DEPUTAZIONE E COLLEGI STRAORDINARI


sezione
1.2.7 - Deputazione e collegi straordinari
I consigli del comune, allorquando ne rilevavano la necessità, individuavano due o più deputati a cui richiedevano di interessarsi di un certo affare o problema e che dovevano, poi, relazionare sulla situazione affrontata. Molte di queste relazioni sono ora collocate nella serie "Relazioni ai consigli", mentre é qui raccolta la documentazione prodotta da quelle deputazioni che sono state occupate da questioni di particolare rilievo e/o hanno prodotto materiale non collocato fra le altre relazioni.
L'ordine dato riflette la data (certa o presunta, in mancanza di dati sicuri) di formazione della deputazione.
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1478 dicembre 1-1796 marzo 26
Unità 88

serie
1.2.7.1 - Deputazione ai privilegi della città sui vicariati
Date anche le lacune della serie dei "Registri delle azioni", non é dato di sapere quando e per quale motivo sia stata costituita la deputazione in oggetto.
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1478 dicembre 1-1486 novembre
Unità 1
Il fascicolo contiene registrazioni di delibere consigliari e votazioni di vicari da inviare nelle diverse giurisdizioni del territorio bergamasco.

-1, class. 1.2.7.1-1
1478 novembre 26-1486 novembre; antecedenti da 1428
"Informationes dantibus rectoribus per decem deputatus privilegiorum civitatis circa vicariatus et qui debeant eligi cum quibusdam actionis" (1)
Relazioni della deputazione incaricata di fornire ai rettori informazioni sull'elezione dei giusdicenti del territorio.
1 registro, cc. 13, latino
note:
(1). A c. 1: "Sumarium libri deputatorum ad officia vicariorum et ... annus 1478, 82, 83...".

serie
1.2.7.2 - Deputati alla fabbrica delle campane
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1482 luglio-1662
Unità 9

La sottoserie comprende materiale relativo soltanto ad alcune delle campane che la città fece fondere e collocare sulla torre civica (confronta indice delle Azioni dei consigli alla voce campane). Della documentazione relativa alle campane fuse nel 1520 da Bartolomeo Casari di Salò rimangono qui solo gli atti inerenti alla causa intentatagli dal comune di Bergamo (unità 5). Nel settembre 1549 il consiglio cittadino dispose il recupero di somme da utilizzarsi per la costruzione di campane: l'unità 1 raccoglie le spese sostenute in questa occasione dal massarolo Felice di Valeri e quella numero 2 le entrate provenienti da ammende. Del 1651 sono un elenco di contributi volontari (unità 3) per la campana (il cosiddetto Campanone) che sarà poi fusa da Bartolomeo Pesenti, veronese oriundo di Bergamo, e le bollette delle spese sostenute per questa campana e per i lavori di restauro del castello e del solaio della torre civica.

1, class. 1.2.7.2-1
1482 luglio-1651 agosto
"Scritture toccanti la renovatione della campana maggiore"
Capitoli per il rifacimento della campana maggiore. Relazioni al consiglio.
1 fascicolo (1), latino e volgare
note:
(1). Presente foro di filza.

2, class. 1.2.7.2-2
1520 luglio 14-1520 luglio 24; antecedenti da 1517 novembre
"1520. Pro magnifica comunitate Bergomi in causa campane" "1520 Pro conficienda campana magna contra campanarium qui promiserat facere campanam pensium 700 et reperta fuit pensium 410 solum; recusabat ponderari sed extimari".
Causa della città di Bergamo contro il fabbricante di campane Bartolomeo de Casaris per inadempimento contrattuale.
1 fascicolo cart., cc. 73, non numerate, leg. originale in cartone, latino e volgare

3, class. 1.2.7.2-3
1549 marzo 15-1550 dicembre 16
"Spesa fatta per mi Felice di Valeri per causa de le campane grande de la magnifica comunità 1549 et 50. 1549 usque 1550".
Spese sostenute da Felice di Valeri per la costruzione delle "campane grandi". A c. 1 sottoscrizioni dei deputati alla fabbrica delle campane Scipione Bosello, Nicolò dela Torre e Giovanni Francesco de Colonio.
1 registro cart., cc. 16, num. orig., mm. 305x185, leg. originale in cartone, volgare

4, class. 1.2.7.2-4
1550 dicembre 16
Spese per le campane.
Spese per il rifacimento delle campane della torre comunale.
Deputati Scipione Bosello, Nicolò dalla Torre e Zanfrancesco da Cologno.
1 unità documentaria, cc. 2, volgare
Riproduzione in fotocopia del documento (originale in: Relazioni 5 n°54)
segnatura precedente: Specola doc 1137

5, class. 1.2.7.2-5
[XVI metà]
Costi per la campana maggiore.
Prospetto dei costi per il rifacimento della campana maggiore (1) e offerta di Giorgio Garbato di Palermo, campanaro.
1 fascicolo, volgare
note:
(1). "Campanone de pesi 1000".

6, class. 1.2.7.2-6
1557 settembre 18-1568 aprile 3; antecedenti da 1557 giugno 16
"Campanae civitatis reno[ve]ntur 1557. 1557 usque 1568".
Ordini al ragionato da parte dei deputati alla fabbrica per le campane Bonifacio Ayardus, Alfonso dela Turre e Benedetto a Valle, volti al recupero di somme dovute a vario titolo alla città e destinate alla fabbrica delle campane. Deliberazioni dei deputati; pareri tecnici; polizze di spesa presentate dai lavoranti (1).
1 registro cart., cc. 154, num. orig. fino a 127, poi rec.; bianche cc. 41, 133-151, leg. originale in cartone con dorso in pelle decorata a secco, latino e volgare
segnatura precedente: 561/s. 30, 561/
note:
(1). Inserite 41 carte sciolte non numerate.

7, class. 1.2.7.2-7
[XVII inizio]
Preventivo per il rifacimento delle campane.
Preventivo di Antonio Maria e Ventura Fanzaghi di Clusone per il rifacimento delle campane comunali.
1 unità documentaria, cc. 2

8, class. 1.2.7.2-8
1651 luglio 1-1651 luglio 14
"Libro dela campana. 1651". "1651. Per campane. 1662".
Elenco di quanti hanno versato contributi, con indicazione della somma, per la rifusione della campana grande. A c. 1r sottoscrizione di Bartolomeo Farina, cancelliere del comune di Bergamo. A c. 1v indice delle vicinie.
1 registro cart., cc. 1-33, 40 num orig., leg. originale in cartone, volgare

9, class. 1.2.7.2-9
1651-1662; antecedenti da 1616 settembre
"Spese fatte nella campana grande".
Relazione ai rettori ed agli anziani da parte di Gerolamo Rota e Rodolfo Alessandri, deputati alla fabbrica delle campane. Bollette; note di spese, note di pesate; ricevute. Spese per rinnovare il castello ed il solaio della torre. Allegate 3 carte estranee.
1 fascicolo cart., cc. 42, non numerate, volgare, danni: presente foro di filza

serie
1.2.7.3 - Deputati alla spesa per le beccarie
Il 2 agosto 1496 il maggior consiglio decise di "... far una becaria nella città, di dinari della magnifica comunità, et mantenerla fornita stando il mancamento di carne..."; il 19 agosto fu deciso di conservare"... i dinari delle condanne per spenderli in detta beccaria"; 4 novembre, elezione di deputati "... a ritrovar loco per essercitar la becaria et alla essecutiò del cap. 146 nel collazione 7 del statuto"; 4 dicembre, "libertà alli antiani de ritrovar un luogho per le becarie a livello o in altro modo"; 9 dicembre, "ordine di fabricar il logho per le becarie nella casatia tra la porta et la stretta di S. Agata"; 16 dicembre, "Parte de condur per anni 29 il loco della Rufiana" (l'area scelta); 27 gennaio 1497 "dimanda di termini fatta dali becari de andar nel logho destinato dala cità [sic] con protesta di star alli ordini della città"; 10 marzo "Investitura del luogho della becaria condotto dalli Reverendi Canonici ... becari con pagar soldi 20 per cadauno"; 6 dicembre 1499, elezione di deputati " a trattar che il locho della Rufiana venghi in poter della comunità"; 10 aprile 1500 "comintiamento di trattar con li Reverendi Canonici per aver il sudetto locho";
27 aprile, deputati " trattar acordio con li Reverendi canonici"; 13 ottobre "deputati a comperar un luogho per le beccarie in Pignolo"; 29 dicembre deputati "… a trattar con li Canonici per il luogho della Rufiana"; 10 dicembre 1504 "libertà alli detti deputati di tratta con li canonici et concluder overo ritrovar un altro luogho"; 30 dicembre "parte di fabricar le becarie sotto i volti de solari publici verso la capella del capitano" (Colleoni); 26 marzo 1518 deputati "ad investirsi del logo delle becarie dalli reverendi canonici et le sublochino poi alli bechari"; 3 febbraio 1520 deputati "a vider l'instromento celebrato con li canonici dell'anno 1518"; 21 dicembre 1521 deputati "a veder la composition fatta con li canonici per le beccarie".
Sono conservati anche anche i conti della spesa sostenuta nel 1496-97 (la parte è del 25 febbraio 1497 e invita il tesoriere a pagare chi deve essere pagato): "Magnificae Comunitatis Bergomi debet dare pro edificio bechariarum qui locus appellatur la rufiana".
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1496 dicembre 4-1597 febbraio 28
Unità 1

-1, class. 1.2.7.3-1
1496 dicembre 4-1597 febbraio 28
"Scritture circa il luogho delle becharie rilasciato a signori canonici"
Atti del collegio alle nuove beccarie.
1 fascicolo, cc. 21, latino e volgare

serie
1.2.7.4 - Deputati alla fabbrica del lazzaretto
La costruzione del Lazzaretto venne avviata nel 1505 e terminò alla fine del 1508, anche se fra dal settembre 1503 si avviarono gli studi per la scelta del luogo.
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1503 settembre 7-1597 dicembre 29
Unità 1
Il volume documenta sia le fasi preparatorie alla costruzione del Lazzaretto, in particolar modo l'acquisto del terreno su cui edificarlo, sia le successive attività edilizie.

