LETTERE DUCALI

L'origine della dogale dignità risale al Duca, elevato probabilmente da un pronunciamento militare a reggere in nome dell'imperatore d'Oriente il governo della veneta provincia, staccatasi dall'Istria. La tradizione lo identifica nell'eracleese Pauluccio, ma c'è chi nega la sua esistenza, identificandolo con l'esarca Paolo di Ravenna e ritiene invece che fosse il duca Orso.
Al primo duca succede a reggere la provincia una serie di maestri dei militi, che denota certamente un rafforzamento dell'autorità dell'esarca di Ravenna sulle venete lagune. Ma è un breve interregno dopo il quale, molto probabilmente per reazione locale, viene proclamato doge Diodato, che inizia, senza interruzione, la serie continuata dei Dogi di Venezia. I duchi dopo di lui, tendendo lentamente e progressivamente a rendersi indipendenti da Bisanzio, continuano a succedersi, trasmettendosi i poteri con l'associazione dei successori o per pronunciamenti militari. In tale epoca l'attività politica ed amministrativa è tutta concentrata nella persona del Duca, padrone assoluto, che si appoggia sul preesistente ordinamento tribunizio delle venete lagune. Si possono quasi vedere delle specie di piccole dinastie col succedersi della dogale dignità in alcune famiglie, come nei Maurizi (Galbai), nei Partecipazio, nei Candiani e negli Orseolo.
La sede del ducato passa successivamente da Eraclea a Malamocco e da Eraclea a Rialto.
Il primo duca veramente indipendente da Bisanzio può dirsi sia stato Pietro Tradonico, che elevò la provincia della Venezia marittima a ducato indipendente.
Poco dopo la formazione del ducato veneto, all'influenza delle clientele militari sottentra gradualmente quella della concio generalis o arengo, di cui facevano parte tutti i ceti del popolo.
Questo mutamento si manifesta prima con la ratifica per acclamazione da parte della concio dell'associazione al ducato, fatta dal Doge Giovanni II Partecipazio in persona del fratello Pietro, poi con la designazione del suo successore in persona di Pietro Candiano dopo la morte del fratello associato, e infine, con l'elezione per acclamazione del doge Pietro Tribuno.
La concio generalis od arengo che omprendeva in teoria tutto il popolo del Dogado, ma che in pratica si riassumeva nel popolo realtino, fu ben presto dominata da potenti famiglie di origine tribunizia e popolare, fatte ricche e potenti col commercio, le quali, chiamate dal Duca a collaborare nell'amministrazione dello Stato, riuscirono gradatamente nei secoli XI e XII a scalzare completamente la sua autorità, sovrapponendosi ad esso e riducendolo da sovrano assoluto a primo magistrato dello stato. In Senatu senator, in foro civis, in habitu princeps; non altro, come volgarmente dicevasi, che il segno di Taverna del Veneto Stato.
Non poteva infatti rinunziare al Dogado senza permesso, ma poteva essere costretto a farlo, come successe a Francesco Foscari; non poteva cercare di aumentare i suoi poteri; non poteva senza permesso assentarsi da Venezia; non gli era concesso possedere beni o feudi fuori dello stato e per un certo tempo anche fuori del Dogado; esporre la sua arma fuori del palazzo ducale, dove poteva tenerla solo nella così detta sala dello scudo; ricevere personaggi con veste ufficiale senza l'assistenza dei suoi consiglieri; dare risposte agli ambasciatori senza prima averle concordate coi consiglieri o concedere udienze private ad essi nelle sue camere; spedire lettere di stato senza permesso dei consiglieri e aprire quelle che arrivavano senza l'assistenza degli stessi; far eseguire lavori in piazza e nella chiesa di S. Marco; ricevere doni.
Ai suoi famigliari era interdetto pure di ricevere doni, di avere speciali preminenze, di ricevere benefici ecclesiastici, di votare e di metter parte nelle dignità o cariche pubbliche ad essi esplicitamente permesse dalle leggi.
Comunque al doge di non comune levatura rimase sempre possibile di esercitare nell'ambito della legge una notevole influenza negli affari di stato. Infatti poteva proporre solo e senza preventive consultazioni qualunque legge in qualunque consiglio e perorare a sostegno delle sue proposte: in tal caso si levava in piedi togliendosi il corno ducale dal capo, mentre tutti i patrizi radunati dovevano pure alzarsi. Presiedeva tutti i consigli ed in suo nome si spedivano tutti gli atti, si proclamavano le leggi, si scrivevano le lettere pubbliche ai sovrani e governi stranieri, agli ambasciatori, ai rettori, ai generali e a tutti gli uffici. Il suo nome figurava sulle monete e sulle bolle ducali. Era tenuto ad invigilare sul buon andamento delle magistrature e ad esigere che amministrassero la giustizia secondo le leggi.
Verso il 1172 l'elezione del Doge è affidata ad 11 elettori, scelti dal Maggior Consiglio allora istituito; mentre la concione popolare si riserba solo il diritto di approvarne o meno la nomina. Nel 1178 il sistema elettorale del Doge viene cambiato: agli 11 elettori se ne sostituiscono 4, che a loro volta devono eleggere 40, che saranno gli elettori del Doge. Fra il 1229 e il 1249 gli elettori da 40 sono portati a 41 per evitare che i voti possano dividersi in due parti uguali.
Tale sistema si trova sino all'anno 1268, in cui fu stabilito un complicato sistema elettorale, che durò, con poche e leggere varianti, fino alla caduta della Repubblica.
Nel 1328 venne stabilita l'età di trent'anni per tutti i nominati nei collegi elettorali (numeri), attraverso i quali aveva luogo l'elezione; che ci volessero 25 dei 41 elettori favorevoli per la nomina del Doge; che i 41 dovessero essere presieduti da tre eletti nel proprio seno e che i voti fossero estratti dalle urne da un fanciullo detto ballottino ducale.
Nel 1473 venne tolta la possibilità di essere dei quarantuno ai parenti dei concorrenti ed a più di uno per lo stesso casato.
Infine nel 1538 il Consiglio dei X decretò che ciascuno dei 41 dovesse essere approvato a maggioranza in Maggior Consiglio.
La serrata del Maggior Consiglio, avvenuta nel 1297, nulla mutò nella condizione giuridica del Doge.
Si continuò a presentarlo al popolo fino al 1423 con la formula: "Questo è il vostro Doge, se vi piace", e poi con la formula: "Abbiamo eletto Doge il tale dei tali". Dopo eletto, in Chiesa di S. Marco, riceveva lo stendardo di S. Marco, e dopo aver percorso la piazza sul così detto pozzetto, spargendo denaro al popolo, si recava in palazzo ducale, dove il Consigliere più giovane gli imponeva il camauro e il più anziano il corno ducale gioellato. Poi si affacciava alla loggia del Palazzo col diadema in capo per farsi vedere dal popolo.
Il Doge al momento della sua nomina era tenuto di giurare l'osservanza della promissione ducale, che regolava i suoi poteri.
E' interessante la lettura delle promissioni, in cui apparisce la continua e graduale restrizione dei suoi poteri, anche nei più minuti particolari. Esse riguardano non solo la sua persona, ma anche i membri della sua famiglia. La più antica conosciuta è quella di Enrico Dandolo e la tipica, sulla quale si modellarono tutte le altre, quella di Giacomo Tiepolo.
Una magistratura speciale, che sembra abbia avuto origine nel secolo XIII, si occupava di modificarla secondo le necessità del momento alla morte di ogni doge. Erano questi i correttori della promissione ducale, ai quali si aggiunsero nel 1501 gli inquisitori del doge defunto, che dovevano investigare se il doge si fosse attenuto all'osservanza della promissione.
Il solo tentativo di ribellione alle ferree leggi, che limitavano i poteri del doge, è stato quello di Marin Faliero. Il povero doge Lorenzo Celsi, per essersi permesso di far portare nelle cerimonie una specie di piccolo scettro, fu soggetto ad una inchiesta, che finì nel nulla, ma tanto lo addolorò da accelerare la sua fine.
Altre inchieste, per abusi vennero fatte dopo la morte dei dogi Agostino Barbarigo e Leonardo Loredan. Contro le violazioni della promissione, commesse dal doge Giovanni Corner a favore dei figli e del cognato, insorse nel 1625 Renier Zeno, che lo ammonì pubblicamente come capo del Consiglio dei X.
Notevole fu pure nel 1676 la mancata conferma della nomina di Giovanni Sagredo da parte del Maggior Consiglio, per i brogli successi nella elezione.
Se il doge lasciava Venezia per assumere comandi militari, come successe nei tempi recenti con Francesco Morosini, due dei Consiglieri lo seguivano e lo assistevano nel suo mandato.
Speciali onori aveva la dogaressa, che, veniva incoronata come il marito. Lo sfarzo dell'incoronazione delle dogaresse, portato all'eccesso negli ultimi tempi, determinò la proibizione nel 1643.
Per eccezione venne permessa, nel 1695, quella della dogaressa Elisabetta Querini, moglie del doge Silvestro Valier, che cosi fu l'ultima delle dogaresse incoronate.
Il doge si intitolava nei primi tempi: humilis Dux provinciae Veneciarum divina gratia Venetiae Dux. Dopo la conquista della Dalmazia: Dux Venetiae et Dalmatiae, Dux Veneticorum et Dalmatianorum e poco dopo: Dux Venetiae Dalmatiae Chroatiae. Da Enrico Dandolo si intitola: Dux Venetiae, Dalmatiae et Chroatiae et Dominus quartae partis et dimidiae totius imperii Romani. Nel 1356, regnando Giovanni Dolfin, sparisce l'ultima parte dell'intitolazione riguardante il dominio sull'Impero d'Oriente. Dalla corte di Bisanzio i primi dogi ebbero i titoli onorifici di: imperialis ypathus, dux ac spatarius Veneticorum, imperialis patricius archispatus imperialis protosevastos o protosebaste. Del titolo di spatario rimase il ricordo nello spadone, che veniva portato da un patrizio nel corteo del doge, II titolo che prevalse fu in seguito quello di Serenità e di Serenissimo, che durò fino alla caduta della Repubblica. A che fosse ridotto il potere del doge lo dimostra chiaramente la piccola attività personale a lui concessa relativa a iuspatronati sulla chiesa di S. Marco e su altre chiese ad essa annesse, su monasteri e ospedali, ai cavalieri di S. Marco ecc., come apparisce dall'Inventario della cancelleria inferiore di sua spettanza (1).
Negli anni '60 del Novecento è stato redatto un indice alfabetico per soggetti, in latino, dattiloscritto, dal 2017 reso disponibile in formato pdf ricercabile.
descrizione della fonte
Estremi cronologici [1490]-[XVIII]
Unità 580
note
(1). Da Mosto A, L'archivio di Stato di Venezia. Indice generale, sotrico, descrittivo ed analitico. Tomo I. Archivi dell'Amministrazione Centrale della Repubblica di Venezia e archivi notarili, Venezia, 1937, pp. 15-21.

1.2.2.1 - Ducali originali

descrizione della fonte
Estremi cronologici 1428 luglio 9-1780 agosto 19
Unità 571

Le ducali qui raccolte sono solo una parte delle molte che, in oltre tre secoli di dominazione, da Venezia furono inviate a Bergamo (1), cucite in tre grossi volumi. L'arco cronologico copre quasi per intero il periodo della dominazione veneziana, fatto salvo l'ultimo ventennio. In genere si tratta di comunicazioni del Doge relative alla vita amministrativa ed economica del territorio bergamasco, a partire delle prime unità che documentano il momento della dedizione della città alla Serenissima, dedizione che venne ampiamente ripagata con ampi privilegi in diversi ambiti. Sono collocati qui anche i due privilegi concessi nel 1509 dal re di Francia Luigi XII, evidentemente considerati affini ad altri analoghi concessi prima e dopo da Venezia.
note
(1). Si vedano ad esempio le 319 descritte nella serie delle "Collezioni" (serie 1.3.2) e le 111 collocate nell'archivio dei rettori (serie 2.1.1). Inoltre, non mendi un altro centinaio sono reperibili in diverse serie dell'archivio (ad esempio, una cinquantina nella serie "Cancelleria comunale, 1.2.12.1, e una ventina nelle unità delle "Lettere ai rettori, 2.2.1).

1, class. 1.2.2.1-1
1428 luglio 9; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Privilegium 1428"
Privilegi concessi dal doge Francesco Foscari alla città di Bergamo in materia di dazi, di uffici del palazzo comunale, di cittadini distrettuali, di cittadini di Bergamo che fanno spese a Venezia, di estimo degli abitanti delle valli e del distretto, di uffici del distretto e dell'episcopato, di separazione di territori dalla città, di benefici ecclesiastici, di monasteri e chiese.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 535x365, leg. , latino
segnatura attuale: vol. 1, num. 1

2, class. 1.2.2.1-2
1428 dicembre 20; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1428 20 dicembre. Privilegis"
Comunicazione del doge Francesco Foscari della conferma e della modifica di capitoli di privilegi della città di Bergamo in materia di dazi, di uffici del palazzo comunale, di cittadini distrettuali, di cittadini di Bergamo che fanno spese a Venezia, di estimo degli abitanti delle valli e del distretto, di uffici del distretto e dell'episcopato, di separazione di territori dalla città, di benefici ecclesiastici, di monasteri e chiese.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 535x365, leg. , latino
segnatura attuale: vol. 1, num. 2

3, class. 1.2.2.1-3
1438 aprile 5; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1438 5 settembre. Conferma i privilegi e siano della città li offitii fuori"
Comunicazione del doge Francesco Foscari al podestà Jacopo Gabriel, al capitano Ludovico Lauredano e ai loro successori delle risposte ai quesiti presentati dagli oratori di Bergamo: si stabilisce, acconsentendo alle richieste della città, che i vicari della valle Gandino, di Lovere e della valle di Scalve siano cittadini bergamaschi; si conferma che la valle San Martino non viene staccata da Bergamo; si stabilisce che si debba pagare alla città per la casa del camerario un affitto annuale di fiorini 25 che devono essere spesi dai rettori per la riparazione delle mura, oppure che si venda la casa del camerario, di proprietà della città, e si usi il ricavato per la riparazioni delle mura; si stabilisce che la città non debba sostenere ulteriori spese per la casa degli ufficiali della curia pretoria, dovendo eventuali spese essere richieste dai rettori al senato; si cancella la somma di 100 ducati di cui la città risultava debitrice alla camera per il pagamento di lavoratori a Brignano.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 365x520, leg. , latino
segnatura attuale: vol. 1, num. 3

4, class. 1.2.2.1-4
1440 settembre 24; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Privilegium civitatis 1440"
Comunicazione del doge Francesco Foscari al podestà Iacopo Gabriel, al capitano Ludovico Lauredano e ai loro successori della conferma e della concessione, prese col senato, dei privilegi in materia di uffici e giurisdizione del distretto di Bergamo, di fazioni e di sussidi, di appelli e di nullità, di dazi, di cancellieri del comune, di uffici del comune, di benefici ecclesiastici, di magistrati veneti, di sale, di conferma degli statuti cittadini, della fiera di S. Alessandro.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 650x350, leg. , latino
segnatura attuale: vol. 1, num. 4

5, class. 1.2.2.1-5
1446 dicembre 8; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1446 Privilegia"
Comunicazione del doge Francesco Foscari al podestà Luca de Cha de Pesaro, al capitano Marco Quirino e ai loro successori della conferma e della concessione, prese col senato, di privilegi in materia di Treviglio, Brignano Gera d'Adda, lago di Lecco "Leurci", Martinengo, di alloggiamenti di cittadini, di condanne emanate dai rettori, di obbligazioni dei debitori.
1 unità documentaria membr., mm. 405x326, latino
segnatura attuale: vol. 1, num. 5

6, class. 1.2.2.1-6
1448 dicembre 9; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1448 9 dicembre. Privilegi della città"
Comunicazione del doge Francesco Foscari al podestà Andrea Iuliano, al capitano Marino Superantio e ai loro successori della conferma e della concessione, prese col senato, di privilegi in materia di dazi, di val San Martino, di competenze dei vicari in materia criminale e civile, di distrettuali, di tinture e "chiodere", di uffici, di concessioni fatte contro privilegi e statuti, di conferma di capitoli di statuti che erano stati omessi, di salari del podestà e di vicari e ufficiali.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 365x615, leg. , latino
segnatura attuale: vol. 1, num. 16

7, class. 1.2.2.1-7
1453 luglio 7; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1453. Giudici alle vit[tovali]e"
Comunicazione del doge Francesco Foscari al provisore e vicepodestà Andrea Leonus, al capitano Giovanni de Chapesaro e ai loro successori della conferma e della concessione, prese con il "nostro collegio", di privilegi in materia di Martinengo, di elezione di un giudice delle vettovaglie e strade, di revisione, correzione e approvazione degli statuti.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 235x333, leg. , latino
segnatura attuale: vol. 1, num. 7

8, class. 1.2.2.1-8
1454 giugno 23; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1454 23 giugno. Privilegi della città"
Comunicazione del doge Francesco Foscari al podestà Giovanni Leonus, al capitano Giovanni de Cha de Pesaro e ai loro successori della conferma e della concessione, prese col senato, di privilegi in materia di fortificazioni, di benefici ecclesiastici, di mercati, di vicariati, di dazi, di elezione dei rettori, di Martinengo, di dazi con Brescia, di estrazione dell'allume, di uffici.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 375x545, leg. , latino
segnatura attuale: vol. 1, num. 8

9, class. 1.2.2.1-9
1454 dicembre 21; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1454 contra auditori novi"
Ordine del doge Francesco Foscari col consiglio dei Dieci al podestà Giovanni Leonus e al capitano Giovanni de Cha de Pesaro di far rispettare gli statuti di Bergamo e le concessioni ducali limitando il potere degli auditori nuovi in materia di intromissioni e sospensioni, annullando anche loro eventuali deliberazioni precedenti.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 245x320, leg. , latino
segnatura attuale: vol. 1, num. 9

10, class. 1.2.2.1-10
1460 febbraio 16; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1459 16 febbraio. In quali cause li auditori e avogadori si possano impedire. Allogiamenti di soldati e taglie imposte"
Comunicazione del doge Pasquale Maripetro al podestà Giovanni Maripetro, al capitano Benedetto Barotio (1) e ai loro successori della conferma e della concessione, prese col consiglio dei Dieci, di privilegi in materia di competenze degli auditori, di contribuzione all'alloggiamento di cavalli, di tasse che devono essere da pagate da esenti e non, di sospensione e di appelli delle cause, di riforma di monete di piccolo taglio.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 380x520, leg. , latino
segnatura attuale: vol. 1, num. 10

11, class. 1.2.2.1-11
1475 ottobre 1; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1475. Auditori novi non s'impediscano nelle speditioni fatte in arengo"
Ordine del doge Pietro Mocenigo al podestà Francesco Marcello, al capitano dottor Francesco Ditio e ai loro successori di intromettersi in sentenze pronunciate dal podestà contro quelli di Lovere.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 215x310, leg. , latino
segnatura attuale: vol. 1, num. 11

12, class. 1.2.2.1-12
1477 maggio 22; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1477 22 maii. Ducale d'approvazione per li capitoli per la fiera"
Comunicazione del doge Andrea Vendraminus al podestà Sebastiano Baduario, al capitano Giovanni Mauro e ai loro successori della deliberazione con la quale si confermano, si approvano ed accettano alcuni capitoli in materia di competenze dei giudici del podestà, di culto, della fiera di Sant'Alessandro, dell'ospedale di San Marco, dei prezzi di affitti ed ipoteche di botteghe in prato Sant'Alessandro, di connestabili.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 495x220, leg. , latino e volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 12

13, class. 1.2.2.1-13
1483 giugno 18; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1483. Incameramento de frumenti"
Delega del doge Giovanni Mocenigo al podestà Nicolò Duodo e al capitano cavaliere Pietro Diedo di deliberare sulla richiesta presentata dalla città di togliere la proibizione ai cittadini e ai mercanti di immagazzinare scorte di frumenti e biave.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 240x365, leg. , latino
segnatura attuale: vol. 1, num. 13

14, class. 1.2.2.1-14
1483 luglio 21; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1483 21 luglio"
Ringraziamenti del doge Giovanni Mocenigo al podestà Nicolò Duodo e al capitano cavaliere Pietro Diedo per la fedeltà dimostrata dalla città di Bergamo.
1 unità documentaria membr., mm. 275x365, latino
segnatura attuale: vol. 1, num. 14

15, class. 1.2.2.1-15
1483 ottobre 8; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1483 8 ottobre. Rende grazie alla città per la sua fede"
Ringraziamenti del doge Giovanni Mocenigo alla comunità di Bergamo per la fedeltà dimostrata in periodo di "perturbazioni".
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 260x355, leg. , latino
segnatura attuale: vol. 1, num. 15

16, class. 1.2.2.1-16
1486 maggio 26; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1486 26 maggio. Parte della città. Tessitori non possono lavorare se non giusta le leggi"
Deliberazione presa dai rettori e dal consiglio minore di Bergamo con la quale vengono ribaditi i doveri previsti dallo statuto del paratico dei tessitori, vengono aggiunte pene più gravi per i trasgressori e per i consoli delle vicinie che non segnalano il
nome di coloro che esercitano tale arte. Cancelliere del comune Vailetto [Marchesi]. Sigillo cereo deperditur.
1 un. docum. membr., c. 1, mm. 360x400, latino
segnatura attuale: vol. 1, num. 16

17, class. 1.2.2.1-17
1488 dicembre 17; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1488 17 dicembre. Vicarius vallis Ultraugugiam eligere potest cancellarium et revocatur cancellarius item electus"
Comunicazione del doge Agostino Barbadico al podestà Jacopo Leono, al capitano Andrea Barbadico e ai loro successori di aver accolto la richiesta presentata dalla città e dalla valle Brembana oltre la Goggia di revocare e annullare la nomina di Domenico de la Piazza a notaio del vicario della valle Brembana oltre la Goggia e di confermare i privilegi in virtú dei quali il notaio deve essere eletto dallo stesso vicario.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 240x355, leg. , latino
segnatura attuale: vol. 1, num. 17

18, class. 1.2.2.1-18
1493 ottobre 2; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"Contra trivilienses pro roziis et pallificatis in flumine Brembi
Ordine del podestà di Bergamo Pietro Contareno, in qualità di delegato della repubblica di Venezia, e dell'arcivescovo di Milano Guido Antonio Arcimboldus, in qualità di delegato del duca di Milano Giovanni Galeazzo Maria Sforza, a Francesco Bernardino Visconti e a Nicolò de Chiozis, dottore di Treviglio, rappresentante della comunità di Treviglio, di rimuovere entro 8 giorni le innovazioni fatte nell'ultimo anno lungo il corso del fiume Brembo per portare acqua a Treviglio e Brignano. Notaio pubblico in qualita` di cancelliere del podestà Bartolomeo Cemarius. Sigillo cereo deperditur.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 490x390, leg. , latino
segnatura attuale: vol. 1, num. 18

19, class. 1.2.2.1-19
1509 maggio 17; Caravaggio, "in ecclesia Beatissime Virginis Mariae de Fontana"
"1509 17 maggio. Privilegio di Lodovico Re di Francia sito in Caravaggio"
Privilegio del re di Francia e duca di Milano Luigi XII d'Orléans con il quale vengono confermati e approvati alcuni capitoli e concessioni alla città di Bergamo in materia di alloggiamenti dei soldati, giustizia civile e criminale, uffici pubblici, contribuzione rettori, giudici e ufficiali, appellazioni, esercizio delle arti, vendita sale, commerci e scambi, mobilità all'interno del territorio e rapporeti con i genovesi. Sottoscrizione di Martino de Ficienis, cancelliere del comune di Bergamo.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 535x365, leg. , latino
segnatura attuale: vol. 1, num. 20

20, class. 1.2.2.1-20
1509 luglio 24; Milano
"Privilegium secundum civitatim concessum a serenissimi francescorum regi et duci Mediolani anno 1509"
Privilegio del re di Francia e duca di Milano Luigi XII d'Orléans con il quale vengono confermati e approvati alcuni capitoli e concessioni alla città di Bergamo in materia di: alloggiamenti dei soldati, giustizia civile e criminale, uffici pubblici, contribuzione rettori, giudici e ufficiali, appellazioni, esercizio delle arti, vendita sale, commerci e scambi, mobilità all'interno del territorio e rapporeti con i genovesi. Sottoscrizione di Martino de Ficienis, cancelliere del comune di Bergamo.
1 un. docum. membr., mm. 800x630
segnatura attuale: vol. 1, num. 21

21, class. 1.2.2.1-21
1512 giugno 16; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1512 16 giugno alla città comenda la fedeltà della città e annuisce alla richiesta di darle per provveditore Domenico Contareno"
Comunicazione del doge Leonardo Lauredanus alla "magnifica comunità" di Bergamo con la quale si annuncia l'approvazione dell'elezione di Domenico Contareno alla carica di podestà della città.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 265x345, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 22

22, class. 1.2.2.1-22
1512 giugno 29; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"Confirmatio privilegiorum civitatis Bergomi 1517"
Comunicazione del doge Leonardo Lauredanus con la quale esprime alla magnifica comunità di Bergamo la gioia per il ritorno di questa sotto il dominio della repubblica veneta e la conferma di tutti i privilegi, indulti e concessioni.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 290x390, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 28

23, class. 1.2.2.1-23
1512 settembre 12; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"Observentur quod exequantur privilegia ad unguem"
Ordine del doge Leonardo Lauredano al provisore Bartolomeo de Musto e ai suoi successori di osservare e di far osservare i privilegi concessi alla podestaria di Lovere, al vicariato della valle Seriana Superiore e alle valli secondo i quali sono esenti dalla contribuzione alle spese per gli alloggiamenti degli "stratrioti" posti sul confine di Trezzo.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 265x350, leg. , latino
segnatura attuale: vol. 1, num. 23

24, class. 1.2.2.1-24
1512 ottobre 5; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"Allodientur milites in Casatia".
Ordine del doge Leonardo Lauredanus al provisore Bartolomeo de Musto e ai suoi successori di provvedere che i fanti e i cavalieri della compagnia giunti in città per la espugnazione della cappella siano alloggiati nella Casazza.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 244x360, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 24

25, class. 1.2.2.1-25
1513 marzo 19; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"Confirmatio privilegiorum et amoveatur clausula auditis nuntiis territorii 1513"
Comunicazione del doge Leonardo Lauredanus al provisore Bartolomeo de Musto di mantenere e conservare interamente i privilegi concessi alla città prima della invasione dei francesi; della deliberazione presa con il senato con la quale si ordina di annullare una clausola contenuta nella lettera 5 dicembre 1512, in materia degli alloggiamenti delli "stradiotti".
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 235x310, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 25

26, class. 1.2.2.1-26
1517 aprile 21; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1517. Regulatio consilii et officiorum"
Comunicazione del doge Leonardo Lauredanus al podestà Giustiniano Mauroceno, al capitano e provisore Vittore Michaeli e ai loro successori della deliberazione presa con il consiglio dei Dieci e Zonta con la quale si stabiliscono le modalità dell'elezione del consiglio ordinario della città che dovrà rimanere in carica fino al dicembre 1518, i requisiti dei candidati e le modalità delle successive elezioni e la copertura tramite elezioni di tutti gli uffici dal prossimo dicembre.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 345x460, leg. , latino
segnatura attuale: vol. 1, num. 27

27, class. 1.2.2.1-27
1517 agosto 1; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1517. Per agosto sia eletto il podestà di Lovere"
Ordine del doge Leonardo Lauredanus col "collegio nostro" al podestà Giustiniano Mauroceno e al capitano Giovanni Francesco Griti di provvedere a che la comunità di Lovere elegga il proprio podestà.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 265x330, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 29

28, class. 1.2.2.1-28
1517 dicembre 28; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1517 28 dicembre. Per estrazione d'ogli da Genova et Toscana [...]"
Concessione del doge Leonardo Lauredanus al podestà Nicolò Trivisano e al capitano Giovanni Francesco Gritti di portare "per via di Po" olio dalla Toscana e dalla riviera di Genova, considerandolo però di contrabbando se effettuato senza bolletta di fede rilasciata da Venezia; ordine di acquistare per un anno le "lane grosse zoe San Matheae et Salonichie" a Venezia, le "lane fine" anche in stati alieni, facendo incantare il dazio.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 275x370, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 30

29, class. 1.2.2.1-29
1518 febbraio 14; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1517 14 febbraio. Confiscazione de beni de delinquenti spetti alla città"
Ordine del doge Leonardo Lauredanus col collegio al podestà Nicola Trivisano, al capitano Giovanni Francesco Gritto e ai loro successori di osservare inviolabilmente lo statuto della città secondo il quale i beni confiscati ai delinquenti accusati di omicidio spettano alla città stessa.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 250x340, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 26

30, class. 1.2.2.1-30
1518 novembre 29; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1518 29 novembre. Giudici del podestà non giudichino come vicegerente se non con special decreto"
Ordine del doge Leonardo Lauredano al podestà Nicolò Trevisano, al capitano Nicolò Delphino e ai loro successori di far si` che i giudici del podestà non possano giudicare o sentenziare nelle cause come vicegerenti se non delegati per iscritto dal podestà; ordine al capitano di provvedere a esaminare i conti della città, di individuare e di costringere i debitori al pagamento, amministrando giustizia sommaria contro i renitenti e di richiedere l'invio di un esperto ragionato per la revisione dei conti.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 250x350, leg. , latino
segnatura attuale: vol. 1, num. 31

31, class. 1.2.2.1-31
1518 dicembre 22; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"Pro sententiis et actibus iudicum alienorum 1518"
Comunicazione del doge Leonardo Lauredano col senato al podestà Nicolò Trevisano, al capitano Nicolò Delphino e ai loro successori della deliberazione presa dal senato il 27 aprile 1517, già in vigore a Brescia e da applicarsi anche a Bergamo, in materia di giudici "alieni".
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 230x330, leg. , latino
segnatura attuale: vol. 1, num. 33

32, class. 1.2.2.1-32
1519 aprile 18; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"Talea et combustionem pallatii"
Comunicazione del doge Leonardo Lauredanus al podestà Nicolò Trivisano e al suo successore della deliberazione presa dal senato il 15 aprile 1519 con la quale si stabilisce e ordina che colui che per primo denunci i colpevoli e complici, dell'incendio del palazzo del comune riceva 50 lire di piccoli, e nel caso in cui sia uno dei complici venga dichiarato immune e libero da ogni pena e tenuto segreto.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 267x320, leg. , latino
segnatura attuale: vol. 1, num. 35

33, class. 1.2.2.1-33
1519 maggio 16; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1519 16 maggio. Si rimandano gli oratori andati a Venezia per l'estimo"
Comunicazione del doge Leonardo Lauredanus al podestà Nicolò Trivisina e al capitano Nicolò Delphino che si sono licenziati gli oratori della città, i nunzi delle valli e del piano che erano stati chiamati per l'estimo generale.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 260x365, leg. , latino
segnatura attuale: vol. 1, num. 36

34, class. 1.2.2.1-34
1519 agosto 26; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"Pro abbatia de Astino 1519".
Ordine del doge Leonardo Lauredanus al podestà Bernardo Marcello e al capitano Nicola Delphino di controllare che i monaci del monastero del Santo Sepolcro di Astino siano uomini del dominio veneto e che le entrate del monastero siano investite a favore dello stesso e non siano invece inviate fuori dal territorio della Serenissima.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 250x330, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 37

35, class. 1.2.2.1-35
1520 febbraio 22; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1519 22 febbraio. Cavalieri di [compagnia] essercitino loro officio per tutto l'anno"
Comunicazione del doge Leonardo Lauredanus al podestà Bernardo Marcello, al capitano Nicolò Delphino e ai loro successori della conferma della deliberazione presa dal consiglio maggiore il 15 gennaio 1520 con la quale si eleggono 6 commilitoni del comune, i quali esercitano il loro ufficio per un anno con gli emolumenti soliti e consueti.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 270x310, leg. , latino
segnatura attuale: vol. 1, num. 34

