1.2.8 - Deputazioni e collegi ordinari Nel corso del tempo, e sempre più a partire dalla fine del XVI secolo, i consigli cittadini si spogliarono delle competenze relative a determinate questioni attraverso la costituzione di collegi e deputazioni stabili. I consigli, infatti, ridussero sempre più la frequenza delle loro riunioni che passarono dalle 123 annue del 1551, alle 43 del 1651, alle 26 del 1751 fino a raggiungere il numero di 18 nel 1791. A questo calo nel numero di riunioni dei due consigli cittadini fece da contraltare l'affermazione di collegi ai quali, come si é detto, era stata demandata la cura di determinati affari: dalle spese per il mantenimento delle truppe (Collegio alla milizia), alla gestione delle proprietà cittadine e dei dazi (Collegio delle affittanze); dalla gestione delle acque (Collegio delle acque), alla tutela della salute pubblica ( Collegio alla sanità), ecc. ecc. Questo vero e proprio "decentramento" decisionale appare importante perché fa cogliere il passaggio da una gestione della cosa pubblica accentrata nel corpo consigliare ad una forma di specializzazione amministrativa demandata a corpi sottoposti al controllo consigliare ma fortemente autonomi. Emerge anche il grande lavoro dei due cancellieri, assai spesso redattori anche delle scritture dei più importanti collegi. Deputazioni e collegi sono stati ordinati in base alla data (certa o presunta) di istituzione, anche se la documentazione conservata può partire dopo tale data. Fa eccezione la "Deputazione all'approvvigionamento delle truppe austro-russe", che segue il "Collegio alla milizia" (anche se cronologicamente collocata nel periodo successivo alla caduta del regime veneziano) perché ne ha replicato competenze e struttura. In generale, infine, il termine "deputazione" indica (e indicava) una struttura più semplice e un'attività meno articolata rispetto al "collegio", a sua volta di norma caratterizzato da una organizzazione interna più rigida e dalla produzione di documentazione più strutturata (ad esempio, in sottoserie). descrizione della fonte Estremi cronologici 1233 gennaio 8-[1839] Unità 487 serie 1.2.8.1 - Deputati e Collegio delle affittanze e agli incanti 1434 Il collegio venne costituito il 6 aprile 1694 anche se fin dalla metà del '400 è documentata l'attività di deputati che si occupavano della gestione dei beni immobili del comune. In particolare la prima menzione di affittanza di una proprietà comunale documentata nella serie "Azioni dei consigli" risale all'8 dicembre 1434, data dell'incanto per tre anni dei mulini del Zoffo e di Porta de fossato. Il 20 dicembre 1434 si ha, invece, la prima menzione dei banchi degli uffici e di due deputati al loro incanto, mentre è del 30 dicembre successivo l'approvazione degli incantati e dei loro fideiussori. Il 3 gennaio 1477 avvenne l'elezione di due deputati per l'esame di due mulini concessi precedentemente in affitto, mentre il 3 febbraio 1477 un'analoga elezione per la riparazione degli stessi. L'elezione di deputati che si occupassero dell'affitto e della verifica della gestione dei beni comunali è documentata, quindi, sin dai primi anni della dominazione veneziana. L' 8 aprile 1502 il consiglio minore mandò parte secondo la quale "... nulla domos, petia terrae, edificium, seriola ne aliquid aliud de bonis huius communitatis possit locari ne affictari nisi per viam publici incantus et deliberationis [faciente] plus offerenti ad incantus [... ..] et omnis locatio[...] ali[.] facta nullius sit valoris ac [momti] perinde ac si facta non esset". E' questa la prima deliberazione in merito alla procedura da seguirsi nell'affitto di beni comunali. Fino al 1694, però, non si venne alla costituzione di uno stabile collegio incaricato della materia ma ci si limitò ad elezioni occasionali di deputati ad hoc. Va ricordato che dal gennaio 1592 i "Deputati ad computa generalia" (documentati sporadicamente come deputati all'incanto sino dal 1550) vennero incaricati anche di verificare, oltre ai conti del tesoriere e del massarolo, anche quelli dei "conductores edificii"; mentre dal dicembre 1608 gli stessi deputati furono tenuti a stimare i mobili, i miglioramenti e i danni al termine dell'affitto dei mulini e degli altri edifici comunali e supervedere la gestione dei beni comunali incantati. In pratica, da questo momento, le competenze del futuro collegio delle affittanze, escluso l'intervento nella procedura di incanto, risultavano già definite. Subito dopo la costituzione del collegio, però, ci si rese conto che alcune delle sue competenze risultavano da tempo già curate dal "Collegio delle acque" costituito oltre un secolo prima. Come si è accennato, il 6 aprile 1694 il consiglio maggiore deliberò la costituzione di un collegio incaricato della gestione delle proprietà comunali: il collegio sarebbe dovuto essere formato da sette prudenti ed accurati cittadini, tre dei quali sarebbero stati in carica per tre anni, mentre i rimanenti quattro sarebbero stati riconfermati e avrebbero affiancato i tre nuovi eletti, allo scopo evidente di mettere al servizio dei nuovi l'esperienza dei vecchi. Il 9 luglio 1695, tuttavia, viene letta in consiglio maggiore una relazione dei deputati del collegio da poco costituito circa l'incertezza in materia di competenza sulle acque; lo stesso consiglio elesse quindi tre deputati incaricati di trovare una soluzione al problema dei rapporti fra i due collegi. Il 10 febbraio 1696 il consiglio maggiore, sulla base del lavoro di questi deputati, definì i contorni delle competenze dei due collegi: il "Collegio delle acque" avrebbe avuto competenze nelle liti, per quanto riguardava le spese per la manutenzione dei corsi d'acqua e negli accordi ed elezioni per la buona gestione delle acque; il "Collegio delle affittanze", invece, avrebbe avuto competenze nell'affitto degli edfici di proprietà comunale siti sulle acque (mulini, raseghe, folli), nella manutenzione degli stessi e nella sovrintendenza sulla loro gestione. descrizione della fonte Estremi cronologici 1430-1802 giugno 1 Unità 83 sottoserie 1.2.8.1.1 - Capitoli descrizione della fonte Estremi cronologici 1430-1441 Unità 1 -2, class. 1.2.8.1.1-1 1430-1441 Contratti di dazi. Raccolta di contratti di dazi. All'inizio indice del volume (1). 1 volume, cc. 168, num. orig. fino a 168, poi rec. All'inizio cc. 33 num. rec. Presente anche numerazione complessiva, cc. 213, leg. coperta in pelle decorata a secco, latino segnatura attuale: AB 85 note: (1). Pacta et ordines circa apprehensiones, 1- ordines super vetitis, 12- pacta generalia in datiis panis vini, 32- idem in offitii pallatii, 33- contractus dacii gratarole civitatis, 39- idem vini civitatis, 57- idem pizamantelli, 65- idem officii domini iudicis datiorum, 74- idem dacii feraretie, 77- idem dacii tholomei generalis, 83- rubrica capitulorum ... , 94(- rubrica pizamantelli, 97v- modi et capitula vini ingrossium et minutum, 98- modi gratarole communium de foris districtus Pergami, 98v-99r. Questi non segnalati in rubrica)- contractus dacii pontis de Seriate, 100- modi contractus traversi pontis de Seriate, 102- contractus seminationis guadi, 103- idem dacii imbotature bladi, 107- idem vini, 115- idem vini comunis de foris, 134- idem daci gratarole comunis de foris, 141- idem et capitula molendinorum, 166- idem officiorum banchorum magnorum pallatii, 168. Prima di c. 1 abbiamo anche altro (usando la numerazione complessiva:- indice delle rubriche del contratto del dazio del vino dei comuni di fuori, 2r-2v;- idem gratarola, 3r-5v;- bianche 6-9;- rubrica capitulorum generalium datiorum Bergomi, 10r-22r. Abbiamo tutti le rubriche dei dazi di cui alle carte 1-134- bianche 23-36- contractus dacii salis Bergomi, 37r-39r (con data 1441)- altre annotazioni, 40v-42v- da c. 43r comincia anche la numerazione originale da 1 sottoserie 1.2.8.1.2 - Azioni La serie è formata da quattro registri, tre dei quali intitolati "Scartafacci", quindi minute di deliberazioni del collegio delle affittanze, dalla metà del '700 al 1799. Il collegio venne costituito il 6 aprile 1694 anche se fin dalla metà del '400 è documentata l'attività di deputati che si occupavano della gestione dei beni immobili del comune. In particolare la prima menzione di affitto di una proprietà comunale risale all'8 dicembre 1434, data dell'incanto, per tre anni, dei mulini "del Zoffo" e di "porta de fossato". Il 20 dicembre 1434 si ha, invece, la prima menzione dei banchi egli uffici e di due deputati al loro incanto, mentre è del 30 dicembre successivo l'approvazione degli incantati e dei loro fideiussori. Il 3 gennaio 1477 avvenne l'elezione di due deputati per l'esame di due mulini concessi precedentemente in affitto, mentre il 3 febbraio 1477 un'analoga elezione per la riparazione degli stessi. L'elezione di deputati che si occupassero dell'affitto e della verifica della gestione dei beni comunali è documentata, quindi, sin dai primi anni della dominazione veneziana. L'8 aprile 1502 il consiglio minore deliberò che "nulla domos, petia terrae, edificium, seriola ne aliquid aliud de bonis huius communitatis possit locari ne affictari nisi per viam publici incantus et deliberationis [faciente] plus offerenti ad incantus ... et omnis locatio [...] facta nullius sit valoris ac [...] per inde ac si facta non esset". E' questa la prima deliberazione in merito alla procedura da seguirsi nell'affitto di beni comunali. Fino al 1694, però, non si venne alla costituzione di un collegio stabile incaricato della materia, ma ci si limitò ad elezioni occasionali di deputati ad hoc. Va ricordato che dal gennaio 1592 i "Deputati ad computa generalia" (documentati sporadicamente come deputati all'incanto sin dal 1550) vennero incaricati anche di verificare, oltre ai conti del tesoriere e del massarolo, anche quelli dei "conductores edificii", mentre dal dicembre 1608 gli stessi deputati furono tenuti a stimare i mobili, i miglioramenti e i danni al termine dell'affitto dei mulini e degli altri edifici comunali e supervedere la gestione dei beni comunali incantati. In pratica, da questo, momento, le competenze del futuro collegio delle affittanze, escluso l'intervento nella procedura di incanto, risultavano già definite. Subito dopo la costituzione del collegio, però, ci si rese conto che alcune delle sue competenze risultavano già da tempo curate dal Collegio delle acque, costituito oltre un secolo prima. Come si è accennato, il 6 aprile 1694 il consiglio maggiore deliberò la costituzione di un collegio incaricato della gestione delle proprietà comunali. Il collegio sarebbe dovuto essere formato da sette 2prudenti et accurati cittadini", tre dei quali sarebbero stati in carica per tre anni, mentre i rimanenti quattro sarebbero stati riconfermati e avrebbero affiancato i tre nuovi eletti, allo scopo evidente di mettere al servizio dei nuovi l'esperienza dei vecchi. Il 9 luglio 1695, tuttavia, venne letta in consiglio maggiore una relazione dei deputati del collegio da poco costituito circa l'incertezza in materia di competenza sulle acque; lo stesso consiglio elesse tre deputati incaricati di trovare una soluzione al problema dei rapporti fra i due collegi. Il 10 febbraio 1696 il consiglio maggiore, sulla base del lavoro di questi deputati, definì i contorni delle competenze dei due collegi: il "Collegio delle acque" avrebbe avuto competenza nelle liti, nelle spese per la manutenzione dei corsi d'acqua e negli accorsi ed elezioni per la buona gestione delle acque; il "Collegio delle affittanze", invece, avrebbe avuto competenza nell'affitto degli edifici di proprietà comunale siti sulle acque (mulini, segherie, folli, magli), nella loro manutenzione e nella sovrintendenza nella loro gestione. descrizione della fonte Estremi cronologici 1515 luglio 20-1799 maggio 30 Unità 4 I registri delle "Azioni" contegono la registrazione delle riunioni del collegio, fra le quali troviamo anche l'incanto di dazi e beni comunali. – -1, class. 1.2.8.1.2-1 1515 luglio 20-1516 gennaio 12; antecedenti da 1509 dicembre 10; seguiti a 1517 marzo 21 "1515 usque 1517. Nel presente ci sono alcune poche attioni delli Anciani 1515 con li incanti de imbotati et dacii di detto anno". Azioni del collegio delle affittanze circa dazi; copie di incanti dei dazi generale, pizamantello, ferro, gratarola, semina del guado e bollette forestiere. 1 registro cart., cc. 18, leg. originale in cartone, latino -2, class. 1.2.8.1.2-2 1696 gennaio 26-1729 maggio 5; antecedenti da 1694 aprile "Nel nome di Dio. 1696. Libro, nel quale saranne registrati li beni di ragione della Magnifica Città con li capitoli et patti con li quali si affittano all'incanto et fuori d'incanto con le deliberazioni, investiture, conventioni, accordii et altro spettanti a detti beni". Deliberazioni del collegio alle affittanze. Alle pp. 1-2 elenco dei "Beni stabili, edificii, acque, case et altro di raggione della Magnifica Città di Bergamo che s'affittano" (1); alle pp. 5-6 "pars electionis deputatorum" da parte del consiglio maggiore di Bergamo (1694 aprile 6); alle pp. 7-13 "patti et capitoli delli molini"; alle pp. 14-18 "capitoli del maglio del rame"; alle pp. 19-28 "patti et capitoli delle seriole"; alle pp. 29-33 "capitoli del maglio del ferro"; a p. 34 "capitoli delle case et botteghe"; alle pp. 35-38 "capitoli de folli"; alle pp. 39-40 "capitoli dell'offitio del pesar del fieno"; alle pp. 41-42 "capitoli del monte della Fara"; alle pp. 43-46 "capitoli et ordini per il bollo dell'ingistare"; alle pp. 47-52 "capitoli et ordini appartenenti alla custodia delle priggioni di Bergamo"; alle pp. 53-54 "capitoli de quattro siti alle colonne sotto il Palazzo della Raggione"; alle pp. 55-58 "capitoli delle raseghe"; alle pp. 59-63 capitoli et patti del terreno dentro e fuori del Lazzaretto; alle pp. 64-69 "capitoli dei bagni di Trescore"; alle pp. 70-71 "aggionta alli capitoli del maglio del ferro"; alle pp. 73-583 deliberazioni del collegio. 1 registro cart., pp. 575, num. orig.; cc. 576-583 num. orig., leg. originale in cartone coperto in pelle decorata a secco, volgare note: (1). Edifici: maglio del rame in borgo Santa Caterina; maglio del ferro idem; rasega da legne idem; rasega simile con due ruote da mulino in Broseta. Folli: follo superiore in Prato; cotonatore, rote 4; follo inferiore a San Bartolomeo, rote tre; filatoglio in prato, rote due. Mulini: mola da goare in borgo Santa Caterina rota una, di Plorzano alla rasega rote 6, al maglio rote 4, alla porta di Sant'Antonio rote 6, alla torre del raso sul Serio rote 6, al raso sopra la Nuova rote 2, al muletto in Prato rote 5, alla Galinazza rote 6, al Zoffo in Broseta rote 3, al Pradello de Caspi rote 3. Acque: seriola nuova, seriola d'Osio, seriola di Verdello, Cazatico. Altri capitoli riguardavano: case et botteghe, monte della Fara, il Bollo dell'Ingistare, custodia delle prigioni, siti sotto il palazzo della ragione, terreno al Lazzaretto, bagni di Trescore, pesar del Fieno. -3, class. 1.2.8.1.2-3 1729 maggio 12-1780 gennaio 20 "In Christi Nomine Amen. 1729. Libro nel quale saranno registrati li beni di raggione della Magnifica Città con li capitoli et patti con quali s'affittanto all'incanto, e prove d'incanto con le deliberazioni, convenzioni, accordii et altro attestanti al Magnifico Collegio all'Affittanze". Deliberazioni del collegio alle affittanze. 1 registro, cc. 295, num. orig. 263; bianche cc. 21-32, leg. originale coperta in pelle decorata a secco -4, class. 1.2.8.1.2-4 1780 febbraio 1-1799 maggio 30 "1780. Actiones Collegii ad locanda bona et incantus bonorum civitatis". Deliberazioni del collegio alle affittanze. 1 registro cart., cc. , num. orig, fino a 128, poi rec.; bianche cc., mm. 334x228, leg. originale in cartone coperto in pelle decorata a secco, volgare sottoserie 1.2.8.1.3 - Registri degli incanti descrizione della fonte Estremi cronologici 1477 dicembre 13-1644 aprile 9 Unità 11 I registri degli "Incanti", a differenza di quelli delle "Azioni", contengono la sola registrazione delle procedure di incanto di dazi e beni comunali. E' indubbio che dazi e beni comunali fossero concetti e ambiti ben distinti nella Bergamo di Ancien Regime, spettando la gestione e i proventi dei primi alla camera fiscale (e quindi al governo centrale) e la gestione e i proventi dei secondi al comune. A rigor di logica, quindi, la scelta di costituire una serie che unisca la documentazione relativa a queste due attività potrebbe sembrare, a prima vista, discutibile se non addirittura archivisticamente errata. Numerose sono state, però, le ragioni che hanno portato a maturare tale decisione. In primo luogo le caratteristiche stesse della documentazione. In particolare i primi due registri della sottoserie Incanti risultano registrare sia l'incanto di dazi che di beni comunali (1477-1493). In secondo luogo è stato notato come nel testo base per la procedura di incanto dei dazi a Bergamo, vale a dire il Contractus Datiorum (1431), accanto ai dazi fossero inseriti beni comunali quali le seriole, i banchi degli uffici e i mulini. In terzo luogo la presenza di rappresentanti del comune (anziani e/o deputati) durante le procedure di incanto dei dazi, e viceversa dei rettori di Bergamo in incanti di taluni beni comunali. In quarto luogo, infine, lo svolgimento delle procedure di incanto e di presentazione dei fideiussori degli appaltatori dei dazi nel palazzo comunale e, in particolar modo, nella cancelleria del comune mentre i fideiussori dovevano essere "approvati" dal consiglio minore di Bergamo. Tutto questo ha portato alla convinzione che anche se i proventi dell'appalto dei dazi erano di competenza della camera fiscale, la procedura vera e propria fosse stata affidata al comune, il cui cancelliere aveva il compito di supervedere il tutto e il diritto di ricevere somme di denaro per ogni incanto effettuato (come previstro nel citato contractus). Si è ritenuto, dunque, utile ai fini della ricerca, oltre che corretto archivisticamente, tenere unita la documentazione pur se spettante, nominalmente, alla gestione di due uffici distinti. Lacune risultano negli anni 1501-1513, 1547-1633 e dal 1644 per l'incanto dei dazi; 1494-1515, 1645-1695 e dal 1774 per l'incanto dei beni comunali. Tali lacune, almeno per quanto è stato possibile verificare, non sono spiegabili altro che con la perdita della documentazione, dato che i registri delle azioni del comune testimoniano la prosecuzione delle attività di incanto. Come si vede i primi due registri risultano contenere la registrazione sia degli incanti dei dazi che dei beni comunali, redatti entrambi dal cancelliere del comune. Non è stata trovata traccia di deliberazioni che permettano di comprendere le ragioni che portarono, dopo il 1493, alla redazione e tenuta di registri distinti da parte, comunque, del cancelliere del comune. E' probabile che la scelta sia stata presa dallo stesso cancelliere allo scopo di meglio gestire le due distinte attività. Ritenendo superfluo in questa sede dilungarsi sull'importanza della tassazione indiretta nell'amministrazione fiscale veneta in Ancien Regime, è però possibile, innanzitutto, definire con precisione almeno le tipologie di dazi incantati, in questo facendo ricorso a quanto descritto nell'unità 1 della sottoserie "Repertori". I dazi, in primo luogo, venivano distinti in "Dazi vecchi", vale a dire stabiliti prima del 1431, e in "Dazi nuovi", imposti, cioè, dopo tale data. I Dazi vecchi erano: Generale e stadera, Pizamantello "... overo traverso delle biave", Ferrarezza, Vino a spina della Citta' e Borghi, Gratarola della Citta' e Borghi, Semination del guado, Bolette forastier, Ponte di Seriate, Datioli del Territorio, Imbotar biave, Imbotar vini. I Dazi nuovi erano: Semenza dei cavaglieri e trattura della seta per la Citta' e Territorio, stabilito il 23 marzo 1658; lo stesso per la Valle San Martino, stabilito nella stessa data del precedente; soldi 2 per lira delle condanne applicati al Sacro Monte dei Pegni, stabilito nel 1656; soldi 4 per lira delle condanne spettanti "all'eccellentissimo consiglio dei X", stabilito nel 1658; soldi 6 per lira delle condanne applicati a luoghi pii di Venezia, stabilito nel 1690; lana forastiera, stabilito il 12 giugno 1545; bollo dei panni di lana, stabilito il 22 luglio 1539; sarze e panni da muro, stabilito il 2 agosto 1572; banditi e presentati, stabilito nel 1591; uscita della seta, stabilito nel 1594; vino per terre aliene, stabilito il 28 luglio 1571; carte da gioco, stabilito nel 1616; soldi 4 per brenta di vino, stabilito il 28 novembre 1602; conza de pelami, stabilito nel 1619 e definitivamente il 17 luglio 1685; ducato per botte del vino, stabilito il 15 febbraio 1622; soldi 3 per lira sopra l'oglio, stabilito il 14 settembre 1628; macina, stabilito il 30 giugno 1618; soldo per lira delle carni, stabilito il 21 dicembre 1629; prestino, stabilito nel 1689; instromenti e testamenti, stabilito il 30 marzo 1667. Per quanto riguarda le procedure di incanto, prendiamo quanto descritto della prima unità della sottoserie, relativamente agli anni 1477-1484: i dazi incantati sono i seguenti: Pizamantello, Tolonei generalis, ferrarezza, vino, gratarola, bollette di fuori, ponte di Seriate, custodia delle carceri, pane- vino e carni dei comuni di Brembate superiore, Locate, Terno, Mapello, Bonate superiore e inferiore, Ponte con Curno, Brembate inferiore, San Gervasio, la Botta, Medolago e Calusco, Carvico e Villa d'Adda, Villa d'Almè, "Castrum de Pilis cum prato de la Rovere", "Contrata Vallis Breni" (cioé, Valbrembo), Triviolo, Osio, Ciserano, Verdello, Stezzano, Colognola e Lallio, Valtesse, Gorle e Grassobbio, Zanica, Urgnano, Cologno, Spirano, Bariano, Albano e Brusaporco, "De la Costa e Bolgare", Calcinate, Malpaga e Cavernago, Ghisalba, Mornico, Cividate, Telgate, Grumello, Gorlago, Cenate, Terzo, Gaverina, Bianzano, Lovere (nella seconda metà di dicembre). Seguivano gli incanti di: ufficio del banco dei dazi, della camera dei pegni, "victualium et stratarum", (seconda metà di dicembre); l'imbotado "bladorum" dei comuni di Brembate superiore, Locate, Terno, Mapello, Bonate superiore e inferiore, Ponte con Curno, Brembate inferiore, San Gervasio, la Botta, Medolago e Calusco, Carvico e Villa d'Adda, Villa d'Almè, "Castrum de Pilis cum prato de la Rovere", "Contrata Vallis Breni" (cioé Valbrembo), Triviolo, Osio, Ciserano, Verdello, Stezzano, Colognola e Lallio, Sforzatica, Valtesse, Gorle e Grassobbio, Zanica, Urgnano, Cologno, Spirano, Bariano, Seriate e Albano e Brusaporco, "De la Costa e Bolgare", Calcinate, Malpaga e Cavernago, Ghisalba, Mornico, Cividate, Telgate, Grumello, Gorlago, Cenate, Terzo, Gaverina, Bianzano, Lovere (fra il 29-30 agosto e il 7-8 settembre); imbotado del vino novello dei comuni di Brembate superiore, Locate, Terno, Mapello, Bonate superiore e inferiore, Ponte con Curno, Brembate inferiore, San Gervasio, la Botta, Medolago e Calusco, Carvico e Villa d'Adda, Villa d'Almè, "Castrum de Pilis cum prato de la Rovere", "Contrata Vallis Breni", Triviolo, Osio, Ciserano, Verdello, Stezzano, Colognola e Lallio, Sforzatica, Valtesse, Gorle e Grassobbio, Zanica, Urgnano, Cologno, Spirano, Bariano, Seriate e Albano e Brusaporco, "De la Costa e Bolgare", Calcinate, Malpaga e Cavernago, Ghisalba, Mornico, Cividate, Telgate, Grumello, Gorlago, Cenate, Terzo, Gaverina, Bianzano, Lovere (fra il 10 e il 13 di ottobre). Vengono anche incantate le seriole di Osio, di Verdello e nova de Raso (seconda metà di dicembre). Analogo l'incanto per: Mulini di Plorzano (fine dicembre), semina del guado (inizio dicembre), uffici del vicario pretorio, giudice alla ragione e consoli di giustizia (inizi dicembre), mulini del Zoffo (inizi dicembre), mulini di Porta Sant'Antonio (inizi dicembre), mulini del Raso (inizi dicembre), mulini "Porte Fossati" (inizi dicembre), mulini de Muleto (inizi dicembre), "caselli communis Pergami siti amontibus molendinorum del Zoffo" (inizi dicembre). La procedura era la seguente: in primo luogo avvenivano le offerte, a crescere. Qualche giorno più tardi avveniva l'affidamento dell'incanto a chi aveva offerto la somma maggiore, generalmente "super lobia nova" o "super platea nova" alla presenza di due o più anziani. Da notare che l'incanto del mulino di Plorzano avveniva nella cancelleria del comune. L'incanto degli uffici era svolto alla presenza dei rettori e di due anziani a ciò deputati. -1, class. 1.2.8.1.3-1 1477 dicembre 13-1484 ottobre 30 "Incantus bonorum comunis datiorum camere ab anno 1478 usque 1484" (1) Incanti dei dazi, dei banchi degli uffici, delle seriole, dei mulini e dei caselli del comune. 1 registro cart., cc. 298, num. rec., leg. originale in cartone coperto in pelle decorata a secco, latino e volgare note: (1) A c. 1: "Incantus datiorum camerae et etiam datiorum banchorum, molendinorum et seriolarum communis Pergomi incipiendo de anno 1478 usque de anno 1484". -2, class. 1.2.8.1.3-2 1483 febbraio 28-1493 settembre 8 Incanti. Incanti dei dazi, dei banchi degli uffici e delle seriole (1). 1 registro cart., cc. , num. rec., leg. originale in cartone coperto in pergamena, latino e volgare note: (1). Vengono incantati i banchi del podestà, vicario pretorio, consoli di giustizia, giudice alla ragione e dazi, camera dei pegni, vettovaglie e strade; seriola di Osio, seriola di Verdello; dazi toloneo generale, pizamantello, ferrarezza, vino, gratarola, semina del guado, bollette forestiere, ponte di Seriate, custodia delle carceri comuni vari, imbotado delle biade, imbotado del vino. -3, class. 1.2.8.1.3-3 1493 ottobre 12-1500 ottobre 24 "Incantus datiorum camerae ab anno 1493 usque 1500". Incanti dei dazi (1). 1 registro cart., cc. 250, num. rec., leg. originale in cartone, latino e volgare note: (1). Dazi incantati: generale e stadera, pizamantello, ferrarezza, vino, gratarola, semina del guado, bollette di fuori, ponte di Seriate, carceri, imbotado bladorum e vino novello. -4, class. 1.2.8.1.3-4 1514 dicembre 16-1530 ottobre 30; antecedenti da 1512 febbraio 5 "Incantus datiorum ab anno 1515 usque 1530 inclusive" (1) Incanti dei dazi. A c. 2r "salaria cancellariorum Magnificae Communitatis Bergomi pro investitionis datiorum cibitatis et territorii"; a c. 4r incanto per l'anno 1515 a cura di Alvaro Gusmanus, governatore, e del tesoriere cesareo per conto della cesarea camera fiscale; a c. 25r incanto a cura di Giorgio Valaresso, provisore generale; a c. 46 incanto a cura del provisore e del camerario; a c. 53v ducale di Leonardo Lauretanus, trascrizione (1512 febbraio 5); a c. 60 incanto a cura dei rettori e del camerario (2). 1 registro cart., cc. 400, num. orig. fino a 155, poi rec.; bianche cc. 389-400, leg. originale in cartone coperto in pelle decorata a secco, latino e volgare note: (1) A c. 1: "Liber incantus datiorum camerae phiscalis civitatis et agri Bergomensis incipiendo 1515". (2). Dazi incantati: generale e stadera, pizamantello, ferrarezza, vino, gratarola, semina del guado, bollette di fuori, ponte di Seriate, carceri, imbotado bladorum e vino novello. -5, class. 1.2.8.1.3-5 1516 novembre 26-1549 marzo 16 "Liber incantus bonorum Magnifice Communitatis Bergomi incipiendo de mense novembris 1516 usque 10 februarii 1547". Incanti e capitoli delle seriole, dei mulini, dei folli, dei magli, delle case, delle botteghe e delle segherie comunali. Alle cc. 12r-15v deliberazioni del consiglio minore (1517 gennaio 11 - gennaio 16), alla c. 19r-20v deliberazione del consiglio maggiore (1517 gennaio 20) inerenti una procedura di incanto di beni al fine di recuperare 5000 ducati per il sussidio (1); alle cc. 33v-34r "pro campana magna Communis"; alla c. 35r incanto "per trar le campane grande sula torre"; alla c. 43r incanto "de remover a tutte le spese del conduttore el tecto posto nela sumità dela fazada del palazo brusado sula piaza grande de Bergomo"; alle cc. 71r-75v proclami "contra molinarios". 1 registro cart., num. orig. fino a 100, poi nn., leg. originale in cartone, volgare note: (1). Vengono eletti cinque deputati che presentano la loro relazione in data 16 gennaio, quando vengono stesi i capitoli per la vendita con patto di recupero. -6, class. 1.2.8.1.3-6 1530 novembre 27-1546 ottobre 30 "Liber incantus datiorum Serenissimi Domini Venetiarum incipiendo die 27 novembris 1530 finiendo die 30 octobris 1546". Incanti dei dazi (1). 1 registro cart., cc. 351, num. orig. fino a 300, poi rec., leg. originale in cartone coperto in pelle decorata a secco, latino e volgare note: (1). Dazi incantati: generale e stadera, pizamantello, ferrarezza, vino, gratarola, semina del guado, bollette di fuori, ponte di Seriate, carceri, imbotado bladorum e vino novello. -7, class. 1.2.8.1.3-7 1547 ottobre 20-1562 maggio 21 "In nomime Domini Nostri Jesu Christi Benedicti amen. Hic est liber super quo describentur incantus bonorum Magnifice Communitatis Bergomi. Incipiendi die XX octobtis MDXLVII usque ad diem vigesimam primam maii 1562". Incanti e capitoli dei banchi degli uffici, delle seriole di Osio, di Verdello e Nova de Raso; della gestione e manutenzione dei mulini, dei folli, dei magli, delle botteghe, delle case e delle segherie comunali. Alle cc. 7v-9v, 11r-13v capitoli sui pegni (in occasione dell'incanto del banco della camera omonima); alla c. 39v incanto e capitoli della "fabrica della muraglia disotto al orto del hospital grande"; alle cc. 68r-71v "registrum capitulorum et actorum pro campanis fundendi"; fino a c. 73r, e a 72r "Conto del rame et stagno comperato per far le campane"; alla c. 73r "Conto del bronzo et rame et stagno sono consignato alli maestri campanari per gettar le campane"; alle cc. 80r-80v saldo del lavoro (il tutto fra l'agosto 1549 e il febbraio 1550); alle cc. 79r-79v "locatio expurgationis platee veteris et ponderationis feni"; alla c. 92v incanto "loci munitionis antique supra fontis mercati feni"; alle cc. 93r-94v, 96r incanto per far alzare la torre del comune per metterci le campane da poco rifatte (maggio 1551); alla c. 111r incanto di un "quadretto" nella piazza del mercato del formaggio; alla c. 111v rifacimento delle mura della città, maggio 1552; alla c. 112v "mercata pro aptatione turris porte Brosete"; alla c. 113v "merchatum pro lapidibus opportunis ad portam Oxii Burgi Sancti Leonardi"; alle cc. 149r-150r riparazioni al mulino di porta Sant'Antonio; alla c. 166r "locationes primi et tercii quadretorum platee veteris"; alle cc. 189r-192r incanto per il rifacimento di parte delle mura a cura dei deputati "all'incanto delle muraglie che sono al bastione sopra la plaza nova"; alle cc. 196r-196v riparazione di un muro del mulino di Plorzano; alle cc. 197r-197v riparazione dei tetti di alcune proprietà comunali; alle cc. 208r-209v incanto "per far reformar et restaurar la muraglia della città rovinata appresso et di sotto la porta di Santo Antonio"; alle cc. 237r-238r rifacimento delle campane del comune; alla c. 239v "consignatio clavis caselli custodum ... conestabili porte Sancte Catharine cum conditione"; alle cc. 240r-241v "incantus pro domo prope regius comunis": alle cc. 286r-286v rifacimento di un muro nei pressi della porta di "Vitdoga" andando verso la porta di Cornale; alle cc. 298v-299v "incantus ponderationis ferri et expurgationis platee"; alle cc. 307v-308r "pro carcere pedeturris aptando mercatum"; alle cc. 308v-310v "incantus apothecarum sex in Burgo Sancti Leonardi iuris Magnifice Comunitatis". 1 registro cart., cc. 319, num. orig., leg. originale in cartone, latino e volgare -8, class. 1.2.8.1.3-8 1562 maggio 18-1572 dicembre 3 "Incantus inventariorum bonorum civitatis" (1). Incanti e capitoli delle seriole, dei mulini, dei folli, dei magli, delle case, delle botteghe e delle segherie comunali. Alle cc. 86r-90v incanto del prato di Sant'Alessandro; alle cc. 165r-166r capitoli "per la fabrica delle pregioni"; alle cc. 166v-168r, 172r-173v capitoli "per fabricar il pozzo qual si ha da far in piaza vecchia di questa città"; alle cc. 174r-174v capitoli per la "lobia nuova"; alle cc. 203v-204v "Bergomensis territorii pro descriptione fienda", capitoli per la realizzazione di un disegno della città e del territorio di Bergamo. 1 registro cart., cc. 300, num. orig., leg. originale in cartone, volgare note: (1). Alla c. 1: "In nomine Domini nostri Jesu Christi Benedicti amen. Oc est liber incantumm bonorum Magnifice comunitatis Bergomi ceptus die XVIIII mensis iunii MDLXII". -9, class. 1.2.8.1.3-9 1571 dicembre 20-1588 gennaio 9 Incanti. Incanti e capitoli dei banchi degli uffici, delle seriole, dei mulini, dei folli, dei magli, delle case, delle botteghe e delle segherie comunali. Alle cc. 22r-22v "mercato fatto di fabricar uno orologio per mettere sopra la torre del comune grande e bello"; alle cc. 96r-97r "Mercato" per far la fabrica del mulino del muletto"; alle cc. 203r-203v incanto per far costruire "la strada sotto il monastero di Santa Maria de Rosate"; alle cc. 214r-216v incanto per "far la capella del lazaretto"; alle cc. 240r-240v incanto per far "il techiame (soffitto) che é sopra la sala del clarissimo Podestà"; alle cc. 245r, 250r-250v capitoli "per far mettere in piedi la colonna in piazza"; alla c. 275v capitoli per "la fabrica della scala della della città"; alla c. 282r mercato per lavori al maglio del ferro e mercato per "far far l'arme del clarissimo Alessandro Contarini podestà predecessor e Polo Loredan capitano medesimo"; alla c. 282v mercato a cura dei deputati alla consegna del pepe e dei bicchieri al podestà. 1 registro cart., cc. 313, num. orig., leg. originale in cartone, volgare -10, class. 1.2.8.1.3-10 1588 ottobre 27-1616 dicembre 2 Incanti. Incanti e capitoli delle seriole, dei mulini, dei folli, dei magli, delle case, delle botteghe e delle segherie comunali. Alle cc. 1r e 295r-298v indici del registro; alle cc. 40r-40v manutenzione dei soffitti (techiami) degli edifici della città; alle cc. 53r-53v "mercato della fabricha del maglio del ramme"; alla c. 76v "mercato per la fabrica del molino del zoffo del conzadore"; alla c. 77r mercato per la campanella del palazzo grande"; alla c. 77v mercato "delli bastoni dipinti per la procession del Corpus Domini"; alle cc. 87v-88r mercato per "preparar gli instromenti di giustizia per anni cinque" (ad esempio, le forche); alle cc. 140r-144v "mercato di reparar le muraglie vecchie de Borghi"; alle cc. 180r-181v incanto "fabrice lazzaretti"; alla c. 186v vendita del bronzo avanzato dal lavoro al campanone della città. 1 registro cart., cc. 298, num. orig. fino a 294, poi rec., leg. originale in cartone coperto in pelle decorata a secco, volgare -11, class. 1.2.8.1.3-11 1634 settembre 5-1644 aprile 9; seguiti a 1723 ottobre 6 "Incanti investiture dazi 1634 1644 tomo I". Incanti dei dazi (1). Allegato alla c. 83 "Proclama con capitoli del dacio del ducato per bote de vino" del podestà Francesco Martinelli e del capitano Giovanni Tron, a stampa (1723 ottobre 6). 1 registro cart., cc. 208, num. rec., leg. originale in cartone coperto in pelle decorata a secco, volgare note: (1). Dazi incantati: macina (settembre) diviso in "Città, Borghi e Sottoborghi, Averara, Val Brembana Inferiore, Serin Alta Superiore, Val Cavalina, Val Seriana Superiore, Isola, Val di Scalve, Squadra di Mezzo, Sorisele e Pontranica, Val San Martino, Almenno e Palazzago, Val di Magna, Oltre la Gocchia, Val Calepio, Val Seriana Inferiore, Val Gandino, Squadra di Calcinate, Romano, Val Trescor, Martinengo"; generale e stadera (dicembre); pizzamantello (dicembre); ferrarezza (dicembre); vino a spina della città (dicembre); lana (dicembre); condanne (dicembre); instrumenti e testamenti (dicembre); banditi e presentati (dicembre); soldi due per il Sacro Monte (dicembre); soldi quattro per brenta di vino (dicembre); gratarola (dicembre); ducato per botte della città (dicembre); ducato per botte di Mart[inengo?] (dicembre); panni di lana (dicembre); sarze da muro (dicembre); concia de corami (dicembre); olio (dicembre); trattura della seta (fine marzo); uscita della seta (fine marzo); seta e galette della Val San Martino (fine marzo); berette e capelli (fine marzo); soldi uno sopra le carni per "Città, Borghi e Sottoborghi, Squadra di Mezzo e Calcinate, Isola et Valle San Martino, Alemmo e Palazzago, Val Brembana Inferiore, Superiore et Oltre la Gocchia, Val Seriana Superiore, Inferiore et Val Gandino, Averara, Val Torta e Taleggio, Val Calepio, Val Trescor, Val Cavallina, et Loere, Solt e Riva, Martinengo, Sorisele e Ponteranica" (fine marzo); imbotado delle biave (metà settembre); semina del Guado (metà novembre), ponte di Seriate (metà novembre); datioli del territorio (metà novembre); carte da gioco (metà novembre). sottoserie 1.2.8.1.4 - Locazioni e fideiussioni descrizione della fonte Estremi cronologici 1696 febbraio 4-1802 giugno 1 Unità 3 I registri della presente sottoserie contengono la nota degli incanti effettuati e dei fideiussori delle persone a cui dazi e beni comunali venivano affittati. -1, class. 