(-1, class. 1.2.7.4-1)
1503 settembre 7-1597 dicembre 29
"1505. Parti dela fabrica del lazaretto. Bolla (..) livello sopra beni ove é il lazaretto e spese della fabrica dello stesso" (1).
Azioni del consiglio maggiore, bolla pontificia che autorizza la cessione del terreno, spese per la costruzione del lazzaretto.
Alle cc. 276-283 "Incantus petiarum terre lazarehti Bergomi iacentium amontibus partibus fabrice ipsius lazarethi" degli anni 1526, 1544 e "Incantus petiarum terre iacentium intra portam fabrice ...", del 1544.
1 volume, cc. 284, num. orig.; bianche cc. 34-96, mm. 400x300, leg. in pelle decorata a secco, latino e volgare
segnatura attuale: Segnatura AB 358.

note:
(1). Da c. 97 si ricomincia con registrazioni dal 1505 (le prime sono in ordine cronologico, giornale; le seconde sono a partite, mastro).


serie
1.2.7.5 - Deputati alla custodia delle mura e delle porte
Deputazione della cui costituzione non si ha notizia. Dalla documentazione si evince avesse responsabilità dell'organizzazione della custodia notturna delle porte della città.
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1509 aprile 25-1509 maggio 30
Unità 1
Il pezzo elenca le persone incaricate di custodire di notte le porte (in un periodo molto travagliato per la città), così suddivise per il 25 aprile: ad plateam, 44 persone; a porta San Lorenzo, 5 (più altrettante per il giorno successivo); a porta dipinta, 5 (idem); a porta San Giacomo, 5 (idem); al torresino "de oliva", 2; a quello "de David", 2; a quello "Lanzalotti", 2; a quello Cantoni", 2; a quello "bisse torte", 2; a quello "bocule", 2. Nell'elenco del giorno successivo si aggiunge il torresino "Novelli". In totale, risultava coinvolte circa 70 persone.
La custodia successiva, datata settembre 1512, cita, oltre alla piazza, le porte di Pantano, Dipinta. Poi elenca nomi per vicinia di appartenenza: San Giacomo, Sant'Agata, Sant'Eufemia, Sant'Andrea.

-1, class. 1.2.7.5-1
1509 aprile 25-1509 maggio 30; seguiti a 1513 gennaio 30
"1509 usque 1512. Liber custodiarum nocturnarum civitatis Bergomi 1512 et 1513" (1)
Custodie notture delle porte della città (2).
1 registro, num. orig. fino a 20, poi nn., latino
segnatura precedente: AB
note:
(1). A c. 2" In Christi Nomine Amen. Liber custodiarum diurnarum et nocturnarum ordinatarum per magnificum dominum Leonardum de Comenduno equites, et i. u. doctorem, spectabilis legum doctoris Hieronymum Borellam, nobiles dominum Georgium de Benaliis et Franciscum de Albano ad hoc deputatos per magnificos et generosos dominos Aloysium Garzono potestatem et Franciscum Venerio capitaneum Bergomi benemeritos, et alios cives, die tertio aprilis 1509 ut constat actis cancellarie magnifice comunitatis Bergomi, et usque ad diem vigessimum quintum aprilis suprascripti. Custodie predicte facte sunt pro fere omnes infrascriptos. In hoc libro solum notate sunt custodie ordinate per suprascriptos dominos deputati incipiendo die vigesimo quinto aprilis suprascripti".
Sul verso abbiamo: "In Christi nomine amen. Hec sunt custodie diurne nocturnoque facte ut infra incipiendo die 18 maii 1509 sub felici regimine illustris domini Antonii Marie Pallavicini marchionus ac sacri regii militis et pro sacra maiestate regia Bergomi districtusque, gubernatoris dignissimi et ordinate per nobiles dominos Aurelius Soltiam et Malatestam Suardus deputati per prefactum dominum gubernatorem".
(2). Dal 25 aprile al 14 maggio (fino alla c. 15v). Da c. 17r custodie ordinate da Antonio de Lulmo, Nicolò dela Turre e altri, deputati dal provisore di Bergamo Bartolomeo de Musto" a partire dal 14 settembre 1512 fino al 16 ottobre. Segue parte del consiglio maggiore del 17 novembre 1512. Poi altre custodie fino al 30 gennaio 1513.
Per il pagamento di tali servizi si veda il numero 723 della prima unità della serie lettere.


serie
1.2.7.6 - Deputati alla causa sui beni di Bartolomeo Colleoni
A più riprese il comune di Bergamo si trovò impegnato in controversie con gli eredi del capitano Bartolomeo Colleoni circa l sua eredità e in generale la gestione del Pio Luogo della Pietà. In questo caso abbiamo la documentazione prodotta da deputazioni ad hoc che a più riprese sono state investite del compito di seguire la causa.
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1527 agosto 5-1559 maggio 27
Unità 1

-1, class. 1.2.7.6-1
1527 agosto 5-1559 maggio 27 (1)
Deputazione sui beni di Bartolomeo Colleoni.
Atti della deputazione a seguire la causa fra il comune di Bergamo, agente anche a nome del luogo pio della Pietà, da una parte, e gli eredi di Alessandro Martinengo Colleoni dall'altra circa il possesso di beni compresi nell'eredità di Bartolomeo Colleoni.
1 volume, cc. 41, num. orig. fino a 30, poi. rec., leg. originale in cartone ricoperto in pelle., latino e volgare
note:
(1). Da c. 3r a c. 21r per il periodo 1527 agosto 5 - 1529 aprile 2. Da c. 22r e 22v, 1551 ottobre 31 - 1552 febbraio 24; da 23v a 30r dal 1559 gennaio 31 al 1559 maggio 27.


serie
1.2.7.7 - Deputati al restauro del Palazzo della Ragione
La tradizione vuole che gli Spagnoli incendiarono il Palazzo della Ragione il 25 giugno 1513, giorno successivo alla loro entrata in Bergamo; sembra, però, che non tutti dessero per scontata questa versione, se è vero che il 3 aprile 1519 il consiglio maggiore chiese l'autorizzazione ai rettori di disporre una taglia di 500 lire piccole a favore di chi permettesse la scoperta dei colpevoli, con la promessa dell'impunità e dell'anonimato se complice. L'11 giugno 1520 il consiglio maggiore decise di restaurare il palazzo ed elesse allo scopo 5 deputati che godevano di "plena auctoritate, baylia et facultate", ma le generali condizioni storiche sfavorevoli fecero sì che tale deliberazione rimanesse lettera morta. Il problema del restauro venne nuovamente affrontato il 5 giugno 1534, giorno in cui il consiglio maggiore elesse 4 cittadini probi ed esperti deputati ad informarsi "di modi et forme siano più facile utile et expedienti circa tal restauratione et etiam alla spesa occorrera et in che modi si habia proveder del dinaro e per qual via"; il 27 dicembre 1537 il consiglio maggiore decise di sostenere le spese utilizzando le condanne pecuniarie dei processi arretrati per cause anteriori al 1537, e già il 24 maggio 1538 la somma raccolta fu tale da permettere l'inizio dei lavori. Il 30 luglio 1538 fu stipulato il contratto di ricostruzione tra i 4 deputati della città e l'architetto Pietro Isabello, il quale fissò il proprio laboratorio prima presso l'Ospedale Grande di San Marco e poi, dal giugno 1542, presso quello della Maddalena; dal contratto si desume che l'intervento di restauro venisse a toccare il tetto e l'interno del piano superiore, la facciata verso Santa Maria Maggiore e quella verso Piazza Vecchia. Dalla sospensione dei pagamenti tra metà 1539 e metà 1542 si può dedurre la sospensione dei lavori alla fabbrica di ricostruzione, quasi sicuramente per colpa del comune, se è vero che questo fu condannato a liquidare all'Isabello il risarcimento dei danni causati al ponte da lui eretto. I deputati conclusero poi altri contratti: con Leonardo Isabello per il disegno di 4 colonne dell'atrio in stile dorico (1543), con Pietro Isabello per la messa in opera delle stesse (gennaio 1544), con Bertoletto Moroni e Bernardino Lorini per la fornitura di 10.000 mattonelle per la pavimentazione della sala (luglio 1545) e con Leonardo Isabello per la loro posa in opera (ottobre 1546), con i maestri Antonio Fugazza da Nese, Comino Bonino da Ranica e Bernardino Farinelli da Nese per la balaustrata intorno al portico (febbraio 1548), e con i maestri Comino Zorzini di Gorlago e Pietro Marchesi di Valtesse per il pergolo al finestrone centrale di Piazza Vecchia (ottobre 1553).
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1534 giugno 5-1554 luglio 24
Unità 2
La serie è composta da 2 unità rilegate in un unico volume; la numero 1 contiene copia delle deliberazioni dei consigli cittadini e dei deputati, dei contratti stipulati, degli ordini di emettere bollette di pagamento; la numero 2, invece, polizze di spese e bollette di pagamento.

-1, class. 1.2.7.7-1
1534 giugno 5-1554 luglio 24
Atti dei deputati al restauro del Palazzo della Ragione.
Deliberazioni del consiglio maggiore e dei deputati al restauro del Palazzo della Ragione. Contratti, patti e convenzioni stipulati dai deputati. Ordini dei deputati di emettere bollette di pagamento e conseguenti mandati emessi dal ragionato. Elenchi di debitori (1).
1 registro cart., cc. 1, 5-110, 120-122, 137-138 num. orig. e cc. 9 bis num. rec., latino e volgare
segnatura precedente: 568/s. 30, 568/
note:
(1). Polizze rilegate in volume con segnatura "Proprietà comunali vol. 5".


