amministratori, figli ed eredi del fu Annibale de Patronnis, (acclusa) in base alla quale devono ricevere dal cavaliere Eliseo Biretta ducati 151, oltre al pagamento delle spese processuali. Sigillo pendente deperdito.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 170x288, latino, stato di conservazione: discreto, danni: umidità, mutilo del lato destro inferiore; 1 unità documentaria membr., mm. 250x95, latino

17, class. 2.1.1-17
1571 agosto 13; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Pro ser Bernardo de Fantonibus".
Ordine del doge Alvise Mocenigo di procedere all'esecuzione della sentenza emessa dai giudici del procurator e sottoscritta dal notaio di detti giudici Alvise Permareno a favore di Bernardo de Fantonibus in base alla quale deve ricevere da Giuseppe fu Bartolomeo de Cortesiis de Rosano lire 20 imperiali, oltre al pagamento delle spese processuali.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 170x288, , latino, stato di conservazione: discreto, danni: umidità, mutilo del lato destro inferiore

18, class. 2.1.1-18
1572 gennaio 4; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Pro domino Francisco Panatarolo".
Ordine del doge Alvise Mocenigo al podestà Giorgio Cornelio di porre Francesco Panatarolus nella tenuta e nel corporale possesso dei beni di Giovanni de Pelizolis, acquistati all'incanto per la somma di 96 ducati.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 184x313, , latino, stato di conservazione: discreto, danni: mutilo del lato sinistro

19, class. 2.1.1-19
1572 gennaio 7; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Pro magistro Bernardo de Fantonibus".
Ordine del doge Alvise Mocenigo di porre maestro Bernardo di Gianeto de Fantonibus nel possesso corporale dei beni di Giuseppe de Cortesiis di Bartolomeo de Rosano, acquistati all'incanto per la somma di 8 ducati. Sigillo pendente deperdito.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 145x280, , latino, stato di conservazione: discreto, danni: mutilo del lato destro

20, class. 2.1.1-20
1572 febbraio 27; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Pro dominis Marieta et Urseta de Caris".
Ordine del doge Alvise Mocenigo di fare entrare nel possesso corporale delle terre e dei beni, descritti con sentenza dei giudici del mobile sottoscritta dal notaio di detti giudici Donato Thomasini il 9 agosto 1568, le sorelle Marietta e Orsetta de Caris fu Marino di Bergamo. Sigillo pendente deperdito.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 180x319, , latino, stato di conservazione: discreto, danni: umidità, mutilo del lato destro inferiore

21, class. 2.1.1-21
1572 marzo 24; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Pro dominis Veneranda et Marta de Girardis".
Ordine del doge Alvise Mocenigo di procedere all'esecuzione della sentenza emessa dai giudici al forestier il 18 marzo a favore delle sorelle Veneranda e Marta Fontana de Girardis fu Nicolò in base alla quale devono ricevere da Bortolo Beloto de Belandis di Vincenzo, abitante in Ponteranica, lire 214, oltre al pagamento delle spese processuali. Sigillo pendente deperdito.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 158x313, , latino, stato di conservazione: discreto, danni: mutilo del lato inferiore

22, class. 2.1.1-22
1572 marzo 31; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Pro dominis Veneranda et Marta de Girardis".
Ordine del doge Alvise Mocenigo di procedere all'esecuzione della sentenza emessa dai giudici del procurator e sottoscritta dal notaio di detti giudici Antonio Angelini il 26 luglio 1571 a favore di Pietro de Brevibus in base alla quale deve ricevere da Bortolo de Alexiis di Andrea e da Battista Oliva, in solido, ducati 20 denari 5 per resto di affitto, oltre al pagamento delle spese processuali. Sigillo pendente deperdito.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 158x313, , latino, stato di conservazione: discreto, danni: umidità, mutilo del lato destro inferiore

23, class. 2.1.1-23
1572 giugno 11; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Pro domino Laurentio a Catenellis".
Ordine del doge Alvise Mocenigo di procedere all'esecuzione della sentenza emessa dai giudici del mobile e sottoscritta dal notaio di detti giudici Donato Thomasini il 23 ottobre 1571 a favore di Lorenzo de Catenellis in base alla quale deve ricevere da Antonio de Catenellis ducati 108, oltre al pagamento delle spese processuali. Sigillo pendente deperdito.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 170x325, , latino, stato di conservazione: discreto, danni: mutilo del lato destro inferiore

24, class. 2.1.1-24
1572 luglio 5; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Pro hereditatis dominae Honeste de Betoschis".
Ordine del doge Alvise Mocenigo con i capi del consiglio dei Dieci al podestà Giorgio Cornelio di far citare Piero di Lochi affinchè nel termine di quindici giorni si presenti oppure invii un rappresentante dinanzi ai capi del consiglio dei Dieci per decidere la causa di spazzo pronunciata contro Francesco Betosco. Sigillo pendente deperdito.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 313x338, , volgare, stato di conservazione: discreto

25, class. 2.1.1-25
1572 luglio 12; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Pro Marieta et Urseta".
Ordine del doge Alvise Mocenigo al podestà Giorgio Cornelio di far citare Antonio di Zanchi affinchè nel termine di dieci giorni si presenti oppure invii un rappresentante per decidere la causa pronunciata contro Marieta e Orseta sorelle del prete di Chiari. Sigillo pendente deperdito.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 325x345, , volgare, stato di conservazione: discreto, danni: strappi

26, class. 2.1.1-26
1572 luglio 16; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Pro domino Mapheo de Casali".
Comunicazione del doge Alvise Mocenigo al podestà Giorgio Cornelio della deliberazione presa dai capi del consiglio dei Dieci con la quale si tagliano gli atti del suo predecessore Alvise Grimani dell'8 e 15 marzo 1571 relativi alla causa tra Maffeo Casalo e Cristoforo Sambusita. Sigillo pendente deperdito.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 330x385, , volgare

27, class. 2.1.1-27
1572 settembre 16; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Comunicazione del doge Alvise Mocenigo al podestà Giorgio Cornelio e al capitano Michele Bono della deliberazione presa con i capi del consiglio dei Dieci con la quale si delibera l'invio di una copia della parte del consiglio dei Dieci e della Zonta del 5 luglio 154[.] in materia di "homeni delinquenti" mascherati affinchè venga pubblicata e registrata nella cancelleria della città.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 280x320, , volgare, stato di conservazione: cattivo, danni: umidità

28, class. 2.1.1-28
1573 marzo 5; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Alvise Mocenigo con i capi del consiglio dei Dieci al podestà Giorgio Cornelio di far citare donna Caterina Gozia affinchè nel termine di quindici giorni si presenti oppure invii un rappresentante dinanzi ai capi del consiglio dei Dieci per decidere sul taglio della sentenza richiesto da Giovanni Battista e fratelli di Manari. Sigillo pendente deperdito.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 280x343, , volgare

29, class. 2.1.1-29
1573 giugno; [Venezia, "in nostro ducali palatio"]
Lettera ducale.
Ordine del doge Alvise Mocenigo "con l'autorità del consilio nostro di X et zonta" al podestà Zaccaria Contareno di comunicare ad Alvise Zafredo, notaio dell'ufficio del sal giunto a Bergamo insieme ad Alvise Loredan provveditore al sal, di recarsi immediatamente a Cologna per incantare il dazio del sale con il rettore ivi presente, e di lì recarsi a Venezia per poter andare con uno dei provveditori al sal ad incantare i dazi del sal non ancora incantati (1).
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 155x315, , volgare, stato di conservazione: cattivo, danni: mutilo del lato inferiore
note:
1. Data desunta dalle note tergali.