36, class. 1.2.2.1-36
1520 aprile 11; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1525 11 aprile. Declaratione delle contumacie imposte 1517"
Comunicazione del doge Leonardo Lauredano al podestà Bernardo Marcello, al capitano Nicolò Delphino e ai loro successori della deliberazione presa con il consiglio dei Dieci con la quale si chiarisce che la richiesta contumacia di 5 anni per chi ha coperto un ufficio "de intus" valga solo per gli uffici "de intus", e per chi ha coperto un ufficio "de extra" valga solo per gli uffici "de extra".
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 280x330, leg. , latino
segnatura attuale: vol. 1, num. 46

37, class. 1.2.2.1-37
1521 ottobre 13; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1521 13 ottobre. Commendatitie alla fede de cittadini"
Ordine del doge Antonio Grimanus al podestà e vicecapitano Giovanni Viturio di comunicare ai bergamaschi di aver grandemente gradito la loro fedeltà e dedizione nei confronti della città di Venezia e di aver molto apprezzato il loro contributo in armi nel difendere Venezia dal nemico.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 250x340, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 38

38, class. 1.2.2.1-38
1522 marzo 1; Venezia,"in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Antonio Grimanus al podestà Giovanni Victurio e al suo successore di procedere all'esecuzione della sentenza emessa a favore di Bartolomeo di Giovanni Rubeis che, ex sententia dei giudici al forestier emessa il 1 marzo 1522, deve ricevere da Jacopo di Giovanni de Zucharellis ducati 6 d'oro, oltre al pagamento delle spese processuali.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 175x245, leg. , latino
segnatura attuale: vol. 1, num. 39

39, class. 1.2.2.1-39
1522 luglio 8; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1522 8 giugno. Circa criminales condemnationes"
Comunicazione del doge Antonio Grimanus al capitano e vicepodestà Alvise Barbaro della deliberazione presa con i capi del consiglio dei Dieci con la quale si sospende la sentenza emessa il 26 giugno 1522 in materia di "exactione" delle condanne criminali fino a nuovo ordine.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 270x345, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 40

40, class. 1.2.2.1-40
1522 dicembre 20; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1522. Allodientur equites armata comitis Mercurii Buae ductoris gentium Pravis armaturorum"
Ordine del doge Antonio Grimanus al podestà Gerolamo Barbadico e al capitano Alvise Barbaro di provvedere a che le genti armate al seguito del conte Mercurio Bua abbiano un posto "coperto" ove alloggiare.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 535x365, leg. , latino
segnatura attuale: vol. 1, num. 41

41, class. 1.2.2.1-41
1523 giugno 30; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1523 ultimo giugno. Serventur statuto circa militum allodiamenta"
Ordine del doge Andrea Gritti al podestà Gerolamo Barbadico, al capitano Alvise Barbaro e ai loro successori di provvedere agli alloggiamenti dei soldati preposti alla custodia della città, e di non costringere la città a rifornirli di legna, fieno o altro oltre a quanto è disposto dagli statuti e a quanto si è fatto in passato.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 270x350, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 42

42, class. 1.2.2.1-42
1523 ottobre 10; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1513 10 ottobre. Monaci del Santo Sepolcro non asportino denari di beni venduti"
Ordine del doge Andrea Gritti con i capi del consiglio dei Dieci al podestà Gerolamo Barbadico, al capitano Aloisio Barbaro e ai loro successori di provvedere a che i monaci del convento del Santo Sepolcro di Astino (i quali inviano annualmente considerevoli somme a Firenze) restituiscano i denari raccolti dalla vendita di stabili di proprietà del monastero così da far rientrare l'abbazia in possesso dei propri beni mobili ed argenti, i quali non devono uscire dal territorio del dominio veneto.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 240x355, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 43

43, class. 1.2.2.1-43
1524 agosto 24; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"24 agosto 1524"
Ordine del doge Andrea Gritti al podestà Lorenzo Venerio e al capitano Tommaso Mauro di rimettere ogni condanna e scarcerare quegli uomini della valle Seriana Inferiore e Superiore che hanno subito condanne per non aver permesso, per paura del contagio della peste, ad alcuni "beccai" di Bergamo di alloggiare in quella valle.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 280x315, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 44

44, class. 1.2.2.1-44
1524 settembre 3; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"La città mandi li suoi commessi contro quelli del piano altrimenti spedirà in absenza"
Ordine del doge Andrea Gritti al podestà Lorenzo Venerio e al capitano Tommaso Mauro di provvedere ad avvisare la città di inviare, dopo settembre, a Venezia dei rappresentanti con sufficiente "commissione" circa una causa del piano contro la città e le valli, potendo la causa essere decisa anche in loro assenza. In precedenza i rettori avevano risposto ad una analoga lettera informando che la maggior parte dei membri del consiglio erano assenti dalla città per timore della peste.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 295x320, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 45

45, class. 1.2.2.1-45
1528 febbraio 28; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1527. Petitio ducati 7000 mutuo"
Richiesta del doge Andrea Gritti con il senato al podestà Nicolò Salomono e al capitano Vincenzo Trono di un prestito di ducati 7.000 alla città di Bergamo e di ducati 3.000 alla comunità di Lovere, con dono del 5% per quanti avranno versato la loro quota entro il 15 marzo 1528.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x315, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 47

46, class. 1.2.2.1-46
1528 febbraio 28; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1527. Circa mutuum a Principe petitum"
Ordine del doge Andrea Gritti con il senato al podestà Nicolò Salomono e al capitano Vincenzo Trono di richiedere alla città di Bergamo un prestito di 7.000 ducati e alla città di Lovere 3.000 ducati, con dono del 5% a quanti pagheranno entro il 15 di marzo.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 282x320, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 48

47, class. 1.2.2.1-47
1528 ottobre 3; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1518. Petitio prestiti"
Ordine del doge Andrea Gritti al podestà Filippo Trono e al capitano Giusto Gauro di rinnovare e sollecitare la richiesta del prestito ai cittadini di Bergamo.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 285x390, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 51

48, class. 1.2.2.1-48
1528 ottobre 21; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1528. Imprestitum ducatorum 7000 prestitum civitati pro [..]"
Ordine del doge Andrea Gritti con il senato al podestà Filippo Trono, al capitano Giusto Gauro e ai loro successori di chiedere ai cittadini di Bergamo un prestito di 7.000 ducati da versarsi la prima metà entro il prossimo 10 novembre e la seconda metà per la fine dello stesso mese, promettendo loro di farli creditori della camera fiscale di Venezia, godendo del 5% annuo da versarsi in due rate, la prima entro la metà del mese di marzo e la seconda metà entro il mese di settembre comunicazione della deliberazione con la quale si stabilisce che il cassiere deputato al monte del sussidio, sotto la pena della privazione del suo ufficio per anni 10, debba nei mesi di marzo e settembre mandare il 5% da dare ai creditori; ordine ai rettori di farsi versare versare da Lovere un prestito di 3.000 ducati.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 316x450, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 50

49, class. 1.2.2.1-49
1528 dicembre 31; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"Confirmatio privilegiorum civitati circa consilium sapienti 1528"
Ordine del doge Andrea Gritti con i capi del consiglio dei Dieci al capitano vicepodestà Antonio de Chataiapetra e ai suoi successori di annullare e revocare la sentenza emessa il 4 dicembre 1526 dagli auditori nuovi ad istanza del signor Pietro Muzzi nella quale si proibisce di rimettere tale causa al consiglio dei sapienti, e ordine di osservare inviolabilmente i privilegi e gli statuti.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 295x320, leg. , latino
segnatura attuale: vol. 1, num. 53

50, class. 1.2.2.1-50
1529 gennaio 12; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1528. Che se provegga per le insolvenze de soldati"
Ordine del doge Andrea Gritti al provveditore generale Paolo Nani di intervenire come gli sembrerà più opportuno nei confronti dei soldati alloggiati in città, per far fronte alle loro insolvenze.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 260x310, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 50

51, class. 1.2.2.1-51
1530 agosto 31; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1530. Archibusieri suditi al podestà"
Ordine del doge Andrea Gritti al podestà Marco Mauroceno e al capitano Stefano Magno di eseguire la deliberazione presa dal consiglio dei Dieci il 4 gennaio 1492 con la quale si dichiara competente "il tribunale del podestà" nelle cause civili e criminali nelle quali sono parti gli "schioppiettieri" del Territorio non stipendiati dalla Repubblica.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 255x330, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 54

52, class. 1.2.2.1-52
1530 settembre 2; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Restitution del imprestito. 1530"
Ordine del doge Andrea Gritti al podestà Marco Mauroceno e al capitano Stefano Magno di restituire alla città di Bergamo il "primo et secondo imprestedo" da questa fatto alla Repubblica.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 280x330, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 55

53, class. 1.2.2.1-53
1530 settembre 2; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1630 2 settembre. Milites provideantur allodiamenti extra domos privatorum"
Ordine del doge Andrea Gritti al podestà Marco Mauroceno e al capitano Stefano Magno di mettere a disposizione dei soldati e dei loro capi qualche edificio pubblico fuori dall'abitato cittadino (quale ad esempio "la Casaza") dove possano essere alloggiati senza spesa da parte della città.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 290x330, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 56

54, class. 1.2.2.1-54
1530 settembre 20; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1530. Contribuzioni delle valli"
Ordine del doge Andrea Gritti al podestà Marco Mauroceno e al capitano Stefano Magno di tenere in sospeso le contribuzioni di fieno, strame e legno pignorati agli uomini dei monti e delle valli fino a che si giunga alla risoluzione nella causa tra la città da una parte e le valli e i monti dall'altra per il mantenimento dei soldati alloggiati in città (1).
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 285x352, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 57
note:
(1). Vedi anche n. 61.

55, class. 1.2.2.1-55
1530 settembre 20; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1530 ut blade liberum habeant transitum per veronensem"
Ordine del doge Andrea Gritti con il consiglio dei Dieci e la "zonta" al podestà di Verona Alvise Foscari di permettere il libero transito del frumento diretto a Bergamo proveniente dal mantovano e da altri luoghi, senza trattenere nessuna quantità e dietro il pagamento dei diritti consueti.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 240x320, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 58

56, class. 1.2.2.1-56
1530 settembre 25; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1530 25 settembre. Rettori nel giudicare si contengano ne limiti di loro giurisdizione"
Ordine del doge Andrea Gritti al podestà Marco Mauroceno, al capitano Stefano Magno e ai loro successori che la giurisdizione su i non stipendiati "nè provisionati" spetti al podestà e agli altri giusdicenti, mentre la giurisdizione degli stipendiati e provisionati spetti al capitano.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 260x380, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 59

57, class. 1.2.2.1-57
1530 settembre 29; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1530. Fiera prorogata per anni 5"
Comunicazione del doge Andrea Gritti al podestà Marco Mauroceno, al capitano Stefano Magno e ai loro successori della deliberazione presa con il senato il 27 settembre 1530 con la quale viene prorogato per 5 anni il permesso di poter tenere nel mese di agosto nel prato di S. Alessandro nei 4 giorni antecedenti e nei 4 successivi la festa di S. Alessandro (26 agosto) una fiera libera da ogni dazio e gabella; si concede ai rettori la libertà di prolungare di ulteriori 4 giorni detta fiera, con pagamento di metà del consueto dazio.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 290x355, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 60

58, class. 1.2.2.1-58
1530 ottobre 22-1532 giugno 4; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1530. 1531. 1532. Terminazione sopra contribuzioni di tasse et ordini di banca"
Deliberazioni prese dal senato il 25 ottobre 1530 e 30 giugno 1531 con le quali si delega la risoluzione della causa tra la città da una parte e le valli e i monti dall'altra ad un collegio di 25 savi da estrarre dal senato e zonta. Deliberazione presa dal collegio dei 25 savi il 4 giugno 1532 sulla controversia vertente tra la città da una parte e le valli e i monti dall'altra per il mantenimento dei soldati alloggiati in città (1).
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 490x360, leg., volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 61
note:
(1). Vedi anche n. 57.

59, class. 1.2.2.1-59
1530 novembre 23; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"Circa li beni comprati a 5 per cento 1530"
Ordine del doge Andrea Gritti con i capi del consiglio dei Dieci al podestà dottore Marco Mauroceno, al capitano Stefano Magno e ai loro successori di convocare e amministrare giustizia nei confronti di coloro che hanno acquistato beni del comune secondo quanto é regolato dalla terminazione del 9 gennaio 1516.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 305x407, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 63

60, class. 1.2.2.1-60
1530 novembre 29; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1530. Circa numerum consiliariorum"
Comunicazione del doge Andrea Gritti al podestà Marco Mauroceno e al capitano Stefano Magno della deliberazione presa con i capi del consiglio dei Dieci e zonta con la quale si stabilisce che il consiglio della città non possa essere composto da meno di 100 membri ma che, in considerazione delle guerre e della peste che hanno notevolmente ridotto il numero dei possibili consiglieri, per i prossimi due anni 25 membri del suddetto consiglio possano avere un'età minima di anni 25.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 295x320, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 62

61, class. 1.2.2.1-61
1530 novembre 29; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1530. Replica per la riscossione di alcune taglie"
Ordine del doge Andrea Gritti al podestà Marco Mauroceno e al capitano Stefano Magno di pubblicare un proclama che preveda il pagamento entro 8 giorni, con il dono, da parte di quanti non abbiano ancora pagato il sussidio, mandando nota a Venezia degli insolventi e dei solventi.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 280x315, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 64

62, class. 1.2.2.1-62
1531 marzo 7; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Replica per il sussidio. 1531"
Sollecitazione del doge Andrea Gritti al podestà Marco Mauroceno e al capitano Stefano Magno ad effettuare il pagamento del sussidio.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 276x314, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 65

63, class. 1.2.2.1-63
1531 giugno 27; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1531. Pro solutione sussidii"
Comunicazione del doge Andrea Gritti al podestà Marco Mauroceno e al capitano Simone Leono della deliberazione presa dal consiglio dei Dieci con la quale si sollecita la riscossione del sussidio.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 280x310, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 66

64, class. 1.2.2.1-64
1531 luglio 22; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1531. Le sentenze fatte con la curia siano inappellabili"
Comunicazione del doge Andrea Gritti al podestà dottore Marco Mauroceno, al capitano Simone Leoni e ai loro successori della deliberazione presa dal consiglio dei Dieci con la quale, al fine di evitare capziosi appelli, si dispone che le sentenze dei rettori siano appellabili solo nella parte in cui comminano pene pecuniarie e che la presente deliberazione sia posta nelle commissioni di tutti i rettori che hanno corte, nell'ufficio degli avogadori di comune e degli auditori nuovi.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 276x335, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 67

65, class. 1.2.2.1-65
1531 settembre 23; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1531 23 settembre. Archibusieri siano soggetti al loro [...] foro, al quale già erano soggetti, quando però non siano in fazione"
Comunicazione del doge Andrea Gritti al podestà Girolamo de Priulis, al capitano Simone Leono e ai loro successori della deliberazione presa dal consiglio dei Dieci il 6 settembre 1531 che modifica la deliberazione presa dallo stesso consiglio il 19 marzo 1531 e dispone che, in periodo di pace, gli archibugeri siano, nel civile come nel criminale, soggetti al foro e alla giurisdizione del capitano; che ogni volta che vadano con stipendio pubblico in qualche "fattion" sia in tempo di pace che in tempo di guerra, siano sottoposti alla giurisdizione del capitano della città in cui vengono inviati, dovendo ciò valere per le città di Padova, Vicenza, Venezia, Brescia e Bergamo.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 290x370, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 68

66, class. 1.2.2.1-66
1532 aprile 6; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1532 6 aprile. Per pagamento d'aggravi"
Ordine del doge Andrea Gritti al podestà Girolamo Priolis e al capitano Simone Leono di soddisfare per l'anno in corso alle gravezze straordinarie imposte, assicurando che nel futuro si provvederà affinchè la città non paghi più di quello che le spetta.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 280x320, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 69

67, class. 1.2.2.1-67
1532 giugno 5; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"Per alloggiamenti de soldati et cavalli 1532. Sententia"
Comunicazione del doge Andrea Gritti al podestà Girolamo Priolis e al capitano Simone Leono della deliberazione presa dal collegio dei 25 savi il 4 giugno 1530 con la quale si stabilisce che la città di Bergamo è tenuta a fornire case ed utensili necessari per l'alloggiamento dei soldati e dei loro cavalli, mentre gli uomini delle valli devono rifornire i suddetti di fieno, strame e legna.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 345x470, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 70

68, class. 1.2.2.1-68
1532 settembre 16; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1632 16 septembris. Pro estratione olei de terris alienis"
Comunicazione del doge Andrea Gritti al podestà Gerolamo de Priolis e al capitano Sebastiano Renier della deliberazione presa dal consiglio dei Dieci con la quale si permette di portare "per via di Po" olio dalla Toscana e dalla riviera di Genova, considerandolo però di contrabbando se effettuato senza bolletta di fede rilasciata da Venezia.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 274x316, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 275

69, class. 1.2.2.1-69
1533 settembre 6; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1533. Pro estratione de formento dal bresciano"
Ordine del doge Andrea Gritti, del consiglio dei Dieci e della Zonta al podestà di Brescia Francesco Mauroceno, al capitano di Brescia Iacopo Corraio e ai loro successori di lasciar transitare 500 staia di frumento e 500 di miglio (richieste dal vescovo di Bergamo per l'ospedale della Misericordia) attraverso il territorio bresciano senza interporre nessuna difficoltà o eccezione.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 280x331, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 71

70, class. 1.2.2.1-70
1534 maggio 27; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"27 marzo 1534"
Ordine del doge Andrea Gritti con i capi del consiglio dei Dieci al podestà Nicolo Balastro e al capitano Tommaso Michael
di restituire alla città i denari da questa prestati, dando poi esecuzione alle deliberazioni del 20 dicembre 1532 e del 18 febbraio 1533 nelle quali si ordinava di mandare "alli monti" i denari destinati alla restituzione dei prestiti.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 260x330, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 73

71, class. 1.2.2.1-71
1534 ottobre 15; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1534. Exponantur signa laetitii pro creatione ponteficis Honorii Farnesii"
Ordine del doge Andrea Gritti al podestà Nicolò Ballastro e al capitano Tommaso Michaeli di far suonare per 3 giorni le campane di parrocchie, chiese e monasteri della città e far "fochi" in ogni castello in occasione dell'elezione al soglio pontificio di Alessandro Farnese, che intende prendere il nome di Onorio IV (1).
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 255x278, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 74
note:
(1). Alessandro Farnese, eletto il 13 ottobre 1535, viene consacrato il 1 novembre con il nome di Paolo III.

72, class. 1.2.2.1-72
1535 gennaio 13; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1534 13 ianuarii. Retentus in cremonensi relaxatur"
Ordine del doge Andrea Gritti al podestà Nicolò Balastro e al capitano Tommaso Michaeli di esaminare testimoni e di ricercare la verità nella causa nella quale Giovanni Francesco Bagnati è imputato di un omicidio commesso a Soncino nel 1531 e per il quale è incarcerato da cinque mesi.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 280x340, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 72

73, class. 1.2.2.1-73
1535 giugno 11; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1535. Per la sustitution d'alcuni dinari in prestito de danari dell'imbottatura"
Ordine del doge Andrea Gritti al podestà Girolamo Zeno, al capitano Maffeo Michaeli e ai loro successori di pagare con il dazio dell'imbottatura il resto del credito (dovuto ad un prestito fatto a Venezia) che il comune di Bergamo deve ricevere dalla camera fiscale di Venezia.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 295x353, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 75

74, class. 1.2.2.1-74
1535 giugno 11; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1535 11 giugno. Circa riparto di pubbliche gravezze"
Comunicazione del doge Andrea Gritti al podestà Girolamo Geno, al capitano Maffeo Michaeli e ai loro successori della deliberazione presa dal consiglio dei Dieci e dal senato il 10 giugno 1535 con la quale si stabilisce che nel fare il nuovo estimo si debba osservare la sentenza di 8 delegati del 6 novembre 1472 che dichiara che coloro che avevano acquistato beni nel piano sarebbero stati obbligati alle imposizioni alle quali erano soggetti tali beni e che i cittadini di Bergamo e dei borghi dovevano pagare "realiter tantum le sue portion delle soprascritte possessioni e beni che acquistarono".
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 305x340, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 76

75, class. 1.2.2.1-75
1535 agosto 14; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1535. Quod non extrahetur aqua ex fossato Bergomi"
Riconferma del doge Andrea Gritti al podestà Gerolamo Geno e al capitano Maffeo Michaeli degli ordini già dati con lettera del 16 agosto 1498 in virtù dei quali si vieta l'estrazione dal fosso bergamasco di acqua per condurla "in territorio alieno".
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 282x300, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 77

76, class. 1.2.2.1-76
1535 settembre 28; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"Suspensio registrationum instrumentorum 1535"
Ordine del doge Andrea Gritti con il consiglio dei Dieci al podestà Girolamo Geno, al capitano Maffeo Michaeli e ai loro
successori di tenere in sospeso l'ordine e l'esecuzione del proclama emanato dai rettori sulle condizioni espresse dal maggior consiglio il 29 marzo passato nella parte riguardante le condizioni da far registrare in cancelleria a proposito della vendita di "fondi due e tre fiate" per dare la possibilità alla città di Bergamo di esporre le proprie ragioni.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 270x310, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 78

77, class. 1.2.2.1-77
1537 agosto 10; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1537 10 agosto. Super gravaminibus pro extimo"
Richiesta del doge Andrea Gritti al podestà Marco Antonio Fuscareno e al capitano Andrea Dandulo di fornire una opinione giurata, sottoscritta manu propria e da inviarsi a Venezia su una lettera, acclusa in copia (mancante), presentata dagli "agenti delli artisti" in materia di estimo.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 270x296, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 81

78, class. 1.2.2.1-78
1537 novembre 4; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"Subsidi impositio 1537"
Ordine del doge Andrea Gritti al podestà Marco Antonio Foscareno e al capitano Andrea Dandolo di rendere nota la deliberazione presa dal senato il 3 novembre 1537 con la quale si impone alla Terra Ferma un sussidio di 100.000 ducati da pagarsi da parte di esenti e non esenti, privilegiati e non, separati e non, esclusi gli ecclesiastici e quelli che vivono di "opere rural" e di "exercitio manual" ed i braccianti. Tale sussidio deve essere pagato la prima metà entro tutto dicembre e la seconda metà entro tutto marzo con dono del 10% in caso di pagamento entro i termini. Il podestà e il capitano devono inviare le somme raccolte ai camerlenghi di comun sotto pena di pagare il capitale maggiorato del 25% e di non poter "andar a capello" nel caso in cui non abbiano portato a Daniele Vido una fede comprovante l'invio del denaro.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 306x417, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 80

79, class. 1.2.2.1-79
1538 aprile 30; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Circa taleam ducato 100 mila pro bello turcico"
Ordine del doge Andrea Gritti "con l'autorità del senato" al podestà Gerolamo Capello, al capitano Andrea Dandulo e ai loro successori di imporre alla Terra Ferma un sussidio di 100.000 ducati per far fronte alla guerra in corso contro i Turchi, sussidio da pagarsi da parte di esenti e non, privilegiati e non, separati e non, ad eccezione degli ecclesiastici, esclusi quanti vivono solamente di "opera rurale, esercizio manuale" ed i braccianti, secondo la "compartita" fatta dai 7 savi. Tale sussidio deve essere pagato la prima metà entro il 15 giugno, la seconda metà entro il 15 luglio con dono del 10% in caso di pagamento entro i termini e di aggravio del 10% in caso di ritardo. I rettori devono anche esortare il pronto esborso dei 7.300 ducati dovuti dalla città, invitando i benpensanti ad anticipare le somme dovute e fare una nota di quanti hanno pagato. I rettori devono mandare settimanalmente ai camerlenghi di comun le somme raccolte sotto pena di pagare il capitale maggiorato del 25% e di non poter "andar a capello" nel caso in cui non abbiano portato una fede di aver versato settimanalmente tali somme.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 234x457, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 254

80, class. 1.2.2.1-80
1538 dicembre 30; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1538. Avviso della morte del serenissimo principe Andrea Gritti"
Comunicazione dei "consiliarii rectores" al podestà Girolamo Capello e al capitano Delfino Delphino della morte del doge Andrea Gritti; ordine di continuare ad adempiere ai loro doveri e di comunicare, a loro nome, ai nobili veneziani che si trovassero nel territorio bergamasco di recarsi a Venezia per l'elezione del nuovo doge. Segretario Pietro de Franciscis.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 243x390, leg. , latino
segnatura attuale: vol. 1, num. 84

81, class. 1.2.2.1-81
1539 gennaio 19; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1538 19 gennaio. Petri Landi electio in ducem"
Comunicazione del doge Pietro Lando al podestà Girolamo Capello e al capitano Delfino Delphino della propria elezione alla carica di doge; esortazione a far celebrare i consueti tre giorni di festa.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 312x358, leg. , latino
segnatura attuale: vol. 1, num. 82

82, class. 1.2.2.1-82
1539 gennaio 25; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"Regolazione per l'ambasciata al principe"
Comunicazione del doge Pietro Lando al podestà Girolamo Capello e al capitano Delfin Delphino della deliberazione presa dal maggior consiglio con la quale, in occasione della sua elezione a nuovo doge di Venezia, si invitano i rettori ad inviare un'ambasciata, con un numero di persone non superiore alle venti compresi gli stessi ambasciatori, per congratularsi.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 270x300, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 83

83, class. 1.2.2.1-83
1539 giugno 23; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1539. Citentur agenti Vallin[ae] et Territorii"
Ordine del doge Pietro Lando al podestà Gerolamo de Lege e al capitano Delfino Delphino di citare gli agenti delle Valli e del Territorio affinchè, entro 25 giorni dalla citazione, si presentino dinanzi al collegio dei X savi ed alla zonta per l'appello della sentenza pronunciata il 24 marzo 1539 in materia d'estimo dai precedenti rettori.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 290x330, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 86

84, class. 1.2.2.1-84
1540 febbraio 26; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Ducales pro confirmatione ordinum factorum occasione pomparum 1539"
Comunicazione del doge Pietro Lando al podestà Gerolamo de Lege e al capitano Antonio Michaeli della deliberazione presa dal senato il 19 febbraio con la quale si conferma la deliberazione in due capitoli del consiglio maggiore di Bergamo in materia di pompe.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 280x480, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 85

85, class. 1.2.2.1-85
1540 novembre 23; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1540 23 novembre. Perchè sia fatto l'estimo generale"
Comunicazione del doge Pietro Lando al podestà Vincenzo Diedo e al capitano Antonio Michaeli della sua deliberazione con la quale si stabilisce che, qualora non fosse fatto l'estimo entro il marzo 1541, la Città e il Piano (che avrebbero dovuto pagare carati 21) pagheranno 29 carati, mentre le Valli (che avrebbero dovuto pagare carati 29) pagheranno 21 carati. Qualora l'estimo non fosse fatto entro il termine stabilito per colpa delle Valli, stabilisce che le Valli pagheranno 37 carati, mentre la Città e il Piano ne pagheranno 13. Aggiunge, inoltre, altri 8 carati a quanti, della Città, del Piano o delle Valli, siano causa di ritardo.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x385, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 88

86, class. 1.2.2.1-86
1541 gennaio 16; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1540 16 gennaio. Per l'estimo generale"
Comunicazione del doge Pietro Lando al podestà Vincenzo Diedo, al capitano Antonio Michaeli e ai loro successori della deliberazione presa dal consiglio dei XXV nobili, estratti dal senato e dalla zonta, con la quale vengono date disposizioni in materia del nuovo estimo genrale, in particolare relativamente a: nuova stima di 50 carati per la città, il piano e le valli; nuove norme per gli estimatori; disposizioni sui beni cittadini e sulle fazioni reali e personali; norme per stabilire quali devono essere considerati i cittadini "de intus".
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 360x482, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 87

87, class. 1.2.2.1-87
1541 maggio 21; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"Non siano essequite lettere delli auditori novi contra privilegi"
Ordine del doge Pietro Lando con i capi del consiglio dei Dieci al podestà Vincenzo Diedo, al capitano Donato de Lege e ai suoi successori di vietare agli auditori nuovi di pronunciare sentenze in appello dovendo osservare gli statuti e privilegi secondo i quali é vietato ai cittadini ricorrere in appello agli auditori nuovi nel caso di sentenze pronunciate contro di loro.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 295x305, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 89

88, class. 1.2.2.1-88
1542 aprile 20; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1542. Estimo generale"
Comunicazione del doge Pietro Lando al podestà Ermolao Barbaro e al capitano Donato de Legge della deliberazione presa dal senato il 28 marzo con la quale si eleggono i provveditori da inviare a Bergamo per fare spedire l'estimo generale; si sospende l'invio di tali provveditori per 3 mesi durante i quali i rettori dovranno convocare le parti rappresentanti la città, le valli e il piano affinché giungano alla realizzazione dell'estimo che, a dispetto di quanto disposto nel gennaio 1541, non solo non é stato concluso nei termini stabiliti, ma neanche iniziato.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 367x466, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 90

89, class. 1.2.2.1-89
1542 maggio 23; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"Pro sussidio denariorum 100.000 terre firme solvende pro medietate per totum mensem augusti et pro alia medietate per totum mensem octobris 1542"
Ordine del doge Pietro Lando al podestà Ermolao Barbaro e al capitano Donato de Lege di rendere nota con le opportune forme la deliberazione presa dal senato il 20 maggio con la quale si impone alla Terra Ferma un sussidio di 100.000 ducati da pagarsi da parte di esenti e non, privilegiati e non, separati e non, esclusi gli ecclesiastici e quelli che vivono di "opere rural" e di "exercitio manual" e i braccianti. Tale sussidio deve essere pagato la prima metà entro tutto agosto, la seconda metà entro tutto ottobre, con il dono del 10% in caso di pagamento entro i termini. L'ordine deve essere pubblicato in giorno di mercato nelle terre e nelle ville a cura dei rettori, i quali devono inoltre inviare ai camerlenghi di comun il denaro raccolto sotto pena di pagare il capitale maggiorato del 25% e di non poter "andar a capello" se non avranno presentato un bollettino al segretario Girolamo Canal. Comunicazione dell'avvenuta elezione di 7 "gentilhomini ai quali ci si puo` rivolgere nel caso in cui ci si senta gravati più del giusto".
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 341x475, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 91

90, class. 1.2.2.1-90
1542 dicembre 15; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Circa nodaro da darsi dalla Città a tre nobili catasticatori dell'estimo"
Ordine del doge Pietro Lando al podestà Ermolao Barbaro e al capitano Antonio Marcello di mettersi d'accordo con i provveditori inviati da Venezia per l'estimo generale e di inviare a Venezia, entro dieci giorni, un rappresentante del Territorio bergamasco che esponga le sue ragioni circa i notai che devono essere affiancati ai provveditori.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 280x365, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 92

91, class. 1.2.2.1-91
1543 agosto 13; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1553 13 agosto. Si osservi la sentenza de 25 savii del senato 4 giugno 1532"
Ordine del doge Pietro Lando coi capi del consiglio dei Dieci al podestà Tommaso Lippomano, al capitano Antonio Marcello e ai loro successori di osservare la sentenza emessa dal collegio dei XXV savi del senato il 4 giugno 1532.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 270x370, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 93

92, class. 1.2.2.1-92
1545 settembre 10; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1545 10 settembre. Sale sia venduto in Bergamo al prezzo di Bressa"
Comunicazione del doge Pietro Lando al capitano e vicepodestà Paolo Contareno e al suo successore della deliberazione presa nel "collegio nostro" il 13 agosto con la quale si impone ai provveditori al sale di Venezia di incantare il dazio del sale a Bergamo con la condizione che il daziario sia obbligato a vendere il sale allo stesso prezzo, peso e misura di come si vende in Brescia, cioé a lire 25 sottili di Bergamo e che gli sia venduto a ducati 24½ il "mozo".
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 310x371, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 94

93, class. 1.2.2.1-93
1546 aprile 1; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"Impositio subsidii 154[6]"
Ordine del doge Francesco Donato con il senato al podestà Lorenzo Lauredano e al capitano Paolo Contareno di rendere nota con le opportune forme la deliberazione di imporre alla Terra Ferma un sussidio di 100.000 ducati da pagarsi da parte di esenti e non, privilegiati e non, separati e non, ad eccezione degli ecclesiastici, secondo la ripartizione fatta dai 7 savi. Tale sussidio deve essere pagato la prima metà entro tutto luglio, la seconda metà entro tutto settembre con dono del 10% in caso di pagamento entro i termini. Il podestà e il capitano devono mandare ai camerlenghi di comun le somme raccolte sotto pena di pagare il capitale maggiorato del 25% e di non poter "andar a capello" nel caso in cui non abbiano portato un bollettino al segretario Girolamo Canal.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x350, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 95

94, class. 1.2.2.1-94
1546 giugno 23 (1); Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1546. Lane spagnole si potranno condurre a Bergamo"
Comunicazione del doge Francesco Donato al podestà Lorenzo Lauredano e al capitano Bartolomeo Mauroceno e ai loro successori della deliberazione presa dal senato il 22 giugno con la quale viene prorogata per altri due anni la deliberazione fatta dal senato il 24 marzo 1545 che sanciva il permesso di trasportare lane spagnole provenienti da Perpignano nei territori di Bergamo, Brescia e Crema (1).
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 320x330, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 96
note:
(1). Il mese di giugno è presunto sulla base della data di ricezione (3 luglio 1546)

95, class. 1.2.2.1-95
1548 marzo 14; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1548. Quod possit solvi ressiduum subsidii [...] de ano [praeterito] per totum mensem aprilis"
Comunicazione del doge Francesco Donato al podestà Pietro Sanuto e al capitano Giovanni Francesco Memo della deliberazione presa dal senato il 13 marzo con la quale si proroga a tutto aprile, con la concessione del dono, il pagamento del sussidio.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 265x375, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 97

96, class. 1.2.2.1-96
1548 luglio 18 (1); Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1548 27 luglio. Cittadini di Bergamo non paghino bolette di transito, porti"
Comunicazione del doge Francesco Donato al podestà di Verona Paolo Contareno, al capitano di Verona Giovanni Marcello e ai loro successori della deliberazione presa con i capi del consiglio dei Dieci con la quale si concede ai cittadini e distrettuali di Bergamo di essere esentati dal pagamento delle "bollete et pontadeghi overo porti" nella città di Verona in virtù del privilegio di cittadinanza veneta.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 310x330, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 98
note:
(1). Buco su "18" nella data; data desunta da ducale dal contenuto identico, anche se non copia, in 99 R 15 f. 244r.