-2, class. 1.2.7.7-2
1538 settembre-1554 aprile
Restauro del Palazzo della Ragione.
Polizze di spese sostenute per il restauro del Palazzo della Ragione, talvolta sottoscritte dai deputati. Bollette emesse dal ragionato per effettuare pagamenti. Elenchi di pagamenti. Accordi tra il massarolo ed i lavoranti (1).
1 mazzo cart., cc. 162, num. rec., volgare
segnatura precedente: 569/s. 30, 569/
note:
(1). Polizze rilegate in volume con segnatura "Proprietà comunali vol. 5".


serie
1.2.7.8 - Deputati e collegio per la fabbrica del monastero delle dimesse di San Giovanni in Arena
La storia del monastero di San Giovanni in Arena vede il convergere di due situazioni affatto diverse: da un lato il desiderio della città di edificare un monastero dove poter collocare giovani di famiglie non in grado di sostenere le spese richieste dai monasteri più ricchi; dall'altro la decisione di edificare una chiesa votiva in occasione dell'epidemia di peste che colpì Bergamo fra la fine del 1629 e il 1631. Nel maggio 1629 il nobile Paolo Emilio Solza donò un terreno su cui edificare una chiesa con l'obbligo di far dire messe in perpetuo dopo la sua morte.
Nel giugno 1630 fu decisa la costruzione di una chiesa in "...onore della SS. Vergine con titolo della Vergine del Monte Santo".
Il 31 agosto del 1637 le Orsoline accettarono di unire il loro monastero a quello in costruzione, definito ancora "collegio". Le Dimesse vennero ammesse nel nuovo monastero con azione del 21 agosto 1656 e fecero il loro ingresso il 21 dicembre 1657.
Il collegio era formato da cinque deputati. Dopo il 1648, si formò un collegio per la lite attivata dalla vicenda, formato dai tre deputati alle monache, dai cinque deputati alle liti e da un difensore.
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1539 giugno 26-1719 giugno 17
Unità 21

sottoserie
1.2.7.8.1 - Azioni del collegio e contabilità della fabbrica
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1629 maggio 25-1685 settembre 4
Unità 13

-1, class. 1.2.7.8.1-1
1629 maggio 25-1646 aprile 14
"Monialium".
Atti relativi alla costruzione del convento di Arena in seguito alla donazione di Paolo Emilio Solza. Copie autentiche del cancelliere del comune.
1 registro, cc. 48, leg. in pergamena, volgare

-2, class. 1.2.7.8.1-2
1631 febbraio 7-1632 giugno 26
"Libro C.M.D. Quinto. 1631. Chiesa Votiva. Libro spese dell'erezione del novo monastero ed chiesa votiva delle RR. Madri Dimesse di S. Giovanni in Arena".
Libro mastro per la fabbrica del monastero delle dimesse di San Giovanni in Arena.
1 registro, cc. 11, volgare

-3, class. 1.2.7.8.1-3
1631 aprile 14-1634 giugno 2; seguiti a 1642 aprile 4
"Libro C. M. D. quarto. 1631 1632 ad 1633. Altro libro del signor Giacomo Pesenti ragionato della fabbrica della chiesa votiva di San Giovanni in Arena. Magistro Battista della Giovana appaltatore"
Spese per la fabbrica del monastero delle dimesse di San Giovanni in Arena.
1 registro, volgare

-4, class. 1.2.7.8.1-4
1631 aprile 14-1642
"1631 usque 1642. Libro C.M.D. secondo. Libro spese et misura del sito per l'erretione della chiesa votiva et monastero delle RR. MM. Dimesse in San Giovanni in Arena" (1).
Libro mastro per la fabbrica del monastero delle dimesse di San Giovanni in Arena.
1 registro, volgare
note:
(1). All'interno: "Registro della tesoreria delle fabrica della chiesa votiva".


-5, class. 1.2.7.8.1-5
1631 aprile 14-1678
Contabilità.
Contabilità della fabbrica del monastero delle dimesse di San Giovanni in Arena.
, volgare

-6, class. 1.2.7.8.1-6
1631 maggio 12-1632 luglio 3; seguiti a 1642 aprile 4
"Libro C.M.D. Sesto. 1631 et 1632. Libro del signor Giacomo Pesenti regionato della fabrica della Chiesa Votiva di S. Giovanni in Arena. Magistro Battista dela Giovanna appaltatore a folio 10 et folio 19".
Libro mastro per la fabbrica del monastero delle dimesse di San Giovanni in Arena.
A c. 10 estratto del contratto con l'appaltatore Giovanni Battista della Giovanna da Lugano.
1 registro, cc. 26, volgare

-7, class. 1.2.7.8.1-7
1631 giugno 18-1632 giugno 26
"1631. Libro C.M.D. Terzo. Libro spese dell'erezione del novo monastero et chiesa votiva delle RR. MM. Dimesse di San Giovanni in Arena"
Registro, cart.; cc. nn. conservazione cattiva, sfascicolato, roditori

Libro mastro per la fabbrica del monastero delle dimesse di San Giovanni in Arena.
1 registro, volgare, stato di conservazione: cattivo, danni: roditori, sfascicolato

-8, class. 1.2.7.8.1-8
1631 luglio 24-1678 gennaio 5
"1631 usque 1668. Filza C.M.D. Prima. Diverse polize et mandati per pagamenti di esse ed alcune ricevute di varii onorarii, il tutto concernente l'erezione et fabrica della chiesa votiva et monastero delle RR. MM. Dimesse di S. Giovanni in Arena, con alcune carte relattive ad un capitale et pro decorsi sopra lo stesso di ragione di detto venerando monastero che trovavasi aver in mano certi signori Carlo et Andrea frattelli quondam signor Giacomo Pezoli".
Relazioni, scritture e note spese relative ai rapporti con gli eredi di Giovanni Battista della Giovanna e in generale alla fabbrica del monastero.
1 filza, volgare

-9, class. 1.2.7.8.1-9
1634 gennaio 14-1685 settembre 4; antecedenti da 1631 aprile 3
"1631 usque 1685. Libro M. C. D. primo. Pro fabrica novi monasterii et ecclesie votive Sancti Joannis in Arena. Liber actionum" (1).
Azioni dei deputati alle monache relative alla gestione del monastero di San Giovanni in Arena.
1 registro, leg. in pergamena, volgare
note:
1. All'interno: "Registro di varie attioni del magnifico collegio della fabrica del novo monastero nella città di Bergamo scritte di mano del signor Lorenzo Ghirardelli cancelliere essistenti in diversi squarzi, fatto dopo la sua morte per che non si smarrissero".


-10, class. 1.2.7.8.1-10
1634 agosto 12-1641 aprile 20
"1634 usque 1640. Filza C.M.D. Diversi conti in dare ed avere e mandati per pagamenti di polize a vari operari, il tutto concernente l'erezione e fabrica della Chiesa Votiva delle RR. MM. Dimesse di S. Giovanni in Arena".
Contabilità della fabbrica del monastero delle dimesse di San Giovanni in Arena.
1 filza

-11, class. 1.2.7.8.1-11
1646-1668 gennaio 31
"Filza M.D. Terza. 1646 usque 1668. Diverse ricevute di varie monache per suoi alimenti et attestati di prove et requisiti che richieggensi per entrare nel monastero delle RR. MM. Dimesse di S. Giovanni in Arena".
Contabilità della fabbrica del monastero delle dimesse di San Giovanni in Arena.
1 filza

-12, class. 1.2.7.8.1-12
1658 gennaio 1-1667 dicembre 28; antecedenti da 1634 luglio 27
"Expensarum novi monasterii. 1659. 1660. 1661. 1662. 1663. 1664. 1665. 1666. 1659 usque 1666".
Mandati e bollette per interventi nel convento di San Giovanni in Arena (1).
Contiene "Poliza di ferramenta et fatture fatte dal signor capitano Rossi per la fabrica del convento delle signore dimesse del monte Santo Giovanni. Dalli 27 luglio 1634 sino li 30 marzo 1665 inclusive", 6 luglio 1667.
1 filza
note:
(1). Anche se il convento é quello di Arena (si veda perciò la serie 2.7.8.2), i deputati che vistano le spese sono quelli alle monache e ai nuovi monasteri.


-13, class. 1.2.7.8.1-13
1658 marzo-1668 gennaio; antecedenti da 1634 giugno
"1634 usque 1668. Filza M.D. Seconda. Supliche di diverse figliole cittadine al Collegio de Monasterii di questa città, che desiderano di entrare o sia di farsi religiose nell venerando Monastero delle R. MM. Dimesse di S. Giovanni in Arena et diverse fedi battesimali di esse figliole, con alcuni decreti dei deputati alle monache per visite in esso monastero per disordini seguiti" (1)
Suppliche ed altri atti relativi al monastero delle dimesse di San Giovanni in Arena.
1 filza
note:
(1). Le suppliche sono fatte anche da fornitori che chiedono il saldo delle proprie competenze.
La documentazione coinvolge (come destinatari o produttori) due collegi: in primis quello alla fabbrica del monastero; una volta esaurito il lavoro, i deputati alle monache.


sottoserie
1.2.7.8.2 - Controversie
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1539 giugno 26-1719 giugno 17
Unità 8

-1, class. 1.2.7.8.2-1
1539 giugno 26-1632 dicembre 2
"Processo M.C.D. primo. 1539 ad 1560. Instromenti rellattivi ai beni del Donazello stati detti beni con gl'istromenti di donazione 10 e 25 maggio 1629 di Paolo Emilio Solza, e Vitoria Mutii dati alla Magnifica Città di Bergamo per l'erezion del Monastero e Chiesa Votiva delle RR. MM. Dimesse di S. Giovanni in Arena di questa città"
Allegati della causa fra il comune, da una parte, e le monache del convento di Sant'Orsola, dall'altra, circa somme dovute da queste ultime per l'edificazione di un convento nel quale si sarebbero dovute trasferire.
1 fascicolo, leg. originale in cartone

-2, class. 1.2.7.8.2-2
1629-1717 giugno 18
Allegati di causa.
Allegati della causa fra il comune, da una parte, e le monache del convento di Sant'Orsola, dall'altra, circa somme dovute da queste ultime per l'edificazione di un convento nel quale si sarebbero dovute trasferire. Sommario di fascicolo processuale 1630 - 1662; elenchi di scritture presentate a Venezia nel giugno 1717 (1620 - 1716); contabilità della fabbrica del convento.
1 fascicolo, cc. 11

-3, class. 1.2.7.8.2-3
1631 marzo 4-1672 gennaio 16
"1632 usque 1672. Processo D.A.T. quinto. Documenti stati prodotti dalla Magnifica Città contro le RR. MM. Dimesse di S. Giovanni in Arena di questa città del Borgo Sant'Antonio e del Borgo S. Antonio e del Borgo S. Tomaso per regolation d'alimenti. Per la detta Magnifica Città di Bergamo contro le suddette RR. MM." (1).
Atti di causa celebrata nella cancelleria pretoria fra il comune, da una parte, e le madri Dimesse di San Giovanni in Arena, di Borgo Sant'Antonio e di Borgo San Tomaso, dall'altra, circa la contribuzione che le famiglie delle giovani religiose devono dare al momento del loro ingresso in convento e poi annualmente.
1 fascicolo, leg. originale in cartone
note:
(1). Citato in AB 475.