30, class. 2.1.1-30
1579 febbraio 25; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Pro Gerardo Boldrino beretario".
Ordine del doge Nicolò Deponte di procedere all'esecuzione della sentenza emessa dai giudici al forestier e sottoscritta dal notaio di detti giudici Giovanni Battista Angelini il 14 febbraio a favore di Gerardo Boldrinus "beretarius" in base alla quale deve ricevere dagli eredi del fu Giorgio fu Antonio Redona ducati 69 lire 1 soldi 4, oltre al pagamento delle spese processuali. Sigillo pendente deperdito.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 163x315, , latino

31, class. 2.1.1-31
1586 ottobre 25; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Pro ser Antonio de Mandello muschiario".
Ordine del doge Pasquale Ciconia di procedere all'esecuzione della sentenza emessa dai giudici di petizion e sottoscritta dal notaio di detti giudici Bartolomeo Peratius fu Pietro il 23 marzo 1586 a favore degli eredi della fu Franceschina de Batalea e dei fu fratelli Giacomo e Gerolamo de Batalea in base alla quale devono ricevere da Antonio de Mandelli fu Giovanni Pietro "muschiario" ducati 375, oltre al pagamento delle spese processuali. Sigillo pendente deperdito.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 160x350, , latino

32, class. 2.1.1-32
1590 gennaio 30; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Pasquale Ciconia di procedere all'esecuzione della sentenza emessa dai giudici al forestier e sottoscritta dal notaio di detti giudici Moderante Scaramelli il 22 gennaio (allegata) a favore delle nobili Cecilia ed Elena Venerio e di Planetio de Lanetiis in base alla quale devono ricevere dal bergamasco Paolo Filp[...] de Ubertis ducati 100, oltre al pagamento delle spese processuali. Sigillo pendente deperdito.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 160x310, , latino

33, class. 2.1.1-33
1591 marzo 16; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Pasquale Ciconia di procedere all'esecuzione della sentenza emessa dai giudici al forestier e sottoscritta dal notaio di detti giudici Moderante Scaramelli il 28 febbraio 1591 (allegata) a favore di Giovanni Giacomo Vitalba in base alla quale deve ricevere da Bartolomeo Lancino ducati 25, oltre al pagamento delle spese processuali. Sigillo pendente deperdito.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 170x311, , latino

34, class. 2.1.1-34
1592 settembre 20; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Pasquale Ciconia di porre Marco Carara nel possesso corporale dei beni di Giovanni Pietro fu Francesco Tirabosco ed eredi del fu Francesco Tirabosco, acquistati all'incanto per 471 ducati.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 176x305, , latino

35, class. 2.1.1-35
1594 aprile 30; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Pasquale Ciconia di far entrare "in tenutam et corporalem possessionem" di una pezza di terra di pertiche 8 posta in Villa Runde località Sovere (1) i fratelli Antonio e Giuseppe nipoti del fu Francesco Maffeo Chinelli, beneficiari del testamento del fu Francesco in virtù della sentenza dei giudici del mobile sottoscritta dal notaio di detti giudici Prospero Thomasini il 18 aprile 1594.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 215x313, , latino, stato di conservazione: discreto, danni: umidità, macchie
note:
1. Sovere è oggi comune; Villa Runde non è identificato.


36, class. 2.1.1-36
1594 agosto 18; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Pasquale Ciconia al podestà cavalier Tommaso Contareno di far citare Simone Marchesi e sua moglie Margherita, tutori dei figli del fu Santo di Marchesi affinchè nel termine di 10 giorni si presentino o inviino legittimi "commessi" dinanzi ai capi del consiglio dei Dieci per sostenere la loro richiesta di taglio delle lettere degli auditori nuovi. Segretario del consiglio dei Dieci Domenico Vicus.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 310x425, , volgare, stato di conservazione: discreto, danni: strappi, macchie

37, class. 2.1.1-37
1595 gennaio 4; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Comunicazione del doge Pasquale Ciconia al podestà Gerolamo de Priolis, al capitano Giovanni Quirino e ai loro successori della deliberazione presa dal senato con la quale si delegano i rettori con la corte pretoria, in luogo di Gerolamo Benaglio, a giudicare la causa tra Giulio ed eredi del fu Francesco Alzano da Bergamo da una parte ed i cavalieri Annibale e Federico Rivola dall'altra.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 310x430, , volgare, stato di conservazione: discreto, danni: strappi, umidità

38, class. 2.1.1-38
1595 ottobre 3; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Marino Grimani con i capi del consiglio dei Dieci al podestà Gerolamo Priolo di far citare il dottor Ludovico Agosti e fratelli affinchè si presentino nel termine di 10 giorni dinanzi a detti capi per decidere sul taglio delle lettere dei capi del consiglio dei Dieci richiesto dal dottor Galeazzo Vertova. Segretario del consiglio dei Dieci Bonifacio Antelmi.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 305x427, , volgare, danni: strappi, buchi

39, class. 2.1.1-39
1595 ottobre 25; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"In materia di precedenza tra cavaglieri".
Ordine del doge Marino Grimani al podestà Gerolamo Priolo e al capitano Giovanni a Lege di prendere osservazioni in materia di precedenza fra i cavalieri e di inviare a Venezia lettere di informazione. Segretario Bartolomeo Comino (1).
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 300x447, , volgare, stato di conservazione: discreto, danni: strappi, buchi, mutilo del lato superiore
note:
1. Dubbia nella data la lettura del mese.


40, class. 2.1.1-40
1595 novembre 5; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Marino Grimani con il consiglio dei Dieci al podestà Gerolamo Priolo e al capitano Giovanni a Lege di inviare una opinione giurata, sottoscritta manu propria, sull'istanza presentata dalla città a che i suoi cavalieri possano "portar archibusi da roda per amministrar se[ria]mente il loro ufficio". Segretario del consiglio dei Dieci Celio Magnus.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 300x422, , volgare, stato di conservazione: discreto

41, class. 2.1.1-41
1595 novembre 6; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Marino Grimano con il consiglio dei Dieci al podestà Gerolamo Priolo e al capitano Giovanni de Lege di non permettere alcuna molestia a danno dei "malegari" dei beni degli eredi del fu Giovanni Battista Vavassori, rappresentanti di Abbondio di Longhi, potendo eventualmente i dazieri della città sostenere le proprie tesi dinanzi ai capi del consiglio dei Dieci. Segretario del consiglio dei Dieci Bonifacio Antelmi.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 304x420, , volgare, stato di conservazione: discreto, danni: roditori

42, class. 2.1.1-42
1595 dicembre 23; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Comunicazione del doge Marino Grimano al podestà Gerolamo Priolo e al capitano Giovanni a Lege della deliberazione presa con il senato, a seguito dell'istanza presentata dal cavalier Pietro Giorgio Benaglio, circa la precedenza tra i cavalieri. Segretario Bartolomeo Comino.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 177x420, , volgare

43, class. 2.1.1-43
1596 gennaio 22; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Per li schiavi".
Ordine del doge Marino Grimano al podestà Gerolamo Priolo e al capitano Giovanni a Lege, benchè sia sicuro che da parte loro verrà osservata la deliberazione presa dal senato il 19 febbraio 1586 in virtù della quale in quaresima essi devono "far usar ogni maggior et più esquisita diligenza nel far le cerche per la recuperatione de' poveri schiavi", di rinnovare tale ordine e di inviare ai provveditori in zecca il denaro raccolto per il riscatto degli schiavi. Segretario Giovanni Battista Padavin.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 300x420, , volgare, stato di conservazione: discreto, danni: umidità

44, class. 2.1.1-44
1596 giugno; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Marino Grimano al podestà Gerolamo de Priolis di far citare i fratelli Bernardo e Giovanni Giacomo di Cadei affinchè nel termine di 15 giorni si presentino o inviino commessi dinanzi ai capi del consiglio dei Dieci per decidere sul taglio delle lettere inviate al feudatario della Val Calepio richiesto da Gerolamo di Terzo. Segretario del consiglio dei Dieci Bonifacio Antelmi (1).
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 305x415, , volgare, stato di conservazione: cattivo, danni: tarli, strappi
note:
1. Buco sull'indicazione del giorno; si legge "[...]ii".