1.2.8.1.4-1 1696 febbraio 4-1773 settembre 25 "1696. Libro dell'affittanze della magnifica Città di Bergomo". Fideiussioni e sunto degli incanti delle seriole, dei mulini, dei folli, dei magli, delle case, dei terreni, delle botteghe e delle segherie comunali. Alle pp. 2-16 e alle cc. 422r-428r, indici del registro. 1 registro cart., pp. 302, num. orig.; cc. 303-424, num. orig; cc. 425-428 num. rec., leg. originale in cartone coperto in pelle decorata a secco, volgare -2, class. 1.2.8.1.4-2 1717 gennaio 26-1725 agosto 18 "Affittanze 1722 usque 1725". Fideiussioni e sunto degli incanti e capitoli delle seriole, dei mulini, dei folli, dei magli, delle case, dei terreni, delle botteghe e delle segherie comunali. Alle cc. 1r-2r elenco dei beni incantati. 1 registro cart., cc. 7, num. rec., leg. originale in cartone, volgare -3, class. 1.2.8.1.4-3 1773 settembre 24-1802 giugno 1 "Sopra il presente libro si scrivono li costituti d'investitura delli beni della magnifica Città colle rispettive sicurtà. Principia li 24 settembre 1773". Registrazioni delle locazioni dei beni di proprietà comunale e delle fideiussioni presentate. Al termine indice del registro. 1 registro, cc. 218, num. orig. fino a 197 sottoserie 1.2.8.1.5 - Segnature descrizione della fonte Estremi cronologici 1774 aprile 18-1800 maggio 18 Unità 2 Il termine "Segnatura" indicava la rilevazione, attraverso la visita dei membri del collegio, ai beni del comune affittati allo scopo di verificarne lo stato e la manutenzione. Analoga attività, definita nello stesso modo, veniva effettuata anche dai membri del collegio delle acque. -1, class. 1.2.8.1.5-1 1774 aprile 18 "Segnature fatte dalli Magnifici Signori Licinio Martinoni conte e Tomaso Francesco Passi conte, deputati alle affittanze principiando al maglio in Santa Catterina e terminando al molino del Pradello" Ricognizioni dei membri del collegio alle affittanze presso proprietà del comune date in affitto. 1 unità documentaria, cc. 4, volgare -2, class. 1.2.8.1.5-2 1799 maggio 21-1800 maggio 18 "1799. Segnature del collegio alle fittanze" (1). Ricognizioni dei membri del collegio alle affittanze presso proprietà del comune date in affitto. 1 registro cart., mm. 240x130, leg. originale in cartone, volgare note: (1) A c. 1. "Libro delle segnature del Magnifico Collegio alle Fittanze incipiente 21 maggio 1799 usque". sottoserie 1.2.8.1.6 - Relazioni descrizione della fonte Estremi cronologici 1786 agosto 26-1792 gennaio 19 Unità 3 Troviamo qui tre pezzi relativi alle ipotesi di riordino complessivo della materia daziaria avanzate da Venezia agli inizi dell'ultimo decennio del secolo XVIII. Interessante il fatto che si prendesse ad esempio la situazione di Milano, documentata dalla terza unità della sottoserie. -1, class. 1.2.8.1.6-1 1786 agosto 26-1792 gennaio 19; 1795 ottobre 20 "1790. Carte concernenti il nuovo piano de dazii di commercio proposto dal Konte Cavalier Cesare Vignola segretario dell'Eccellentissimo Senato e dell'Eccellentissima Deputazione alla Regolazione delle Tariffe Mercantili di Venezia e Terra Ferma e circa l'alienazione di porzione dell'ortaglia in Prato di questa città per la fabbrica di una nuova pubblica Dogana". Lettere, relazioni e prospetti relativi alla revisione dell'imposizione daziaria e alla costruzione di un edificio da adibire a dogana in Bergamo. Lettere del nunzio di Bergamo in Venezia Gerolamo Fogaccia; lettere della deputazione alla regolazione delle tariffe mercantili e del consiglio dei Pregadi di Venezia; lettere dei provveditori di Verona; lettere di Francesco Mengotti da Venezia a Sebastiano Casizzi, cancelliere del comune; estratti dai privilegi della magnifica patria della Riviera; relazione di Maironi da Ponte ai deputati di mese sulla situazione del setificio; proclami a stampa dei capitani vicepodestà Nicolò Corner e Alessandro Ottolini sulla regolamentzione del commercio di vari prodotti e sull'abolizione di alcuni dazi; proclami a stampa dell'inquisitore alle arti di Venezia. 1 fascicolo cart., cc. nn., leg. originale in cartone, scucito, volgare -2, class. 1.2.8.1.6-2 1790 settembre 20 Relazione. Relazione di Giovanni Battista Bidasio Imberti, cancelliere del Territorio, e Alessandro Pozzoni, difensore del Territorio, al capitano di Bergamo circa "... li bisogni dei possidenti e del comercio nella città e provincia sul metodo corrente tanto nella coltivazione de bachi quanto nella trattura delle sete". 1 unità documentaria, cc. 14, num. rec. 9-22, volgare -3, class. 1.2.8.1.6-3 1791 gennaio 24 "Piano in stampa per li dazij dello Stato di Milano". 1 unità documentaria, cc. 20, num. rec., volgare sottoserie 1.2.8.1.7 - Suppliche e scritture descrizione della fonte Estremi cronologici [1486 dicembre]-1797 marzo Unità 19 Troviamo qui raccolti atti di diversa natura: incanti di singole proprietà, elenchi di proprietà comunali da affittare, suppliche e altre richieste di affittuari, capitoli per l'incanto di deteerminate proprietà comunali. -1, class. 1.2.8.1.7-1 [1486 dicembre] Incanto di mulini. Incanto per cinque anni dei mulini del raso, del muleto, de Zandono, del Zoffo e di Plorzano. 1 unità documentaria cart., cc. 2, latino, stato di conservazione: cattivo, danni: umidità, sbiadimento dell'inchiostro In attesa di collocazione, novembre 2008 -2, class. 1.2.8.1.7-2 1491 dicembre 6 Capitoli. Capitoli per l'incanto dei mulini del raso, del muleto, del Zoffo, di porta Sant'Antonio e di porta Fossato. 1 unità documentaria cart., cc. 2, latino, stato di conservazione: cattivo, danni: umidità, sbiadimento dell'inchiostro -3, class. 1.2.8.1.7-3 1509 dicembre 20 Incanto. Incanto per un anno della possessione in Colognola da parte di Giovanni Maria de Lupis fu Pedrino a Giovanni de Rivola di Pietro. 1 unità documentaria cart., cc. 2, latino -4, class. 1.2.8.1.7-4 1513 dicembre 8-1513 dicembre 22 Incanto di dazi. Incanto dei dazi generale, pizamantello, ferro, vino, gratarola, semina del guado, bollette forestiere e ponte di Seriate (1). 1 unità documentaria cart., c. 1, latino note: (1). Incanti effettuati "In Camera Fiscalis Cesariae Maiestatis". -5, class. 1.2.8.1.7-5 1513 dicembre 9-1514 novembre 29 Incanto di dazi. Incanto dei dazi generale, pizamantello, ferro, vino, gratarola, semina del guado, bollette forestiere e ponte di Seriate. 1 fascicolo cart., cc. 4, latino -6, class. 1.2.8.1.7-6 1515 settembre 18-1515 novembre 29 Incanto di dazi. Incanto dei dazi generale, pizamantello, ferro, imbotado delle biade, gratarola, semina del guado, bollette forestiere, vino e ponte di Seriate. 1 fascicolo cart., cc. 16, num. orig., leg. cucita, latino -7, class. 1.2.8.1.7-7 1516 ottobre 28-1516 dicembre 6 Incanto di dazi. Incanto dei dazi generale, pizamantello, ferro, vino, gratarola, semina del guado, bollette forestiere e ponte di Seriate e dei mulini del raso, de Zandono, di Plorzano e de Lallio. 1 fascicolo cart., cc. 13, latino -8, class. 1.2.8.1.7-8 1516 dicembre 29 Incanto di mulini. Incanto dei mulini del raso, del muleto, de Zandono e di Plorzano. 1 unità documentaria cart., latino -9, class. 1.2.8.1.7-9 [1644] Elenco. Proprietà comunali da affittare nell'anno 1644 per il successivo. 1 unità documentaria, cc. 2 -10, class. 1.2.8.1.7-10 1645 aprile 26-1646 marzo 24 Incanto. Incanto della loggia del palazzo nuovo, del casello alle beccarie, di ore d'acqua di una seriola e di due fondi. 1 unità documentaria, cc. 2 -11, class. 1.2.8.1.7-11 1646 maggio 12-1646 maggio 17 Incanto. Incanto di ore d'acqua di una seriola, di due ruote del mulino della Galinazza e del follo inferiore. 1 fascicolo , cc. 11 -12, class. 1.2.8.1.7-12 1647 maggio 12 Proclama. Proclama per l'incanto di proprietà comunali. 1 unità documentaria -13, class. 1.2.8.1.7-13 1649 maggio 18-1650 settembre 3 Incanto. Incanto di beni di proprietà comunale. 1 fascicolo , cc. 5 -14, class. 1.2.8.1.7-14 1649 maggio 22-1650 aprile 2 Incanto. Incanto di ruote dei mulini di porta Sant'Antonio, di borgo Santa Caterina, di Plorzano, della seriola di Osio e del fondaco sotto il palazzo nuovo. 1 fascicolo , cc. 7 -15, class. 1.2.8.1.7-15 1762 giugno-1779 aprile Suppliche. Suppliche al collegio delle affittanze. 1 fascicolo , cc. 23, volgare -16, class. 1.2.8.1.7-16 1769 marzo 11 "Polizza d'incanto del dacio, sive imposizione del ducato per carro de' fieni della terra ferma e dogado formata per gl'Illustrissimi ed Eccellentissimi Signori governatori delle entrate e revisori e regolatori dell'entrate pubbliche". 1 stampato, cc. 6 -17, class. 1.2.8.1.7-17 [1774] Elenco. Proprietà comunali da affittare nell'anno 1774 per il successivo. 1 unità documentaria, cc. 2, volgare -18, class. 1.2.8.1.7-18 [1774] "Capitoli dell'affittanza della seriola di Verdello" 1 unità documentaria, cc. 2, volgare -19, class. 1.2.8.1.7-19 1779 luglio-1797 marzo; 1800 marzo "1779 usque 1797. Filza prima del Magnifico Collegio alle fittanze ove si poneranno le suppliche ed altre carte relative al collegio stesso". Suppliche presentate al collegio alle affittanze e documentazione relativa all'attività del collegio. 1 filza cart., volgare sottoserie 1.2.8.1.8 - Inventari, stime e descrizioni La sottoserie risulta formata da filze di inventari di quanto presente negli edifici comunali (in gran parte i mulini e i folli) al momento del loro incanto per il periodo 1578-1792, da un registro di "Segnature" (registrazioni di quanto verificato di membri del collegio all'atto di visita degli edifici comunali affittati), da un inventario dei beni di proprietà del comune e da una filza di suppliche presentate al collegio da affittuari o altri cittadini. In particolare si è notato come, almeno sino agli inizi del '600, gli inventari fossero stati redatti da due periti, l'uno eletto dall'affittuario uscente, l'altro dal nuovo, con la collaborazione e la redazione da parte del cancelliere del comune; questo nonostante che il 30 agosto 1564 il consiglio maggiore avesse stabilito che i deputati incaricati di locare i beni comunali avessero anche l'incombenza di verificare la situazione di questi, di stimarne i miglioramenti e i danni prima dell'avvio delle procedure d'incanto. Dagli inizi del '600, invece, il compito venne svolto in genere dai "Deputati ad computa generalia" (i cui compiti in questa delicata materia sono stati descritti nell'introduzione alla sottoserie Deliberazioni"). Al momento della costituzione del "Collegio delle affittanze" tale compito spettò logicamente ai suoi membri. Diversa la questione per quanto riguarda le periodiche iniziative di inventariazione delle proprietà del comune. Una deliberazione del consiglio maggiore dell'8 febbraio 1554 aveva stabilito che tali operazioni spettassero a deputati eletti dagli anziani. di inventariazione delle proprietà del comune. Una deliberazione dell'8 febbraio 1554 del consiglio maggiore aveva stabilito che tali operazioni spettassero a deputati eletti dagli anziani. Il 30 gennaio 1600 il consiglio maggiore, invece, deliberò: Eccitati li magnifici signori anziani dal racconto datto dalli magnifici signori Hercole Tasso e Francesco Micoli nella relazione da loro fatta delle attioni di cancellieri letta in questo magnifico consiglio sotto il 20 del presente mese intorno al renovar et refformar l'inventario de beni stabili et mobili di questa magnifica comunità, qual fu fatto sino dal anno 1554, havendo qui havuta [...], mandano parte che in questo magnifico consiglio siano eletti due spettabili deputati li quali, con la opra et assistenza de cancellieri di questa magnifica comunità, debbano quanto prima far novo inventario di tutti li stabili, livelli, aque di qualunque sorte di raggion di questa magnifica comunità, discrivendo il sito, la qualità, coherentie, raggioni et altri particolari di cadaun di essi in quel modo et forme che dalla loro prudentia sarà giudicato esser più espediente, et di beneficio a questa magnifica comunità et insiemme debbano riveder et renovar li inventari degli mobili, libri, filze, scritture raggione di essà magnifica comunità, li quali sono descritti sopra detto libro a quali predetti deputati sia datto, finita che sarà l'opera, lire cinquanta per ciascuno per sua mercede et provvigione et in oltre occurrendo a detti magnifici deputati cavalcare fuori dalla città per occasione del suddetto negotio, habbino le spese cibarie da questa comunità et la magnifica bina habbi auttoritate di balotar li magnifici per tali spese et per quelle altre che occurreranno ... et finita che sarà l'opra debbano insiemme far relatione del stato nel qual haveranno ritrovato li detti beni et dar qyelli raccordi et avertimenti che giudicheranno utili et necessari per loro prudenza". Importante, ad esempio, fu l'incaricato attribuito ai due deputati Pompeo Lupo e Nicolò Fuginello nel dicembre 1644 per la redazione di un nuovo inventario dei beni stabili comunali, inventario redatto con la collaborazione del cancelliere Bartolomeo Farina nel corso dell'anno successivo (vedi unità ...). Oppure quanto deciso il 14 gennaio 1733 dal consiglio maggiore che diede "... mandato che sia proveduto un libro in foglio grande atto per il registro suddetto di tutti li beni stabili raggione di questa città, quale registro doverà essere fato dal signor Raggionato con diligenza nel più breve tempo possibile". L'inventario del 1644-45, estremamente analitico nella descrizione degli edifici, interessa le seguenti proprietà: "Bocca della seriola della Città qual si cava dal fiume Serio. Nella contrada di Broseta una raseca Un molino detto del Rocco Uno molino detto della Galinazza Tre botteghe del macello attaccate a quest'ultimo mulino Una bottega sotto i portici contigua all'andito Due botteghe sotto i portici son una lobbia Un mulino deto del Muletto Un casotto al porticho della contrada di Zambonate Tutte le muraglie vecchie Tutte le ripe delle seriole Alla torre del Raso un edificio de mulini chiamati alla Torre del Raso aprssso San Bartolomeo nella vicinanza di Santo Giovan all'Hospitale (edificio in parte trasformato dopo il 1726 in pareggiaria de panni) Follo apresso San Bartolomeo Follo overo Cottonadore apresso l'hospitale Mulino al Pradello Mulino alla porta di San Bartolomeo Maglio del rame in borgo Santa Caterina Mulini appresso il maglio in borgo Santa Caterina Maglio del ferro nel borgo Santa Caterina Mulino in capo del borgo Santa Caterina alla rasega di Plorzano Mulini del Plorzano nel borgo Santa Caterina Altri molini del Plorzano contigui alli sudetti Rasega in sito del borgo Santa Caterina della del Plorzano Lazaretto nella Valtesse Porta di Broseta Porta di Osio Porta di Colognola Porta di Cologno Porta di Sant'Antonio Il giardinoPradello appresso la porta Santa Caterina Porta del borgo Santa Caterina Quartiere per soldati appresso San Matteo Casetta ove habita il Contestabile della porta di San Lorenzo Casa al portone et torre di Sal Lorenzo Loco delle preggioni pretorie in piazza Vecchia Il pallazzo della Magnifica Città Case della corona vecchia contigue al Palazzo nuovo La casa nuova Loco della munitione Case dell'habitacione dell'eccellentissimo signor giudice al maleficio Case ove habita il cancelliere Case dell'eccellentissimo signor giudice alla raggione Loghi della torre habitata da balotini Case del venerando cancelliere pretorio Case del contestabile et cancelliere Case sotto il portegho di San Michiele Casa al portone di Sal Lorenzo Quartiero alla Fiera Quartiero contiguo al sudetto Hortino al sal vecchio Terreno soto le case dimandate al Polaresco Casa appresso Porta Penta Bagni di Trescore". A tale esaustivo elenco di proprietà ne sono da aggiungere poche altre, entrate evidentemente a far parte del patrimonio comunale in un secondo momento o incomprensibilmente scordate: Mulino nuovo in Broseta (unità L) Mulini del Zoffo (o a Zandone del Zoffo in contrada di Broseta, già citato agli inizi del '400, unità L) Casa in Corserola (unità M) Follo in Prato alla torre del Raso (unità N). descrizione della fonte Estremi cronologici 1523 aprile 7-1798 settembre 27 Unità 14 Troviamo qui inventari di quanto presente in alcune proprietà comunali al momento del loro affitto, stime di proprietà comunali da affittare e descrizioni delle stesse. In particolare si è notato come, almeno sino agli inizi del '600, gli inventari fossero stati redatti da due periti, l'uno eletto dall'affittuario uscente l'altro dal nuovo, con la collaborazione e la redazione da parte del cancelliere del comune; questo nonostante che il 30 agosto 1564 il consiglio maggiore avesse stabilito che i deputati incaricati di locare i beni comunali avessero anche l'incombenza di verificare la situazione di questi, di stimarne i miglioramenti e i danni prima dell'avvio delle procedure di incanto.. Dagli inizi del '600, invece, il compito venne svolto, in genere, dai "Deputati ad computa generalia" (i cui compiti in questa delicata materia sono stati descritti nella scheda introduttiva alla sottoserie "Azioni"). Al momento della costituzione del "Collegio delle affittanze" tale compito spettò logicamente ai suoi membri. Diversa la questione per quanto riguarda le periodiche iniziative di inventariazione delle proprietà del comune. Una parte dell'8 febbraio 1554 del consiglio maggiore aveva stabilito che tali operazioni spettassero a deputati eletti dagli anziani. Il 30 gennaio 1600 il consiglio maggiore, invece, mandò questa parte: "Eccitati li magnifici signori anziani dal racconto datto dalli magnifici signori Hercole Tasso e Francesco Mi[coli] nella relazione da loro fatta delle attioni di cancellieri letta in questo magnifico consiglio sotto li 20 del presente mese intorno al renovar et refformar l'inventario de beni stabili et mobili di questa magnifica comunità, qual fu fatto sino dal anno 1554, havendo qui havuta [...], mandamo parte che in questo magnifico consiglio siano eletti due spettabili deputati li quali, con la opra et assistenza de cancellieri di questa magnifica comunità, debbano quanto prima far novo inventario di tutti li stabili, livelli, aque di qualunque sorte di raggion di questa magnifica comunità discrivendo il sito, la qualità, coherentie, raggioni et altri particolari di cadaun di esi in quel modo et forme che dalla loro prudentia sarà giudicato esser più espe[dien]te. et di beneficio a questa magnifica comunità et insiemme debbano riveder et renovar li inventari degli mobili, libri, filze, scritture reggione di esa magnifica comunità li quali sono discritti sopra detto libro a quali predetti deputati sia datto, finita che sarà l'opera, lire cinquanta per ciascuno per sua mercede et provvigione et in oltre occurrendo a detti magnifici deputati cavalcare fuori della città per occasione del suddetto negotio, habbino le spese cibarie da questa comunità et la magnifica bina habbi auttoritate di balotar li magnifici per tali spese et per quelle altre che occurreranno ... et finita che sraà l'opra debbano insiemme far relatione del stato nel qual haveranno ritrovato li detti beni et dar quelli raccordi et avertimenti che giudicheranno utili et necessari per loro prudenza". Importante, ad esempio, fu l'incarico attribuito ai due deputati Pompeo Lupo e Nicolò Fuginello nel dicembre 1644 per la redazione di un nuovo inventario dei beni stabili comunali, inventario redatto con la collaborazione del cancelliere Bartolomeo Farina nel corso dell'anno successivo (vedi unità ). Oppure quanto deciso il 14 gennaio 1733 dal consiglio maggiore, che diede mandato "... che sia proveduto un libro in foglio grande atto per il registro suddetto di tutti li beni stabili raggione di questa città, quale registro doverà essere fato dal signor Raggionato con diligenza nel più breve tempo possibile". L'inventario del 1645 (unità 7), estremamente analitico nella descrizione degli edifici, interessò le seguenti proprietà, che vale la pena elencare per dare la misura dei beni di propeità comunale a metà del '600: "Bocca della seriola della Città qual si cava dal fiume Serio; nella contrada di Broseta una raseca; un molino detto del Rocco; uno molino detto della Galinazza; tre botteghe (del macello) attaccate a quest'ultimo mulino; una bottega sotto i portici contigua all'andito; una bottega sotto i portici con una lobbia; un'altra come sopra; un mulino detto del Muletto; un casotto al porticho della contrada di Zambonate; tutte le muraglie vecchie; tutte le ripe delle seriole; alla torre del Raso un edificio de molini chiamati alla Torre del Raso apresso San Bartolomeo nella vicinanza di Santo Giovan dall'Hospitale (edificio in parte trasformato dopo il 1726 in pareggiaria de panni); follo appresso San Bertolameo; follo overo Cottonadore appresso l'hospitale; mulino al Pradello; mulino alla porta di San Bartolomeo; maglio del rame in Borgo Santa Caterina; mulini appresso il maglio in Borgo Santa Caterina; maglio del ferro nel borgo Santa Caterina; mulino in capo del borgo Santa caterina alla rasega di Plorzano; mulini del Plorzano nel borgo Santa Caterina; altri molini del Plorzano contigui alli suddetti; rasega in sito del borgo Santa Caterina detta del Plorzano; lazaretto nella Valtesse; porta di Broseta; porta di Osio; porta di Colognola; il giardino; porta di Cologno; porta di Sant'Antonio; pradello appresso la porta Santa Caterina; porta del borgo Santa caterina; quartiere per soldati appresso San Matteo; casetta ove habita il Contestabile della porta di San Lorenzo; casa al portone et torre di San Lorenzo [senza descrizione]; loco delle preggioni pretorie in piazza Vecchia; il pallazzo della Magnifica Città; case della corona vechia contigue al Palazzo nuovo; la casa nuova; loco della munittione; case dell'habitacione dell'eccellentissimo signor giudice al maleficio; case ove habita il cancelliere; case dell'eccellentissimo signor vicario pretorio; habitacione dell'eccellentissimo signor giudice alla raggione; oghi della torre habitata da balot[ini]; case del venerando cancelliere pretorio; case del contestabile et Cancelliere; case sotto il portegho di San Michiele; casa al portone di San Lorenzo; quartiero alla Fiera; quartiero contiguo al suddetto; hortino al sal vecchio; terreno soto le case dimandate il Polaresco; casa appresso Porta Penta; bagni di Trescore. A tale esaustivo elenco sono da aggiungere poche altre prropeità, entrate evidentemente a far parte in un secondo momento del patrimonio comunale o non citate: mulino nuovo in Broseta, mulino del Zoffo (o Zandone del Zoffo in contrada de Broseta, già citato dagli inizi del '400, casa in Corserola, follo in Prato alla torre del Raso. -1, class. 1.2.8.1.8-1 1523 aprile 7-1523 maggio 12 Descrizione. Descrizione dei mulini situati in città. Indicazione, a cura di Marco Beretta, a ciò deputato, dei mulini situati nel territorio dotati di capellos" (1) 1 fascicolo , leg. cucito, latino, stato di conservazione: cattivo, danni: umidità, sbiadimento dell'inchiostro note: (1). La prima parte é redatta dal cancelliere del comune. -2, class. 1.2.8.1.8-2 1558 marzo 1; seguiti a 1559 maggio 17 Stima. Stima del mulino della torre del Raso. 1 unità documentaria, volgare, stato di conservazione: cattivo, danni: umidità -3, class. 1.2.8.1.8-3 1558 marzo 21 "Inventario delli mobili existenti nel molino del malio raggione della Magnifica Comunità". 1 unità documentaria, cc. 2 -4, class. 1.2.8.1.8-4 1578 gennaio-1629 gennaio Inventari. Inventari di quanto presente negli immobili di proprietà comunale in occasione del loro affitto. 1 filza cart., pratiche 265, num. rec., volgare, stato di conservazione: cattivo, danni: umidità, sbiadimento dell'inchiostro, macchie, privo del piatto superiore -5, class. 1.2.8.1.8-5 1593 gennaio 4-1645 dicembre 3; antecedenti da 1551; seguiti a 1706 febbraio 26 "Registro de gl'inventari et estimationi de mobili et altre cose esistenti nelle case, edifitii, luoghi et terre di raggion della Magnifica Comonità di Bergamo; con l'inventario de stabili di essa nel seguente folio" Inventari di quanto presente negli immobili di proprietà comunale in occasione del loro affitto. Alle carte 1r-3v, 108v-115v elenchi di beni stabili di proprietà del comune; alle carte 9r-32r incanti di beni stabili; allle carte 38r-107r estimazioni di beni stabili; alle carte 115v-117v elenco di beni acquistati dal comune di Bergamo dopo il 1645. 1 registro cart., cc. 118, num. orig.; bianche cc. 4-8, 33-37, 118, leg. originale in cartone ricoperto in pelle decorata a secco, volgare -6, class. 1.2.8.1.8-6 1608 gennaio 10 Stima. Stima del mulino di [Raspi] da parte di Giovanni Maria de Aregazzoli. 1 unità documentaria, cc. 4 -7, class. 1.2.8.1.8-7 1645 febbraio 20-1645 dicembre 1 "1645. Inventarii di edifici, case ed beni di qualunque sorte di ragione della Città". Descrizione di immobili di proprietà della città e descrizione di quanto presente al loro interno a cura di Pompeo Lupo e Nicolò Fuginello, deputati, e Bartolomeo Farina, cancelliere del comune di Bergamo. 1 registro cart., cc. 24, num. rec., leg. originale in cartone (1), volgare, stato di conservazione: cattivo note: (1) Registro smembrato. -8, class. 1.2.8.1.8-8 1654 marzo-1781 luglio "Inventariorum communis". Inventari di quanto presente negli immobili di proprietà comunale in occasione del loro affitto. 1 filza cart., volgare -9, class. 1.2.8.1.8-9 1708 febbraio-1792 febbraio Inventari. Inventari di quanto presente negli immobili di proprietà comunale in occasione del loro affitto. 1 filza cart., volgare -10, class. 1.2.8.1.8-10 1773-1779 Elenco. Elenchi di stabili da affittare. 1 fascicolo , cc. 13, volgare -11, class. 1.2.8.1.8-11 1775 maggio 16 Inventario. Inventario del casino detto "del Toresino" posto al portello delle Grazie. 1 unità documentaria, cc. 2, volgare note: cartelletta -12, class. 1.2.8.1.8-12 1796 maggio 24; allegati da 1771 maggio 27 "Inventario della casa e bottega in Corsarola di ragione di questa Magnifica Città affittata a Giuseppe Antonioli" (1). 1 fascicolo , cc. 16, volgare note: (1). Contiene anche annotazioni del cancelliere del comune in merito ai rapporti con l'affittuario. -13, class. 1.2.8.1.8-13 1796 maggio 24-1798 settembre 27; allegati da 1788 aprile 18 "Proprietà comunali, affittanze attive" (1). Inventari, affitti e ricognizioni dei membri del collegio alle affittanze. 1 fascicolo cart., volgare note: (1) Titolo ottocentesco. In attesa di collocazione, novembre 2008 -14, class. 1.2.8.1.8-14 1797 dicembre 27 "Inventario de mobili di ragione di questa commune esistenti nell'edificio ossia molino in contrata di Broseta afittato a Giovan Villa". 1 unità documentaria, cc. 6 segnatura attuale: Specola doc 309. sottoserie 1.2.8.1.9 - Note contabili descrizione della fonte Estremi cronologici 1515 ottobre-[1778] Unità 3 Troviamo qui alcune note contabili relative alla gestione delle proprietà comunali. -1, class. 1.2.8.1.9-1 1515 ottobre-1515 novembre Debiti di appaltatori di dazi 1 unità documentaria cart., cc. 2, latino note: cartelletta -2, class. 1.2.8.1.9-2 1767-1777 Note contabili e di affittuari. 1 fascicolo , cc. 11, volgare note: cartelletta -3, class. 1.2.8.1.9-3 [1778] "Nota dell'entrate e spese de molini et altri adifici negl'infrascitti anni [1768-1777]". 1 unità documentaria, cc. 2, volgare sottoserie 1.2.8.1.10 - Vertenze descrizione della fonte Estremi cronologici [1778]-1792 agosto 18 Unità 8 La sottoserie é formata in buona parte da documentazione relativa ad una vertenza di fine Settecento che vide la Città opporsi a modifiche nella materia daziaria che i rettori volevano introdurre. -1, class. 1.2.8.1.10-1 [1778] "Carte in proposito della giurisdizione del giudice alla raggione sopra li dazii vecchi" Copie di decreti in materia tratti dalle filze degli "atti governativi". Decreti della quarantia civil nuova e dei sindaci inquisitori in Terra Ferma di Venezia. Suppliche della città. 1 fascicolo , cc. 17, latino e volgare -2, class. 1.2.8.1.10-2 1784 giugno 18-1792 maggio 5 "1792. Carte consegnate dall'Eccellentissimo Signor Ottavio Trento capitano concernenti vertenze dell'arte de speciali con l'Impresa de Dazii". Allegati di cause celebrate davanti al capitano di Bergamo. 1 fascicolo cart., cc. 9, volgare -3, class. 1.2.8.1.10-3 1792 gennaio 2-1792 agosto 18; 1793 gennaio 23 "1792. Circa la pretesa dell'Impresa Generale de Dazii di non voler colla solita disciplina di una [...] da rispettivi particolari lasciar sortire ed entrare le tele greggie ed imbianchite e così il filo per far tela ad uso domestico onde poi procurare che si paghi il dazio contro la sempre usata essecuzione. Vedi contratto de dazii libro 2° Cap. XII carta 75" Atti della causa celebrata davanti al capitano di Bergamo. 1 fascicolo cart., cc. 40, volgare -4, class. 1.2.8.1.10-4 1792 marzo 3-1792 marzo 10 "1792. Sospensione di un [.....] all'Avogaria seguito contro li Magnifici Signori Deputati di Mese". Ordine del capitano Ottavio Trento, in seguito ad un ordine dell'avogaria di comun di Venezia alla camera fiscale, con il quale si vietavano cambiamenti nella riscossione dei dazi. 1 unità documentaria cart., cc. 3, volgare -5, class. 1.2.8.1.10-5 1792 marzo 9-1792 luglio 13 "1792. Estragiudiziali prodotte da daziari e [processi] di accordar [bolli] la vertenza che hanno con questa Magnifica Città". Atti nella causa. 1 fascicolo cart., cc. 20, volgare -6, class. 1.2.8.1.10-6 1792 maggio 24-1792 luglio 23; 1794 gennaio 22 "1792. Caso di contrabando fatto da daziari di lino e stoppa ad Alessandro Benaglio". Atti di causa celebrata davanti al capitano di Bergamo. 1 fascicolo cart., cc. 25, leg. originale in cartone, scucito, volgare -7, class. 1.2.8.1.10-7 1792 giugno 1-1792 giugno 5; antecedenti da 1792 gennaio "1792. Per Alessandro Benaglio contro l'Impresa Generale de Dazii. Capitoli de simili essibiti dalla cancelleria del territorio". Ordini del capitano Ottavio Trento nella causa fra Alessandro Benaglio e l'impresa generale dei dazi circa il sequestro di lino e stoppa. 1 fascicolo cart., cc. 12, leg. originale in cartone, scucito, volgare -8, class. 1.2.8.1.10-8 1792 giugno 19-1792 luglio 24 Elenchi di sentenze. Elenchi di sentenze di magistrature veneziane a favore dei conduttori dei dazi, di processi consegnati alla cancelleria prefettizia di Bergamo contro "ministri de dazii" e di denunce contro questi ultimi. 1 fascicolo cart., cc. 7, volgare sottoserie 1.2.8.1.11 - Repertori descrizione della fonte Estremi cronologici 1700 Unità 1 L'unica unità della sottoserie é formata da una raccolta di proclami e tariffe relativi ai dazi imposti e riscossi sul territorio bergamasco. -1, class. 1.2.8.1.11-1 1700; allegati da 1628; seguiti a 1762 maggio 7 "Tariffa generale di tutti li publici datii vecchi e novi che corrono nella Magnifica Camera Fiscal di Bergamo. Per questa città e suo Territorio, ridotti tuti li pagamenti in valuta corrente di Camera comprese tutte le aggionte et aggi di moneta, decretata in ordine a ducali dell'Ecc. Senato dagli Ill. et Ecc. Signori Nicolò Manini podestà e Battista Erizzo capitanio, già rettori di Bergamo; formata et presentata agli Ill. et Ecc. signori Girolamo Lorenzo Giustiniani e Gregorio Barbarigo capitanio hora rettori da Andrea Valle a ciò specialmente deputato". Relazione sulla metodologia d'incanto dei dazi, con descrizione, per ognuno di essi, delle caratteristiche fondamentali, delle merci su cui viene imposto, indicazione della data di imposizione; allegati proclami a stampa delle seguenti magistrature: podestà di Bergamo Francesco Garzoni, Francesco Zen, Giulio Valier, Zaccaria Vendramin, Zaccaria Sagredo, Daniele Renier, Pietro Duodo, Giovanni Francesco Pasqualigo, Giovanni Falier, Nicolò Venier, Zaccaria Salamon, Gerolamo Corner, Nicolò Manini, Alessandro Gritti, Pietro Pisani, Giovanni Battista Corner; podestà vicecapitani di Bergamo Paolo Lion, Nicolò Erizzo; capitani di Bergamo Ludovico Vidman, Alvise Cocco, Marco Antonio Morosini, Giovanni Michieli, Agostino da Riva, Alvise Priuli, Giovanni Battista Foscarini, Zaccaria Malipiero, Francsco Soranzo, Sebastiano Malipiero, Pietro Gradenigo, Alvise Foscarini, Marco Dandolo, Zorzi Cocco, Giulio Donado, Silvestro Bembo, Nicolò Maria Magno; capitani vicepodestà di Bergamo Lorenzo Bragadin, Pietro Vettor Pisani; doge Francesco Mauroceno; soprintendenti alla revisione delle rendite di Terra Ferma Francesco Morosini, Nicolò Michiel, Lunardo Emo; provveditori agli ogli di Venezia Girolamo Pisani, Gabriele Bembo, Marco Sagredo; consiglio dei Dieci e senato di Venezia. 1 registro cart., pp. 46, num. orig.; cc. 98, num. rec., leg. originale in cartone, volgare note: (1). La tariffa riguarda i seguenti dazi: Generale, generale per le Valli privilegiate, generale per l'arte de Speciali, generale per l'arte de confettori di corami, generale per le grassine e salumi, stadera, pizamantello, ferrarezza, vino a spina, gratarola, semination del guado, ponte di Seriate, imbotar biave, imbotar vini, tansa ordinaria dé communi, bollo dé panni di lana, lana forestiera, semenza dé cavaglieri e trattura della seta, uscita della seta, sarze e panni da muro, banditi e presentati, soldi 4 per lira sopra le condanne spettante al Consiglio dei Dieci, soldi 6 per lira spettante a tre luoghi pii di Venezia, soldi 2 per lira sopra le condanne spettante al Sacro Monte di questa città, instrumenti e testamenti, ducatone o vino per terre aliene, soldi 4 per brenta, macina, conza de pelami, ducato per bote, soldi 3 per lira sopra l'Oglio, soldo per lira delle carni, prestino, carte da gioco. sottoserie 1.2.8.1.12 - Segreteria delle affittanze descrizione della fonte Estremi cronologici 1797 luglio 14-[1798] Unità 14 La "Segreteria delle affittanze" rappresenta la prosecuzione del Collegio per l'età napoleonica. La documentazione qui collocata si presenta omogenea per caratteristiche formali e contenuto rispetto a quella prodotta in precedenza dal Collegio. -1, class. 1.2.8.1.12-1 1797 luglio 14-1798 agosto 7 Affitto. Affitto di un terreno in Mornico già di proprietà di Giacomo Perini e passato alla municipalità di Bergamo dopo sentenza del giudice civile Francesco Maria Quarenghi. 1 fascicolo , cc. 11, volgare -2, class. 1.2.8.1.12-2 [1797 settembre 26] Incanto. Dichiarazione d'incanto di due ruote del mulino del Zoffo in Broseta a Giovanni Villa. 1 unità documentaria, cc. 2, volgare -3, class. 1.2.8.1.12-3 1797 dicembre 6 Stato di edificio. Segnalazione dello stato del "casino" detto del "Tarasino", nella contrada di Zambonate in borgo S. Leonardo, da parte di Bernardo Bonetti, affittuale, e richiesta di riparazioni. 1 unità documentaria, cc. 2, volgare -4, class. 1.2.8.1.12-4 1798 febbraio 11-1798 aprile 13 Invito. Invito a presentarsi presso la segreteria delle affittanze ai fratelli Giuseppe, Alessandro e Vincenzo Marchetti, per il rinnovo dell'affitto degli edifici posti alla torre del Raso. Intimazione a presentare fideiussione. 1 fascicolo , cc. 4, volgare -5, class. 1.2.8.1.12-5 1798 febbraio 15-1798 agosto 9 Carte relative a Vincenzo Mosconi, oste e salnitraro "nel tessone di Prato". 1 fascicolo , cc. 15, volgare -6, class. 1.2.8.1.12-6 1798 febbraio 19 Affidamento della sistemazione del mulino della contrada di Broseta a Carlo Spinelli fu Andrea di Albino. 1 unità documentaria, cc. 2, volgare -7, class. 1.2.8.1.12-7 1798 aprile 3 Contratto d'affitto della caserma "costruita di assi aderente al quartiere di Prato" a Giovanni Antonio Meroni di Battista. 1 unità documentaria, cc. 2, volgare -8, class. 1.2.8.1.12-8 1798 maggio 15 "Petizione e carte relative per un edificio sul Serio a Nembro ricercato dà cittadini fratelli Ricardi". 1 fascicolo , cc. 8; 1 mappa -9, class. 1.2.8.1.12-9 1798 luglio 15-1798 luglio 17 Incarico. Incarico dell'amministrazione municipale a Francesco Maironi, segretario delle affittanze, per il ritiro delle chiavi del magazzino di legname in Prato. Inventario di quanto conservato nel magazzino. 1 fascicolo , cc. 4, volgare -10, class. 1.2.8.1.12-10 [1798 novembre 11] "Nomi e cognomi degli affittuali delle proprietà della commune". 1 unità documentaria, cc. 6, volgare -11, class. 1.2.8.1.12-11 1798 giugno 12 (VI pratile 24)-1798 giugno 15 (VI pratile 27) "1798. Libro segnature delle case, botteghe, edificii ed altre proprietà di ragion della Commune Città". Visite alle proprietà comunali con indicazioni dei lavori necessari alla manutenzione. A c. 1: "Elenco delle case, botteghe in Città di ragione della Commune e segnature fatte nelle medesime coll'intervento della municipalità il dì 24 pratile"; a c. 37v indice del registro. 1 registro, cc. 39, num. orig. fino a 36, poi nn, mm. 380x150 -12, class. 1.2.8.1.12-12 1798 dicembre 25-1798 maggio 14 Affitto di un terreno in Telgate già di proprietà dei conti Martinengo Colleoni e passato alla municipalità di Bergamo. 1 fascicolo , cc. 20, volgare -13, class. 