-4, class. 1.2.7.8.2-4
1642 marzo 6-1646 marzo 20; antecedenti da 1629 marzo 10; seguiti a 1668 agosto 31
"1629 usque 1646. Processo C.M.D.O. Primo. In materia de documenti per l'erezione della chiesa votiva, e del novo monastero delle RR. MM. Dimesse di S. Giovanni in Arena giusta gl'istromenti di donazione di Paolo Emilio Solza ed Vitoria Mutii 10 e 25 maggio 1629, alla Magnifica Città di Bergamo per l'erezione suddetta. Per la detta Magnifica Città di Bergamo contro le RR. MM. Orsoline ora chiamate le RR. MM. Dimesse di S. Giovanni in Arena".
Atti di causa fra la città da una parte e le monache del convento di Sant'Orsola dall'altra circa somme dovute da queste ultime per l'edificazione di un convento nel quale si sarebbero dovute trasferire.
1 fascicolo, cc. 96, num. rec., latino e volgare
note:
(1). Citato in AB 475.


-5, class. 1.2.7.8.2-5
1662 giugno 22-1667 agosto 19; allegati da 1654 agosto 31; seguiti a 1669 settembre 3
"1654 usque 1669. Processo C.M.D.O. Secondo. Concernenti istromenti, parti, ducali, ed atti giudiziarii fatti dalla Magnifica Città contro le RR. MM. Orsoline, ora chiamate Dimesse di S. Giovanni in Arena, con l'istromento di transazione dell'anno 1669 li 3 settembre seguito tra essa Magnifica Città ed dette RR. MM. Per la Magnifica Città di Bergamo contro le suddette RR. MM" (1).
Atti di causa fra la città da una parte e le monache del convento di Sant'Orsola dall'altra circa somme dovute a queste ultime dalla stessa città
Alle cc. 79-91 vendita dell'edificio conventuale alle monache del nuovo monastero di San Giovanni di Arena (1669 settembre 3, due copie).
1 fascicolo, cc. 92, num. rec.
note:
(1). Citato in AB 475.


-6, class. 1.2.7.8.2-6
1669 dicembre 29-1674 giugno 3
"1669 usque 1674.Processo D.A.T. Terzo. Per regolazione d`alimenti.Per la magnifica citta di Bergamo contro le Reverende madri dimesse di San Giovanni in Arena del Borgo San Antonio e del Borgo San Tommaso".
Causa delle dimesse contro la citta di Bergamo per la nuova regolazione delle doti e degli alimenti assegnati alle suddette e diminuite da scudi 60 a ducati 50 all'anno in esecuzione della ducale 12 febbraio 1670 del doge Domenico Contareno. A c. 8 proclama dei provveditori sopra gli ori e le monete di Venezia sul valore delle monete in circolazione; 1670 febbraio 16, a stampa.
1 volume cart., cc. 73, num. rec., latino e volgare

-7, class. 1.2.7.8.2-7
1672 gennaio 5-1672 marzo 29; allegati da 1632 marzo 31
"1632 usque 1673. Processo D.A.T. quarto. Per la Magnifica Città di Bergamo contro le RR. MM. Dimesse di S. Giovanni in Arena e contro le RR. MM. Dimesse del Borgo S. Antonio e del Borgo S. Tomaso per regolation d'alimenti" (1).
Atti di causa fra la Città da una parte e le madri Dimesse di San Giovanni in Arena, di Borgo Sant'Antonio e di Borgo San Tomaso, dall'altra, circa la contribuzione che le famiglie delle giovani religiose devono dare al momento del loro ingresso in convento e poi annualmente.
1 fascicolo, cc. 126, num. rec.; bianche cc. 125-126
note:
(1). Citato in AB 475.


-8, class. 1.2.7.8.2-8
1713 marzo 21-1719 giugno 17; allegati da 1629 maggio 5
"Contro signore Demesse. Stampa città di Bergamo".
Causa celebrata davanti alla quarantia civil nuova ed alla quarantia civil vecchia di Venezia tra la città da una parte e le Dimesse del monastero di San Giovanni in Arena dall'altra circa l'esecuzione dell'istrumento di donazione di Paolo Emilio Solza del 25 maggio 1629. 1 stampato, pp. 64, num. orig.

serie
1.2.7.9 - Deputati alla fabbrica della Torre
Costruita probabilmente attorno alla metà del XII secolo ed assurta già nel XIII secolo a simbolo dell'identità cittadina, la torre civica (indicata come turris Suardorum in un atto privato del 1216) compare per la prima volta tra le proprietà comunali, con il nome di turris nova, nello statuto del 1237. Nel 1486 i danni alla copertura della torre, a causa di un incendio, costituirono l'occasione per la costruzione di un primo sovralzo, cioè delle arcate e della volta sopra il vano è posto l'orologio. Verso il 1550 si ebbe l'ultimo importante intervento edilizio con la costruzione del secondo sovralzo, destinato a costituire la cella campanaria, ad opera del mastro Bartolomeo Maffeis detto il Morgante. Le successive modifiche, di modesta entità, furono per lo più determinate dalla necessità di manutenzione e di contenimento della manifestazioni di dissesto. Notizie sulla costruzione del secondo sovralzo della torre, oltre che nella presente sottoserie, possono essere trovate nelle serie Azioni dei consigli, Relazioni, Spese. Dall'esame di queste serie apprendiamo, ad esempio, come Felice de Valeriis, "magister" e cioè tecnico, fosse il masserolo del cantiere del 1550, masserolo responsabile anche della riparazione di altri edifici comunali, quali i mulini ed il Palazzo Nuovo, e della costruzione delle nuove campane. Le polizze di spese presentate dal de Valeriis venivano votate dal consiglio cittadino sulla base delle relazioni presentate dai deputati alla fabbrica della torre. Se un primo accenno ai lavori per la torre compare nelle Azioni dei consigli nel settembre del 1549, solo il 22 maggio 1550, e cioè a cantiere già avviato, il consiglio scelse finalmente quale dei tre modelli presentati adottare e concesse ai deputati, fermo il divieto di alienare beni della città senza previo consenso, un'ampia libertà nel reperimento dei fondi necessari al cantiere. Il 17 luglio 1550 i deputati denunciarono al consiglio lo storno dei finanziamenti ed ottennero che venissero messi a loro disposizione i fondi già raccolti presso il depositario del sussidio; il 27 luglio 1550 il consiglio devolvette alla fabbrica della torre anche la metà delle entrate provenienti da particolari ammende (cfr. unità 2). Questa parte di lavori può considerarsi conclusa nel dicembre 1552 e fu forse seguita negli anni successivi da alcuni lavori di rifinitura. descrizione della fonte
Estremi cronologici 1551 marzo 2-1553 marzo 1
Unità 2

-1, class. 1.2.7.9-1
1551 marzo 2-1553 marzo 1; seguiti a 1556 novembre 26
"Spesa facta per mi Felice di Valeri per la fabria di la torre del Comun" "In questo libro che ho posto dentro la poliza de li legnami condutti da Melano quali sono stati posti in su la detta torre. [Item] che ho messo dentro altra poliza de la spesa a far metter la colonetta et balsa in su la detta torre".
Spese sostenute da Felice di Valeri per la fabbrica della torre di Bergamo. Allegate "Spesa per la torre del Comun lavorato per magistro Zovan", 1555 agosto 5-1556 novembre 26 e note spese.
1 registro cart., cc. 1-16, 29-44 num. orig.; bianca c. 16, mm. 305x165, leg. originale in cartone, volgare, danni: mutilo
segnatura precedente: 565/s. 30, 565/

-2, class. 1.2.7.9-2
1551 maggio 25-1553 marzo 1
"Turris" "Expensa pro turre et campanis".
Ordini e deliberazioni dei deputati alla fabbrica della torre Salvo Lupus, Alberto Suardus e Salvo Advocattus al ragionato, perchè paghi i lavoranti ed i fornitori della fabbrica della torre con le somme dovute a vario titolo alla città e destinate da questa alla fabbrica.
1 registro cart., cc. 1-88, 100 num. orig. (1), leg. originale in pelle decorata a secco, volgare, danni: mutilo
segnatura precedente: 566/s. 30, 566/
note:
(1). Inserite 9 carte sciolte non numerate.


serie
1.2.7.10 - Deputati alla casa del contestabile di porta San Giacomo
Materiale prodotto in occasione della costruzione della casa del contestabile di porta Sant'Agostino.
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1563 marzo 20-1563 giugno 22
Unità 1

(-1, class. 1.2.7.10-1)
1563 marzo 20-1563 giugno 22
"Conto della spesa fata afar fare la casa del contestabile alla porta nova a Santo Agostino a nome de la Magnifica Comunità de Bergomo. 1563".
Contabilità della costruzione della casa del contestabile di porta Sant'Agostino.
1 registro, cc. 28, nn., bianche cc. 14-28
segnatura attuale: Specola doc 466

serie
1.2.7.11 - Deputati alla riforma degli statuti
Il 5 febbraio 1574, il consiglio maggiore, considerato che "E' cosa degna d'ogni città ben governata considerata la varietà dei tempi variar ancho leggi et costumi secondo l'essigentia et bisogno..." e visto che gli ultimi statuti della città datano 1491 e che i tempi sono cambiati, manda parte affinché " ... siano ellecti sette Magnifici Deputati di diverse agnationi tra quali tre siano dottori et uno procuratore, i quali con ogni dilligenza debbano corregere, dichiarare, aggiongere et cassare essi Statuti si come alla prudenza loro parerà convenirsi alla giustizia, benefitio et decoro di questa Città et alla devotione et osservanza nostra verso l'Illustrissimo Dominio. E fatta tal refformatione rifferirla poi in questo Maggior Consiglio nel quale si habbano a balotare de capitolo in capitolo mandando poi a supplicar Sua Serenità per la confirmation di tutti quelli che saranno stati in questo Consiglio approbati". Eletti i sette, venne scelto un presidente e priore che coordinasse e guidasse il collegio.
La prima riunione dei deputati risale al 15 aprile 1575. Le riunioni furono relativamente frequenti fino alla fine del 1577. Negli anni successivi meno (2 nel 1578, una nel 1579, una nel 1580). Poi si salta al 1585 e si finisce, senza un vero e proprio risultato, nel 1590. Infatti, non risultano modifiche sostanzaili allo statuto del 1491.
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1574 febbraio 5-1590 aprile 6
Unità 1

(-1, class. 1.2.7.11-1)
1574 febbraio 5-1590 aprile 6
"Libellus actorum dominorum deputatorum ad reformandum leges et statuta magnificae civitatis Bergomi" (1)
Deliberazioni dei deputati alla riforma dello statuto (2).
1 registro cart., cc. 46, num. rec.; 2 fogli di guardia, mm. 195x150, leg. legatura posteriore con piatti in cartone ricoperti in carta decorata, latino
segnatura attuale: Segnatura Sala I D 4 7.