45, class. 2.1.1-45
1596 settembre 9; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Comunicazione del doge Marino Grimano al podestà Gerolamo Priolo e al capitano Giovanni a Lege della deliberazione presa dal senato con la quale si concede alla città il potere di eleggere in futuro "chi meglio li parerà" alla carica di custode e capitano delle prigioni di Bergamo, il tutto scaduto il mandato in corso. Segretario Bartolomeo Comino.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 330x450, , volgare, stato di conservazione: discreto

46, class. 2.1.1-46
1602 agosto 31; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Marino Grimano al podestà Gerolamo Bernardo di far citare Marco e fratello di Dusi affinchè nel termine di 8 giorni si presentino o inviino "legittimo commesso" per decidere sulla revoca delle lettere di inibizione relative alla causa con Antonio di Giacomo e della fu Isabetta, figlia ed erede di Beatrice Noris. Segretario del consiglio dei Dieci Paolo Ciera.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 290x410, , volgare

47, class. 2.1.1-47
1606 luglio 12; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Leonardo Donato di procedere all'esecuzione della sentenza emessa dai giudici al forestier e sottoscritta dal notaio di detti giudici Daniele Iordani il 4 luglio [1606] a favore di Laura fu Alessandro a Turre in base alla quale deve ricevere da Antonio a Turre, bergamasco, lire piccole 324, oltre al pagamento delle spese processuali. Sigillo pendente deperdito.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 116x223, , latino

48, class. 2.1.1-48
1606 agosto 21; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Leonardo Donato di procedere all'esecuzione della sentenza emessa dai giudici al forestier e sottoscritta dal notaio di detti giudici Bartolomeo Michael il 9 agosto 1606 (acclusa) a favore di Matteo Pasini in base alla quale deve ricevere da Giovanni Maria de Ne lire 23 soldi piccoli 1, oltre al pagamento delle spese processuali. Sigillo pendente deperdito.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 121x192, , latino; 1 unità documentaria membr., mm. 160x105, latino

49, class. 2.1.1-49
1606 agosto 21; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Leonardo Donato di procedere all'esecuzione della sentenza emessa dai giudici al forestier e sottoscritta dal notaio di detti giudici Bartolomeo Michael il 9 agosto 1606 (acclusa) a favore di Matteo Pasini in base alla quale deve ricevere da Giovanni Maria de Ne lire 23 soldi piccoli 1, oltre al pagamento delle spese processuali. Sigillo pendente deperdito.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 140x185, , latino

50, class. 2.1.1-50
1606 ottobre 14; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Leonardo Donato di procedere all'esecuzione della sentenza emessa dai giudici al forestier e sottoscritta dal notaio di detti giudici Bartolomeo Michael il 25 settembre 1606 (acclusa) a favore di Matteo Pasini in base alla quale deve ricevere da Giovanni Maria de Ne e da Giovanni de Muttonibus lire 46 soldi 2, oltre al pagamento delle spese processuali. Sigillo pendente deperdito.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 105x215, , latino, stato di conservazione: discreto, danni: umidità, roditori; 1 unità documentaria membr., mm. 150x130, latino

51, class. 2.1.1-51
1607 giugno 21; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Leonardo Donato di porre Domenico a Sole, aromatario, nella tenuta e nel possesso corporale dei beni di Giorgio Soardi, acquistati all'incanto. Sigillo pendente deperdito.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 116x250, latino, stato di conservazione: discreto, danni: umidità, mutilo del lato sinistro

52, class. 2.1.1-52
1619 febbraio 23; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Supplicatione di domino Giovanni Antonio Colleoni".
Richiesta del doge Antonio Priolus al podestà Zaccaria Grimano e al capitano Giovanni Vendrameno di fornire una opinione giurata, sottoscritta manu propria e da inviarsi a Venezia "sotto sigillo" su una supplica, allegata in copia, presentata da Giovanni Antonio Colleone. Segretario Alvise S[..]tta.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 290x395, volgare, stato di conservazione: discreto, danni: umidità

53, class. 2.1.1-53
1624 giugno 28; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Francesco Contareno di procedere all'esecuzione della sentenza emessa dai giudici del proprio e sottoscritta dal notaio di detti giudici Francesco Vetula il 6 maggio 1624 (acclusa) a favore di Francesco Nembrini fu Antonio, a cui spetterà l'eredità del fu fratello Ludovico.
1 unità documentaria membr., mm. 150x230, latino; 1 unità documentaria membr., mm. 290x150, latino

54, class. 2.1.1-54
1624 novembre 26; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Francesco Contareno di procedere all'esecuzione della sentenza emessa dai giudici al forestier e sottoscritta dal notaio di detti giudici Marco Antonio de Nigris il 13 settembre 1624 (acclusa) a favore di Peregrino Marinetti in base alla quale deve ricevere da Pietro Marinetti lire 146, oltre al pagamento delle spese processuali.
1 unità documentaria membr., mm. 185x255, latino; 1 unità documentaria membr., mm. 165x105, latino

55, class. 2.1.1-55
1626 aprile 20; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Giovanni Cornelio di procedere all'esecuzione emessa dai giudici al forestier e sottoscritta dal notaio di detti giudici Marco Antonio de Nigris il 23 febbraio 1626 a favore di Vito Diedo in base alla quale deve ricevere da Cristoforo Belletta lire 130 soldi 7, oltre al pagamento delle spese processuali.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 166x246, , latino, danni: umidità

56, class. 2.1.1-56
1626 settembre 5; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Giovanni Cornelio di porre Giovanni Pectenario nella tenuta e nel possesso corporale dei beni descritti nella cedola di incanto, beni del fu Giorgio Rotta debitore di Maddalena Raguzzi.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 180x191, , latino, danni: umidità

57, class. 2.1.1-57
1626 ottobre 24; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Comunicazione del doge Giovanni Cornelio della deliberazione presa dalla quarantia criminale il 21 ottobre 1626 con la quale si fissano le pene che verranno comminate a quanti saranno riconosciuti colpevoli dei danni e dei furti subiti da Giovanni fu Giovanni Antonio Scolari di Gandellino, il quale ha presentato denuncia contro ignoti. Sigillo pendente deperdito.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 370x590, , latino, stato di conservazione: cattivo

58, class. 2.1.1-58
1627 ottobre 27; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Certificazione del doge Giovanni Cornelio che Antonio de Herculis è notaio di buona fama i cui atti hanno piena fede. Sigillo pendente deperdito.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 160x273, , latino, stato di conservazione: discreto, danni: umidità

59, class. 2.1.1-59
1629 maggio 9; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Giovanni Cornelio di procedere all'esecuzione della sentenza emessa dai giudici del mobile e sottoscritta dal notaio di detti giudici Giacomo Celestis il 31 marzo 1629 a favore di Giuseppe Casitio come erede del fratello Giovanni (acclusa) in base alla quale deve ricevere dall'eredità del fu Antonio Lorenzo Bogi lire 200, oltre al pagamento delle spese processuali.
1 unità documentaria membr., mm. 161x216, latino, danni: umidità, mutilo del lato destro superiore; 1 unità documentaria membr., mm. 170x110, latino

60, class. 2.1.1-60
1629 maggio 29; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Giovanni Cornelio di procedere all'esecuzione della sentenza emessa dai giudici al forestier e sottoscritta dal notaio di detti giudici Marco Antonio Nigrus il 16 maggio 1629 a favore di Pietro Mauroceno fu Nicolò (acclusa) in base alla quale deve ricevere da Francesco Albano fu Giovanni Battista lire 400 e soldi 13, oltre al pagamento delle spese processuali.
1 unità documentaria membr., mm. 180x195, latino, danni: umidità, mutilo del lato destro superiore; 1 unità documentaria membr., mm. 145x100, latino