97, class. 1.2.2.1-97
1548 novembre 12; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"12 novembre 1548. Per condanne pecuniarie"
Delega del doge Francesco Donato al podestà Pietro Sanuto della causa in cui é parte Bortolo de Pilia di Alessio di valle Gandino ed ordine insieme ai capi del consiglio dei Dieci di intimargli il termine di due mesi per presentare i privilegi in virtù dei quali pretende di non pagare il "quarto per pena".
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 310x360, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 99

98, class. 1.2.2.1-98
1550 gennaio 4; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1549 4 ianuarii. Pro allodiamenti militie equestris"
Ordine del doge Francesco Donato al podestà Daniele Baduario e al capitano Alessandro Barbo di inviare a Venezia i legittimi agenti del Piano per poter così deliberare circa l'alloggiamento dei cavalli.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x365, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 100

99, class. 1.2.2.1-99
1550 luglio 28; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Circa la spesa di condannati alla galera. Et che siano osservati li privilegi alla Città circa la confiscation ali delinquenti. 1550"
Comunicazione del doge Francesco Donato al podestà Daniele Baduario, al capitano Agostino Mauro e ai loro successori della sua deliberazione con la quale si impone alla città di pagare cinque scudi d'oro per ogni uomo condannato alla galea, con eventuali differenze a carico o di Venezia o del condannato se abbiente; si ordina ai rettori di osservare e far osservare i privilegi che stabiliscono che spettano alla città parte delle confische derivanti da condanne e multe emesse dal podestà.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 295x375, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 102

100, class. 1.2.2.1-100
1551 marzo 12; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1551 12 marzo. Territorio, e non la Città, mandi guastatori come fazione personale per la fabrica di Peschera"
Comunicazione del doge Francesco Donato al podestà Agostino Contareno, al capitano Zaccaria Mauroceno e ai loro successori della deliberazione presa dal senato l'11 marzo con la quale si impone al Territorio "in portione delle loro carrata" la restante contribuzione dei 212 guastatori dovuti per la fabbrica di Peschiera, dovendo far riferimento a tale norma in futuro anche per "galeoti, cernede, carrezi"; si impone che i beni situati nel Piano acquistati da cittadini dopo il 1476 debbano contribuire alle tasse.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 360x450, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 103

101, class. 1.2.2.1-101
1551 dicembre 30; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Pro magnifica comunitate Bergomi in materia consilii sapientis 1551"
Ordine del doge Francesco Donato con i capi del consiglio dei Dieci al podestà Agostino Contareno, al capitano Zaccaria Mauroceno e ai loro successori di far osservare gli statuti cittadini nella parte in cui prevedono il ricorso al "consiglio del savio", se richiesto da una delle parti.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 285x335, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 104

102, class. 1.2.2.1-102
1552 settembre 25; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1552 25 settembre. Da sentenze absente non si possa re[...] più d'una volta"
Comunicazione del doge Francesco Donato al podestà Costantino de Priolis, al capitano Francesco Bernardo e ai loro successori della deliberazione presa dal senato il 24 settembre con la quale si stabilisce che le sentenze emesse in contumacia possano essere restituite dal giudice una sola volta, e nel caso in cui segua un secondo giudizio sempre pronunciato in contumacia si possa fare appello ai giudici di appellazione.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 335x380, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 105

103, class. 1.2.2.1-103
1553 marzo 4; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1563 4 marzo. Laudo della città contro Tomasino di Bracca"
Comunicazione del doge Francesco Donato al podestà Costantino de Priolis e al suo successore della deliberazione presa dal consiglio dei XXX con la quale si loda la sentenza a favore del comune di Bergamo contro Jacopo Tomasino e fratelli, emessa dall'allora podestà di Bergamo Tommaso Lippomano il 11 giugno 1544 nella quale si concedeva la possibilità di incantare un mulino o una parte di esso fino alla somma di lire 140 imperiali.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 345x475, leg. , latino
segnatura attuale: vol. 1, num. 106

104, class. 1.2.2.1-104
1553 agosto 4; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1553. Prorogatio subsidii"
Comunicazione del doge Marco Antonio Trivisano al podestà Costantino de Priolis e al capitano Francesco Bernardo della deliberazione presa dal senato il 3 agosto con la quale si proroga a tutto ottobre, con la concessione del dono, il pagamento del sussidio.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 270x350, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 107

105, class. 1.2.2.1-105
1553 agosto 30; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1553. Sia osservato lo statuto per il dar il consilio di savio"
Comunicazione del doge Marco Antonio Trivisano al podestà Costantino de Priolis, al capitano Francesco Bernardo e ai loro successori della deliberazione presa con il consiglio dei Dieci e con la zonta con la quale si ordina di osservare le norme statutarie in materia di "conseglio de savio".
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x345, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 108

106, class. 1.2.2.1-106
1553 novembre 27; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Terminus ad solvendum subsidium 1553"
Comunicazione del doge Marco Antonio Trivisano al podestà Pietro Antonio Barbadico, al capitano Giovanni Michaeli e ai loro successori della deliberazione presa con il senato il 25 novembre con la quale si proroga a tutto maggio, con la concessione del dono, il pagamento del sussidio.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 285x335, volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 109

107, class. 1.2.2.1-107
1554 aprile 14; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Terminus ad solvendum subsidium 1554"
Comunicazione del doge Marco Antonio Trivisano al podestà Pietro Antonio Barbadico, al capitano Giovanni Michael e ai loro successori della deliberazione presa dal senato il 13 aprile con la quale si proroga a tutto luglio, con la concessione del dono, il pagamento del sussidio.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 310x360, volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 110

108, class. 1.2.2.1-108
1554 novembre 24; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Monete bandite siano contracambiate in Camera 1554"
Comunicazione del doge Francesco Venerio al podestà Pietro Antonio Barbadico e al capitano Giovanni Michaelio della deliberazione presa dal consiglio dei Dieci il 23 novembre con la quale si ordina l'invio alla camera, per tutto il mese di dicembre, delle monete d'oro e d'argento bandite, monete che verranno pagate per il loro valore e che saranno poi tagliate e mandate alla zecca.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 390x333, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 111

109, class. 1.2.2.1-109
1554 novembre 29; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Monete bandite siano contracambiate in Camera 1554"
Comunicazione del doge Francesco Venerio al podestà Pietro Antonio Barbadico e al capitano Giovanni Michaelio con la quale si ribadisce la deliberazione presa dal consiglio dei Dieci il 23 novembre con la quale si ordina l'invio alla camera, per tutto il mese di dicembre, delle monete d'oro e d'argento bandite, monete che verranno pagate per il loro valore e che saranno poi tagliate e mandate alla zecca; si concede a quanti abitano nelle "Capelle" di poter consegnare le monete bandite ai daziari o agli esattori dei propri luoghi; si ordina che sia il consiglio maggiore di Bergamo sia i rettori delle "Capelle" eleggano 2 [deputati] che provvedano a detta materia.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 355x370, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 112

110, class. 1.2.2.1-110
1555 aprile 27; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"In materia visitationis monasteriorum 1555"
Comunicazione del doge Francesco Venerio al podestà Giovanni Francesco Donato, al capitano Giovanni Michaeli e ai loro successori della deliberazione presa dal consiglio dei Dieci e dalla Zonta il 22 aprile con la quale si approva la parte del consiglio maggiore di Bergamo del 23 novembre 1554 che ordina che le visite e provisioni ai monasteri delle monache debbano essere eseguite con l'intervento dei superiori ecclesiastici di ciascun monastero e senza spesa da parte dei monasteri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 390x400, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 113

111, class. 1.2.2.1-111
1556 marzo 7; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1556. Proroga sussidio"
Comunicazione del doge Francesco Venerio al podestà Giovanni Francesco Donato e al capitano Vincenzo Mauroceno della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto marzo, con la concessione del dono, il pagamento del sussidio.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 375x385, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 114

112, class. 1.2.2.1-112
1556 settembre 11; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1566 11 settembre. Circa i milanesi vegnenti in tempo di sospetti di sanità"
Ordine del doge Lorenzo Priolus al podestà Vittore Bragadeno e al capitano Davide Trivisano di poter trattenere per sei o otto giorni quanti vengono da Venezia con una fede di sanità prima di dar loro la "pratica", allo scopo di non suscitare eccessive apprensioni da parte dei milanesi che potrebbero interrompere i commerci coi bergamaschi.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 290x375, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 145

113, class. 1.2.2.1-113
1557 febbraio 9; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1566 8 febbraio. Permisse al cardinal di Trento di far transitar artigliarie per parte suddite per tradurli a Milano"
Ordine del doge Lorenzo Priolus con il senato al podestà Vittore Bragadino e al capitano Davide Trivisano di permettere il transito verso Milano di otto pezzi di artiglieria, senza alcuna scorta di gente d'arme, del cardinale di Trento e di provvedere eventualmente ai viveri necessari agli uomini ed ai circa 400 cavalli, nominando una "persona di ingegno" che li accompagni nel transito.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x340, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 142

114, class. 1.2.2.1-114
1557 maggio 30; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1557 30 maggio. Concede al Papa far transitar per i stati 4 mila svizzeri"
Comunicazione del doge Lorenzo Priolus al podestà Vittore Bragadeno e al capitano Davide Trivisano della deliberazione presa con il senato con la quale si concede il transito attraverso il territorio bergamasco di 4.000 svizzeri al servizio del papa e si ordina ai rettori di provvedere al loro approvvigionamento.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 290x320, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 115

115, class. 1.2.2.1-115
1557 luglio 5; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1507. Transitii Elvetionum pro rege gallo" (1)
Ordine del doge Lorenzo Priolus con il senato al podestà Vittore Bragadeno e al capitano Davide Trivisano di provvedere agli alloggiamenti e al vettovagliamento dei 6.000 svizzeri che al seguito del re di Francia sono diretti nel ducato di Ferrara, affinchè tutto si svolga ordinatamente e con il minor danno possibile.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 270x370, leg.
, volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 19
note:
(1). Data cronica errata come si evince chiaramente dai nomi del doge e dei rettori.

116, class. 1.2.2.1-116
1557 settembre 4; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1557 4 settembre. Bergomenses [...] tanquam cives veneti de intus"
Comunicazione del doge Lorenzo Priolus a tutti i destinatari della deliberazione presa dai capi del consiglio dei Dieci con la quale si ribadisce il privilegio del 1428 che nomina i cittadini e distrettuali di Bergamo "cittadini veneti de intus", privilegio in virtù del quale possono transitare per i territori del dominio veneto senza pagare il dazio "per la persona".
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 340x435, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 116

117, class. 1.2.2.1-117
1559 giugno 21; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1559 21 giugno. Dinari depostati sul Sacro Monte non possano esser sequestrati"
Comunicazione del doge Lorenzo Priolus al podestà Lorenzo Bragadeno, al capitano Pietro Pizzamano e ai loro successori della deliberazione presa dal senato il 20 giugno 1559 con la quale si stabilisce che i denari depositati presso il Sacro Monte di Pietà di Bergamo non possano essere sequestrati nè "impediti", così come in base ai capitoli ed ordini del detto Monte non possono essere sequestrati nè impediti i pegni.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 285x370, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 119

118, class. 1.2.2.1-118
1559 agosto 6; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Tratta de formenti dal ducato de Parma et stato di Milano 1559"
Informazione del doge Lorenzo Priolus al podestà Lorenzo Bragadeno e al capitano Pietro Pizzamano di aver scritto al duca di Parma e Piacenza ed al segretario in Milano perchè si faccia portavoce dinanzi al governatore di Milano dell'istanza a loro favore per il transito e la "tratta" dei cereali.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x330, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 120

119, class. 1.2.2.1-119
1559 dicembre 22; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"Concessione della fiera di Bergamo per anni cinque"
Comunicazione del doge Girolamo Priolus al podestà Lorenzo Bragadeno, al capitano Piero Pizzomano e ai loro successori della deliberazione presa dal senato il 22 dicembre con la quale si proroga per cinque anni il permesso di poter tenere nel mese di agosto nel prato di S. Alessandro nei quattro giorni antecedenti e nei quattro successivi la festa di S. Alessandro una fiera libera da ogni dazio e gabella; viene concessa ai rettori la libertà di prolungare per ulteriori quattro giorni detta fiera, con pagamento di metà del consueto dazio, e che ogni volta che incanteranno i dazi di incantarli con condizione di "far fiera nel modo sopradetto".
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 360x465, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 121

120, class. 1.2.2.1-120
1560 gennaio 23; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1559. Transito di biave per tutti i luoghi"
Ordine del doge Gerolamo Priolus con i capi del consiglio dei Dieci ai rettori di Verona, di Peschiera e della Magnifica Patria della Riviera e a tutti gli altri destinatari di permettere il transito dei cereali acquistati dai bergamaschi a Venezia, se accompagnati dalle bollette dell'ufficio delle biave.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 385x310, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 117

121, class. 1.2.2.1-121
1560 febbraio 23; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Che non sia pagato dacio per li formenti che transitano per il bresciano 1559"
Ordine del doge Gerolamo Priolus al podestà di Brescia Andrea Rhenerio e al capitano di Brescia Giovanni Matteo Bembo
di lasciar transitare liberamente il frumento diretto a Bergamo.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 290x350, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 118

122, class. 1.2.2.1-122
1560 marzo 7; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1560 7 marzo. Treviliensi non faciano operazioni alle coste sul Brembo"
Ordine del doge Girolamo Priolus al podestà Lorenzo Bragadeno, al capitano Piero Pizzomano e ai loro successori di comandare agli uomini di Treviglio, sotto pena di perseguirli penalmente, di cessare di fare per loro beneficio "palificate, coste o repari" sulle rive del fiume Brembo nel territorio bergamasco e di dare avviso di ciò al segretario veneto in Milano inviandogli tutte le informazioni giudicate necessarie affinché non si creino disordini col governatore di Milano.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 320x400, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 122

123, class. 1.2.2.1-123
1560 marzo 21; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"Per l'essentione delle lane e canevi in tempo di fiera 1560"
Ordine del doge Girolamo Priolus con il collegio nostro al podestà Lorenzo Bragadeno, al capitano Piero Pizzomano e ai loro successori di non far pagare alcun dazio, dall'anno seguente, alle lane e ai "canevi" che saranno condotti alla fiera di S. Alessandro.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 295x395, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 123

124, class. 1.2.2.1-124
1560 dicembre 29; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1560 29 dicembre. Proroga a pagar sussidii delli anni passati"
Comunicazione del doge Girolamo Priolus al podestà Francesco Venerio, al capitano Giulio Gabrieli e ai loro successori della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga il pagamento del sussidio per gli anni 1558, 1559 e 1560 a tutto luglio, con il dono del 10%.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x320, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 124

125, class. 1.2.2.1-125
1561 luglio 26; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1561. Terminus ad solvendum subsidii"
Comunicazione del doge Girolamo Priolus al podestà Francesco Venerio, al capitano Giulio Gabrieli e ai loro successori della deliberazione presa dal senato il 26 luglio 1561 con la quale si proroga il pagamento della parte rimanente del debito del sussidio per l'anno 1560 a tutto dicembre, col dono del 10%.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 280x300, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 125

126, class. 1.2.2.1-126
1561 agosto 29; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1561 29 agosto. All'alloggio de soldati contribuiscano essenti e privilegiati"
Ordine del doge Girolamo Priolus con il senato al podestà Francesco Venerio e al capitano Giulio Gabrieli di far partecipare tutti i cittadini, compresi gli esenti e i privilegiati, alla contribuzione per gli alloggiamenti dei soldati a custodia della città.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 270x290, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 126

127, class. 1.2.2.1-127
1561 novembre 24; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1561 4 novembre. Pro affictum domorum capitanorum et gubernatorum"
Comunicazione del doge Girolamo Priolus al podestà Marco Antonio Mauroceno e al capitano Francesco Baduario della deliberazione presa con il senato il 28 ottobre 1541 con la quale si ordina ai capi e luogotenenti e a tutti coloro che si trovano in città, a causa della fortificazione, di pagare gli affitti delle case ad eccezione del governatore e di sua moglie il cui affitto è a carico della comunità.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 290x335, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 127

128, class. 1.2.2.1-128
1561 dicembre 7; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"Per l'alloggio de soldati, le case siano proviste dalla città, legna, oglio, carbone dal territorio 1561"
Comunicazione del doge Girolamo Priolus al podestà Marco Antonio Mauroceno, al capitano Francesco Baduario e ai loro successori della deliberazione presa con il senato il 6 dicembre con la quale si stabilisce che la città sia obbligata a provvedere di case e utensili mentre le valli, il piano, Romano e Martinengo, per i carati e porzioni loro, debbano provvedere di legna, olio e carbone i soldati addetti alla custodia della città, precisando che in tempi ordinari a tale contribuzione devono partecipare tutti i cittadini, esenti e non, privilegiati e non, e separati.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 295x370, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 128

129, class. 1.2.2.1-129
1562 giugno 14; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1562 14 giugno. Declaratio terminorum seu distantis pro nova fortificatione"
Comunicazione del doge Gerolamo Priulo al podestà Marco Antonio Mauroceno, al capitano Francesco Badoario e ai loro successori della conferma della deliberazione presa dal senato l'8 giugno con la quale si permette di fabbricare a 25 pertiche di distanza dalle vecchie mura e "dall'altra parte della città nel principio dell'ascesa verso il piano perteghe 25".
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 340x385, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 129

130, class. 1.2.2.1-130
1562 giugno 21; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Concessione della fiera 1562"
Ordine del doge Gerolamo Priulo al podestà Marco Antonio Mauroceno e al capitano Francesco Badoario di eseguire la deliberazione presa dal senato il 22 dicembre con la quale si concede per cinque anni la libertà di fare la fiera di S. Alessandro.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 280x315, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 130

131, class. 1.2.2.1-131
1563 maggio 16; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"In materia della prorogatione del sussidio anno 1562"
Comunicazione del doge Gerolamo Priulo al podestà Iacopo Salomono e al capitano Bernardo Theupulo della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto il 1563, con la concessione del dono, il pagamento del sussidio del 1562.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 230x305, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 131

132, class. 1.2.2.1-132
1563 giugno 3; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"In materia del sussidio de ducati centomilla imposto alla Terra Ferma".
Ordine del doge Gerolamo Priulo al podestà Iacopo Salomono e al capitano Bernardo Theupulo di rendere nota con le opportune forme la deliberazione presa dal senato il 1° giugno con la quale si impone alla Terra Ferma un sussidio di 100.000 ducati da pagarsi da parte di esenti e non, privilegiati e non, separati e non ad eccezione degli ecclesiatstici, secondo la "compartita" fatta dai 7 savi. Tale sussidio deve essere pagato la prima metà entro tutto agosto, la seconda metà entro tutto ottobre con dono del 10% in caso di pagamento entro i termini e di pena del 10% in caso di ritardo. I rettori devono mandare le somme raccolte ai camerlenghi di comun.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 285x325, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 132

133, class. 1.2.2.1-133
1563 giugno 14; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1563 14 giugno. Affittuali delle botteghe in Piazza Nuova siano soggetti al podestà".
Comunicazione del doge Gerolamo Priulo al podestà Iacopo Salomono, al capitano Bernardo Theupulo e ai loro successori della sua deliberazione con la quale si sottopongono gli affittuali delle botteghe in Piazza Nuova alla giurisdizione del capitano per quanto attiene al pagamento dei fitti, e a quella del podestà per quanto attiene alle cause civili e criminali; si sottopongono, inoltre, i guastatori alla giurisdizione del capitano per quanto attiene al pagamento dei loro compensi e per eventuali atti criminali commessi all'interno di detta "fabrica", e a quella del podestà per quanto attiene alle cause civili e criminali.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 285x330, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 133
note:

134, class. 1.2.2.1-134
1563 luglio 9; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Circa li alloggi de soldati fanti 1563".
Comunicazione del doge Gerolamo Priulo al podestà Iacopo Salomono, al capitano Bernardo Theupulo e ai loro successori della deliberazione presa dal senato l'8 luglio con la quale si assegna un corpo di case ogni quattro fanti "con tutte quelle cose che si danno ordinariamente et che sono solite darsi alli soldati".
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 275x352, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 134
note:

135, class. 1.2.2.1-135
1563 agosto 7; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Annulation di lettere avogaresche 1559".
Comunicazione del doge Gerolamo Priulus al podestà Iacopo Salomono della deliberazione presa dai capi del consiglio dei Dieci il 4 agosto con la quale si annullano le lettere dell'avogaria di comun del 29 marzo perchè contrarie ai privilegi concessi in prima dedizione.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 280x330, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 135

136, class. 1.2.2.1-136
1564 agosto 10; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1564 10 agosto. Fabrica de allogi de soldati" (1).
Comunicazione del doge Gerolamo Priulus al podestà Antonio Naugerio, al capitano Lorenzo Donato e ai loro successori della deliberazione presa dal senato con la quale si autorizza la costruzione di stanze ed abitazioni presso le porte della città per alloggiare i soldati, il tutto utilizzando 2.000 dei 10.000 ducati assegnati al capitano.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 312x340, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 136
note:
(1). "In materia delle stanze ed habitationi da esser fabricate alle porte per gli soldati"

137, class. 1.2.2.1-137
1564 agosto 18; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1569 18 agosto. Bergamaschi non paghino il quarantesimo come forastieri".
Comunicazione del doge Gerolamo Priulus al podestà Antonio Naugerio, al capitano Lorenzo Donato e ai loro successori della deliberazione presa dai capi del consiglio di Dieci il 17 agosto con la quale si annulla il mandato dell'11 febbraio ai governatori delle entrate e ai V savi alla mercanzia perchè contrario al privilegio in virtù del quale i bergamaschi, considerati cittadini veneti de intus, non devono più pagare il "2% de quarantesimo per conto de forestieri"; si ordina di restituire i pegni tolti e di liberare le fideiussioni.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 305x295, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 137

138, class. 1.2.2.1-138
1565 marzo 11; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1565 11 marzo. Proroga sussidio".
Comunicazione del doge Gerolamo Priulus al podestà Antonio Naugerio, al capitano Lorenzo Donato e ai loro successori della deliberazione presa dal senato il 10 marzo con la quale si proroga a tutto agosto, con la concessione del dono, il pagamento del sussidio.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 290x340, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 138

139, class. 1.2.2.1-139
1565 giugno 9; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Contra Fenarolus pro allodiamentis militum 1565".
Conferma del doge Gerolamo Priolus al podestà Antonio Naugerio, al capitano Lorenzo Donato e ai loro successori delle deliberazioni prese dal senato il 29 agosto e il 6 dicembre 1561 con le quali si dispone che la famiglia Fenaroli ed i comuni di Tavernola, Cambianica e Vigolo debbano contribuire alla spesa per gli alloggiamenti dei soldati a guardia di quelle comunità.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 295x310, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 139

140, class. 1.2.2.1-140
1565 giugno 23; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1565 23 giugno. Conservazione de privilegi contro podestà di Clusone".
Ordine del doge Gerolamo Priolus con i capi del consiglio dei Dieci al podestà Antonio Naugerio, al capitano Lorenzo Donato e ai loro successori di osservare i privilegi concessi al podestà di Clusone, in virtù dei quali egli ha competenza nelle cause civili superiori a 200 lire imperiali e nelle cause criminali superiori a 50 lire imperiali.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 325x330, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 140

141, class. 1.2.2.1-141
1566 marzo 31; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1566. Proroga sussidio".
Comunicazione del doge Gerolamo Priolus al podestà Francesco Maria Malipetro, al capitano Giovanni Battista Fuscareno e ai loro successori della deliberazione presa dal senato il 30 marzo con la quale si proroga a tutto agosto, col dono del 10%, il pagamento del sussidio per gli anni 1564 e 1565.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 295x330, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 143

142, class. 1.2.2.1-142
1566 agosto 27; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1566 27 agosto. Pena a chi va a monasteri di donne".
Comunicazione del doge Gerolamo Priolus al podestà Francesco Maria Maripetro, al capitano Giovanni Battista Fuscareno e ai loro successori della deliberazione (da pubblicarsi ogni anno con proclama sotto pena di 500 ducati) presa con i capi del consiglio dei Dieci e la zonta con la quale si condanna, ad eccezione dei familiari, a sei mesi di prigione ed alla pena di lire 1.000 "de picoli" chi sarà trovato dentro i monasteri femminili senza licenza rilasciata dai prelati addetti alla cura del monastero, chi avrà condotto fuori dal monastero senza licenza le monache, chi avrà minacciato i deputati alla cura dei monasteri. Si condanna a quattro anni di prigione ed alla pena di 400 ducati chi avrà scalato le mura del monastero o avrà picchiato i deputati. Si condanna anche a due anni di bando e al pagamento di 200 ducati chi tenti di sottrarsi all'esecuzione di dette pene. Il denaro raccolto dalle multe deve essere versato per 1/3 all'accusatore (segreto), per 1/3 agli ufficiali esecutori e per 1/3 alla fabbrica della città. Si concede ai deputati ai monasteri di assumere le servitrici dei monasteri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 360x495, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 144
note:
vol. 1, num. 144

(1). Copia in 99 R 15 ff. 297v-298r.