1.2.8.1.12-13 [1798] Fideiussioni. Fideiussioni degli affittuali del "casino della Fara", della case e follo "in Galinazza" e del "casello alla porta di borgo S. Caterina". 1 unità documentaria, cc. 2, volgare -14, class. 1.2.8.1.12-14 [1798] Contratto. Contratto con Mattia Picinelli di Brescia, proprietario di una cava di pietre "da mulino", per la fornitura di pietre per la sistemazione dei mulini comunali. 1 unità documentaria, cc. 2, volgare serie 1.2.8.2 - Deputati alla processione del Corpus Domini I tre deputati alla processione del Corpus Domini avevano il duplice compito di sovrintendere alle spese necessarie per lo svolgimento della processione e di comminare ammende a negozianti che non avessero chiuso le proprie botteghe durante la processione o a membri delle corporazioni che non avessero partecipato alla stessa, attivandosi dietro denuncia dei cavalieri di comun o dei commilitoni. descrizione della fonte Estremi cronologici 1545 giugno 2-1806 giugno 5 Unità 6 sottoserie 1.2.8.2.1 - Disposizioni superiori e normativa descrizione della fonte Estremi cronologici 1714 aprile 20-1714 agosto 12 Unità 1 Proclami relativi alla processione del Corpus Domini in Vicenza raccolte, come capitava anche per altre materie per avere un confronto con altre città della Serenissima. -1, class. 1.2.8.2.1-1 1714 aprile 20-1714 agosto 12 Proclami. Proclami dei rettori di Padova, Andrea Badoer podestà, e Alvise Mocenigo III capitano, circa la partecipazione alle processioni, copie. Attestazioni del cancelliere del comune di Vicenza circa la procedura tenuta in occasione di processioni. Copie autenticate dal cancelliere pretorio di Vicenza. 1 fascicolo , cc. 8 sottoserie 1.2.8.2.2 - Accuse e sentenze descrizione della fonte Estremi cronologici 1545 giugno 2-1806 giugno 5 Unità 4 Troviamo qui le accuse rivolte a negozianti per aver tenuta aperta bottega durante la processione o per non aver partecipato a quest'ultima. -1, class. 1.2.8.2.2-1 1545 giugno 2-1678 giugno "1543 usque 1676". Accuse dei cavalieri di comun a negozianti di essere rimasti aperti durante la processione ed ai sindaci delle arti di avere presentato note di membri dell'arte incomplete, successive sentenze dei deputati. Elenchi di mercanti, ordine della processione, proclami dei deputati (1). 1 filza cart., latino e volgare note: (1). I deputati giudicavano in prima istanza tutti quelli che venivano accusati "per contraventioni e inobedienze fatte alle proclame". -2, class. 1.2.8.2.2-2 1666 giugno-1719 giugno "Acta processionis Sanctissimi Corporis Christi 1666 usque 1719". Accuse di cavalieri di comun e collaterali del comune di Bergamo circa la mancata partecipazione alla processione del Corpus Domini; atti dei deputati alla processione del Corpus Domini, lettere e richieste ai deputati da parte di sindaci delle arti e corporazioni cittadine e dei consoli dei mercanti. 1 filza cart., pratiche 29, num. rec., latino e volgare -3, class. 1.2.8.2.2-3 1780 maggio 22-1806 giugno 5 "Libro per la processione del SS. Corpo di Cristo". Accuse dei cavalieri di comun a negozianti di essere rimasti aperti durante la processione ed ai sindaci delle arti di avere presentato note di membri dell'arte incomplete, successive sentenze dei deputati. 1 registro cart., cc. 46, num. rec., leg. originale in cartone, volgare -4, class. 1.2.8.2.2-4 1787 giugno 12-1787 giugno 15 "Sentenze per la processione del SS. Corpo di Christo 1787". Accuse dei cavalieri di comun a negozianti di essere rimasti aperti durante la processione ed ai sindaci delle arti di avere presentato note di membri dell'arte incomplete, successive sentenze dei deputati. 1 registro cart., cc. 12, num. rec., leg. originale in cartone scucito, volgare sottoserie 1.2.8.2.3 - Registri contabili descrizione della fonte Estremi cronologici 1681 gennaio 2-1765 luglio 27 Unità 1 -1, class. 1.2.8.2.3-1 1681 gennaio 2-1765 luglio 27 "1706. Polise di spese et espositioni" (1) Contabilità dei deputati alla processione del Corpus Domini. A c. 1: "Parte presa nel Magnifico Maggior Consilio il giorno 21 decembre 1705"; a c. 2 indice del registro. 1 registro cart., cc. 22, num. orig., leg. originale in cartone, volgare note: (1). A c. I: "1706. Registro delle polize delle spese in essecutione della parte 21 decembre 1705". serie 1.2.8.3 - Deputati alle muraglie vecchie Il 22 dicembre 1558 il consiglio maggiore deliberò l'elezione, ogni dicembre, di due "deputati e provisori" a custodire e mantenere le mura con la facoltà di spendere per le necessità urgenti. Venezia, infatti (con ducali del 2 giugno 1429 e 23 giugno 1454) aveva attribuito alla città l'onere del mantenimento delle mura grazie alle somme incassate dalle condanne penali. Altre relazioni dei deputati sono collocate nella serie "Relazioni ai consigli" (unità 25, 26, 31 e 35). descrizione della fonte Estremi cronologici 1706 maggio-1771 maggio 17 Unità 2 La documentazione permette di avere informazioni circa lo stato delle mura che circondavano la città bassa all'inizio e verso la fine del '700. Una relazione del 1706, oltre alle necessità di manutenzione, invita alla costruzione di feritoie, in chiave militare (si parla di nemico, non citato dopo), con il suggerimento di alzare le vecchie. Nessun cenno veniva a moroni o a tratti coltivati nei pressi delle mura. Un'altra scrittura senza data né estensore ("Havendo nel tempo della mia permanenza in Bergamo" fa pensare comunque ad un rettore) conferma la questione delle feritoie: alzare il terreno dietro le mura, così da poter alzare le feritoie rendendole troppo alte per essere utilizzate da eventuali assalitori per sparare dentro il recinto. Le torri "che debolmente fiancheggiano questo recinto" erano 35 . Nel 1771, invece, in molti tratti le fondamenta delle mura risultavano scoperte per lo scavo di terra. Ad esempio, per circa 70 cavezzi verso la porta di Broseta, lo scavo di terra aveva raggiunto le tre o quattro braccia, con ovvi problemi di stabilità delle mura. Analogamente, dietro quel tratto di mura risultavano coltivati a moroni circa 40 cavezzi. Simile la situazione verso la porta di Osio. In entrambi i casi, i moroni erano tenuti dai portinai delle porte. La situazione (rive delle mura coltivare e scavi che mettevano a rischio la stabilità delle mura) era diffusa in tutto il percorso. Interessante la nota spese del massaro che aveva visitato le mura due mesi prima: non meno di 1650 lire per riparazioni a tratti di muro crollati o pericolanti. Il ragionato, invece, faceva sapere che fra il 1739 e il 1769 erano state spese quasi 14.000 lire in manutenzione delle mura. -1, class. 1.2.8.3-1 1706 maggio-1706 giugno; antecedenti da 1429 giugno "Per mure vecchie" Segnature dei deputati alle muraglie vecchie. Copie di ducali e azioni dei consigli sulla manutenzione delle mura vecchie e sulla ripartzione dei costi. 1 fascicolo , latino e volgare -2, class. 1.2.8.3-2 1771 maggio 17; allegati da 1771 marzo 11 Relazioni. Relazione dei deputati alle muraglie vecchie ai deputati e anziani sullo stato delle mura cittadine. Relazione di Giovanni Battista Bottani, massaro del comune di Bergamo, circa le spese sostenute per la riparazione delle mura; relazione di Cristoforo Longo, ragionato del comune di Bergamo, circa le spese sostenute per la riparazione delle mura nel periodo 1739 - 1769. 1 fascicolo , cc. 8 serie 1.2.8.4 - Deputati al pepe e bicchieri Ogni anno, a spese della città, dovevano essere acquistati pepe e bicchieri che poi venivano donati alle autorità cittadine, in primis i rettori, consiglieri e giudici. Le prime norme stabilivano che ai rettori dovessero essere donati due "librette" di pepe del peso di dodici once e dodici bicchieri; a consiglieri e giudici (consoli di giustizia e delle vettovaglie e strade) e in seguito anche ai difensori, al sindaco, ai cancellieri, una "libretta" di pepe da dodici once edodici bicchieri; ai membri del collegio dei giuristi e ai membri del collegio dei medici la stessa quantità. descrizione della fonte Estremi cronologici 1615 Unità 1 -1, class. 1.2.8.4-1 1615 "Pevere 1615" Spese per la distribuzione di pepe e bicchieri. Deputati Benaglio de Benagli e Giovanni Battista Carrara. 1 unità documentaria, cc. 5, volgare serie 1.2.8.5 - Collegio alla milizia Il collegio alla milizia si venne costituendo in un arco di tempo relativamente lungo. Questo ufficio rivestiva un ruolo non secondario in una città il cui territorio, ai margini della repubblica di Venezia, venne spesso sottoposto, soprattutto nel corso della prima metà del XVI secolo, a causa dei conflitti in corso, a continue modificazioni dei propri confini. I consigli maggiore e minore della città erano chiamati a risolvere, tra gli altri, tutti i problemi legati al passaggio di truppe, al loro approvvigionamento e alloggiamento; si tratta, in particolare, di provvedimenti che, da contingenti e provvisori, acquistano via via valore duraturo. E' proprio attraverso questo processo graduale che il collegio alla milizia prese forma a partire dall'inizio del XVI secolo e, nel successivo, si configurò stabilmente come struttura complessa e articolata. In data 31 luglio 1511 (1) il consiglio della città deliberò l'elezione di otto cittadini che, insieme al podestà e al suo luogotenente, avrebbero dovuto provvedere nel modo migliore agli alloggiamenti delle milizie, con la facoltà e la libertà di decidere le spese necessarie. L'anno seguente i deputati incaricati vennero ridotti a sei, portati a dieci nel 1521, periodo dei conflitti tra Francesco I e Carlo V. Successivamente, durante i lavori di edificazione delle mura venete e in previsione del mantenimento di un contingente militare stabile, il consiglio di Bergamo elesse "dieci gentilhomini ... quali, a una con gli clarissimi signori rettori, siano il collegio delli proveditori alla militia di questa città". Nel 1628, per la prima volta, compare la figura del sindicatore: dovevano essere eletti " (...) tre riguardevoli cittadini con titolo di sindici del magnifico collegio alla Militia i quali debbano veder con particular cura, et diligenza tutte le spese di esso magnifico collegio ..., raccontando tutto ciò che stimeranno esser utile, et proficuo al publico beneficio ... et così debba ossevarsi ogni anno, dovendo sempre essere fatta relatione del mese di dicembre". In data 6 marzo 1629, infine, il consiglio maggiore della città approvò la "Instituzione, et ordini del Mag. collegio della Milizia". In questo atto vengono formalizzati definitivamente i ruoli e le incombenze dei funzionari dell'ufficio. Tra i più importanti funzionari si segnalano: i dieci provveditori, coi compiti già illustrati e con carica triennale; i due deputati di mese, eletti ogni bimestre, la cui funzione era quella di convocare il collegio almeno una volta al mese e di dare esecuzione alle deliberazioni adottate, oltre a quella di sottoscrivere polizze di spese e bollette di pagamento, di assistere a tutte le consegne di mobili e utensili, di stipulare contratti d'appalto o d'affitto in nome del collegio in casi urgenti ed effettuare la revisione annuale degli inventari dei beni del collegio per farne poi relazione allo stesso; il sindico generale, al quale erano demandati gli incarichi riguardanti la gestione amministrativa e contabile dell'ufficio e, in particolare, la custodia dei mobili e degli utensili che la città assegna in dotazione ai militari, la loro consegna ai capitani delle compagnie e il loro ritiro alla partenza delle truppe, il controllo dei danni arrecati e la compilazione dell'elenco degli oggetti mancanti, l'inventariazione degli alloggi, i provvedimenti relativi all'alloggiamento delle personalità militari di rilievo in missione a Bergamo, l'acquisizione di legname per le riparazioni dei ponti della fortezza, la riscossione delle taglie imposte alla vicinie come contribuzioni per la milizia e la relativa consegna al tesoriere; il tesoriere; i cancellieri, cui spettava la registrazione, in appositi libri, degli inventari dei beni del collegio, dei mandati di pagamento, degli affitti delle case in cui alloggiavano le truppe, la raccolta, in filze, delle lettere e degli atti concernenti l'ufficio e la stesura dei verbali di deliberazione e, in caso di necessità, di alcune lettere o documenti; infine, i tre sindicatori, organo di controllo della città sull'operato del collegio. Con l'invasione delle truppe austro - russe, il 24 aprile 1799, il collegio continuò il suo operato per un biennio sotto la nuova denominazione di "Deputazione all'approvigionamento delle truppe austro - russe". descrizione della fonte Estremi cronologici 1465 maggio 20-1797 marzo 8 Unità 47 sottoserie 1.2.8.5.1 - Capitoli ed ordini descrizione della fonte Estremi cronologici 1465 maggio 20-1629 Unità 2 -2, class. 1.2.8.5.1-1 1465 maggio 20-1608 marzo 7 Ducali. Ducali in materia militare (copie) (1); decreti dei rettori di Bergamo e di Brescia. 1 fascicolo , cc. 42, num. rec., latino e volgare note: (1). Dogi: Cristoforo Moro, Leonardo Lauredanus, Francesco Donatus, Gerolamo Priolus, Leonardo Donatus. -3, class. 1.2.8.5.1-2 1629 "Institutione et ordini del Magnifico Collegio alla Milizia. Approvati dall'auttorità del Magnifico Maggior Consiglio della Magnifica Città di Bergamo et per decreto di esso stampati come si legge nella parte 5 marzo 1629" Capitoli del collegio alla milizia. 1 opuscolo, pp. 16, mm. 180x120, edizione: Pietro Ventura, Bergamo, 1767, volgare sottoserie 1.2.8.5.2 - Azioni descrizione della fonte Estremi cronologici 1521 luglio 20-1797 marzo 8 Unità 3 Le deliberazioni del collegio alla milizia venivano prese dai dieci provveditori eletti, per tre anni, nel consiglio maggiore della città. Essi venivano convocati in consiglio, con periodicità mensile, dai due deputati di mese. Questo organo aveva il compito di decretare "quello che stimerà ispediente, e utile al pubblico servizio" e, inoltre, di procedere alla "elezione di quelle persone con titolo d'ajutante, che stimerà necessarie. con quei carichi, e oblighi, che stimerà più opportuni". Era compito del cancelliere, invece, "tener un libro, sul quale descrivino di tempo in tempo...le Deliberazioni e Parti, che saranno prese, e decretate dal Magnifico Collegio". La serie presenta lacune per i periodi 1530 - 1563, 1620 - 1701. -1, class. 1.2.8.5.2-1 1521 luglio 20 - 1530 aprile 26 "Verbale del consiglio". Deliberazioni del consiglio dei dieci deputati alla milizia. 1 registro, cc. 210, num. orig., mm. 330x220, leg. leg. in mezza pergamena e tela; all'interno piatti orig. in cartone e pelle, latino -2, class. 1.2.8.5.2-2 1563 febbraio 13-1620 maggio 5; seguiti a 1779 "Milizia azioni". Deliberazioni del collegio alla milizia. Allegati alle cc. 352 - 358 spese del collegio alla milizia, per l'anno 1779, e opuscolo a stampa "Istituzione et ordini del Magnifico Collegio alla Milizia", datato 1757, di pp. 15. 1 registro cart., cc. 358, num. orig. fino a 257, poi rec. note: -3, class. 1.2.8.5.2-3 1701 gennaio 3 - 1797 marzo 8 "Milizia azioni". Deliberazioni del collegio alla milizia. 1 registro cart., cc. 223, num. rec., leg. orig. in cartone rivestito in pelle con decorazioni a secc, volgare sottoserie 1.2.8.5.3 - Corrispondenza descrizione della fonte Estremi cronologici 1619-1735 novembre Unità 3 Corrispondenza fra il collegio e autorità superiori soprattutto in occasione di evemti particolari. -1, class. 1.2.8.5.3-1 1619-1660 (1) "D. Lettere di Più Pubblici Rapresentanti et capitoli de comuni n° 1" Lettere dei rettori di Bergamo ai compartitori generali Castello Benaglio e a Sforza Benaglio, nelle quali annunciano passaggi di truppe. 1 fascicolo cart., cc. 80, num. orig., leg. originale in cartone, volgare, danni: umidità, funghi e batteri note: (1). Lacuna per gli anni 1630-1647. -2, class. 1.2.8.5.3-2 1686 dicembre-1687 giugno "Pro militibus ordinatis a Serenissimo Principe ut in Ducalis 2 novembris 1686" Scritture, note e deliberazioni circa la leva in occasione della continuazione della guerra contro i Turchi (istituita con ducale del 2 novembre 1686) e la scelta della città di Bergamo degli ufficiali comandanti, invitati a candidarsi con proclama a stampa del 2 dicembre 1686. 1 fascicolo cart., cc. 17, num. orig., volgare -3, class. 1.2.8.5.3-3 1735 ottobre-1735 novembre; antecedenti da 1715 ottobre "1745. Per leva di Reggimento" Corrispondenza dei consiglieri bergamaschi con consiglieri di altre città della Repubblica sulle modalità organizzative per la leva del reggimento [nella guerra contro i Turchi]. 1 fascicolo cart., cc. 44, num. rec., leg. originale in cartone, volgare, danni: fragilità del supporto sottoserie 1.2.8.5.4 - Inventari di forniture descrizione della fonte Estremi cronologici 1563 febbraio 1-1713 maggio Unità 3 La sottoserie comprende gli inventari, redatti annualmente, dei beni (mobili, utensili, materiali da costruzione), di proprietà del collegio alla milizia; gli inventari degli oggetti rovinati, rotti e di nuovo acquisto; gli inventari delle "robbe" assegnate in uso ai capitani delle compagnie; gli inventari degli oggetti da loro restituiti alla fine della permanenza in città; gli elenchi di beni consegnati dal sindaco generale a vari artigiani per le necessarie riparazioni; infine un bollettario a stampa di ordini di forniture di pane, biade, lupini, fieno e legname alle truppe da parte della deputazione delegata ai viveri militari. I capitoli dei cancellieri del collegio alla milizia sembrano riservare loro la compilazione di tali inventari, sotto la supervisione dei deputati di mese e del sindaco generale. E' possibile che alcune polizze relative allo svolgimento più immediato delle proprie mansioni, siano state redatte direttamente dal sindaco generale. Molti inventari sono contenuti anche nelle unità della sottoserie 6. -1, class. 1.2.8.5.4-1 1563 febbraio - 1602 agosto Polizze delle masserizie date in dotazione dalla città di Bergamo ai capitani di diverse compagnie per l'alloggiamento delle truppe. Distinte delle masserizie date in dotazione dalla città di Bergamo ai capitani di diverse compagnie per l'alloggiamento delle truppe. Allegati alle cc. 7 - 8 capitoli riguardanti i doveri del sindaco generale della milizia, datati 1563 febbraio. 1 filza cart., cc. 692, num. rec., volgare -2, class. 1.2.8.5.4-2 1601 gennaio 1-1603 dicembre 31; antecedenti da 1563 "Consegne de mobili alli spettabili domini Viscardo, Rota, Carrara sindici alla milizia". Distinte, ricevute e inventari delle masserizie date dalla città in dotazione alle truppe, che il sindaco alla milizia uscente consegna al neoeletto. Sindaci: Francesco Viscardo, Giovanni Paolo Carrara, e Tiziano Rota. 1 fascicolo cart., cc. 54, num. rec., leg. orig. in cartoncino, volgare -3, class. 1.2.8.5.4-3 1601 aprile-1713 maggio Milizie (1). Distinte, ricevute e inventari delle masserizie date dalla città in dotazione ai capitani di diverse compagnie per l'alloggiamento delle truppe. Locazioni, vendite con patto di retrovendita di immobili ad uso della milizia; elenchi di case che ospitano milizie; note di spese sostenute per le milizie, elenchi di osterie e osti che hanno alloggiato soldati; elenchi dei sindaci della milizia di oggetti mancanti. Deliberazioni dei provveditori alla milizia; elezione dei deputati di mese del collegio alla milizia. A c. 238 ordine di Andrea Cornaro, provveditore in Terra Ferma circa il numero di utensili da consegnare ad ogni compagnia, Bergamo 1639 giugno 6, a stampa. 1 filza cart., cc. 264, num. rec., volgare, danni: umidità, macchie note: (1). Filza formata proveniente da diverse unità ora non più identificabili. sottoserie 1.2.8.5.5 - Contabilità descrizione della fonte Estremi cronologici 1601 marzo 1-1755 settembre 30 Unità 11 La sottoserie contiene tutta la documentazione relativa alle entrate e alle uscite del collegio alla milizia. Ne fanno parte un registro del tesoriere del collegio, l'annotazione delle entrate provenienti dalla vendita di legname di proprietà del collegio, il riepilogo dei conti dei mandati dei sindaci e la revisione di alcuni di tali conti effettuata dai deputati di mese attraverso il confronto fra i riepiloghi e i libri dei mandati, il libro mastro dei conti, le polizze delle spese della cancelleria e il libro di cassa del tesoriere. Il risultato finale è il conteggio del dare e dell'avere del sindaco nei confronti del collegio, comprendente anche il suo salario. Parte delle carte contabili è contenuta anche nelle unità della sottoserie 6. -1, class. 1.2.8.5.5-1 1601 marzo - 1614 dicembre "Milizia cassa del tesoriero. Entrata ed uscita". Contabilità entrate e uscite del collegio alla milizia. Allegata rubrica alfabetica onomastica di cc. 20. 1 registro cart., cc. 157, num. orig. fino a 142, poi re., leg. orig. in cartone ricopetra da un foglio di pergamena, volgare -2, class. 1.2.8.5.5-2 1602 ottobre 7 - 1603 aprile 20 "Libro de li legniami et coppi venduti deli alogiamenti disfatti al baluardo sopra Mater Domini et al forte de ordine deli magnifici signori deputati alla milicia, venduti per me Andrea Foresti". Contabilità della vendita fatta da Andrea Foresti, massaro, incaricato dal collegio alla milizia, dei materiali provenienti dall'abbattimento degli alloggiameti del baluardo del forte e di quello posto sopra il monastero Matris Domini. 1 volume cart., cc. 20, num. orig., leg. orig. in cartoncino, volgare -3, class. 1.2.8.5.5-3 1609-1617 Spese. Spese del collegio alla milizia e relativi sussidi. Ordine a stampa di Gerolamo Cornaro, "provveditore di qua del Mincio" di Venezia, riguardante il divieto di acquisto di utensili venduti da soldati. Relazioni circa i conti del collegio alla milizia per gli anni 1615 - 1616. 1 fascicolo cart., cc. 57, num. rec., volgare -4, class. 1.2.8.5.5-4 1619 gennaio 14-1619 dicembre 7 "1619. Conti di me Marco Antonio Carara sindico della militia del anno 1620" Contabilità del sindaco del collegio alla milizia. 1 unità documentaria, cc. 6, leg. originale in carta, volgare -5, class. 1.2.8.5.5-5 1620 febbraio 1-1621 gennaio 9 "1620. Conti di me Marco Antonio Carara sindico della militia del anno 1620" Contabilità del sindaco del collegio alla milizia. 1 unità documentaria, cc. 6, leg. originale in carta, volgare -6, class. 1.2.8.5.5-6 1620 febbraio 7-1620 novembre 28 "1620. Recoveri de capeletti ordinari et straordinari del anno 1620" Ricevute di pagamento per l'alloggio di cappelletti. 1 registro, volgare -7, class. 1.2.8.5.5-7 1621 dicembre 31 "1621. Conti di me Marco Antonio Carara sindico della militia" Contabilità del sindaco del collegio alla milizia. 1 unità documentaria (1), cc. 6, leg. originale in carta, volgare note: (1). Presente foro di filza. -8, class. 1.2.8.5.5-8 1622 gennaio - 1755 settembre "Cassa milizia". Contabilità di cassa del collegio alla milizia. 1 registro cart., pp. 146, num. orig. 1-100, poi rec., mm. 435x295, leg. orig. in cartone rivestito in pelle lavorata, volgare -9, class. 1.2.8.5.5-9 1622 dicembre 31 "Conto del spettabile signor Marco Antonio Carara sindico del magnifico collegio alla militia dell'anno 1622" Contabilità del sindaco del collegio alla milizia. 1 unità documentaria, cc. 5, leg. originale in carta, volgare note: (1). Presente foro di filza. -10, class. 1.2.8.5.5-10 1665 maggio - 1674 marzo "Ristretto del maneggio tenuto dal spettabile signor Agostin S. Peregrino sindico del magnifico collegio alla milizia" Contabilità del sindaco del collegio alla milizia. 1 filza cart., cc. 12, num. rec., volgare -11, class. 1.2.8.5.5-11 1672 marzo "Conto del maneggio del signor Lorenzo Furietti sindico della milizia". Contabilità del sindaco del collegio alla milizia. 1 volume cart., cc. 46, num. orig. 1-11, poi rec., mm. 265x180, leg. orig. in cartoncino, volgare sottoserie 1.2.8.5.6 - Spese descrizione della fonte Estremi cronologici 1514 maggio-1797 febbraio 28 Unità 21 La sottoserie contiene le polizze delle spese del collegio, ordinate, o quanto meno approvate e sottoscritte, dai deputati di mese, effettuate, spesso, dal sindaco generale, o su sua richiesta, e compilate probabilmente dai cancellieri. Le spese riguardano da vicino l'attività del collegio: forniture di materiali, prestazioni d'opera di artigiani, muratori e falegnami, che costruiscono o ristrutturano gli alloggi, appalti, ecc. Alcune polizze di spesa sono contenute anche nelle unità della sottoserie 6. -1, class. 1.2.8.5.6-1 1514 maggio-1530 aprile "Filza de ricevuti, mandati e conti per le spese della guerra […]" Fedi di forniture, spese, ricevute rilasciate a depositari e tesorieri di somme date a prestito al comune per spese di guerra (1). 1 filza cart., pratiche 51, num. orig., volgare note: (1). Al num. 4: ricevuta del tesoriere del comune Bernardino de Barillis a Filippo Colleoni di scudi 150 d'oro prestati al comune, su pergamena. -2, class. 1.2.8.5.6-2 1563 aprile - 1590 maggio "Registrum policiarum expensarum Sindici Generalis". Spese del sindico generale del collegio alla milizia. 1 registro cart., cc. 100, num. orig., leg. orig. in cartoncino, volgare -3, class. 1.2.8.5.6-3 1563 aprile 1-1604 giugno 30; seguiti a 1611 Spese milizie. Distinte di spese, elenchi di somme che il comune di Bergamo deve risarcire a diversi privati per la fornitura di masserizie e il restauro di alloggi dati in dotazione alle milizie. Allegati conti delle spese sostenute dalla città di Bergamo per la venuta di Giovan Battista del Monte, generale della fanteria, e delle spese fatte per la riparazione della casa di Giovan Battista Olmo. 1 filza cart., pratiche 411, num. orig., latino e volgare -4, class. 1.2.8.5.6-4 1602 aprile - 1603 gennaio "Libro delle spese fatte nella casa di messer Giovanni Battista Olmo". Spese ordinate dai deputati alla milizia Ercole Tasso e Giulio Alzano e annotate dal sindaco del collegio alla milizia Francesco Viscardo, per la sistemazione della casa dell'orefice Giovanni Battista Olmo in Colle Aperto. 1 registro cart., cc. 50, num. orig. fino a 38 poi rec., bianche cc. 31-47, leg. orig. in cartoncino, volgare -5, class. 1.2.8.5.6-5 1603 gennaio - 1617 novembre "Militiae exepensarum politie spectabile dominio Tiziano Rota sindico usque folio 228. Item spectabile domino Octavio Cararia sindico usque folio 254. Item spectabile domino Antonio Carara sindico". Spese sostenute dal collegio alla milizia per la fornitura di materiali ed opere varie con relative distinte e ricevute. 1 filza cart., pratiche 703, num. orig., 1-50, 1-653, volgare -6, class. 1.2.8.5.6-6 1618 febbraio - 1628 novembre "Militie expensarum pollitie sindico spectabile domino Marco Antonio Carara". Spese del collegio alla milizia per la fornitura di materiali ed opere varie con relative distinte e ricevute. 1 filza cart., pratiche 935, num. orig. cc. 936-1070 num. rec., volgare -7, class. 1.2.8.5.6-7 1619 marzo - 1621 marzo "Pollizze delle spese fatte nella fabrica delli alloggiamenti alla Fara". Spese sostenute dalla città per la costruzione di alloggiamenti per soldati in località Fara. 1 filza cart., cc. 225, num. rec., volgare -8, class. 1.2.8.5.6-8 1621 gennaio 26-1621 dicembre 7 "1621. Receveri de capeletti ordenarii et straordenarii" Spese del sindaco del collegio alla milizia per l'alloggiamento di soldati. 1 registro (1), cc. 14, leg. originale in carta, volgare note: (1). Presente foro di filza. -9, class. 1.2.8.5.6-9 1622 gennaio 1-1623 gennaio 25 Relazione. Relazione dei deputati di mese Giovanni Battista Vitalba e Guido Colleone ai rettori e al consiglio maggiore sulla gestione del sindaco del collegio alla milizia e note spese. 1 fascicolo (1), cc. 13, leg. originale in carta, volgare note: (1). Presente foro di filza. -10, class. 1.2.8.5.6-10 1622 gennaio 14 Relazione. Relazione dei deputati di mese Annibale Albano e Lepido Passo ai rettori e al consiglio maggiore sulla gestione del sindaco del collegio alla milizia e note spese. 1 fascicolo (1), cc. 5, leg. originale in carta, volgare note: (1). Presente foro di filza. -11, class. 1.2.8.5.6-11 1628 dicembre - 1634 novembre "Milizia spese". Spese sostenute dal collegio alla milizia per riparazioni e lavori di manutenzione e relative polizze e ricevute di pagamento. 1 filza cart., cc. 637, num. rec., volgare -12, class. 1.2.8.5.6-12 1633 settembre - 1642 gennaio "Filza delle spese del magnifico collegio della milizia". Spese sostenute dal collegio alla milizia per la fornitura di materiali ed opere varie con relative distinte e ricevute di pagamento. 1 filza cart., cc. 1349, num. rec., volgare -13, class. 1.2.8.5.6-13 1641 maggio - 1652 novembre "Filza delle spese del collegio della milizia". Spese sostenute dal collegio alla milizia in materia di approvvigionamenti per truppe, riparazioni e lavori di manutenzione con relative distinte e ricevute di pagamento. 1 filza cart., cc. 1165, num. rec., volgare -14, class. 1.2.8.5.6-14 1650 maggio - 1672 dicembre "Polize delle spese della milizia". Spese sostenute dal collegio alla milizia in materia di approvvigionamenti per truppe, riparazioni diverse e lavori di manutenzione con relative distinte e ricevute di pagamento. 1 filza cart., cc. 1296, num. rec., volgare -15, class. 1.2.8.5.6-15 1671 dicembre - 1687 maggio "Militiae expensarum". Spese sostenute dal collegio alla milizia in materia di approvvigionamenti per truppe, riparazioni diverse e lavori di manutenzione con relative distinte e ricevute di pagamento. 1 filza cart., cc. 822, num. orig., volgare -16, class. 1.2.8.5.6-16 1687 febbraio - 1707 settembre Spese milizia. Spese del collegio alla milizia. 1 filza cart., cc. 1139, num. orig., volgare -17, class. 1.2.8.5.6-17 1687 novembre - 1737 settembre "Milizia mandati". Mandati di pagamento del collegio alla milizia. 1 registro cart., cc. 199, num. rec., leg. orig. in cartone rivestito in pelle con decorazioni a secco, volgare -18, class. 1.2.8.5.6-18 1710 gennaio - 1740 dicembre "Expensarum militie". Polizze di spese e ricevute di pagamento del collegio alla milizia per approvvigionamento truppe, riparazioni e lavori diversi. 1 filza cart., cc. 1079, num. rec., volgare -19, class. 1.2.8.5.6-19 1741 gennaio - 1776 febbraio "Expensarum militie". Polizze di spese e ricevute di pagamento del collegio alla milizia per approvvigionamento truppe, riparazioni e lavori diversi. 1 filza cart., cc. 1158, num. rec., volgare -20, class. 1.2.8.5.6-20 1776 febbraio - 1794 aprile Spese milizia. Spese del collegio alla milizia per la fornitura di materiali e opere varie con relative distinte e ricevute di pagamento. 1 filza cart., cc. 738, num. rec., volgare -21, class. 1.2.8.5.6-21 1794 luglio - 1797 febbraio "Filza expensarum milizia". Spese sostenute dal collegio alla milizia per approvvigionamento di truppe, riparazioni e lavori diversi. 1 filza cart., cc. 212, num. rec., volgare sottoserie 1.2.8.5.7 - Miscellanea descrizione della fonte Estremi cronologici [XVI fine]-1795 febbraio 28 Unità 6 Le unità che compongono la sottoserie coprono un ampio arco cronologico e contengono atti appartenenti a tutte le altre sottoserie, delle quali colmano alcune lacune. Vi sono inoltre, carte non strettamente appartenenti alle stesse, come i capitoli del "Cancelliere eletto a tener la scrittura dei mobili di ragion della Magnifica Città", le pratiche riguardanti i provvedimenti per gli alloggi, cioè affitti o costruzione di case, i moduli a stampa delle licenze di porto d'armi, le liste delle elezioni dei deputati di mese, ecc. All'interno delle unità, in particolare nella prima, si è intervenuti con un riordino cronologico. -1, class. 1.2.8.5.7-1 [XVI fine]-[XVII metà] "Militie diverse scritture" Note spese, elenchi di masserizie e soldati, suppliche al collegio, licenze di porto d'armi, capitoli del custode dei mobili della città e del cancelliere per le scritture dei mobili; capitoli per l'appalto della fornitura di mobili per l'alloggiamento di militari. 1 fascicolo , cc. 54, num. rec. 268-321, leg. coperta originale in cartone, scucito, volgare -2, class. 1.2.8.5.7-2 1601 ottobre-1607 marzo; antecedenti da 1532 giugno "Parti e decreti circa l'alloggiamento de soldati. Suplica presentata per essi alloggiamenti" Suppliche della città e altro relativi alle spese per l'alloggiamento di soldati. Alla c. 4 proclama a stampa di Anzolo Bragadin, capitano di Brescia, 1607 marzo 1°; alla c. 10 proclama a stampa di Benetto Moro, procuratore e provveditore generale in Terra Ferma da Verona, 1607 febbraio 16 (1). 1 fascicolo , cc. 18, num. rec., leg. scucita, latino e volgare note: (1). Non é chiaro se la data debba intendersi "more veneto", cioé 1608. -3, class. 1.2.8.5.7-3 1601-1689; seguiti a 1715 "Milizia 1607". Inventari di forniture alle truppe; spese; ricevute dei capitani delle compagnie per i materiali avuti in uso; capitoli dei doveri del cancelliere responsabile del libro contabile delle masserizie; capitoli per gli appalti; contratti per gli alloggiamenti; licenze di porto d'armi; richieste di rimborsi per forniture o danni; contabilità dei sindaci. Allegati: alla c. 75, ordinanza a stampa del provveditore in Terraferma Andrea Cornaro riguardante gli utensili da assegnare a ciascun soldato, datata 6 giugno 1639; alle cc. 98 - 103 e 199 - 208, conti delle masserizie mancanti compilati da Marco Antonio Carrara, sindaco del collegio alla milizia. 1 filza cart., cc. 350, num. rec., latino e volgare note: In attesa di collocazione, novembre 2008 -4, class. 1.2.8.5.7-4 1670 agosto - 1795 febbraio "Relationes computorum et aliorum collegii et inventari militiae". Inventari di forniture alle milizie, contabilità relativa e corrispondenza varia del collegio alla milizia. Alla c. 235, ducale in pergamena del doge Alvise Mocenigo con la quale solleva la città dall'obbligo di alloggiare a proprie spese il sergente maggiore e il suo aiutante. 1 filza cart., cc. 751, num. rec., volgare note: Con antecedenti dal 1610 agosto. -5, class. 1.2.8.5.7-5 1705 luglio-1706 settembre "1705. Filza particolare per l'armate straniere" Ripartizione delle spese e dei carichi (fornitura di cavalli) fra i comuni del territorio in occasione della presenza di truppe austriache ("alemanne"); spese sostentute dal collegio della milizia; carteggio con privati (da Calcinate, Palazzolo sull'Oglio). 1 filza, cc. 244, num. rec.; segue fascicolo con num. rec. di cc. 45, volgare -6, class. 1.2.8.5.7-6 1707 gennaio 1 "1707. Bombardieri delli 300" (1) Elenco dei bombardieri (2). 1 registro, volgare note: (1). All'interno: "Rollo de scolari bombardieri delli 300 riformati da Sua Eccellenza Provveditore Estraordinario Mangini, 1707 primo genaro". (2). Sottoscrizioni di Giovanni Antonio Veggis, vicecancelliere (del comune?). serie 1.2.8.6 - Deputazione all'approvvigionamento delle truppe austro-russe La "Deputazione" venne stabilita con l'arrivo delle truppe austro russe nella primavera del 1799 e fu incaricata del non facile approvvigionamento delle stesse. La struttura delle sottoserie ha replicato quella data al "Collegio alla milizia", di cui la Deputazione costituisce la naturale prosecuzione dopo il primo periodo napoleonico. descrizione della fonte Estremi cronologici 1798 dicembre 1-1800 agosto 6 Unità 39 sottoserie 1.2.8.6.1 - Deliberazioni descrizione della fonte Estremi cronologici 1799 maggio-1800 maggio Unità 4 -1, class. 1.2.8.6.1-1 1799 maggio-1800 gennaio "Collegio alla milizia". Ordini e deliberazioni della deputazione delegata all'approvvigionamento delle truppe austro - russe. 1 registro cart., cc. 30, num. rec., leg. orig. in cartone, volgare -2, class. 1.2.8.6.1-2 1799 maggio-1800 maggio "Filza prima. Per li decreti". Ordini e decreti della deputazione delegata all'approvvigionamento delle truppe austro - russe. 1 filza cart., cc. 146, num. rec., volgare -3, class. 1.2.8.6.1-3 1799 maggio-1800 febbraio Ordini. Ordini (1) della deputazione delegata all'approvvigionamento delle truppe austro-russe al magazziniere della cittadella di somministrare le razioni indicate. 1 filza cart., cc. 9, num. rec., italiano note: (1). Su moduli a stampa. -4, class. 1.2.8.6.1-4 1799 dicembre 19-1800 maggio 15 "Atti della deputazione". Deliberazioni della deputazione all'approvvigionamento delle truppe austro-russe. 1 registro sottoserie 1.2.8.6.2 - Corrispondenza descrizione della fonte Estremi cronologici 1798 dicembre-1800 maggio Unità 3 -1, class. 1.2.8.6.2-1 1798 dicembre-1799 giugno "Lettere provenienti da Milano e d'altre parti della Repubblica Cisalpina". Lettere dell'amministrazione municipale di Bergamo e della deputazione delegata all'approvvigionamento delle truppe austro - russe per rifornimento di alimenti alle milizie di stanza a Bergamo. 1 fascicolo cart., cc. 32, num. rec., volgare, danni: acidità dell'inchiostro -2, class. 1.2.8.6.2-2 1799 marzo-1800 marzo "Lettere de giusdicenti e sindaci delle comunità della Provincia Bergamasca" Corrispondenza dell'amministrazione municipale di Bergamo e della deputazione delegata all'approvvigionamento delle truppe austro - russe per rifornimento di alimenti alle milizie di stanza a Bergamo. 