61, class. 2.1.1-61
1629 agosto 3; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Giovanni Cornelio di procedere all'esecuzione della sentenza emessa dai giudici del mobile e sottoscritta dal notaio di detti giudici Giacomo Celestis il 24 luglio 1629 (acclusa) a favore di Prudenza Santina fu Elisabetta fu Pietro Antonio Marzoleti, vedova di Stefano de Castinelis, in base alla quale deve ricevere dall'eredità della madre Elisabetta lire 350, oltre al pagamento delle spese processuali.
1 unità documentaria membr., mm. 152x214, latino; 1 unità documentaria membr., mm. 240x110, latino

62, class. 2.1.1-62
1629 settembre 22; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Giovanni Cornelio di procedere all'esecuzione della sentenza emessa dai giudici al forestier e sottoscritta dal notaio di detti giudici Domenico Sole il 4 dicembre 1628 (acclusa) a favore di Francesco Calvi in base alla quale deve ricevere da Bartolomeo fu Giuseppe Nicolis lire 1025 soldi 10, oltre al pagamento delle spese processuali.
1 unità documentaria membr., mm. 125x234, latino; 1 unità documentaria membr., mm. 170x115, latino

63, class. 2.1.1-63
1629 ottobre 10; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Giovanni Cornelio di far eseguire una sentenza dei giudici del proprio relativa all'eredità del reverendo Giovanni Crescini.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 157x176, , latino, stato di conservazione: pessimo, danni: umidità, mutilo del lato destro

64, class. 2.1.1-64
1631 agosto 9; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Comunicazione del doge Francesco Erizzo al podestà Pietro Lauretano e ai suoi successori che il papa Urbano VIII ha conferito, definendo lo stipendio ed i frutti spettanti, al reverendo Giuseppe Carpano chierico di Romano i "benefici semplici ecclesiastici chiamati chiericati" di S. Martino di Urgnano e di S. Andrea di Premola, nella diocesi di Bergamo, e di S. Vigilio di Bione, nella diocesi di Brescia. Segretario Giulio Priuli.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 310x435, , volgare, danni: strappi

65, class. 2.1.1-65
1633 aprile 22; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Supplica della val Seriana Inferiore".
Richiesta del doge Francesco Ericio al podestà Carlo Donato e al capitano Andrea Pisano di fornire una opinione giurata, sottoscritta manu propria e da inviare a Venezia con cavallaro o altra persona pubblica su una supplica, acclusa in copia (mancante), presentata dalle valli. Segretario Cristoforo Suriano.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 303x435, , volgare, stato di conservazione: discreto, danni: strappi, macchie

66, class. 2.1.1-66
1640 maggio 21; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Francesco Ericio di procede all'esecuzione della sentenza emessa dai giudici del proprio e sottoscritta dal notaio di detti giudici Marco Antonio Nigrus il 16 giugno 1635 a favore dei fratelli Prudenzio, Giovanni, Ambrogio e Orsetta fu Giovanni Battista Coletti e fu Prudenza fu Prudenzio Nicolò de Georgio in base alla quale devono ricevere i beni dell'eredità della madre.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 170x230, , latino

67, class. 2.1.1-67
1641 gennaio 11; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Francesco Ericio di procede all'esecuzione della sentenza emessa dai giudici del proprio e sottoscritta dal notaio di detti giudici Marco Antonio Nigri il 4 gennaio 1641 (acclusa) a favore dei fratelli Andrea e Paolina fu Andrea ed Angela Musitelli in base alla quale devono ricevere i beni del padre Andrea.
1 unità documentaria membr., mm. 153x223, latino; 1 unità documentaria membr., mm. 295x95, latino

68, class. 2.1.1-68
1647 maggio 7; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Francesco Molino con il senato al capitano vicepodestà Sebastiano Barbadico di "dar gl'ordini più efficaci et espediti" affinchè siano immediatamente inviati i galeotti dovuti dalla città e dal territorio. Segretario Gerolamo Tomasini.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 270x390, , volgare, stato di conservazione: discreto, danni: umidità, roditori

69, class. 2.1.1-69
1650 giugno 3; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Comunicazione del doge Francesco Molino al podestà Paolo Leono della deliberazione presa dal "consilio nostro" il 10 giugno 1650 con la quale si "licenza" padre Giovanni Caleppio dalla supplica di delegazione del giudizio d'appello nella causa contro le contesse Elisabetta, Caterina e Maria Calepio. Segretario Francesco Maria Rosso.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 310x470, , volgare, stato di conservazione: cattivo, danni: mutilo sui 4 lati

70, class. 2.1.1-70
1650 agosto 18; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Francesco Molino con il senato al podestà Paolo Leono e ai suoi successori di far avere ad Antonio Adelasio, prete bergamasco scelto dal cardinale Federico Cornaro a succedere al fu reverendo Antonio Marenzi, i frutti e le renditi spettantigli a seguito della sua nomina a preposito semplice del beneficio di S. Leonardo nella chiesa parrocchiale di Ghisalba. Segretario Gerolamo Giavarina.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 310x390, , volgare, stato di conservazione: cattivo, danni: mutilo sui 4 lati

71, class. 2.1.1-71
1650 agosto 28; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Francesco Molino con i capi del consiglio dei Dieci al podestà Paolo Leono, al capitano Giovanni Balbi e ai loro successori di comunicare ai deputati la dovuta assoluta obbedienza alla volontà del consiglio dei Dieci là dove stabilisce la competenza dei rettori di Brescia e l'osservanza del solito in materia di "fisco Martinengo". Segretario del consiglio dei Dieci Cristoforo Suriano.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 320x465, , volgare, stato di conservazione: cattivo, danni: roditori, mutilo del lato superiore

72, class. 2.1.1-72
1650 dicembre 17; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Francesco Molino con il senato al podestà Paolo Leono e ai suoi successori di far avere a Bortolo Pezzolo, prete bergamasco, i frutti e le rendite spettantigli a seguito del conferimento da parte di papa Innocenzo X del perpetuo semplice beneficio ecclesiastico chiamato Chiericato nella chiesa secolare collegiata parrocchiale di S. Paolo in Alzano (?). Segretario Francesco Verdizzotti (?).
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 290x390, , volgare, stato di conservazione: discreto, danni: roditori

73, class. 2.1.1-73
1650 dicembre 22; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Comunicazione del doge Francesco Molino al podestà Paolo Leono e al capitano Alvise Balbi dell'invio di una copia a stampa (mancante) della deliberazione presa dal senato il 21 dicembre 1650 in materia di banditi che non hanno "sin'hora conseguite le loro liberationi", copia che deve essere pubblicata nei luoghi soliti. Segretario Giulio Cesare Alberti.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 235x382, , volgare, stato di conservazione: discreto, danni: roditori

74, class. 2.1.1-74
1650; [Venezia, "in nostro ducali palatio"]
Lettera ducale.
Comunicazione del doge Francesco Molino al podestà Paolo Leono e ai suoi successori della deliberazione presa dai "consiliarii nostri" con la quale si delega al podestà con la sua corte inappellabilmente quanto agli articoli e con appello ai consigli nel merito la causa tra il canonico Giovanni Battista Lavezati da una parte e [... ...] dall'altra (1).
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 260x460, , volgare, stato di conservazione: pessimo, danni: frammento
note:
1. Data desunta da una nota tergale.