143, class. 1.2.2.1-143
1566 settembre 17; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"Prorogatio subsidii 1565".
Comunicazione del doge Gerolamo Priolus al podestà Francesco Maria Maripetro e al capitano Giovanni Battista Fuscareno della deliberazione presa dal senato il 16 settembre con la quale si proroga a tutto gennaio, col dono del 10%, il pagamento del sussidio per l'anno 1565.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 285x345, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 147

144, class. 1.2.2.1-144
1566 settembre 21; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1566 21 settembre. Contra Martinenghi essenti e non essenti paghino gli alloggiamenti".
Comunicazione del doge Gerolamo Priolus al podestà Francesco Maria Maripetro e al capitano Giovanni Battista Fuscareno della deliberazione presa dal consiglio dei Dieci con la quale vengono tagliate le lettere del 22 dicembre 1565 a favore dei conti Martinengo, eredi di Bartolomeo Colleoni, in quanto contrarie agli ordini del senato che stabilivano che tutti, esenti e non esenti, privilegiati e non, dovevano contribuire agli alloggiamenti dei soldati in Bergamo.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 275x335, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 146
note:

145, class. 1.2.2.1-145
1566 dicembre 11; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1566 11 dicembre. Bergamaschi non paghino gabelle se non come li veneziani".
Ordine del doge Gerolamo Priolus con i capi del consiglio dei Dieci a tutti i destinatari che siano rispettate le lettere del 4 settembre 1557 secondo le quali i cittadini e distrettuali di Bergamo, considerati per privilegio cittadini "de intus" di Venezia, possono transitare per il territorio del dominio veneto a cavallo senza pagare gabelle, in seguito ad abusi da parte dei dazieri di varie città ed in particolare di Verona.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 325x375, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 148

146, class. 1.2.2.1-146
1566 dicembre 22; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"Proroga del pagamento del sussidio 1566".
Comunicazione del doge Gerolamo Priolus al podestà Francesco Maria Maripetro, al capitano Giovanni Battista Fuscareno e ai loro successori della deliberazione presa dal senato il 21 dicembre con la quale viene prorogato a tutto luglio, col dono del 10%, il pagamento del sussidio.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 290x345, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 149

147, class. 1.2.2.1-147
1567 febbraio 4; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1566 4 febbraio. Regolamenti del monastero".
Ordine del doge Gerolamo Priolus con i capi del consiglio dei Dieci al podestà Francesco Maria Malipetro, al capitano Giovanni Battista Fuscareno e ai loro successori di aiutare il vescovo di Bergamo ed i deputati sopra i monasteri nell'esecuzione del breve del 28 novembre 1566 circa il regolamento delle monache del monastero di S. Agata.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x345, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 141

148, class. 1.2.2.1-148
1567 settembre 7; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1563. Terminus ad solvendum residuum subsidii".
Comunicazione del doge Gerolamo Priolus al podestà Giovanni Superantio, al capitano Leonardo Pisauro e ai loro successori della deliberazione presa dal senato il 6 settembre con la quale viene prorogato a tutto dicembre, col dono del 10%, il pagamento del sussidio per gli anni 1565 e 1566.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 280x325, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 150

149, class. 1.2.2.1-149
1568 luglio 23; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"Pro domina Teodora de Martinonibus"
Comunicazione del doge Pietro Lauredano al podestà cavaliere Giovanni Superantio e al suo successore della deliberazione presa dal consiglio dei XXV savi il 23 luglio con la quale si loda la sentenza emessa il 23 maggio 1567 dal podestà di Bergamo Francesco Maria Malipetro a favore di donna Teodora de Martinonibus contro suo fratello Benedetto e fratelli de
Martinonibus, e si ordina di farla eseguire ed osservare.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 310x480, leg. , latino
segnatura attuale: vol. 1, num. 151

150, class. 1.2.2.1-150
1568 settembre 19; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"Terminus ad solvendum subsiduum 1567".
Comunicazione del doge Pietro Lauredano al podestà Giovanni Superantio, al capitano Leonardo Contareno e ai loro successori della deliberazione presa dal senato il 18 settembre con la quale viene prorogato a tutto dicembre, col dono del 10%, il pagamento del sussidio per l'anno 1567.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 285x330, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 152

151, class. 1.2.2.1-151
1568 novembre 28; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1568 28 novembre. Concessione di fabricar veluti neri".
Comunicazione del doge Pietro Lauredano al podestà Francesco Duodo, al capitano Leonardo Contareno e ai loro successori della deliberazione presa dal senato il 27 novembre con la quale si concede, per i prossimi cinque anni, alla città di Bergamo e al suo territorio di poter lavorare velluti di seta nera pagando il dazio di un ducato per ogni pezza di 32 braccia e ½ ducato per l'uscita.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x390, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 153

152, class. 1.2.2.1-152
1569 marzo 21; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1565 21 marzo. Lane spagnole e perpignane".
Comunicazione del doge Pietro Lauredano al podestà Francesco Duodo e al capitano Leonardo Contareno della deliberazione presa dal senato con la quale si revoca e annulla il mandato del 15 novembre 1567 fatto dai sindaci di terraferma sull'esazione di "soldi 6 per lira che si fa sopra il dazio delle lire 8 per balla di lana spagnola e di Papignano" e si ordina che il dazio sia gravato di soli tre soldi per lira come in precedenza.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 310x350, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 154

153, class. 1.2.2.1-153
1569 dicembre 17; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1569 17 dicembre. Possano quelli d'Alzano vender e comprare tra loro biave".
Comunicazione del doge Pietro Lauredano al podestà Alvise Foscari e al suo successore della deliberazione presa il 16 dicembre dal consiglio dei Dieci con la quale si stabilisce che, salvi gli statuti e privilegi delle comunità di Alzano e di Bergamo, gli abitanti di Alzano possano vendere e comprare cereali in Alzano solo per il loro bisogno, che non è permesso a forestieri di vendere merci in detta città né vendere in pubblico o in bottega cereali, e che quanti contravverranno a tali ordini saranno giudicati a discrezione del podestà.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 340x470, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 155

154, class. 1.2.2.1-154
1569 dicembre 22; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1569. Prorogatio [solventis] subsidii".
Comunicazione del doge Pietro Lauredano al podestà Alvise Grimano e al capitano Alvise Fuscari della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto luglio, col dono del 10%, il pagamento del sussidio per l'anno presente.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x335, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 156

155, class. 1.2.2.1-155
1570 marzo 30; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"Ringratiamenti del donativo di ducati 10mila fatta dalla città. 1570".
Comunicazione del doge Pietro Lauredano con la quale ringrazia la comunità di Bergamo per l'offerta di ducati 10.000 in
occasione della guerra contro i turchi.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 310x370, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 157

156, class. 1.2.2.1-156
1570 dicembre 3; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"3 dicembre 1570".
Comunicazione del doge Alvise Mocenigo I al podestà Alvise Grimano, al capitano Bartolomeo Viturio e ai loro successori della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto il mese di marzo, col dono del 10%, il pagamento del sussidio per l'anno 1569 e a tutto il mese di giugno, col dono del 10%, il pagamento del sussidio per l'anno 1570.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x375, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 158

157, class. 1.2.2.1-157
1572 luglio 28; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"28 luglio 1572".
Comunicazione del doge Alvise Mocenigo I al podestà Giorgio Cornelio e al capitano Michele Bono della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto il mese di novembre, col dono del 10%, il pagamento del sussidio.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x310, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 159

158, class. 1.2.2.1-158
1577 novembre 17; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"17 novembre 1577. Città possa disponer della torre a porta Pinta".
Comunicazione del doge Sebastiano Venerio al podestà Jacopo Contareno, al capitano Tommaso Mauroceno e ai loro successori di poter disporre a loro piacere della torre posta sopra la Porta Dipinta, già confine della città verso il borgo Sant'Antonio.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 340x447, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 162

159, class. 1.2.2.1-159
1578 agosto 26; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1578. Fiera sia libera".
Ordine del doge Nicolò da Ponte al podestà Jacopo Contareno e al capitano Tommaso Mauroceno di esentare la fiera di Bergamo dal pagamento del nuovo dazio del sottovento.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 310x385, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 163

160, class. 1.2.2.1-160
1579 giugno 28; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1579 28 giugno. Mercato d'animali una volta alla settimana".
Comunicazione del doge Nicolò Deponte al podestà Silvano Capello, al capitano Nicolò Bussono e ai loro successori della deliberazione presa dal senato il 28 giugno con la quale si concede per i prossimi tre anni di tenere ogni sabato un mercato esente da dazio per gli animali "a piede tondo e a piede fesso" "nel prato dentro le mura vecchie dove é solito farsi la fiera".
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 336x470, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 164

161, class. 1.2.2.1-161
1585 gennaio 31; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"Rectores respondeant super supplicatione C[...]".
Richiesta del doge Nicolò De Ponti al podestà Francesco Benedicto e al capitano Michele Foscareno di fornire un'opinione giurata, sottoscritta manu propria e da inviarsi a Venezia su una supplica, acclusa in copia (mancante), presentata a nome della città. Segretario Leonardo Ottobon.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 260x365, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 165

162, class. 1.2.2.1-162
1585 agosto 19; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1585. Creazione del doge Pasqual Cicogna".
Comunicazione del doge Pasquale Ciconia al podestà Francesco Benedicto e al capitano Alvise Venerio della morte del doge Nicolò Di Ponte e della propria elezione a nuovo doge ed invito ai rettori ad inviare un'ambasciata, con un numero di persone non superiore alle venti compresi gli ambasciatori, per congratularsi. Segretario Paolo Ciera.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 340x470, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 166

163, class. 1.2.2.1-163
1586 ottobre 28; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1586. Transito di biave per il territorio di Brescia".
Ordine del doge Pasquale Ciconia al podestà di Brescia Michele Bono e al capitano di Brescia Gabriele Cornelio di lasciar transitare liberamente per il territorio bresciano i cereali acquistati dai bergamaschi e diretti a Bergamo. Segretario Celio Magno.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 280x390, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 167

164, class. 1.2.2.1-164
1587 novembre 16; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1587. Concessione di estrar biave da esteri paesi in Bergamo".
Comunicazione del doge Pasquale Ciconia a tutti i destinatari della deliberazione presa dal collegio alle biave con la quale si concede alla città di Bergamo di far transitare per tutte le città del dominio veneto e di condurre in Bergamo 8.000 staia di frumento provenienti da terre "aliene" e con l'obbligo di notificare all'ufficio delle biave le barche, i padroni e i marinai di dette barche, pagando i dazi consueti. Segretario dell'ufficio delle biade Alvise Landi.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 315x410, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 170

165, class. 1.2.2.1-165
1588 febbraio 11; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"11 febbraio 1587".
Comunicazione del doge Pasquale Ciconia al podestà e capitano di Crema Tommaso Mauroceno e al suo successore della deliberazione presa dal senato l'11 febbraio con la quale si ordina, per i prossimi tre anni, di lasciar transitare liberamente per il territorio di Crema ogni sorta di cereali diretti nel bergamasco col solo obbligo di pagare il dazio del "traverso delle biave". Segretario Giovanni Francesco Cecco.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 340x475, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 168

166, class. 1.2.2.1-166
1588 febbraio 11; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"11 febbraio 1587".
Comunicazione del doge Pasquale Ciconia al podestà Andrea Gussono, al capitano Paolo Lauretano e ai loro successori della deliberazione presa dal senato l'11 febbraio con la quale si ordina, per i prossimi tre anni, di poter transitare liberamente per il territorio di Crema ogni sorta di cereali, acquistati nello stesso territorio e diretti a Bergamo col solo obbligo di pagare il dazio del "traverso delle biave". Segretario Giovanni Francesco Cecco.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 370x490, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 169

167, class. 1.2.2.1-167
1588 marzo 3; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"In materia del traversino".
Ordine del doge Pasquale Ciconia al podestà e capitano di Crema Tommaso Mauroceno di appaltare il dazio del "traverso delle biave" e di lasciar transitare liberamente tutti coloro che abbiano pagato tale dazio. Segretario Giovanni Battista Padavin.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 315x400, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 171

168, class. 1.2.2.1-168
1588 marzo 21; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"21 marzo 1588".
Rinnovo dell'ordine del doge Pasquale Ciconia al podestà e capitano di Crema Tommaso Mauroceno di appaltare il dazio del "traverso delle biave". Segretario Giovanni Battista Padavin.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 310x407, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 172

169, class. 1.2.2.1-169
1588 maggio 30; Venezia,"in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Ordine del doge Pasquale Ciconia al podestà e capitano di Crema Tommaso Mauroceno e ai suoi successori di dare immediata esecuzione e di rispettare la deliberazione presa dal senato l'11 febbraio con la quale si concedeva il libero transito sul territorio di Crema di cereali diretti nel bergamasco.
1 atto singolo membr., c. 1, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 173

170, class. 1.2.2.1-170
1588 ottobre 6; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1588 6 ottobre. Proibisce giuochi".
Comunicazione del doge Pasquale Ciconia al podestà Andrea Gussoni e ai suoi successori della deliberazione presa dal senato con la quale si proibiscono i giochi di carte, dadi e altri perché causa di liti e disordini. Segretario Giovanni Francesco Secco.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 240x355, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 174

171, class. 1.2.2.1-171
1590 ottobre 25; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"Mutuum ducatorum 10.000 per serenissum primcipem magnificae comunitatis investiendum in bladis quantum non acceptum [...]".
Comunicazione del doge Pasquale Ciconia con il senato al podestà Caterino Zeno e al capitano Alvise Salomono della concessione di un prestito di 10.000 ducati, da investirsi in cereali, da prelevarsi dai fondi destinati alle munizioni e ordine ai rettori di vigilare sull'acquisto e sulla restituzione del prestito che deve essere effettuato entro un anno dall'esborso, sotto pena del 10%, e rimesso nella cassa riservata all'acquisto di munizioni. Segretario Marco Ottobon.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 310x420, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 176

172, class. 1.2.2.1-172
1592 settembre 12; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"Prorogatio per annos tres. 1592".
Comunicazione del doge Pasquale Ciconia al podestà e capitano di Crema Nicolò Vendramino della conferma per altri tre anni della deliberazione presa dal senato l'11 febbraio 1587 con la quale si concedeva ai bergamaschi di poter transitare ogni sorta di cereali per il territorio di Crema pagando il solito dazio del "traverso delle biave". Segretario Giovanni Battista Patavin.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 325x440, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 177

173, class. 1.2.2.1-173
1594 agosto 11; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1594 11 agosto. Per giurisdizione del consolato de mercanti".
Ordine del doge Pasquale Ciconia al podestà Tommaso Contareno e al capitano Giovanni Quirino di far rispettare gli statuti nei capitoli in cui prevedono che i consoli dei mercanti debbano giudicare esclusivamente le cause fra i mercanti ed in materia di mercanzie. Segretario Camillo Ziliol.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 325x445, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 179

174, class. 1.2.2.1-174
1595 gennaio 3; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1594. Circa reparationen pontium et murorum".
Ordine del doge Pasquale Ciconia con i capi del consiglio dei Dieci al podestà Girolamo Priolo e al capitano Giovanni Quirino di rispettare i privilegi cittadini circa la manutenzione e la riparazione delle mura cittadine. Segretario del consiglio dei Dieci Francesco Girardus.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 310x420, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 178

175, class. 1.2.2.1-175
1595 marzo 6; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"6 marzo 1595".
Ordine del doge Pasquale Ciconia al podestà Gerolamo Priolo, al capitano Giovanni Quirino e ai loro successori di rendere nota con le opportune forme la deliberazione presa con il senato di imporre alla Terra Ferma un sussidio di 100.000 ducati da pagarsi da parte di esenti e non, privilegiati e non, separati e non ad eccezione degli ecclesiastici, secondo la "compartita" fatta dai 7 savi. Tale sussidio deve essere pagato la prima metà entro tutto luglio, la seconda metà entro tutto ottobre con dono del 10% in caso di pagamento entro i termini e con pena del 10% in caso di ritardo. I rettori devono mandare le somme raccolte ai camerlenghi di comun. Segretario Giovanni Francesco Marchesin.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 310x420, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 180

176, class. 1.2.2.1-176
1595 marzo 18; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1595 18 marzo. Consoli di mercanti giudichino solo tra mercanti e cause di mercanzia".
Comunicazione del doge Pasquale Ciconia al podestà Girolamo de Priolis e ai suoi successori della deliberazione presa dalla quarantia civile nuova il 18 marzo con la quale si loda il precetto penale emesso il 19 luglio 1552 dal podestà Costantino de Priolis contro i consoli dei mercanti di Bergamo, circa le competenze di questi ultimi.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 354x457, leg. , latino
segnatura attuale: vol. 1, num. 181

177, class. 1.2.2.1-177
1595 settembre 9; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1595 9 settembre. Concessa alla Citta` l'elezione del custode delle carceri".
Comunicazione del doge Marino Grimano al podestà Girolamo Priolo e al capitano Giovanni a Lege della deliberazione presa dal senato con la quale si concede alla città di poter eleggere, appena scaduto il termine, il nuovo custode e capitano delle prigioni nella persona ritenuta più idonea, senza che i rettori possano influire nell'elezione. Segretario Bartolomeo Cominus.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 325x435, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 182

178, class. 1.2.2.1-178
1595 ottobre 21; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"21 ottobre 1595".
Comunicazione del doge Marino Grimano al podestà Girolamo Priolo e al capitano Giovanni a Lege e ai loro successori della deliberazione presa dal senato il 21 ottobre con la quale si elevano le competenze del podestà di Lovere e di Costa Volpino a giudicare nel civile fino alla somma di lire 350, a condannare nel penale fino a lire 50 i "casi criminali puri, et senza pericolo [...] anco in quelli che succedono di notte", a poter interporre "decreto nelli contrati de figlioli di minore età et di donne" fino alla somma di lire 1.000; si ordina inoltre che le nuove regole o statuti di quelle comunità debbano essere mostrati ai deputati di Bergamo ed avere la conferma dei rettori; che il podestà di Lovere e Costa Volpino possa decidere con i rettori di Bergamo le cause vertenti persone non abitanti nelle terre di Lovere e Costa Volpino ma "agitate" per occasione di contratti fatti in quella giurisdizione, esclusi gli abitanti di Bergamo e dei suoi corpi santi. Segretario Giovanni Carlo Scaramelli (1).
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 365x510, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 183
note:
(1). Copia in 99 R 16 f. 116r-116v.

179, class. 1.2.2.1-179
1596 febbraio 28; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1596 ultimo febbraio. Licenza d'archibugio a cavallieri di comune".1597???
Comunicazione del doge Marino Grimano al podestà Girolamo Priolo, al capitano Giovanni a Lege e ai loro successori della deliberazione presa dal consiglio dei Dieci il 28 febbraio con la quale si concede ai cavalieri di comun, presenti e futuri, di poter portare gli archibugi di misura fuori dalla città e non dentro, solo nel territorio bergamasco, quando sono in servizio e solo per il periodo in cui stanno in carica. Segretario del consiglio dei Dieci Celio Magno.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 310x425, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 184

180, class. 1.2.2.1-180
1596 luglio 18; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1596. Prorogatio datii traversini".
Comunicazione del doge Marino Grimano al podestà Girolamo Priolis, al capitano Giovanni a Lege e ai loro successori della deliberazione presa dal senato con la quale si conferma e proroga per altri tre anni a Bergamo la libertà di far transitare liberamente cereali per il territorio di Crema pagando il dazio del "traverso delle biave". Segretario Piero Pellegrini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x425, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 185

181, class. 1.2.2.1-181
1596 luglio 18; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1596. Prorogatio datii traversini".
Comunicazione del doge Marino Grimano al podestà e capitano di Crema Giovanni Mocenico della deliberazione presa dal senato con la quale si conferma e proroga per altri tre anni a Bergamo la libertà di far transitare liberamente cereali per il territorio di Crema pagando il dazio del "traverso delle biave". Segretario Piero Pellegrini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 305x445, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 186

182, class. 1.2.2.1-182
1597 dicembre 11; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"11 decembre 1597".
Ordine del doge Marino Grimano al podestà e capitano di Crema Nicolò Bono di appaltare il dazio del "traverso delle biave" affinché i bergamaschi possano far transitare liberamente cereali attraverso il territorio di Crema. Segretario Giovanni Battista Patavin.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 305x425, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 187

183, class. 1.2.2.1-183
1598 marzo 21; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"Pro traversini [...] impedimenta tollenda".
Ordine del doge Marino Grimano al podestà e capitano di Crema Nicolò Bono di liberare i bergamaschi incarcerati perché transitanti nel territorio di Crema con cereali, di restituire loro cose e animali senza nessuna gravezza e di concedere loro, per il futuro, il libero transito pagando il dazio del "traverso delle biave". Segretario Piero Pellegrini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 322x436, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 188

184, class. 1.2.2.1-184
1598 agosto 18; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1598 18 agosto. Estrazione di biave da Romagna e Abruzzo".
Comunicazione del doge Marino Grimano a tutti i destinatari della deliberazione presa dal collegio alle biave con la quale si concede per un anno ai bergamaschi di importare da "Romagna", "Regno" e "Abruzzo" 6.000 some di frumento pagando i soliti dazi e dando la nota dei padroni e marinai che si occuperanno del trasporto della merce. Segretario del collegio alle biave Alvise Querini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 320x430, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 189

185, class. 1.2.2.1-185
1599 marzo 18; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"Subsidium 1599".
Ordine del doge Marino Grimano al podestà Girolamo Cornelio e al capitano Giovanni Rainerio di rendere nota con le opportune forme la deliberazione presa dal senato il 17 marzo con la quale si impone alla Terra Ferma un sussidio di 100.000 ducati da pagarsi da parte di esenti e non esenti, privilegiati e non, separati e non ad eccezione degli ecclesiastici, secondo la compartita fatta dai 7 savi. Tale sussidio deve essere pagato la prima metà entro tutto luglio prossimo, la seconda metà entro tutto ottobre, col dono del 10% in caso di pagamento entro i termini e di aggravio dl 10% in caso di ritardo. Il podestà e il capitano devono mandare ai camerlenghi di comun le somme raccolte sotto pena di pagare il capitale piu` il 25% e di non poter andare a "capello" nel caso in cui non abbiano portato un bollettino al notaio deputato a tenere la nota dei debitori "a palazzo". Segretario Bartolomeo Comino.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 350x444, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 190

186, class. 1.2.2.1-186
1599 giugno 5; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Lettere di quarantia penali contro gli guastatori et dannificatori di beni della città".
Comunicazione del doge Marino Grimano al podestà Girolamo Cornelio e ai suoi successori della deliberazione presa dalla quarantia criminale il 5 giugno con la quale si ordina al podestà di emanare un proclama secondo il quale chiunque sia colto a fare danni ai beni siti nel territorio bergamasco oltre alle pene ordinarie sarà condannato a ripagare il danno, ad essere "squasso" da tre funi e a servire sulle navi triremi per tre anni consecutivi e, nel caso di malfattori inabili, donne o bambini, ad essere fustigato sulla pubblica piazza e ad essere bandito per dieci anni a una distanza di almeno 15 miglia e con una taglia di 100 lire, da prelevarsi dai loro beni.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 520x600, leg. , latino
segnatura attuale: vol. 1, num. 191

187, class. 1.2.2.1-187
1599 agosto 28; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"28 agosto 1549".
Comunicazione del doge Marino Grimano al podestà Marco Cornelio e ai suoi successori della deliberazione presa dal senato con la quale viene confermata e prorogata per altri tre anni a Bergamo la facoltà di poter far transitare cereali per il territorio di Crema secondo le condizioni dettate nella parte dell'11 febbraio 1587 (che concede la libertà di far transitare senza impedimento alcuno cereali provenienti da "stati alieni" pagando il dazio del "traverso delle biade"). Segretario Paolo [Ciera].
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 310x420, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 101

188, class. 1.2.2.1-188
1599 agosto 30; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"Prorogatio traversini 1599".
Comunicazione del doge Marino Grimano al podestà e capitano di Crema Marco Bragadino della deliberazione presa dal senato il 17 agosto con la quale si conferma e proroga per altri tre la liberta`di far transitare cereali per il territorio di Crema pagando il dazio del "traverso delle biave". Segretario Paolo Ciera.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 443x320, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 192

189, class. 1.2.2.1-189
1599 settembre 7; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1599. Sete non paghino dazio in tempo di fiera".
Comunicazione del doge Marino Grimano al podestà Girolamo Cornelio e al capitano Giovanni Rhenerio e ai loro successori di far rispettare la deliberazione presa il 17 gennaio 1597 secondo la quale durante la fiera di Sant'Alessandro le sete non siano sottoposte a dazio. Segretario Girardo Mannusio.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 305x420, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 193

190, class. 1.2.2.1-190
1599 dicembre 19; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"Rectores respondiant circa daccio animalium".
Ordine del doge Marino Grimano al podestà Marco Cornelio e al capitano Stefano Trivisano di soprassedere per 15 giorni, oltre la scadenza, dall'incanto del dazio degli animali e di inviare il parere richiesto sulla supplica presentata dalla città. Segretario Paolo Cieri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 320x430, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 32

191, class. 1.2.2.1-191
1600 maggio 13; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"13 maggio 1600".
Ordine del doge Marino Grimano con il senato al podestà Marco Cornelio e al capitano Stefano Trevisano di rendere nota con le opportune forme la deliberazione di imporre alla Terra Ferma un sussidio di 100.000 ducati da pagarsi da parte di esenti e non esenti, privilegiati e non, separati e non ad eccezione degli ecclesiastici, secondo la "compartita" fatta dai 7 savi. Tale sussidio deve essere pagato la prima metà entro tutto luglio, la seconda metà entro tutto ottobre col dono del 10% in caso di pagamento entro i termini e di aggravio del 10% in caso di ritardo. Il podestà e il capitano devono mandare ai camerlenghi di comun le somme raccolte sotto pena di pagare il capitale maggiorato del 25% e di non poter "andar a cappello" nel caso in cui non abbiano portato un bollettino al notaio deputato a tenere la nota dei debitori "a palazzo". Segretario Camillo Ziliol.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 287x490, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 194

192, class. 1.2.2.1-192
1600 giugno 10; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1600. Proroga mercato animali".
Comunicazione del doge Marino Grimano al podestà Marco Cornelio e al capitano Stefano Trevisano della deliberazione presa da "questo consilio" con la quale si proroga di altri cinque anni la "grazia" del 10 febbraio 1555 relativa alla facoltà di fare mercato, esente da dazio, di animali a piede tondo e a piede fesso, dovendo tale mercato aver luogo non più un giorno la settimana ma per quattro giorni consecutivi al mese. Segretario Girolamo Rannusio.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 270x505, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 196

193, class. 1.2.2.1-193
1600 luglio 23; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"26 luglio 1600".
Ordine del doge Marino Grimano con il senato al podestà Marco Cornelio e al capitano Stefano Trevisano di concedere ai Bergamo la facilitazione già concessa a Brescia di poter pagare il sussidio con le "doble e doppie di Spagna" in ragione di lire 16 soldi 16 l'una. Segretario Bartolomeo Comino.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 195x419, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 195

194, class. 1.2.2.1-194
1601 marzo 31; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"31 marzo 1601".
Ordine del doge Marino Grimano al podestà Marco Cornelio e al capitano Giovanni Andrea Venerio di rendere nota con le opportune forme la deliberazione di imporre alla Terra Ferma un sussidio di 100.000 ducati da pagarsi da parte di esenti e non, privilegiati e non, separati e non ad eccezione degli ecclesiastici secondo la "compartita" fatta dai 7 savi. Tale sussidio deve essere pagato la prima metà entro tutto luglio, la seconda metà entro tutto ottobre, col dono del 10% in caso di pagamento entro i termini. Il podestà e il capitano devono mandare ai camerlenghi di comun le somme raccolte sotto pena di pagare il capitale maggiorato del 25% e di non poter "andar a cappello" nel caso in cui non abbiano portato un bollettino al notaio deputato a tenere la nota dei debitori "a palazzo". Segretario Zaccaria Mosso.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 222x430, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 197

195, class. 1.2.2.1-195
1601 dicembre 1; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"Litterae suspendentes missionem oratorum".
Comunicazione del doge Marino Grimano al podestà Girolamo Bernardo e al capitano Giovanni Andrea Venerio della deliberazione presa con il senato con la quale li si invita a convocare il consiglio maggiore affinché questo annulli l'invio di
ambasciatori a Venezia. Segretario Zaccaria Mosso.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 360x620, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 198

196, class. 1.2.2.1-196
1602 marzo 16; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"Littere subsidii 1602".
Ordine del doge Marino Grimano al podestà Girolamo Bernardo e al capitano Giovanni Andrea Venerio di rendere nota con le opportune forme la deliberazione presa dal senato il 14 marzo con la quale si impone alla Terra Ferma un sussidio di 100.000 ducati da pagarsi da parte di esenti e non, privilegiati e non esclusi, separati e non ad eccezione degli ecclesiastici, secondo la "compartita" fatta dai 7 savi. Tale sussidio deve essere pagato la prima metà entro tutto luglio, la seconda metà entro tutto ottobre, col dono del 10%. Il podestà ed il capitano devono mandare ai camerlenghi di comun le somme raccolte sotto pena di pagare il capitale maggiorato del 25% e di non poter "andar a capello" nel caso in cui non abbiano portato un bollettino al notaio deputato a tenere la nota dei debitori "a palazzo". Segretario Bartolomeo Comino.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 345x410, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 199

197, class. 1.2.2.1-197
1602 giugno 11; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"Per transito di biave per il territorio di Brescia 1602".
Comunicazione del doge Marino Grimano al podestà Girolamo Bernardo e al capitano Giovanni Andrea Venerio dell'ordine inviato al capitano vicepodestà di Brescia, accluso in copia (mancante), di consentire il transito dei cereali diretti nel bergamasco attraverso il territorio di Brescia (1).
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 200x415, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 200
note:
(1). Copia in 99 R 16 f. 132v.

198, class. 1.2.2.1-198
1603 marzo 19; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"19 martii 1603. Comissio rectoribus trasmittendi processum factum iusta [...] Venetiarum".
Ordine del doge Marino Grimano al capitano vicepodestà Ermolao Nani di inviare a Venezia i capitoli, richiesti il 19 febbraio, formati da lui e dagli ultimi due rettori. Segretario Roberto Lio.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 280x384, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 201

199, class. 1.2.2.1-199
1603 giugno 3; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1643 3 giugno. Dazio del ducatone del vino all'uscida per terre aliene".
Comunicazione del doge Marino Grimano al capitano vicepodestà Ermolao Nani e ai suoi successori della deliberazione presa dal senato con la quale si estende fino a tutto dicembre 1603 la proibizione di esportare vini "in terre aliene", rimanendo ripristinata dopo tale termine la situazione ante 28 dicembre 1602; si concede ai rettori la facoltà di sospendere, previo avviso a Venezia, l'esportazione del vino in caso di straordinaria scarsezza. Segretario Bartolomeo Comino.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 253x430, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 202

200, class. 1.2.2.1-200
1605 aprile 30; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Subsidii 1605".
Ordine del doge Marino Grimano al podestà Tullio Contareno, al capitano Andrea Paruta e ai loro successori di rendere nota con le opportune forme la deliberazione presa dal senato con la quale si impone alla Terra Ferma un sussidio di 100.000 ducati da pagarsi da parte di esenti e non, privilegiati e non, separati e non ad eccezione degli ecclesiastici, secondo la "compartita" fatta dai 7 savi. Tale sussidio deve essere pagato la prima metà entro tutto luglio, la seconda metà entro tutto ottobre con dono del 10% in caso di pagamento entro i termini e di aggravio del 10% in caso di ritardo. Il podestà ed il capitano devono mandare ai camerlenghi di comun le somme raccolte sotto pena di pagare il capitale maggiorati del 25% e di non poter "andar a cappello" nel caso in cui non abbiano portato un bollettino al notaio deputato a tenere la nota dei debitori "a palazzo". Segretario Bartolomeo Comino.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 316x440, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 203

201, class. 1.2.2.1-201
1605 dicembre 17; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Prorogatio mercati animalium per annos quinque. 1605 decembris".
Comunicazione del doge Marino Grimano al podestà Francesco Diedo, al capitano Andrea Paruta e ai loro successori della deliberazione presa dal senato il 17 aprile con la quale si proroga di altri cinque anni la "grazia" del 10 giugno 1600 con cui si prorogava di cinque anni la facoltà di fare mercato, esente da dazio, di animali a piede tondo e a piede fesso, dovendo tale mercato aver luogo non più un giorno alla settimana, ma per quattro giorni consecutivi al mese in una settimana scelta dai rettori. Segretario Agostino Dolce.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 230x445, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 204

202, class. 1.2.2.1-202
1606 marzo 25; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Subsidii 1606".
Ordine del doge Leonardo Donato al podestà Francesco Diedo, al capitano Andrea Paruta e ai loro successori di rendere nota con le opportune forme la deliberazione presa dal senato con la quale si impone alla Terra Ferma un sussidio di 100.000 ducati da pagarsi da parte di esenti e non, privilegiati e non, separati e non ad eccezione degli ecclesiastici, secondo la "compartita" fatta dai 7 savi. Tale sussidio deve essere pagato la prima metà entro tutto luglio, la seconda metà entro tutto ottobre con dono del 10% in caso di pagamento entro i termini e di aggravio del 10% in caso di ritardo. Il podestà e il capitano devono mandare ai camerlenghi di comun le somme raccolte sotto pena di pagare il capitale maggiorato del 25% e di non poter "andar a cappello" nel caso in cui non abbiano portato un bollettino al notaio deputato a tenere i libri dei debitori "a palazzo". Segretario Zaccaria Ro[...].
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 252x443, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 205

203, class. 1.2.2.1-203
1606 settembre 7; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1606 6 settembre. Conferma l'accordio tra Città e Territorio sopra le tasse de genti d'arme".
Comunicazione del doge Leonardo Donato al podestà Nicolò Pizzamano, al capitano Francesco Quirino e ai loro successori della deliberazione presa dal senato il 6 settembre con la quale si conferma l'accordo (al quale deve essere dato lo stesso valore che se concluso dallo stesso senato) del 10 gennaio tra il comune di Bergamo ed i deputati del Territorio circa le contribuzioni della città al pagamento delle tasse delle genti d'arme. Segretario Pietro Bartoli.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 275x445, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 206

204, class. 1.2.2.1-204
1606 dicembre 2; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1606 2 dicembre. Supplica della Città per rinnovazione de Statuti".
Richiesta del doge Leonardo Donato al podestà Nicolò Pizzamano, al capitano Francesco Quirino e ai loro successori di fornire una opinione giurata, sottoscritta manu propria e da inviarsi a Venezia su una supplica, acclusa in copia (mancante), presentata a nome della città. Segretario Camillo Ziliol.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 220x395, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 207

205, class. 1.2.2.1-205
1607 settembre 4; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1607 3 septembris. Prorogatio traversini".
Comunicazione del doge Leonardo Donato al podestà Nicolò Pizzamano, al capitano Francesco Quirino e ai loro successori della deliberazione presa dal senato con la quale si conferma e proroga per altri cinque anni a Bergamo la libertà di far transitare cereali per il territorio di Crema secondo le condizioni dettate nella deliberazione 11 febbraio 1587 che concedeva la libertà di far transitare senza alcun impedimento cereali provenienti da "stati alieni" pagando il dazio del "traverso delle biave". Segretario Andrea Surian.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 299x490, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 208

206, class. 1.2.2.1-206
1607 settembre 4; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1607 3 septembris. Prorogatio per annos quinque traversini".
Comunicazione del doge Leonardo Donato al podestà e capitano di Crema Filippo Bono della deliberazione presa dal senato con la quale si conferma e proroga per altri cinque anni a Bergamo la libertà di far transitare cereali per il territorio di Crema secondo le condizioni dettate nella deliberazione 11 febbraio 1587 che concedeva la libertà di far transitare senza alcun impedimento cereali provenienti da "stati alieni" pagando il dazio del "traverso delle biave". Segretario Andrea Surian.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 250x445, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 209

207, class. 1.2.2.1-207
1607 settembre 26; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1607 27 settembre. Contro grassinari".
Ordine del doge Leonardo Donato al podestà Nicolò Pizzamano e al capitano Francesco Quirino di intimare ai grassinari di "dir et dedur quanto intendono" circa le presunte novità che lamentano a loro svantaggio nel comperare grassine e di inviare l'informazione così raccolta a Venezia. Segretario Paolo Ciera.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 250x445, leg. , volgare, danni: tarli
segnatura attuale: vol. 2, num. 210