1 filza, pratiche 38, num. rec., italiano -3, class. 1.2.8.6.2-3 1799 novembre-1800 maggio Lettere della deputazione all'approvvigionamento della milizia. Copialettere della deputazione all'aprovvigionamento della milizia con elenco, in ordine cronologico, delle lettere inviate e relativo regesto sommario. 1 registro cart., cc. 148, num. rec., leg. orig. in cartone, volgare sottoserie 1.2.8.6.3 - Inventari di forniture descrizione della fonte Estremi cronologici 1800 maggio Unità 1 -1, class. 1.2.8.6.3-1 1800 maggio Bollettario per la distribuzione di viveri e materiali. Bollettario su moduli a stampa della deputazione delegata ai viveri militari per l'approvvigionamento delle truppe di stanza a Bergamo. 1 volume cart., cc. 49, num. rec., mm. 400x130, leg. orig. in cartone, volgare sottoserie 1.2.8.6.4 - Contabilità descrizione della fonte Estremi cronologici 1799 maggio 22-1800 giugno 4 Unità 2 -1, class. 1.2.8.6.4-1 1799 maggio 22-1800 giugno 4 "Indice de pagamenti ordinati dalla Nobile Deputazione ed eseguiti sal signor Cristoforo Longhi depositario. 1799". Rubrica dei pagamenti. 1 registro -2, class. 1.2.8.6.4-2 1800 febbraio Ordini di pagamento della deputazione all'approvvigionamento delle truppe austro-russe al depositario Cristoforo Longhi. 1 filza, pratiche 72 note: cartoncino neutro sottoserie 1.2.8.6.5 - Spese descrizione della fonte Estremi cronologici 1799 aprile 28-1800 giugno Unità 26 -1, class. 1.2.8.6.5-1 1799 aprile-1799 luglio "Decima filza. Contenente le polizze mancanti de necessari requisiti prescritti dal proclama 18 giugno 1799, assoggettate al consiglio della nobile deputazione, ed esaurite secondo la rispettiva loro deliberazione come dai uniti allegati... Polizze mancanti dei requisiti prescritti dal proclama del 18 giugno 1799, presentate nella cancelleria della deputazione all'approvvigionamento delle truppe austro - russe per ottenere pagamenti di forniture o rimborsi per beni requisiti o rubati. 1 filza cart., pratiche 11, num. rec., volgare -2, class. 1.2.8.6.5-2 1799 aprile-1800 maggio Polizze e mandati di pagamento per l'approvvigionamento delle truppe austro - russe. Spese e mandati di pagamento della deputazione delegata all'approvvigionamento delle truppe austro - russe. 1 filza cart., cc. 258, num. rec., volgare -3, class. 1.2.8.6.5-3 1799 aprile 28-1799 maggio 31 "Polizze e relativi ordini pel pagamento di diverse spese occorse in servizio delle truppe imperiali da 24 aprile 1799 a tutto 31 maggio detto" Spese e mandati di pagamento della deputazione delegata all'approvvigionamento delle truppe austro - russe. 1 fascicolo , cc. 66, num. rec., volgare -4, class. 1.2.8.6.5-4 1799 aprile 30-1799 maggio 31 "Polizze e relativi ordini pel pagamento di diverse spese occorse negli ospitali militari delle truppe imperiali da 24 aprile 1799 a tutto 31 maggio detto" Spese e mandati di pagamento della deputazione delegata all'approvvigionamento delle truppe austro - russe. 1 fascicolo , cc. 42, num. rec., volgare -5, class. 1.2.8.6.5-5 1799 aprile-1799 maggio Polizze e mandati di pagamento. Spese e mandati di pagamento della deputazione delegata all'approvvigionamento delle truppe austro - russe. 1 fascicolo , cc. 417, num. rec., volgare -6, class. 1.2.8.6.5-6 1799 maggio-1799 settembre "Filza prima contenente l'ordini dei pagamenti della nobile deputazione delegata all'approvvigionamento delle truppe austro - russe". Spese e mandati di pagamento della deputazione delegata all'approvvigionamento delle truppe austro - russe. 1 filza cart., cc. 485, num. rec., volgare -7, class. 1.2.8.6.5-7 1799 maggio 9-1799 maggio 31 "Polizze e relativi ordini pel pagamento di onorarii a diversi individui impiegati in servizio delle truppe imperiali da 24 aprile 1799 a tutto 31 maggio detto" Spese e mandati di pagamento della deputazione delegata all'approvvigionamento delle truppe austro - russe. 1 fascicolo , cc. 54, num. rec., volgare -8, class. 1.2.8.6.5-8 1799 maggio 13-1799 maggio 31 "Polizze e relativi ordini pel pagamento di paglia somministrata alle truppe imperiali da 24 aprile 1799 a tutto 31 maggio detto" Spese e mandati di pagamento della deputazione delegata all'approvvigionamento delle truppe austro - russe. 1 fascicolo , cc. 38, num. rec., volgare -9, class. 1.2.8.6.5-9 1799 giugno; antecedenti da 1799 aprile 24 "Polizze e relativi ordini pel pagamento di viveri e altri generi somministrati alle truppe imperiali da prmo giugno 1799 a tutto 30 detto" Spese e mandati di pagamento della deputazione delegata all'approvvigionamento delle truppe austro - russe. 1 fascicolo , cc. 71, num. rec. 78-148, volgare -10, class. 1.2.8.6.5-10 1799 giugno; antecedenti da 1799 aprile 27 "Polizze e relativi ordini pel pagamento del fieno somministrato alle truppe imperiali da prmo giugno 1799 a tutto 30 detto" Spese e mandati di pagamento della deputazione delegata all'approvvigionamento delle truppe austro - russe. 1 fascicolo , cc. 38, num. rec. 40-77, volgare -11, class. 1.2.8.6.5-11 1799 giugno Polizze e mandati di pagamento. Spese e mandati di pagamento della deputazione delegata all'approvvigionamento delle truppe austro - russe. 1 fascicolo cart., cc. 376, num. rec., volgare -12, class. 1.2.8.6.5-12 1799 giugno "Polizze e relativi ordini pel pagamento delli trasporti de militari con carri, carette, vetture in servizio delle truppe imperiali da primo giugno 1799 a tutto 30 detto" Spese e mandati di pagamento della deputazione delegata all'approvvigionamento delle truppe austro - russe. 1 fascicolo , cc. 115, num. rec. 162-276, volgare, stato di conservazione: cattivo, danni: umidità, sbiadimento -13, class. 1.2.8.6.5-13 1799 giugno 5-1799 giugno 28; antecedenti da 1799 aprile 18 "Polizze e relativi ordini pel pagamento di diverse spese occorse in servizio delle truppe imperiali da primo giugno 1799 a tutto 30 detto" Spese e mandati di pagamento della deputazione delegata all'approvvigionamento delle truppe austro - russe. Al numero 331 lettera dell'Amministrazione provvisoria della città e provincia di Pavia; al numero 358 lettera della congregazione municipale di Lodi 1 fascicolo , cc. 83, num. rec. 294-376, volgare -14, class. 1.2.8.6.5-14 1799 giugno 6-1799 giugno 15; antecedenti da 1799 maggio 31 "Polizze e relativi ordini pel pagamento delle spese occorse negli ospitali militari delle truppe imperiali da primo giugno 1799 a tutto 30 detto" Spese e mandati di pagamento della deputazione delegata all'approvvigionamento delle truppe austro - russe. 1 fascicolo , cc. 6, num. rec. 149-155, volgare -15, class. 1.2.8.6.5-15 1799 giugno 7-1799 giugno 25; antecedenti da 1799 maggio 31 Spese e mandati di pagamento della deputazione delegata all'approvvigionamento delle truppe austro - russe per salari. Spese e mandati di pagamento della deputazione delegata all'approvvigionamento delle truppe austro - russe. 1 fascicolo , cc. 17, num. rec. 277-293, volgare, stato di conservazione: cattivo, danni: umidità, fragilità del supporto, -16, class. 1.2.8.6.5-16 1799 giugno 8-1799 giugno 20; antecedenti da 1799 aprile 18 "Polizze e relativi ordini pel pagamento delle scarpe somministrate alle truppe imperiali da primo giugno 1799 a tutto 30 detto" Spese e mandati di pagamento della deputazione delegata all'approvvigionamento delle truppe austro - russe. 1 fascicolo , cc. 6, num. rec. 156-161, volgare -17, class. 1.2.8.6.5-17 1799 giugno 16-1799 luglio 5 "Quietanza per opere eseguite" Spese e carteggio con fornitori. 1 fascicolo -18, class. 1.2.8.6.5-18 1799 agosto-1799 settembre "Ordini per il mese di agosto 1799". Spese e mandati di pagamento della deputazione delegata all'approvvigionamento delle truppe austro - russe. 1 filza cart., cc. 366, num. rec., volgare -19, class. 1.2.8.6.5-19 1799 agosto 10-1800 gennaio 6 "Quietanze mobili mandati agli spedali militari a Crema e Lodi" Spese relative anche al trasferimento delle truppe russe da Martinengo a Brescia. 1 fascicolo , italiano, russo, francese, tedesco -20, class. 1.2.8.6.5-20 1799 settembre-1799 dicembre "Filza seconda. Ordini per pagamenti della nobile deputazione all'approvvigionamento delle truppe austro - russe e della magnifica congregazione delegata al governo della città, e provincia di Bergamo". Spese e mandati di pagamento della deputazione delegata all'approvvigionamento delle truppe austro - russe. 1 filza cart., cc. 243, num. rec., volgare -21, class. 1.2.8.6.5-21 1799 settembre-1799 dicembre "Filza terza. Pagamenti". Pagamenti effettuati dai provveditori del magistrato regio imperiale di sanità e spese della deputazione delegata all'approvvigionamento delle truppe austro - russe per rifornimento di alimenti alle milizie, stampa proclami e servizi diversi. 1 filza cart., cc. 48, num. rec., volgare, danni: acidità dell'inchiostro -22, class. 1.2.8.6.5-22 1799 settembre "Ricapiti de' pagamenti del mese di settembre 1799". Certificato dei deputati all'approvvigionamento delle truppe austro - russe Giambattista Donati e Antonio Pezzoli che attesta la consegna di sei carri di fieno alle truppe russe da parte dell'affittuario del Lazzaretto, presso il quale hanno alloggiato. 1 unità documentaria, mm. 210x160 -23, class. 1.2.8.6.5-23 1799 dicembre-1800 giugno "Filza quarta. Pagamenti". Polizze di spesa e relativi ordini di pagamento della deputazione delegata all'approvvigionamento delle truppe austro - russe. 1 filza cart., cc. 544, num. rec., volgare -24, class. 1.2.8.6.5-24 1800 febbraio-1800 marzo "Filza prima costituti. Bergamo, e sue vicinie, con corpi santi. Dal numero 1 al numero". Interrogazioni e testimonianze relative a richieste di rimborso per forniture alla milizia, avvenute nella cancelleria della deputazione all'approvigionamento delle truppe austro - russe. 1 filza cart., pratiche 24, num. orig., volgare -25, class. 1.2.8.6.5-25 1800 marzo "Filza ordini e conti de pagamenti per il mese di marzo 1800". Polizze di spesa e relativi ordini di pagamento della deputazione delegata all'approvvigionamento delle truppe austro - russe. 1 filza cart., cc. 190, num. rec., volgare -26, class. 1.2.8.6.5-26 1800 aprile "Ordini de pagamento seguiti nel mese di aprile 1800". Polizze di spesa e ordini di pagamento della deputazione delegata all'approvvigionamento delle truppe austro - russe. 1 filza cart., cc. 113, num. rec., volgare sottoserie 1.2.8.6.6 - Requisizioni descrizione della fonte Estremi cronologici 1799 maggio 3-1800 agosto 6 Unità 2 -1, class. 1.2.8.6.6-1 1799 maggio 3-1799 giugno 16 "Arrivo e partenza de carri requisiti. Bergamo li 3 maggio 1799" Bollettario, madre (rimasta) figlia (di cui restano alcuni pezzi). Controfirmati, quando lo sono, "Brini". 1 registro -2, class. 1.2.8.6.6-2 1799 maggio 20-1800 agosto 6 "Nota dei carri e bestie state rassegnate al deposito delle bestie disperse e vendute al pubblico incanto per non esser mai capitato alcuno che le riconoscesse di sua proprietà" All'interno, dopo l'elenco degli incanti: "Cassa tenuta da Giuseppe Viscardi all'officio della Nobile Deputazione alle bestie e carri dispersi" (1) 1 registro note: (1). Il deposito era in cittadella. sottoserie 1.2.8.6.7 - Scritture descrizione della fonte Estremi cronologici 1799 aprile-1800 giugno Unità 1 -1, class. 1.2.8.6.7-1 1799 aprile-1800 giugno Scritture. Scritture, corrispondenza, offerte per appalti vari, fideiussioni di fornitori e altri atti della deputazione all'approvvigionamento delle truppe austro-russe 1 mazzo, italiano e tedesco serie 1.2.8.7 - Collegio alle liti Con parte del 1519 dicembre 4 il consiglio maggiore di Bergamo decise di istituire il collegio alle liti, organo regolamentato esclusivamente dalle deliberazioni dei consigli (riportate poi nel "Capitolare Officiorum"). Composto da quattro membri, ("deputati alle liti"), il collegio godeva di un "pieno, libero, generale e speciale mandato" e dello stesso potere e autorità del consiglio maggiore in tutte le cause nelle quali sia parte la città, come attore o come convenuto, dovendo inoltre attendere alla esecuzione delle relative sentenze. Il 15 febbraio 1587 il consiglio maggiore completò la normativa relativa al collegio: il numero dei deputati venne portato a cinque, eletti tra quanti risultavano essere "cives prudentes", talvolta scelti all'interno dello stesso consiglio maggiore; la carica durava tre anni e nel corso dell'ultimo anno il consiglio maggiore doveva procedere alla riconferma di due e alla elezione di tre nuovi deputati. I deputati alle liti avevano il compito di "vedere e considerare lo stato e le raggioni di tutte le cause" della città, tanto di quelle in corso quanto di quelle future; portati i risultati delle loro consultazioni e deliberazioni in consiglio maggiore, dovevano eseguire le decisioni che questo avrebbe preso; il consiglio minore fissava di volta in volta l'emolumento spettante all'intero collegio o ai singoli deputati "havendo respetto alle fatiche che...haveranno fatte". La parte dispose inoltre che in futuro i deputati avrebbero presentare una relazione giurata dopo aver "diligentemente vedute le scritture" delle cause che si volevano sostenere o di quelle che si intendevano "favorire per nome di essa magnifica città", prima di poter "mover alcuna lite...accettar la protezione di alcuna causa"; analogamente si procedeva prima che la bina potesse scrivere al nunzio a Venezia o a quanti ivi difendevano cause pubbliche o private. In quest'ultimo caso i deputati potevano ricevere l'emolumento spettante per la visione delle scritture direttamente dalle parti in causa. descrizione della fonte Estremi cronologici 1589 febbraio 11-1797 febbraio 18 Unità 6 -1, class. 1.2.8.7-1 1589 febbraio 11 - 1637 novembre 18 "Lites 1589 usque 1637". Consulti e deliberazioni del collegio alle liti. 1 registro cart., cc. 220, num. rec., leg. orig. in pelle, volgare, danni: acidità dell'inchiostro -2, class. 1.2.8.7-2 1612 marzo 12-1682 gennaio 19; antecedenti da 1587 febbraio 15 "Lites 1612 usque 1682". Consulti e deliberazioni del collegio alle liti. A c. 2, parte presa dal consiglio maggiore con delibera, 1587 febbraio 15, relativa all'elezione del collegio alle liti e alle sue competenze. 1 registro cart., cc. 393, num. orig. fino a 54 poi rec., bianche cc. 1, 3-15, 32,34,47, leg. orig. in pelle, volgare, danni: acidità dell'inchiostro -3, class. 1.2.8.7-3 1682 gennaio 24 - 1728 febbraio 5 "Lites 1682 usque 172[8]" Consulti e deliberazioni del collegio alle liti. 1 registro cart., cc. 219, num. orig fino a 31, poi rec., mm. 330x230, leg. orig. in pelle, volgare -4, class. 1.2.8.7-4 1728 febbraio 14 - 1787 settembre 16 "Lites 1728 febbraro 14 usque 1787". Consulti e deliberazioni del collegio alle liti. Inserite cc. 10 di atti delle cause tra il marchese Pietro Martinengo e il comune per il pagamento di gravezze per la somma di lire quarantamila. 1 registro cart., cc. 191, num. orig. fino a 3, poi rec., leg. orig. in pelle, volgare -5, class. 1.2.8.7-5 1787 settembre 22 - 1796 dicembre 12 "1787 usque 1796. Consulti del magnifico collegio alle liti". Consulti e deliberazioni del collegio alle liti. Inserite cc. 10 di consulti di avvocati veneziani inviati a Bergamo dal nunzio a Venezia. 1 registro cart., cc. 144, num. rec.; bb. 136-144, leg. orig. in pelle, volgare, danni: acidità dell'inchiostro, roditori -6, class. 1.2.8.7-6 1796 gennaio 13-1797 febbraio 18; seguiti a 1800 febbraio 10 "1796. Scartafacio dl Magnifico Collegio alle Liti" Azioni del collegio alle liti (minute). 1 registro, cc. 22, leg. coperta originale in cartone, volgare In attesa di collocazione, novembre 2008 serie 1.2.8.8 - Deputati e collegio delle Biade Nel corso del tempo a più riprese, il comune si trovò nella necessità di acquistare all'estero cereali per far fronte a crisi di approvvigionamento. Il collegio delle biade si presenta, quindi, come collegio periodico, non del tutto stabile, ma neppure ascrivibile alle deputazioni straordinarie, vista anche la ricorrente metodologia di intervento, sempre di concerto con le autorità veneziane. In particolare, il "Collegio delle biade" appare attivo nella prima metà del '500 e sul finire del '700. descrizione della fonte Estremi cronologici 1428 luglio-1799 luglio Unità 50 sottoserie 1.2.8.8.1 - Azioni Ricorda: minute nei registri della serie omonima del collegio delle affittanze descrizione della fonte Estremi cronologici 1539 luglio 9-1790 aprile Unità 8 -1, class. 1.2.8.8.1-1 1539 luglio 9-1539 luglio 28 "Actiones deputati pro bladis". Azioni dei deputati delle biade. 1 registro, cc. 14, num. rec.; bianche cc. 3-14, leg. assente, latino e volgare -2, class. 1.2.8.8.1-2 1569 agosto 2-1569 agosto 8; antecedenti da 1483 giugno 18; seguiti a 1654 dicembre 17 "1560. Actiones collegii bladorum et mandata in fine". Azioni del collegio delle biade. Contiene: ducale di Giovanni Mocenigo del 1483 giugno 18 circa il mercato delle biade di Bergamo (copia); proclama del podestà di Bergamo 1569 febbraio 22 circa biade; deliberazione del consiglio maggiore di Bergamo istitutiva del collegio, 1569 luglio 31 e altra parte del 1569 dicembre 26; "Ex libro proclamationum Clarissimi Domini H. Bernardo potestatis Bergomi", 1602 febbraio 5; relazione dei deputati del collegio, 1602 febbraio 21; deliberazione del consiglio della terra di Albino, 1654 dicembre 27. 1 fascicolo cart., cc. 25, nn., leg. originale in cartone scucito, latino e volgare -3, class. 1.2.8.8.1-3 1586 agosto 19-1590 luglio 5; seguiti a 1591 marzo "1586 et 1587. Actiones bladorum". Azioni e mandati del collegio delle biade. Contiene "Bando sopra le biave" del podestà e capitano di Treviso, a stampa. 1 registro, latino e volgare -4, class. 1.2.8.8.1-4 1590 agosto 23-1597 maggio 16 "Annotaciones et ordines Magnifici Collegii Bladorum pro anno 1590 1591. Et alterius erecti de anno 1591. Et alterius instituti de anno 1596". Azioni e mandati del collegio delle biade. All'inizio deliberazione istitutiva del collegio, 1590 agosto 23; al termine "Sessioni et deliberationi del magnifico collegio alle biave eletto alli 19 d'ottobre 1596". 1 volume, cc. 54, num. orig.; bianche cc. 29-43, 45-54. Dopo la c. 54 carte sciolte, latino e volgare note: cartelletta -5, class. 1.2.8.8.1-5 1598 agosto 17-1603 aprile 2; allegati da 1593 agosto 14; seguiti a 1613 marzo 6 "In questo libro saranno notate le attioni, terminationi, et deliberationi del Magnifico Collegio eretto per la Magnifica Città di Bergamo alla provision de formenti per nome publico come nella parte del Magnifico Consiglio de di 14 agosto 1598 scritte per noi cancelleri di essa Magnifica Città". Azioni del collegio delle biade. Alle cc. 2r-3r copia della deliberazione del consiglio maggiore istitutiva del collegio, 14 agosto 1590; alla c. 6 copia di autorizzazione del doge Marino Grimani all'acquisto di 6000 some di cereali su mercati esteri (Marca, Romagna, Regno e Baruzzo), 18 agosto 1598; fra le cc. 39 e 40 relazione al consiglio circa l'attività di Ludovico Benalio, tesoriere del collegio alle biade nel 1590, 14 agosto 1593; fra le cc. 63 e 64 "Conto della compra e vendita di formenti per la Magnifica Città di Bergamo l'anno 1603"; 1 registro, cc. 68, num. orig. 1-67, 113, leg. senza coperta -6, class. 1.2.8.8.1-6 1598 agosto-1599 aprile "Scartafolio et notta delle attioni del Magnifico Collegio alla provision di biave per parte del Maggior Consiglio de dì 14 agosto 1598" Azioni del collegio delle biade. 1 registro, num. rec., leg. assente, latino e volgare -7, class. 1.2.8.8.1-7 1618 aprile 19-1618 maggio 10; 1632 marzo 6 "Acta collegii bladorum 1618 et 1632". Azioni del collegio delle biade. 1 fascicolo , cc. 11, latino e volgare -8, class. 1.2.8.8.1-8 1782 aprile-1790 aprile "1782 usque 1790. Filza delle terminazioni ed ordini del Magnifico Collegio alle biade estraordinario". Azioni del collegio straordinario alle biade: scritture di acquisto grani dei deputati della città e del territorio in trasferta a Venezia, Verona o in Bergamo; dichiarazioni di vario genere; richieste a podestà vicecapitano e scritture dello stesso; copie di ducali di Paolo Renier (autenticate dal vicecancelliere pretorio) e di decreti del consiglio dei Pregadi; contratti di vendita di cereali a istituzioni del territorio (misericordie di Nese, Albino, Cazzaniga, Ponteranica, Palazzago, Borligo; comuni di Ardesio, Castione, Vall'Alta, Cene, Boltiere; vicinia di Gromo e Boario; ospedale grande di Bergamo, Luogo Pio Colleoni; negozio di ferrarezza di Lenna; privati di Bergamo e altre località); suppliche per dilazioni debiti. Allegati: "Prezzi de formenti e formentoni pervenuti al Magistrato Eccellentissimo delle Biave con l'ultime lettere spedite da pubblici cancellieri della Terra Ferma, ridotti a peso e valuta veneta sino tutto 30 settembre 1782". 1 filza cart., cc. nn., volgare sottoserie 1.2.8.8.2 - Autorizzazioni descrizione della fonte Estremi cronologici 1569 ottobre 2-1569 novembre 19 Unità 3 -1, class. 1.2.8.8.2-1 1569 ottobre 2-1569 ottobre 27; seguiti a 1570 febbraio "Debitori de condur biave in mercato per licenza de vache". Autorizzazioni al "trasporto" di bovini nel milanese con l'obbligo di portare cereali in città (per la vendita) (1). 1 fascicolo , cc. 9 note: (1). Le persone autorizzate sono di Foppolo, Carona, Branzi, Ronco, Valgoglio, val Seriana, Serin'alta, Pagliaro, Peia, Ardesio, Cespedosio, Baresi. -2, class. 1.2.8.8.2-2 1569 ottobre 5-1569 novembre 19 "Debitori di biave per licenze de vini". Autorizzazioni al "trasporto" di vino nel milanese con l'obbligo di portare cereali in città (1). 1 fascicolo , cc. 10 note: (1). 1. Le persone autorizzate sono di Bergamo, Capriate, Brembate di sotto, Grignano, Scanzo, Tagliuno, Calusco, San Gervasio. -3, class. 1.2.8.8.2-3 1569 ottobre 11-1569 novembre 16 "Debitori di biave per licenze di arme et da estraherne dalla Città". Autorizzazioni a ricevere cereali con l'obbligo di portarne altrettanti in città (per la vendita). 1 fascicolo , cc. 16 sottoserie 1.2.8.8.3 - Consegna, vendita, dichiarazioni di possesso di cereali descrizione della fonte Estremi cronologici 1569 ottobre 11-1789 settembre 1 Unità 12 -1, class. 1.2.8.8.3-1 1569 ottobre 11-1569 novembre 8 Consegne. Consegne di cereali e legumi a famiglie di Chignolo, Carvico, Villa d'Adda, Albano, Gorlago, Mapello, Comun Nuovo, Colognola, Daste, Urgnano, Campagnola, Treviolo, Mozzo, Ciserano, Lurano. Notaio del collegio alle biade, Gerolamo Maldura. 1 registro, cc. 48, latino e volgare -2, class. 1.2.8.8.3-2 [1569] "Tavola de tutti i luoghi et vicinanze ove si ritrovano le biave descritte nel presente volume. Et prima della città di dentro seguendo il rimanente per ordine quanto si può" (1) Notificazioni di privati circa il numero di bocche e la quantità di cereali presenti nelle proprie abitazioni (2). 1 volume, cc. 29 note: (1). A c. 1. (2). Prima le vicinanze della città, poi i borghi, quindi i comuni del circondario: Grumello e Lallio, Osio sotto, Boltiere, Verdello, Stezzano, Zanica, Seriate, Albano, Brusaporto, Bagnatica, Costa, Gorlago, Scanzo, Villa di Serio, Alzano di sotto, Ponte San Pietro, Brembate di sopra, Locate, Prezzate, Terno, Cerchiera, Bonate sopra e Bonate sotto. -3, class. 1.2.8.8.3-3 1570 gennaio 9-1570 febbraio 23 Cereali venduti nel mercato cittadino e usciti dalla città. 1 fascicolo , cc. 35 -4, class. 1.2.8.8.3-4 1570 aprile 1-1570 maggio 13 Cereali entrati e venduti in città. (1) 1 fascicolo , cc. 17 note: (1). Indicazioni delle quantità per porta e suddivisione fra cereali forestieri e terrieri -5, class. 1.2.8.8.3-5 [XVI III quarto] "Libretto et notta di personi del vicariato di Almenno et loro biave grosse et minute, legummi et castagne, fatti in executione de lettere del clarissimo podestà de Bergamo de di 6 et 19 otobrio et adi 7 e 21 detto datte al spectabile signore vicario de Almenno et descritti de comune in comune come qui sotto". Notificazioni di privati circa il numero di bocche e la quantità di cereali presenti nelle proprie abitazioni. Sottoscrizioni di Carlo Marchesius, cancelliere (del vicario?). 1 registro, leg. senza coperta -6, class. 1.2.8.8.3-6 [1591] Cereali presenti nelle abitazioni di abitanti del territorio. 1 registro, latino e volgare, stato di conservazione: cattivo, danni: umidità, sbiadimento dell'inchiostro, macchie -7, class. 1.2.8.8.3-7 1631 luglio "1631. Dispensa delli formenti della Magnifica Città di Bergomo a prestinari e farinari" Dispensa di farine. 1 unità documentaria, cc. 4, num. rec., leg. originale in cartone, volgare -8, class. 1.2.8.8.3-8 1675 ottobre-1675 ottobre "1675 29 ottobre presenta per il signor Cancelliere della Val Calepio. Consegne di biade fatte nella valle Calepio l'anno 1675". Ricevute delle some di farina consegnate ai consoli e sindaci dei comuni della valle Calepio. 1 filza, cc. 440, num. orig., volgare -9, class. 1.2.8.8.3-9 1701 dicembre-1702 gennaio Dichiarazioni di cereali posseduti da abitanti del territorio. 1 fascicolo , volgare -10, class. 1.2.8.8.3-10 1782 agosto-1784 marzo "1782 usque 1783 1793. Filza delle ricevute rilasciate dalla ditta Giovanni Antonio Sonzogno depositaria del Magnifico Collegio alle Biade e del Magnifico signor Priore del Sacro Monte". Ricevute delle somme versate dal collegio alle biade al Sacro Monte dell'Abbondanza di Bergamo. 1 filza, num. rec., volgare -11, class. 1.2.8.8.3-11 1783 "Deve il Signor Giuseppe Moscheni Solarolo della Nobile Deputazione alle Biade il sudetto Introito, ed Uscita Grani, come ai suoi Libri. Avere" Movimentazione some di cereali. 1 unità documentaria cart., cc. 2, num. rec., mm. 46x310, volgare -12, class. 1.2.8.8.3-12 1789 settembre 1 Elenco di cereali. Cereali presenti in Pagliaro, Valsecca, Scano, Pianca, Gorlago, Locate indicati su moduli a stampa del podestà e vicecapitano Francesco Morosini. 1 fascicolo , cc. 6 sottoserie 1.2.8.8.4 - Scritture diverse e strumenti descrizione della fonte Estremi cronologici 1587 dicembre-1795 luglio 22 Unità 9 -1, class. 1.2.8.8.4-1 1587 dicembre-1603 luglio "Instrumenti de censi fatti per li Magnifici Collegii alle biave et altri deputati publici con l'afrancation di quelli et liberationi et altri diversi non registrati in libro de contratti" Censi costituiti dai collegi delle biade e alle beccarie. 1 volume, num. rec., leg. coperta originale in cartone, scucita, latino e volgare -2, class. 1.2.8.8.4-2 1592-1701 maggio 24; antecedenti da 1483 giugno 18 "1593. Scritture del collegio alle biave". Note contabili dei deputati del collegio delle biade. Contiene: ducale di Giovanni Mocenigo 1483 giugno 18 circa il mercato di biade di Bergamo (copia). Sommario di un processo 1601-1601 contro il podestà di Bergamo Gerolamo Bernardo. Nota dei giudici alle vettovaglie di Bergamo sull'operato di Giulio Mazzoleni, deputato al mercato delle biade, 1651). Ducale di Nicolò Sagredo 1675 ottobre 2 circa biade (copia). Dichiarazioni di Francesco Asperti, notaio al mercato delle biade, 1701 maggio 17 e maggio 24. 1 fascicolo , cc. 25, num. rec., latino e volgare -3, class. 1.2.8.8.4-3 1602-1615 Relazioni e scritture. Relazioni al collegio delle biade, scritture contabili e ricevute di fornitura di cereali. 1 fascicolo , cc. 23 -4, class. 1.2.8.8.4-4 1622 settembre 14-1629 ottobre 5 "Scriture ritrovate ne libri del Colleggio alle biade 1622 et 1628 1629". Scritture del collegio delle biade. Note sulla distribuzione di cereali. Elenco dei mandati emessi dal collegio. 1 filza, latino e volgare -5, class. 1.2.8.8.4-5 1628 gennaio-1628 novembre "1628. Per l'estrattion de biade da terre aliene per la fame del 1628". Suppliche al doge; lettere al collegio delle biade; deliberazioni del consiglio maggiore del comune di Bergamo e del senato di Venezia. 1 fascicolo , latino e volgare -6, class. 1.2.8.8.4-6 1628 Suppliche, relazioni e scritture. Suppliche, relazioni e scritture dei deputati "alla compera dei cereali" Federico Alessandri, Sebastiano Fuginello, Giovanni Battista Petrobello, Decio Averaria, Galeazzo Grumello e Gerolamo Alzano. 1 fascicolo , cc. 6 -7, class. 1.2.8.8.4-7 1691 giugno 9-1691 agosto "Per la ducale circolare prohibente l'inchietta di biade, ma però non publicata in Bergomo" Suppliche della città al doge, deliberazione del consiglio dei pregadi e ducale di Francesco Mauroceno ai rettori Daniele Rainerius podestà e Agostino Nani capitano con la quale chiede un parere sulle suppliche allegate circa la compravendita di cereali sui mercati di Bergamo e Romano. 1 fascicolo -8, class. 1.2.8.8.4-8 1782 ottobre 7-1784 luglio 15 Acquisto di cereali. Atti relativi all'acquisto da parte della città di cereali per fare fronte alla carenza sul mercato interno e al rifiuto del clero a contribuire (1). Contiene: ducali di Paolo Rainerius, 1782 dicembre 31, 1783 luglio 26, novembre 29 e dicembre 8; proclama di Francesco Morosini I, podestà vicecapitano, sulla semina dei cereali, a stampa, 1783 aprile 22; lettere dei revisori e regolatori delle entrate pubbliche in cecca di Venezia. 1 volume, cc. nn., leg. assente, volgare, stato di conservazione: pessimo, danni: umidità, sbiadimento dell'inchiostro note: (1). Cfr ducali, unità 106. -9, class. 1.2.8.8.4-9 1795 maggio 13-1795 luglio 22; allegati da 1428 giugno 16 Importazione di cereali. Carte relative all'importazione di cereali dalla Lombardia austriaca e circa la competenza del capitano e vicepodestà sui mercati di cereali del bergamasco, inclusi quelli di Romano, Clusone e Sarnico. Proteste delle valli Seriana Superiore e Camonica. Alle cc. 3, 6 e 24 lettere dei sopraprovveditori e provveditori alle biave di Venezia al capitano e vicepodestà; alla c. 5 proclama del Capitano e vicepodestà Alessandro Ottolini sui cereali, a stampa; alla c. 11 proclama del capitano e vicepodestà Alessandro Ottolini sul mercato di Sarnico, a stampa; alle cc. 14-15 deliberazione del consiglio della valle Seriana Superiore; alla c. 23 lettera di Alvise Mocenigo II, capitano e vicepodestà di Brescia; alla c. 25 lettera di Orazio Tadini Oldofredi, capitano della valle Camonica; alla c. 28 lettera dei deputati della valle Seriana Superiore; alle cc. 29 e 30 lettere di Zuanne Vincente Foscarini, residente veneto in Milano. 1 fascicolo , cc. 62, num. rec. fio a 31, poi bianche e nn., leg. assente, volgare sottoserie 1.2.8.8.5 - Corrispondenza descrizione della fonte Estremi cronologici 1562 luglio-1783 gennaio Unità 6 -1, class. 1.2.8.8.5-1 1562 luglio-1563 gennaio "Litterarum collegii bladorum 1562". Lettere ai rettori e al collegio delle biade da parte di Nicolò Carara da Milano, Novara e Moncalieri, Sigismondo Cavallo da Fossano, Antonio Mazza da Milano, Giovanni Angelo Purpurato da Moncalieri. Copie di lettere spedite. 1 filza, pratiche 26, num. rec., latino e volgare -2, class. 1.2.8.8.5-2 1569 febbraio-1570 aprile "14 februarii 1569 usque 30 aprillis 1570". Lettere ai rettori e al collegio delle biade da parte degli oratori delle Tre Leghe Grigioni da Coira e dei Consiglieri delle Tre Leghe, degli ufficiali alle rason nuove di Venezia, del podestà e provveditore di Romano, del console e consiglieri della città di Zurigo, del borgomastro e senato della città di Zurigo, del podestà di Morbegno, di Bernardo Vertema da Coira, Paolo Botagisi da Chiavenna e Zurigo, Giacomo Vincler da Zurigo e Marco Zobii da Coria; copie di lettere spedite (1); scritture di rettori e collegio (2); atti nell'ufficio del vicario della valle Gandino e del vicario di valle Brembana Superiore. 1 filza, pratiche 55, num. rec., latino, volgare e tedesco note: (1). Ma anche un originale dei rettori al borgomastro e senato di Zurigo. (2). Fra cui nota spese di Paolo Botagisi "mandato nella Allemagna" nell'autunno 1569. -3, class. 1.2.8.8.5-3 1586 settembre-1597 giugno "Filza de letere et atti del Magnifico Collegio alle biave 1586. Et d'altri collegii posteriormente eletti cioè 1587 5 settembre, 1589 22 luglio, 1590 23 agosto, 1591 5 settembre, 1596 19 ottobre, 1598". Lettere ai rettori e al collegio delle biade (deputati del monte dell'abbondanza) da parte dei nunzi in Venezia Antonio Mutio e Gerolamo Marenzi, dei provveditori e sopraprovveditori alle biade di Venezia, del podestà e provveditore di Romano e di Antonio Peverello da Milano e Chiavenna, Gerolamo Ficieni da Chiavenna, Coira e Zurigo, Giovanni Pietro Pestalozzi da Chiavenna, Martino Locatello dalla costa di Chiavenna, Giovanni Giacomo Barella da Ferrara, Galeazzo Visconti da Pagazzano, Antonio Assonica da Padova, Giovanni Francesco Mageni da Venezia, Giovanni Battista Finardi da Brescia, Giovanni Benaglio da Ferrara, Castiglione delle Stiviere e Mantova, Giovanni Battista Guerrieri da Mantova, Aurelio Furietti da Venezia, Tommaso Morosini da Venezia (1), Rocco Acerbi da Ferrara e Mantova, Giacomo e Placido Regazzoni da Venezia. Copie di lettere spedite (2). Scritture di rettori e collegio (3) Licenze a stampa dei provveditori alle biade di Venezia. Lettere di Antonio Robacini di Rigosa da Venezia a Giovanni Giacomo Albergoni in Alzano (4). 1 filza, num. rec., latino e volgare note: (1). Già capitano di Bergamo nel 1577-1578. (2). Tra cui a Francesco Martinengo, generale "per sua altezza di Savoia", e i consiglieri delle tre leghe grigione. (3). Tra cui ricevute di acquisti di cereali sul mercato di Romano. (4). In una delle quali, datata 10 gennaio 1587, ragguaglia sulle notizie arrivate a Venezia circa la guerra tra Turchi e Persiani. cartoncino normale -4, class. 1.2.8.8.5-4 1598 agosto-1603 maggio "1599. Magnifici Collegii ad provisionum bladorum 1598. Et alterius electi 1601 octobris et alterius electi 7 januarii 1603". Lettere ai rettori e al collegio delle biade (deputati del monte dell'abbondanza) da parte dei nunzi in Venezia Ercole Vitalba e Gerolamo Carrara Benaglio, dei consoli del comune di Pesaro e di Sebastiano Fuginellus, Valerio Antelmi da Milano Bernardino Almerio da Pesaro, Senigallia, Rocco Pirro da Piacenza; copie di lettere spedite; scritture di rettori e collegio. 1 filza, num. rec., volgare -5, class. 1.2.8.8.5-5 1618 aprile-1618 aprile "1618. Mandata et littere pro distribuzione frumenti". Lettere ai rettori e al collegio delle biade (deputati del monte dell'abbondanza) da parte del luogotenente e del commissario della val San Martino, del vicario della valle Seriana Inferiore, del luogotenente del vicario della valle Imagna, del vicario della valle Gandino, del podestà di Cologno, del vicario della valle Brembana Inferiore, del luogotenente del podestà di Lovere; copie di lettere spedite, scritture di rettori e collegio. 1 fascicolo , volgare -6, class. 1.2.8.8.5-6 1782 settembre-1783 gennaio "1782 ad 1783. Filza di lettere diverse relative al negozio biade di questa Città". Lettere al cancelliere del comune Sebastiano Casizzi e al conte Coriolano Brembati da parte di Felice Calvi da Venezia, Giulio Cesare Agosti da Bolgare, Telgate, Grumello del Monte (1), Gerolamo Secco Suardo da Lurano, Giovanni Battista Vertova da Venezia, Antonio Terzi da Venezia, Antonio Greppi da Milano, Mosé Coen da Mantova, Vincenzo Terzi da Ponte di Lagoscuro; copie di lettere spedite. 1 filza, num. rec., volgare note: (1). Deputato alle biade. sottoserie 1.2.8.8.6 - Scritture contabili descrizione della fonte Estremi cronologici 1559 dicembre-1799 luglio Unità 10 -1, class. 1.2.8.8.6-1 1559 dicembre-1560 dicembre "Filza del Magnifico Collegio delle biade del 1559 e 1560". Ricevute di prestiti e di restituzione di prestiti del collegio alle biade. Contabilità di acquisti di cereali e vini: lettere a Bonifacio Agliardi, tesoriere del collegio delle biade, da parte di Alessandro Barille da Treviglio e Bernardo Sambusita da Venezia; atti del podestà Lorenzo Bragadeno. 1 filza, num. rec., latino e volgare -2, class. 1.2.8.8.6-2 1612 febbraio 14-1612 dicembre 13 "Conto del riscosso et pagato per il collegio delle biave dalla Magnifica Comunità di Bergamo per l'anno 1612". Entrate e uscite del collegio alle biade a cura del tesoriere. 1 registro, cc. 8, mm. 200x150, leg. senza coperta note: cartelletta -3, class. 1.2.8.8.6-3 1782 luglio-1799 luglio Ordini. Ordini del collegio straordinario delle biade al cancelliere del comune perché faccia bolletta al tesoriere del sacro monte di Pietà il quale pagherà gli interessi su prestiti o anticipi per acquisti di cereali. 1 filza, pratiche 124, num. orig., volgare -4, class. 1.2.8.8.6-4 1782 ottobre 12-1799 luglio 12 "1782. Bolette del Magnifico Collegio Estraordinario alle biade". Contabilità del collegio straordinario alle biade. 1 registro, cc. 20, num. rec., leg. originale in cartone, volgare -5, class. 1.2.8.8.6-5 1782 ottobre 17-1783 marzo 17 "Libro proviste biade per conto della Nobile Deputazione della Magnifica Città di Bergamo". Fornitori di cereali del collegio delle biade. 1 registro, cc. 22, num. rec.; bianche cc. 15-22, mm. 195x145, leg. originale in cartone, volgare -6, class. 1.2.8.8.6-6 1782 ottobre-1782 novembre Bilancio. Bilancio del collegio alle biade. 1 atto singolo, cc. 4, num. rec., leg. presente foro di filza, volgare -7, class. 