ARCHIVIO STORICO DEL COMUNE DI BERGAMO-SEZIONE DI ANTICO REGIME
serie
1.2.9 - Collegio dei mercanti
Il collegio dei mercanti era l'organo di autoregolamentazione della corporazione mercantile di Bergamo le cui competenze eil cui funzionamento furono stabilite negli "Statuta mercatorum" del 1457. Di fondamentale importanza per la corporazione era la possibilità di poter eleggere coloro i quali saranno incaricati poi di amministrare giustizia "su ogni lite, causa, questione e controversia vertenti tra mercanti o contro di essi intentate, fossero questi iscritti o meno nel "libro mercantile". Quest'ultimo è una sorta di albo professionale nel quale i notai dei consoli trascrivono i nomi e specificano l'attività dei mercanti che hanno ottenuto la licenza dai consoli stessi" (1).
Lo statuto dei mercanti del 1457 aveva stabilito che ogni anno, nel mese di dicembre, una commissione di 12 membri del consiglio generale dei mercanti, dovesse eleggere 4 mercanti con la funzione di consoli, due rappresentanti la Città, uno per il Borgo San Leonardo, il quarto per il Borgo Sant'Antonio.
Ma il 20 maggio 1546, il consiglio maggoiore cittadino con deliberazione riportata non a caso all'inizio del primo registro di deliberazioni del collegio, intervenne in questo meccansimo. Infatti "Essendo nata controversia tra li sindaci et li consoli de merchadanti sopra la elettione de li consoli di questo anno, dicendo li sindaci ai consoli che non dovessero admetter alla ellettion de li consoli alcuno chi non fusse merchadante, com'è dechiarito dal statuto dil paratico, perché ne seguono molti inconvenienti et disordini, et rispondendo li consuli dicevano non voler innovar cosa alcuna ma volevano proceder alla ellettione servando quello era sta servato dalli suoi predecessori admettendo tutti quelli erano stati descritti sopra il libro di matricola di merchadanti; et sopra di questo havendo disputato avanti li Carissimi Signori Rettori et oltra molte cose ditte furon pregate. Volessero ordinar per meggio dil Magnifico Maggior Consilio de questa Città si prendesse quel più espediente partito sopra li eletti delli consoli, sopraconsoli e sette savi che per prudentia sua gli parerà…"; il consiglio decise che agli attuali consoli, sopraconsoli e savi (in totale 14 membri) se ne aggiungessero altri dieci "pur merchadanti da esser elletti in questo Magnifico Consilio" a formare un nuovo organismo al quale dare autorità di eleggere ventiquattro "… uomini del corpo di merchadanti…" che a loro volta avrebbero dovuto eleggere ogni anno consoli, sopraconsoli e savi "… dichiarando che li nomi de ditti da esser eletti al numero de 24 ut supra siano imbussolati a meggio il mese di aprile proximo venturo et tratti de loro per sorte la meità per la prima volta, quali tratti si intendano dover uscir et dar loco ad altri tanti da essere eletti per li 24 un infra avanti che escha ditta meità pure per scrutinio a bussole et balotte, et di puoi ogni anno successivamente li 12 vechii debbano dar loco alli 12 novi da essere eletti ut supra". Tale elezione sarebbe stata valida con la presenza di almeno 16 consiglieri.
Collegio e magistrature conseguenti operarono senza mutamenti di rilievo fino alla fine della Repubblica. A partire dal 1789 le filze degli atti giudiziari riportano il nome di "Ufficio mercantile", anche se l'attività viene svolta sempre dagli stessi magistrati (consoli, sopraconsoli e savi). Tale denominazione rimane presente sia durante il primo periodo napoleonico, sia durante l'anno di presenza austro-russa. Solamente dal settembre 1803, alle denominazioni tradizionali si va affiancando anche la nuova "camera di commercio", che prevale diventando la sola all'inizio del 1804.