208, class. 1.2.2.1-208
1607 dicembre 12; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1607 12 decembris. Pro traversini et restitutione".
Ordine del doge Leonardo Donato con il senato al podestà e capitano di Crema Filippo Bono di rilasciare i cereali ed i cavalli sequestrati nei giorni precedenti senza che le persone che li conducevano nel territorio di Bergamo abbiano a patire spese o gravezze; di permettere il transito di ogni sorta di cereali una volta che si sia pagato il dazio; di incantare il dazio del "traverso delle biave" secondo i soliti capitoli seguendo quanto disposto dalla deliberazione del 29 settemcre 1602. Segretario Giacomo Vend[ramin].
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 260x435, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 211

209, class. 1.2.2.1-209
1608 luglio 30; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1608 30 luglio. Ressiduo di donativo per Palma Nuova".
Sollecitazione del doge Leonardo Donato al podestà Vincenzo Barocio e al capitano Marco Gussono a versare il saldo pari a circa 1.000 ducati degli 8.000 donati da Bergamo nel 1594 per la fabbrica di Palmanova. Segretario Gi[rolamo] Vico.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 234x445, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 212

210, class. 1.2.2.1-210
1609 gennaio 31; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1609 ultimo gennnaio M(ore) V(eneto). Per il fossato bergamasco contro quelli di Romano".
1610???
Comunicazione del doge Leonardo Donato al podestà Vincenzo Baroci, al capitano Marco Gussono e ai loro successori della deliberazione presa dal "collegio nostro habente auctoritatem a senatu" con la quale si taglia ed annulla in quanto concluso senza la partecipazione ed il consenso "nostro" lo strumento di affitto concluso da quelli di Romano e gli agenti del conte "ovvero marchese" Renato Boromeo; si annullano le affittanze concluse da quelli di Romano o di Fara o da altri con persone estere senza "nostra" licenza; si tolgono tutte le innovazioni fatte nel fossato bergamasco ripristinando tutto in integrum, vigendo il divieto di deviare le acque che devono scorrere come prima delle innovazioni; si pongono sotto la direzione dei rettori tutte le operazioni di ripristino; si concedono a quelli di Romano patronia sulle acque scolatie e altre (del territorio di Romano) che avevano prima, con facoltà di poterle affittare a sudditi di Venezia e solo nel caso in cui non ne trovassero a persone estere, previa però licenza da parte di Venezia; si considerano nulli gli strumenti di affitto conclusi da altri sudditi di Venezia, che possiedono acque, con persone estere, se senza previa licenza da parte di Venezia. Segretario Marco Otthobon.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 292x505, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 213

211, class. 1.2.2.1-211
1610 marzo 5; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Subsidium 1610".
Ordine del doge Leonardo Donato al podestà Vincenzo Barocio, al capitano Marco Gussono e ai loro successori di rendere nota con le opportune forme la deliberazione presa dal senato il 27 febbraio con la quale si impone alla Terra Ferma un sussidio di 100.000 ducati da pagarsi da parte di esenti e non, privilegiati e non, separati e non ad eccezione degli ecclesiastici, secondo la "compartita" fatta dai 7 savi. Tale sussidio deve essere pagato la prima metà entro tutto luglio, la seconda metà entro tutto ottobre con dono del 10% in caso di pagamento entro i termini e di aggravio del 10% in caso di ritardo. Il podestà ed il capitano devono mandare ai camerlenghi di comun le somme raccolte sotto pena di pagare il capitale maggiorato del 25% e di non poter "andar a capello" nel caso in cui non abbiano portato un bollettino al notaio deputato a tenere la nota dei debitori "a palazzo". Segretario Camillo Ziliol.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 246x545, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 214

212, class. 1.2.2.1-212
1610 giugno 5; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1610 5 giugno. Cerca il pagamento delle tasse de genti d'arme".
Comunicazione del doge Leonardo Donato al podestà Giulio Contareno, al capitano Marco Dandolo e ai loro successori della deliberazione presa dal senato con la quale si concede (nonostante quanto disposto il 13 agosto 1609) alle città di Bergamo e di Brescia ed ai loro territori di poter eseguire i pagamenti delle tasse così delle genti d'arme come degli stipendiati "giusta il solito et osservato antico costume loro", pagando però con oro e monete non proibite dalla legge. Segretario Agostino Dolce.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 275x505, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 215

213, class. 1.2.2.1-213
1610 ottobre 14; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Conferma mercato animali".
Comunicazione del doge Leonardo Donato al podestà Giulio Contareno, al capitano Marco Dandolo e ai loro successori della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga per altri cinque anni della "grazia" di fare mercato, esente da dazio, di animali a piede tondo e a piede fesso per quattro giorni consecutivi dal primo lunedì di ogni mese. Segretario Andrea Surian.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 205x445, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 216

214, class. 1.2.2.1-214
[1611 gennaio 29]; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1610. Proroga del sussidio".
Ordine del doge Leonardo Donato al podestà Giulio Contareno e al capitano Marco Dandolo di far sapere al camerlengo di Bergamo, il quale pretende che la penale prevista per il ritardo nel pagamento della prima rata del sussidio venga versata insieme alla seconda, di non usare contro i debitori nessuna novità fino ad altro ordine del senato (1). Segretario Agostino Dolce.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 240x470, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 217
note:
(1). La datazione è stata fatta sulla base dell'indizione (indizione IX=1611), non essendo possibile basarsi sui nomi del doge e dei rettori. D'altro canto era tipico non indicare il mese in gennaio.

215, class. 1.2.2.1-215
1611 giugno 30; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Subsidii 1611".
Ordine del doge Leonardo Donato al podestà Giulio Contareno, al capitano Marco Dandolo e ai loro successori di rendere nota con le opportune forme la deliberazione presa dal senato il 29 giugno con la quale si impone alla Terra Ferma un sussidio di 100.000 ducati da pagarsi da parte di esenti e non, privilegiati e non, separati e non ad eccezione degli ecclesiastici, seconda la "compartita" fatta dai 7 savi. Tale sussidio deve essere pagato la prima metà entro tutto luglio, la seconda metà entro tutto ottobre con dono del 10% in caso di pagamento entro i termini e di aggravio del 10% in caso di ritardo. Il podestà e il capitano devono mandare ai camerlenghi di comun le somme raccolte sotto pena di pagare il capitale maggiorato del25% e di non poter "andar a capello" nel caso in cui non abbiano portato un bollettino al notaio deputato a tenere la nota dei debitori "a palazzo". Segretario Antonio Maria Vincenti.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 250x446, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 219

216, class. 1.2.2.1-216
1611 settembre 5; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Prorogatio subsidii 1611".
Comunicazione del doge Leonardo Donato al podestà Giulio Contareno e al capitano Marco Dandolo della deliberazione presa con il senato con la quale si proroga, con la concessione del dono del 10%, a tutto novembre il pagamento della metà del sussidio; si dichiara di non voler innovare l'antico uso di poter pagare la prima rata entro il termine della seconda mantenendo il dono del 10%, facendo riferimento per quanto attiene all'esecuzione del pagamento alla parte del senato del 29 giugno. Segretario Agostino Dolce.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 215x410, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 220

217, class. 1.2.2.1-217
1612 gennaio 28; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Pro traversino incantando. 28 ianuarii 1611".
Comunicazione del doge Leonardo Donato al podestà Pietro Paolo Batalea e al capitano Marco Dandolo di aver rinnovato l'ordine al podestà e capitano di Crema di far incantare senza ulteriori ritardi il dazio del "traverso delle biave". Segretario Roberto Lio.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 196x405, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 218
note:

218, class. 1.2.2.1-218
1612 settembre 20; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1612 20 settembre. Biave per Bergamo passino liberamente per Crema".
Comunicazione del doge Marco Antonio Memo al podestà Pietro Paolo Battalea, al capitano Alvise Mocenigo e ai loro successori della deliberazione presa dal senato con la quale si conferma e proroga per altri cinque anni a Bergamo la libertà di poter far transitare cereali per il territorio di Crema pagando il dazio del "traverso delle biave". Segretario Antonio Maria Vincenti.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 232x444, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 221

219, class. 1.2.2.1-219
1612 settembre 20; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1612 20 settembre. Dazio del traversino per il territorio di Crema sopra biave verso Bergamo".
Comunicazione del doge Marco Antonio Memo al podestà e capitano di Crema Pietro Capello della deliberazione presa dal senato con la quale si conferma e proroga per altri cinque anni a Bergamo la libertà di poter far transitare cereali per il territorio di Crema pagando il dazio del "traverso delle biave". Segretario Antonio Maria Vincenti.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 240x445, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 222

220, class. 1.2.2.1-220
1612 novembre 11; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"11 novembris 1612. Prorogatio subsidii".
Comunicazione del doge Marco Antonio Memo al podestà Pietro Paolo Battalea e al capitano Alvise Mocenigo della deliberazione presa con il senato il 10 novembre con la quale si proroga, con la concessione del dono del 10%, il pagamento del sussidio al prossimo 15 dicembre. Segretario Roberto Lio.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 185x447, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 223

221, class. 1.2.2.1-221
1615 ottobre 8; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1615 8 ottobre. Camerlenghi non concedano termini a debitori de dazii".
Comunicazione del doge Marco Antonio Memo al podestà Eustachio Balbi e al capitano Zaccaria Cabrieli della deliberazione presa dal senato con la quale si vieta ai camerlenghi di Bergamo di concedere in futuro proroghe e "abilità di tempo" ai daziari debitori di rate scadute, pena l'essere considerati debitori al posto dei daziari ed il non poter "andar a
capello" se privi della fede, rilasciata dai ministri di camera, di non aver concesso proroghe. Segretario Marco Antonio Padavin.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 195x445, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 224

222, class. 1.2.2.1-222
1617 agosto 25; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Circa il riscuoter il sussidio".
Comunicazione del doge Giovanni Bembo al podestà e vicecapitano Bernardo Valerio della deliberazione presa con il senato di avvisare i camerlenghi di riscuotere il sussidio secondo l'uso vigente, cioè con il dono del 10%, per tutta la seconda rata da pagarsi entro tutto ottobre. Segretario Marco Otthobon.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 164x446, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 225

223, class. 1.2.2.1-223
1618 giugno 22; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"22 iunii 1618. Instantia civitatis facta ut exibeat pecuniis oblata Principi belli causa".
Ordine del doge Antonio Priolo con il senato al podestà e vicecapitano Zaccaria Grimano, dopo aver ringraziato per il denaro promesso da Bergamo per far fronte alla guerra in corso, di provvedere insieme ai deputati ed al consiglio cittadino ad adempiere alla promessa fatta, dandone poi avviso a Venezia. Segretario Marco Otthobon.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 244x467, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 226

224, class. 1.2.2.1-224
1618 dicembre 5; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1618 5 dicembre. Proroga di sussidio".
Invito del doge Antonio Priolo al capitano Giovanni Vendramino di ordinare "a chi spetta" di considerare versata, senza dover incorrere in penale ma con il dono del 10%, la rata del sussidio pagata entro il passato mese di novembre, in quanto una disposizione di proroga in tal senso non si era avuta solo perchè mancante il numero legale in senato. Segretario Agostino Dolce.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 201x470, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 227

225, class. 1.2.2.1-225
1619 marzo 23; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Circa la riforma del consiglio 1619".
Comunicazione del doge Antonio Priolo al podestà Zaccaria Grimano, al capitano Giovanni Vendrameno e ai loro successori della deliberazione presa dal "collegio nostro habente auctoritatem a senatu" con la quale si approvano e confermano i capitoli sulla "regolazione" del consiglio di Bergamo, modificando però il capitolo sulla elezione del consiglio da biennale ad annuale e con il rispetto della solita contumacia. Segretario Agostino Dolce.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 250x465, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 228

226, class. 1.2.2.1-226
1619 ottobre 18; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Invio del doge Antonio Priolo al podestà Nicolò Gussono di copia (mancante) dell'ordine inviato al podestà e capitano di Crema di incantare il dazio del "traverso delle biave" così da permettere il transito di "formenti forestieri" nel territorio di Crema. Segretario Marco Antonio Padavin.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 196x400, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 229

227, class. 1.2.2.1-227
1620 maggio 8; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Formenta et altre biave possano comperarsi ed incettarsi su mercati di Bergamo et Romano".
Comunicazione del doge Antonio Priolo al podestà Nicolò Gussono, al capitano Giacomo Suriano e ai loro successori della deliberazione presa dal "collegio nostro habente auctoritatem a senatu" con la quale si dà l'interpretazione autentica di un capitolo del proclama emanato dal podestà Nicolò Gussono il 23 settembre 1619, in virtù del quale chiunque può comperare liberamente nei mercati di Bergamo e di Romano, anche per "incanevar" (1), biave forestiere e non senza alcuna obbligazione. Segretario Alessandro Busenello.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 266x465, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 230
note:
(1). Porre in caneva.

228, class. 1.2.2.1-228
1620 luglio 17; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1620 17 luglio. Estrazione de vini col dazio ducatone".
Comunicazione del doge Antonio Priolo al podestà Nicolò Gussono, al capitano Giacomo Suriano e ai loro successori della deliberazione presa dal senato con la quale si permette nuovamente l'esportazione dei vini in terre "aliene" dietro pagamento del dazio del ducatone (1) e di soldi 20 per mastello (2); si ordina ai rettori di incantare il dazio del ducatone e "l'aggiunto"; si fa cessare il dazio di soldi 4 per brenta che era stato introdotto in sostituzione del dazio del ducatone; si ordina ai futuri rettori, in caso di straordinaria scarsezza di vino nel territorio di Bergamo, di darne avviso a Venezia così da poter sospendere la presente deliberazione o poter prendere le opportune decisioni. Segretario Alessandro Busenello.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 314x485, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 231
note:
(1). Pari a 10 soldi per brenta ex deliberazioni del 1571 e del 3 giugno 1603.
(2). Ex deliberazione del 13 maggio 1617.

229, class. 1.2.2.1-229
1620 novembre 21; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Regolazione del consiglio della Città".
Comunicazione del doge Antonio Priolo al podestà Gerolamo Bragadeno, al capitano Giacomo Suriano e ai loro successori della deliberazione presa dal senato con la quale si riporta, in deroga a quanto disposto il 23 marzo 1619, a cento il numero dei membri del consiglio maggiore, dovendo essere applicate circa la "ribalotazione" e la contumacia le norme anteriori al 23 marzo 1619. Segretario Alessandro Busenello.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 290x395, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 232

230, class. 1.2.2.1-230
1621 aprile 17; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1621. Per processi criminali".
Richiesta del doge Antonio Priolo a Donato Mauroceno, ai collegi, ai giudici, agli avvocati e inquisitori in Terra Ferma e Istria di fornire una opinione giurata, sottoscritta manu propria e da inviarsi a Venezia con "cavallaro o altra persona publica" su una supplica, acclusa in copia (mancante), presentata dalla città. Segretario Piero Darduin.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 221x443, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 233

231, class. 1.2.2.1-231
1621 agosto 2; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"[...] sia fatta autorità sopra i decreti de sindaci inquisitori in Terra Ferma [...]".
Comunicazione del doge Antonio Priolo al podestà Gerolamo Bragadeno e al capitano Giacomo Suriano della deliberazione presa dalla quarantia civil vecchia con la quale si ordina di osservare, in attesa della decisione relativa alla supplica presentata dal comune di Bergamo il 17 aprile, gli ordini dei sindaci inquisitori in Terra Ferma.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 225x355, leg. , latino
segnatura attuale: vol. 2, num. 234

232, class. 1.2.2.1-232
1621 agosto 28; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Comunicazione del doge Antonio Priolo al podestà Gerolamo Bragadeno, al capitano Giacomo Suriano e ai loro successori della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga, con la concessione del dono del 10%, a tutto dicembre l'intero pagamento del sussidio che Bergamo avrebbe dovuto pagare in due rate con scadenza ad agosto ed ottobre. Segretario Bartolomeo Comino.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 264x394, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 235

233, class. 1.2.2.1-233
1621 ottobre 8; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Erettione della piazza de cambi 1621".
Comunicazione del doge Antonio Priolo al podestà Gerolamo Bragadeno, al capitano Alvise Mocenigo e ai loro successori della deliberazione presa dal senato con la quale si consigliano i rettori ed i V savi alla mercanzia di prorogare per altri dieci anni la concessione dell'erezione in Bergamo di una piazza dei cambi reali, osservando al riguardo quanto disposto nei capitoli del 1591 ai quali i rettori devono aggiungere i due seguenti: 1. "che non si possa dar a cambio con la ricorsa sotto titolo di cambio libero" se non da Bergamo a Piacenza e viceversa;
2. che non si possa aver nessun pegno a cauzione del creditore per denari dati a cambio. Segretario Agostino Dolce.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 235x505, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 236

234, class. 1.2.2.1-234
1621 novembre 30; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1621 30 novembris. Officia distribuantur a civitate contra collegium notariorum".
Comunicazione del doge Antonio Priolo al podestà Gerolamo Bragadeno, al capitano Alvise Mocenico e ai loro successori della deliberazione presa dal senato con la quale si rigettano le istanze presentate dal collegio dei notai di Bergamo volte a conferire a detto collegio l'elezione, la distribuzione e l'esercizio di tutti gli uffici sia civili che criminali. Segretario Alessandro Busenello.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 250x505, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 237

235, class. 1.2.2.1-235
1622 agosto 4; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1622 4 agosto. Non siano attesi suffragi di Venezia che sospendono atti de giudici alle vittoa[rie]".
Ordine del doge Antonio Priolo con il senato al podestà Francesco Quirino e al capitano Alvise Mocenico di non obbedire nè permettere che altri obbediscano alle lettere di sospensione di esecuzione emanate da uffici o magistrati veneziani in materia di vettovaglie, in virtù del privilegio con cui è regolata la competenza dei tre giudici delle vettovaglie. Segretario Alvise Quirini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 202x441, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 238

236, class. 1.2.2.1-236
1622 ottobre 11; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1622 11 ottobre. Doppi di seta non paghino dazio se non per mezza seta".
Comunicazione del doge Antonio Priolo al podestà Francesco Quirino, al capitano Alvise Mocenico e ai loro successori della deliberazione presa dal senato con la quale si vieta, scaduta la presente condotta, ai conduttori del dazio della trattura della seta di pretendere o esigere per i doppi (che sono mezza seta) più della metà del dazio della seta, non potendo essere costretti ad ulteriori pagamenti quanti avranno già pagato questa metà. Segretario Agostino Vianuolo.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 233x505, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 239

237, class. 1.2.2.1-237
1623 maggio 16; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Impositione di sussidio 1623".
Ordine del doge Antonio Priolo al podestà Francesco Quirino, al capitano Sebastiano Bernardo e ai loro successori di rendere nota con le opportune forme la deliberazione presa dal senato con la quale si impone alla Terra Ferma un sussidio di 100.000 ducati da pagarsi da parte di esenti e non, privilegiati e non, separati e non ad eccezione degli ecclesiastici, secondo la "compartita" fatta dai 7 savi. Tale sussidio deve essere pagato la prima metà entro tutto luglio, la seconda metà entro tutto ottobre con dono del 10% in caso di pagamento entro i termini e di aggravio del 10% in caso di ritardo. Il podestà ed il capitano devono mandare ai camerlenghi di comun le somme raccolte sotto pena di pagare il capitale maggiorato del 25% e di non poter "andar a capello" nel caso in cui non abbiano portato un bolletino al notaio deputato a tenere la nota dei debitori "a palazzo". Segretario Alessandro Busenello.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 215x441, leg.
, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 240

238, class. 1.2.2.1-238
1623 settembre 9; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1623 9 settembre. Creation del duce Francisco Contarini".
Comunicazione di Francesco Contareno al podestà Giovanni Pisano e al capitano Sebastiano Bernardo della propria elezione alla carica di doge in luogo del defunto Antonio Priolo; ordine di emanare un editto che preveda i consueti tre giorni di festa; ordine con il senato di osservare il decreto sull'invio a Venezia di ambasciatori che si congratulino della elezione. Segretario Antonio Maria Vincenti.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 245x397, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 241

239, class. 1.2.2.1-239
1624 aprile 16; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1624 16 aprile. Conferma del mercato delli animali".
Comunicazione del doge Francesco Contareno al podestà Giovanni Pisano, al capitano Sebastiano Bernardo e ai loro successori della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga, alle medesime condizioni, per altri dieci anni la "concessione" di fare mercato, esente da dazio, di animali a piede tondo e a piede fesso per quattro giorni consecutivi al mese. Segretario Alessandro Busenello.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 227x388, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 242

240, class. 1.2.2.1-240
1624 maggio 4; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1624 4 maggio. Rettori non conducano assessori fra loro parenti".
Comunicazione del doge Francesco Contareno al podestà Giovanni Pisano, al capitano Sebastiano Bernardo e ai loro successori della deliberazione presa dal senato con la quale si vieta di condurre nel reggimento di Bergamo assessori e cancellieri tra loro parenti o affini fino al 3° grado incluso. Segretario Agostino Vianuolo.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 230x443, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 243

241, class. 1.2.2.1-241
1624 settembre 26; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1624. Proroga subsidii".
Comunicazione del doge Francesco Contareno al podestà Giovanni Pisano, al capitano Bertuccio Valerio e ai loro successori della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga, con la concessione del dono del 10%, a tutto dicembre l'intero pagamento del sussidio che Bergamo avrebbe dovuto pagare in due rate con scadenza ad agosto ed ottobre. Segretario Alvise Quirini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 215x436, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 244

242, class. 1.2.2.1-242
1625 giugno 5; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1625 5 giugno. Proroga della fiera".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelio al podestà Francesco Zeno, al capitano Bertuccio Valerio e ai loro successori della deliberazione presa dal senato con la quale si concede il permesso, per la durata di dieci anni, di poter tenere nel mese di agosto nel prato di S. Alessandro nei quattro giorni antecedenti e nei quattro successivi la festa di S. Alessandro una fiera libera da ogni dazio e gabella; si concede ai rettori la libertà di prolungare di ulteriori quattro giorni detta fiera, con pagamento di metà del consueto dazio; si ordina ai rettori, nel momento in cui incanteranno i dazi nei seguenti dieci anni, di incantarli con condizione di "far la fiera nel modo sopradetto". Segretario Alvise Querini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 230x445, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 245

243, class. 1.2.2.1-243
1625 agosto 28; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1625. Proroga sussidio".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelio al podestà Francesco Zeno, al capitano Bertuccio Valerio e ai loro successori della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga, con la concessione del dono del 10%, a tutto dicembre l'intero pagamento del sussidio che Bergamo avrebbe dovuto pagare in due rate con scadenza ad agosto e ottobre. Segretario Giulio Priuli.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 208x468, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 246

244, class. 1.2.2.1-244
1625 novembre 22; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1625 22 novembre. Per ambasciatori della Città per l'elezione del serenissimo doge Giovanni Cornaro".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelio al podestà Francesco Zeno e al capitano Bertuccio Valerio che gli ambasciatori potranno attendere la buona stagione per recarsi a Venezia per congratularsi della sua elezione a doge. Segretario Cristoforo Suriano.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 209x465, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 247

245, class. 1.2.2.1-245
1626 maggio 7; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1626 6 maggio. Siano aggiustate le strade [... ...] circa ciò suffragi se non compita l'opera".
Ordine del doge Giovanni Cornelio con il senato al podestà Francesco Zeno, al capitano Bartolomeo Mauro e ai loro successori di non interrompere in nessun modo e con nessun pretesto la sistemazione delle strade e l'esazione del denaro dovuto a tale scopo, ferma restando in materia di strade la possibilità di appello a Venezia ma non quella di ottenere la sospensione dell'esecuzione della sentenza di primo grado. Segretario Alvise Querini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 240x465, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 248

246, class. 1.2.2.1-246
1626 luglio 5; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"5 iulii 1626. Rectores respondeant supra suplicatione porecta per civitatem".
Richiesta del doge Giovanni Cornelio al podestà Nicolò Donato e al capitano Bartolomeo Mauro di fornire una opinione giurata, sottoscritta manu propria e da inviarsi a Venezia " su una supplica, acclusa in copia (mancante), presentata a nome della città. Segretario Giulio Priulo.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 189x464, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 250
note:

247, class. 1.2.2.1-247
1626 settembre 5; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1626. Sussidio".
Ordine del doge Giovanni Cornelio al podestà Nicolò Donato, al capitano Bartolomeo Mauro e ai loro successori di rendere nota con le opportune forme la deliberazione del senato con la quale si impone un sussidio di 100.000 ducati alla Terra Ferma da pagarsi da parte di esenti e non, privilegiati e non, separati e non ad eccezione degli ecclesiastici, secondo la "compartita" fatta dai 7 savi. Tale sussidio deve essere pagato la prima metà entro tutto novembre, la seconda metà entro tutto gennaio con dono del 10% in caso di pagamento entro i termini e di aggravio del 10% in caso di ritardo. Il podestà e il capitano devono mandare ai camerlenghi di comun le somme raccolte sotto pena di pagare il capitale maggiorato del 25% e di non poter "andar a capello" nel caso in cui non abbiano portato un bollettino al notaio deputato a tanere la nota dei debitori "a palazzo". Segretario Ottaviano Medici.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 185x435, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 249
note:
vol. 2, num. 249

248, class. 1.2.2.1-248
1627 marzo 15; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1627 15 marzo. Accettata supplica della Città contro monastero di S. Paolo d'Argon".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelio al podestà Nicolò Donato, al capitano Bartolomeo Mauro e ai loro successori
della deliberazione presa dal "collegio nostro" con la quale si accetta la supplica presentata dal comune di Bergamo nella causa contro il monastero di S. Paolo d'Argon. Segretario Antonio Maria Vincenti.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 268x505, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 252

249, class. 1.2.2.1-249
1627 agosto 6; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1627. Proroga sussidio".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelio al podestà Nicolò Donato, al capitano Francesco Duodo e ai loro successori della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga, con la concessione del dono del 10%, il pagamento del sussidio al prossimo dicembre. Segretario Valerio Antelmi.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 181x440, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 253

250, class. 1.2.2.1-250
1628 febbraio 24; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1627 24 febbraio. Siano fatti novi censi a minor agravio per estinguer li vechi".
Permesso del doge Giovanni Cornelio con il senato al podestà Giulio Valerio e al capitano Francesco Duodo di contrarre nuovi censi a minore interesse solo al fine di estinguere i debiti precedenti che gravano maggiormente sulla città. Segretario Ottaviano Medici.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 221x500, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 251

251, class. 1.2.2.1-251
1628 giugno 23; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1628 28 giugno. Circa pigliar danari ad interesse per milizia".
Ordine del doge Giovanni Cornelio con il senato al podestà Giulio Valerio e al capitano Francesco Duodo di esortare i deputati della città a riscuotere le taglie e, in caso di insuccesso, a chiedere il permesso di prendere denaro a livello o a censo comunicando la quantità, l'interesse e la durata desiderati invece di continuare a prendere denari a censo o a livello per pagare gli alloggi delle milizie o per far fronte ad altre spese, non preoccupandosi nè di riscuotere le taglie imposte nè di utilizzare bene a tal fine quelle che hanno riscosso. Segretario Cristoforo Suriano.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 283x502, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 255

252, class. 1.2.2.1-252
1628 luglio 1; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Impositione del sussidio 1628".
Ordine del doge Giovanni Cornelio al podestà Giulio Valerio, al capitano Francesco Duodo e ai loro successori di rendere nota con le opportune forme la deliberazione presa dal senato con la quale si impone alla Terra Ferma un sussidio di 100.000 ducati da pagarsi da parte di esenti e non, privilegiati e non, separati e non ad eccezione degli ecclesiastici, secondo la "compartita" fatta dai 7 savi. Tale sussidio deve essere pagato la prima metà entro tutto agosto, la seconda metà entro tutto ottobre con dono del 10% in caso di pagamento entro i termini e di aggravio del 10% in caso di ritardo. Il podestà e il capitano devono mandare ai camerlenghi di comun le somme raccolte sotto pena di pagare il capitale il capitale maggiorato del 25% e di non poter "andar a capello" nel caso in cui non abbiano portato un bollettino al notaio deputato a tenere la nota dei debitori "a palazzo". Segretario Alessandro Busenello.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 195x446, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 256

253, class. 1.2.2.1-253
1628 ottobre 13; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1628 13 ottobre. Commissione a rettori d'informar sopra il contagio".
Ordine del doge Giovanni Cornelio con il senato al podestà Giulio Valero ed al capitano cavaliere Marco Antonio Mauroceno di comunicare tutti i successi sul contagio non solo al senato ma anche ai provveditori alla sanità, al fine di procedere alla più ampia diffusione di informazioni utili. Segretario Agostino Dolce.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 242x433, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 258

254, class. 1.2.2.1-254
1628 ottobre 24; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1628. Per libera condotta di biave nel territorio bergamasco".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelio al podestà Giulio Valerio, al capitano cavalier Marco Antonio Mauroceno e al provisore Pietro Foscari di aver scritto al provveditore generale in Terra Ferma di togliere i "capelletti" che impediscono il passaggio di cereali dal milanese e di concedere alla città licenza di poter prendere ad interesse 20.000 ducati per acquistare cereali. Segretario Alessandro Busenello.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 237x433, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 259

255, class. 1.2.2.1-255
1628 ottobre 31; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Concessione di [tor] ducati 20 mila per investirli in grani 1628".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelio al podestà Giulio Valerio, al capitano cavalier Marco Antonio Mauroceno e al provisore Pietro Foscari della deliberazione presa dal senato il 24 ottobre con la quale si concede alla città licenza di poter prendere ad interesse fino a 20.000 ducati per acquistare cereali forestieri. Segretario Alessandro Busenello.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 237x433, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 260

256, class. 1.2.2.1-256
1628 novembre 2; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1628. Proroga sussidio".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelio al podestà Giulio Valerio, al capitano cavalier Marco Antonio Mauroceno e ai loro successori della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga, con la concessione del dono del 10%, il pagamento del sussidio al prossimo dicembre.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 217x438, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 261

257, class. 1.2.2.1-257
1628 novembre 11; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1628 11 novembre. Libero transito di biave per bresciano a Bergamo".
Ordine del doge Giovanni Cornelio al senato al podestà di Brescia Francesco Zeno di togliere gli impedimenti che impediscono il passaggio di cereali verso Bergamo. Segretario Marco Antonio Padavin.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 200x435, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 262

258, class. 1.2.2.1-258
1628 dicembre 5; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Che sia affittato il dacio del traversino comissione al podestà di Crema 1528".
Ordine del doge Giovanni Cornelio I al senato al podestà Giulio Valerio e al capitano Marco Antonio Mauroceno di comportarsi come nella città di Crema circa l'introduzione delle "obbligate consegne de formenti", imponendo il dazio del "traverso delle biave" come di consueto. Segretario Marco Antonio Padavin.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x440, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 52

259, class. 1.2.2.1-259
1629 novembre 3; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1629. Sussidio proroga".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelio al podestà Giovanni Grimano, al capitano cavalier Marco Antonio Mauroceno e ai loro successori della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga, con la concessione del dono del 10%, il pagamento del sussidio al prossimo febbraio. Segretario Agostino Vianuolo.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 231x435, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 263

260, class. 1.2.2.1-260
1629 dicembre 29; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1629 29 decembris. Solutio datii traversini per territorium cremense pro bladis".
Comunicazione dei "consiliarii rectores" al podestà Giovanni Grimano, al capitano cavalier Marco Antonio Mauroceno e ai loro successori della deliberazione presa dal senato il 26 dicembre con la quale si conferma e proroga per altri cinque anni a Bergamo la libertà di poter far transitare cereali per il territorio di Crema pagando il dazio del "traverso delle biave". Segretario Giovanni Ambrogio Sarotti.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 267x433, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 264

261, class. 1.2.2.1-261
1630 marzo 9; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Citatoria contro il Territorio per causa delle carette".
Ordine del doge Nicolò Contareno al podestà Giovanni Grimano e al capitano cavalier Marco Antonio Mauroceno di citare i legittimi rappresentanti del Territorio affinchè, entro otto giorni dalla citazione, si presentino o inviino un procuratore nel "collegio nostro" per discutere la causa in materia di "carette". Segretario Agostino Franceschi.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 208x498, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 265

262, class. 1.2.2.1-262
1630 marzo 16; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1630 16 marzo. Fabrica d'infermaria nelle prigioni".
Comunicazione del doge Nicolò Contareno al podestà Giovanni Grimano della sua decisione di concorrere alla fabbrica del carcere permettendo che ci si possa servire del retrocamera del "corpo di guardia di piazza" (rimanendo però l'alloggio di questo capace di ospitare circa 100 soldati) per allestire una infermeria. Segretario Giovanni Francesco Pauluzzi.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 200x437, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 266

263, class. 1.2.2.1-263
1630 marzo 22; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1630 22 martii. Litterae citationis contra comitem Hectorem Martinenghum".
Ordine del doge Nicolò Contareno al podestà Giovanni Grimano, al capitano Marco Antonio Mauroceno e ai loro successori di citare (e poi dare avviso della avvenuta esecuzione) il conte Ettore Martinengo affinchè, entro otto giorni dalla citazione, si presenti o invii un procuratore dinanzi ai capi del consiglio dei Dieci. Segretario Cristoforo Suriano.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 215x470, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 267

264, class. 1.2.2.1-264
1630 maggio 25; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"25 maii 1630. Libertas data civitati accipiendi scutos 6.000 ad centum".
Comunicazione del doge Nicolò Contareno al podestà Giovanni Grimano, al capitano Marco Antonio Zeno e ai loro successori della deliberazione presa dal senato con la quale si concede il permesso di poter prendere a livello francabile 6.000 ducati, utilizzandone subito 3.000 per estinguere i debiti contratti, e di ordinare la riscossione delle taglie imposte per saldarlo. Segretario Ottaviano Medici.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 264x500, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 268

265, class. 1.2.2.1-265
1631 maggio 19; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"19 maii 1631. Rectores respondeant super scriptura porrecta per civitatem".
Richiesta del doge Francesco Ericio al podestà Alvise Lauredano e al capitano Alvise Mocenigo II di fornire una opinione giurata, sottoscritta manu propria e da inviarsi a Venezia su una supplica, acclusa in copia (mancante), presentata a nome della città. Segretario Ottaviano Medici (1).
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 200x431, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 271
note:
(1). Data dubbia: l'indizione XV infatti corrisponde al 1632.