1.2.8.8.6-7 1782 dicembre 17-1784 gennaio 21 "Anno 1782. Spese biada per conto della nobile deputazione alla medesima". Libro giornale del collegio delle biade. 1 registro, cc. 12, num. orig. fino a 10, poi rec.; bianche cc. 11-12, leg. originale in cartone, volgare -8, class. 1.2.8.8.6-8 1783 gennaio 30-1783 agosto 23 "Libro di quanto o ricevuto e pagato". Contabilità del collegio delle biade. 1 registro, cc. 18, num. rec.; bianche cc. 8-18, leg. originale in cartone, volgare, stato di conservazione: cattivo, danni: sfascicolato -9, class. 1.2.8.8.6-9 1783 febbraio 20-1783 aprile 10 Ricevute. Ricevute dei deputati del comune di Sarnico attestanti la vendita di cereali per conto del collegio delle biade, al quale gireranno le somme incassate. 1 registro, cc. 24, num. rec., leg. assente, volgare -10, class. 1.2.8.8.6-10 1783 aprile 10-1783 maggio 3 Ricevute. Ricevute dei deputati del comune di Sarnico attestanti la vendita di cereali per conto del collegio delle biade, al quale gireranno le somme incassate. 1 registro, cc. 24, num. rec., leg. assente, volgare sottoserie 1.2.8.8.7 - Raccolte di proclami descrizione della fonte Estremi cronologici 1428 luglio-1717 gennaio Unità 2 -1, class. 1.2.8.8.7-1 1428 luglio-1715 luglio "1691 1709. Proclama bladorum eccellentissimi Sagredi et eccellentissimi Delfini". Proclami a stampa dei podestà Gasparo Zane, Paolo Lion, Alvise Mocenigo III, Angelo Da Mosto, Carlo Belegno, Nicolò Pasqualigo, Mario Savorgnan, Paolo Corraro, Andrea Capello, Giovanni Battista Corner, Leonardo Dolfino, Alvise Zorzi III, del capitano Giovanni Michieli e del provveditore Marco Ruzini, copie di proclami e di ducali e altri ordini da parte del podestà e capitano di Crema, dell'avogaria di comun e della quarantia civil nuova di Venezia circa cereali. 1 fascicolo , volgare -2, class. 1.2.8.8.7-2 1649 novembre-1717 gennaio Proclami. Proclami a stampa dei podestà Paolo Lion, Carlo Belegno, Zuanne Falier, Mario Savorgnan, Alessandro Gritti, Pietro Pisani, Zaccaria Sagredo, Daniele Renier, Giovanni Francesco Pasqualigo, Girolamo Corner, Paol'Antonio Labia, Leonardo Dolfino, Sebastiano Contarini, Antonio Marin Priuli, Carl'Antonio Gambara e dei capitani Giovanni Cornaro, Domenico Bragadin, Francesco Soranzo circa cereali. 1 fascicolo , 26 pezzi, volgare serie 1.2.8.9 - Deputati e Collegio delle acque I momenti fondamentali per la storia della costituzione del collegio delle acque sono tre: il 26 giugno 1561, quando il consiglio maggiore del comune decise, vista la difficoltà di coinvolgere privati e pubblici interessati alla manutenzione del corso del fiume Serio, di eleggere "... deputati non interessati et fuori d'ogni sospitione di diverse parentele quali habbino a trattar, consultar, et diffender le raggioni di questa Magnifica Comunità, così avanti li Illustrissimi Signori Rettori, come nell'Inclita Città di Venetia, avanti qualunque Magistrato et Eccellentissimo Consiglio contra ciascuno che pretenda et voglia sottrahersi dalle suddette spese, potendo li Magnifici Deputati, over la maggior parte , intorno questo far tutte quelle provigioni per diffender et far espedir dette cause...". La deliberazione venne reiterata, e i deputati rinnovati, nel maggio 1563 3 nel dicembre 1565. Il 29 marzo 1572, ancora il consiglio maggiore decise che " ... sia datta quella libertà et auttorità che ha questo Consilio al Collegio dei Magnifici sette Deputati al governo di essa aqua del Serio, così nelle liti che occorressero farsi, come in ogni altra cosa pertinente al maneggio et governo di detta aqua, potendo essi Magnifici Deputati dar quelli ordini, far quelle elettioni et tansar quelli salarii che per prudentia loro giudicaranno convenir a questo negotio, et tutto quello sarà ordinato per essi vero la maggior parte vaglia et tenga come per questo Consilio fatto, et ordinato fosse. Salvo però che non sia loro lecito far elettioni d'oratori, ne venghi ad alienationi de beni di questa Comunità senza espressa licenza di questo Maggior Consilio". Infine, il 12 aprile 1572, il collegio, in quella riunione formato dai cinque deputati della città Gerolamo Grumello, Giovanni Pietro Corregius, Severo A Sale, Lattanzio Marchesius e Ursino Rota, dal "factor" del monastero di Santo Spirito, Alessandro Salvaneus e Gerolamo Suardus (questi come sindaci della coda del Serio agendo come rappresentanti della stessa), decise che le riunioni avrebbero dovuto avere cadenza periodica, cioé ogni martedì alle 20 nei mesi di gennaio-maggio "... per poter tratare, risolver et deliberare di tutte quelle cose che occorreranno per la conservation d'essa seriola ...". La costituzione, a fine '600, del "Collegio delle affittanze" chiarì definitvamente le competenze soprattutto nell'ambito della gestione delle seriole, in precedenza non sempre con chiarezza definite. Una parte del maggio 1697, infatti, attribuì al "Collegio delle acque" la piena competenza nell'affitto delle seriole, fino a quel momento curato dai deputati, prima, e dal collegio delle affittanze poi. descrizione della fonte Estremi cronologici 1233 gennaio 8-1804 luglio 30 Unità 66 sottoserie 1.2.8.9.1 - Azioni Ricorda: minute nei registri della serie omonima del collegio delle affittanze descrizione della fonte Estremi cronologici 1572 aprile 12-1796 settembre 27 Unità 5 La sottoserie é formata da cinque registri che coprono integralmente l'arco cronologico che va dalla costituzione del collegio (1561) alla fine del '700. Nel 1572 il collegio, dopo essersi data un'organizzazione interna, si riunì nel complesso 10 volte, in particolare: 15 e 29 aprile, 8, 13 e 23 maggio, 3, 6 e 13 giugno, 1° e 8 luglio. Il registro passa poi al 30 marzo dell'anno successivo, quando abbiamo solo 3 riunioni: 30 marzo, 5 e 28 maggio. Nel 1574 abbiamo 8 riunioni: 12, 18 e 27 maggio, 5, 17 e 26 luglio, 16 ottobre, 18 dicembre. Nel 1575 le riunioni sono 7: 18 aprile, 2, 21 e 25 maggio, 17 giugno, 1° luglio, 29 ottobre. Nei primi anni, quindi, il collegio si riunisce con una periodicità varia e preferibilmente nei mesi primaverili ed estivi. Quale era in genere l'oggetto delle riunioni? Ad esempio, il 29 aprile 1572 si diedero 400 lire ai due provisori del Serio come "budget" annuo per le necessarie riparazioni; si diede poi mandato a Severo A Sale di verificare la posizione di due privati in merito al pagamento di taglie. Il collegio, inoltre, diede parere favorevole alle spese sostenute dal tesoriere del collegio. Nella seduta dell'8 maggio successivo il collegio decise in primo luogo di scrivere al nunzio in Venezia perché intervenisse contro una sentenza del podestà in una causa (persa) col comune di Stezzano datata 26 giugno 1559; poi furono emessi alcuni mandati per il tesoriere. Fu ascoltato infine il presidente della Misericordia Maggiore circa le spese per la manutenzione del corso del Serio. Il 13 maggio il collegio si occupò invece delle autorizzazioni ad estrarre acqua dal Serio e da alcune seriole (seriola Duoda, seriola Nuova); inoltre interessò il nunzio circa un'altra sentenza dei rettori. Altri esempi: il 3 giugno si diede voce al contestabile della porta di Broseta circa la situazione delle rive del Serio fuori detta porta. Vediamo l'andamento delle sedute: 1576: 7 (da notare una lunga relazione di due deputati circa riparazioni e manutenzione al corso del Serio e l'elezione di deputati per ogni mese da maggio a settembre per i controlli di ordinaria amministrazione. Importanti i capitoli per la fluitazione del legname stabiliti il 22 maggio). 1577, 3. 1578, 5 (da segnalare che nella seduta del 13 dicembre si diede lettura di una deliberazione del consiglio maggiore del 13 giugno 1498 sull'estrazione dell'acqua del Serio da parte del monastero di Santo Spirito). 1579, 6. 1580, 3. 1581, 5. 1582, 5 (di cui tre nei giorni 3, 4 e 5 maggio). 1583. 3. 1584, 4. 1585, 5 (di cui quella del 12 maggio in Nembro). 1586, 12. 1587, 8. 1588, 4. 1589, 6. In seguito, stante una certa periodicità abbastanza stabile, abbiamo interessanti relazioni di deputati sullo stato degli argini rilevato in visite ad hoc. In seguito, la periodicità cambia un poco, aumentano le sedute ma anche le registrazioni dei deputati di mese, ai quali viene delegata in parte l'ordinaria amministrazione. Esempio del 1617: riunioni plenarie 7, altre riunioni o decisioni 11. Si assiste, pare, ad una delega di attività. Comunque, l'oggetto delle riunioni si ripete: pagamento del provisore o del tesoriere, relazioni dopo cavalcate, suppliche, fideiussioni di appaltatori. Nel terzo registro, relativo al '700, appaiono le segnature delle varie zone, comunque siamo sempre sul Serio e dintorni. Periodicità: 1709, 13 con diverse concessioni da parte dei deputati di mese, 1712, 4. 1718, 5. 1725, 9. 1729, 4. 1732, 8 (17 registrazioni). Ad esempio, nel 1732 possiamo rilevare quanto segue: 11 gennaio, seduta del collegio che decide: un'azione in merito alla stesura del libro dei debitori delle taglie del Serio da parte del provisore; l'elezione di due deputati per fare i conti delle spese sostenute dal 1728 a tutto il 1731. 29 aprile, fu deciso di chiedere a mastro Domenico Bottani, muratore, il rimborso di quanto pagato negli ultimi due anni in più del dovuto. Il Bottani, nei capitoli d'appalto, si era impegnato a operare personalmente e a farsi sostituire solo dietro consenso del collegio. Percepiva 50 soldi al giorno, 45 sarebbero spettati al sostituto. Il Bottani, però, si era fatto sostituire spesso dal fratello sempre, però, per 50 soldi. Il collegio chiese quindi il rimborso la differenza. Si decise, quindi, che al capomastro venisse fornito un libretto di lavoro, vistato dal cancelliere del comune, ove segnare date e nomi dei muratori impiegati. 5 maggio, accordo con due privati per far portar via la terra residua delle "sgurazioni" degli anni passati posta sulle rive della seriola della città fra la casa del Maffeis e il Santissimo Gesù. 23 maggio, dopo avere lette le segnature "fatte dietro agli acquedotti", si passò a verificare le posizioni debitorie delle monache di Santa Maria del Paradiso e di un privato per concessioni degli anni precedenti. Poi si prese in esame la richiesta delle tre valli Seriana circa il rifacimento di un ponte in Alzano superiore, richiesta accolta con il rifacimento completo del manufatto. Si concesse a due privati di far costruire un muro "nella ripa della seriola per sostener il ponte levatore sopra la seriola della Città". 6 giugno, vinne rilasciato (senza riunione di collegio) un mandato al provisore che richiedeva al seriolaro affinché, entro la sera dell'8, "debba haver invasato otto canali d'acqua nel vaso della seriola di questa Città". 9 giugno, licenze ad un "rasegotto" di "invasar" nella seriola 996 pezzi di peghera, ad uno di Nembro di fare la stessa cosa con 100 pezzi e ad un terzo per 104 pezzi. 10 giugno, il Bottani, capomastro, chiese di levar dieci o undici canali d'acqua nella seriola in relazione ai lavori agli archi del ponte di cui sopra. La richiesta venne girata al seriolaro. 16 giugno, il collegio delegò due dei suoi membri a fare i conti al tesoriere e al provisore. 26 giugno, ancora il collegio ordinò di pagare quanto dovuto per una cavalcata del sindaco della Morla. 27 giugno, il collegio si riunì al completo e prese numerose decisioni: emettere una bolletta di 326 lire per lavori al Serio, anche sotto la bocca della Compagnia della Morla; approvare le segnature "fatte dietro al vaso del Serio" il giorno 23; erogare 40 lire al mastro Ambrogio Bottano per i danni subiti da un'inondazione che aveva danneggiato i manufatti per la ricostruzione del ponte di Alzano decisa dal collegio il 23 maggio; emettere un mandato di 6 ducati a favore di Giuseppe Antonio Donati, per l'attività svolta in occasione di una causa con alcuni compartecipi della Morla; ordinare al provisore, Domenico Vechiarelli, di proseguire nella causa avviata dal camparo della città "in malefficio per il lievo del porto posto alla vezza del Rigolo, seguito il giorno 19 maggio prossimo passato". 28 giugno, licenza accordata ad alcuni privati di invasar come prima 750, 300 e 100 pezzi di peghera. 7 luglio, ancora analoghe licenze per 220, 350 e 180 pezzi. 9 luglio, il provisore segnalò che i pezzi di peghera fatti fluitare il 9 giugno non erano 900 ma 1254. 15 luglio, analoga comunicazione, con estensione di numero di borre condotte (da 750 a 1072 il 28 giugno e da 220 a 338 alla rasega di Nembro). 21 luglio, ancora con aumento del numero di pezzi da 180 a 451 (rilevate alla rasega Facheris di Redona). 6 settembre, il collegio si riunì ma non raggiunse il numero legale (5 presenti); decise però di far bolletta al provisore per il suo salario, bolletta approvata alla prima riunione. 23 settembre, il seriolaro Giovanni Battista Azzola comunicò che mentre si stava tagliando "la legna dei saletti esistente su le gere di qua del Serio" che aveva in affitto dalla città, alcuni di Pradalonga violentemente cacciarono i lavoranti addetti al taglio, tagliando a loro volta la legna " e la portarono via valendosene per far ripari di là del Serio". La periodicità delle riunioni non varia di molto nei decenni successivi: 1740, 9 (su un totale di 20). 1748, 10 (su un totale di 21), 1756, 9 (su un totale di 15), 1765, 8 (su un totale di 19). 1772, 7 (su un totale di 17). Vediamo, infine, nel dettaglio l'anno 1772: 8 gennaio, venne richiamata la delega del maggior consiglio del 17 agosto 1771 che aveva concesso al collegio di stabilire i capitoli per la concessione a certo Girolamo Volpi di costruire una "pista da tabacco", capitoli definiti dal collegio nella riunione del 13 settembre 1771. I capitoli vennero integrati perché era emersa la necessità di "fare una uschiera per mezzo della quale porre lo scorlio all'acqua ogni qual volta non serva all'uso della pista medesima". Si aggiunse "che in aggiunta al già permesso col soprascritto decreto 13 settembre e salve tutte le condizioni e patti in esso enunciati, debba detto signor Volpi a tutte sue spese per la larghezza delle tre braccia espresse nel citato decreto scavare per la lunghezza di braccia vinti all'altezza di nove oncie il fondo del vaso a uso di sottocanale scaricatore del canal superiore onde aprendosi e chiudendosi l'uschiera dare e levare il corso dell'acqua inserviente all'edifizio". 15 gennaio, ancora il collegio nominò due membri a fare i conti al tesoriere e al provisore. Poi approvò quattro polizze di spesa. Infine, preso atto delle spese che il seriolaro aveva sostenuto "all'oggetto di tener invasata l'acqua sotto il ponte [di Albino]", stabilì di sostenerne la metà e di attribuire il resto al Comune Maggiore di Albino. 17 gennaio, ancora il collegio. Il collegio alle affittanze aveva notato una carenza d'acqua per far muovere le ruote del molino del Pradello (che la città affittava) e che tale fatto poteva essere attribuito ad interventi non leciti di Lorenzo Valle, al quale era stata fatta concessione di estrarre 5 once e mezza d'acqua. Aveva incaricato il massarolo di verificare la situazione e questo aveva riferito che era "stata rimossa la base della pietra nella quale essiste il foro della detta concessione con molto sospetto che sorta dell'acqua. Il collegio, quindi, decise di incaricare due membri di controllare e riferire. 31 gennaio, Collegio. Un certo Bortolo Riccardi aveva chiesto altre 5,5 once d'acqua oltre a quelle di cui già disponeva per aumentare con altre due "piante di filatoglio" che vorrebbe aggiungere a quelle che ha già alla Galinazza. Il collegio concesse quanto chiesto a patto che: 1. non possa "disalnear" alcuna minima quantità d'acqua sintantocche, in occasione che sarà levata l'aqua dal vaso per le solite sgurazioni, non li sarà indicata la precisa situazione onde levarla dalli magnifici signori Licinio Martinoni Conte e Paolo Lupi Conte e Kavagliere li quali restano incaricati di portarsi a tal fine sul luogo; 2. che pagar debba ogn'anno durante la presente concessione tre ducati effettivi d'argento alla Magnifica Città; 3. che non possa godere l'effetto della concessione stessa se al tempo di prevalersene non averà intieramente saldato qualunque debito dipendente dalla vecchia concessione; 4. che la concessione presente sia e s'intenda fatta precariamente et amovibile a beneplacito della Magnifica Città; 5. che il tutto sia fatto a sue proprie spese e coll'assistenza delli ministri di questo Magnifico Collegio i quali dipender dovranno dalli due sopra scritti magnifici Signori Deputati; 6. che l'acqua sia restituita nel vaso nel tramite intermediale tra la vecchia e la nuova rota; 7. che sia senza pregiudizio alcuno delli superiori ed inferiori edifizi; 8. che dell'acqua concessa non possa fare alcun altro uso che quello di dar moto al filatoglio; 9. che il nuovo foro sia posto all'istesso livello del vecchio. Il collegio approvò poi una bolletta al seriolaro. 20 marzo, licenze di far fluitare 640 e 168 pezzi di peghera. 11 aprile, Collegio. Due richieste: Carlo Sant'Andrea chiese di erigere un casello "ad uso di macina sopra l'alveo del Serio in Redona con una rota che riceva il moto dell'acqua che cade sotto il ponte"; Lorenzo Zanchi di Alzano chiese "li si conceda di porre due rote a pale nel Serio per dar moto ad un filatoglio che idea di costruire nel brolo di sua ragione nel luogo suddetto". Decisioni: delegare due deputati a far una cavalcata sul posto e riferire. Nominati Licinio Martinoni e Paolo Lupi. Venne poi staccata una bolletta - gratifica al seriolaro per il lavoro svolto in particolare nel segnalare l'eccesso di quantità di legna trasportata. 14 aprile, Licenze di trasporto legna, 3016 pezzi, col patto che le dette borre "restino fermate due o tre cavezzi avanti al ponte Ballarino o siano condotte alle rispettive rasseghe e levate dal vaso ante per il giorno 23 del presente mese nel quale é stabilito di far la cavalcata solita dal detto ponte in giù non ve ne sia alcuna nel vaso". 2 maggio, Collegio. Relazione di Martinoni e di Lupi. Circa la richiesta di Zanchi: che al supplicante suddetto sia concessa la facoltà di fare una sessione nel Serio con una filarola dal punto B marcato nel dissegno al ponto G dell'altezza di nove oncie, e non più, e successivo canale di legno dal ponto G al ponto H per ergervi due rote ad uso di filatoglio; che detta filarola debba esser munita da convenevole rizzolo dalli due lati; che il presente muro vecchio segnato nel dissegno D - E con color giallo debba esser demolito e costrutto e mantenuto sempre a sue spese durante la presente concessione un altro muro di lunghezza tutto il brolo d'esso supplicante segnato nel detto dissegno di colore rosso e marcato D - F; che detto supplicante sia obligato a proprie spese un braccio, ed anche di più, occorrendo ad arbitrio di questo magnifico collegio, alzare il muro della riva opposta segnato nel dissegno di colore giallo e ciò dal ponto A, ossia dal lavanderio dell'eccellentissima casa Angarana olim Pelliccioli, sino al ponto B, ovvero al principio della filarola, e quello mantenere a proprie spese dal fondo del vaso sino alla sua sommità sin tanto che durarà la presente concessione; che, nascendo per questa concessione qualche pregiudizio alle concessioni inferiori, o superiori, debba esso supplicante preservarle indenni da qualunque danno; che esso supplicante sia obbligato sgurare annualmente a proprie spese l'alveo del Serio per tutto il tratto dal principio della filarola, o sia dal ponto B sino al ponto F o sia al fine del suo brolo a mezzodì parte; che per canone pagar debba ogn'anno ducati otto effettivi d'argento durante la presente concessione la quale si intende sia fatta precario modo ed amovibile a beneplacito di questo Magnifico Collegio. Il tutto venne approvato. Così come la richiesta di un certo Michele Carminati anche a nome del fratello Battista di fare un muro sulla riva di un loro campo contiguo alla seriola di Osio in Sforzatica. 12 maggio, Collegio. Lanfranco Furietti, affittuale dell'Abbazia della Maggione, protestò contro l'autorizzazione concessa ai Carminati perché avrebbe danneggiato un campo dell'Abbazia sulla riva opposta. Si incaricò quindi il provisore di comunicare ai Carminati di fare il muro in modo da non danneggiare l'abbazia. 29 maggio, licenza per far passare 750 e 550 pezzi di peghera. 2 giugno, licenza per 244 e 620. 30 luglio, licenza per 130. 1 agosto, licenza per 91. 12 ottobre, licenza per 330. 10 novembre, licenza per 11 pezzi d'albero. A fine '700, la situazione appare sostanzialmente la stessa. Ad esempio, vediamo le riunioni del 1793: 29 gennaio, Collegio. Aveva supplicato un certo Bortolo Maioli di poter estrarre due parti d'acqua dal Serio in borgo San Leonardo sopra i mulini del Muletto per restituirla sotto le finestre di sua casa "e ciò per uso de suoi fornelli per initesser le tele". Il collegio mandò due deputati a vedere. Poi elesse due deputati ai conti di provisore e tesoriere. Diede via libera ad alcune polizze e al pagamento del cancelliere, ancora al cancelliere per alcune cavalcate e ad un deputato per il riparto delle taglie. 23 febbraio, Collegio. Due deputati del comune maggiore di Albino relazionarono sullo stato del cassone "al di sopra del ponte di Albino", che necessitava di restauri. Il collegio diede mandato al seriolaro di far fare i lavori e se ne assunse la spesa per metà, il restante al comune maggiore di Albino. 16 aprile, Collegio. Supplica del comune di Alzano maggiore che chiedeva 5 once d'acqua del Serio ad uso della sagrestia della parrocchiale e delle case della contrada della Costa prive di pozzi e fontane. Il collegio concesse l'estrazione d'acqua nei pressi del filatoio dei fratelli Gritti Morlacchi con patti tipici. Supplica di Saverio Volpi che ottenne in via secondaria di poter usare parte delle once date ad Alzano. 10 maggio, Collegio. Approvazione delle segnature fatte sul Serio da Plorzano ad Albino e sulla seriola nuova. Supplica dei sindaci di Albino che chiedevano di gettare un ponticello in legno sul Serio "al di sotto del casello della bocca della seriola", pedonale. Anche in questo caso, vista la relazione dei deputati, il collegio concesse. Altra supplica di Alzano di sopra che chiese di allargare il ponte sulla seriola "che attraversa la pubblica valleriana strada" facendovi sponde in pietra. D'accordo. 24 maggio, Collegio. Si diede il via alle procedure per l'attribuzione delle ore d'acqua della seriola di Verdello. 29 maggio, Licenza di passaggio per 1250 pezzi di peghera. 31 maggio, Idem per 80 pezzi. 10 giugno, Verbale di consegna cedole d'incanto al balotino. 14 giugno, Collegio, presenti i deputati della vicinia di Sant'Antonio Intus et Foris. Oggetto la pulizia e sistemazione alla porta di Sant'Antonio, stabiliti dal collegio e dal vicario pretorio. Il collegio decise di farsi carico della sistemazione dei (???) "che servono a tener invasata e custodita l'acqua del Serio e suo soratore", la vicinia invece avrebbe pagato per "rizzolare lo sguazzatore". Supplica dei conti fratelli Maffeis per appoggiare sulla riva del Serio "la dilatazione di un ponte che riesce anche di comodo pubblico". D'accordo. 17 giugno, il balotino riferì d'avere fatto tutto. 3 luglio, Primo incanto, nessuno si presentò. 4 luglio, Secondo incanto, idem. 5 luglio, Terzo incanto. Con i capitoli. 13 settembre, Collegio. Il seriolaro della città e quello della compagnia della roggia Morlana riferirono doversi fare nel bosco della città due "speroni diffensivi". Il collegio acconsentì, con riparto della spesa a metà. Il collegio, poi, decise di far sistemare i "rizzoli al ponte del luglio" e di rifare un pezzo di muro lungo il Serio "vicino alla cartara Cantoni". Infine, i compartecipi della Coda del Serio si lamentarono della sgurazione non ben fatta. Il provisore fu incaricato di vigilare. -1, class. 1.2.8.9.1-1 1572 aprile 12-1614 maggio 18; 1561 giugno 26 "Liber aquarum 1561 1614". Deliberazioni del collegio delle acque. Alle cc. 1r-1v deliberazione del consiglio maggiore di Bergamo istitutiva del collegio, 1561 giugno 26; ale cc. 2r-2v elezione da parte del consiglio maggiore di Bergamo dei primi sette deputati del collegio, 1572 marzo 29; alle cc. 3r-5v deliberazione del collegio con la quale si dà un'organizzazione interna, 1572 aprile 12; alle cc. 282v- 284v "Capitoli dell'officio del Provisore del magnifico collegio alle acque della magnifica comunità et interessati". 1 registro cart., cc. 307, num. orig., leg. originale in cartone coperta in pelle decorata a secco, latino e volgare, stato di conservazione: discreto -2, class. 1.2.8.9.1-2 1614 ottobre 31-1701 agosto 23; antecedenti da 1561 giugno 26 "Liber aquarum 1561 1701". Deliberazioni del collegio delle acque. A c. 1 "Libro nel quale si devono scrivere le attioni, terminationi, deliberationi e decreti del Magnifico collegio alle acque il qual collegio consiste di sette magnifici cittadini eletti dal magnifico consiglio per l'interesse della magnifica comunità"; alle cc. 3r-3v deliberazione del consiglio maggiore di Bergamo istitutiva del collegio, 1561 giugno 26; alle cc. 4r-4v elezione da parte del consiglio maggiore di Bergamo dei primi sette deputati del collegio, 1572 marzo 29; alle cc. 4v-5v deliberazione del collegio con la quale si dà un'organizzazione interna, 1572 aprile 12. 1 registro cart., cc. 574, num. orig. fino a 568, poi bianche e nn, leg. originale in cartone coperta in pelle decorata a secco, volgare -3, class. 1.2.8.9.1-3 1700 maggio 13-1729 maggio 19; 1561 giugno 26 "Liber aquarum 1700 1729". Deliberazioni del collegio delle acque. A p. 1 "Libro nel quale si devono scrivere le attioni, terminationi, deliberationi e decreti del Magnifico collegio alle acque il qual collegio consiste di sette magnifici cittadini eletti dal magnifico consiglio per l'interesse della magnifica comunità"; alle pp. 11-12 deliberazione del consiglio maggiore di Bergamo istitutiva del collegio, 1561 giugno 26; alla p. 13 elezione da parte del consiglio maggiore di Bergamo dei primi sette deputati del collegio, 1572 marzo 29; alla p. 14 deliberazione del collegio con la quale si dà un'organizzazione interna, 1572 aprile 12. 1 registro cart., pp. 554, num. orig.; bianche pp. 2-10, leg. originale in cartone coperta in pelle decorata a secco, volgare -4, class. 1.2.8.9.1-4 1729 maggio 28-1775 maggio 2; 1616 luglio 6 Deliberazioni del collegio delle acque. Deliberazioni del collegio delle acque. A p. 1 "Libro nel quale si devono scrivere le attioni, terminationi, deliberationi e decreti del Magnifico collegio alle acque il qual collegio consiste di sette magnifici cittadini eletti dal magnifico consiglio per l'interesse della magnifica comunità"; alle pp. 11-12 deliberazione del consiglio maggiore di Bergamo istitutiva del collegio, 1561 giugno 26; alla p. 13 elezione da parte del consiglio maggiore di Bergamo dei primi sette deputati del collegio, 1572 marzo 29; alla p. 14 deliberazione del collegio con la quale si dà un'organizzazione interna, 1572 aprile 12. 1 registro cart., pp. 21, num. orig., cc. 22-300, num. orig.; bianche pp. 8-18, mm. 340x230, leg. originale in cartone coperta in pelle decorata a secco, volgare -5, class. 1.2.8.9.1-5 1775 maggio 13-1796 settembre 27 "Liber aquarum 1775 1796". Deliberazioni del collegio delle acque. 1 registro cart., cc. 227, num. orig. fino a 214, poi rec.; cc. 215-227 bianche, mm. 330x225, leg. originale in cartone coperta in pelle decorata a secco, volgare, stato di conservazione: discreto sottoserie 1.2.8.9.2 - Concessioni descrizione della fonte Estremi cronologici 1517 gennaio 20-1796 agosto 25 Unità 6 Documentazione relativa alle concessioni di ore d'acqua delle seriole della città. -1, class. 1.2.8.9.2-1 1517 gennaio 20 Incanto. Incanto di un giorno dell'acqua della seriola di Verdello. Copia di Marcus de Zopo, vicecancelliere del comune. 1 un. docum., cc. 2, latino In attesa di collocazione, novembre 2008 -2, class. 1.2.8.9.2-2 1663 dicembre-1665 agosto "Concessione haute dalla città di Bergamo". Richiesta da parte di Antonio Facheris di prelevare acqua dalla seriola di Redona, che già utilizza, per portarla nel suo brolo. Alle cc. 2r-2v, deliberazione del collegio delle acque, 1665 agosto 21; alle cc. 4r-4v, relazione di deputati al consiglio minore di Bergamo e deliberazione dello stesso consiglio con cui si chiede ai deputati del collegio delle acque di fare delle verifiche, 1663 dicembre 17; alle cc. 4v-6r, relazione dei suddetti deputati e deliberazione del consiglio maggiore di Bergamo favorevole al richiedente, 1663 dicembre 22. 1 fascicolo cart., cc. 8, num. orig., volgare -3, class. 1.2.8.9.2-3 1680 marzo 16-1796 agosto 25 "Libro constituti per concessioni". Assunzione degli impegni da parte dei concessionari delle ore d'acqua. Alle cc. 71-77 indice alfabetico per cognomi. 1 registro cart., cc. 78, num. orig. fino a 70, poi rec., mm. 205x155, leg. originale in cartoncino, volgare -4, class. 1.2.8.9.2-4 1698-1698 "1698. Compartiti dell aque del Morlino et del Nuovo di Grasobio". A c. 1: "Poliza delle pezze di terra portate da signori cittadini di Grassobio per far il compartito del aqua del Morlino". 1 atto singolo cart., cc. 8, num. rec., mm. 420x275, leg. originale in cartoncino, volgare -5, class. 1.2.8.9.2-5 1711 "Debitori per concessioni" Debitori per le concessioni d'acque, con indice onomastico a c. II. 1 volume, cc. 56, num. orig. 1-17, I-II, 18-54 num. rec., bianche 17-22, 29-54, leg. originale in cartoncino, volgare In attesa di collocazione, novembre 2008 -6, class. 1.2.8.9.2-6 1757-1760 "Raccolta di tutte le concessioni d'aque fatte da questa magnifica città a diversi come in questo, raccolte da me Giovanni Battista Mazzoleni ragionato di questa magnifica città di Bergamo l'anno 1757. L'anno 1760 fatta la raccolta di tutti i livelli, o siano li debitori de livelli, con li rispettivi fondamenti" Concessioni d'acque rilasciate dal comune di Bergamo nell'anno 1757, comprendente la raccolta dei debitori di livelli per l'anno 1760. 1 volume, cc. 51, num. rec., leg. originale in cartoncino, volgare In attesa di collocazione, novembre 2008 sottoserie 1.2.8.9.3 - Segnature descrizione della fonte Estremi cronologici 1552 agosto 25-1779 maggio 8 Unità 5 Come per il "Collegio delle affittanze", il termine "segnatura" indica le visite periodiche effettuate dai membri del collegio alle seriole e in generale a quanto di loro spettanza. -1, class. 1.2.8.9.3-1 1552 agosto 25-1552 settembre 7 Segnature. Segnature di Alberto Suardi, Giovanni Francesco de Colionio e Pietro Andrea Zoncha, deputati del collegio alle acque. 1 un. docum., cc. 8, latino note: cartelletta -2, class. 1.2.8.9.3-2 1652 maggio 10-1660 maggio 18 "Libro nel quale si hanno da registrare del Colleggio alle acque le signature". Segnature dei deputati del collegio delle acque. 1 registro cart., cc. 32, num. rec., mm. 280x95, leg. originale in cartoncino, volgare -3, class. 1.2.8.9.3-3 1663 maggio 9-1687 aprile 25 "Processo A. Z. Azzano. In materia di cavalcate fatte, ed segnature commesse dal magnifico collegio alle aque nella seriola detta la Nova che scorre nel comune di Azzano e Zanica. Fassicolo I" Segnature del collegio delle acque e spese sostenute per la loro rilevazione lungo il corso della seriola Nuova nei comuni di Azzano San Paolo e Zanica. 1 volume, cc. 12, num. rec.; bianche cc. 10-12, volgare In attesa di collocazione, novembre 2008 -4, class. 1.2.8.9.3-4 1696 giugno 6-1696 giugno 17 "1696 Visita facta de bochette ossia misure de bochette delle concessioni incontrata l'anno 1696". Segnature dei deputati del collegio delle acque Pietro Giorgio Passo e Giuseppe Bagnati. 1 registro cart., cc. 38, num. orig.; bianche cc. 26-38, leg. originale in cartoncino, volgare -5, class. 1.2.8.9.3-5 1776 aprile 15-1779 maggio 8 "Acque 1776 usque 1779. Segnature". Segnature del collegio alle acque. 1 volume, mm. 160x110 sottoserie 1.2.8.9.4 - Visite alle fontane descrizione della fonte Estremi cronologici 1655 ottobre 29-1703 aprile 2 Unità 1 Ricognizioni alle fontane pubbliche per verificare eventuali usurpazioni da parte di privati. -1, class. 1.2.8.9.4-1 1655 ottobre 29-1703 aprile 2 "1655 1700. Visita de vasi delle fontane con notte delle usurpationi" (1) Visite alle fontane (2). 1 registro, num. rec. fino a 8, poi bianche e nn, mm. 370x130, volgare segnatura attuale: AB 344 note: (1). All'interno: "La visita fatta dall'ill. et ecc. signor Provveditore Giustiniani 29 ottobre 1655 é in filza actorum". A c. 1: "Notta delle vezze pubbliche et altre [conserve?] della acque che si ricava dalle fontane et acquedotti di questa Magnifica Città". (2). A c. 7 si passa al 22 maggio 1700 con relazione di deputati dal maggior consiglio (Alessandro Colleoni, Trussardo Calepio e Giuseppe Bagnati). In mezzo cucite copie di ducali, decreti del podestà, 1655 ottobre 30 -novembre 27; segue poi al 1700 maggio 1° - 1703 aprile 2. I momenti sono due e ben distinti. Ma simili: ricognizione per verifica usurpazione di acqua. sottoserie 1.2.8.9.5 - Suppliche e scritture descrizione della fonte Estremi cronologici 1233 maggio 11-1796 novembre Unità 7 La documentazione é formata in genere da suppliche ai deputati alle acque, proclami e ordini dei podestà e dei rettori di Bergamo, relazioni di deputati lette in collegio, elenchi di interessati a rogge, taglie imposte per riparazioni. -1, class. 1.2.8.9.5-1 1233 maggio 11-1676 marzo 26 Scritture del collegio delle acque. Copie tratte da statuti del comune di Bergamo, registri di ducali, azioni e processi autenticate dai cancellieri del comune di Bergamo Ludovico Albericus, Alessio Zuccaninus de Locatellis, Gaetano de Cucchis e Giovanni Battista Mazochus. 1 mazzo cart., cc. 103 num. rec., latino e volgare -2, class. 1.2.8.9.5-2 1574 maggio-1728 agosto; antecedenti da 1543 maggio "Prima filtia actorum collegii aquarum proclamationes, relationes, supplicationes et iura 1572 usque 1728". Suppliche ai deputati alle acque, proclami e ordini dei podestà e dei rettori di Bergamo, relazioni di deputati lette in collegio, elenchi di interessati a rogge, taglie imposte per riparazioni. Allegato alla pratica 167 "Dissegno della Bocca Nuova fatto l'anno 1646"; allegato alla pratica 199 "Compartito dell'acqua della seriola di Verdello fatto da i signori Marc'Antonio Gromello Conte Kavagliere et Rodolfo Alessandri deputati ad affittar i beni della magnifica città", a stampa, 1674 luglio 19; allegato alla pratica 340 "Dissegno dè porti alla bocca della seriola della città", a china, 1691; allegato alla pratica 341 "Dissegno del fiume Serio et repari da porti per l'illustrissima Città et compartecipi Morlana fatto da Lorenzo Betera perito", 1691; allegato alla pratica 519 "Disegno Danelli" di un tratto della seriola Nuova, acquerellato, 1713; allegato alla pratica 591 disegno di un tratto del fiume Serio, a china, 1723. 1 filza cart., pratiche 636, num. orig., leg. piatti originali in cartone, latino e volgare, stato di conservazione: cattivo, danni: umidità, sbiadimento dell'inchiostro, macchie -3, class. 1.2.8.9.5-3 1589 luglio-1620 maggio Suppliche e scritture. Suppliche ai deputati alle acque, proclami e ordini dei podestà e dei rettori di Bergamo, relazioni di deputati lette in collegio, elenchi di interessati a rogge, taglie imposte per riparazioni. 1 filza In attesa di collocazione, novembre 2008 -4, class. 1.2.8.9.5-4 1671 aprile-1711 giugno Scritture del collegio delle acque. Suppliche ai deputati alle acque, relazioni di deputati lette in collegio. 1 fascicolo cart., volgare -5, class. 1.2.8.9.5-5 1729 febbraio-1777 settembre "Anno 1729 sino al 1777. Filsa suppliche". Suppliche ai deputati alle acque, proclami e ordini dei podestà e dei rettori di Bergamo, relazioni di deputati lette in collegio, elenchi di interessati a rogge, taglie imposte per riparazioni. Allegato alla pratica 114 mappa acquerellata di tratto del fiume Serio in Albino; allegato alla pratica 384 disegno acquerellato di ruota "da porsi nella seriola della Magnifica Città" (nuova presso l'ortaglia in Borgo Sant'Antonio). 1 filza cart., cc. 402, num. orig., leg. piatti originali in cartone, volgare -6, class. 1.2.8.9.5-6 1778 gennaio-1790 novembre "1778 usque 1790. Filza 3° Aquarum." Suppliche ai deputati alle acque, proclami e ordini dei podestà e dei rettori di Bergamo, relazioni di deputati lette in collegio, elenchi di interessati a rogge, taglie imposte per riparazioni. Allegato alla pratica 5 disegno acquerellato del ponte sulla seriola Vaso del Serio in Zanica; allegato alla pratica 60 mappa acquerellata di tratto del fiume Serio in Albino; allegato alla pratica 94 proclama a stampa dei rettori di Bergamo, Pietro Manin, podestà, e Giovanni Francesco Raspi, capitano, datato 1768 marzo 14, reiterato da Francesco Morosini I, podestà e vicecapitano, 1783 settembre 3; allegato alla pratica 150 disegno a penna di parte di casa in Borgo San Leonardo; allegati alle pratiche 175, 176 due copie di proclama a stampa del collegio alle acque, 1787 febbraio 13; allegato alla pratica 254 disegno a penna e acquerello di ruota del "Filatoio Grattaroli" in Borgo San Leonardo. 