75, class. 2.1.1-75
1651 settembre 9; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Liberatione di Hippolito Bianchano".
Ordine del doge Francesco Molino con il senato al capitano vicepodestà Alvise Balbi, anche in virtù del memoriale allegato (cc. 8), di provvedere a che sia rilasciato dal carcere Ippolito Biancano inviato a Bergamo dai conti Serbelloni e qui arrestato, salvo altre eventuali pendenze. Segretario Paolo di Garzoni.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 310x463, , volgare, stato di conservazione: discreto, danni: roditori

76, class. 2.1.1-76
1651 ottobre 19; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Processo formato sopra la morte del reverendo don Antonio Terzi da Sarnico contra".
Permesso del doge Francesco Molino con il consiglio dei Dieci al capitano e vicepodestà Alvise Balbi di far pubblicare un proclama con promessa d'impunità per i complici non autori principali o mandanti, per poter così giungere alla conclusione del processo formato per la morte di Antonio Terzi da Sarnico. Segretario del consiglio dei Dieci Giovanni Battista Ballarino.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 200x435, , volgare, stato di conservazione: discreto, danni: roditori

77, class. 2.1.1-77
1651 dicembre 18; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Comunicazione del doge Francesco Molino al podestà Paolo Leono e al capitano Alvise Balbi della deliberazione presa con il consiglio dei Dieci di delegare loro la causa dell'omicidio di Antonio Gadaldini ed Antonio Sfatton. Segretario del consiglio dei Dieci Giovanni Battista Ballarino.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 310x420, , volgare, stato di conservazione: discreto, danni: umidità, macchie

78, class. 2.1.1-78
1652 febbraio 5; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Processo contra [...] per fabbricare monete false".
Ordine del doge Francesco Molino con il consiglio dei Dieci al podestà Paolo Leono e al capitano Alvise Balbi di continuare la formazione del processo contro i fratelli Cristoforo, Matteo e Bono Piantoni detti Scalvini falsari di parpaiole "valesine" e di espedirlo poi con la corte pretoria, con facoltà di pubblicare un proclama di impunità per i correi ed i complici purchè non autori principali, con facoltà di condannare i colpevoli a morte, al bando perpetuo dal dominio veneziano, alla galea o alla confisca dei beni, potendo imporre taglie. Segretario Gerolamo Bono.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 300x436, , volgare, stato di conservazione: discreto, danni: macchie, mutilo del lato inferiore

79, class. 2.1.1-79
1652 marzo 15; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Francesco Molino con il consiglio dei Dieci al podestà Paolo Liono, al capitano Alvise Balbi e ai loro successori di dovere, in futuro, nel termine di 3 giorni dall'arrivo dei processi trasmessi dal consiglio dei Dieci e "accompagnati spesso da persone de rei", notificare ai capi del consiglio dei Dieci sia la ricevuta dei processi sia l'arrivo di eventuali rei che li accompagnano, sotto pena per i rettori di non poter andare a cappello e per i loro cancellieri la perpetua privazione di poter esercitare carichi pubblici. Segretario del consiglio dei Dieci Gerolamo Bono. Inserito proclama a stampa del cancelliere pretorio in materia di benefici ecclesiastici, 1659 agosto.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 295x435, , volgare, stato di conservazione: discreto, danni: umidità

80, class. 2.1.1-80
1652 marzo 16; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"[...] far dare essecution alle sententie capitali [...]".
Ordine del doge Francesco Molino con il senato al podestà Paolo Liono e al capitano Alvise Balbi di far subito eseguire le sentenze capitali comminate a "rei di delitti enormi e rettenti in contraffation di bando [...] ad esempio et corretion de tristi". Segretario Nicolò Padavin.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 200x420, , volgare, stato di conservazione: discreto

81, class. 2.1.1-81
1652 aprile 3; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Supplica delle valli bergamasche".
Richiesta del doge Francesco Molino al podestà Paolo Leono di fornire una opinione giurata, sottoscritta manu propria, e da inviare a Venezia "sotto sigillo con cavallaro o altra persona pubblica" su una supplica, acclusa in copia (mancante), presentata dai reggenti delle valli. Segretario Giulio Cesare Alberti.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 300x435, , volgare, stato di conservazione: discreto

82, class. 2.1.1-82
1652 maggio 11; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Comunicazione del doge Francesco Molino al podestà Paolo Leono della deliberazione presa dalla quarantia civil vecchia con la quale gli si ordina di non innovare in nulla il suo proclama del 22 marzo 1652 a carico di Giuseppe Rotigni, non essendo ancora stata esaminata la relativa intromissione degli avogadori di comun. Notaio degli avogadori di comun Giuseppe Cavanis.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 305x435, , latino

83, class. 2.1.1-83
1652 maggio 18; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Richiesta del doge Francesco da Molin (1) al podestà Paolo Leono e al capitano Pietro de Musto di fornire una opinione giurata, sottoscritta manu propria, e da inviare a Venezia "sotto sigillo con cavallaro o altra persona pubblica" su una supplica, allegata in copia, presentata dai reggenti delle valli e del territorio. Segretario Paolo di Garzoni.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 303x430, , volgare, stato di conservazione: discreto, danni: mutilo del lato superiore
note:
1. La ducale risulta essere stata inviata dal doge Francesco Erizzo, deceduto nel 1646; l'anno, l'indizione ed i nominativi dei rettori provano invece che è Francesco da Molin.


84, class. 2.1.1-84
1652 giugno 26; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Francesco Molino al podestà Paolo Leono di far citare gli eredi del fu Giovanni Battista Gaia affinchè entro 10 giorni dalla citazione si presentino o inviino loro commessi come richiesto dalla supplicazione di Gaspare e fratelli Quaresemini. Segretario Ottaviano Valier.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 303x433, , volgare, stato di conservazione: discreto

85, class. 2.1.1-85
1652 agosto 7; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Comunicazione del doge Francesco Molino al podestà Paolo Leono e ai suoi successori della deliberazione presa dal senato con la quale si conferma il provvedimento del 16 marzo 1652 del podestà Paolo Leon nei confronti di Alessandro Cazzano. Sigillo sottocarta sul retro.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 305x430, , latino, stato di conservazione: discreto

86, class. 2.1.1-86
1652 ottobre; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Comunicazione del doge Francesco Molin al podestà Giovanni Francesco Georgio e al capitano Pietro de Musto della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto novembre il pagamento della rata del sussidio. Segretario Alemante Angelo Donini (1).
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 290x420, , volgare, stato di conservazione: discreto, danni: funghi e batteri
note:
1. La lettura del giorno è impossibile a causa di un buco. E' possibile leggere solo "x[.]ii".


87, class. 2.1.1-87
1655 luglio 3; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Certificazione del doge Carlo Contareno che [...] Porta è notaio di buona fama i cui atti hanno piena fede.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 185x255, , latino, stato di conservazione: discreto, danni: tarli

88, class. 2.1.1-88
1658 agosto 9; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Certificazione del doge Giovanni Pisauro che Francesco Beatiani è notaio di buona fama i cui atti hanno piena fede.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 175x242, , latino

89, class. 2.1.1-89
1665 maggio 20; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Domenico Contareno al podestà Giovanni Arsenio Donato di far citare tutti "quelli che saranno nominati dal lator delle presenti" affinchè si presentino entro 15 giorni giuridici dinanzi al doge circa la delegazione del processo richiesta da Bernardino e Francesco Piatti. Segretario Gerolamo [Sguadion].
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 310x435, , volgare

90, class. 2.1.1-90
1670 dicembre 23; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Comunicazione del doge Domenico Contareno al podestà Giustino Donato e al capitano Bartolomeo Michaeli della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga al 21 gennaio, con la concessione del dono, il pagamento della prima rata del sussidio ordinario. Segretario Gerolamo Vignola.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 290x428, , volgare, stato di coservazione: discreto, danni: funghi e batteri, mutilo del lato superiore