266, class. 1.2.2.1-266
1631 novembre 7; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Ristoro fatto ad Antonio Tagliaferri datier della gratarola l'anno 1630".
Comunicazione del doge Francesco Erizzo al podestà Alvise Lauredano, al capitano Alvise Mocenigo II e ai loro successori della deliberazione presa dal senato con la quale si abbona, in considerazione della peste, ad Antonio Tagliaferro, daziere della gratarola, la metà di quanto risulta debitore alla camera fiscale di Bergamo, e cioè lire 5.468 soldi 10, e gli si concede di saldare il debito nei due anni seguenti con rate annuali non soggette a penale, pena l'essere considerato debitore dell'intera somma dovuta. Segretario Pietro Antonio Zon.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 245x505, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 269

267, class. 1.2.2.1-267
1632 gennaio 2; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1631 2 ianuarii. Per l'ingordigia de vivandieri".
Comunicazione del doge Francesco Ericio al podestà Alvise Lauredano, al capitano Alvise Mocenigo II e ai loro successori della deliberazione presa con il senato con la quale si conferma (dandone lo "spacio" per due anni) la deliberazione del consiglio cittadino con la quale si "pone rimedio all'ingordigia dei vivandieri". Segretario Pietro Antonio Zon.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 202x469, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 270

268, class. 1.2.2.1-268
1632 marzo 13; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1632 13 marzo. Deputati di mese assistano a consilii".
Ordine del doge Francesco Ericio con il senato al podestà Alvise Lauredano e al capitano Alvise Mocenigo II di obbligare almeno uno dei deputati di mese a partecipare ai consigli, potendo così ottenere la desiderata riduzione delle bine e dei consigli cittadini senza modificare gli statuti e gli ordini. Segretario Cristoforo Suriano.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 175x433, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 272

269, class. 1.2.2.1-269
1632 marzo 31; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1632 31 marzo. Doti ed assegni alle monache".
Comunicazione del doge Francesco Ericio al podestà Alvise Lauredano e al capitano Alvise Mocenigo della deliberazione presa con il senato con la quale, al fine di facilitare la richiesta erezione di un monastero e di prendere il velo, si considera soddisfatto l'obbligo dell'elemosina o della dote con l'assegnamento di un livello di 60 scudi l'anno per ragazza. Segretario Pietro Antonio Zon.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 205x435, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 273

270, class. 1.2.2.1-270
1632 maggio 15; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1632 25 maggio. Siano admessi i padri Somaschi a stabilirsi a Bergamo per far scola".
Concessione del doge Francesco Ericio con il senato al podestà Alvise Lauredano e al capitano Alvise Mocenigo a che si possano ammettere in Bergamo i padri Somaschi per insegnare (1) e non per formare una "chiesa e un monastero formali". Segretario Pietro Antonio Zon.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 198x365, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 274
note:
(1). "admaestrar i figlioli a difetto di disciplina e di maestri"

271, class. 1.2.2.1-271
1633 maggio 25; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1633. Proroga del sussidio".
Comunicazione del doge Francesco Ericio al podestà Carlo Donato e al capitano Andrea Pisano della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga ad agosto ed a ottobre il pagamento del sussidio di 100.000 ducati imposto alla Terra Ferma con deliberazione del senato del 26 marzo 1632. Segretario Marco Antonio Busenello.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x430, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 277

272, class. 1.2.2.1-272
1633 settembre 28; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1628 28 settembre. Donativo di ducato 8.000 al Principe".
Comunicazione del doge Francesco Ericio al provveditore Giorgio Georgio della deliberazione presa con il senato con la quale si permette a Bergamo di eseguire il pagamento, senza incorrere in pena, del dono volontario di 8.000 ducati in quattro rate annuali di 2.000 ducati da versarsi nel mese di dicembre, rimanendo la città obbligata fino ad estinzione del debito. Segretario Giovanni Francesco [Cl]aulussi.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 233x474, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 257

273, class. 1.2.2.1-273
1634 gennaio 7; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1633. Sussidio".
Ordine del doge Francesco Ericio al provveditore cavalier Giorgio Giorgio di rendere nota con le opportune forme la deliberazione presa dal senato con la quale si impone alla Terra Ferma un sussidio di 100.000 ducati da pagarsi da parte di esenti e non, privilegiati e non, separati e non ad eccezione degli ecclesiastici, secondo la "compartita" fatta dai 7 savi. Tale sussidio deve essere pagato la prima metà entro tutto marzo, la seconda metà entro tutto agosto con dono del 5% in caso di pagamento entro i termini e di aggravio del 10% in caso di ritardo. Il provveditore deve mandare ai camerlenghi di comun le somme raccolte sotto pena di pagare il capitale maggiorato del 25% e di non poter "andar a capello" nel caso in cui non abbia portato un bollettino al notaio deputato a tenere i libri dei debitori "a palazzo". Segretario Agostino Francischi.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 282x428, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 276

274, class. 1.2.2.1-274
1634 gennaio 31; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1634. Proroga mercato animali".
Comunicazione del doge Francesco Ericcio al provisore cavalier Giorgio Georgio della deliberazione presa dal senato con la quale si concede la proroga per altri nove anni della "concessione" di fare mercato, esente da dazio, di animali a piede tondo e a piede fesso per quattro giorni al mese. Segretario Moderante Scaramelli.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 305x435, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 281

275, class. 1.2.2.1-275
1634 marzo 8; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1623 8 marzo. Per [...] della prepositura de Misma a padri Somaschi".
Ordine del doge Francesco Ericio al provisore cavalier Giorgio Gieorgio, ricevuto il parere sulla richiesta presentata dalla città di unire alla congregazione dei padri di Somasca la prepositura di Santa Maria di Misma di Cenate e preparata la supplica che deve essere perorata dinanzi al papa, di convocare immediatamente il preposito della prepositura affinche "si rimuova da ogni contraddizione interposta o fatta interporre in Roma in questo affare ne mai più ardisca mettervi difficoltà". Segretario Marco Antonio Busenello.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 305x435, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 279

276, class. 1.2.2.1-276
1634 dicembre 16; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1634. Proroga del sussidio".
Comunicazione del doge Francesco Ericio al podestà Marino Georgio e al capitano Gerolamo Priuli della deliberazione presa con il senato con la quale si proroga a tutto marzo l'intero pagamento del sussidio. Segretario Giovanni Battista Ballarino.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x430, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 280

277, class. 1.2.2.1-277
1635 giugno 1; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1635. Proroga del traversino".
Comunicazione del doge Francesco Ericio al podestà Marino Georgio, al capitano Gerolamo Priolo e ai loro successori
della deliberazione presa dal senato con la quale si conferma e proroga per altri sei anni a Bergamo la libertà di poter far transitare cereali per il territorio di Crema pagando il dazio del "traverso delle biave". Segretario Marco Antonio Otthobon.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x495, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 279

278, class. 1.2.2.1-278
1636 ottobre 31; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1636 31 ottobre. Contro marchese Martinengo perchè paghi le gravesse".
Comunicazione del doge Francesco Ericio al podestà Francesco Zeno, al capitano Alvise Cocco e ai loro successori della deliberazione presa dal "collegio nostro habente auctoritatem a senatu" con la quale si emette sentenza a favore del comune di Bergamo nella causa contro il marchese Girardo ed il conte Bartolomeo Martinengo Colleoni, i quali pretendevano di non dover contribuire con la città per i beni ereditati dal loro ascendente capitano Bartolomeo Colleoni. Segretario Giovanni Ambrogio Sarotti.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 340x465, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 282

279, class. 1.2.2.1-279
1636 novembre 12; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1636. Per pagamento de sussidi".
Ordine del doge Francesco Ericio al podestà Francesco Zeno, al capitano Alvise Cocco e ai loro successori di rendere nota con la opportune forme la deliberazione presa dal senato con la quale si impone alla Terra Ferma un sussidio di 100.000 ducati da pagarsi da parte di esenti e non, privilegiati e non, separati e non ad eccezione degli ecclesiastici, secondo la "compartita" fatta dai 7 savi. Tale sussidio deve essere pagato la prima metà entro tutto dicembre, la seconda metà entro tutto marzo con dono del 10% in caso di pagamento entro i termini e di aggravio del 10% in caso di ritardo. Il podestà ed il capitano devono mandare ai camerlenghi di comun le somme raccolte sotto pena di pagare il capitale maggiorate del 25% e di non poter "andar a capello" nel caso in cui non abbiano portato un bollettino al notaio deputato a tenere la nota dei debitori "a palazzo". Segretario Giovanni Ambrogio Sarotti.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 305x430, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 283

280, class. 1.2.2.1-280
1636 dicembre 3; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1636. Sussidio proroga".
Comunicazione del doge Francesco Ericio al podestà Francesco Zeno e al capitano Alvise Cocco della deliberazione presa con il senato con la quale si proroga di due mesi il pagamento del sussidio. Segretario Ottaviano Medici.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 340x470, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 284

281, class. 1.2.2.1-281
1637 agosto 7; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Subsidium 1637".
Ordine del doge Francesco Ericio al podestà Francesco Zeno, al capitano Alvise Cocco e ai loro successori di rendere nota con la opportune forme la deliberazione presa dal senato con la quale si impone alla Terra Ferma un sussidio di 100.000 ducati da pagarsi da parte di esenti e non, privilegiati e non, separati e non ad eccezione degli ecclesiastici, secondo la "compartita" fatta dai 7 savi. Tale sussidio deve essere pagato la prima metà entro tutto settembre, la seconda metà entro tutto gennaio con dono del 10% in caso di pagamento entro i termini e di aggravio del 10% in caso di ritardo. Il podestà ed il capitano devono mandare ai camerlenghi di comun le somme raccolte sotto pena di pagare il capitale maggiorato del 25% e di non poter "andar a capello" nel caso in cui non abbiano portato un bollettino al notaio deputato a tenere la nota dei debitori "a palazzo". Segretario Gerolamo Gratarol.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 340x470, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 285

282, class. 1.2.2.1-282
1638 marzo 8; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1636. Ricerca debito della Città in camera".
Ordine del doge Francesco Ericio al capitano Giovanni Francesco Salomono di comunicare di quanto risulta debitrice la città di Bergamo nella camera fiscale, escluso il sussidio dell'anno in corso. Segretario Giovanni Antonio Sarotti.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 285x390, leg.
, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 286

283, class. 1.2.2.1-283
1638 settembre 18; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1638. Sussidio".
Ordine del doge Francesco Ericio al podestà Gerolamo Michaeli, al capitano Giovanni Francesco Salomono e ai loro successori di rendere nota con la opportune forme la deliberazione presa dal senato con la quale si impone alla Terra Ferma un sussidio di 100.000 ducati da pagarsi da parte di esenti e non, privilegiati e non, separati e non ad eccezione degli ecclesiastici, secondo la "compartita" fatta dai 7 savi. Tale sussidio deve essere pagato la prima metà entro tutto novembre, la seconda metà entro tutto marzo con dono del 10% in caso di pagamento entro i termini e di aggravio del 10% in caso di ritardo. Il podestà ed il capitano devono mandare ai camerlenghi di comun le somme raccolte sotto pena di pagare il capitale maggiorato del 25% e di non poter "andar a capello" nel caso in cui non abbiano portato un bollettino al notaio deputato a tenere la nota dei debitori "a palazzo". Segretario Gerolamo Gratarol.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 340x470, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 287

284, class. 1.2.2.1-284
1639 aprile 29; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1639. Proroga mercato animali".
Comunicazione del doge Francesco Ericio al podestà Gerolamo Superantio, al capitano Giovanni Francesco Salomono e ai loro successori della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga per altri cinque anni la "concessione" di fare mercato, esente da dazio, di animali a piede tondo e a piede fesso per quattro giorni al mese. Segretario Marco Antonio Otthobon.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 340x470, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 288

285, class. 1.2.2.1-285
1640 agosto 8; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1640 8 agosto. Proroga d'anni 5 a pagar debito in camera".
Comunicazione del doge Francesco Ericio al podestà Gerolamo Superantio, al capitano Giovanni Grimano e ai loro successori della deliberazione presa dal senato con la quale, accogliendo il parere dei rettori e dei provveditori sopra le camere, si proroga di cinque anni il pagamento di 10.974 ducati contratto dalla città per pagamenti fatti a "netezzini ed altri al tempo del contagio". Tale pagamento deve essere effettuato mediante rate semestrali da pagarsi ai provisori sopra le camere, con abbuono di metà della pena maturata; in caso di mancato pagamento nei termini suddetti, la presente "gratia" verrebbe meno e la città dovrebbe saldare il debito l'intera penale. Segretario Gerolamo Gratarol.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 340x470, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 289

286, class. 1.2.2.1-286
1640 settembre 21; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1640 21 settembre. Facoltà di eriger nuovo monastero per collocar figliuole".
Comunicazione del doge Francesco Ericio al podestà Gerolamo Superantio, al capitano Giovanni Grimano e ai loro successori dell'aggiunta alla deliberazione presa il 31 marzo 1632 (che concedeva alla città il permesso di erigere un nuovo monastero per le monache) con la quale si permette al comune, sotto la sovrintendenza dei rettori, di acquistare casette e orti di proprietà dei padri Benedettini di San Giacomo di Pontida, con obbligo ai venditori di reinvestire in beni che saranno poi sottoposti alle "gravezze laiche". Segretario Gerolamo Gratarol.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 286x385, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 290

287, class. 1.2.2.1-287
1641 aprile 6; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1640. Proroga sussidio".
Comunicazione del doge Francesco Ericio al podestà Alvise de Mosto e al capitano Giovanni Grimano della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga, con la concessione del dono, a tutto aprile il pagamento della prima rata del sussidio. Segretario Gerolamo Gratarol.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 304x430, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 292

288, class. 1.2.2.1-288
1642 febbraio 11; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"11 febraro 1641".
Comunicazione del doge Francesco Ericio al podestà Alvise de Mustis della deliberazione presa dalla quarantia criminale con la quale si libera e si assolve dalla pena del bando Beltramo Pesenti de Brembilla e si ordina al podestà di depennare tale nominativo da tutti gli elenchi di banditi e di far pubblicare la notizia della sua assoluzione e liberazione.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 296x425, leg. , latino
segnatura attuale: vol. 2, num. 291

289, class. 1.2.2.1-289
1642 ottobre 11; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1642 11 ottobre. Condane criminali de casi delegati spettano alla Città".
Comunicazione del doge Francesco Ericio al podestà Nicolò Trono, al capitano Giovanni Battista Cornelio e ai loro successori della deliberazione presa dal senato il 10 ottobre con la quale si forniscono precisazioni sul privilegio concesso il 2 giugno 1429; si chiarisce che devono essere corrisposte al comune tutte le entrate derivanti da condanne criminali decise dai rettori, anche insieme alla loro corte, con competenza ordinaria o delegata dal consiglio dei Dieci, escluse le condanne a carico degli stessi rettori. Segretario Gerolamo Giavarina.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 295x496, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 293

290, class. 1.2.2.1-290
1642 dicembre 5; Venezia, "nella cancelleria ducale"
"5 decembre 1642".
Privilegio con il quale il cancelliere grande di Venezia Marco Otthobon elegge Antonio Ragnolo fu Antonio di Bergamo notaio veneta auctoritate e lo abilita ad esercitare tale carica solo nella città e nel territorio di Bergamo. Sottoscrizioni di Marco Otthobon, cancelliere grande, e di Pietro Perazzo, cancelliere inferiore. Segretario Giovanni Donini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 253x370, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 294

291, class. 1.2.2.1-291
1642 dicembre 5; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"5 settembre 1642".
Comunicazione del doge Francesco Ericio che il segretario Giovanni Donini ha sottoscritto il privilegio con il quale si nomina notaio veneta auctoritate Antonio Ragnolo fu Antonio di Bergamo.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 180x245, leg. , latino
segnatura attuale: vol. 2, num. 295

292, class. 1.2.2.1-292
1642 dicembre 30; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"30 dicembre 1642".
Comunicazione del doge Francesco Ericio al podestà Nicolò Trono, al capitano Pietro Contareno e ai loro successori della deliberazione presa dai "consiliarii" con la quale si delega la causa delle madri Orsoline contro il comune ai rettori, con la corte o senza, con appello al consiglio nel merito e senza appello per quanto riguarda gli articoli. Segretario Ottaviano Medici.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 205x443, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 296

293, class. 1.2.2.1-293
[1644 febbraio 19]; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1644 19 febraro. Dirette ad ambi li rettori per levar le [...] [...] 28 maggio".
Comunicazione del doge Francesco Ericio al podestà Marco Donato e al capitano Pietro Contarini della deliberazione presa dal "consilio nostro" con la quale si cassa l'assegnazione relativa alla cappellania di S. Maria Elisabetta di Montello.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 283x295, leg. , latino, stato di conservazione: cattivo, danni: mutila del lato destro per 1/4 della larghezza
segnatura attuale: vol. 2, num.
note:
(1). Data dubbia.

294, class. 1.2.2.1-294
1644 aprile 7; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1644. Proroga della fiera".
Comunicazione del doge Francesco Ericio al podestà Nicolò Trono, al capitano Pietro Contareno e ai loro successori della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga per dieci anni il permesso di poter tenere nel mese di agosto nel prato di S. Alessandro nei quattro giorni antecedenti e nei quattro successivi la festa di S. Alessandro una fiera libera da ogni dazio e gabella; viene concessa ai rettori la libertà di prolungare di ulteriori quattro giorni detta fiera, con pagamento di metà del consueto dazio; si ordina che il daziere della seta debba tenere tante bilance quante saranno stimate necessarie dai rettori; si commette ai rettori nel momento in cui incanteranno i dazi nei seguenti dieci anni di incantarli con condizione di "far fiera nel modo sopradetto". Si proroga di cinque anni la facoltà di fare mercato, esente da dazio, di animali a piede tondo e a piede fesso per quattro giorni consecutivi al mese. Segretario Gerolamo Bono.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 245x465, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 297

295, class. 1.2.2.1-295
1646 luglio 7; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"7 luglio 1646".
Ordine del doge Francesco Molino al podestà e vicecapitano Bernardo Gritti di rendere nota con le opportune forme la deliberazione presa dal senato con la quale si impone alla Terra Ferma un sussidio di 200.000 ducati da pagarsi da parte di esenti e non, privilegiati e non, e da separati. Tale sussidio deve essere pagato la prima metà entro tutto settembre, la seconda metà entro tutto gennaio con dono del 10% in caso di pagamento entro i termini e di aggravio del 10% in caso di ritardo. Segretario Francesco Vendizotti.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 377x470, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 298

296, class. 1.2.2.1-296
1646 settembre 14; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"14 settembre 1646".
Comunicazione del doge Francesco Molino al podestà Bernardo Gritti della "pubblica volontà" anche del senato che i giudici alle vettovaglie continuino a fare gli "ordini e regole" che giudicheranno opportuni, dandone avviso ai rettori, e conferma della libertà di poter presentare ricorso al "collegio nostro". Segretario Gerolamo Tomasini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 302x423, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 299

297, class. 1.2.2.1-297
1646 settembre 22; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"22 settembre 1646".
Annuncio del doge Francesco Molino al podestà e vicecapitano Bernardo Gritti del ritorno a Bergamo degli ambasciatori "consolati e contenti" dell'affetto sempre nutrito da Venezia nei confronti di Bergamo. Segretario Gerolamo Tomasini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 335x467, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 300

298, class. 1.2.2.1-298
1646 ottobre 23; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"23 ottobre 1646".
Ordine del doge Francesco Molino al podestà e vicecapitano Bernardo Gritti di rendere nota con le opportune forme la deliberazione presa dal senato con la quale si impone alla Terra Ferma un sussidio di 200.000 ducati da pagarsi da parte di esenti e non, privilegiati e non, e di separati secondo la "compartita" fatta dai 7 savi. Tale sussidio deve essere pagato la prima metà entro tutto marzo, la seconda metà entro tutto luglio con dono del 10% in caso di pagamento entro i termini e di aggravio del 10% in caso di ritardo. Il podestà e vicecapitano deve mandare ai camerlenghi di comun ogni mese le somme raccolte sotto pena di pagare il capitale maggiorato del 25% e di non poter "andar a capello" nel caso in cui non abbia portato un bollettino al notaio deputato a tenere i libri dei debitori "a palazzo". Segretario Giovanni Battista Gratarol.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 340x468, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 301

299, class. 1.2.2.1-299
1648 maggio 30; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Risposta per la scritura della magnifica Città".
Comunicazione del doge Francesco Molino al podestà Gaspare Zani di essere "col senato venuti in risoluttione di dare auttorità al collegio nostro" per spedire la causa tra il comune e alcuni negozianti "per occasione d'estimo". Segretario Paolo di Garzoni.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 305x430, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 304

300, class. 1.2.2.1-300
1648 novembre 6; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"6 novembre 1648".
Ordine del doge Francesco Molino con il senato al capitano e vicepodestà Giovanni Balbi di convocare i deputati del comune e del Territorio, i capi dei canonici, i notai e gli altri obbligati affinchè versino con pagamenti "intieri e puntuali" la somma spontaneamente donata (fino ad ora soltanto a parole) per far fronte alla guerra contro i Turchi. Segretario Pietro Antonio Zon.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 304x430, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 305

301, class. 1.2.2.1-301
1648 novembre 12; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"12 novembre 1648".
Ordine del doge Francesco Molino con il senato al capitano e vicepodestà Giovanni Balbi di sollecitare i deputati ad eleggere nel loro consiglio il sostituto del comandante di galea cavalier Martinoni. Segretario Paolo di Garzoni.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 305x428, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 306

302, class. 1.2.2.1-302
1649 aprile 9; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"9 aprile 1649".
Comunicazione del doge Francesco Molino al podestà Gaspare Zane e al capitano Giovanni Balbi della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga ad aprile e a luglio il pagamento del sussidio. Segretario Antonio de Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 302x427, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 307

303, class. 1.2.2.1-303
1649 novembre 20; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1659. Impositione del sussidio ordinario di ducati 200 mila".
Ordine del doge Francesco Molino al podestà Paolo Liono, al capitano Giovanni Balbi e ai loro successori di rendere nota con le opportune forme la deliberazione presa con il senato con la quale si impone (a causa della presente guerra) alla Terra Ferma un sussidio di 100.000 ducati da pagarsi da parte di esenti e non, privilegiati e non, e di separati seconda la "compartita" operata dai 7 savi. Tale sussidio deve essere pagato la prima metà entro tutto marzo, la seconda metà entro tutto luglio con dono del 10% in caso di pagamento entro i termini e di aggravio del 10% in caso di ritardo. Il podestà ed il capitano devono mandare ai camerlenghi di comun le somme raccolte sotto pena di pagare il capitale maggiorato del 25% e di non poter "andar a capello" nel caso in cui non abbiano portato un bollettino al notaio deputato a tenere i libri dei debitori "a palazzo". Segretario Gerolamo Giavarina.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 334x457, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 326

304, class. 1.2.2.1-304
1650 marzo 24; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1650. Proroga sussidio".
Comunicazione del doge Francesco Molino al podestà Paolo Leono e al capitano Giovanni Balbi della deliberazione presa con il senato con la quale si proroga ad aprile, con la concessione del dono, il pagamento della prima rata del sussidio. [Segretario] Francesco Zonca (1).
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 283x385, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 308
note:
(1). Nella data c'è contraddizione tra l'anno (1650) e l'indizione (IV).

305, class. 1.2.2.1-305
1650 aprile 29; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1650. Sia informato sopra supplica de canonici".
Richiesta del doge Francesco Molino al podestà Paolo Leono e al capitano Giovanni Balbi di fornire una opinione giurata e sottoscritta manu propria su una supplica, acclusa in copia (mancante), presentata dal capitolo della cattedrale e di inviare copia del capitolo che regola l'incensarsi dei canonici e degli abati, tratto dai registri del cerimoniale della Cattedrale. Segretario Francesco Zonca.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 305x428, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 309

306, class. 1.2.2.1-306
1650 maggio 22; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1650. Sia presa informazion sopra [scrittura] de canonici".
Richiesta del doge Francesco Molino al podestà Paolo Leono e al capitano Giovanni Balbi di fornire una opinione giurata, sottoscritta manu propria e da inviarsi a Venezia su una supplica, acclusa in copia (mancante), presentata dai canonici della cattedrale. Segretario Giovanni Zon.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 305x428, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 310

307, class. 1.2.2.1-307
1650 dicembre 17; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"17 dicembre 1650".
Ordine del doge Francesco Molino al podestà Paolo Leono, al capitano Giovanni Balbi e ai loro successori di rendere nota con le opportune forme la deliberazione presa con il senato con la quale si impone alla Terra Ferma un sussidio di 100.000 ducati da pagarsi da parte di esenti e non, privilegiati e non, e di separati secondo la "compartita" fatta dai 7 savi. Tale sussidio deve essere pagato la prima metà entro tutto marzo, la seconda metà entro tutto luglio con dono del 10% in caso di pagamento entro i termini e di aggravio del 10% in caso di ritardo. Il podestà ed il capitano devono mandare ai camerlenghi di comun le somme raccolte sotto pena di pagare il capitale maggiorato del 25% e di non poter "andar a capello" nel caso in cui non abbiano portato un bollettino al notaio deputato a tenere i libri dei debitori "a palazzo". Segretario Giovanni Alvise Vincenti.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x428, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 311

308, class. 1.2.2.1-308
1652 giugno 5; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"5 giugno 1652".
Ordine del doge Francesco Molino al podestà Paolo Liono e al capitano Pietro da Musto di rendere nota con le opportune forme la deliberazione, acclusa in copia (mancante), presa dal senato il 4 giugno con la quale si stabilisce una tansa a carico delle Città e della Terra Ferma. Segretario Alemante Angelo Donini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 302x425, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 312

309, class. 1.2.2.1-309
1652 luglio 10; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1652 10 luglio. Sussidio".
Ordine del doge Francesco Molino al podestà Paolo Liono, al capitano Pietro de Musto e ai loro successori di rendere nota con le opportune forme la deliberazione presa con il senato con la quale si impone alla Terra Ferma un sussidio di 100.000 ducati da pagarsi da parte di esenti e non, privilegiati e non, e di separati secondo la "compartita" fatta dai 7 savi. Tale sussidio deve essere pagato la prima metà entro tutto agosto, la seconda metà entro tutto ottobre con dono del 10% in caso di pagamento entro i termini e di aggravio del 10% in caso di ritardo. Il podestà e il capitano devono mandare ai camerlenghi di comun le somme raccolte sotto pena di pagare il capitale maggiorato del 25% e di non poter "andar a capello" nel caso in cui non abbiano portato un bollettino al notaio deputato a tenere i libri dei debitori "a palazzo". Segretario Antonio de Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 330x464, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 3134

310, class. 1.2.2.1-310
1653 giugno 7; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Per la processione".
Ordine del doge Francesco Molino con il senato al podestà Giovanni Francesco Georgio che per il 1653 si conservi, se esiste veramente nei termini presentati, l'uso descritto dal nunzio per cui il comune, in occasione del Corpus Domini, elegge tre provveditori per la processione i quali, previo assenso dei rettori, fanno pubblicare proclami relativi alla processione; trascorsa tale data, il podestà potrà scrivere a Venezia le sue eventuali opinioni contrarie a tale uso, affinchè il senato possa deliberare. Segretario Tommaso Pizzoni.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x425, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 314

311, class. 1.2.2.1-311
1653 novembre 17; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1653 17 novembre. Città contro grassinari giudizio".
Comunicazione del doge Francesco Molino al podestà Giovanni Francesco Georgio e ai suoi successori della deliberazione presa dal "collegio nostro" con la quale si accoglie l'istanza presentata dal comune volta a conservare i propri privilegi e statuti nella causa contro i grassinari. Segretario Paolo di Garzoni.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 305x420, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 315

312, class. 1.2.2.1-312
1654 luglio 23; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Esborso da farsi dalla Terra Ferma de ducati 200 mila".
Ordine del doge Francesco Molino al podestà Giovanni Carlo Savorgnano, al capitano Nutio Zane e ai loro successori di rendere nota con le opportune forme la deliberazione presa con il senato con la quale si impone, a causa della guerra, alla Terra Ferma un sussidio di 200.000 ducati da pagarsi da parte di esenti e non, privilegiati e non, e di separati. Tale sussidio deve essere pagato la prima metà entro tutto ottobre, la seconda metà entro tutto gennaio con dono del 10% in caso di pagamento entro i termini e di aggravio del 10% in caso di ritardo. Segretario Francesco Bianchi.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 333x470, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 317

313, class. 1.2.2.1-313
1654 dicembre 14; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"14 dicembre 1654".
Richiesta del doge Francesco Molino al podestà Giovanni Carlo Savorgnano e al capitano Nutio Zane di fornire una opinione giurata, sottoscritta manu propria e da inviarsi a Venezia su una supplica, acclusa in copia (mancante), presentata dal comune. Segretario Francesco Bianchi.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 305x430, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 318

314, class. 1.2.2.1-314
1655 gennaio 30; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"30 gennaio 1654".
Comunicazione del doge Francesco Molino al podestà Giovanni Carlo Savorgnano e al capitano Nutio Zane della deliberazione presa con il senato con la quale si proroga a febbraio, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del sussidio di 200.000 ducati imposto alla Terra Ferma. Segretario Francesco Bianchi.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 304x425, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 316

315, class. 1.2.2.1-315
1655 luglio 31; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"31 luglio 1655".
Comunicazione del doge Carlo Contareno al podestà Giovanni Carlo Savorniano e al capitano Nutio Zane della deliberazione presa con il senato con la quale si proroga ad agosto, con la concessione del dono, il pagamento della prima rata del sussidio. Segretario Francesco Bianchi.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 283x385, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 320