note:
(1). Titolo posteriore: "Reformationes statutorum Bergomi et novissimae correctiones [...] ultima reformatione ad ultimum editum". (2). Dal 29 agosto 1575, a seguito della loro elezione il 5 febbraio 1574.


serie
1.2.7.12 - Deputati alla fabbrica del Palazzo Nuovo
Sorto nel 1435 vicino alla chiesa di S. Michele e distrutto a seguito di un incendio nel 1453, il complesso architettonico del palazzo nuovo risorse ampliato nel 1456; la documentazione a riguardo è scarsa e limitata alla serie Azioni dei consigli. Alla fine del XVI secolo, a causa del costante aumento di documentazione ufficiale, la città avvertì l'esigenza di ampliare la propria cancelleria; il 12 febbraio 1592 il consiglio cittadino procedette all'elezione di 3 deputati alla fabbrica (portati a 7 l'anno successivo), i quali chiamarono il genovese Andrea Vannone "a far disegno della pianta e facciata per il palazzo". Quale fosse la fabbrica vannoniana è desumibile dalle carte allegata all'unità 3; dell'originaria concezione rimane oggi solo la loggia d'ingresso, terminata sotto la direzione dello Scamozzi. Molto probabilmente il progetto del Vannone non convinse del tutto i deputati, i quali chiamarono per una perizia Lelio Buzzi, architetto della fabbrica del duomo di Milano fino al 1598. Dopo la realizzazione di un modello in scala, al fine di verificare la bontà del disegno, il 12 dicembre 1600 si procedette alla posa della prima pietra; dopo una breve interruzione, i lavori ripresero con molta lentezza ed alcune delibere modificarono il progetto originario. Nel 1611, a seguito di difficoltà costruttive e di dubbi su alcune soluzioni del progetto, i deputati decisero di richiedere ulteriori pareri a valenti professionisti, quali Pietro Maria Bagnadore, Francesco Fracato e Vincenzo Scamozzi. La scelta della città cadde su quello dello Scamozzi che, giunto a Bergamo nell'aprile 1611, modificò ampiamente il disegno del Vannone. Al momento della nuova interruzione nel 1616 il palazzo era ancora chiaramente incompiuto; il cantiere riaprì nel 1662 e continuò per 7 anni. Nel 1696 venne decisa la continuazione dei lavori per avere così i locali ove trasferire l'archivio dei notai; questa parte di lavori venne conclusa nel 1702, quando furono poste sul fastigio le statue di Carlo Antonio Pagano di Valsolda. Per tutto il XIX e per il primo ventennio del XX secolo la fabbrica del palazzo nuovo non fu oggetto di riforme generali né di ridisegni formali, anche se i sempre nuovi adeguamenti funzionali incisero spesso radicalmente sull'impianto originario. All'intervento operato nel 1927 dall'architetto Ernesto Pirovano si deve, infine, la forma attuale del palazzo nuovo.
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1592 febbraio 12-1705 novembre
Unità 9
La documentazione è relativa solo alla fabbrica seicentesca ed è opportuno che, comunque, venga letta alla luce di quanto contenuto anche in altre serie dell'archivio quali, ad esempio, le Azioni dei consigli; per i lavori compiuti nel XIX e XX secolo si rinvia alla consultazione dell'archivio ottocentesco e di deposito del comune e dell'archivio della Sovrintendenza ai Beni Architettonici ed Ambientali di Milano.

-1, class. 1.2.7.12-1
1592 febbraio 12-1613 maggio 23
"Memoriale et anotationi del magnifico collegio alla fabrica".
Sommario delle deliberazioni del collegio alla fabbrica del palazzo nuovo (1). Inventari, memorie ed annotazioni dei lavori e dei contratti conclusi. A c. 14v piantina a penna di sezioni del palazzo. Indice sul foglio di guardia anteriore (2).
1 registro cart., cc. 1-3, 10, 14-17, 19-32 num. orig., 33-47 num. rec., leg. originale in cartone coperto da pergamena scritta, volgare
segnatura precedente: 570/s. 30, 570/
note:
(1). Confronta con unità 3.
(2). Inserito nel faldone con vecchia segnatura "Proprietà comunali. Palazzo nuovo. 2".


-2, class. 1.2.7.12-2
1593 aprile 23-1613 aprile 6
"Partite et conto della spesa per nome del collegio de magnifici signori sette deputati della magnifica città di Bergamo alla fabrica del palaggio publico fatte et occorse antecedentemente a detta fabrica et al principiar di quelle".
Libro giornale del collegio alla fabbrica del palazzo nuovo (1).
1 registro cart., cc. 26, num. orig., leg. senza coperta, volgare, stato di conservazione: discreto, danni: frammento
segnatura precedente: 571/s. 30, 571/
note:
(1). Inserito nel faldone con vecchia segnatura "Proprietà comunali. Palazzo nuovo. 2".


-3, class. 1.2.7.12-3
1593 dicembre 22-1620 dicembre 20; antecedenti da 1593 settembre 4
"Pro fabrica. 1593 usque 1620" "Fabbrica del palazzo nuovo civico".
Deliberazioni dei deputati alla fabbrica del palazzo nuovo. Allegati indice del registro e 25 pratiche tra cui alcune lettere ai e dei deputati, e del nunzio a Venezia al cancelliere del comune. Alle cc. 15, 21 e 23 piantine a penna di sezioni del palazzo (1).
1 registro cart., cc. 258, num. orig. fino a 209, poi rec.; bianche cc. 11-13, leg. originale in pelle decorata a secco, volgare, stato di conservazione: discreto, danni: umidità
segnatura precedente: 572/s. 30, 572/
note:
(1). Inserito nel faldone con vecchia segnatura "Proprietà comunali. Palazzo nuovo. 1".


-4, class. 1.2.7.12-4
1593 dicembre-1628 novembre; 1593 aprile
"Fabrica del palazzo. Instrumenti accordii mercati scritture autentiche" (1)
Instrumenti, accordi, contratti, capitoli relativi a lavori per il palazzo nuovo; inventari; polizze di spese; misurazioni eseguite da pubblici agrimensori; deliberazioni dei deputati. Contiene piantine a penna di sezioni del palazzo (2).
1 filza cart., non numerata, volgare, stato di conservazione: discreto, danni: umidità
segnatura precedente: 573/s. 30, 573/
note:
(1). Inserito nel faldone con vecchia segnatura "Proprietà comunali. Palazzo nuovo. 3". (2). Confronta con unità 6.


-5, class. 1.2.7.12-5
1594 marzo-1615 novembre
"Avanti sono le polize per la fabrica del palazzo. Seguono le polizze delle spese nella fabrica della casa a signor Mafeo deputato dal magnifico consiglio al magnifico collegio".
Polizze di spesa sostenute per la fabbrica del palazzo nuovo, talvolta sottoscritte dai deputati. Tra le cc. 302 e 303 disegno a penna del primo piano del palazzo nuovo (1).
1 filza cart., pratiche 441, num. orig.; carte 442-479. num. rec., volgare
segnatura precedente: 574/s. 30, 574/
note:
(1). Inserito nel faldone con vecchia segnatura "Proprietà comunali. Palazzo nuovo. 4".


-6, class. 1.2.7.12-6
1600 luglio 24-1612 giugno 6
"1600 usque 1612. Registro de contratti conventioni mercati et acordii fatti per il magnifico collegio alla fabbrica" "Palazzo Nuovo".
Instrumenti, accordi, contratti, capitoli relativi a lavori per il palazzo nuovo. Originali. A c. 1r indice (1).
1 registro cart., cc. 44, num. orig.; bianhe cc. 2, 32, leg. originale in cartone, volgare
segnatura precedente: 575/s. 30, 575/
note:
(1). Inserito nel faldone con vecchia segnatura "Proprietà comunali. Palazzo nuovo. 2".


-7, class. 1.2.7.12-7
1652 gennaio 15-1704 settembre 1
"1682-1695. Libro della fabrica del palazzo nuovo. 1652 usque 1704".
Deliberazioni dei deputati alla fabbrica del palazzo nuovo (1).
1 registro cart., cc. 22, num. orig. fino a 5, poi rec., leg. senza coperta, volgare, stato di conservazione: discreto, danni: frammento
segnatura precedente: 576/s. 30, 576/
note:
(1). Inserito nel faldone con vecchia segnatura "Proprietà comunali. Palazzo nuovo. 2".


-8, class. 1.2.7.12-8
1653 maggio-1670 novembre
"1653 usque 1670. Filza delle spese nella fabrica del palazzo".
Polizze di spese sostenute per la fabbrica del palazzo nuovo, talvolta sottoscritte dai deputati (1).
1 filza cart., non numerata, volgare
segnatura precedente: 577/s. 30, 577/
note:
(1). Inserito nel faldone con vecchia segnatura "Proprietà comunali. Palazzo nuovo. 5".


-9, class. 1.2.7.12-9
1696 settembre-1705 novembre; antecedenti da 1695 dicembre
"1696 usque 1705. Filtia fabricae palatii pro archivio".
Polizze di spese sostenute per la fabbrica del palazzo nuovo, talvolta sottoscritte dai deputati, in occasione della continuazione dei lavori determinata dalla necessità di spostare nella loggia del palazzo nuovo l'archivio dei notai (1).
1 filza cart., non numerata, volgare
segnatura precedente: 578/s. 30, 578/
note:
(1). Inserito nel faldone con vecchia segnatura "Proprietà comunali. Palazzo nuovo. 6".


serie
1.2.7.13 - Deputati alla fabbrica della porta e del ponte di San Giacomo
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1592 marzo 7-1595 marzo 18
Unità e sottounità 17
Documentazione contabile (vistata da due deputati del comune)I relativa ai costi sostenuti per la costruzione della Porta e del ponte di San Giacomo.