91, class. 2.1.1-91
1680 maggio 4; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Comunicazione del doge Domenico Contareno al podestà Mario Savorgnan e al capitano Domenico Bragadeno della deliberazione presa dalla quarantia criminale con la quale si ordina ai rettori di intimare a Giacomo e figli di Mario detti Nerini e ad altri della loro famiglia di non "vexare, molestare, offendere, perturbare [...] inquietare" Giuseppe fu Antonio Viscardi, Antonio fu Giacomo Marenzi, Giovanni Alberto fu Gerolamo Fontana, Giovanni Maria di Antonio Minotto, Antonio Mana e figli, e tutti gli altri "macellariorum conductorum magnificae civitatis", nè le loro case, famiglie, agenti, ministri, sostituti, e di non danneggiare i loro beni sotto pena di [...] 3.000 e di bando perpetuo dal dominio veneziano. Notaio della quarantia criminale Gerolamo Thebaldus.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 330x470, , latino, stato di conservazione: discreto

92, class. 2.1.1-92
1687 aprile 9; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Ser Gasparo Bellaviti".
Ordine del doge Marco Antonio Iustiniano al podestà Pietro Pisano di far citare "cadaun che nominato a comparir" entro 8 giorni o ad inviare un legittimo commesso per la causa in cui è parte Gaspare Bellaviti. Segretario Giovanni Battista Nicolosi. Allegate cc. 3 relative alla causa.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 290x390, , volgare

93, class. 2.1.1-93
1690 settembre 4; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Delegatione dell'eccellentissimo consilio di Dieci servatis servandis sopra la morte di Gennaro Cossali ritrovato in un bosco contro".
Delega del doge Francesco Mauroceno al podestà Zaccaria Sagredo e al capitano Agostino a Ripa, con la corte, della formazione del processo per l'omicidio di Gennaro Cossali, trovato ucciso da archibugiate nel bosco di "Roveta", dando loro la facoltà di emanare proclami che promettano l'impunità dei complici, purchè non autori principali o mandanti, osservando le leggi sulle armi da fuoco e sugli omicidi. Segretario del consiglio dei Dieci Giuseppe Cavanis.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 310x455, , volgare, stato di conservazione: discreto, danni: funghi e batteri, mutilo del lato superiore

94, class. 2.1.1-94
1696 settembre 4; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Deli[berazione] dell'eccellentissimo consilio di Dieci perchè li fratelli Valle debbano pagar le spese delle diffese et atti per atti a loro instanza".
Comunicazione del doge Silvestro Valerio al podestà [... ...] e al capitano Giovanni Battista Ericcio della deliberazione presa dai capi del consilio dei Dieci con la quale si stabilisce che i fratelli Valle debbano pagare le spese per gli atti (1).
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 170x230, , volgare, stato di conservazione: pessimo, danni: frammento del lato destro
note:
1. Data compresa tra il 1696 ed il 1698, desunta dal nome del capitano.


95, class. 2.1.1-95
1704 novembre 20; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al podestà Sebastiano Contareno e al capitano Domenico Michaeli della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto dicembre, con la concessione del dono, il pagamento della prima rata del campatico. Segretario Agostino Gadaldini.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 275x395, , volgare, stato di conservazione: discreto

96, class. 2.1.1-96
1705 settembre 19; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Ultima proroga del sussidio".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al podestà Francesco Garzoni e al capitano Ludovico Vidman della sua deliberazione con la quale si proroga a tutto ottobre, con la concessione del dono, il pagamento della prima e della seconda rata del campatico. Segretario Agostino Gadaldini.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 270x386, , volgare

97, class. 2.1.1-97
1709 agosto 22; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Comunicazione del doge Giovanni Cornelio al podestà Leonardo Delphino e al capitano Vittore Pisani della proroga a tutto agosto della prima rata e a tutto settembre della seconda rata del sussidio. Segretario Agostino Gadaldini.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 270x390, , volgare

98, class. 2.1.1-98
1709 ottobre 5; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Comunicazione del doge Giovanni Cornelio al podestà Leonardo Delphino e al capitano Vittore Pisani della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga al 25 ottobre, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del sussidio. Segretario Agostino Gadaldini.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 270x386, , volgare

99, class. 2.1.1-99
1710 agosto 9; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Giovanni Cornelio al podestà Leonardo Delphino e al capitano Vittore Pisani di arrestare i ladri del rilevante furto di gioie commesso a Milano e di formare contro di loro il processo; gli effetti, se ritrovati, dovranno essere depositati presso "cotesto Sacro Monte per le cautelle che si rendono necessarie". Segretario Agostino Gadaldini.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 270x390, , volgare

100, class. 2.1.1-100
1731 ottobre 31; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Alvise Mocenico con i capi del consiglio dei Dieci al capitano e vicepodestà Nicolò Donato di pretendere entro 15 giorni da Cristoforo Canale il pagamento della rendita maturata sul capitale di scudi 400 da lire 6 e soldi 4 da versarsi al di lui fratello Giulio, carcerato, in virtù della convenzione rogata dal notaio pubblico di Venezia Innocente fu Carlo Rossi; il rettore dovrà poi liquidare la somma raccolta e trasmetterla al tribunale, oppure dovrà citare Cristoforo Canale a comparire dinanzi al tribunale entro 8 giorni dalla scadenza dei 15 concessigli. Segretario del consiglio dei Dieci Gaspare Marinus.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 315x450, , volgare, stato di conservazione: discreto, danni: mutilo del lato destro e sinistro inferiore

101, class. 2.1.1-101
1732 gennaio 24; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Alvise Mocenico con i capi del consiglio dei Dieci, ad istanza di Giulio Canal carcerato, al capitano e vicepodestà Nicolò Donato di richiedere nuovamente a Cristoforo Canal, fratello di Giulio, l'esecuzione della ducale del 31 ottobre 1731, sotto pena di essere citato dinanzi ai capi del consiglio dei Dieci. Segretario del consiglio dei Dieci [Angelo] Nicolosi.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 320x455, , volgare, stato di conservazione: discreto, danni: mutilo del lato destro e sinistro inferiore

102, class. 2.1.1-102
1732 febbraio 9; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Sei ducali in proposito di Giulio Canal carcerato in Venezia".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al capitano e vicepodestà Nicolò Donato della deliberazione presa dal consiglio dei Dieci con la quale si conferma la ducale del 30 gennaio; si ordina che Cristoforo Canal debba risarcire il fratello Giulio,
carcerato, di tutti i proventi dovuti al medesimo a seguito dell'istrumento del 27 settembre 1727 (tale somma deve essere liquidata al capitano e vicepodestà e, trasmessa al consiglio dei Dieci, consegnata a Giulio Canal); si ordina al capitano e vicepodestà di eleggere una persona, a pro di Giulio Canal, che provveda con Cristoforo Canal alla divisione della "facoltà" paterna, defalcato quanto dovuto per le spese di mantenimento in carcere di Giulio. Segretario del consiglio dei Dieci [Angelo] Nicolosi.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 320x455, , volgare, stato di conservazione: discreto, danni: mutilo del lato destro e sinistro inferiore

103, class. 2.1.1-103
1732 aprile 22; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Alvise Mocenico con i capi del consiglio dei Dieci al capitano e vicepodestà Nicolò Donato di far eseguire nel termine di 3 giorni in tutte le sue parti il giudizio emesso il 31 dicembre 1731 dal consiglio dei Dieci con il quale si ordina a Cristoforo Canal di pagare al fratello Giulio, carcerato, i proventi derivanti dalla convenzione stipulata il 17 settembre 1727. Segretario del consiglio dei Dieci [Angelo] Nicolosi.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 320x455, , volgare, stato di conservazione: discreto, danni: mutilo del lato destro e sinistro inferiore

104, class. 2.1.1-104
1732 novembre 7; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Carlo Ruzini con i capi del consiglio dei Dieci al podestà Francesco Bonfadini di imporre a Cristoforo Canal l'ubbidienza delle ducali del 31 ottobre 1731, 23 gennaio, 9 febbraio e 22 aprile 1732 ed al conte Celestino di Calepio di procedere nel termine di 15 giorni alla liquidazione e alla divisione prescritta; inoltre, ordina insieme con i capi del consiglio dei Dieci di procedere all'esecuzione nei confronti di Cristoforo Canal, debitore in virtù delle predette ducali di scudi 40 e di inviare poi tale somma a Venezia. Segretario del consiglio dei Dieci [Angelo] Nicolosi.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 320x445, , volgare, stato di conservazione: discreto, danni: mutilo del lato destro e sinistro inferiore