316, class. 1.2.2.1-316
1656 maggio 27; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1656. Per ambasciatori in causa Martinengo".
Comunicazione del doge Francesco Cornelio al podestà Nicolò Venerio e al capitano Pietro Gradenico di aver ricevuto il 20 maggio le lettere credenziali dei due ambasciatori eletti dal comune per la definizione della causa con il conte Bartolomeo Martinengo Colleoni. Segretario Nicolò Padavin.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x425, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 321

317, class. 1.2.2.1-317
1656 agosto 1; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1656 primo agosto. Impositione alla Terra Ferma de ducato 400 mila".
Ordine del doge Bertuccio Valerio al podestà Nicolò Venerio, al capitano Pietro Gradenico e ai loro successori di rendere nota con le opportune forme la deliberazione presa con il senato con la quale si impone, a causa della guerra, alla Terra
Ferma un sussidio di 400.000 ducati da pagarsi in due anni da parte di esenti e non, privilegiati e non, e di separati. La prima rata di tale sussidio deve essere pagata entro tutto marzo, le successive ogni 6 mesi con dono del 10% in caso di pagamento entro i termini e di aggravio del 10% in caso di ritardo; il denaro raccolto dovrà essere conservato e spedito interamente nella cassa della congregazione dei deputati alla zecca, e destinato espressamente alle spese di guerra. Segretario Alemante Angelo Donini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x428, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 322

318, class. 1.2.2.1-318
1656 dicembre 10; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1656. Sussidio".
Ordine del doge Bertuccio Valerio al capitano e vicepodestà Pietro Gradenico di rendere nota con le opportune forme la deliberazione presa con il senato con la quale si impone, a causa della guerra, alla Terra Ferma un sussidio di 100.000 ducati da pagarsi da parte di esenti e non, privilegiati e non, e di separati secondo la "compartita" operata dai 7 savi. Tale sussidio deve essere pagato la prima metà entro tutto febbraio, la seconda metà entro tutto luglio con dono del 10% in caso di pagamento entro i termini e di aggravio del 10% in caso di ritardo. Il capitano e vicepodestà deve mandare ai camerlenghi di comun le somme raccolte sotto pena di pagare il capitale maggiorato del 25% e di non poter "andar a capello" nel caso in cui non abbia portato un bollettino al notaio deputato a tenere i libri dei debitori "a palazzo". Segretario Alemante Angelo Donini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 287x383, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 323

319, class. 1.2.2.1-319
1657 luglio 19; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1657 19 luglio. Clero paghi gravesse de mandato Dominii".
Comunicazione del doge Bertuccio Valerio al capitano e vicepodestà Pietro Gradenico della deliberazione presa dal "collegio nostro" con la quale viene "licenziata l'istanza" presentata dal Clero di Bergamo che chiedeva di non concorrere a nessuna gravezza per i beni posseduti prima del 1476, e si accoglie "l'essibition proposta" dal comune per cui il Clero, nel caso in cui si sentisse gravato dall'estimo delle decime, "possa aggiustare il suo caratto a proportione de quello de laici non dovendo però sospendere il pagamento delle pubbliche gravezze de mandato Dominii". Segretario Giovanni Francesco Cerchieri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 340x470, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 324

320, class. 1.2.2.1-320
1660 aprile 21; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"21 aprile 1660".
Comunicazione del doge Domenico Contareno al podestà Pietro Duodo e al capitano Zaccaria Maripietro della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga di otto giorni dal 21 aprile, con la concessione del dono, il pagamento della prima rata del sussidio imposto alla Terra Ferma il 5 novembre 1659. Segretario Ottavio Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 295x430, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 327

321, class. 1.2.2.1-321
1661 gennaio 7; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1660. Proroga sussidio".
Comunicazione del doge Domenico Contareno al podestà Pietro Duodo e al capitano Zaccaria Maripietro della deliberazione presa con il senato con la quale si proroga a novembre, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del sussidio di 200.000 ducati imposto alla Terra Ferma. Segretario Giovanni Francesco Cerchieri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 305x440, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 325

322, class. 1.2.2.1-322
1661 dicembre 28; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1661. Proroga sussidio".
Comunicazione del doge Domenico Contareno al podestà Alvise Mocenico e al capitano Vincenzo Capello della deliberazione presa con il senato con la quale si proroga a gennaio, con la concessione del dono, il pagamento della prima rata del sussidio imposto alla Terra Ferma il 25 agosto 1660. Segretario Ottavio Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 340x468, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 328

323, class. 1.2.2.1-323
1662 aprile 26; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1662 3 maggio. Doppio sussidio pagato [... ... ...] contrapposto a debiti".
Comunicazione del doge Domenico Contareno al podestà Alvise Mocenico e al capitano Vincenzo Capello della deliberazione presa dal senato con la quale si decide che la somma di 34.000 ducati versata da Bergamo come tassa volontaria per la guerra contro i Turchi nel 1646 vada a compensare il debito dei due seguenti sussidi per la guerra contro i Turchi, dell'offerta volontaria di 16.000 ducati del 1645 e di eventuali altri debiti; in considerazione però del fatto che i versamenti del 1646 furono "di ragione di particolari", si ritiene il comune obbligato a compensarli per somme sborsate in gravezze "a quali fussero tenute a concorrere". Segretario Ottavio Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 335x470, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 331

324, class. 1.2.2.1-324
1662 settembre 29; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"29 dicembre 1662".
Comunicazione del doge Domenico Contareno al podestà Alvise Mocenico e al capitano Vincenzo Capello della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto novembre, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del sussidio di 200.000 ducati imposto alla Terra Ferma. Segretario Ottavio Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x435, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 332

325, class. 1.2.2.1-325
1663 gennaio 23; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1662. Proroga sussidio".
Concessione del doge Domenico Contareno al podestà Alvise Mocenico e al capitano Vincenzo Capello della proroga a gennaio, con la concessione del dono, del pagamento della prima rata del sussidio imposto alla Terra Ferma. Segretario Giovanni Giacomo [Caniani].
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 304x430, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 329

326, class. 1.2.2.1-326
1663 febbraio 24; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1662. Proroga sussidio".
Comunicazione del doge Domenico Contareno al capitano e vicepodestà Vincenzo Capello della deliberazione presa con il senato con la quale si proroga a tutto aprile, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del sussidio imposto alla Terra Ferma. Segretario Ottavio Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 332x430, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 330

327, class. 1.2.2.1-327
1664 luglio 16; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1664 15 luglio".
Ordine del doge Domenico Contareno al podestà Giovanni Arsenio Donato e al capitano Marco Antonio Mocenico la deliberazione presa con il senato con la quale si impone, a causa della guerra, alla Terra Ferma il sussidio ordinario da pagarsi da parte di esenti e non, di privilegiati e non, e di separati secondo la "compartita" operata dai 7 savi. Tale sussidio deve essere pagato la prima metà entro tutto dicembre, la seconda metà entro tutto febbraio con dono del 10% in caso di pagamento entro i termini e di aggravio del 10% in caso di ritardo. I rettori dovranno conservare la somma raccolta in una cassa separata. Segretario Ottavio Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x425, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 333

328, class. 1.2.2.1-328
1665 luglio 20; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1655 20 luglio. Libero transito di merci bergamasche per il lago d'Iseo".
Comunicazione del doge Domenico Contareno al capitano di Brescia Gerolamo Corraro e ai suoi successori della deliberazione presa dal "nostro collegio" con la quale si stabilisce che i dazieri o i postieri dei porti bresciani sul lago d'Iseo non possano pretendere il pagamento di dazi o di altri aggravi dalla barche che trasportano mercanzie e cereali tra porti sulla riva bergamasca. Segretario Antonio Maria Vincenti.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 330x460, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 319

329, class. 1.2.2.1-329
1665 novembre 7; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"7 novembre 1665".
Ordine del doge Domenico Contareno al podestà Gerolamo Iustiniano e al capitano Alvise Capello di rendere nota con le opportune forme la deliberazione presa da "questo consilio" con la quale si proroga a tutto novembre il pagamento della seconda rata dovuta per il campatico e per la tansa. Segretario Antonio di Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 330x428, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 335

330, class. 1.2.2.1-330
1666 febbraio 20; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1655. Facoltà al reggimento di moderar la tansa alla fabbrica del Duomo".
Comunicazione del doge Domenico Contareno al podestà Gerolamo Iustiniano e al capitano Alvise Capello della deliberazione presa con il senato con la quale, considerate le opinioni giurate dei rettori circa la supplica presentata dalla Città sulla tassa imposta dal precedente podestà di dodici ducati ogni 130 imposta alla congregazione della fabbrica del Duomo, si rimette loro "l'affare della tansa" dando facoltà di poterla moderare come più sembrerà giusto e conveniente. Segretario Giuseppe Cavanis.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 335x473, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 334

331, class. 1.2.2.1-331
1668 febbraio 25; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"25 febbraio 1667".
Comunicazione del doge Domenico Contareno al podestà Leonardo Lauredano e al capitano Pietro Delphino della deliberazione presa con il senato con la quale si proroga a tutto marzo, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del sussidio ordinario imposto alla Terra Ferma. Segretario Gerolamo Vignola.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 280x415, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 336

332, class. 1.2.2.1-332
1668 ottobre 17; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1668 17 ottobre. Siano fatte essecuzioni contro l'abazia di Valalta per le gravezze omesse dal cardinale Rendenini".
Comunicazione del doge Domenico Contareno al podestà Angelo de Musto della decisione di permettere alla Città la continuazione della riscossione delle somme dovute dall'abbazia di Vall'Alta per il pagamento delle gravezze, riscossione che deve però essere effettuata solo sui frutti gia sequestrati e giuridicamente appartenenti al fu cardinale Rondenini. Segretario Ottavio Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x420, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 337

333, class. 1.2.2.1-333
1669 aprile 26; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1669. Per il sussidio straordinario pagato 1649 sia abonato il pagamento fatto in B(uona) V(aluta)".
Ordine del doge Domenico Contareno con il senato al podestà Angelo de Mosto e al capitano Pietro Delfino di "far girare a credito" della Città e del Territorio quella parte del sussidio straordinario imposto nel 1649 versata in "bona valuta", credito che andrà a saldare eventuali debiti presenti o le prime gravezze imposte. Segretario Ottavio Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x430, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 339

334, class. 1.2.2.1-334
1669 giugno 9; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1669. Ricerca sussidi per la guerra di Candia".
Esposizione del doge Domenico Contareno con il senato al podestà Angelo de Mosto e al capitano Pietro Delfino delle necessità derivanti dall'assedio di Candia da parte dei Turchi ed invito a manifestare ai deputati della città i vantaggi derivanti da una generosa spontanea offerta. Segretario Giuseppe Cavanis.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 338x470, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 340

335, class. 1.2.2.1-335
1669 luglio 20; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1669. Campatico".
Comunicazione del doge Domenico Contareno al podestà Angelo di Mosto e al capitano Bartolomeo Micaeli della deliberazione con la quale si proroga a tutto agosto il pagamento della prima rata dovuta per il campatico imposto il 20 marzo. Segretario Ottavio Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 303x427, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 341

336, class. 1.2.2.1-336
1669 ottobre 26; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Siano rimossi pregiudizi fatti alle acque della Città ed alla Fiera".
Ordine del doge Domenico Contareno con il senato al podestà Giustino Donato e al capitano Bartolomeo Micaeli di "assistere" la città scoprendo le usurpazioni delle acque delle seriole della città; conferma dei privilegi della fiera ed ordine di rimuovere eventuali pregiudizi tentati da dazieri o da altri. Segretario Ottavio Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 305x420, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 342

337, class. 1.2.2.1-337
1670 gennaio 9; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1669 9 gennaio M(ore) V(eneto). Testificati siano fatti da soli nodari che hanno bancha".
Comunicazione del doge Domenico Contareno al podestà Giustino Donato e ai suoi successori della deliberazione presa con il senato con la quale conferma la deliberazione del consiglio maggiore di Bergamo del 31 agosto 1669 che stabilisce che in avvenire i "testificati" (che vengono presi a perpetua memoria dai notai) debbano essere presi da notai che possiedono il banco civile. Segretario Ottavio Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 280x375, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 338

338, class. 1.2.2.1-338
1670 giugno 9; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1670 9 giugno. Per maleficio non sia fatta nuovità".
Comunicazione del doge Domenico Contareno al podestà Giustino Donato della deliberazione presa dal consiglio dei Dieci con la quale si taglia ed annulla la lettera del 23 gennaio 1669 inviata al podestà di Bergamo concernente la nuova carica istituita in quell'ufficio del maleficio, essendo necessario riconsiderare l'intera materia. Segretario del consiglio dei Dieci Giulio Cesare Alberti.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 330x465, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 344

339, class. 1.2.2.1-339
1670 luglio 12; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1670 12 luglio. Deputati [...] le loro prerogative in concorso col Castellano".
Ordine del doge Domenico Contareno al podestà Giustino Donato e al capitano Bartolomeo Micaeli, a seguito delle rimostranze della città circa le novità "per ordine di precedenza con li deputati" compiute dal castellano, di informare i deputati della città della volontà a che si osservino le leggi circa la permanenza del castellano, indipendentemente da quanto fatto dall'attuale. Segretario Gerolamo Vignola.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x425, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 345

340, class. 1.2.2.1-340
1670 agosto 19; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1670 19 agosto. Siano conservati i privilegi di fiera".
Ordine del doge Domenico Contareno con i capi del consiglio dei Dieci al podestà Giustino Donato e al capitano Bartolomeo Micaeli di far osservare il privilegio di poter fare la fiera di S. Alessandro di otto giorni esente da dazi, non permettendo molestie da parte dei daziari. Segretario del consiglio dei Dieci Alessandro Businellus.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 323x467, leg., volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 346

341, class. 1.2.2.1-341
1670 ottobre 30; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1670. Proroga mercato animali".
Comunicazione del doge Domenico Contareno al podestà Giustino Donato, al capitano Bartolomeo Micaeli e ai loro successori della deliberazione presa dal senato con la quale si concede la proroga per altri cinque anni della concessione di fare mercato, esente da dazio, di animali a piede tondo e a piede fesso. Segretario Giuseppe Cavanis.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x423, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 347

342, class. 1.2.2.1-342
1671 febbraio 26; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1670. Proroga sussidio".
Comunicazione del doge Domenico Contareno al podestà Ottavio Gabrielli e al capitano Bartolomeo Micaeli della deliberazione presa con il senato con la quale si proroga a tutto marzo, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del sussidio. Segretario Ottavio Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x423, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 343

343, class. 1.2.2.1-343
1671 settembre 25; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1671. Proroga sussidio".
Comunicazione del doge Domenico Contareno al podestà Ottavio Cabrieli e al capitano Bartolomeo Michaeli della deliberazione presa con il senato con la quale si proroga a tutto ottobre, con la concessione del dono, il pagamento della prima rata del sussidio straordinario di 200.000 ducati. Segretario Ottavio Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x424, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 348

344, class. 1.2.2.1-344
1672 gennaio 30; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1672 30 gennaio. Pesci tunina, inchio e sportino ponno venir da Genova".
Comunicazione del doge Domenico Contareno al podestà Ottavio Cabrieli, al capitano Lorenzo Bragadeno e ai loro successori della deliberazione presa con il senato con la quale si conferma l'uso di far venire da Genova, esente dazio, tre tipi di pesci salati (1) per alimentare i più poveri, dovendosi però vigilare che questa agevolazione non vada a pregiudizio dei dazi. Segretario Ottavio Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x424, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 349
note:
(1). Tonino, inchio e sportino.

345, class. 1.2.2.1-345
1672 dicembre 21; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1672. Proroga sussidio".
Comunicazione del doge Domenico Contareno al podestà Marco Zeno e al capitano Lorenzo Bragadeno della deliberazione presa con il senato con la quale si proroga a tutto gennaio, con la concessione del dono, il pagamento della prima rata del sussidio. Segretario Ottavio Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x420, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 350

346, class. 1.2.2.1-346
1674 luglio 27; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Pro exempitione balneorum".
Ordine del doge Domenico Contareno con i capi del consiglio dei Dieci al podestà Zaccaria Vendrameno, al capitano Lorenzo Thiepolo e ai loro successori di far eseguire dall'attuale e da altri daziari il privilegio del 26 novembre 1469 in virtù del quale l'ospizio in cui abitano gli infermi durante la cura ai bagni di Trescore deve essere esente da ogni dazio o gabella. Segretario del consiglio dei Dieci Giuseppe Cavanis.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 276x460, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 351

347, class. 1.2.2.1-347
1674 ottobre 26; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"26 ottobre 1674. Impositione del sussidio ordinario alla Terra Ferma da sodisfarsi in due rate, la prima per tutto dicembre presente, l'altra per tuto febraro susseguente con dono. Non sia disgresso ma esseguitosi puntualmente ciò che resta [...]".
Ordine del doge Domenico Contareno al podestà Zaccaria Vendrameno e al capitano Giovanni Michael di rendere nota con le opportune forme la deliberazione presa dal senato con la quale si impone alla Terra Ferma un sussidio da pagarsi da parte di esenti e non, privilegiati e non, separati e non ad eccezione degli ecclesiastici secondo la "compartita" fatta dai 7 savi. Tale sussidio deve essere pagato la prima metà entro tutto dicembre, la seconda metà entro tutto febbraio con dono del 10% in caso di pagamento entro i termini e di aggravio del 10% in caso di ritardo. Il podestà e il capitano devono mandare le somme raccolte al conservator di deposito. Segretario Giovanni Francesco Marchesini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 334x463, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 352

348, class. 1.2.2.1-348
1675 maggio 15; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1675. Proroga della fiera e mercato d'animali".
Comunicazione del doge Nicolò Sagredo al podestà Carlo Belegno, al capitano Giovanni Michaeli e ai loro successori della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga per dieci anni il permesso di poter tenere nel mese di agosto nel prato di S. Alessandro nei quattro giorni antecedenti e nei quattro giorni successivi la festa di S. Alessandro una fiera libera da ogni dazio e gabella; si concede ai rettori la libertà di prolungare di ulteriori quattro giorni detta fiera, con pagamento di metà del consueto dazio. Si concede anche la proroga per altri 5 anni della concessione di fare mercato, esente da dazio, di animali a piede tondo e a piede fesso. Segretario Giovanni Francesco Marchesini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x423, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 360

349, class. 1.2.2.1-349
1675 luglio 3; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"3 luglio 1675".
Richiesta del doge Nicolò Sagredo con i capi del consiglio dei Dieci al podestà Carlo Belegno di fornire una opinione giurata sul privilegio di Bergamo di eleggere due giudici ai danni dati, il tutto a seguito dell'istanza della città a che venga ordinata la puntuale osservanza di questo (già confermata con decreto del 16 novembre 1492). Segretario del consiglio dei Dieci Giuseppe Cavanis.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 332x462, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 353

350, class. 1.2.2.1-350
1675 luglio 9; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1675 9 luglio. Capitoli per foro civile".
Ordine del doge Nicolò Sagredo al podestà Carlo Belegno di dover e far mantenere i privilegi, i decreti e gli statuti in virtù dei quali "doversi finir le cause dove sono principiate", facendo a tal fine ripubblicare il decreto del senato del 28 agosto 1594. Segretario del consiglio dei Dieci Giovanni Capello.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 330x460, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 354

351, class. 1.2.2.1-351
1675 novembre 13; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1675. Confermatio privilegiorum officium dannorum datorum".
Ordine del doge Nicolò Sagredo con i capi del consiglio dei Dieci al podestà Carlo Belegno di conservare la città nel godimento del suo privilegio (già confermato con decreto del 16 novembre 1492) sui giudici ai danni dati, privilegio che non permette che le accuse in tale materia siano date o espedite altrove; ordine al cancelliere pretorio, pena la perdita della carica, di non ingeririsi in tali cause. Segretario del consiglio dei Dieci Alessandro Busenellus.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 330x467, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 355

352, class. 1.2.2.1-352
1676 febbraio 20; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1676 20 febraro. Giudici Vettovalie faciano calmerii et ordini".
Comunicazione del doge Nicolò Sagredo al podestà Carlo Belegno e al capitano Giovanni Michaeli della deliberazione presa dal senato con la quale si risolve che debbano essere osservati interamente gli statuti ed i privilegi del 1422, confermati nel 1428 e 1493, ed il giudizio del 1653 sui calmieri; che l'ufficio delle vettovaglie, oltre ai calmieri, debba "far ordini e stabilir capitoli", sempre però con l'assenso del pubblico rappresentante. Segretario Ottavio Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 295x410, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 357

353, class. 1.2.2.1-353
1676 maggio 6; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1676 6 maggio. Mercati biave dalla Piazza Nuova sia trasferito al prato di S. Alessandro".
Comunicazione del doge Nicolò Sagredo al podestà Carlo Belegno, al capitano Giovanni Cornelio e ai loro successori della deliberazione con la quale si permette il trasferimento del mercato delle biade da Piazza Nuova al prato di Sant'Alessandro, davanti all'Ospedale di San Marco. Segretario Giovanni Francesco Marchesini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 280x400, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 358

354, class. 1.2.2.1-354
1676 luglio 29; Venezia,"in nostro ducali palatio"
"1576. Circa piscationem in flumine Olii".
Comunicazione del doge Nicolò Sagredo con il senato al podestà Nicolò Pasqualino, al capitano Giovanni Cornelio e ai loro successori dell'approvazione e del riconoscimento dei capitoli introdotti dai rettori per regolare la pesca sul fiume Oglio. Segretario Agostino Bianchi.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x420, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 1, num. 161

355, class. 1.2.2.1-355
1677 febbraio 18; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"18 febbraio 1676".
Comunicazione del doge Alvise Contareno al podestà Nicolò Pasqualigo e al capitano Giovanni Cornelio della deliberazione con la quale si proroga a tutto marzo, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del sussidio imposto alla Terra Ferma. Segretario Ottavio Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x423, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 356

356, class. 1.2.2.1-356
1678 gennaio 20; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"In materia della precedenza delli signori deputati con le dignità del Capitolo de Canonici".
Comunicazione del doge Alvise Contareno al podestà Giovanni Faletro e al capitano Sebastiano Malipietro della conferma del decreto del 1619 in virtù del quale i deputati della città hanno in chiesa la precedenza sulle dignità del capitolo della Cattedrale.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 310x432, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 359

357, class. 1.2.2.1-357
1678 marzo 12; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1678 11 marzo. Onorario al prior tesoriere del Sacro Monte".
Comunicazione del doge Alvise Contareno al podestà Giovanni Faletro e al capitano Giovanni Maripetro della deliberazione con la quale si conferma la deliberazione del consiglio maggiore di Bergamo che stabilisce per la carica di priore e tesoriere del Sacro Monte di Pietà un onorario di 40 once d'argento lavorato, con fideiussione di 4.000 scudi da versare alla congrega dei conservatori del Monte. Segretario Giovanni Francesco Marchesini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 310x430, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 361

358, class. 1.2.2.1-358
1680 febbraio 14; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"14 febraro 1679".
Comunicazione del doge Alvise Contareno al podestà Mario Savorgnano e al capitano Domenico Bragadeno della deliberazione con la quale si proroga a tutto marzo, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del sussidio ordinario. Segretario Giovanni Francesco Marchesini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 305x422, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 362

359, class. 1.2.2.1-359
1681 febbraio 25; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1681 25 febbraio. Giudizio contro grassinari".
Comunicazione del doge Alvise Contareno al podestà Paolo Cornelio, al capitano Agostino Marcello e ai loro successori della deliberazione presa dal "collegio nostro" con la quale si pronuncia sentenza a favore della città nella causa contro i grassinari. Segretario [Gerolamo Alberti].
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 335x470, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 363

360, class. 1.2.2.1-360
1681 ottobre 15; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1681. Processo per la morte del Gervasoni resti al maleficio".
Comunicazione del doge Alvise Contareno al capitano Agostino Marcello che, in osservanza del decreto dei capi del consiglio dei Dieci del 19 febbraio in virtù del quale tutti i casi non seguiti da delegazione devono essere formati ed espediti nell'ufficio del maleficio, si restituisce il processo per la morte di Giovanni Domenico Gervasoni ai notai al maleficio, non avendo il cancelliere prefettizio diritto di avocarlo al proprio foro. Segretario del consiglio dei Dieci Antonio de Nigris.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 335x462, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 364

361, class. 1.2.2.1-361
1683 febbraio 24; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"24 febraio 1682".
Comunicazione del doge Alvise Contareno al podestà Zaccaria Salomono e al capitano Federico Venerio della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto marzo, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del sussidio ordinario. Segretario Giovanni Francesco Marchesini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 297x405, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 365

362, class. 1.2.2.1-362
1685 dicembre 22; Venezia, "in nostro ducali palatio"
Lettera ducale.
Comunicazione del doge Marco Antonio Iustiniano al podestà Pietro Pisani e al capitano Giulio Donato della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto febbraio, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del sussidio. Segretario Ottavio Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 290x390, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 366

363, class. 1.2.2.1-363
1686 febbraio 23; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1686. Proroga sussidio".
Comunicazione del doge Marco Antonio Iustiniano al podestà Pietro Pisani e al capitano Giulio Donato della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto marzo, con la concessione del dono, il pagamento della prima rata del sussidio. Segretario Giovanni Francesco Marchesini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 315x425, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 367

364, class. 1.2.2.1-364
1686 aprile 27; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"27 aprile 1686".
Comunicazione del doge Marco Antonio Iustiniano al podestà Pietro Pisani e al capitano Giulio Donato della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto maggio, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del sussidio. Segretario Giovanni Francesco Marchesini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 315x423, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 368

365, class. 1.2.2.1-365
1688 gennaio 3; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"3 gennaio 1687".
Comunicazione del doge Marco Antonio Iustiniano al podestà Marco Michaeli e al capitano Alvise Delphino della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto gennaio, senza pena, il pagamento del campatico. Segretario Giovanni Francesco Marchesini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 290x393, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 369

366, class. 1.2.2.1-366
1688 gennaio 10; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1688 10 gennaio. Campatici omessi pagati [...]".
Comunicazione del doge Marco Antonio Iustiniano al podestà Marco Michaeli, al capitano Alvise Delphino e ai loro successori della deliberazione presa dal senato con la quale si approva la deliberazione del consiglio maggiore del 19 dicembre 1687 con la quale si nominano altri quattro deputati per facilitare la riscossione dei campatici di cui sono debitori alcuni privati. Segretario Giovanni Francesco Marchesini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 290x390, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 371

367, class. 1.2.2.1-367
1688 febbraio 28; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"28 febraro 1687".
Comunicazione del doge Marco Antonio Iustiniano al podestà Marco Michaeli e al capitano Alvise Delphino della deliberazione con la quale si proroga a tutto marzo, con la concessione del dono, il pagamento della prima rata del sussidio. Segretario Giovanni Francesco Marchesini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 308x420, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 370

368, class. 1.2.2.1-368
1688 marzo 1; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Primo marzo 1688".
Comunicazione del doge Marco Antonio Iustiniano al podestà Pietro Pisano e al capitano Giulio Donato della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto marzo, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del sussidio ordinario imposto alla Terra Ferma. Segretario Gerolamo Giavarina.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 290x390, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 372

369, class. 1.2.2.1-369
1689 aprile 30; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"30 aprile 1689".
Comunicazione al podestà Giovanni Battista Cornelio e al capitano Nicolò Maria Magno della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto giugno, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del sussidio. Segretario Giovanni Francesco Marchesini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 287x387, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 375

370, class. 1.2.2.1-370
1689 settembre 15; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"15 settembre 1689".
Comunicazione al podestà Giovanni Battista Cornelio e al capitano Nicolò Maria Magno della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto dicembre, con la concessione del dono, il pagamento della prima rata del campatico. Segretario Giovanni Francesco Marchesini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 285x385, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 376

371, class. 1.2.2.1-371
1690 gennaio 7; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1689. Sussidio".
Ordine al podestà Giovanni Battista Cornelio e al capitano Agostino a Ripa di rendere nota con le opportune forme la deliberazione presa dal senato con la quale si impone alla Terra Ferma un sussidio da pagarsi da parte di esenti e non, privilegiati e non, separati e non ad eccezione degli ecclesiastici secondo la compartita fatta dai 7 savi. Tale sussidio deve essere pagato la prima metà entro tutto febbraio, la seconda metà entro tutto aprile con dono del 10% in caso di pagamento entro i termini e di aggravio del 10% in caso di ritardo. Il podestà e il capitano devono versare le somme raccolte al conservator di deposito. Segretario Iseppo Zuccato.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 315x423, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 373

372, class. 1.2.2.1-372
1690 gennaio 26; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"26 gennaro 1689".
Comunicazione del doge Francesco Mauroceno al podestà Giovanni Battista Cornelio e al capitano Agostino a Ripa della deliberazione presa con il senato con la quale si proroga a tutto marzo, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del campatico. Segretario Giovanni Francesco Marchesini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 285x380, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 374

373, class. 1.2.2.1-373
1690 settembre 23; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"26 gennaro 1689".
Comunicazione del doge Francesco Morosini al podestà Zaccaria Sagredo e al capitano Agostino a Rippa della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto dicembre, con la concessione del dono, il pagamento della prima rata del campatico. Segretario Giovanni Francesco Marchesini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 310x420, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 378

374, class. 1.2.2.1-374
1691 gennaio 11; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"11 gennaio 1690. Imposizione del sussidio".
Ordine del doge Francesco Mauroceno al podestà Zaccaria Sagredo e al capitano Agostino a Ripa di rendere nota con le opportune forme la deliberazione presa dal senato con la quale si impone alla Terra Ferma, in occasione della guerra contro i Turchi, un sussidio da pagarsi da parte di esenti e non, privilegiati e non, separati e non ad eccezione degli ecclesiastici, secondo la compartita fatta dai 7 savi. Tale sussidio deve essere pagato la prima metà entro tutto febbraio, la seconda metà entro tutto aprile con dono del 10% in caso di pagamento entro i termini e di aggravio del 10% in caso di ritardo. Il podestà e il capitano devono mandare le somme raccolte al conservator di deposito. Segretario Giovanni Francesco Marchesini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 340x453, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 377

375, class. 1.2.2.1-375
1693 dicembre 5; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"5 dicembre 1693".
Comunicazione del doge Francesco Morosini al podestà Giovanni Francesco Pasqualico e al capitano Francesco Superantio della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto febbraio, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del campatico. Segretario Biasio Bartolini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 285x385, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 379

376, class. 1.2.2.1-376
1694 marzo 27; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"17 marzo 1694".
Comunicazione del doge Silvestro Valerio al podestà Giovanni Francesco Pasqualico e al capitano Francesco Superantio della deliberazione presa da "questo Consilio" con la quale si proroga a tutto aprile, con la concessione del dono, il pagamento della prima rata del sussidio. Segretario Biasio Bartolini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 253x392, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 381

377, class. 1.2.2.1-377
1694 luglio 21; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"21 luglio 1694".
Comunicazione del doge Silvestro Valerio al podestà Gerolamo Cornelio e al capitano Francesco Superantio della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto agosto, senza dono nè pena, il pagamento della seconda rata del campatico, esclusi i debiti di precedenti campatici. Segretario Giovanni Francesco Marchesini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 282x390, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 382

378, class. 1.2.2.1-378
1695 febbraio 4; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Per processi de datii".
Ordine del doge Silvestro Valerio con i capi del consiglio dei Dieci al podestà Gerolamo Cornelio e al capitano Francesco Superantio di intimare al cancelliere prefettizio di consegnare le accuse di contrabbando (anche se sono state presentate nel suo ufficio) dei daziari o dei ministri dei dazi al giudice alla ragione e dazi, affinchè questi le possa espedire in esecuzione del contratto dei dazi e dei privilegi della città. Segretario del consiglio dei Dieci Pietro Antonio Gratarol.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 245x445, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 380

379, class. 1.2.2.1-379
1696 gennaio 31; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Per processi de datii".
Incarico del doge Silvestro Valerio al podestà Nicolò Manino e al capitano Marco Dandulo di esaminare i ricorsi presentati dai contribuenti tassati fino a tre ducati dai loro rispettivi predecessori con decreto del 3 giugno 1695, così che anche i miserabili possano godere dei privilegi che verranno accordati. Segretario Agostino Gadaldinis.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 304x420, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 383