1 filza cart., pratiche 254, num. orig., leg. piatti originali in cartone, volgare -7, class. 1.2.8.9.5-7 1791 gennaio-1796 novembre "1791 usque 1796. Filza 4° aquarum." Suppliche ai deputati alle acque, proclami e ordini dei podestà e dei rettori di Bergamo, relazioni di deputati lette in collegio, elenchi di interessati a rogge, taglie imposte per riparazioni. Allegato alla c. 23 "Proclama contro quelli che divertono, occupano, et dannificano acque, terreni et altri beni di ragione della Magnifica Communità di Bergamo", a stampa, di Nicolò Pizamano, podestà di Bergamo , 1607 maggio 4, reiterato da Giovani Widman, podestà, 1789 settembre 14; allegato alla c. 24 disegno acquerellato di tratto del fiume Nesa all'incontro con la seriola; allegato alla c. 125 disegno acquerellato di tratto del fiume Serio. 1 filza cart., cc. 141, num. orig., leg. piatti originali in cartone, latino e volgare, stato di conservazione: cattivo, danni: umidità, sbiadimento dell'inchiostro, macchie sottoserie 1.2.8.9.6 - Repertori descrizione della fonte Estremi cronologici 1233 gennaio 8-1796 agosto 16 Unità 8 Periodicamente vennero prodotti repertori che documentavano le concessioni da parte del comune di ore d'acqua a privati a partire dal pieno Medio Evo. Tali pezzi sono di grande importanza perché ripercorrono la storia della gestione del patrimonio di acque comunali per oltre cinque secoli. Alcuni registri, poi, oltre alla trascrizione (o al regesto) del primo atto di concessione, riportano la rappresentazione grafica delle dimensioni della bocchetta, da cui si può evincere l'importanza della derivazione. -1, class. 1.2.8.9.6-1 1233 gennaio 8-1796 agosto 16; seguiti a 1805 novembre 20 "Repertorium Aquarium usque 1777". Indice alfabetico per soggetti dell'archivio del collegio o di altri fondi archivistici della città (1) 1 registro cart., cc. , num. rec., mm. 330x225, leg. originale in cartone, latino e volgare note: (1). A c. 1: "Libri da quali si è ricavato il presente repertorio: Liber Serii, 1479; partium veterum; liber primum partium; liber II partium; liber III partium; libri actionum consilii; liber primum aquarum; liber II aquarum; filtia aquarum; libri ducalium A B C; liber instrumentorum veterum; liber instrumentorum secundus; statutum Bergomi; liber concessionum". -2, class. 1.2.8.9.6-2 1233 giugno 8-1746 settembre 7 "Libro concessioni 1233". Registrazioni delle concessioni delle acque ricavate dal fiume Serio autenticate dai cancellieri del comune Antonio Farina (cancelliere dal 1675 al 1697), Pietro de Plattis fu Giacomo (cancelliere dal 1686 al 1724), Marco Antonio de Grittis (cancelliere dal 1731 al 1759) e Alessio Zuccaninus (cancelliere dal 1703 al 1709). Alle cc. 2r-2v "Instrumentum venditionis caude Serii anni 1233 8 junii ut infra videlicet ex libro Serii 1479 folio 39"; alle cc. 243-262 "Tavola di tutte le concessioni contenute nel presente libro". Allegata rubrica alfabetica di cc. 50. 1 registro cart., cc. 262, num. orig. 1-140, 243-262, mm. 430x310, leg. originale in cartone coperto in pelle decorata a secco, latino e volgare -3, class. 1.2.8.9.6-3 1465 giugno 28-1696 giugno 17 "Concessioni d'acqua dall'anno 1482 usque 1696". Registrazioni e prospetti delle concessioni d'acqua del fiume Serio. A c. 62v: "Concessioni che sono sopra il libro grande in cancelaria de quali non si son per avanti piliate le misure de bochete", con rimando alle prime 30 carte; a c. 64r: "Bochete che sono sopra il libro del dottor Farina e che non sono descritte nel libro grande delle concessioni in cancelaria", con rimandi fino a carta 44. 1 registro cart., cc. 64, num. orig. fino a 30, poi rec., leg. originale in cartone, latino e volgare -4, class. 1.2.8.9.6-4 1479 aprile 30-1724 aprile 29 "1479 usque 1519 liber Serii comunis Bergomi". Registrazioni di incassi, elenchi di compartecipi di seriole, gride, proclami, sentenze, relativi alle acque del fiume Serio (1). Alle cc. 4r-5r "debitores pro residuo talee pro Serio posita de anno 1519"; a c. 6r "1519 talea pro reparatione Serii". 1 registro cart., cc. 165, num. orig. fino a 156, poi rec.; bianche cc. 49-61, 157-165, leg. originale in cartone coperto in pelle decorata a secco, latino e volgare, stato di conservazione: pessimo note: (1). Gli atti comprendono il periodo 1519 - 1524 fino a carta 27 (28). Da carta 30 si riprende dal 1479 con trascrizioni di azioni dei consigli o decreti del podestà fino al giugno 1480 (carta 48). Da carta 49 a 61 bianche; da 62 si riprende con il 1519, per proseguire con recupero di azioni e proclami, capitolati per i concessionari fino al 1552 (carta 73v); da carta 73v abbiamo la descrizione dei terreni sulle rive del Serio partendo fuori il portone di Plorzano verso la contrada di Redona e fino al casello detto di San Faustino fino sopra Nembro. Tale descrizione é il frutto della cavalcata fatta da deputati secondo il disposto del consiglio maggiore del 5 febbraio 1552 ribadito a luglio. L'elenco dura fino a carta 98v. A carta 101r si riprende dal 10 luglio 1560, azioni, fino al luglio 1563 (carta 104v). Dalla carta 105r abbiamo concessioni con disegno delle bocchette, arriviamo fino alla fine con intervallo di azioni dei consigli e poi del collegio. cartoncino normale -5, class. 1.2.8.9.6-5 1536 marzo 17-1570 luglio 15 "Extractio aque Serii et ordinationes sindicorum omnium seriolarum 1536 usque 1570". Note sull'estrazione delle acque dal fiume Serio, deliberazioni di deputati "sopra l'acqua del Serio", copie di proclami dei rettori. 1 registro cart., cc. 29, num. orig. fino a 15, poi rec.; bianche cc. 16-29, leg. originale in cartone, latino e volgare -6, class. 1.2.8.9.6-6 1607 aprile 4-1716 marzo 27; antecedenti da 1482 aprile 26 "1607 usque 1716 liber cancellariae aquarum". Registrazioni di deliberazioni del collegio delle acque, del consiglio minore e del consiglio maggiore del comune di Bergamo. Alle cc. 51r-53r, 54v-67v, 105r-105v, 120r-120v, 178v disegni delle quantità d'acqua concesse agli affittuali delle acque delle seriole che si cavano dal fiume Serio. All'inizio e al termine del volume rubriche alfabetiche onomastice dei concessionari. 1 registro cart., cc. , num. orig. fino a 284, poi rec., mm. 270x195, leg. originale in cartone coperto in pergamena, latino e volgare -7, class. 1.2.8.9.6-7 1697; antecedenti da 1480 maggio 26; seguiti a 1714 aprile 28 "1697. Libro nel quale sono registrate tutte le boche et bochetti del aqua che s'estrae dal Serio di questa città con li tempi delle concessioni, quantità, misure et obbligationi delle medeme unito da me Pietro Piatti quondam Giovanni Giacomo sustituto al spettabile signor Andrea Gilardelli canceliere della medema città". Riepilogo delle concessioni d'acqua del fiume Serio. A c. 1: "Tavola di tutte le bocche et bochetti che si contengono in questo libro". 1 registro cart., cc. 59, num. orig., mm. 410x310, leg. originale in cartone coperto in pelle decorata a secco, latino e volgare -8, class. 1.2.8.9.6-8 [XVIII I quarto] "Debitori per taglie del Comun Nuovo et Coda di Serio". Debitori per ore d'acqua. 1 registro cart., cc. , num. rec., leg. originale in cartone, volgare sottoserie 1.2.8.9.7 - Registri del tesoriere del collegio delle acque descrizione della fonte Estremi cronologici 1481 maggio 7-1801 dicembre 31 Unità 20 -1, class. 1.2.8.9.7-1 1481 maggio 7-1482 luglio 26 "1481 usque 1482 spese. Liber expensarum seriolae novae de Raso communis Pergami et alterius serioale novae Serii in contrata de Polaresco". Contabilità della costruzione della seriola Nuova (1). 1 registro cart., cc. 100, num. orig fino a 10 e 100; cc. 11-99 bianche e nn, leg. originale in cartone coperto in pergamena, latino note: (1). A c. 1: "Liber expensarum communis Pergami factarum nomine ipsius communis in vase facto incipiendo ad turrim de raso ad locum de Colonio et etiam ab ipsa tutti supra de anno MCCCLXXXI". -2, class. 1.2.8.9.7-2 1560 settembre 6-1562 aprile 10 "1560 usque 1561. Taglie". Contabilità del tesoriere del collegio delle acque (1). 1 registro cart., leg. originale in cartone coperto in pelle decorata a secco, latino e volgare note: (1). Il registro comincia come un mastro di riscossione taglie intitolato a: • Morla di Comun Nuovo • Pioggia over Staro • Mina di Benalii • Seriola da Verdello • seriola da Oxio • seriola nova • Morla da Campagnola • Campagnola • Coda del Serio Dopo alcune carte bianche: "10 settembre 1560. Per dinari scosi da foli et molini et edifizi", elenco di riscossioni da proprietari di folli, mulini ecc. ecc. Ancora carte bianche, poi: "Dinari pagati per la tesoraria del Serio". -3, class. 1.2.8.9.7-3 1564 agosto 23-1576 dicembre 24 Contabilità del tesoriere del collegio delle acque. 1 registro cart., cc. 49, num. orig., leg. originale in cartone, volgare -4, class. 1.2.8.9.7-4 1572 aprile 15-1641 giugno 12 "1572 usque 1641 buletarii Serii". Contabilità del tesoriere del collegio delle acque, spese (1). 1 registro cart., cc. 149, num. orig. fino a 145, poi rec.; bianche cc. 73-148, leg. originale in cartone coperto in pergamena, latino e volgare note: (1). A c. 1: "Liber bullettarum et mandatorum magnifici collegii aquarum de anno 1572 die 15 aprilis". -5, class. 1.2.8.9.7-5 1601 febbraio 15-1626; 1597 aprile 25 "Libro nel quale si registraranno le taglie poste dal magnifico collegio alle acque per la manutentione del acqua del Serio, reparationi de ponti et sgurationi necessarie, salarii et altre spese occorrenti omesse le prime 20 carte per nulle et seguitaranno le partite del debito e credito a ciascuno cominciando a 52". Mastro del tesoriere del collegio delle acque (1). Da c. 4 a c. 46 taglie imposte fra il 15 febbraio 1601 e il 7 maggio 1626; a c. 51: "Seguono le partite di debito a ciascuno contribuente per le taglie poste dal magnifico collegio notate et registrate in qui avanti riportate in una sola partita per ciascuno per più facilità incontro le quali si metterà il pagamento fatto, et così si andarà aggiungendo il debito per le taglie che si metteranno dal magnifico collegio et il credito di quanto pagaranno al thesoriero"; a c. 55 gli interessati alla seriola "mina de Benalii". 1 registro cart., num. orig. fino a 140, poi rec.; cc. 112- bianche, leg. originale in cartone coperto in pelle decorata secco, latino e volgare note: (1). Rubrica: "Magnifica comunità per la sua portione, carta 52; seriola di Verdello e di Osio, carte 53; seriola della Morla di Campagnola, carte 54, 72; seriola Morla di Comun Nuovo, carte 72, 77, 78; seriola Pioggia over Staro, carte 55; coda del Serio, carte 56, 76; edifitii a Torre, carte 57, 58, 59, 60; edifitii de particulari in Bergamo, carte 61, 62, 63; tentori e concessioni, carte 64, 65, 66, 69; bochette, carte 70, 71. -6, class. 1.2.8.9.7-6 1601 maggio 19-1610 luglio 32 "Libro di cassa per incontro con Domino Zacharia Morando thesoriero del Magnifico Collegio alle acque uscita ed entrata 1601 1602 1603 1604 usque 1610". Giornale del tesoriere del collegio delle acque (1). 1 registro cart., cc. 45, num. orig. fino a 40, poi rec.; bianche cc. 29-45, leg. originale in cartone, volgare note: (1). A c. 1: "Libro di cassa per incontro con Domino Zacharia Morando thesoriero eletto del Magnifico Collegio alle acque della magnifica città et doverà essere scritto da uno di noi Cavaglieri secondo la forma dell'ordine di esso collegio de dì 15 febraro 1601 del tenore cioè: doverando tener un libro sopra il quale descrivino di tempo in tempo quelle partite di scosso et pagato dal thesoriero di questo collegio nella forma et modo che da quello sarà tenuto". -7, class. 1.2.8.9.7-7 1627 maggio 4-1632 giugno 4 "1626 usque 1632. Taglie e comparti d'aque". Giornale del tesoriere del collegio delle acque. 1 registro cart., cc. , num. orig., leg. originale in cartone, scucita, volgare -8, class. 1.2.8.9.7-8 1634-1649 agosto 31 "1634 usque 1646 debitori di taglie". Mastro del tesoriere del collegio delle acque in forma di rubrica alfabetica onomastica con indicazione della somma dovuta e della data di riferimento. 1 registro cart., cc. 100, num. orig., leg. originale in cartone, volgare -9, class. 1.2.8.9.7-9 1708-1731 gennaio 10 "Taglie delle acque Coda di Serio 1710 usque 1712". Mastro del tesoriere del collegio delle acque. 1 registro cart., cc. , num. orig., leg. originale in cartone, volgare -10, class. 1.2.8.9.7-10 1711 luglio 1-1748 dicembre 11 "1711 Affittuali d'aque et concessioni". Mastro del tesoriere del collegio delle acque. All'inizio rubrica alfabetica onomastica. 1 registro cart., cc. 211, num. orig., mm. 380x210, leg. originale in cartone coperto in pergamena, volgare -11, class. 1.2.8.9.7-11 1712 aprile 26-1740 settembre 9 "1712 usque 1740. Cassa del collegio alle acque cioè entrata et uscita". Giornale del tesoriere del collegio delle acque. 1 registro cart., cc. 64, num. orig. fino a 62, poi rec.; bianche cc. 63-64, leg. originale in cartone, volgare -12, class. 1.2.8.9.7-12 1712 maggio 19-1782 luglio 5 "1712 19 maggio sino 1782 5 luglio inclusivamente. Mandati per le spese aspettanti alli compartecipi all'acque del Serio." Giornale di mandati del tesoriere del collegio delle acque relativi a spese per la manutenzione del corso del fiume Serio. 1 registro cart., cc. , num. rec., leg. originale in cartone, volgare -13, class. 1.2.8.9.7-13 1718 dicembre 2-1719 dicembre 8 "1718. Cavernago" Registrazioni dei pagamenti delle ore d'acqua delle seriole Mornigo, Mornigello, Buso della Pulsina, Buso del Campo Nuovo, Buso della Tesa, nelle mani di Pietro Volontieri. 1 registro cart., cc. , num. rec., mm. 300x105, leg. originale in cartone, volgare -14, class. 1.2.8.9.7-14 1735 giugno 1-1797 dicembre 8 "1735 mandata expensarum seriolarum". Giornale di mandati del tesoriere del collegio delle acque relativi a spese per la manutenzione delle seriole (1). 1 registro cart., cc. , num. rec., leg. originale in cartone coperto in pergamena, volgare note: (1). Le unità 14 e 20 si sovrappongono, sembrano in pratica uguali, e non si capisce con che criterio l'estensore (che é il cancelliere del comune) abbia scelto uno o l'altro (però, vedere il titolo: questo si occupa di seriole, l'altro del vaso del Serio). -15, class. 1.2.8.9.7-15 1740 settembre 1-1764 dicembre 29; antecedenti da 1734 giugno 11 "1740 usque 1764. Cassa per il tesoriero del Collegio alle acque delle entrate et uscite". Giornale del tesoriere del collegio delle acque. Fra le cc. 14 e 15 inserite cc. 30 sciolte (conti, dichiarazioni di deputati, dal 1734 giugno 11). 1 registro cart., cc. 37, num. orig. fino a 31, poi rec.; bianche cc. 32-35, leg. originale in cartoncino, volgare -16, class. 1.2.8.9.7-16 1741 febbraio 20-1780 febbraio 7 "Cassa per il tesoriero del collegio alle acque dell'entrata e dell'uscita". Mastro del tesoriere del collegio delle acque. 1 registro cart., cc. 96, num. orig., leg. originale in cartone, volgare -17, class. 1.2.8.9.7-17 1749-1776 maggio 20 "1749 Affittuali di aque et concessioni". Mastro del tesoriere del collegio delle acque. All'inizio rubrica alfabetica onomastica. 1 registro cart., num. orig. fino a 223; poi bianche e nn., mm. 440x180, leg. originale in cartone coperto in pelle decorata a secco, volgare -18, class. 1.2.8.9.7-18 1764 dicembre 20-1777 settembre 5 "Cassa per il tesoriero del collegio alle acque dell'entrata e dell'uscita". Giornale del tesoriere del collegio delle acque. 1 registro cart., cc. , num. orig., leg. originale in cartone, volgare -19, class. 1.2.8.9.7-19 1777-1801 dicembre 31 "Acque". Mastro del tesoriere del collegio delle acque relativo alle acque delle seriole di Verdello, di Osio e Nuova, per la ripa del Serio o per altre concessioni particolari. All'inizio rubrica alfabetica onomastica. 1 registro cart., cc. 258, num. orig. fino a 244; bianche cc. 245-258, mm. 510x200, leg. originale in cartone coperto in pelle decorata a secco, volgare -20, class. 1.2.8.9.7-20 1783 febbraio 22-1796 maggio 7 "1783 22 febraro sino 1796. Mandati sive bolette per le spese aspettanti alli compartecipi contribuenti per le acque del Serio". Giornale di mandati del tesoriere del collegio delle acque relativi a spese per la manutenzione del corso del fiume Serio. 1 registro cart., cc. , num. rec., leg. originale in cartone, volgare sottoserie 1.2.8.9.8 - Scritture del tesoriere del collegio delle acque descrizione della fonte Estremi cronologici [XVI metà]-1777 aprile Unità 10 -1, class. 1.2.8.9.8-1 [XVI metà] Taglia. Taglia imposta dal collegio delle acque per riparazioni al ponte "del Carzo" e suddivisione delle ore d'acqua della coda del Serio. 1 unità documentaria, cc. 4, volgare -2, class. 1.2.8.9.8-2 1604 ottobre 5-1604 ottobre 25 Spese per liberare dalla ghiaia il vaso della roggia Serio. 1 un. docum., cc. 3 -3, class. 1.2.8.9.8-3 1607 giugno 16-1614 ottobre 30; allegati da 1560 "Murgula. Plures taleae et scripturae et debitorum pro seriola Murgulae". Debitori per taglie sulla seriola Morlana. 1 fascicolo , cc. 43 note: In attesa di collocazione, marzo 2007 -4, class. 1.2.8.9.8-4 [1610] Spese di manutenzione. Spese sostenute nel periodo 1600 - 1609 per la manutenzione del vaso della roggia Serio fra la porta di Broseta e la seriola di Osio. 1 unità documentaria, cc. 2, volgare -5, class. 1.2.8.9.8-5 1614 ottobre 12-1615 settembre 23 "1615. Aquarum debitorum et aliae". Danneggiamento degli argini del fiume Serio e della bocca della seriola Nuova a causa della piena del fiume Serio. Relazione di Gabriele Salvagno, cancelliere del comune di Bergamo sui danni. Imposizione da parte dei rettori e del collegio alle acque di una taglia straordinaria per effettuare le necessarie riparazioni. Contiene mappa della zona di Pradalunga interessata dalla piena. 1 fascicolo , cc. 32 -6, class. 1.2.8.9.8-6 1614 ottobre-1629 novembre Spese. Spese per la manutenzione delle bocche della seriola Nuova. 1 filza, leg. piatto anteriore mancante, volgare -7, class. 1.2.8.9.8-7 1617 marzo 16-1617 maggio 8 "Spesa fatta ali prati de ser Spino chominciando adì 16 marzo 1617" (1) Spese per la sistemazione degli argini del fiume Serio a Pradalunga. 1 fascicolo , pp. 20, num. orig. note: (1). Così a p. 1. -8, class. 1.2.8.9.8-8 1617 maggio-1617 agosto "Spesa fatta per el chasone" (1) Spese per la costruzione di una chiusa sulla seriola Nuova a Pradalunga. 1 fascicolo , pp. 16, num. orig. note: (1). A p. 1: "Polieza dela spesa fatta per far la chiusa et chanaletti di sopra del chasone de Prada Longa". -9, class. 1.2.8.9.8-9 1626 maggio 7-1627 maggio 7 "1626. Talia del collegio" Taglia imposta dal collegio delle acque per riparazioni e manutenzione della coda del Serio. 1 unità documentaria, cc. 6, volgare -10, class. 1.2.8.9.8-10 1764 maggio-1777 aprile Contabilità del tesoriere. Mandati di pagamento del tesoriere del collegio delle acque. 1 filza cart., cc. 190, num. rec., mm. 95x150, volgare sottoserie 1.2.8.9.9 - Capitoli del provisore del collegio delle acque descrizione della fonte Estremi cronologici [XVI fine] Unità 1 -1, class. 1.2.8.9.9-1 [XVI fine] "Capitoli del provisore del magnifico collegio all'aque della magnifica città e interessati". Capitoli del provisore del collegio alle acque. 1 un. docum., cc. 4 sottoserie 1.2.8.9.10 - Registri del provisore del collegio delle acque descrizione della fonte Estremi cronologici 1796 giugno 30-1797 giugno 3 Unità 1 -1, class. 1.2.8.9.10-1 1796 giugno 30-1797 giugno 3; seguiti a 1802 agosto 28 "Città aque". Mastro del provisore del collegio delle acque (1). All'inizio, rubrica alfabetica onomastica. 1 registro cart., cc. , num. orig. fino a 26, poi rec.; cc. 27- bianche, leg. originale in cartone, volgare note: (1). All'interno del registro, dopo numerose carte vuote, abbiamo: registrazione del pagamento di taglie (con rimando alle prime carte); dichiarazione del tesoriere alle acque di ricevuto pagamento di taglie per il 1796, in data 1797 febbraio 24; nella stessa data approvazione dei conti del provisore per l'anno 1796 da parte di due deputati alle acque; nella pagina successiva registrazione come prima per i primi mesi del 1797 con rimando alle carte. sottoserie 1.2.8.9.11 - Segreteria alle acque descrizione della fonte Estremi cronologici 1798 aprile 30-1804 luglio 30 Unità 1 La "Segreteria alle acque", come la "Segreteria delle affittanze" sostituì il collegio, con analoghe competenze, dopo la caduta della Serenissima. -1, class. 1.2.8.9.11-1 1798 aprile 30-1804 luglio 30 (1) Atti della segreteria alle acque. Segnature della seriola Serio a cura di Giovanni Maironi, scrivano alle acque, e Antonio Bottani, perito, nominati dal'amministrazione municipale. Copie di lettere indirizzate a Carlo Olmo, deputato della compagnia degli affittuari della seriola d'Osio. Aumento delle ore d'acqua concesse a Giovanni Beltrami. 1 registro, cc. 34, mm. 420x200 note: (1). Lacuna fra il 27 ottobre 1798 e il 30 marzo 1802. Per il 1800 e il 1801 si rimanda ad altri registri. sottoserie 1.2.8.9.12 - Atti della compagnia della Coda del Serio descrizione della fonte Estremi cronologici 1598 maggio 16-1615 luglio Unità 1 La "Compagnia della Coda del Serio" era rappresentata nel "Collegio" e il pezzo qui collocato documenta l'imposizione di taglie e la loro riscossione da parte della "Compagnia". -1, class. 1.2.8.9.12-1 1598 maggio 16-1615 luglio; seguiti a 1627 giugno "1598 usque 1615. Libro delle taglie della compagnia della Coda". Taglie, entrate e spese della compagnia della Coda del Serio. A c. 1: "Rubrica delle partite contenute in questo libro delle taglie poste da magnifici signori sindaci della Compagnia della Coda del Serio". 1 registro cart., cc. 100, num. orig.; seguono cc. sciolte, bianche e nn., leg. originale in cartone senza coperta posteriore, latino e volgare serie 1.2.8.10 - Deputati e Collegio alla sanità descrizione della fonte Estremi cronologici 1529 giugno 12-1799 dicembre 13 Unità 33 Documentazione relativa all'attività del collegio alla sanità soprattutto fra Cinque e Seicento. sottoserie 1.2.8.10.1 - Ordini descrizione della fonte Estremi cronologici 1529 giugno 12-1799 luglio 3 Unità 4 -1, class. 1.2.8.10.1-1 1529 giugno 12 "Proclamationes sanitatis". Decreto di rettori e deputati alla sanità di Bergamo in materia di sanità. 1 unità documentaria, cc. 2 -2, class. 1.2.8.10.1-2 1631 agosto 11 Ordine. Ordine dei rettori e dei provveditori alla sanità di Bergamo a Bernardo Adelasi perché faccia costruire a Boltiere, nel luogo dove passano le merci provenienti dal milanese, i "rastelli" di sosta. 1 unità documentaria -3, class. 1.2.8.10.1-3 1657 novembre 6 Proclama. Proclama di Nicolò Cornaro, provveditore alla sanità in Bergamo e Crema con cui stabilisce le tariffe per le merci in transito nei "lazzaretti" di Boltiere e Lavello (1). 1 unità documentaria, cc. 2 note: (1). Interessante cronistoria introduttiva. La peste da Genova stava spostandosi a Milano. Il Cornaro, inviato da Venezia in giugno, stabilì un lazzaretto a Boltiere e uno a Lavello con la finalità di controllo delle merci in entrata. -4, class. 1.2.8.10.1-4 1799 luglio 3 Proclama. Proclama dei provveditori del magistrato imperiale di sanità Pier Luigi Vailetti Salvagno, Marc'Antonio Bressani, Carlo Giuseppe Vitalba e Giovanni Estore Albani circa la custodia dei cani. 1 stampato, c. 1 sottoserie 1.2.8.10.2 - Azioni descrizione della fonte Estremi cronologici 1530 marzo 29-1600 agosto 19 Unità 8 -1, class. 1.2.8.10.2-1 1530 marzo 29-1530 ottobre 10 Accuse. Accuse ai deputati alla sanità; decreti dei deputati; segnalazioni di decessi con sequestro dei beni e delle famiglie; segnalazione di "expurgationes" delle case infette. 1 registro, num. orig. fino a 33, poi nn, leg. scucito, latino e volgare -2, class. 1.2.8.10.2-2 1564 ottobre 26-1578 giugno 24 "1564 usque 1578". Azioni del collegio alla sanità. 1 registro, num. orig. fino a 142, poi nn., leg. coperta in pergamena, latino e volgare -3, class. 1.2.8.10.2-3 1567 luglio 23-1567 luglio 29; antecedenti da [1565] "Libro per le guardie della peste principiate del mese de novembrio 1565". Contiene anche polizze presentate dai consoli delle vicinie relative alle famiglie abitanti (con indicazione del numero dei membri) oltre alla segnalazione degli uomini destinati alla custodia delle porte. 1 registro, leg. scucito -4, class. 1.2.8.10.2-4 1576 maggio 1-1578 febbraio 17 "1576 e 1577". Accuse presentate ai deputati alla sanità del comune, relazioni dal territorio, accuse presentate ai provveditori alla sanità, interrogatori, lettere ai deputati alla sanità da parte dei deputati alle biade e dei giudici delle vettovaglie del comune di Brescia, atti negli uffici dei vicari della valle Brembana Oltre la Goggia, Inferiore e della valle Seriana Superiore. A c. 1 indice del volume con indicazione di "denuntia, accusa, casus contra, conscientia contra". 1 volume, num. orig. fino a 293, poi nn., latino e volgare -5, class. 1.2.8.10.2-5 1576 dicembre 3-1578 giugno 16 "Libro secondo delle attioni del Magnifico Collegio della Sanità 1576 usque 1578". Azioni del collegio alla sanità. 1 registro, leg. originale in cartone, latino e volgare -6, class. 1.2.8.10.2-6 1577 maggio 7-1578 gennaio 27 Accuse. Accuse presentate ai deputati alla sanità del comune, relazioni dal territorio, accuse presentate ai provveditori alla sanità, interrogatori, atti negli uffici dei vicari della valle Brembana Oltre la Goggia, Inferiore e della valle Seriana Superiore. Notaio Jacobus de Collonio fu Gerolamo, notaio deputati ai casi criminali da parte dei rettori e dei provveditori alla sanità A c. 1 indice del volume con indicazione di denuntia, accusa, casus contra, conscientia contra. 1 volume, num. orig. fino a 151, poi nn, leg. in pelle decorata a secco, latino e volgare -7, class. 1.2.8.10.2-7 1579 settembre 7-1586 settembre 4 Azioni del collegio alla sanità (1). 1 volume, cc. 197, num. orig., leg. in pelle decorata a secco, latino e volgare note: (1). I provveditori erano 5 ai quali si aggiungevano i due rettori. Le riunioni del periodo 1579 - 1584 occupano le prime 26 carte. Da lì alla fine abbiamo il biennio 1585 - 1586. -8, class. 1.2.8.10.2-8 1600 gennaio 20-1600 agosto 19 Concessioni dei provveditori alla sanità di trasportare merci. 1 registro, cc. 26, bianche cc. 14-26 sottoserie 1.2.8.10.3 - Corrispondenza descrizione della fonte Estremi cronologici 1582 agosto 10-1799 dicembre 5 Unità 9 -1, class. 1.2.8.10.3-1 1582 agosto 10; antecedenti da 1582 luglio 22 Relazione Relazione del vicario di valle Gandino, Carlo Vertova, a rettori e provveditori alla sanità con cui li informa di avere fermato e interrogato due forestieri trovati a Leffe; allegato il testo dell'interrogatorio; alla fine testo del proclama di rettori e provveditori che indica le terre infette e fornisce indicazioni sulla circolazione di cose e persone. 1 fascicolo , latino e volgare -2, class. 1.2.8.10.3-2 1631 gennaio 28; Vicenza Spese. Spese sostenute dall'ufficio di sanità di Vicenza durante l'epidemia di peste del 1630. Estratto. 1 unità documentaria, cc. 2 -3, class. 1.2.8.10.3-3 1631 marzo 30; Brescia Comunicazione. Comunicazione dei deputati alla sanità del comune di Brescia circa le spese sostenute l'anno precedente (nel 1630) per fare fronte alla peste. 1 unità documentaria, cc. 2 -4, class. 1.2.8.10.3-4 1631 aprile 5; Verona Comunicazione. Comunicazione del provveditore alla sanità del comune di Verona circa le spese sostenute l'anno precedente (nel 1630) per fare fronte alla peste. 1 unità documentaria, cc. 2 -5, class. 1.2.8.10.3-5 1631 aprile 6; Vicenza Comunicazione. Comunicazione dei provveditori alla sanità del comune di Vicenza circa le spese sostenute l'anno precedente (nel 1630) per fare fronte alla peste. 1 unità documentaria, cc. 2 -6, class. 1.2.8.10.3-6 1636 marzo 12; Brescia Comunicazione. Comunicazione dei deputati alla sanità del comune di Brescia circa il passaggio di milizie attraverso la valle Camonica. 1 unità documentaria, cc. 2 -7, class. 1.2.8.10.3-7 1636 giugno 7; Zurigo Comunicazione. Comunicazione del residente veneto in Zurigo circa contagi (estratto di lettera a rettori di Bergamo). 1 unità documentaria -8, class. 1.2.8.10.3-8 1636 settembre 7; Venezia Comunicazione. Comunicazione dei sopraprovveditori e provveditori alla sanità di Venezia circa la ripresa dei commerci con lo stato di Milano. 1 unità documentaria, cc. 2 -9, class. 1.2.8.10.3-9 1799 novembre 20-1799 dicembre 5 Carteggio. Carteggio fra il regio podestà e provveditore di Martinengo e il collegio di sanità di Bergamo circa violazioni di norme sanitarie. 1 fascicolo , cc. 7 sottoserie 1.2.8.10.4 - Contabilità descrizione della fonte Estremi cronologici [XVI metà]-1634 marzo 10 Unità 3 -1, class. 1.2.8.10.4-1 [XVI metà] "Monasterii di religiosi taxati per la peste del 1554". 1 unità documentaria, cc. 2 -2, class. 1.2.8.10.4-2 [1631] Spese. Spese sostenute da Giovanni Antonio Agazzi per pagare le guardie di confine con il milanese in occasione della peste del 1630. 1 unità documentaria, cc. 2 -3, class. 1.2.8.10.4-3 1634 marzo 10; Venezia Spese. Spese sostenute fra il 22 giugno e il 15 luglio 1630 per pagamenti di salari in occasione della peste da parte dell'ufficio di sanità di Bergamo e in seguito poste a carico della città da parte degli esecutori contro la bestemmia di Venezia, delegati dal senato ad occuparsi della questione. 1 unità documentaria, cc. 2 sottoserie 1.2.8.10.5 - Vertenze descrizione della fonte Estremi cronologici 1578 maggio 7-1799 dicembre 13 Unità 9 -1, class. 1.2.8.10.5-1 1578 maggio 7 Sequestro. "Sequestro" del monastero di Astino su ordine dei rettori per avere ospitato cinque frati provenienti da Santa Cristina (nel pavese) senza licenza. 1 unità documentaria, volgare -2, class. 1.2.8.10.5-2 1630 marzo 8 Sequestro. Sequestro da parte dei provveditori alla sanità di Bergamo di fedi di sanità contraffatte. 1 fascicolo , cc. 4 -3, class. 1.2.8.10.5-3 1631 febbraio 6-1634 luglio 26; antecedenti da 1504 luglio 30 "1630 usque 1634. Processo M.S.P.C. In matteria delle pretese di credito di Francesco Honesto Adimani medico veneto verso l'Offizio della Sanità di Bergamo spedito in essa città di Bergamo in tempo di peste, o sia contaggio per ordine delli eccellentissimi signori Sopraproveditori e Proveditori alla Sanità di Venezia con la fissazione di salario di ducatti 60 al mese. Per la magnifica città di Bergamo contro dottore Francesco Honesto Adimoni medico" Atti della causa celebrata prima davanti ai rettori poi delegata a Venezia (provveditori alla sanità e quarantia civil nuova) fra la città da una parte e il medico Onesto Adimandi (o Aldimari). 1 fascicolo , num. rec. fino a 54, poi nn., latino e volgare segnatura attuale: AB 356 note: (1). Il medico, definito "fisico fiorentino", voleva essere pagato, ma la città affermava che lui non aveva lavorato appena arrivato a Bergamo (cioé a giugno 1630), ma solo da agosto, per altro quando il peggio era passato. Contiene allegati in originale relativi alla costruzione del Lazzaretto (1504 luglio 30 - 1515 agosto 7), carte sciolte in fondo (probabilmente aggiunte dopo). -4, class. 1.2.8.10.5-4 1631 agosto 2 Scritture. Scrittura presentata al podestà da parte di Giacomo Solza, provveditore del collegio alla sanità, nella causa contro la scuola del SS. Sacramento eretta nella chiesa di S. Alessandro in Colonna. 1 un. docum., cc. 2, latino -5, class. 1.2.8.10.5-5 [1634] Osservazioni. Osservazioni della città nella causa contro il medico Francesco Adimani (due copie) e parere di Nicolò Valle e Tomaso Flangini (1). 1 fascicolo , cc. 6 note: (1). Si veda l'unità 3. -6, class. 1.2.8.10.5-6 1799 luglio 19 Denuncia. Denuncia alla cancelleria di sanità da parte di Pietro Richidei (?) di Mozzo contro Andrea Lupini abitante alla Crosetta di avere venduto due buoi malati. 1 un. docum., cc. 2 -7, class. 1.2.8.10.5-7 1799 agosto 27-1799 ottobre 3 Procedimento. Procedimento contro Vincenzo Siccardi di Ponteranica, Paolo Baldini di Sforzatica, Carlo Perico e Pietro Franzoni fu Giovanni di Sforzatica (Giudica Bressani) per avere venduto un bue malato. 1 fascicolo , cc. 65 -8, class. 1.2.8.10.5-8 1799 ottobre 13-1799 ottobre 22 Procedimento. Procedimento contro Giovanni Brena di Ponte San Pietro accusato di avere condotto due buoi da Ponte San Pietro (terra infetta) a Bonate sopra. Giudica Marco Antonio Bressani, provveditore alla sanità e giudice delegato al criminale. 1 fascicolo , cc. 14 -9, class. 1.2.8.10.5-9 1799 dicembre 10-1799 dicembre 13 Testimonianze. Testimonianze alla cancelleria di sanità da parte di Giovanni Battista Betochi fu Francesco, Battista Gerosa fu Giovanni della parrocchia di S. Salvatore (e di altro teste non nominato) circa la morte di Angelica Cazzani. 1 fascicolo , cc. 8 serie 1.2.8.11 - Deputati alle elemosine descrizione della fonte Estremi cronologici [1560]-1597 Unità 4 Documentazione relativa all'attività del collegio nella seconda metà del '500. -1, class. 1.2.8.11-1 [1560] Elenchi. Elenchi, divisi per vicinie (Antescolis, San Salvatore, Sant'Alessandro della Croce, San Giacomo, Sant'Andrea foris, Sant'Agata) di poveri miserabili e di famiglie che dovranno sostenere i poveri ("dara uno pane", "dara pani doy" al giorno) (1). 1 fascicolo note: (1). Gli elenchi sono stilati da 4 o 5 deputati per ogni vicinia. -2, class. 1.2.8.11-2 1588-1591 aprile 29 Debitori. Debitori, elemosine, fittavoli, elenchi di beni immobili delle misericordie di Onore, Nese, Villa di Serio, Zandobbio, Endenna, Lorentino, Gandino, Monasterolo, Tavernola, Stabello, Opreno, Gronfaleggio, Peia, Perlupario, Solto, Gandellino, Bossico, Fino del Monte, Alzano superiore, Cornello, Sovere, Druta, l'Onore e Songavazzo, Palosco, Gromo, Vertova, Gazzaniga, Semonte, Roncaglia. 1 fascicolo -3, class. 1.2.8.11-3 1591 "1591. Lettere et scritture del Magnifico Collegio alla elemosina di poveri. Polizze della descrittion de poveri della Città et Squadra di Mezzo". Corrispondenza dei deputati ai poveri (1), elenchi di poveri miserabili a cura dei sindaci e consoli dei comuni e vicinie, "ordini posti per condurre et distribuire il pane per ciascuna terra" a stampa, "Capitolo circa la descrittione da essere fatta de' poveri miserabili", a stampa. 1 filza note: (1). Lettera del cardinale Albano da Roma, 16 marzo 1591, che loda l'iniziativa del comune e dà la propria disponibilità a contribuire. -4, class. 1.2.8.11-4 1597 Polizze. Polizze inviate dai consoli dei comuni e delle vicinie con elenchi di abitanti poveri. "Assegnazioni" di bocche ai consorzi della città (1). 1 filza note: (1). Le polizze sono inviate ai "deputati ai poveri" o al "collegio alle elemosine" o al "collegio dei poveri". serie 1.2.8.12 - Collegio delle pompe suntuarie (Censori) "Le leggi suntuarie sono quel complesso di disposizioni che intendevano porre freno alle spese, ed al lusso conseguente, che si tenevano in città, sia per il vestire, soprattutto per il vestire, che nelle varie e più diverse circostanze della vita quotidiana e particolarmente nelle pubbliche cerimonie, tanto civili quanto religiose" (1). La nota comune a tutte le leggi suntuarie é il combattere il lusso. Altra nota comune, il loro fallimento. Le cause sono molteplici: eccessiva ampiezza del campo d'azione, con conseguente elevato numero di proibizioni e di rispettive eccezioni e deroghe. Altre esenzioni erano relative alle categorie interessate. Terzo aspetto messi in evidenza (soprattutto in passato) la tendenza femminile all'adornato. La riproposizione di leggi é ulteriore conferma del loro fallimento. A parte un fugace accenno nello statuto mutili del 1237 - 1248, si hanno prime indicazioni nello statuto del 1331. In precedenza si ricordi quanto disposto nei decreti di un sinodo indetto a Bergamo nel 1311 dal vescovo di Milano Cassone Visconti. Lo statuto del 1331 dedica ampio spazio ai funerali e alle funzioni ad essi correlate. Molte le limitazioni (al numero di sacerdoti coinvolti, al numero di croci, all'addobbo della casa del defunto) e moltissimi i divieti (dal lutto concesso solo a madre, padre, fratelli, sorelle e coniuge del defunto e solo per 7 giorni; al divieto di piangere ad alta voce il defunto fuori casa; all'obbligo di fare l'elogio funebre prima della funzione vera e propria, e in modo rapido, probabilmente per evitare che i funerali diventassero momenti politici inseriti nel contesto della lotta fra fazioni; al divieto di banchetti in onore del defunto dopo le 24 ore dalla morte). Piuttosto diverso il quadro che emerge dallo statuto del 1491, che dà spazio in primo luogo all'abbigliamento. In statuti coevi (Milano, Lucca, Brescia) si richiama il nesso fra lusso eccessivo e crisi dell'istituto matrimoniale (il primo, secondo alcuni, stimolava la libidine, richiamava ad una vita fatta di piaceri, rendeva costoso il matrimonio), ma ciò non emerge a Bergamo. Un'azione del consiglio del 1482 vede l'elezione di 6 deputati a provvedere "super pompas mulierum que maxime fiunt", i quali stesero una serie di proposte finite poi nello statuto del 1491. La nota comune agli interventi legislativi di fine '400 - inizio '500 é l'esenzione delle classi privilegiate, quasi a difenderle dai nuovi ricchi che le vogliono imitare negli stili di vita, imitare e superare. Come si punivano i colpevoli? I giudici (quali?) dovevano perseguire il reato, d'ufficio o dietro denuncia (delazione anche anonima). L'accusatore che si presentasse con un testimone degno di fede era creduto. All'accusatore andava metà della pena, un quarto andava ai rettori, un quarto al fisco. Il processo doveva chiudersi (accusa, istruttoria, processo e condanna) entro 30 giorni dall'accusa. Nessun appello se non in caso di errore "in sententiando" ammesso sotto giuramento da parte dei giudici. In tal caso intervenivano i consoli di giustizia. descrizione della fonte Estremi cronologici 1533 marzo 8-1746 gennaio 12 Unità 17 note (1). Qui e oltre, Mario Sigismondi "Le leggi suntuarie bergamasche dal 1248 al 1610", tesi di laurea, Università Statale di Milano, Facoltà di Giurisprudenza, 1956, segnatura Tesi 91. sottoserie 1.2.8.12.1 - Capitoli e leggi descrizione della fonte Estremi cronologici 1533 marzo 8-1746 gennaio 12 Unità 14 Sono qui raccolti capitoli contro le pompe prodotti e validi in diverse città sia della Terraferma veneziana, sia di altre zone dell'Italia. In parte sono precedenti la costituzione del collegio bergamasco, usati forse come esempio su cui costruire la legislazione cittadina. -1, class. 