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1546 maggio 20-1803 maggio 30
Unità 3
descrizione della fonte
La documentazione relativa al Collegio é stata suddivisa in due sottoserie: la prima formata dai due registri delle deliberazioni del collegio stesso che coprono un ampio arco cronologico (metà Cinquecento, inizi dell'Ottocento); la seconda formata da carteggio vario raccolto nel corso della seconda metà del Settecento.
note:
(1). Dalla scheda soggetto produttore dei "Consoli dei mercanti".
sottoserie
1.2.9.1 - Azioni
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1546 maggio 20-1803 maggio 30
Unità 2
I due registri delle deliberazioni del collegio dei mercanti coprono, come detto, un ampio arco cronologico e illustrano efficacemente il funzionamento dello stesso. Di norma, i registri riportano le riunioni annuali del collegio il quale, alla fine del mese di aprile, eleggeva dodici consiglieri, quattro consoli, tre sopraconsoli e sette savi. Quando se ne rilevava la necessità, il collegio si riuniva anche in altri momenti, spesso per procedere alla sostituzione di consiglieri o altri membri che avevano rifiutato la carica (anche se da metà '600 in diverse occasioni il collegio deliberò contro tale pratica). Fra le deliberazioni "anomale, vale la pena di citare quella del 20 marzo 1553, con l'elezione di tre deputati "... qui perquirere habeant unum locum à puteo albo infra usque ad Sanctum Spiritum aptum et commodum pro sperandis pannis et aliis necessariis perficiendis et exequendis secundum capitula [circa fabricam pannorum lanae] et ordinis prefatos, et illum conducere illo tempore et illo minori pretio...]. o quella del 30 gennaio 1554, con la riunione di 3 deputati della città "causa pannorum" e 5 per i mercanti, e l'elezione di tre deputati "ad sperandum pannos"; il 23 aprile successivo agli undici deputati per la causa dei panni, se ne aggiunsero altri 4. L'8 gennaio 1555, invece, una "provisionis et regulationis pannorum lane", concesse a Bernardino Licino, aromatario e "medicinae doctoris": "visis et consideratis apothecis essem uno loco posteriori illism contiguo appellato camera (avium) sitis in domo spectabili domini Bernardini Licini aromatarius et medicinia doctoris in Burgo Pignoli cum duabus hostiariis versus stratam magistralem, et cognito illas cum dicto loco esse aptas et comodas pro officio sperandi pannos et alia faciendi iuxta formam dictorum ordinum, ut ibidem per prefatos spectabiles dominos Hieronimum Passum et Benedictum a Valle ac alios relatum fuit, posita fuit pars qui detur libertas et facultas prefati spectabilibus dominis Hieronimo Passo et Benedicto a Valle conducendi dictum locum sive corpus duarum apothecarum cum duabus hostiariis cum dicto loco posteriori illis contiguo nuncupato Camera (avium) a prefato spectabile domino Bernadino Licino per annos septem incohandos prima die februarii proximi venturi illo in novi fiscto et cum illis pactis, modis, forma et conditionibus prout eorum prudentiis melius videbit et placebit pro utilitate Magnifice Caomunitatis"; l'11 gennaio si procedette all'elezione di tre deputati "ad sperandum pannos"; in questa occasione, il primo capitolo della deliberazione chiarisce il senso del verbo "sperare": "Prima diciamo ch'el si debba ritrovare uno loco habile a tutti più comodo sia posibile, et lì metter una stanga overo doi da sperar li panni et misurare la longezza delli panni sgrezzi".
In generale, fino alla metà del secolo successivo ritroviamo solo le elezioni annuali. Da metà '600 si trovano deliberazioni contro chi rinunciava alla carica. Periodicamente, l'invio di deputati a Venezia per diverse cause.
Da segnalare ancora la deliberazione del primo agosto 1685, che stabilì di eleggere un archivista al quale sarebbe stato consegnato un armadio "seu cassetta con dentro tutte le scritture, privilegi et ogni altra cosa confacente a questa giudicatura, chiusa con due chiavi una de quali servità per l'archivista medesimo, et l'altra doverà esser consegnata al decano de signori consoli che di anno in anno s'anderà elegendo, dovendosi prima far un inventario essatto d'ogni cosa che sarà rinchiusa in detta cassa, et quello unitamente con l'altre scritture riponer ivi perché ogni uno possa in ogni tempo vedere quel tanto li parerà et piacerà". Evidentemente, però, tale decisione dovette rimanere lettera morta visto che quattro anni più tardi, nella seduta del 25 aprile 1689, si rimarcò la " ... mancanza d'archivio et di archivista..." e si invitarono i consoli ad attivarsi per la costituzione di un archivio e l'individuazione di un archivista.