(-1, class. 1.2.7.13-1)
1592 marzo 7-1595 marzo 18; seguiti a 1763 giugno 20
Costruzione della porta e del ponte di San Giacomo.
1 volume, cc. 221, num. orig.
segnatura attuale: AB 124

sottounità 1
1592 marzo 7-1592 marzo 28
"1592 Marzo. Libro de fabbrica della Porta et Ponte de Sancto Jacomo di Bergomo".
Contabilità della costruzione della porta e del ponte di San Giacomo.
1 unità documentaria, pratiche 22, num. orig.

sottounità 2
1592 maggio 9-1592 maggio 30
"1592 Maggio. Libro de fabbrica della Porta et Ponte de Sancto Jacomo di Bergomo".
Contabilità della costruzione della porta e del ponte di San Giacomo.
1 unità documentaria, cc. 17, num. orig. cc. 23-39

sottounità 3
1593 marzo 6-1593 marzo 31
"1593 Marzo. Libro de fabbrica della Porta et Ponte de Sancto Jacomo di Bergomo".
Contabilità della costruzione della porta e del ponte di San Giacomo.
1 unità documentaria, pratiche 15, num. orig. cc. 40-54

sottounità 4
1593 aprile 10-1593 aprile 30
"1593 Aprile. Libro de fabbrica della Porta et Ponte de Sancto Jacomo di Bergomo".
Contabilità della costruzione della porta e del ponte di San Giacomo.
1 unità documentaria, cc. 14, num. orig. cc. 55-68

sottounità 5
1593 maggio 16-1593 maggio 30
"1593 Maggio. Libro de fabbrica della Porta et Ponte de Sancto Jacomo di Bergomo".
Contabilità della costruzione della porta e del ponte di San Giacomo.
1 unità documentaria, c. 7, num. orig. cc. 69-75

sottounità 6
1593 giugno 7-1593 giugno 30
Contabilità della costruzione della porta e del ponte di San Giacomo.
1 unità documentaria, cc. 13, num. orig. cc. 77-89

sottounità 7
1593 agosto 5-1593 agosto 31
"1593 agosto. Libro della fabbrica de capella della fortezza di Bergomo".
Contabilità della costruzione della porta e del ponte di San Giacomo.
1 unità documentaria, cc. 13, num. orig. cc. 90-102

sottounità 8
1593 settembre 10-1593 ottobre 22
"1593 setembrio. Libro della fabbrica de capella della fortezza di Bergomo".
Contabilità della costruzione della porta e del ponte di San Giacomo.
1 unità documentaria, cc. 11, num. orig. cc. 103-113

sottounità 9
1594 marzo 5-1594 marzo 19
"1594 Marzo. Libro de fabbrica della Porta de Sancto Jacomo di Bergomo".
Contabilità della costruzione della porta e del ponte di San Giacomo.
1 unità documentaria, cc. 9, num. orig. cc. 114-122

sottounità 10
1594 agosto 5-1594 agosto 31
"1594 settembrio. Libro de fabbrica della Porta de Sancto Jacomo della fortezza di Bergomo".
Contabilità della costruzione della porta e del ponte di San Giacomo.
1 unità documentaria, cc. 15, num. orig. cc. 123-137

sottounità 11
1594 settembre 10-1594 settembre 30
"1594 agosto. Libro de fabbrica della Porta de Sancto Jacomo della fortezza di Bergomo".
Contabilità della costruzione della porta e del ponte di San Giacomo.
1 unità documentaria, cc. 11, num. orig. cc. 138-148

sottounità 12
1594 ottobre 8-1594 ottobre 31
"1594 ottobrio. Libro de fabbrica della Porta de Sancto Jacomo della fortezza di Bergomo".
Contabilità della costruzione della porta e del ponte di San Giacomo.
1 unità documentaria, cc. 12, num. orig. cc. 150-161

sottounità 13
1594 novembre 5-1594 novembre 30
"1594 novembrio. Libro de fabbrica della Porta de Sancto Jacomo della fortezza di Bergomo".
Contabilità della costruzione della porta e del ponte di San Giacomo.
1 unità documentaria, cc. 9, num. orig. cc. 162-174

sottounità 14
1594 dicembre 3-1594 dicembre 31; seguiti a 1762 luglio 2
"1594 decembrio. Libro de fabbrica della Porta de Sancto Jacomo della fortezza di Bergomo".
Contabilità della costruzione della porta e del ponte di San Giacomo (1)
1 unità documentaria, cc. 21, num. orig. cc. 175-195
note:
(1). Alle cc. 187-190 e 193-194 bilancio del dazio ducato per botte dal 4 aprile 1760 al 20 giugno 1763; alla c. 191 copia di ducale di Francesco Loredan in materia del dazio ducato per botte, 1760 luglio 12; alla c. 192 decreto del capitano di Bergamo circa il pagamento dell'abboccatore del dazio ducato per botte, 1762 luglio 2.


sottounità 15
1595 gennaio 5-1595 gennaio 31
"1595 genaro. Libro de fabbrica della Porta de Sancto Jacomo di Bergomo".
Contabilità della costruzione della porta e del ponte di San Giacomo.
1 unità documentaria, cc. 13, num. orig. cc. 196-208

sottounità 16
1595 febbraio 11-1595 febbraio 28
"1595 febraro et marzo. Libro de fabbrica della Porta de Sancto Jacomo di Bergomo".
Contabilità della costruzione della porta e del ponte di San Giacomo.
1 unità documentaria, cc. 13, num. orig. cc. 209-221

serie
1.2.7.14 - Deputazione per la causa dell'estimo dei mercanti
L'8 maggio 1593 il consiglio maggiore aveva delegato una deputazione ad hoc, formata dai deputati alle liti e dai difensori della città, a seguire una causa intentata da alcuni agenti dell'università dei mercanti contro i deputati all'estimo.
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1593 maggio 11-1594 febbraio 14
Unità 1


-1, class. 1.2.7.14-1
1593 maggio 11-1594 febbraio 14; antecedenti da 1593 maggio 8; seguiti a 1594 marzo 26
"Actiones magnificorum dominorum deputatorum ad lites cum magnificis deffensoribus quibus comissum fuit negocium contra mercatores in facto extimi. Extant in hoc volumine in fine actiones dictorum magnificorum deputatorum in causa contra grassinarios eis specialiter comissa"
Atti dei deputati alle liti e dei difensori, uniti, ai quali con azione 8 maggio 1593 il consiglio maggiore aveva delegato la causa intentata da alcuni agenti dell'università dei mercanti contro i deputati all'estimo.
Seguono azioni dei deputati alle liti relative alla causa contro i grassinari 1594 febbraio 16 - marzo 26.
1 registro, cc. 15, num. orig. fino a 4, poi rec.

serie
1.2.7.15 - Deputati alla fabbrica della casa di San Matteo
Nel gennaio 1605, avendo acquistato da Giovanni Battista Vitalba una casa nella vicinanza di San Matteo, ed essendoci uno spazio fra la casa, la chiesa e l'orto del seminario, il consiglio maggiore decise di far fabbricare in tale spazio un edificio ampio come quello acquistato al fine di affittarlo o per altri "publici bisogni", con capitali presi dal Monte dei Pegni.
Dalla documentazione si evince che della fabbrica si interessarono cinque deputati a cui si aggiungevano i due cancellieri del comune. In non pochi casi, però, si riunivano un solo deputato e un cancelliere.
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1605 febbraio 10-1613 giugno
Unità 2

-1, class. 1.2.7.15-1
1605 febbraio 10-1607 marzo 30; antecedenti da 1605 gennaio 25; seguiti a 1613 giugno 28
"1605 Attioni de magnifici deputati alla fabrica della casa di Santo Matteo. 1611 et della parte di essa casa presso la strada"
Deliberazioni dei deputati alla fabrica della casa di S. Matteo.
1 registro; , cc. 76, num. orig. fino a 58, poi nn

-2, class. 1.2.7.15-2
1605 marzo 26-1613 giugno
"Santo Mateo. Polizie di spese e robbe pagate per la fabrica delle case nove a Santo Mateo 1605 - 1606. 1611 - 1612".
1 filza, volgare