1.2.8.12.1-1 1533 marzo 8-1616 novembre 28; Venezia "Statuti, ordini e capitoli in materia de Pompe per la città di Venezia". Raccolta di proclami: "Ordini et capitoli sotto brevità dechiaranti cercha il vestir, adornamenti de case, pastizar, et altre spese", a stampa, 1533 marzo 8; proclama dei sopraprovveditori e provveditori alle Pompe di Venezia, a stampa, 1589 dicembre 1; "Parte et ordeni in materia di ogni sorte di Pompe", dei provveditori e sopraprovveditori alle pompe di Venezia, a stampa, 1597 aprile 19; "Terminatione delli Illustrissimi Signori Sopraprovveditori et Provveditori alle Pompe 1598 gennaio 18. In materia di ogni sorte di vesture di seta intagliate, ricamate, tagliate, stampate, pontizade o camusate", a stampa; "Terminationi et ordeni dell'Illustrissimi Sig. Sopraprovveditori e Provveditori alle pompe. In materia de vestimenti così de huomini come di donne, comare, pasti, cuoghi, scalchi et caette che si sparano per la città", a stampa, 1599 gennaio 26; "Proclama per la osservantia di tutte le leggi in materia di pompe", a stampa, 1608 aprile 15; Terminatione delli Ill. Signori Sopraprovveditori e Provveditori alle pompe in materia delli cavalli che si possono adoperare sotto le carozze e foli", a stampa, 1608 aprile 14; "Deliberatione dell'Ill. Signori Sopraprovveditori e Provveditori alle pompe 1616 28 novembre. In materia de maniche, pezze da spale, bavari, velli da collo, traverse, et altro adornamento delle donne", a stampa. 1 fascicolo cart., cc. , num. rec., volgare -2, class. 1.2.8.12.1-2 1540 marzo 3-1594 marzo 20 "Capitoli prohibenti le pompe e giuochi per la città e territorio di Bergamo". Contiene: "Capitoli prohibenti le Pompe della Città di Bergamo", (due copie"; "Prohibitione delle pompe et de diuochi. Con nuova forma di giuditio. Alli habitanti Bergamo et suo Territorio per authorità de l'Eccelso Pregadi". 2 stampati cart., cc. 28, mm. 200x150, volgare; 1 stampato, cc. 16, mm. 200x150 -3, class. 1.2.8.12.1-3 1575 giugno 9-1576 gennaio 27; Padova "Parte presa nel Magnifico Conseglio de Padova sopra il modo del vestire et far banchetti l'ano MDLXXV et confirmata per la Serenissima Signoria Nostra di Venetia". Copia a stampa di deliberazione del consiglio maggiore di Padova in materia suntuaria. 1 unità documentaria cart., cc. 4, volgare -4, class. 1.2.8.12.1-4 [XVI III quarto] Capitoli e disposizioni antisuntuarie. 1 fascicolo , cc. 10 -5, class. 1.2.8.12.1-5 1586 novembre 21-1587 gennaio 86; Roma "Riforma del vestire, delle doti et d'altre spese". Decisioni in materia suntuaria prese dalla "Congregazione de deputati di Sua Santità" di Roma (a stampa). 1 unità documentaria cart., cc. 7, volgare -6, class. 1.2.8.12.1-6 1589 maggio 26; Bologna "Provisione et ordine sopra le pompe et vestire così di done, come degli huomini, apparati di dote et banchetti. Di ordine dell'Illustrissimo et Reverendissimo Signor Cardinal Mont'Alto Legato di Bologna et per sua Signoria Illustrissima Reverendo Signor Camillo Borghese suo meretissimm delegato". Decisioni in materia suntuaria prese dal cardinal Montalto, legato pontificio di Bologna (a stampa). 1 unità documentaria cart., pp. 8, volgare -7, class. 1.2.8.12.1-7 1589 novembre 29; seguiti a 1590 dicembre 23; Verona "Riformatione de capitoli sopra le pompe presi nel Magnifico Conseglio di L et LXXII della Magnifica Città di Verona sotto li 29 novembre MDLXXXIX". Decisioni in materia suntuaria prese dai consigli dei cinquanta e dei settantadue di Verona (a stampa). Allegati manoscritti: richiesta della città di Verona a Venezia per l'approvazione delle deliberazioni (1590 dicembre 23); comunicazione dell'avogaria di comun di Venezia ai Rettori di Verona di sospendere la riforma (1590 dicembre 23); approvazione dei Pregadi di Venezia della riforma (1589 dicembre 28); comunicazione dell'avogaria di comun ai rettori di Verona di cassare la sospensione (1589 dicembre 29). 1 unità documentaria cart., cc. 4, volgare note: cartelletta -8, class. 1.2.8.12.1-8 1590 agosto 15-1590 agosto 17; Vicenza Deliberazioni in materia suntuaria. Decisioni in materia suntuaria prese dai consigli minore e maggiore di Vicenza (a stampa). 1 unità documentaria cart., cc. 12, num. rec., volgare -9, class. 1.2.8.12.1-9 1593 marzo 20-1593 aprile 10; Brescia Nomina di deputati da parte del consiglio generale di Brescia e approvazione di norme antisuntuarie. 1 unità documentaria cart., cc. 8, num. rec., volgare -10, class. 1.2.8.12.1-10 1674 gennaio 16; Venezia "Proclama pubblicato d'ordine dell'Illustrissimo et Eccellentissimo Signor Almorò Grimani Inquisitori al lanificio ... sopra la prohibitione delle pannine di seta con oro, argento, lana, cordelli e merli forastieri pur co oro, argento". 1 unità documentaria cart., cc. , num. rec., volgare -11, class. 1.2.8.12.1-11 1674 gennaio 28; Bergamo Proclama. Proibizione dei rettori di Bergamo, Zaccaria Vendramin podestà e Lorenzo Tiepolo capitano, delle pannine di seta con oro, argento e lana, a stampa. 1 unità documentaria cart., c. 1, volgare -12, class. 1.2.8.12.1-12 1716 agosto 16; Bergamo "Proclama per le pompe". Proclama in materia suntuaria del podestà vicecapitano Alvise Zorzi Terzo e dei deputati del collegio alle pompe di Bergamo, a stampa. 1 unità documentaria cart., c. 1, volgare -13, class. 1.2.8.12.1-13 1732 gennaio 4; Bergamo "Proclama per le pompe". Proclama in materia suntuaria del capitano vicepodestà Nicolò Donado, a stampa. 1 unità documentaria cart., c. 1, volgare -14, class. 1.2.8.12.1-14 1746 gennaio 12; Bergamo "Proclama in materia di pompe". Proclama in materia suntuaria del capitano vicepodestà Giovani Antoni Baglioni, a stampa (ripubblicato nel 1749 dicembre 30). 1 unità documentaria cart., c. 1, volgare sottoserie 1.2.8.12.2 - Azioni descrizione della fonte Estremi cronologici 1594 febbraio 24-1596 maggio 14 Unità 3 I tre pezzi documentano l'azione del collegio e le denunce da questo ricevute negli ultimi anni del '500. -1, class. 1.2.8.12.2-1 1594 febbraio 24-1596 gennaio 26; 1610 giugno 17 Azioni del collegio alle pompe. Azioni e proclami del collegio alle pompe (copie e minute). 1 fascicolo cart., cc. 62, volgare -2, class. 1.2.8.12.2-2 1594 marzo 14-1596 maggio 14 "Collegii pracmatica ordinationes 1594 usque 1610". Denunce e deliberazioni del collegio alle pompe. 1 registro cart., cc. 39, num. orig.; bianche cc. 31-39, leg. coperta in pergamena con lacci di chiusura in pelle, latino -3, class. 1.2.8.12.2-3 1594 maggio 28-1595 luglio 11 "Denuntiae et processus p[...] pragmatica 1594-1595". Denunce e deliberazioni del collegio alle pompe. Alle cc. 1-2 rubrica del registro. 1 registro cart., cc. 166, num. orig. fino a 162, poi rec.; bianche cc. 162-166, leg. coperta in pelle decorata a secco con lacci di chiusura, latino serie 1.2.8.13 - Deputati e Collegio a riconoscere le cittadinanze La necessità di vedere riconosciuta la propria "cittadinanza originaria" allo scopo di partecipare, a vari livelli, alla vita politico-amministrativa (e non solo) di Bergamo e del territorio, portò, sin dalla fine del '400 (ma con maggiore frequenza dalla seconda metà del '600), un sempre maggior numero di cittadini a dover produrre attestazioni in tal senso. E' necessario, in primo luogo, citare il primo riferimento a tale questione, riferimento contenuto in una deliberazione del 10 aprile 1489, con la quale il consiglio maggiore stabilì che le concessioni o i riconoscimenti di cittadinanza dovessero essere di propria esclusiva competenza. E' del 26 dicembre 1681 una deliberazione di grandissima importanza del consiglio maggiore che vale la pena di citare quasi per intero: "dovendosi distribuir li officii della città à cittadini della medesima giusta la dispositione dé privileggi e vedendosi giornalmente nominarsi alle cariche et officii indifferentemente ogni qualità di persone, onde ben spesso vien interposta difficoltà anco nelli istessi cittadini perché non habbino pronti li recapiti a giustificarsi per tali, perciò essendo conveniente metter qualche ordine per provedere anticipatamente acciò non nascano altercationi sopra dette civiltà con ritardar il corso delle attioni del Magnifico Maggior Conseglio con puocho decoro ad esso consiglio et massime delli Eccellentissimi signori Rettori che patientemente assistono, li Magnifici Signori deputati et antiani mandano parte che siano eletti tre deputati per l'anno venturo et così successivamente d'anno in anno, i quali habbino incombenza di vedere anticipatamento li riceputi delle cittadinanze di ogni uno che pretenda d'esser ammesso alle balotationi dovendo tutti dimostrar prima alli medesimi deputati la sua civiltà, altrimenti mentre notoriamente non siano conosciuti cittadini sarà ogni uno deputato dal scrutinio dovendosi tener un libro alfabettato sopra il quale siano descritti quelli cittadini che una volta saranno ammessi per non esse tenuti continuamente a dimostrare tale sua cittadinanza". La deliberazione fu approvata all'unanimità e vennero eletti Camillo Dutius, Francesco Michele Cararia e Mario Poncinus. Alla base di tale decisione stava, quindi, la necessità di razionalizzare il funzionamento della macchina amministrativa del comune. Il 12 dicembre 1698 il consiglio maggiore, dopo aver letto la suddetta deliberazione, elesse i tre nuovi deputati nelle persone di Giuseppe Banniatus, Giusto Antonio de Alexandris e Antonio Lupus, ma non è dato di sapere nulla delle ragioni che portarono un tale, evidente ritardo nel rinnovo della magistratura (da un registro intitolato "Urbanorum Magistratorum abbiamo la registrazione di elezioni, anch'esse cronologicamente irregolari, di deputati "ad recognoscendum civilitate concurrentium ad officia" il 2 maggio 1704, il 4 settembre 1725, il 9 giugno 1730, il 4 settembre 1734 e il 3 marzo 1737). Il 18 aprile 1710, il consiglio maggiore, allo scopo di meglio operare in materia, così deliberò all'unanimità: "Ha sempre questo publico usata ogni circospettione per non conceder attestati di cittadinanza se non a quelle famiglie che si erano veramente meritevoli et a questo oggetto si vedono molte parti registrate in libri pubblici. Continuandosi per tanto nell'applicatione medesima vien giudicato opportuno conservarsi nella cancelleria non solo le relationi de magnifici deputati sopra quali vengono concessi li diplomi, ma anco tutti li recapiti che sono da medesimi stati essaminati et ciò a perpetua memoria della diligenza usata da questa città et anco per maggior honnorevolezza delle famiglie graziate, che perciò li magnifici signori deputati et antiani mandano parte che in avvenire li signori deputati che saranno eletti di tempo in tempo sopra le cittadinanze come sopra debbano annettere alle loro relationi i ricapiti autentici de quali si sono prevalsi per fondamentar le loro relationi, e quelli debbano restar sempre nella cancelleria di questa magnifica città". Evidentemente, però, i ripetuti interventi del consiglio non dovettero sortire i risultati sperati, tanto che il 28 febbraio 1773 ancora il consiglio maggiore deliberò, a larga maggioranza, in questo senso: "Riflettendosi alla facilità con che per lo più s'admettono alcune cittadinanze da magnifici signori deputati a ciò eletti, tal volta coll'inganno di false apparenze, che vengono rilevate dagl'estimi anco per supplantate connessioni de nomi, però che studiosi et attenti al publico et privato interesse per tener sì dannevole abuso, li magnifici signori deputati et antiani mandano parte divisa in due capi: Primo che alli magnifici signori due deputati che vengono eletti dalla magnifica bina per l'essame delle prove che vengono proposte su supplicanti per la ricercata cittadinanza, debbano esser sempre uniti li magnifici signori deputati di mese et uno de magnifici signori deffensori, quali habbino a fare la loro relatione giurata assieme alli predetti signori deputati et ciò s'intenda anco per le deputazioni già fatte e non deliberate dal magnifico maggior consiglio, Secondo che non si possa far uso dell'estimo 1536 per prova di cittadinanza degli anni susseguenti, stante la formalità delli estimi stessi apparente al sesto capitolo de medesimi estimi, al qual effetto la presente debba esser letta da signori cancellieri a medesimi signori deputati che doveranno fare tale essame". Vale la pena di accennare che i deputati di mese, fra le altre competenze e incarichi, sedevano in consiglio, sia maggiore che minore, vicino ai rettori o ai loro rappresentanti e in pratica rappresentavano, nel periodo dell'incarico, il comune stesso; mentre i "Deffensores communis", magistratura prevista già nello statuto, erano due, eletti dalla bina, uno dei quali doveva essere membro del collegio dei giudici. Fra le loro numerose incombenze, integrate a più riprese, i "defensores" dovevano "procurare et intercedere coram magnifics dominis rectoribus ... in utilitatem dicto communi ... et ad fatiendum difensione pro dicto commune". Da notare che, dal 1619, ebbero anche il compito di vigilare sull'età e la probità dei consiglieri, sui risultati delle elezioni e sulla correttezza delle relazioni dei deputati. Ai deputati incaricati in senso stretto della questione, quindi, ne venivano affiancati altri impegnati sul versante della difesa degli interessi del comune. Bisogna, però, precisare che i deputati di mese e il "defensor" intervenivano solamente nelle pratiche attivate da supplica (vedi oltre per questa procedura). Il 10 maggio 1738, comunque, ancora il consiglio maggiore " ... considerandosi dalli magnifici signori deputati e anziani che alla facilità con la quale si rilasciano attestati di nobiltà si debba metter qual che regola ed inerendo alla parte 28 febraro 1733 in proposito delli attestati di cittadinanza ...", ribadì quanto contenuto nella parte deliberata cinque anni addietro, a testimonianza di una difficoltà notevole a superare resistenze in una materia così delicata. Si giunse al 31 agosto 1786: questa volta a deliberare è il consiglio minore e in tal senso: "essendo cosa conveniente che le ricognizioni delle cittadinanze siano maturamente considerate ed essaminate, si manda parte che l'esame delle cittadinanze stesse sia da qui in avvenire praticato in unione delli cinque relatori, a quali incomberà l'essame sudetto in ordine alla commissione di questo consiglio, dovendo provarsi la discendenza con due autentici documenti per nome, i quali debbano esser ... per intero e non per pateat". Evidentemente in tal modo si pensava di mettersi al sicuro da eventuali "arrangiamenti" di documentazione allo scopo di ottenere più facilmente gli attestati di cittadinanza. Dopo avere delineato le linee di evoluzione della magistratura incaricata del riconoscimento delle cittadinanze, è necessario definire con precisione la tipologia documentaria relativa alle pratiche conservate non solo nella serie in oggetto ma amche in numerose altre. In primo luogo non sempre l'attestazione di cittadinanza veniva definito d'ufficio, ma in non pochi casi essi seguiva una precisa richiesta da parte di cittadini per ragioni che esulavano la partecipazione o meno a pubbliche "balotazioni". Le procedure, a seconda dei casi, erano dunque assai differenti e la produzione documentaria altrettanto varia, Nel primo caso, che anche quello di gran lunga più frequente, e quindi più documentato, si aveva la stesura di una semplice relazione da parte dei tre deputati, relazione che non veniva presentata in consiglio ma rimaneva interna alla cancelleria. Tale relazione aveva, dunque, valore "probatorio", e non necessitava di altre conferme o attestazioni. Queste relazioni sono generalmente conservate nella serie Cancelleria Comunale e non contengono, né in originale né in copia, la documentazione presentata ai deputati e da essi visionata allo scopo di poter confermare l'originarietà dei cittadini. Nell'indice delle azioni, infatti, non vi è traccia delle attestazioni di cittadinanza rilasciate secondo la procedura semplificata. Nel secondo caso la procedura era più complessa, la documentazione prodotta più cospicua e distribuita in molte serie. Si iniziava con una supplica presentata in consiglio, conservata naturalmente nella serie Suppliche. Il consiglio, allora, nominava i deputati incaricati di visionare i documenti prodotti dal supplicante (serie Azioni). Dopo un periodo di tempo variante da uno a tre mesi, i deputati presentavano la loro relazione in consiglio che, dopo averla letta, ordinava al cancelliere di stendere il diploma di cittadinanza. La relazione, accompagnata dalla documentazione portata dal richiedente, è ora conservata nella serie Relazioni, la deliberazione nella serie Azioni ed il decreto del podestà e/o capitano, dei deputati di mese e anziani nella serie Cancelleria comunale. In pratica: quando l'operazione era di routine, agivano direttamente i tre deputati a riconoscere le cittadinanze; quando faceva seguito a una supplica che richiedeva la stesura di un diploma, si formava una sorta collegio straordinario misto. Il collegio era, quindi, stabile nel primo genere di pratiche, straordinario per il secondo. descrizione della fonte Estremi cronologici [XVI metà]-[1839] Unità 45 sottoserie 1.2.8.13.1 - Riconoscimenti di cittadinanza e nobiltà descrizione della fonte Estremi cronologici [XVI metà]-[XVIII] Unità 36 La serie "Deputati e collegio a riconoscere le cittadinanze", comunque, contiene solo in parte la documentazione descritta mentre risulta di difficile definizione la sua formazione. Secondo quanto descritto nell'inventario settecentesco dell'archivio comunale (AB 475), alla fine del secolo esistevano presso la cancelleria comunale due filze di diplomi di cittadinanze, probabilmente copie dei diplomi rilasciati in seguito a supplica. E' assai probabile, invece, che la serie attuale sia il frutto di interventi successivi ispirati all'ordinamento per materia. La documentazione è conservata, infatti, in due faldoni recanti sul dorso la dicitura novecentesca "Archivio Comunale Stato Civile Genealogie"; le carte risultano fascicolate in camicie recanti titoli di mano ottocentesca; non vi è, almeno, in apparenza, un preciso legame fra la documentazione conservata che, assai probabilmente, qualcuno ha deciso di estrarre dalla propria collocazione (quasi certamente la cancelleria comunale). Resta in ogni caso una serie ricca di informazioni su non poche famiglie bergamasche e di alberi genealogici, la cui descrizione particolareggiata è stata inserita nelle schede unità. – -1, class. 1.2.8.13.1-1 [XVI metà]; antecedenti da 1486 "Genealogie. Carrara" (1) Albero genealogico della famiglia Carrara. 1 atto singolo cart., c. 1, latino note: (1) Titolo sulla camicia (XX). -2, class. 1.2.8.13.1-2 1590 dicembre 29 (2) "Piatti famiglia di Terno. Documenti di cittadinanza" (1) Certificati anagrafici del parroco di Terno d'Isola. Relazione del segretario della congregazione Municipale di Bergamo con copia di parte dei deputati "a veder le ragioni de cittadini antichi et originari" del comune di Bergamo e del decreto di riconoscimento di cittadinanza della famiglia. 1 fascicolo cart., cc. 6, nn., latino e volgare note: (1) Titolo sulla camicia (XIX). (2). In copia del 1821 gennaio 4 -3, class. 1.2.8.13.1-3 [XVII metà] "Archivio comunale. Stato civile. Suardo" (1) Albero genealogico della famiglia Suardo. 1 unità documentaria cart., c. 1, volgare note: (1) Titolo sulla camicia (XX). -4, class. 1.2.8.13.1-4 [1673 marzo]; allegati in copia da 1430 "Poma detti Pometti Cristoforo e Antonio. Titoli di cittadinanza" (1) Transunti di documenti, albero genealogico e notizie relativi alla famiglia Poma. 1 fascicolo cart., cc. 19, nn., leg. originale in cartone, latino e volgare note: (1) Titolo sulla camicia (XIX). -5, class. 1.2.8.13.1-5 [XVII III quarto]; antecedenti da 1582; seguiti a XIX inizio "Albero genealogico e carte relative alla famiglia Rivola" (1) Notizie tratte da stati d'anime parrocchiali relativi alla famiglia Rivola (2). 1 fascicolo cart., cc. 5, nn., latino e volgare note: (1) Titolo sulla camicia (XIX). (2) Di mano ottocentesca. -6, class. 1.2.8.13.1-6 [1679]; allegati in copia da 1378 "Chiesa famiglia di Bergamo. Albero genealogico" (1) Albero genealogico della famiglia Chiesa di Bergamo. 1 unità documentaria cart., c. 1, volgare note: (1) Titolo sulla camicia (XIX). -7, class. 1.2.8.13.1-7 [1690 febbraio 9]; allegati in copia da 1391 "Salvagni de Roteris famiglia. Titoli di cittadinanza" (1) Transunti e copie di atti, albero genealogico relative alla famiglia Salvagni de Roteris. Alla c. 3: "Ad portandam civilitatem mei Francisci Salvanei de Roteris filii domini Cornelii et meorum ascendentium arborem ultrascripto produco infrascripta instrumenta et iura". 1 fascicolo cart., cc. 14, num. rec., leg. originale in cartoncimo, latino e volgare note: (1) Titolo sulla camicia (XIX) "Civilitas domini Francisci Salvanei de Roteris". -8, class. 1.2.8.13.1-8 1691 dicembre 10; allegati in copia da 1568 febbraio "Sommario di scritture della famiglia Zineroni ed albero genealogico" (1) Regesti di atti, albero genealogico e notizie relativi alla famiglia Zineroni. 1 fascicolo cart., cc. 7, num. rec., latino e volgare note: (1) Titolo sulla camicia (XIX). -9, class. 1.2.8.13.1-9 [1700]; allegati in copia da 1206 "Bonghi nobile famiglia di Bergamo. Albero genealogico" (1) Albero genealogico della famiglia Bonghi di Bergamo. 1 unità documentaria cart., c. 1, latino note: (1) Titolo sulla camicia (XIX). -10, class. 1.2.8.13.1-10 [1704]; allegati in copia da 1369 giugno 22 "Terzi da Berzo. Titoli di cittadinanza" (1) Transunti di atti e albero genealogico relativi alla famiglia Terzi di Berzo San Fermo. Nella controcoperta due atti di Andrea fu Giovanni Battista Vaschis de Locatellis, cancelliere del pio luogo della Pietà di Bergamo. 1 fascicolo cart., cc. 13, num. orig.; bianche cc. I-II, 14, leg. originale in cartone, latino e volgare note: (1) Titolo sulla camicia (XIX). All'interno "1369. Benedetto quondam Francisci Terzi de Berzo". -11, class. 1.2.8.13.1-11 [1704]; allegati in copia da 1370 "Roberti famiglia di Zanica. Documenti di cittadinanza" (1) Transunti di atti e notizie relativi alla famiglia Roberti di Zanica. 1 fascicolo cart., cc. 48, num. orig. (2), leg. originale in cartoncino, latino e volgare note: (1) Titolo sulla camicia (XIX). (2) La c. 1, che recava probabilmente l'albero genealogico della famiglia, risulta recisa. -12, class. 1.2.8.13.1-12 [1709]; allegati in copia da 1370 "Terzi Fachino fu Giannino cittadino di Bergamo. Primo stipite della famiglia. Albero genealogico ed altre carte portanti documenti di cittadinanza" (1) La camicia contiene due fascicoli: senza titolo, contenente transunti di atti e albero genealogico dal 1370 relativi alla famiglia Terzi; "Genealogia Terzi", transunti di atti e albero genealogico relativi alla famiglia Terzi. 1 fascicolo cart., cc. 13, num. orig.; cc. I-II, 14-19, num. rec.; cc. 7, num. orig.; cc. I-III, 8-12 bianche, leg. originale in cartone, latino e volgare note: (1) Titolo sulla camicia (XIX). -13, class. 1.2.8.13.1-13 1711 gennaio; antecedenti da 1364 maggio 24 "Vegis o Berlendis Cristoforo fu Gerolamo d'Alzano. Titoli di cittadinanza" (1) Transunti di atti e albero genealogico relativi alla famiglia Vegis Berlendis (2). 1 fascicolo cart., cc. 5, num. orig.; bianche cc. I, 6-9, leg. originale in cartone, latino e volgare note: (1) Titolo sulla camicia (XIX). (2). La camicia contiene un fascicolo: "Civilis genealogia domini Christofori filii domini Hyeromini de Vegis de Berlendis". -14, class. 1.2.8.13.1-14 1712 marzo 19; allegati in copia da 1427 gennaio 13 "Ceresoli Leonardo e Pietro. Copie di documenti di cittadinanza" (1) La camicia contiene due fascicoli rilegati: "Civilitas Leonardi Ceresoli", contenente transunti di atti e un albero genealogico presentati dallo stesso Leonardo Ceresoli "pro verificatione civilitatis mei"; "Civilitas originaria spectabilis domini Petri Ceresoli", contenente transunti di documenti, un albero genealogico e sottoscrizioni sull'autenticità dei transunti da parte di Giovanni Battista Cararia, cancelliere dell'almo collegio di Bergamo. 1 fascicolo cart., cc. 20, nn.; bianche cc. 7-10, 16-20, latino e volgare note: (1) Titolo sulla camicia (XIX). -15, class. 1.2.8.13.1-15 1714 marzo; antecedenti da 1294 marzo Atti relativi alla famiglia Foresti. Albero genealogico a partire dall'anno 1294. Relazione dei deputati a riconoscere la cittadinanza. 1 fascicolo -16, class. 1.2.8.13.1-16 1717 settembre 7; allegati in copia da 1392 "Terzi Antonio. Documenti di cittadinanza" (1) Attestazioni circa il fatto che Antonio fu Giulio Terzi non esercitò, durante la sua permanenza a Livorno, arti meccaniche o manuali ma fu impiegato come "scrivano di nave" su un veliero mercantile del capitano Gerolamo Poletti. Alla c. 1 albero genealogico della famiglia Terzi. In calce: "hoc est Aurelius Facheris contradictione per hac die 7 septembris 1717". 1 fascicolo cart., cc. 10, num. orig.; bianche cc. 11-20, leg. originale in cartone, latino e volgare note: (1) Titolo sulla camicia (XIX). -17, class. 1.2.8.13.1-17 1724; allegati in copia da 1381 "Ferrari famiglia di Curnasco. Documenti di cittadinanza" (1) Transunti di atti e albero genealogico relativi alla famiglia Ferrari. 1 fascicolo cart., cc. 14, num. orig.; bianche e nn cc. 15-20, leg. originale in cartoncino, latino e volgare note: (1) Titolo sulla camicia (XIX). "Baptistae quondam Nazarii de Ferariis Curnasci". -18, class. 1.2.8.13.1-18 [1724]; allegati in copia da 1392 novembre "Fino-da Fino Bartolomeo famiglia. Inventario de propri beni" (1) Transunti di atti e notizie, divisi per località, relativi alle proprietà della famiglia Fino o da Fino. Alla c. 1: "Hoc est inventarium instrumentorum et scripturarum pertinentium ad haereditatem quondam domini Johannis de Fino". 1 fascicolo cart., cc. 72, num. orig.; bianche e nn cc. 73-80, leg. originale in cartoncino, latino e volgare note: (1) Titolo sulla camicia (XIX). -19, class. 1.2.8.13.1-19 1731 agosto; allegati in copia da 1141 "1731. Per diploma di cittadinanza Bertolotti di Cene abitanti in Vienna". Documenti relativi alla famiglia de Cene; copie autentiche formate a seguito dell'istanza di Carlo Ludovico e Giovanni Battista Bertolotti da Cene, conti di Partenfeld e signori di Leng[.]ach e Konigsberg abitanti in Vienna, 1731 agosto; sigilli cerei sottocarta (1). Allegato albero genealogico di Germus De Cene (1141). 1 volume, cc. 74, num. orig., latino e volgare note: (1). 1. Da originali del 1141, 1180, 1199, 1206, 1207, 1217, 1222, 1239, 1271, 1278, 1286, 1291, 1340, 1341, 1346, 1355, 1361, 1366, 1368, 1378, 1379, 1394, 1468, 1470, 1476, 1495, 1497, 1500, 1513, 1532, 1537, 1555, 1569, 1609, 1614. -20, class. 1.2.8.13.1-20 1736 aprile 9-1736 aprile 30; allegati in copia da 1333 "Valota famiglia di Bergamo e Brescia. Documenti di cittadinanza" (1) Albero genealogico e relazione al consiglio maggiore di Bergamo relativi alla famiglia Valota. 1 fascicolo cart., cc. 10, num. rec., latino e volgare note: (1) Titolo sulla camicia (XIX). -21, class. 1.2.8.13.1-21 [1742]; allegati in copia da 1036 "1118 usque 1787". Transunti, copie di atti e notize relative alla famiglia Terzi. 1 fascicolo cart., cc. 33, num. rec., leg. originale in cartoncimo, latino e volgare -22, class. 1.2.8.13.1-22 1746; allegati in copia da 1429 "Zonca famiglia. Albero genealogico" (1) Alberi genealogici relativi alla famiglia Zonca (tre copie). 1 fascicolo cart., cc. 3, latino e volgare note: (1) Titolo sulla camicia (XIX). -23, class. 1.2.8.13.1-23 [1764]; allegati in copia da 1370 "Cavaleri famiglia di Osio di sotto. Albero genealogico" (1) Albero genealogico della famiglia Cavaleri 1 unità documentaria cart., c. 1 note: (1) Titolo sulla camicia (XIX). -24, class. 1.2.8.13.1-24 [1769]; allegati in copia da 1338 febbraio 27 "Passi nobile conte Enrico. Carte relative a questa famiglia" (1) Transunti di atti e notizie relativi alla famiglia Passi. 1 fascicolo cart., cc. , nn., latino e volgare note: (1) Titolo sulla camicia (XIX). -25, class. 1.2.8.13.1-25 1773 agosto 9 "Alessandri nobile famiglia. Stemma autentico" (1) Stemma acquerellato della famiglia Alessandri autenticato da Giacomo Mazzocchi e Giuseppe Antonio Suardus, priori dell'almo collegio dei notai di Bergamo. 1 unità documentaria cart., c. 1, latino note: (1) Titolo sulla camicia (XIX). -26, class. 1.2.8.13.1-26 [XVIII III quarto]; antecedenti da 1370 "1370. La genealogia Terzi" Atti relativi alla famiglia Terzi. Albero genealogico della famiglia a partire dal 1370 fino al 1775. Contiene anche altro albero genealogico fino al 1786. 1 registro, cc. 12, num. orig. fino a 7, poi bianche e nn., leg. originale in cartoncino, latino e volgare -27, class. 1.2.8.13.1-27 1782 luglio 17; allegati in copia da 1546 "Copie e carte spettanti alla famiglia del fu arciprete Tomini de quali è supponibile si sia il signor Terzi servito per formare qualche albero di nobiltà della famiglia stessa" (1) La camicia contiene tre fascicoli: "Tomini retrodati. 1629 1773", contenente transunti e copie di atti relativi alla famiglia Tomini; senza titolo, contenente transunti e copie di atti relativi alla famiglia Tomini; senza titolo, inventari e transunti di atti, albero genealogico e notizie. 1 fascicolo cart., cc. 220, num. rec., leg. originale in cartoncimo, latino e volgare note: (1) Titolo sulla camicia (XIX). -28, class. 1.2.8.13.1-28 1784; antecedenti da 1365; seguiti a 1832 ottobre 15 "Avogadri famiglia di Stezzano. Documenti di cittadinanza" (1) Fascicolo rilegato: "Cittadinanza de Avogadri 1365", transunti di documenti, albero genealogico dal 1365; transunti di atti e alberi genealogici; dichiarazione di Ippolito Passi, cancelliere del comune di Bergamo, circa il riconoscimento della cittadinanza quali "antichi originari" di Bernardo e Giovanni Battista Avogadri di Bergamo in data 1789 settembre 15. 1 fascicolo cart., cc. 53, nn., latino e volgare note: (1) Titolo sulla camicia (XIX). -29, class. 1.2.8.13.1-29 1785 agosto 19; allegati in copia da 1300 agosto 20 "Civilitatis Ghidini" (1) Relazione di Trusardo conte di Calepio, Lodovico Antonio Roncalli, Marco Alessandri, Antonio Alborghetti e Giampaolo Conti di Calepio, deputati del comune di Bergamo, presentata al consiglio maggiore di Bergamo per il riconoscimento della cittadinanza alla famiglia Ghidini di Ghisalba. Transunti di documenti e albero genealogico. 1 fascicolo cart., cc. 25, num. rec.; bianche cc. 18-25, leg. originale in cartoncimo, latino e volgare note: (1) Nota a margine: "Civilitatis Ghidini. 1785 19 augusti. Lecta in Maiori" scritta dal cancelliere del comune di Bergamo. -30, class. 1.2.8.13.1-30 1787 dicembre 24; antecedenti da 1561 gennaio "Benaglio nobile famiglia. Carte relative" (1) La camicia contiene un fascicolo rilegato: "Benalia obblighi e precari 1527 sin 1787. Processo. Tomo". 1 fascicolo cart., cc. 15, nn., latino e volgare note: (1) Titolo sulla camicia (XIX). -31, class. 1.2.8.13.1-31 1788 febbraio 4; allegati in copia da 1744 aprile Estratti di battesimo. Estratti di battesimo relativi alla famiglia Carminati di Brembate sotto. 1 fascicolo -32, class. 1.2.8.13.1-32 1788 luglio 26; seguiti a 1796 maggio 27 Riconoscimento di cittadinanza. Decreto di riconoscimento di cittadinanza della famiglia Mazzuccotelli de Locatelli di Bergamo e di Locatello nelle persone dei fratelli Pasquale, Giuseppe e Martino. Deputati a riconoscere le cittadinanze Nicolino dei conti di Calepio e Domenico Arrigoni. Alla c. 1 albero genealogico della famiglia. Alla c. 5r sottoscrizione di Sebastiano Casizzi, cancelliere del comune di Bergamo, attestante la veriditicità dell'atto tratto dall'originale presente nella cancelleria comunale di Bergamo. Alla c. 5v dichiarazione di Alessandro Bidasio Imberti, cancelliere del Territorio di Bergamo, dell'avvenuta registrazione dell'atto nella cancelleria del Territorio. 1 unità documentaria cart., cc. 5, nn, leg. originale in pelle decorata., volgare -33, class. 1.2.8.13.1-33 [XVIII]; allegati in copia da 1092 Albero genealogico e notizie. Albero genealogico e notizie relativi alla famiglia Adelasio. 1 fascicolo cart., cc. 3, num. rec., latino -34, class. 1.2.8.13.1-34 [XVIII fine]; antecedenti da 1165 "Memorie che sembrano relative alla famiglia Albani conte Francesco" (1) Albero genealogico e notizie relative alla famiglia Albani. 1 fascicolo cart., cc. 10, nn., latino note: (1) Titolo sulla camicia (XIX). -35, class. 1.2.8.13.1-35 [XVIII]; allegati in copia da 1180 "Genealogie. Colleoni" (1) Albero genealogico della famiglia Colleoni. 1 unità documentaria cart., c. 1, latino note: (1) Titolo sulla camicia (XX). -36, class. 1.2.8.13.1-36 [XVIII fine]; antecedenti da 1558 dicembre "Petrobelli famiglia" (1) Albero genealogico e notizie relative alla famiglia Petrobelli. 1 fascicolo cart., cc. 4, nn., latino note: (1) Titolo sulla camicia (XIX). sottoserie 1.2.8.13.2 - Rubriche descrizione della fonte Estremi cronologici [XVIII fine]-1819 gennaio Unità 2 Le due rubriche contengono riferimenti a famiglie che avevano chiesto il riconoscimento di cittadinanza e nobiltà e in generale alla loro storia e geneaologia. -1, class. 1.2.8.13.2-1 [XVIII fine] "Civilitatum civium Bergomi rubrica magna 1470 usque 1706" 1 registro, cc. 66, num. orig. segnatura attuale: AB 114 -2, class. 1.2.8.13.2-2 1819 gennaio "Rubrica delle cittadinanze estratte dalle filze e relazioni esistenti nelli archivi della città di Bergamo quali abbisognando si ritroveranno li originali onde appoggiare li alberi delle femiglie cittadine per ottenere le tanze alle povere cittadine maritande come al testamento del fu capitano Bartolomeo Colleoni. Oggi sedici genaro 1819 in Bergamo" 1 registro, pp. 231, num. orig. segnatura attuale: AB 115 sottoserie 1.2.8.13.3 - Raccolte geneaologiche descrizione della fonte Estremi cronologici 1727 febbraio 21-[1839] Unità 7 La documentazione qui raccolta in parte venne probabilmente prodotta in occasione della richiesta di cittadinanza; in parte, invece, fu prganizzata a scopi di ricerche araldiche nel primo '800. Anche se esula sia dalle competenze del "Collegio", sia dalla cronologia della sua attività, é stata qui collocata per gli evidenti legami con il resto del materiale. -1, class. 1.2.8.13.3-1 1727 febbraio 21-1828 febbraio; allegati in copia da 1480 "Albero, documenti, estimi e testamenti comprovanti la genealogia del signor conte Pietro Loccatelli de Lanzi quondam conte Giuseppe per l'evisione dei suoi beni fideicommessi posti nel Comun Nuovo e recitati da suoi autori da Giacoma Albani quondam Leonardo con l'unito testamento 14 ottobre 1573 di domino Giovanni Andrea Albani". Transunti di atti, notizie, albero genealogico, stemma acquerellato della famiglia Locatelli de Lanzi. Allegati: "Fasso D Tomo XLIV concernente documenti per la creazione di dottor collegiato Giovanni Andrea Loccatelli de Lansi dell'anno 1652: autore dal vivente conte Pietro Loccatelli Lansi 14 maggio 1800"; attestazioni di battesimo delle parrocchie di Sant'Alessandro in Colonna in Bergamo, Trescore e Clusone; lettere della congregazione municipale di Bergamo; lettere alla regia commissione araldica del Regno Lombardo Veneto del conte Pietro Locatelli Lanzi; dichiarazioni della curia vescovile di Bergamo; lettera della congregazione municipale di Bergamo con la quale comunica al conte Pietro Locatelli Lanzi il rigetto del ricorso per il il riottenimento del titolo comitale, concesso dalle autorità venete nel 1699. 