105, class. 2.1.1-105
1732 novembre 26; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Carlo Ruzzini con i capi del consiglio dei Dieci al podestà Francesco Bonfadini di far praticare l'esecuzione in virtù della quale a Giulio Canal, carcerato, devono essere consegnati nel termine di pochi giorni 40 ducati e di indurre il conte Calepio alla liquidazione e divisione già prescritte. Segretario del consiglio dei Dieci [Angelo] Nicolosi (1).
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 275x390, , volgare, stato di conservazione: discreto, danni: mutilo del lato destro e sinistro inferiore
note:
1. Allegata dichiarazione rilasciata da Clemente Tasca, cavallaro pubblico, di avvenuta esecuzione di Cristoforo Canali possibile solo per l'ammontare di lire 50


106, class. 2.1.1-106
1782 settembre 5; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"9 settembre 1782. Accorda delegazione alla carica su' mercati della provincia e sopra quello di Romano".
Comunicazione del doge Paolo Rainerius al podestà e vicecapitano Gerolamo Ascanio Zustinian e ai suoi successori della deliberazione presa dal senato con la quale lo si nomina delegato per la provincia in materia di grani, soprattutto per quanto riguarda il mercato di Romano, al fine di poter prendere tutti i provvedimenti che risultassero utili per far fronte all'attuale aumento del prezzo delle biade dovuto alla "universale siccità", soprattutto di quel "sorgo turco" usato dal popolo misero. Segretario Giuseppe Gradenigo.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 245x365, , volgare, stato di conservazione: discreto, danni: umidità, buchi

107, class. 2.1.1-107
1782 settembre 29; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Comunicazione del doge Paolo Rainerius al podestà e vicecapitano cavalier Francesco Mauroceno della deliberazione presa dal senato con la quale si concede alla città e al territorio, in considerazione della siccità, di poter prendere a prestito dalla cassa del bagatino del S. Monte lire 128.000 da restituire nel termine di un anno e di poter prendere a livello ducati 100.000 con l'interesse del 4% o 5% con affrancazione nel termine di 5 anni. Segretario Giuseppe Gradenigo.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 248x360, , volgare, stato di conservazione: cattivo, danni: tarli, umidità, funghi e batteri

108, class. 2.1.1-108
1786 maggio 29; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Conferma delle delegazioni alli [...] del Nobil Uomo capitaneo Mora".
Comunicazione del doge Paolo Rainerius al podestà Andrea da Mula e al capitano Bartolomeo Mora I che il consiglio dei Dieci conferma al capitano le delegazioni e commissioni già del suo predecessore. Segretario del consiglio dei Dieci Giovanni Zon.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 292x407, , volgare

109, class. 2.1.1-109
1787 marzo 11; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Sopra supplica Castelletti".
Richiesta del doge Paolo Rainerius al podestà Andrea Mula di fornire una opinione giurata, sottoscritta manu propria e da inviare a Venezia "sotto sigillo con un cavallaro" su una supplica, acclusa in copia (mancante), presentata da Carlo Castelletti. Segretario Marcantonio Sanfermo.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 250x360, , volgare

110, class. 2.1.1-110
1791 maggio 21
Lettera ducale.
Richiesta del doge Ludovico Manin ai rettori, Alvise Bernardo, podestà e Pietro Buzzaccarini, capitano, di fornire un'opinione sulla richiesta avanzata dal rettore del seminario vescovile di Bergamo di poter introdurre nella casa dedicata agli esercizi dei chierici ordinandi, persone secolari in occasione di funzioni che "ivi a porte aperte si esercitano".
1 unità documentaria membr., latino e volgare, danni: umidità, macchie

111, class. 2.1.1-111
1792 aprile 13; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Ducali dell'eccellentissimo senato che commettono informare sopra supplica dei reverendi padri cappuccini".
Richiesta del doge Ludovico Manin al podestà Alvise Bernardo di fornire una opinione giurata, sottoscritta manu propria e da inviare a Venezia "sotto sigillo con un cavallaro" su una supplica, allegata in copia, presentata dai padri Cappuccini di Bergamo.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 245x360, , volgare, stato di conservazione: discreto

112, class. 2.1.1-112
1796 settembre 19; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Ludovico Manin al capitano vicepodestà Alvise Otholino di rilasciare dalle carceri e porre in libertà Santo Schena, trattenuto in carcere da oltre un anno dalla fine della condanna in quanto troppo povero per poter pagare 8 ducati "per conto di imposizioni". Segretario del consiglio dei Dieci Giuseppe Gradenico. Allegate 3 lettere comprovanti lo stato di povertà di Santo Schena; cc. 6.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 285x400, , volgare