serie
1.2.7.16 - Deputati e collegio delle cinquanta corazze
Il consiglio minore, nella seduta del 6 luglio 1606, così decise: "(…) Si manda parte proposta per tutti gli magnifici signori Anciani che in nome di questa Città et a spese di tutti i contribuenti con essa al pagamento del sussidio essenti et non essenti privilegiati e non privilegiati sia fatta una Compagnia di cinquanta soldati a cavallo armati di corazza sotto al governo di un esperto et valoroso Capitano da esser elletto in questo magnifico consilio che sia cittadino di questa Città quali in occasione di guerra et quella durando per li presenti moti debbano ad ogni comandamento di Sua Serenità andar dove gli sara ordinato per suo servicio dovendosi in questo presente consilio ellegger cinque prudenti deputati quali habbino il caricho di far quelle provisioni ordini et capitoli loro convenienti per la regolar detta compagnia et cose da quella dependenti, quali debbano esser fatti in termine di giorni quindeci e sotto al giudicio poi di questo magnifico consilio presentati per la loro confermatione, la qual siguita si venghi poi all'elletion di detto Capitano con quel stipendio et altre condicioni in detti ordini et capitoli statuite. Mentre pero che tutta la spesa si fara per detta causa non ecceda la somma di scudi ottomille all'anno, et quando si dia prestanza, quello a chi si dara debba dar idonea segurta et principal debitore che piaccia et sia approbata dalla magnifica Bina per la restitutione di essa et di ogni altra cosa et la presente parte sii consignata a magnifici signori oratori elletti ala congratulacion di sua […] accioche riverentemente quella gli presentino perche li compiaccia di confermarla con l'auttorità dell'eccellentissimo senato etc.". Nella seduta del 16 settembre " (….) lecti fuerunt infrascripti ordines Illustrissimi signori Rettori molto magnifici signori Consiglieri signori osservantissimi Havendo Noi havuta lunga e matura consideratione intorno all'ordine che ci fu imposto di dare modo et forma con quali la compagnia di 50 corazze offerte a sua Serenita in tempo di guerra si potesse non solo esigere ma etiamdio conservare durante la guerra conforme alla parte riverentemente diciamo esser nostra opinione
1.
Che al Capitano che sara elletto dal di che dara la mostra della compagnia a deputati di questa Magnifica Comunita si diano cinquanta scudi al mese, al luogo tenente trenta al alfiere vinticinque et a sciascun soldato dieci mentre durara il loro servicio.
2.
Dovendosi di piu prestar al Capitano quando fia tempo di formar la compagnia, a dichiaratione di questo mognifico consilio treimille e cinquecento scudi accio possa dare a soldati la prestanza come è di costume con obligo d'esso Capitano di restituirli dentro al termine di doi anni o di compensarli nelle paghe carenti in quello; et in caso che dinanci cesasse la guerra restituisca la parte non compensata nelle paghe corse nel sudetto termine di doi anni sussequenti: dovendone appresso dare una idonea sigurta che sia principale debitore secondo la forma della parte di questo magnifico consilio.
3.
Formata che sara la compagnia dovera il capitano presentarla armata et a cavallo a magnifici deputati a quali cotal officio sara da questo magnifico consilio comandato, dovendo poi essi descrivere ciascun soldato col suo cavallo et arme conforme alla parte; et essendoci difetto o di cavallo o di arme doveranno essi deputati rifiutar la cosa diffettosa e mancante, dando a quel tale tempo conveniente di meglio provedersi; fatta la detta mostra et rollo della compagnia comincii il tempo dello stipendio correre a loro beneficio.
4.
La medesima mostra con l'istesse condicioni dovera farsi di la a due mesi tempo ordinato a dar le paghe et cosi dovera osservarsi di due in due mesi.
5.
Niuno soldato potra licentiarsi fuorche al tempo delle paghe ma con obbligo di farne avvisato il Capitano vinti giorni avanti accioche possa rimettere un altro in suo luogho da esser poi admesso servata la sudetta forma da sudetti magnifici signori deputati e descritto come di sopra.
6.
Se averra che alcun soldato moia dovera il Capitano subito darne notitia a magnifici deputati con l'espression del tempo e del luogho, provedendosi d'un altro nel termine de 20 giorni a sodisfattion de deputati avanti a quali si presenti armato et a cavallo.
7.
Niuno potra mutar il cavallo descritto nel rollo da deputati senza loro espressa licentia et s'avesse che alcuno moia ne dia il patrone subito aviso a deputati con la debita fede provedendosi di un altro dentro a 20 giorni da esser admesso da magnifici deputati nel modo come di sopra.
8.
E sicome non dovera correr il stipendio a soldati se non in caso di guerra cosi doverassi intendere che la Citta resti libera da questo caricho e la compagnia licentiata e cassata senza che il Capitano gli officiali et soldati possano piu oltre pretender alcuna cosa per qual si voglia imaginabil occasione, restando pero fermo l'obligo al capitano et alla sua sigurta di restituir la prestanza o quella parte di essa che non sara statta nelle paghe passate compensata.
9.
S'averra che segua guerra siche venghi il caso dell'offerta fatta a sua Serenità doveranno i signori Anciani prima darne conto a questo magnifico maggior consiglio e pigliar da lui la liberta di mandar ad effetto quanto nelli sudetti capitoli e stato ordinato et espresso.
10.
Per regolacion di tutto questo […] dovera questo magnifico maggior consilio ellegger cinque honorati cittadini accio deputati non congiunti di parentado col Capitano, quali tengano appresso loro il rollo di soldati formati come di sopra, riveggano le mostre si nel principio come al tempo delle paghe, et quelle diano servata la sudetta forma possino cassare rimettere i soldati o i cavalli, proveggano che habbino le loro arme conforme alla parte et in somma facciano osservare e adempire tutte le cose, tutti li capitoli e tutti gli ordini qui sopra nominati, con liberta di poter mandar persone espresse a spese di questa cassa a dar di tempo in tempo le paghe a soldati quando che il servicio del Prencipe richiegga che quindi siano lontani. Dovendo i spectabili cancellieri di questa citta tener quelli libri et scritture che saranno da magnifici deputati per necessario et opportune riputate.
11.
Doveranno in oltre essi signori deputati con ogni sollicitudine procurar che le paghe siano pronte a suoi tempi dovendo perciò questo magnifico consilio ellegger un thesoriero particolarmente deputato a questa cassa, qual non possa sborsare alcun dinaro senza mandato inscritto sigillato et sottoscritto da signori deputati, potendo pero tal mandato quell'uno di essi che accio fosse in essecutione di ordine gia tra loro preso, deputato. A questo thesoriero dovera questo magnifico consilio assignare quello honesto utile che parra doversi alle sue fatiche obligandolo a ricevere tutti li dinari et assistere oportunamente al bissogno e sodisfation di deputati.
Et perche l'esperienza di molti anni ci dimostra quanta difficolta ci offerisca all'essation degli sussidii et degli altri crediti di questa magnifica comunita, pero dovera questo magnifico maggior consilio quanto prima procurare che sua Serenita gli faccia gratia venendo l'ccasione di far la sudetta compagnia di ordinar agli illustrissimi signori rettori che vogliano et siano espressamente tenuti di far che ciascuno di compresi nella parte di quel grado et condicion si sia paghi a tempo debito la sua parte delle taglie che si porranno dovendosi pagare la meita ogni sei mesi anticipatamentesiche niuno sii obligato a pagar la seconda ratha se la prima non sara del tutto da ciascuno sodisfatta affinche non pagandosi non ne segua o lo scoglimento della compagnia con vergogna di questa Citta e danno del servicio di sua Serenita o che una parte di Cittadino non venghi contro ogni equita e giustitia a sostener il peso dell'altra, stando massimamente l'importanza e giusta somma del denaro e la tenue fortuna de poveri cittadini.
E con la medesima occasione dovera questo magnifico maggior consiglio supplicar sua Serenita che voglia poi trattare questa compagnia della Città con tutti quei privilegii e comodita d'alloggiamenti et d'altre immunita che haveranno tutte l'altre compagnie di cavalli pagati da sua Serenita.
Et questi sono quelli ordini con quali a giudizio nostro speriamo che l'offerta fatta a sua serenita potra haver felice fine rimettendosi pero in tutto al giudicioso parere delle signorie vostre illustrissime et molto magnifiche nella cui gratia riverenti si raccomandiamo.
(…)
Io Hercole Tasso affermo quanto di sopra: dagli stipendi e la prestanza in poi riducendo io ad essempio di Verona questa in tanti ducati et quelli a ragion di anno al capitano in ducati cinquecento, al luogotenente ducato 200, al alfiere ducati 120.
E quando pur si volesse eccedere io giudicherei gran pagamento dandosi al capitano a raggion di anno ducati 600, al luogo tenente ducati 300 et allo alfiere ducati 240 rimanendo in ambedue i partiti fermi i ducati 120 per li soldati e la prestanza sudetta. Poiché in questo secondo partito si transcederebbe Verona in spesa di ducati 260 l'anno et pur s'avanzerebbero dalla limitacion de magnifici signori miei colleghi ducati 940.
(…) proponere infrascriptas binas partes convenientes quantitatem et qualitatem stipendii prout infra quas […] balotari debere (…)
Prima. Che il stipendio sia datto al capitano logotenente alfier et altri soldati in quella quantita et qualita dichiarata nelli capitoli examinati per li […] magnifici signori deputati et secondo la loro opinione.
Seconda. Che al sudetta capitano logotenente alfier et soldati sia datto il stipendio in ducatti da Lire 6 soldi 4 pro ducato nella quantità secondo loco racordata per il magnifico signor Hercole Tasso al capitano ducati 600 al luogo tenente ducati 300 et al alfier ducati 240 et soldati ducati 120 per ciascuno.
Qua servatis servandis abalotate fuerunt (…) prima exigit suffragia triginta duo favorabilia et quinquaginta octo contraria et sic reiecta remansit; secunda exigit suffragia quinquaginta unum favorabilia et triginta novem contrariaei sic capta et pubblicata fuit"
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1606 luglio 6-XVII
Unità 5

-1, class. 1.2.7.16-1
1606 luglio 6-1618 settembre 7 (1)
Compagnia delle cinquanta corazze.
Deliberazioni, ordini, capitoli e decreti del consiglio maggiore, dei rettori e del consiglio minore circa la compagnia di cinquanta soldati a cavallo armati di corazza istituita da Bergamo per servire il doge in occasione della guerra (cc. 3-18; 1606-1607); azioni e terminazioni dei cinque deputati sopra la compagnia delle cinquanta corazze (cc. 20-32; 1607-1608); deliberazioni, ordini, capitoli e decreti del consiglio maggiore, dei rettori e del consiglio minore circa la compagnia di cinquanta soldati a cavallo armati di corazza istituita da Bergamo per servire il doge in occasione della guerra in Friuli e Istria (cc. 40-44; 1616); annotazioni e sommario memoriale dei successi della compagnia delle cinquanta corazze (cc. 50-52; 1616); terminazioni, ordini e azioni dei cinque deputati sopra la compagnia delle cinquanta corazze (cc. 55-91; 1616-1617).
A c. 1 indice.
1 registro cart., cc. 12, ; cc. 1-32, 40-44, 49-53, 55-91
91, num. orig.; bianche cc. 2, 19, 49, 53, latino e volgare, danni: umidità

note:
(1). Lacuna tra il marzo 1608 e il gennaio 1616.


-2, class. 1.2.7.16-2
1607 luglio-1616 luglio
Spese.
Spese per la compagnia delle cinquanta corazze.
1 registro, cc. 122, num. orig.

-3, class. 1.2.7.16-3
1616 gennaio 17-1652 novembre; antecedenti da 1606 luglio 6
"Essibitione delle 50 corazze. All'officio illustrissimo delli signori essecutori sopra le deliberationi dell'eccellentissimo senato. Per parte dell'eccellentissimo senato de di ultimo luglio 1652 fu licentiata la magnifica città dal debito di lire 7376"
Atti relativi al debito del comune (successivamente cancellato) verso Venezia relativo al mantenimento della compagnia delle 50 corazze istituita in occasione della guerra in Friuli e Istria (1).
1 fascicolo, leg. coperta originale in cartoncino, scucito, volgare
note:
(1). La cancelleria del comune conservava un "Libro intitolato delle rassegne e pagamenti della compagnia delle 50 corazze".


-4, class. 1.2.7.16-4
1616 gennaio-1633 dicembre
"Per il debito delle corazze nei moti del Friuli per causa delle piazze nuove".
1 fascicolo, cc. 34, num. rec.