1 fascicolo cart., cc. 28, num. rec.; bianche cc. 20-28, leg. originale in cartoncino, latino e volgare -2, class. 1.2.8.13.3-2 1768 maggio 31-1808 novembre 19; allegati in copia da 1610 "Per la fraterna Tiraboschi Giacomo ed avvocato Lorenzo. Carte spettantegli" (1) La camicia contiene due fascicoli: "Aquisti Tiraboschi dal Pio Luogo de Mendicanti in Valtezze con carte unite relative alli aquisti 1768", transunti di documenti; "Extimum civitatis Jacobi et advocati Laurentii de Tiraboschis Bergomi MDCX usque MDCCIV. MDCCCVIII", transunti documenti. 1 fascicolo cart., cc. 57, num. rec., leg. originale in cartoncimo, latino e volgare note: (1) Titolo sulla camicia (XIX). -3, class. 1.2.8.13.3-3 1807 ottobre 8 "Moroni Pietro ed Alessandro" (1) Atto presentato all'uffico delle ipoteche da parte di Alessandro e Pietro Moroni di Milano (duplice copia). 1 unità documentaria cart., cc. 2, nn., volgare note: (1) Titolo sulla camicia (XIX). -4, class. 1.2.8.13.3-4 1813 agosto 18-1814 gennaio 18 "Carte relative alla famiglia dei conti Brembati" (1) Controversia fra la famiglia Brembati e la Congregazione di Carità di Bergamo. 1 fascicolo cart., cc. 8, nn, volgare note: (1) Titolo sulla camicia (XIX). -5, class. 1.2.8.13.3-5 1824 novembre 2-1825 aprile 29; allegati in copia da 778 "Albero genealogico della famiglia Vertova e diversi attestati patrimoniali" (1) Certificati di battesimo e albero genealogico relativi alla famiglia Vertova. 1 fascicolo cart., cc. 3, latino e volgare note: (1) Titolo sulla camicia (XIX). -6, class. 1.2.8.13.3-6 [1828]; allegati in copia da 1330 Alberi genealogici. Alberi genealogici relativi alla famiglia Tasca de Meda. 1 fascicolo cart., cc. 2, mm. 560x780, latino e volgare -7, class. 1.2.8.13.3-7 [1839]; allegati in copia da 1430 "Carte relative alla famiglia Offredi della Costa di Asturio di Peghera con albero genealogico e altre carte" (1) Transunti di atti, notizie e alberi genealogici relativi alla famiglia Offredi. 1 fascicolo cart., cc. , nn., latino e volgare note: (1) Titolo sulla camicia (XIX). serie 1.2.8.14 - Deputati e Collegio ai debitori Dopo avere in diverse occasioni nominato deputazioni ad hoc per la riscossione di quanto dovuto da debitori del comune, il consiglio maggiore, nella seduta del 21 dicembre 1636, decise che venissero eletti annualmente tre deputati incaricati della riscossione dei crediti che il comune vantava verso privati sia per ragioni fiscali sia per ragioni legate all'affitto di proprietà comunali (botteghe, folli, mulini, acque). I tre erano investiti di ampi poteri, tra i quali quello di rivolgersi ai rettori per far rispettare le proprie decisioni, ma non potevano accordare dilazioni ai debitori. Nel corso del tempo tale deputazione rimase sostanzialmente stabile, con qualche aggiustamento di relativa importanza: ad esempio, nel 1685 si decise che i deputati, assieme ai deputati di mese e al difensore della città, potessero concedere proroghe (garantite da fideiussioni) per l'ammontare dei tre quarti del credito vantato, avendo però cura di riscuotere subito il rimanente quarto. descrizione della fonte Estremi cronologici 1685 agosto 21-1797 febbraio 15 Unità 6 sottoserie 1.2.8.14.1 - Azioni Dal primo registro: descrizione della fonte Estremi cronologici 1690 febbraio 3-1797 febbraio 15 Unità 3 -1, class. 1.2.8.14.1-1 1690 febbraio 3-1731 dicembre 21 "1690 Attioni del Magnifico Collegio alle esazioni de debitori della Città instituito dal Maggior Consiglio ... aprile 1639". Azioni del collegio ai debitori. Allegata rubrica alfabetica onomastica di cc. 20. 1 registro, pp. 189, num. orig., leg. coperta in pergamena -2, class. 1.2.8.14.1-2 1732 aprile 17-1771 dicembre 18 "1732. Attioni del Magnifico Collegio à Debitori". Azioni del collegio ai debitori. 1 registro, cc. 194, num. orig., leg. in pelle decorata a secco -3, class. 1.2.8.14.1-3 1771 dicembre 20-1797 febbraio 15; seguiti a 1800 gennaio 23 "1772. Attioni del Magnifico Collegio à Debitori". Azioni del collegio ai debitori (1). Allegata rubrica alfabetica onomastica di cc. 48. 1 registro, cc. 51, num. orig. fino a 44, poi nn e bianche, leg. in pelle decorara a secco note: (1). Nel periodo austro-russo il collegio si presenta identico al precedente: tre deputati ai debitori, uno o due deputati di mese, il difensore. sottoserie 1.2.8.14.2 - Altri registri descrizione della fonte Estremi cronologici 1519 luglio-[XVIII metà] Unità 3 -1, class. 1.2.8.14.2-1 1519 luglio Debitori. Debitori per affitto di beni comunali o di ore d'acqua. Atti relativi al recupero di crediti verso la famiglia Tassis, in Roma (1). 1 registro, leg. senz coperta, latino note: (1). Questi ultimi, su richiesta dei deputati "ad computa et exactiones creditorum magnifice communitatis", a cura del capitano Nicolò Delphinus. -2, class. 1.2.8.14.2-2 [XVIII metà] "Estratto de debitori nel libro dei resti dei Borghi" Debitori (1). 1 registro, pp. 98, num. orig. fino a 87, poi bianche e nn., leg. originale in cartoncino, volgare note: (1). Divisi per vicinie e borghi. -3, class. 1.2.8.14.2-3 [XVIII metà] "Cità e Borghi. Debitori verso la Magnifica Città" Rubrica di debitori e fideiussori, con rimandi a libri. 1 registro, leg. mancante del piatto inferiore, volgare sottoserie 1.2.8.14.3 - Suppliche di debitori descrizione della fonte Estremi cronologici 1685 agosto 21-1759 dicembre 18 Unità 1 -1, class. 1.2.8.14.3-1 1685 agosto 21-1759 dicembre 18 "Suppliche Debitori 1685 usque 1760". Richieste di debitori di dilazioni nei pagamenti (1). Contiene elenco dei debitori per pubbliche gravezze e delle esecuzioni effettuate posteriormente alla stesura dell'elenco, 10 febbraio 1690, cc. 12. 1 filza cart., cc. 960, num. rec., volgare note: (1). Due datazioni: la prima della supplica, la seconda della sua lettura in collegio (vedi rispondenza nei registri). sottoserie 1.2.8.14.4 - Proclami descrizione della fonte Estremi cronologici 1766 marzo 14 Unità 2 -1, class. 1.2.8.14.4-1 1766 marzo 14 Proclama. Proclama in materia di debitori dei rettori Tommaso Sandi, podestà, e Venceslao Gasparo Martinengo, capitano, contenente i capitoli per l'esazione di crediti. 1 stampato, c. 1 serie 1.2.8.15 - Deputati all'esazione della decima del fieno La decima del fieno fu istituita con terminazione del Provveditore Generale Erizzo nel 1646. Si trattava di un prelievo sui fieni prodotti dal territorio da consegnarsi ad uso della cavalleria che nel corso del tempo stazionasse nella bergamasca. descrizione della fonte Estremi cronologici 1788 novembre-1797 marzo 10 Unità 3 La documentazione é relativa alla riscossione della decima a fine Settecento, quando la Città protestò per il nuovo piano considerato dannoso rispetto al precedente. -1, class. 1.2.8.15-1 1788 novembre-1794 settembre; antecedenti da 1626 febbraio "Carte concernenti il nuovo piano foraggi ossia della decima del fieno" 1 mazzo, volgare -2, class. 1.2.8.15-2 1792 settembre 17-1793 aprile 6; antecedenti da 1443 maggio 28 "Decreti e leggi per la decima del fieno. Copiati da simili ruoli della cancelleria del Territorio". Memoriale inviato a Venezia per richiedere la revisione delle operazioni di esazione della decima del fieno dai deputati delegati a ciò dalla parte del consiglio maggiore 18 agosto 1792, a sua volta attivata da relazione dei deputati del 10 maggio 1792 (1). Contiene lettera di accompagnamento, supplemento alla relazione e accompagnatoria del capitano di Bergamo. 1 fascicolo , leg. cucito, latino e volgare note: (1). In pratica si tratta di una raccolta di deliberazioni e leggi in materia emanate da doge, consiglio dei pregadi, revisori e regolatori delle entrate pubbliche in cecca, conferenza fra revisori e regolatori più savi alla scrittura attuale e uscito, sindaci inquisitori in Terra ferma, podestà vicecapitano di Bergamo. Suppliche del territorio e della città. -3, class. 1.2.8.15-3 1795 giugno 3-1797 marzo 10 "1795 usque. Registro de mandati per la Xma del fieno" Ordini di pagamento da parte dei deputati alla riscossione della decima del fieno Marc'Antonio Bressani, Giovanni Battista Pesenti, Enrico Mazzi, Giacomo Mazzocchi, e del deputato del Territorio Gaetano Paganoni (1). Ricevute di pagamento dei "capitani de crovati a cavallo" Costanzo Giuseppe Bolis, Francesco Vlastrinovich (2) e Giovanni Battista Petriccioli. 1 volume, leg. scucita, volgare note: (1). Stese dal cancelliere, con la nota dell'avvenuta consegna al ragionato, Cristoforo Longhi, in questa come ragionato del collegio. (2). O Vlastellinovich. serie 1.2.8.16 - Deputati alla fiera e deputati alla fabbrica della Fiera in pietra La fiera di Bergamo, momento ed evento di grande importanza per l'economia della città e del territorio, deve la sua origine alla ricorrenza di Sant'Alessandro, il 26 agosto. Nel corso del tempo, quella che era nata come fiera patronale divenne, come detto, evento di portata internazionale. Nel corso del Settecento, cominciarono le prime proposte relative alla costruzione di una fiera stabile che sostituisse quella in legno che veniva approntata e smontata annualmente. Con gli anni Trenta del secolo si avviarono le procedure che portarono, nel decennio successivo, alla edificazione della cosiddetta "Fiera in pietra" che visse ancora fino agli inizi del '900. Il comune di Bergamo controllava quanto accadeva attraverso i "Deputati alla fiera" i quali vennero poi investiti del compito di sovraintendere alla costruzione della nuova steruttura. descrizione della fonte Estremi cronologici 1454 giugno 23-1801 Unità 74 sottoserie 1.2.8.16.1 - Privilegi descrizione della fonte Estremi cronologici 1454 giugno 23-1734 gennaio 14 Unità 5 -1, class. 1.2.8.16.1-1 1454 giugno 23-1732 novembre 19 "Scritture per l'essenzione della Fiera". Ducali (copie), decreti ed atti dei rettori di Bergamo, suppliche al doge, ai capi del consiglio dei Dieci e ai V savi alla mercanzia di Venezia, decreti del consiglio dei Pregadi azioni dei consigli minore e maggiore di Bergamo (copie), capitoli, note sull'appalto del dazio dell'uscita della seta. 1 fascicolo -2, class. 1.2.8.16.1-2 1732 aprile 2; Venezia, "in nostro ducali palatio" Lettera ducale. Autorizzazione del doge Alvise Mocenigo alla costruzione della fiera in pietra. Segretario del consiglio dei Dieci Giuseppe Giacomazzi. Copia autentica di Gaetano de Cucchis, vicecancelliere del comune di Bergamo (1). 1 fascicolo , cc. 5 note: (1). Contiene due copie semplici. -3, class. 1.2.8.16.1-3 [1733 febbraio 18] Lettera ducale. Comunicazione del doge Carlo Ruzzini al podestà Francesco Bonfadini perché convinca la città di Bergamo a non inviare altri oratori in Venezia per seguire la questione della fiera in pietra. Segretario della cancelleria ducale Lorenzo Vignola. Copia semplice. 1 unità documentaria, cc. 2 -4, class. 1.2.8.16.1-4 1733 agosto 8 Conferma del Senato. Conferma del Senato di Venezia dell'assenso alla costruzione della fiera in pietra. Tre copie semplici. 1 fascicolo , cc. 6 -5, class. 1.2.8.16.1-5 1734 gennaio 14 Lettera ducale. Comunicazione del doge Carlo Ruzzini al podestà vicecapitano Antonio Savorgnan circa la costruzione della fiera in pietra. Copia autentica di Gaetano de Cucchis, vicecancelliere del comune di Bergamo. 1 un. docum., cc. 3 sottoserie 1.2.8.16.2 - Proclami descrizione della fonte Estremi cronologici 1590-1799 luglio 14 Unità 5 -1, class. 1.2.8.16.2-1 1590-1730 agosto 18 Proclami. Proclami a stampa relativi alla fiera e capitoli a stampa della fiera (anche di Brescia) emanati dal consiglio dei Pregadi di Venezia, dai podestà Zaccaria Vendramin, Daniele Renier, Giovanni Francesco Pasqualigo, Girolamo Corner, Nicolò Manini, Girolamo Lorenzo Giustiniani, Alvise Malipiero, Francesco Foscolo, Vincenzo Capello, dai capitani Giovanni Michieli, Agostino Nani, Alvise Priuli, Francesco Soranzo, Marco Dandolo, Battista Erizzo, Girolamo Mocenigo, Gregorio Barbarigo, Ferigo Barbarigo, Giustin Donado, dal capitano vicepodestà Lorenzo Tiepolo, dai rettori di Brescia Daniele Renier, Giacomo Marcello podestà, Daniele Dolfin I capitano e da Lorenzo Dolfin, inquisitore in Terra Ferma. 1 fascicolo , pezzi 37 -2, class. 1.2.8.16.2-2 1703 agosto 20-1724 agosto 8 Proclami. Proclami a stampa sul bollo di fiera dei podestà Francesco Foscolo, Sebastiano Contarini, Paolo Antonio Donà, Leonardo Dolfin, Francesco Maria Canal, Carl'Antonio Gambara, Antonio Maria Priuli, Giacomo Soranzo, Francesco Martinelli, del podestà vicecapitano Alvise Zorzi III e dei capitani Federico Barbarigo, Domenico Michiel, Francesco Donado, Vettor Pisani, Vincenzo Pisani II, Carlo Zenobio, Federico Tiepolo, Silvestro Bembo, Zuanne Tron. 1 fascicolo , pezzi 14 -3, class. 1.2.8.16.2-3 1735 settembre 19-1735 settembre 20 (1) Proclami dei deputati alla fabbrica della fiera in pietra. 1 fascicolo , pezzi 12 note: (1). Alcuni proclami non sono datati. -4, class. 1.2.8.16.2-4 1762 agosto 18-1762 agosto 27 Proclama. Proclama del capitano vicepodestà Marin Cavalli circa la stampa e diffusione della terminazione del capitano vicepodestà Pietro Vittor Pisani sulle spese di manutenzione e riparazione della fiera ed annessi. Contiene copia a stampa della terminazione. 1 fascicolo , cc. 3, volgare -5, class. 1.2.8.16.2-5 1799 luglio 14 Decreti. Decreti sulla fiera della congregazione delegata per la città e provincia di Bergamo. 1 fascicolo , cc. 14, volgare sottoserie 1.2.8.16.3 - Relazioni descrizione della fonte Estremi cronologici 1733 dicembre-[XVIII fine] Unità 8 -1, class. 1.2.8.16.3-1 1733 dicembre Relazione. Relazione del nunzio di Bergamo in Venezia circa la costruzione della fiera in pietra. 1 unità documentaria, cc. 4, volgare -2, class. 1.2.8.16.3-2 [1734] "Informatione ristretta e tutto succinta dell'affare intorno la fiera in pietra da fabbricarsi di concetto giusta il desiderio della città, del territorio e di tutti li mercanti di Bergamo e d'altri mercanti pure d'altre città dello stato ed esteri..." 1 unità documentaria, cc. 8, volgare -3, class. 1.2.8.16.3-3 [1734] "Informatione sopra l'affare della fabbrica da farsi in pietra della fiera di Bergamo ..." 1 unità documentaria, cc. 12, volgare -4, class. 1.2.8.16.3-4 [1734] Risposte. Risposte (del comune?) alle obiezioni contro la costruzione della fiera in pietra. 1 unità documentaria, cc. 10, volgare -5, class. 1.2.8.16.3-5 1752 luglio 22; antecedenti da 1456 agosto 6 Relazione. Relazione di Pietro Andrea Colleoni e Vittorio Lupi circa il rinnovo dei capitoli della fiera. Il volume contiene atti di cause relativi alla fiera e alla riscossione del dazio della seta in tempo di fiera. 1 volume, cc. 227, num. orig. fino a 219, poi nn., latino e volgare -6, class. 1.2.8.16.3-6 [post 1762]; allegati da 1476 dicembre 3 Relazione. Relazione dei deputati eletti dai proprietari delle botteghe della fiera per la stesura di un nuovo regolamento per la gestione della fiera. Allegata concessione del doge Andrea Vendramenus della possibilità di costruire sul prato di S. Alessandro botteghe in legno per la fiera. 1476 dicembre 3, copia 1734 febbraio 10. 1 fascicolo , cc. 4, latino e volgare -7, class. 1.2.8.16.3-7 1781 marzo 2 Relazione. Relazione di Giovanni Battista Bottani, massaro del comune, circa lo stato della fiera e le suppellettili conservate nei quattro torresini. Copia semplice di Sebastiano Casizzi, cancelliere del comune. 1 unità documentaria, cc. 2, volgare -8, class. 1.2.8.16.3-8 [XVIII fine] "Informazione della città di Bergamo sopra tutte le cose della Fiera". 1 unità documentaria, cc. 10 sottoserie 1.2.8.16.4 - Scritture descrizione della fonte Estremi cronologici 1732 ottobre 29-1801 Unità 25 -1, class. 1.2.8.16.4-1 1732 ottobre 29 Elenco. Mercanti che hanno partecipato alla fiera di Crema nell'anno 1732. Sottoscrizione di Giuseppe Cesare Gironi, appaltatore della fiera di Crema e del dazio dello stazzo. Autentica di Giovanni Maria Pizotti, vicecoadiutore della cancelleria pretoria di Crema. 1 unità documentaria, cc. 2 -2, class. 1.2.8.16.4-2 1732 novembre 10; seguiti a 1732 dicembre 26 Elenco. Mercanti di "sarze e buratti" di Bergamo. Sottoscrizioni di Donato Schiettus, notaio e cancelliere dell'ufficio dei mercanti, e di Felice Assonica fu Gerolamo, notaio. Attestazione dell'autenticità dell'atto da parte del podestà Francesco Bonfadini. Sottoscrizione di Marco Antonio de Grittis, cancelliere del comune di Bergamo. 1 unità documentaria, cc. 2 -3, class. 1.2.8.16.4-3 1732 novembre 19 Dichiarazione. Dichiarazione circa la residenza di alcuni privati presso il prato di S. Alessandro. Notaio Francesco Salvaneus de Roteris fu Carlo. Attestazione dell'autenticità dell'atto da parte del podestà Francesco Bonfadini. Sottoscrizione di Marco Antonio de Grittis, cancelliere del comune di Bergamo. 1 unità documentaria, cc. 2 -4, class. 1.2.8.16.4-4 1732 dicembre 1 Dichiarazione. Dichiarazione di, tra gli altri, Giulio Cesare Odeni, Michel Angelo Riva e Teodoro Raggio, tutti e tre dell'ordine dei chierici regolari ministri degli infermi, circa l'occupazione, al di fuori dello spazio occupato dalla fiera, del prato di S. Alessandro (1). Notaio Matteo Gusmini fu Giovanni. Attestazione dell'autenticità dell'atto da parte del podestà Francesco Bonfadini. Sottoscrizione di Marco Antonio de Grittis, cancelliere del comune di Bergamo. 1 unità documentaria, cc. 2 note: (1). I tre dichiarano di " ... non aver mai veduto ocupato il Pratto ove oggidì si fabrica la Fiera per più di due pertiche incirca di tereno di esso a nostro giudicio per asciugar lane de mercanti ...". -5, class. 1.2.8.16.4-5 1732 dicembre 2 Dichiarazione. Dichiarazione della cancelleria del comune di Bergamo circa la presenza di Giacomo Tirabosco, Gherardo e Carlo Guerinoni nell'estimo dei mercanti. Sottoscrizione di Gaetano de Cucchis, vicecancelliere del comune di Bergamo. 1 unità documentaria, cc. 2 -6, class. 1.2.8.16.4-6 1732 dicembre 2 Dichiarazione. Dichiarazione della cancelleria del comune di Bergamo circa l'estimo. Sottoscrizione di Gaetano de Cucchis, vicecancelliere del comune di Bergamo. 1 unità documentaria, cc. 2 -7, class. 1.2.8.16.4-7 1732 dicembre 12 Dichiarazione. Dichiarazione della cancelleria del comune di Bergamo circa la nomina del massaro dell'ospedale maggiore di Bergamo. Attestazione dell'autenticità dell'atto da parte del podestà Francesco Bonfadini. Sottoscrizione di Marco Antonio de Grittis, cancelliere del comune di Bergamo. 1 unità documentaria, cc. 2 -8, class. 1.2.8.16.4-8 1733 gennaio 21 Dichiarazione. Dichiarazione di Giovanni Bernardino Sarzetti, perito agrimensore, circa le dimensioni del prato di Sant'Alessandro in relazione al nuovo edificio della fiera in pietra. 1 unità documentaria, cc. 2 -9, class. 1.2.8.16.4-9 1733 gennaio 21 Dichiarazione. Dichiarazione di Giuseppe Mangilli, governatore dell'Ospedale Maggiore di Bergamo, circa le esigenze di passaggio sul prato di S. Alessandro per il funzionamento dell'ospedale stesso. Notaio Matteo Gusmini fu Giovanni. 1 unità documentaria, cc. 2 -10, class. 1.2.8.16.4-10 1733 febbraio 10 Dichiarazione. Dichiarazione della cancelleria del comune di Bergamo circa la presenza di Lorenzo Bertarelli nell'estimo dei mercanti. Attestazione dell'autenticità dell'atto da parte del podestà Francesco Bonfadini. Sottoscrizione di Marco Antonio de Grittis, cancelliere del comune di Bergamo. 1 unità documentaria, cc. 2 -11, class. 1.2.8.16.4-11 1733 aprile 4 Dichiarazione. Dichiarazione di Bartolomeo Ghidotti, perito pubblico delegato per la fabbrica della fiera in pietra, circa le dimensioni delle nuove botteghe e di quelle in legno della precedente costruzione e circa le spese alla quali andavano incontro i mercanti. Sottoscrizione di Ottaviano de Biffis di Ludovico, cancelliere dell'Ospedale Maggiore di Bergamo. Attestazione dell'autenticità dell'atto da parte del podestà Francesco Bonfadini. Sottoscrizione di Gaetano de Cucchis, cancelliere del comune di Bergamo. 1 unità documentaria, cc. 2 -12, class. 1.2.8.16.4-12 1733 luglio 11 Dichiarazione. Dichiarazione di Bartolomeo Ghidotti, perito pubblico delegato per la fabbrica della fiera in pietra, circa le dimensioni delle nuove botteghe e di quelle in legno della precedente costruzione. Notaio Giovanni Pietro Zenuchini de Moschenis fu Benedetto. Attestazione dell'autenticità dell'atto da parte del podestà Francesco Bonfadini. Sottoscrizione di Marco Antonio de Grittis, cancelliere del comune di Bergamo. 1 unità documentaria, cc. 2 -13, class. 1.2.8.16.4-13 1733 settembre 12 Dichiarazione. Dichiarazione di alcuni mercanti della disponibilità a farsi carico della costruzione della fiera in pietra. Notaio Giovanni Battista Buffali fu Pietro Angelo di Brescia. Attestazione dell'autenticità dell'atto da parte del podestà di Brescia Federico Tiepolo. Sottoscrizioni di Francesco de Bonaldis, notaio della cancelleria pretoria di Brescia, e di Gaetano de Cucchis, vicecancelliere del comune di Bergamo. 1 unità documentaria, cc. 4 -14, class. 1.2.8.16.4-14 1733 settembre 15-1733 settembre 18 Dichiarazioni. Dichiarazioni di alcuni mercanti della disponibilità a farsi carico della costruzione della fiera in pietra. Sottoscrizioni di Gaetano de Cucchis, vicecancelliere del comune di Bergamo. 1 unità documentaria, cc. 4 -15, class. 1.2.8.16.4-15 1733 ottobre 17 Dichiarazione. Dichiarazione di alcuni mercanti della disponibilità a farsi carico della costruzione della fiera in pietra. Sottoscrizione di Gaetano de Cucchis, vicecancelliere del comune di Bergamo. 1 unità documentaria, cc. 2 -16, class. 1.2.8.16.4-16 1734 marzo 26 Capitolato. Capitolato della costruzione della fiera in pietra sottoscritto da Cristoforo Vimercati Sozzi, Pietro Andrea Colleoni e Celestino de Conti di Calepio, deputati alla fabbrica della fiera in pietra, da una parte, Bartolomeo Ghidotti fu Domenico e Giovanni Moroni fu Bartolomeo, capi mastri, dall'altra. Notaio Rodolfo de Alexandris fu Marco Antonio. Copia di Gaetano de Cucchis, vicecancelliere del comune di Bergamo. 1 unità documentaria, cc. 10, num. orig. 19-28 -17, class. 1.2.8.16.4-17 [1735 agosto] Bilancio. Entrate e uscite in occasione della costruzione della fiera in pietra. 1 unità documentaria, cc. 2, volgare -18, class. 1.2.8.16.4-18 [1736 agosto] "Pagamenti fatti a magistro Bartolomeo Ghidotti per conto della fabrica delle botteghe in fiera" 1 unità documentaria, c. 1, volgare -19, class. 1.2.8.16.4-19 [1736] Pagamenti. Pagamenti per la costruzione delle botteghe di fiera divisi per proprietario. Elenchi di proprietari. 1 fascicolo , cc. 6, volgare -20, class. 1.2.8.16.4-20 [1736] "Notta delle botege di ragione della Conpagnia et del dinaro datti et pagati in casa del marchese Marchesi casione della fabricha della fiera di pietra" 1 unità documentaria, cc. 2, volgare -21, class. 1.2.8.16.4-21 [1737 settembre] "Pagamenti fatti ad illustrissimo Bartolomeo Ghidotti per conto della fabrica delle botteghe di pietra in fiera" 1 unità documentaria, cc. 2, volgare -22, class. 1.2.8.16.4-22 [1738 giugno 25] Mandati. Nota di mandati di pagamento per la fabbrica della fiera in pietra. 1 unità documentaria, cc. 2, volgare -23, class. 1.2.8.16.4-23 [1738] "Disegno della fiera di Bergamo" Prospetto della distribuzione delle botteghe della fiera in pietra. 2 atti singoli, mm. 810x550, volgare note: cartelletta -24, class. 1.2.8.16.4-24 1760 agosto "Bilanzo della fiera in pietra della magnifica città di Bergamo" (1) Contiene anche "Ristretto del bilanzo delle botteghe di fiera con il riparto delle £. 6845;8;6 sopravanzate alle £ 50 per ogni bottega di spese impensate che risulta £ 12;13;6 per ogni bottega". 1 registro, cc. 22, mm. 440x270 note: (1). All'interno: "22 agosto 1760. "Bilanzo della fabrica della fiera di pietra della magnifica città di Bergamo estratto dal libro maestro e libro numeri di detta fiera". -25, class. 1.2.8.16.4-25 1783-1801 Cassa. Cassa della compagnia delle botteghe di fiera vistata dei deputati alla fiera. 1 registro, cc. 15 In attesa di collocazione, dicembre 2008 sottoserie 1.2.8.16.5 - Suppliche descrizione della fonte Estremi cronologici 1731 febbraio 11-1777 settembre 16 Unità 11 -1, class. 1.2.8.16.5-1 1731 febbraio 11 Supplica. Supplica del comune di Bergamo al doge perché venga concessa l'autorizzazione alla costruzione della fiera in pietra. Una copia semplice di Marco Antonio de Grittis, cancelliere del comune, tratta da atti di Giovanni Battista Lozetti, coadiutore pretorio; due copie semplici di Giovanni Antonio Pontano, notaio coadiutore della cancelleria pretoria. 3 atti singoli, cc. 8, volgare -2, class. 1.2.8.16.5-2 1731 settembre 6-1732 dicembre 24 Supplica. Supplica ai deputati e anziani del comune di Bergamo da parte di Coriolano Brembati, ministro dell'ospedale maggiore di Bergamo, circa i vantaggi della costruzione della fiera in pietra. Attestazione dell'autenticità dell'atto da parte del podestà Francesco Bonfadini. Sottoscrizione di Marco Antonio de Grittis, cancelliere del comune di Bergamo. 1 fascicolo , cc. 4 -3, class. 1.2.8.16.5-3 1732 marzo 16 Supplica. Supplica del comune di Bergamo al doge perché venga concessa l'autorizzazione alla costruzione della fiera in pietra. 1 unità documentaria, cc. 6, volgare -4, class. 1.2.8.16.5-4 1732 settembre 19 Supplica. Supplica (del comune?) al doge perché venga proseguita la costruzione della fiera in pietra. Delega per la risposta ai rettori di Bergamo e ai V savi alla mercanzia di Venezia. Due copie (1). 1 unità documentaria, cc. 4, volgare note: (1). La costruzione era stata sospesa stante il ricorso dell'arte del lanificio contro un decreto che imponeva ai mercanti di recarsi obbligatoriamente in fiera. -5, class. 1.2.8.16.5-5 1733 aprile 9 Parere. Parere della città e del territorio rivolto ai V savi alla mercanzia di Venezia circa la supplica dell'arte del lanificio contro ,l'obbligo per i mercanti di partecipare alla fiera di Sant'Alessandro. 1 unità documentaria, cc. 20, volgare -6, class. 1.2.8.16.5-6 1733 aprile 18 Supplica. Supplica delle suore del monastero di Santa Marta al doge perché venga fermata la costruzione della fiera in pietra. Delega per la risposta ai rettori di Bergamo e ai provveditori sopra monasteri di Venezia. 1 unità documentaria, cc. 2, volgare -7, class. 1.2.8.16.5-7 [1733 aprile] Supplica. Supplica (dell'arte del lanificio?) al doge perché venga proseguita la costruzione della fiera in pietra nonostante il ricorso contro il decreto del senato che impone a tutti i mercanti di partecipare alla fiera stessa. 1 unità documentaria, cc. 6, volgare -8, class. 1.2.8.16.5-8 [1733 maggio] Supplica. Supplica del nunzio di Bergamo in Venezia perché non venga accolta la richiesta delle suore del monastero di Santa Marta perché venga fermata la costruzione della fiera in pietra. 1 unità documentaria, cc. 6, volgare -9, class. 1.2.8.16.5-9 [1733] Richiesta. Richiesta del nunzio di Bergamo in Venezia perché non venga accolta la supplica di alcuni mercanti contro la costruzione della fiera in pietra. 1 unità documentaria, cc. 10, num. orig., volgare -10, class. 1.2.8.16.5-10 [1733] Relazione. Relazione (1) circa la supplica di alcuni mercanti contro la costruzione della fiera in pietra. Due copie. 2 atti singoli, cc. 28, volgare note: (1). Del comune? del nunzio di Bergamo in Venezia? -11, class. 1.2.8.16.5-11 1777 settembre 16 Supplica. Supplica dell'ospedale maggiore, rappresentato dal ministro Antonio Fogaccia, contro le pretese della compagnia dei proprietari delle botteghe di fiera circa la custodia delle chiavi dei torresini. Copia semplice di Giovanni Antonio Terzi, vicecancelliere del comune. 1 unità documentaria, cc. 2, volgare sottoserie 1.2.8.16.6 - Controversie descrizione della fonte Estremi cronologici 1739 agosto 17-1781 gennaio 2 Unità 2 -1, class. 1.2.8.16.6-1 1739 agosto 17-1740 febbraio 20 "Città contro Manzoni". Richiesta di Andrea Manzoni di poter procedere ad alcune modifiche nella costruzione delle quattro botteghe della fiera in pietra di cui é proprietario. Deliberazioni in senso contrario dei deputati alla fabbrica della fiera in pietra e del consiglio minore del comune di Bergamo. 1 volume, cc. 14, num. orig. 38-55; cc. 56-61 bianche e nn, leg. scucito, latino e volgare -2, class. 1.2.8.16.6-2 1781 gennaio 2 Esposto dei deputati dei comproprietari delle botteghe di fiera contro l'Ospedale Maggiore circa la custodia delle chiavi della fiera (1). 3 atti singoli, cc. 12, volgare note: (1). Tre copie. sottoserie 1.2.8.16.7 - Azioni dei consigli di Bergamo descrizione della fonte Estremi cronologici 1731 settembre 6-1781 febbraio 19 Unità 8 -1, class. 1.2.8.16.7-1 1731 settembre 6 Nomina. Nomina da parte del consiglio maggiore di tre deputati nelle persone di Luigi Terzi, Gerolamo Paolo Colleoni e Celestino Conti di Calepio, a riferire circa la richiesta dell'Ospedale Maggiore di Bergamo di procedere alla costruzione delle botteghe della fiera in pietra (1). 1 unità documentaria, cc. 5, latino e volgare note: (1). Due copie semplici di Gaetano de Cucchis, vicecancelliere del comune. Trascrizione ottocentesca. -2, class. 1.2.8.16.7-2 1732 gennaio 16 Concessione. Concessione da parte del consiglio maggiore all'Ospedale Maggiore di Bergamo di procedere alla costruzione delle botteghe della fiera in pietra (1). 1 unità documentaria, cc. 2, latino e volgare note: (1). Copia semplice di Gaetano de Cucchis, vicecancelliere del comune. -3, class. 1.2.8.16.7-3 1732 gennaio 16 Relazione. Relazione al consiglio maggiore dei tre deputati a riferire circa la richiesta dell'Ospedale Maggiore di Bergamo di procedere alla costruzione delle botteghe della fiera in pietra, Luigi Terzi, Gerolamo Paolo Colleoni e Celestino Conti di Calepio, e concesione da parte del consiglio (1). 1 unità documentaria, cc. 10, latino e volgare note: (1). Copia semplice di Gaetano de Cucchis, vicecancelliere del comune. Trascrizione ottocentesca. -4, class. 1.2.8.16.7-4 1732 settembre 27 Procura. Procura del consiglio maggiore ai tre deputati Luigi Terzi, Gerolamo Paolo Colleoni e Celestino Conti di Calepio ad agire contro i mercanti di lana che intendono ostacolare la costruzione delle botteghe della fiera in pietra (1). 1 unità documentaria, cc. 2, latino e volgare note: (1). Copia semplice di Gaetano de Cucchis, vicecancelliere del comune. -5, class. 1.2.8.16.7-5 1733 gennaio 30 Procura. Procura del consiglio maggiore a Pietro Francesco Rivola perché segua la pratica a Venezia circa la costruzione della fiera in pietra. (1). 1 unità documentaria, cc. 2 note: (1). Copia semplice di Gaetano de Cucchis, vicecancelliere del comune. -6, class. 1.2.8.16.7-6 1734 agosto 24 Richiesta. Richiesta da parte del consiglio minore ai conservatori della fiera di riferire circa una supplica dell'Ospedale Maggiore (1). 1 unità documentaria, cc. 2 note: (1). Copia semplice di Gaetano de Cucchis, vicecancelliere del comune. -7, class. 1.2.8.16.7-7 1762 marzo 13 Procura. Procura del consiglio minore ai deputati alla fabbrica della fiera perché trovino un accordo con l'ospedale maggiore circa le spese per la manutenzione dell'edificio, con particolare riguardo a fontana, "salizi", protoni, rastelli e torresini (1). 1 unità documentaria, cc. 2 note: (1). Copia semplice di Giovanni Biffi, vicecancelliere del comune. -8, class. 1.2.8.16.7-8 1781 febbraio 19 Deliberazione. Deliberazione del consiglio maggiore con la quale avoca al comune il diritto di custodia delle chiavi dell'edificio della fiera in pietra ma conferma l'obbligo per l'Ospedale Maggiore di provvedere alla sua manutenzione (1). 1 unità documentaria, cc. 2 note: (1). Copia semplice di Giovanni Biffi, vicecancelliere del comune. sottoserie 1.2.8.16.8 - Scritture dell'Ospedale Maggiore di Bergamo descrizione della fonte Estremi cronologici 1731 settembre 3-1762 agosto 16 Unità 10 -1, class. 1.2.8.16.8-1 1731 settembre 3; seguiti a 1732 dicembre 24 Deliberazione. Deliberazione del consiglio dell'ospedale maggiore di Bergamo circa la costruzione della fiera in pietra. Sottoscrizioni di Ottaviano Biffius, cancelliere dell'ospedale maggiore di Bergamo. Attestazione dell'autenticità dell'atto da parte del podestà Francesco Bonfadini. Sottoscrizione di Marco Antonio de Grittis, cancelliere del comune di Bergamo (1). 1 unità documentaria, cc. 3 note: (1). Presente anche trascrizione XXin. -2, class. 1.2.8.16.8-2 1732 gennaio 17 Conferma. Conferma da parte dei capi mastri Bartolomeo Ghidotti e Giovanni Moroni ai presidenti dell'ospedale maggiore di Bergamo della spesa di 150 scudi per la costruzione di ogni bottega in pietra della nuova fiera. Sottoscrizione di Ottaviano Biffius, cancelliere dell'ospedale maggiore di Bergamo. 1 unità documentaria, cc. 2 -3, class. 1.2.8.16.8-3 1732 luglio 5 Deliberazione. Deliberazione del consiglio dell'ospedale maggiore di Bergamo circa le procedure per la costruzione della fiera in pietra. Sottoscrizione di Ottaviano Biffius, cancelliere dell'ospedale maggiore. 1 unità documentaria, cc. 10 note: (1). Presenti anche trascrizioni autenticate da M. Ruspini, archivista municipale, 19 agosto 1861. -4, class. 1.2.8.16.8-4 1732 agosto 24 Elenco. Mercanti interessati alla costruzione delle botteghe della fiera in pietra. Sottoscrizione di Ottaviano Biffius, cancelliere dell'ospedale maggiore di Bergamo. 1 unità documentaria, cc. 6 -5, class. 1.2.8.16.8-5 1732 ottobre 30 "Spese degl'anni infrascritti fatte dal venerando hospitale maggiore di questa città nella fabrica e disfabrica della Fiera" Spese sostenute dall'ospedale maggiore di Bergamo per l'allestimento della Fiera di Sant'Alessandro nel periodo 1720 - 1731. Sottoscrizione di Ottaviano Biffius, cancelliere dell'ospedale. 1 unità documentaria, cc. 2, volgare -6, class. 1.2.8.16.8-6 1733 gennaio 8 Nomina. Nomina da parte del consiglio dell'Ospedale Maggiore di Gabriele Solza, Pietro Giacomo Moroni, Donato Lupi, Francesco Colleoni e Giacomo Suardo a deputati alla fabbrica della fiera in pietra (1). 1 unità documentaria, cc. 2 note: (1). Copia semplice di Ottaviano Biffius, cancelliere dell'ospedale maggiore di Bergamo. -7, class. 1.2.8.16.8-7 1734 maggio 24 Elenchi. Elenchi di mercanti della città, del territorio e forestieri iscritti nel "Libro di Fiera" conservato nella cancelleria dell'ospedale maggiore di Bergamo. Sottoscrizione di Ottaviano Biffius, cancelliere dell'ospedale. Al termine estratto di deliberazione del consiglio del comune (1) circa l'approntamento delle botteghe in legno per la prossima fiera. 1 unità documentaria, cc. 13, volgare note: (1). Non specificato se minore o maggiore. -8, class. 1.2.8.16.8-8 1762 marzo 15 Deliberazione. Deliberazione del consiglio dell'ospedale maggiore con cui si attribuisce ad un collegio formato dai deputati "alla famiglia dell'ospedale ed alla fiera" e dai deputati del comune il compito di suddividere le spese di manutenzione dell'edificio di fiera ed annessi (1). Copia semplice di Filippo de Biffis, cancelliere dell'ospedale maggiore. 1 unità documentaria, cc. 2, volgare note: (1). Fontana, portoni, rastelli, lastricato, torresini. -9, class. 1.2.8.16.8-9 1762 aprile 15 Lettera ducale. Comunicazione del doge Francesco Lauredanus al capitano vicepodestà Pietro Vittor Pisani dell'approvazione da parte del senato dell'azione del consiglio minore del comune 13 marzo 1762 con la quale si addossavano all'ospedale maggiore le spese di manutenzione della fiera e degli annessi. Copia tratta da registro della cancelleria dell'ospedale maggiore riportante sottoscrizione di Francesco Alessandri, vicecancelliere del comune. 1 unità documentaria, cc. 2, volgare -10, class. 1.2.8.16.8-10 1762 agosto 16 Richieste. Richiesta dei presidenti dell'ospedale maggiore perché il capitano vicepodestà, con proprio proclama, renda noto quanto deciso circa la ripartizione delle spese per la manutenzione e le riparazioni della fiera. Copia semplice di Pilippo de Biffis, cancelliere dell'ospedale maggiore. 1 unità documentaria, cc. 2, volgare serie 1.2.8.17 - Collegio agli incendi La costituzione del "Collegio agli incendi" venne autorizzata con ducale del 9 giugno 1753, confermata il 30 gennaio 1765. Suoi compiti erano la prevenzione degli incendi, l'approntamento di quanto necessario per lo spegnimento di un incendio e l'intervento in caso di necessità. I capitoli del collegio venero proposti e votati in Consiglio nel 1766. descrizione della fonte Estremi cronologici 1766 luglio-1786 agosto Unità 1 -1, class. 1.2.8.17-1 1766 luglio-1786 agosto "1766 usque 1786. Filza de ricevute e polize et inventari de mobili". Spese in occasione dell'incendio alla polveriera di Bergamo e inventari del materiale utilizzato in occasione di incendi. 1 filza |