Tuttavia, ancora a fine Settecento (deliberazione del 29 aprile 1770), lamentata la mancanza di " ... persona destinata a ricevere et custodire le carte e documenti riguardanti gli affari di questo Collegio...", si eleggeva che Giovanni Antonio Pontano, all'epoca notaio dei consoli dei mercanti, archivista del collegio, con il compito di raccogliere e custodire le carte di spettanza " ... formando un indice distinto delle carte stesse e della materia a cui s'aspettano...".
-1, class. 1.2.9.1-1
1546 maggio 20-1716 febbraio 14
"Libro parti 1546 usque 1716" (1).
Azioni del collegio dei mercanti.
All'inizio indice di deliberazioni particolari; alle cc. 15v-16r deliberazioni del consiglio maggiore in materia di regolamentazione dei lanifici; alle cc. 18v-22v ducale di Francesco Donà circa la regolamentazione come sopra, e capitoli deliberati dal consiglio maggiore; alle cc. 25r-29v ducale di Francesco Venier circa una supplica dei mercanti di lana e testo della supplica con le controdeduzioni rispetto ai capitoli approvati dal consiglio maggiore; alle cc. 284r-286v registrazioni dell'elezioni dei deputati al Monte dell'Abbondanza, 1649-1650, 1678-1711.
1 registro, cc. 286, num. orig. fino a 283, poi rec., leg. coperta in pergamena scritta (pagina di bibbia atlantica XIVin), volgare
note:
(1). Citato nell'AB 475 come "1546 usque 1716. Mercatura. Un libro parti concernente ed relativo alla mercatura consegnanto alli signori coadiutori della cancelleria".
-2, class. 1.2.9.1-2
1716 maggio 1-1803 maggio 30
Azioni del collegio dei mercanti.
Azioni del collegio dei mercanti.
1 registro, cc. 184, num. orig. fino a 115, poi rec., leg. coperta in pelle decorata a secco
sottoserie
1.2.9.2 - Scritture
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1736 marzo 1-1794 luglio 31
Unità 1
La filza contiene atti prodotti dal collegio o da magistrature cittadine e veneziane relative all'attività mercantile e giudiziaria.
-1, class. 1.2.9.2-1
1736 marzo 1-1794 luglio 31; antecedenti da 1675 maggio
"Filza spectabilis collegii mercatorum. Parti di serie d'anni per il suddetto proposito con altre carte tutte per il suddetto spettabile collegio ritrovate per li banchini".
Atti diversi del collegio dei mercanti: rinunce alle cariche di console o sopraconsole dei mercanti; bollette di spese; deliberazioni per la deputazione di una o più persone a rappresentare il collegio dei mercanti davanti a magistrature veneziane in cause di diversa materia o in caso di suppliche o ricorsi; deliberazioni in materia di taglie e della rispettiva riscossione; verbali e scrutini delle elezioni dei consoli, sopraconsoli e savi dei mercanti. Al n. 4 copia di ducale con cui si ordina di rispettare la competenza dei consoli dei mercanti a giudicare nelle materie riguardanti la mercatura; ai nn. 13 e 14 ordini di sequestro disposti dal vicario vicegerente pretorio di Bergamo ai danni del collegio dei mercanti; al n. 15 intimazione di pagamento disposta dal capitano vicepodestà di Bergamo al collegio dei mercanti; al n. 16 attestazione di prestito ricevuto e impegnativa di pagamento da parte del collegio dei mercanti; al n. 32 elezione del capitano Pattaro Buzzaccarini a protettore del collegio dei mercanti; al n. 100 copia per estratto di una lettera riguardante le disposizioni seguite al decreto del Senato di Venezia datato 1741 maggio 31 in materia di regolazione di pesi; al n. 113, copia di supplica presentata alla quarantia civil nuova di Venezia in data 1744 luglio 16 dai sindaci delle arti dei "farinari e bivaroli" e dei "grassinari" in difesa del "sistema dell'antico peso" della città e contro la nuova regolamentazione dei pesi; ai nn. 114 - 117, corrispondenza fra i "direttori della negoziazione" di Zurigo e la "cancelleria del contado" di Baden e i consoli dei mercanti, con cui viene comunicata la data di apertura della fiera di Zurzacco.
1 Filza cart., atti 122, num. rec., volgare
note:
In attesa di collocazione, novembre 2008
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