-5, class. 1.2.7.16-5
XVII
"Filza del collegio sopra la compagnia delle cinquanta corazze della città".
1 filza

serie
1.2.7.17 - Deputati alle beccarie
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1598 settembre 5
Unità 1

-1, class. 1.2.7.17-1
1598 settembre 5
Deputati alle beccarie.
Polizza dei mobili acquistati dal comune per provvedere alla produzione di candele a cura Andrea Chataneo.
Deputati alle beccarie: Giovanni Paolo Carara e Ludovico Bonelli.
1 unità documentaria, volgare
note:
In attesa di collocazione, settembre 2008


serie
1.2.7.18 - Deputati ai beni mobili della città
Il 12 aprile 1640 tre deputati ebbero il compito di fare inventario del materiale. Primo accenno a tale attività nella parte del 16 gennaio 1635, quando Giovanni Antonio Valle, Antonio Carara e Scipion Gratarolo dovettero fare lo stesso con la collaborazione del cancelliere Lorenzo Ghirardello. Ogni deputato da allora ebbe una delle tre chiavi che chiudevano le cose. Stavano in carica due anni con contumacia di 5 (come da parte generale sulla contumacia del 19 dicembre 1619). A fine mandato, inventario. Loro compito la cura delle cose per occasioni di visite di rappresentanti straordinari.
Unità sette: Giuseppe Marchesi (a suo tempo deputato all'acquisto dei mobili ora in vendita), Licinio Martinoni e Filippo Vitalba (questi ultimi nel consiglio maggiore). Nelle azioni fino a metà 1770 nessuna traccia di delega. A fine incanto, però, le somme incassate, dedotte le spese, fra le quali lire 2000 con la causale "conti alli magnifici signori deputati di mese" che fa pensare, vengono consegnate al tesoriere Giovanni Medolago. Però, nell'unità 22466 che registra le spese per la visita (serie massaro) si fa riferimento proprio a questo registro coperto di giallo.
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1617 luglio 13-1771 marzo 18
Unità 7

-1, class. 1.2.7.18-1
1617 luglio 13
"Poliza della spesa fatta per me Fermo Besutio nell'alloggio dell'Illustrissimo et Eccellentissimo Signor Gerolamo Cornaro generale et suoi servitori nell alloggio dell'eccellentissimo signor Andrea Paruta pre[fetto] a nome della Magnifica Città"
Spese per l'alloggiamento di Gerolamo Corner (1) e Andrea Paruta. Deputato Giacomo Finardi (2).
1 unità documentaria, cc. 2, volgare
note:
(1). Provveditore "di qua dal Mincio".
(2). La polizza é vistata da un deputato dalla firma illeggibile, forse Giovanni Giacomo Finardi.


-2, class. 1.2.7.18-2
1617 novembre 18-1618 giugno 1
"Poliza della spesa fatta nelli alloggii dell'Eccellentissimo Signor Francesco Erizzo generale a nome della Magnifica Città per me Jacomo Bana, deputati li signori Gerolamo Rivola [sic]" (1)
Spese per l'alloggiamento di Francesco Erizzo. Deputato Gerolamo Rivola.
1 unità documentaria, cc. 6, volgare
note:
(1). A c. 1: "Spesa fatta per il quondam magistro Fermo Besutio nell'alloggio dell'Eccellentissimo Signor Francesco Erizzo generale a nome della Magnifica Città di ordine delli signori deputati"


-3, class. 1.2.7.18-3
1618 agosto 31-1618 ottobre 25
"Poliza della spesa fatta nell alloggio dell'Eccellentissimo Signor Francesco Erizzo. Fede fatta per me Jacomo Bares a nome della Magnifica Città di ordine delli signori deputati"
Spese per l'alloggiamento di Francesco Erizzo. Deputato Decio Tasca.
1 unità documentaria, cc. 2, volgare

-4, class. 1.2.7.18-4
1635 febbraio 12-1639 agosto 6
"1636 usque 1639. Inventario de mobili" (1).
Inventari di mobili presenti nel palazzo nuovo.
1 registro cart., cc. 21, leg. originale in cartone con dorso in pelle e lacci, volgare
note:
(1). A c. 1: "Inventario delli mobili della Magnifica Città reconotiuti da noi Giovanni Antonio Valle, Scipion Gratarolo e Marc'Antonio Carara et fatti reponer in trei stantie del Palazzo novo, nel qual inventario non vi è compreso li utensili che si retrova nel Palazzo Pretorio, l'inventario de quali sera descritto nella Cancelaria della Magnifica Città separata dal altro".


-5, class. 1.2.7.18-5
1639 dicembre 7-1640 luglio 7
"Registro dell'inventario fatto delle suppellettili e robbe della magnifica città che si ritrovano di presente in servitio dell'ill. signor Gerolamo Soranzo podestà et delli ecc. signori curiali et signor cancelliere pretorio et suo contestabile e cavaglieri fatto dal signor Decio Fugatia coadiutore della cancelleria come nel suo libro essistente in detta cancelleria" (1).
1 registro, cc. 20, cc. 10-29, num. post., leg. smembrata, volgare
note:
(1). A c. 28: "Inventario delle robbe che si trovano appresso domino Francesco Albano massaro della magnifica città a lui consegnate di ragione della detta magnifica città fuori di quelle essistenti nel palazzo pretorio".


-6, class. 1.2.7.18-6
1640 giugno 8-1643 febbraio 25
"Inventario di tutti i mobili della Magnifica Città che si trovano nelle due stanze del Pallazzo Novo, cioé in quella de marangoni et quella superiore fuori della porta della casa del cancelliere"
Inventari di mobili di proprietà comunale presenti in due stanze del palazzo nuovo; vendite di mobili. Deputati: Marco Antonio Carrara, Paolo Morandi, Marino Lupo. 1 registro, cc. 9, num. post., volgare

-7, class. 1.2.7.18-7
1771 febbraio 8-1771 marzo 18
"1771. Libro dell'incanto de mobili serviti per li Eccellentissimi Signori Inquisitori in Terra Ferma".
Incanto dei mobili acquistati in occasione della visita dei Sindaci Inquisitori in Terra Ferma a cura dei deputati Licinio Martinoni, Giuseppe Marchesi e Filippo Vitalba, e del cancelliere del comune Francesco Alessandri.
1 registro cart., cc. 19, num. rec., leg. originale in cartone, volgare

serie
1.2.7.19 - Deputazione ai fieni di Palazzolo
Durante le guerre del primo Settecento, i territori bergamasco e bresciano furono attraversati da truppe straniere. La deputazione in oggetto fu incaricata (anche se nelle azioni dei consigli non é stata trovata traccia di questo) di acquistare e rifornire di fieno le truppe acquartierate nei presi della località bresciana di Palazzolo.
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1705 febbraio 26-1706 aprile 19
Unità 1
Il registro era tenuto dal cancelliere secondo gli ordini dei deputati all'esecuzione degli ordini dei signori commissari "per l'occasione de fieni da mandare a Palazzolo".

-1, class. 1.2.7.19-1
1705 febbraio 26-1706 aprile 19
"1705. Cassa"
Libro giornale delle somme riscosse dal cancelliere del comune Pietro Piatti e da questi consegnate a chi si era occupato di portare carri di fieno a Palazzolo.
1 registro, cc. 47, num. orig.; bianche cc. 13-35, 42-47, volgare

serie
1.2.7.20 - Deputati alla fabbrica di San Michele dell'Arco
Una prima relazione del settembre 1723 dava parere negativo. La curia insisteva in novembre ed un successivo atto (non datato e non chiarito nell'emittente, anche se della stessa mano che ha vergato il primo) dava il suo assenso a due condizioni:
- "che in caso detto nuovo sito bisognasse al publico per qualche fabrica, che volesse col tempo aggiungere alle già fatte del nuovo suo Palazzo, la Chiesa resti tenuta ristituire il sito permessoli. Ma perché si é dubitato se tenesse l'obbligazione di rendere ad uso profano un sito già fatto sagro, si é però supplicata questa Curia Episcopale perché concedesse alla Chiesa la licenza di assumersi questa obbligazione..." cosa che puntualmente era accaduta.
Nelle serie "Azioni dei consigli" troviamo una deliberazione dell'aprile 1743 che nomina tre deputati a riferire sulla nuova fabbrica della chiesa e una del dicembre 1744 che legge la relazione dei deputati (mancante nella serie relazioni, però) che chiarisce la situazione e contiene il "capitolato" circa l'allargamento del coro. Infine, nell'unità 27 della serie "Relazioni ai consigli" troviamo al num. 46 una relazione circa l'abbattimento di un muro fra la chiesa di San Michele dell'Arco e il palazzo Nuovo.
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1723 settembre-1723 novembre
Unità 1

-2, class. 1.2.7.20-1
1723 settembre-1723 novembre
"1723. Per la fabrica di San Michiel del'Arco vicino al palazzo"
Richiesta (accolta) della curia vescovile e dei sindaci della vicinia di San Michele dell'Arco di poter ampliare il coro della chiesa di San Michele dell'Arco. Contiene disegno acquerellato dell'area interessata.
1 fascicolo, leg. originale in cartone, scucita, volgare

serie
1.2.7.21 - Deputati all'esazione delle decime e del campatico del clero
Deputazione istituita per procedere all'esazione di quanto dovuto dalle istituzioni religiose e dal clero secondo quanto previsto dal nuovo campatico introdotto da Venezia negli anni '80 del Settecento.
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1783 febbraio-1783 agosto
Unità 2

-1, class. 1.2.7.21-1
1783 febbraio-1783 agosto
Intimazioni di pagamento.
Intimazioni di pagamento per gravezze "de mandato dominii" per gli anni 1773-1781 a istituzioni religiose e assistenziali del territorio bergamasco (1).
1 busta
note:
(1). Le ricevute sono inviate a Gianmaria Alessandri, definito "ministro esattore".
L'Alessandri era, in quegli anni, esattore ai sussidi del comune di Bergamo. Eletto nel febbraio 1775 era esattore dei sussidi e delle altre pubbliche gravezze del clero, delle entrate e delle condanne.


-2, class. 1.2.7.21-2
1783 febbraio-1783 agosto; seguiti a 1784 dicembre
Atti dei deputati all'esazione delle decime e del campatico del clero.
Attestazioni di Antonio Pasta, deputato all'esazione delle decime e del campatico del clero, dell'accatastamento di istituzioni religiose e assistenziali nel nuovo registro del campatico del clero.
1 filza

serie
1.2.7.22 - Deputati alle monete
Deputazione della cui istituzione non é stata trovata notizia che rilevava mensilmente il corso delle monete e relazionava ai rettori. descrizione della fonte
Estremi cronologici 1784 giugno 17-1796 marzo 26
Unità 1

-1, class. 1.2.7.22-1
1784 giugno 17-1796 marzo 26
"Registro delle note monetarie che mensilmente si devono rassegnare all'eccellentissimo signor capitano per esser trasmesse all'Eccellentissimo signor [magistrato] ad ori e monete in ordine a sovrani comandi".
Cambio delle monete d'oro e d'argento nella piazza di Bergamo comunicato dai deputati alle monete di Bergamo ai capitani, ai podestà vicecapitani ed ai capitani vicepodestà (1).
1 fascicolo, cc. 40, num. rec., danni: umidità
note:
(1). Registro redatto dal cancelliiere del comune.