2.1.2 Registri di ducali
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1629 aprile 18-1757 marzo 31
Unità 4

Si sono conservati tre registri di ducali indirizzate al capitano di Bergamo, quindi alla cancelleria prefettizia.
L'individuazione di questa serie è stata effettuata sulla base di tre considerazioni: le ducali sono quasi esclusivamente indirizzate al capitano o al capitano e vicepodestà di Bergamo, nei periodi in cui le due cariche si assommano(1); tra i manoscritti della Biblioteca Civica di Bergamo figura un indice alfabetico per soggetti intitolato "Rubrica dei registri delle ducali venete della cancelleria del capitano di Bergamo"(2) che fa riferimento in gran parte a libri denominati secondo le lettere dell'alfabeto, che giungono fino alla L; è stata verificata la corrispondenza del Libro G col registro che riporta oggi la segnatura R 99 20, e del libro L col registro con segnatura R 99 21; si sono infine confrontate le note di registrazione nella cancelleria prefettizia riportate in fondo alle ducali municipali e si sono rilevate la coincidenza dei riferimenti con i registri rimasti, e la corrispondenza di un ulteriore registro, denominato M, con il terzo conservatosi, con segnatura odierna R 99 22.
Si delinea così l'esistenza originaria di una serie comprendente più di undici volumi, dato che l'undicesimo, il Libro M, copre un periodo cronologico che arriva al 1757.
Il contenuto delle ducali rispecchia le mansioni proprie della carica prefettizia, che comprende la giurisdizione sui militari, l'amministrazione del territorio e la gestione della camera fiscale(3) e del sistema daziario. Con maggiore esattezza, nelle parole dell'esperto assessore padovano Gaspare Morari: "Questo (il capitano), che nel governo politico non s'ingerisce... (ha per) sua particolare incombenza la revisione della Pubblica Camera, che viene amministrata tanto nell'esigere, quanto nel pagare dagl'Illustrissimi Camerlenghi(4) con la sopraintendenza però, e commissione nel pagare particolarmente dell'Eccellenza Sua, il portarsi di mese in mese pure in Camera con l'Illustrissimo Camerlengo per fare il ristretto de conti, e saldo di cassa in esecuzione delle leggi, l'informarsi dello Stato de dazi da ministri per sapere quali siano affittati, e quali corrano per Serenissima Signoria, l'affittare gl'inaffittati, il procurare con tutto l'impegno della desterità, e di tutta l'attenzione di vantaggiare con tal mezo il pubblico patrimonio; non potendo pattuire, né stabilire in privato alcun contratto pubblico, come dalle leggi vietato, ma è necessario portarsi sopra il luogo dell'incanto in concorso di popolo, et à suono di tromba deliberare à quanto li detti dazi al più offerente.
E pure sua particolare incombenza, l'esiggere in diligenza da pubblici debitori; il tenere a udienza all'ore solite aperta a tutti indifferentemente, et in particolare à poveri con paterna carità, l'espedire con celerità le cause tutte, e specialmente le fiscali, ove si discute il pubblico interesse, sostenendo in scrittura, et in voce gl'Avvocati, e Procuratori Fiscali le ragioni del Prencipe; il rispondere con pontualità a gl'Eccellentissimi Magistrati, et esequire le loro commissioni. E' sua cura il visitare le pubbliche monizioni, il trasmettere di tempo in tempo, il publico danaro ben scortato a gl'Eccellentissimi Magistrati, nella maggior somma possibile. Il fare la rassegna delle milizie pagate, et à suoi tempi de Scolari Bombardieri. Il passare à tempi destinati alle mostre delle Cernide servito dal Colonnello delle medesime; come pure alla visita de Salnitri, ove vi sono, e d'ogni seguito portarne in pubblico le dovute relazioni. In caso poi di scrivere in materia de dazi, indrizzerà le lettere all'Eccellentissimo Senato.
Se per milizie pagate, all'Eccellentissimo Savio alla Scrittura. Se per li Bombardiersi, al Magistrato Eccellentissimo dell'Artiglieria. E se finalmente per le Cernide, dell'Eccellentissimo Savio all'Ordinanze (...).
Alla di lui auttorità si spetta il sottoscrivere le bollette per soddisfare di mese in mese le milizie pagate, li stipendiati, salariati, et altri legitimi creditori della publica Camera. (...) E' particolare giurisdizione della Rappresentanza Prefettizia l'espedizione de casi de contrabandi, il procurarne col mezo de suoi ministri il divertimento à scanso del publico pregiudicio; li retenti per l'archibuggio in campagna; il giudicare tanto in civile quanto in criminale Bombardieri, Stipendiati e Daziali, huomini d'armi, e Soldati, e nel criminale anco le Cernide pagate, quando però sotto l'insegne commettessero qualche delitto (...)"(5).
Compaiono così annunci di elezioni di nuovi capitani alla carica o di approvazioni dell'elezione di camerlenghi o avvocati fiscali; licenze ai comuni di concedere terreni pubblici a livello; ordini per la ristrutturazione di granai; proroghe della franchigia dai dazi per la fiera di Bergamo; approvazioni delle assegnazioni dei dazi; esortazioni a concludere l'elezione del podestà della valle Brembana Superiore, ecc. Le ducali si presentano con una forma molto ordinata: si aprono con le classiche "intitulatio" e "inscriptio", proseguono con il testo in volgare e si chiudono con le date topica e cronica, e con la firma del segretario alle voci(6). Ognuna è preceduta, sul margine sinistro in alto, da una breve sintesi del contenuto.
note
1. Cfr. introduzione alla serie 2 "Atti della Cancelleria pretoria".
2. Segnatura: AB 280.
3. Per maggiori notizie intorno alla Camera fiscale, cfr A. Tagliaferri, "Ordinamento amministrativo...", cit.
4. I camerlenghi erano patrizi veneziani cui veniva affidato l'istituto della camera fiscale.
5. G. Morari, "Pratica de' Reggimenti...", cit.
6. "Al Segretario delle Voci spettava la conservazione dei registri delle proposte e delle elezioni a tutte le cariche della repubblica, sia ordinarie che straordinarie", A. Da Mosto (a cura di), "L'Archivio di Stato di Venezia", cit.

1, class. 2.1.2-1
1629 aprile 18-1630 maggio 18
"Libro primo di lettere ducali delli illustrissimi signori rettori di Bergamo"
Trascrizioni di ducali dei dogi Giovanni Cornelius e Nicolò Contarenus.
1 registro, cc. 40, num. orig., volgare
segnatura attuale: AB 448

2, class. 2.1.2-2
1671 novembre - 1684 maggio
Ducali della cancelleria prefettizia.
Ducali, lettere, proclami e ordini registrati nella cancelleria prefettizia.
1 Registro cart., cc. 293, num. orig. 1-290, poi rec., mm. 390x260, leg. posteriore in mezza pergamena e carta, volgare
segnatura attuale: R 99 20

3, class. 2.1.2-3
1726 aprile - 1741 settembre
Ducali della cancelleria prefettizia.
Ducali, lettere, proclami e ordini registrati nella cancelleria prefettizia.
1 Registro cart., pp. 518, num. orig., mm. 390x260, leg. posteriore in mezza pergamena e carta, volgare
segnatura attuale: R 99 21

4, class. 2.1.2-4
1741 ottobre - 1757 marzo
Ducali della cancelleria prefettizia.
Ducali, lettere, proclami e ordini registrati nella cancelleria prefettizia.
Alle cc. 280 - 295 indice.
1 registro cart., cc. 299, num. orig. fino a 279, poi rec., mm. 390x260, leg. posteriore in mezza pergamena e carta, volgare
segnatura attuale: R 99 22


2.1.3 Indici, trascrizioni e copie di ducali
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1428 luglio 9-[1741]
Unità 2

I due registri, probabilmente riconducibili ad una delle due cancellerie dei rettori, contengono riferimenti a materiale di pertinenza delle stesse.

1, class. 2.1.3-1
1428 luglio 9-1482 maggio 21; antecedenti da 1425 agosto 25; seguiti a 1535 febbraio 25
Trascrizioni di ducali.
Trascrizioni di ducali, suppliche e lettere in genere relative all'estimo, alle procedure di estimazione a controversie relative (1).
1 registro, cc. 138, num. orig. fino a 114, poi nn. e bianche; bianche anche cc. 51-59, 79-111, latino
segnatura: Salone cassapanca I G 2 58
note:
(1). Probabilmente il tutto venne steso in occasione di una causa, forse in occasione dell'estimazione del 1476. Si trovano anche annotazioni degli anni Trenta del '500 nelle quali viene citato Giovanni Pietro Pontano, che nel 1549-1550 appare fra i dodici oratori in Venezia, forse "in causa extimi" e comunque "contra vallis et montaneas" (1532) Si veda anche la filza di lettere di quegli anni, con i deputati "ad causa contra valerianos".
Citati anche il capitano di Brescia, che nel 1453 appare investito da Venezia del compito di "conoscere e terminare" la questione fra la città e la montagna da una parte e "illos de Martinengo" dall'altra
estratti dagli statuti del 1453
arbitrato di Giovanni Barozzi, vescovo, in questa sede solo arbitro, fra il comune, rappresentato dai sindaci (Guardino de Coleonibus, Guglielmino dela Piancha, Tano de Grumello, Tonolo de Albano) da una parte, gli abitanti di Sarnico, gli esponenti della parentela di Terzo, oltre a molti altri circa la civilizzazione e oneri derivanti
poi si parla di un'altra causa fra la città e "adherentes suos" circa il pagamento dell'alloggiamento di soldati sul territorio, causa da Venezia delegata ai Savi di Terra Ferma
da c. 60 siamo nella causa fra la città da una parte, valli e piano dall'altra circa l'estimo generale
a c. 73 abbiamo ducale di Francesco Foscari ai rettori di Padova (1425) circa l'estimo. Alla carta successiva abbiamo estratto dei privilegi di Brescia (1427) e la cosa prosegue oltre. Poi interventi relativi a tali privilegi.
poi estratti dagli statuti di Bergamo
a c. 112 siamo nel 1517 con ducale sugli esenti, alla successiva al 1531 idem sul tema delle spese per la fortificazione della città (i rettori sono quelli di Verona)

2, class. 2.1.3-2
[pre 1741]
Indice di ducali.
Indice tematico delle ducali della cancelleria prefettizia (1).
1 registro, pp. 814, num. orig. fino a 807, poi rec., leg. coperta in pelle decorata a secco
segnatura: AB 280
note:
(1). Volumi G ed L. (il registro parte da un volume "V" e arriva fino a L. I registri rimasti sono G, L, M, ma l'ultimo é posteriore a questo)