380, class. 1.2.2.1-380
1696 marzo 29; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Impositio campatici".
Ordine del doge Silvestro Valerio al podestà Nicolò Manino e al capitano Marco Dandulo di rendere nota con le opportune forme la deliberazione presa dal senato in occasione della guerra contro i Turchi con la quale si impone alla Terra Ferma un campatico universale da pagarsi al conservator di deposito. Segretario Mario Angelo de Negris.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 277x385, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 384

381, class. 1.2.2.1-381
1696 aprile 28; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"28 aprile 1696".
Comunicazione del doge Silvestro Valerio al podestà Nicolò Manino e al capitano Marco Dandolo della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto giugno, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del sussidio. Segretario Giovanni Francesco Marchesini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 280x390, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 385

382, class. 1.2.2.1-382
1696 maggio 12; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"12 maggio 1696".
Comunicazione del doge Silvestro Valerio al podestà Nicolò Manino e al capitano Marco Dandulo della deliberazione presa con il senato con la quale si proroga a tutto luglio, senza pena, il pagamento del campatico. Segretario Giovanni Francesco Marchesini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 280x387, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 386

383, class. 1.2.2.1-383
1696 giugno 30; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"30 giugno 1696".
Comunicazione del doge Silvestro Valerio al podestà Nicolò Manino e al capitano Marco Dandulo della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto agosto, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del sussidio. Segretario Giovanni Francesco Marchesini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 275x390, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 387

384, class. 1.2.2.1-384
1696 giugno 30; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Contra Michel Gamba".
Ordine del doge Silvestro Valerio al podestà Nicolò Manino di far eseguire il privilegio concesso in prima dedizione (e confermato dai sindaci Inquisitori in Terra Ferma nel 1673) al vicario della valle Seriana Inferiore in virtù del quale ha competenza sulle cause criminali "nelle quali non si ingerisce pena di sangue, taglio di membri o altra condanna personale", rimettendo a detto vicario il processo formato nell'ufficio al maleficio contro Michele Gamba, imputato per ingiurie. Segretario del consiglio dei Dieci Giuseppe Cavanis.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 270x447, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 388

385, class. 1.2.2.1-385
1696 settembre 19; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"19 settembre 1696".
Comunicazione del doge Silvestro Valerio al podestà Nicolò Manino e al capitano Marco Dandolo della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto dicembre, con la concessione del dono, il pagamento della prima rata del campatico. Segretario Giovanni Francesco Marchesini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 280x388, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 389

386, class. 1.2.2.1-386
1696 novembre 23; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"[2]3 novembre 1696".
Ordine del doge Silvestro Valier al podestà Nicolò Manino di far seguire la pronta restituzione ai notai del giudice al maleficio del processo per furto a carico di Carlo Gallo, in virtù dei privilegi confermati il 19 febbraio 1680 dal consiglio dei Dieci in materia di processi non delegati. Segretario del consiglio dei Dieci Giovanni Capello.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 275x450, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 390

387, class. 1.2.2.1-387
1697 marzo 23; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"23 marzo 1697".
Comunicazione del doge Silvestro Valerio al podestà Nicolò Manino e al capitano Battista Erizzio della deliberazione presa con il senato con la quale si proroga a tutto aprile, con la concessione del dono, il pagamento del campatico. Segretario Giovanni Francesco Marchesini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 280x375, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 391

388, class. 1.2.2.1-388
1697 aprile 20; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"20 aprile 1697".
Comunicazione del doge Silvestro Valerio al podestà Nicolò Manino e al capitano Battista Erizzio della sua deliberazione con la quale si proroga a tutto agosto e a tutto dicembre il pagamento del sussidio che la città avrebbe dovuto pagare in un'unica soluzione entro tutto agosto. Segretario Giovanni Francesco Marchesini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 280x389, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 392

389, class. 1.2.2.1-389
1697 maggio 25; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"25 maggio 1647".
Comunicazione del doge Silvestro Valerio al podestà Nicolò Manino e al capitano Battista Erizzio della deliberazione presa con il senato con la quale si proroga a tutto luglio, senza incorrere nella pena, il pagamento dovuto per il campatico del 1696. Segretario Giovanni Francesco Marchesini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 305x415, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 301

390, class. 1.2.2.1-390
1697 agosto 14; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"14 agosto 1697".
Comunicazione del doge Silvestro Valerio al podestà Nicolò Manino e al capitano Battista Ericcio della deliberazione presa con il senato con la quale si proroga a tutto agosto, senza dono, il pagamento del campatico. Segretario Giovanni Francesco Marchesini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 275x385, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 393

391, class. 1.2.2.1-391
1697 settembre 19; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"19 settembre 1647".
Comunicazione del doge Silvestro Valerio al podestà Nicolò Manino e al capitano Battista Erizzio della decisione di prorogare a tutto dicembre, senza incorrere nella pena, il pagamento dovuto per il campatico dalla città e dal territorio. Segretario Francesco Savioni.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 280x390, volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 303

392, class. 1.2.2.1-392
1699 settembre 5; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"5 settembre 1699".
Comunicazione del doge Silvestro Valerio al podestà Gerolamo Lorenzo Iustiniano e al capitano Gregorio Barbadico della sua deliberazione con la quale si proroga al 15 settembre, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del sussidio. Segretario Giovanni Francesco Marchesini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 280x390, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 394

393, class. 1.2.2.1-393
1699 dicembre 2; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"2 dicembre 1699".
Comunicazione del doge Silvestro Valerio al podestà Gerolamo Lorenzo Iustiniano e al capitano Gregorio Barbadico della deliberazione presa con il senato con la quale si proroga a tutto febbraio, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del campatico. Segretario Giovanni Francesco Marchesini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 275x415, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 395

394, class. 1.2.2.1-394
1700 dicembre 1; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"2 dicembre 1699".
Ordine del doge Alvise Mocenico con i capi del consiglio dei Dieci al podestà Alvise Maripetro di far consegnare ai notai del giudice al maleficio i processi del conte Agostino Suardo e Giovanni Antonio Serughetti e di far osservare i privilegi della città in materia di processi criminali non delegati. Segretario del consiglio dei Dieci Pietro Antonio Gratarol.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 260x445, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 396

395, class. 1.2.2.1-395
1703 luglio 5; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1703 5 luglio. Proroga della seconda ratta del sussidio".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al podestà Francesco Foscolo e al capitano Federico Barbadico della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto agosto, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del sussidio. Segretario Giovanni Francesco Marchesini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 274x388, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 397

396, class. 1.2.2.1-396
1704 marzo 29; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1704 29 marzo. Per fieni".
Ordine del doge Alvise Mocenico al capitano Domenico Michaeli di rendere noto ai deputati del comune ed ai sindaci del Territorio il decreto del 6 novembre 1703 in materia di prezzo dei fieni. Segretario Angelo Zen.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x410, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 399

397, class. 1.2.2.1-397
1704 luglio 21; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Lotti".
Ordine del doge Alvise Mocenico con i capi del consiglio dei Dieci al podestà Sebastiano Contareno e al capitano Domenico Michaeli di far eseguire le leggi che vietano ogni sorta di lotto, facendone proclama. Segretario del consiglio dei Dieci Giuseppe Cavanis.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 290x445, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 400

398, class. 1.2.2.1-398
1705 febbraio 18; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Proroga campatici".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al podestà Sebastiano Contareno e al capitano Ludovico Vidman della deliberazione presa con il senato con la quale si proroga a tutto aprile, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del campatico. Segretario Agostino Gadaldini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 270x380, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 398

399, class. 1.2.2.1-399
1705 maggio 2; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Proroga campatici et tansae".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al podestà Francesco Garzoni e al capitano Ludovico Vidman della deliberazione presa con il senato con la quale si proroga al 20 giugno, con la concessione del dono, o al 20 agosto, senza dono, il pagamento del campatico. Segretario Agostino Gadaldini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 270x384, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 401

400, class. 1.2.2.1-400
1705 agosto 1; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Proroga".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al podestà Francesco Garzoni e al capitano Ludovico Vidman della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga al 20 settembre, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del sussidio. Segretario Agostino Gadaldini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 273x385, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 402

401, class. 1.2.2.1-401
1706 novembre 27; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Proroga del pagamento de campatici et tanza vecchii".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al podestà Francesco Garzoni e al capitano Michele Magno della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga al 20 dicembre, con la concessione del dono, il pagamento dei resti del campatico. Segretario Agostino Gadaldini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 276x386, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 403

402, class. 1.2.2.1-402
1708 aprile 21; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"21 aprile 1708".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al podestà Paolo Antonio Labia e al capitano Francesco Donato della deliberazione presa con il senato con la quale si proroga al 5 giugno, con la concessione del dono, o al 5 agosto, senza dono, il pagamento del campatico. Segretario Marin Angelo Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 273x390, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 404

403, class. 1.2.2.1-403
1708 agosto 16; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"16 agosto 1708".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al podestà Paolo Antonio Labia e al capitano Francesco Donato della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga al 10 settembre, con la concessione del dono, il pagamento della prima rata del sussidio. Segretario Agostino Gadaldini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 265x380, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 405

404, class. 1.2.2.1-404
1708 settembre 23; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"22 settembre 1708. Habili[...]".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al podestà Paolo Antonio Labia e al capitano Francesco Donato della deliberazione presa dal senato con la quale si accorda il termine di un mese per pagare, con la concessione del dono, i debiti derivanti dai danni "risentiti nei passaggi e stazioni degl'esteri". Segretario Marin Angelo Negro.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 242x405, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 406

405, class. 1.2.2.1-405
1708 dicembre 22; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1708 22 dicembre".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al podestà Paolo Antonio Labia e al capitano Francesco Donato della deliberazione presa con il senato con la quale si proroga a tutto febbraio, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del campatico. Segretario Agostino Gadaldini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 270x385, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 407

406, class. 1.2.2.1-406
1709 dicembre 21; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"21 dicembre 1709".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelio al podestà Leonardo Delphino e al capitano Vittore Pisani della deliberazione presa con il senato con la quale si proroga a tutto febbraio, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del campatico. Segretario Agostino Gadaldini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 297x413, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 409

407, class. 1.2.2.1-407
1710 febbraio 22; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1709 21 febbraio. Proroga campatico e tansa".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelio al podestà Leonardo Delfino e al capitano Vittore Pisano della deliberazione presa con il senato con la quale si proroga a tutto aprile, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del campatico. Segretario Agostino Gadaldini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 263x383, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 408

408, class. 1.2.2.1-408
1710 aprile 26; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Prorogatio campatici".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelio al podestà Leonardo Delphino e al capitano Vittore Pisano della deliberazione presa con il senato con la quale si proroga al 1 giugno, con la concessione del dono, il pagamento del campatico. Segretario Agostino Gadaldini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 265x385, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 411

409, class. 1.2.2.1-409
1710 luglio 5; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Nobilibus et sapientibus viris Leonardo Delphino potestati et Victori Pisano capitaneo Bergomi et successoribus".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelio al podestà Leonardo Delphino e al capitano Vittore Pisano della sua deliberazione con la quale si conferma il privilegio del 1450 ed i successivi proclami e decreti a favore della fornace di Ponte San Pietro circa la fabbrica di vetro. Segretario [Costantino] Franceschi (1).
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 255x445, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 573
note:
(1). Copia ?

410, class. 1.2.2.1-410
1710 agosto 13; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1710 13 agosto. Proroga sussidio".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelius al podestà Leonardo Delphino e al capitano Vittore Pisano della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga all'8 settembre, con la concessione del dono, il pagamento della prima rata del sussidio. Segretario Marin Angelo Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 268x383, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 412

411, class. 1.2.2.1-411
1710 settembre 18; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"18 settembre 1710".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelius al podestà Leonardo Delphino e al capitano Vittore Pisani della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga al 10 ottobre, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del sussidio. Segretario Agostino Gadaldini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 266x385, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 413

412, class. 1.2.2.1-412
1711 febbraio 21; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1710 21 febraro. Proroga del pagamento de debiti publici".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelio al capitano Agostino Barbadico della sua deliberazione con la quale si proroga al 20 marzo, con la concessione del dono, il pagamento di debiti dovuti a vario titolo. Segretario Marin Angelo Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 294x414, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 410

413, class. 1.2.2.1-413
1711 dicembre 17; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"17 dicembre 1711".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelius al podestà Leonardo Delphino e al capitano Agostino Barbadico della deliberazione presa con il senato con la quale si proroga a tutto febbraio, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del campatico. Segretario Agostino Gadaldini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 270x383, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 414

414, class. 1.2.2.1-414
1712 marzo 5; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"5 marzo 1712".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelius al podestà Piero Delphino e al capitano Agostino Barbadico della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto marzo ed aprile, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del campatico. Segretario Agostino Gadaldini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 267x385, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 416

415, class. 1.2.2.1-415
1712 aprile 23; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1712 23 aprile".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelius al podestà Francesco Maria Canali e al capitano Vincenzo Pisani della deliberazione presa con il senato con la quale si proroga a tutto maggio, con la concessione del dono, il pagamento del campatico del 1711. Segretario Agostino Gadaldini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 267x385, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 417

416, class. 1.2.2.1-416
1712 luglio 21; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"21 luglio 1712".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelius al podestà Francesco Maria Canali e al capitano Vincenzo Pisani della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga all'8 settembre, con la concessione del dono, il pagamento della prima rata del campatico. Segretario Agostino Gadaldini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 270x385, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 418

417, class. 1.2.2.1-417
1713 gennaio 14; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"14 gennaio 1712".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelius al podestà Francesco Maria Canale e al capitano Vincenzo Pisani della deliberazione presa con il senato con la quale si proroga a tutto febbraio, con la concessione del dono, il pagamento del campatico. Segretario Agostino Gadaldini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 254x405, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 415

418, class. 1.2.2.1-418
1713 marzo 2; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"2 marzo 1713".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelius al podestà Francesco Maria Canali e al capitano Carlo Zenobio della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto marzo ed aprile, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del campatico. Segretario Agostino Gadaldini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 260x410, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 420

419, class. 1.2.2.1-419
1713 giugno 28; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1713 28 giugno. Permissione di prender a livello ducati 3000 per spese di sanità".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelius al podestà Francesco Maria Canali e al capitano Vincenzo Pisani della deliberazione presa dal senato con la quale si permette alla Città, per necessità sanitarie, di prendere a livello francabile 3.000 ducati con interesse non superiore al 3%, fissando in due anni il termine per la restituzione. Segretario Agostino Gadaldini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 270x410, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 421

420, class. 1.2.2.1-420
1713 luglio 15; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1713 15 luglio. Santa Maria con [signori] curiali".
Ordine del doge Giovanni Cornelius al podestà Francesco Maria Canali e al capitano Vincenzo Pisani di osservare il solito circa la vertenza promossa dai curiali "per essere predestinti nell'incenso et pace al coro de religiosi quando intravengono nelle sacre funzioni che si celebrano nel tempio di S. Maria". Segretario Agostino Gadaldini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 270x380, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 422

421, class. 1.2.2.1-421
1713 agosto 3; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1713 3 agosto. Proroga per sussidio".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelius al podestà Francesco Maria Canali e al capitano Vincenzo Pisani della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga all'8 settembre, con la concessione del dono, il pagamento della prima rata del sussidio. Segretario Antonio Perazzo.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 270x385, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 423

422, class. 1.2.2.1-422
1713 settembre 2; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"2 settembre 1713".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelius al podestà Francesco Maria Canale e al capitano Vincenzo Pisani della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto settembre, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del sussidio. Segretario Antonio Perazzo.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 268x383, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 424

423, class. 1.2.2.1-423
1714 gennaio 20; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1713 M[ore] V[eneto] 20 gennaio. Proroga campatici".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelius al podestà Francesco Maria Canali e al capitano Carlo Zenobio della deliberazione presa con il senato con la quale si proroga a tutto febbraio, con la concessione del dono, il pagamento del campatico. Segretario Agostino Gadaldini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 270x383, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 419

424, class. 1.2.2.1-424
1714 marzo 1; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Proroga campatico".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelius al podestà Carlo Antonio Gambara e al capitano Carlo Zenobio della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto marzo ed aprile, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del sussidio. Segretario Agostino Gadaldini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 276x388, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 425

425, class. 1.2.2.1-425
1714 aprile 28; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1714 28 aprile. Proroga campatico tutto maggio".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelius al podestà Carlo Antonio Gambara e al capitano Carlo Zenobio della deliberazione presa con il senato con la quale si proroga a tutto maggio, con la concessione del dono, il pagamento del campatico. Segretario Agostino Gadaldini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 268x385, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 426

426, class. 1.2.2.1-426
1714 maggio 12; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1714 12 maggio. Incontrar e pagar pro di tansa".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelius al capitano Carlo Zenobio della sua deliberazione con la quale si permette alla città, per pagare il campatico, di poter detrarre i precedenti crediti e di supplire con pronti esborsi alle differenze, dovendo le somme versate coprire interamente l'assegnamento destinato al consilier del deposito in Zecca. Segretario Agostino Gadaldini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 255x412, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 427

427, class. 1.2.2.1-427
1714 agosto 2; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1714 2 agosto. Proroga prima rata del sussidio".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelius al podestà Carlo Antonio Gambara e al capitano Carlo Zenobio della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga all'8 settembre, con la concessione del dono, il pagamento della prima rata del sussidio. Segretario Antonio Perazzo.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 255x410, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 428

428, class. 1.2.2.1-428
1714 agosto 16; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1714 16 agosto. [... ... ...] a debiti di campatico e tanza 1713".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelius al podestà Carlo Antonio Gambara e al capitano Carlo Zenobio della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga di 20 giorni, con la concessione del dono, il pagamento di debiti di campatico. Segretario Agostino Gadaldini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 263x385, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 429

429, class. 1.2.2.1-429
1714 settembre 7; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1714 7 settembre".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelius al podestà Carlo Antonio Gambara e al capitano Carlo Zenobio della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto settembre, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del sussidio. Segretario Angelo Nicolosi.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 270x383, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 430

430, class. 1.2.2.1-430
1714 settembre 27; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1714 27 septembre. Proroga subsidii residui".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelius al podestà Carlo Antonio Gambara e al capitano Carlo Zenobio della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto ottobre, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del sussidio. Segretario Agostino Gadaldini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 268x383, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 431

431, class. 1.2.2.1-431
1714 ottobre 6; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1714 6 ottobre. Proroga anni cinque de mercato di animali".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelius al capitano Carlo Zenobio della sua deliberazione con la quale si proroga per altri cinque anni la concessione di fare mercato, esente da dazio, di animali a piede tondo e a piede fesso. Segretario Agostino Gadaldini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 265x414, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 432

432, class. 1.2.2.1-432
1715 febbraio 14; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Proroga la [...] et tansa".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelius al podestà Carlo Antonio Gambara e al capitano Giovanni Francesco Querini della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto marzo ed aprile, con la concessione del dono, il pagamento del campatico. Segretario Marin Angelo Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 274x386, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 433

433, class. 1.2.2.1-433
1715 aprile 10; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1715 10 aprile. Proroga prima rata subsidii".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelius al podestà Alvise Zorzi e al capitano Giovanni Francesco Querini della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga all'8 settembre, con la concessione del dono, il pagamento della prima rata del sussidio. Segretario Agostino Gadaldini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 270x385, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 438

434, class. 1.2.2.1-434
1715 aprile 16; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1715. Proroga campatico".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelius al podestà Carlo Antonio Gambara e al capitano Giovanni Francesco Quirino della deliberazione presa con il senato con la quale si proroga a tutto maggio, con la concessione del dono, il pagamento del campatico del 1714. Segretario Agostino Gadaldini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 273x385, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 434

435, class. 1.2.2.1-435
1715 maggio 16; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1715 16 maii. Nundinam prorogatio decennium".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelius al podestà Carlo Antonio Gambara e al capitano Giovanni Francesco Querini della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga per dieci anni il permesso di poter tenere nel mese di agosto nel prato di S. Alessandro nei quattro giorni antecedenti e nei quattro successivi la festa di S. Alessandro una fiera libera da ogni dazio e gabella, rimanendo confermate le precedenti deliberazioni a riguardo. Segretario Agostino Gadaldini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 265x410, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 435

436, class. 1.2.2.1-436
1715 giugno 6; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1715 6 giugno. Proroga campatici".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelius al podestà Carlo Antonio Gambara e al capitano Giovanni Francesco Querini della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto giugno, con la concessione del dono, il pagamento del campatico ma si mantengono le esecuzioni già operate e la pena per i renitenti. Segretario Agostino Gadaldini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 270x385, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 436

437, class. 1.2.2.1-437
1715 giugno 6; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1715 6 giugno. Tansarum fructum solvatur".
Concessione del doge Giovanni Cornelius al capitano Giovanni Francesco Querini della facoltà di far eseguire le girate degli interessi dei privati a conguaglio del loro debito per il campatico. Segretario Agostino Gadaldini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 268x410, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 437

438, class. 1.2.2.1-438
1715 settembre 7; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1715 septembris. Proroga seconda ratta subsidii".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelius al podestà Alvise Zorzio e al capitano Giovanni Francesco Querini della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto settembre, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del sussidio. Segretario Angelo Nicolosi.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 265x385, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 439

439, class. 1.2.2.1-439
1716 gennaio 18; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1716. [...] proroga campatici".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelius al podestà Alvise Georgio e al capitano Giovanni Francesco Querini della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga di 40 giorni, con la concessione del dono, il pagamento di tutti i debiti derivanti da campatici, tasse o altre gravezze e imposizioni. Segretario Angelo Nicolosi.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 256x413, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 440

440, class. 1.2.2.1-440
1716 settembre 26; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1716 [...]. Proroga prima rata subsidii".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelius al podestà vicecapitano Alvise Zorzi della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto novembre, con la concessione del dono, il pagamento della prima rata del sussidio. Segretario Lorenzo Vignola.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 267x385, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 441

441, class. 1.2.2.1-441
1716 novembre 14; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1716 14 novembre. Proroga seconda rata subsidii".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelius al podestà Alvise Georgio e al capitano Federico Thiepulo della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto dicembre, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del sussidio. Segretario [Marin Angelo Negri].
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 265x383, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 442

442, class. 1.2.2.1-442
1717 agosto 5; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"5 agosto 1717".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelius al podestà Antonio Marino Priuli e al capitano Federico Thiepulo della deliberazione presa con il senato con la quale si proroga a tutto agosto, con la concessione del dono, il pagamento del campatico. Segretario [Marin Angelo Negri].
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 268x383, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 444

443, class. 1.2.2.1-443
1717 settembre 4; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1717. Indulto a debitori di giorni 20".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelius comunica al podestà Antonio Marino Priuli e al capitano Federico Thiepulo della sua deliberazione con la quale si proroga di venti giorni, con la concessione del dono, il pagamento di debiti derivanti da gravezze ordinarie. Segretario Giacomo Busenello.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 243x410, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 445

444, class. 1.2.2.1-444
1718 febbraio 12; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1717. Proroga subsidii".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelius al podestà Antonio Marino Priuli e al capitano Federico Thiepulo della sua deliberazione con la quale si proroga a tutto marzo, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del sussidio. Segretario [Marin Angelo Negri].
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 265x385, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 443

445, class. 1.2.2.1-445
1719 novembre 4; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1719 4 novembre. Mercato di animali per quinquennium".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelius al capitano Silvestro Bembo e ai suoi successori della sua deliberazione con la quale si proroga per altri cinque anni la concessione di fare marcato, esente da dazio, di animali a piede tondo e a piede fesso. Segretario Tiberio Zuccato.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 268x385, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 446

446, class. 1.2.2.1-446
1719 dicembre 9; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1719. Proroga prima rata subsidii".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelius al podestà Giacomo Superantio e al capitano Silvestro Bembo della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto gennaio, con la concessione del dono, il pagamento della prima rata del sussidio. Segretario Lorenzo Vignola.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 270x386, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 447

447, class. 1.2.2.1-447
1720 giugno 6; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1720 6 giugno. Indulto per debiti vechi".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelius al podestà Giacomo Superantio e al capitano Silvestro Bembo della deliberazione presa dal senato con la quale si concede alla Terra Ferma di effettuare entro tutto giugno, con la concessione del dono, il pagamento dei debiti vecchi esclusi l'ultimo campatico e l'ultimo sussidio. Segretario Giovanni Pietro Tirabosco.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 246x417, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 448

448, class. 1.2.2.1-448
1722 marzo 31; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1722 31 marzo. Campatico minor di due campi esente".
Comunicazione del doge Giovanni Cornelius al capitano Silvestro Bembo e ai suoi successori della sua deliberazione con la quale si esonerano dal pagamento del campatico i sudditi che possiedono meno di due campi. Segretario Tiberio Zuccato.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 248x416, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 449

449, class. 1.2.2.1-449
1724 febbraio 19; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"19 febraro 1723".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al podestà Francesco Martinelli e al capitano Giovanni Trono della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto marzo, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del sussidio. Segretario Lorenzo Vignola.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 267x390, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 450

450, class. 1.2.2.1-450
1724 dicembre 2; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1724. Proroga subsidii".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al podestà Alvise Fuscareno e al capitano Giovanni Trono della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto gennaio, con la concessione del dono, il pagamento della prima rata del sussidio. Segretario Lorenzo Vignola.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 270x395, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 453

451, class. 1.2.2.1-451
1724 dicembre 30; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Proroga mercati".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al capitano Giovanni Trono e ai suoi successori della sua deliberazione con la quale si proroga per altri 5 anni la concessione di fare mercato, esente da dazio, di animali a piede tondo e a piede fesso. Segretario Lorenzo Vignola.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 270x390, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 451

452, class. 1.2.2.1-452
1725 febbraio 3; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Per li tansati".
Ordine del doge Alvise Mocenico al podestà Alvise Fuscareno e al capitano Bartolomeo Gradenico di ascoltare le ragioni di quanti, della Città e del Territorio, fossero gravati dai cinque ai trenta ducati e di amministrare loro giustizia. Segretario Lorenzo Vignola.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 270x390, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 455

453, class. 1.2.2.1-453
1725 febbraio 17; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Proroga della seconda ratta e residuo della prima del sussidio e tansa".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al podestà Alvise Fuscareno e al capitano Bartolomeo Gradenico della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto marzo, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del sussidio e dei residui della prima. Segretario Domenico Franceschi.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 270x393, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 452

454, class. 1.2.2.1-454
1725 maggio 2; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Universis et singulis rectoribus et rappresentantibus nostris".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico a tutti i rettori e rappresentanti della deliberazione presa dal collegio all'Adige, delegato dal senato, con la quale assolve le città di Bergamo, Brescia, Crema e litisconsorti dalla domanda presentata dalle città di Padova, Verona, Rovigo e litisconsorti di contribuire alle spese per la regolazione del corso dell'Adige. Segretario Gerolamo Alberti (1).
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 278x400, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 456
note:
(1). Cfr. "Stampa città e territorii di Lombardia, Padova e Verona per regolazione dell'Adige" (sala 2 L 2 4/1); "Stampa delle città, territori e valli della Lombardia" (salone loggia T 6 3 7)

455, class. 1.2.2.1-455
1725 maggio 17; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1725. Proroga della fiera".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al podestà Alvise Fuscareno e al capitano Bartolomeo Gradenico della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga per dieci anni il permesso di poter tenere nel mese di agosto nel prato di S. Alessandro nei quattro giorni antecedenti e nei quattro successivi la festa di S. Alessandro una fiera libera da ogni dazio e gabella, rimanendo confermate le precedenti deliberazioni a riguardo. Segretario Lorenzo Vignola.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 270x387, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 454

456, class. 1.2.2.1-456
1725 ottobre 3; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Subsidium".
Ordine del doge Alvise Mocenico al podestà Alvise Fuscareno e al capitano Bartolomeo Gradenico di rendere nota con le opportune forme la deliberazione presa dal senato con la quale si impone alla Terra Ferma un sussidio da pagarsi da parte di esenti e non, privilegiati e non, separati e non ad eccezione degli ecclesiastici, secondo la "compartita" fatta dai 7 savi. Tale sussidio deve essere pagato la prima metà entro tutto ottobre, la seconda metà entro tutto novembre con dono del 10% in caso di pagamenti entro i termini e di aggravio del 10% in caso di ritardo. Il podestà e il capitano devono mandare le somme raccolte alla cassa della camera. Segretario [Iseppo] Giacomazzi.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 270x390, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 457

457, class. 1.2.2.1-457
1725 dicembre 13; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Proroga subsidii".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al podestà Alvise Fuscareno e al capitano Bartolomeo Gradenico della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto gennaio, con la concessione del dono, il pagamento della prima rata del sussidio. Segretario Lorenzo Vignola.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 270x385, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 458

458, class. 1.2.2.1-458
1726 febbraio 1; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Proroga subsidii".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al podestà Alvise Fuscareno e al capitano Bartolomeo Gradenico della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto marzo, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del sussidio e dei residui della prima. Segretario Lorenzo Vignola.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 260x420, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 459

459, class. 1.2.2.1-459
1726 luglio 11; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Per carne".
Richiesta del doge Alvise Mocenico al capitano Antonio Valmarana di fornire una opinione giurata, sottoscritta manu propria e da reinviarsi sigillata su una supplica, acclusa in copia (mancante), presentata da Francesco Lochis, conduttore dal dazio del soldo per lira delle carni. Segretario Lorenzo Vignola.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 270x385, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 462

460, class. 1.2.2.1-460
1726 dicembre 5; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Proroga subsidii".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al podestà Leonardo Pesaro e al capitano Antonio Valmarana della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto gennaio, con la concessione del dono, il pagamento della prima rata del sussidio. Segretario Lorenzo Vignola.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 267x388, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 464

461, class. 1.2.2.1-461
1727 febbraio 8; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Proroga subsidii pro seconda ratha".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al podestà Leonardo Pesauro e al capitano Antonio Valmarana della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto marzo, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del sussidio e dei residui della prima. Segretario Lorenzo Vignola.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 265x390, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 460

462, class. 1.2.2.1-462
1727 febbraio 8; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Datii carnis privilegium confirmatum".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al capitano Antonio Valmarana e ai suoi successori della sua deliberazione con la quale si conferma a Bergamo il privilegio della "introduzione di lire sei di carne al giorno a' cadauna famiglia" e si ordina di vigilare a che il privilegio sia rispettato. Segretario Lorenzo Vignola.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 273x420, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 461

463, class. 1.2.2.1-463
1727 settembre 18; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Sussidio".
Ordine del doge Alvise Mocenico al podestà Aurelio Rezzonico e al capitano Antonio Valmarana di rendere nota con le opportune forme la deliberazione presa dal senato con la quale si impone alla Terra Ferma un sussidio da pagarsi da parte di esenti e non, privilegiati e non, separati e non ad eccezione degli ecclesiastici, secondo la "compartita" fatta dai 7 savi. Tale sussidio deve essere pagato la prima metà entro tutto ottobre, la seconda metà entro tutto novembre con dono del 10% in caso di pagamento entro i termini e di aggravio del 10% in caso di ritardo. Il podestà e il capitano devono inviare le somme raccolte alla cassa della camera. Segretario [Iseppo] Giacomazzi.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 270x391, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 464

464, class. 1.2.2.1-464
1727 dicembre 4; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Proroga sussidii".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al podestà e vicecapitano Aurelio Rezzonico della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto gennaio, con la concessione del dono, il pagamento della prima rata del sussidio. Segretario Lorenzo Vignola.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 263x415, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 465

465, class. 1.2.2.1-465
1728 gennaio 31; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Seconda proroga sussidii".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al podestà e vicecapitano Aurelio Rezzonico della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto marzo, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del sussidio e dei residui della prima. Segretario Lorenzo Vignola.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 270x390, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 466

466, class. 1.2.2.1-466
1728 luglio 29; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1728 29 iulii. Pro tertio iudice stratarum eligendo".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico, udita l'opinione dei rettori sulla supplica presentata dalla città, al capitano Angelo Contareno e ai suoi successori della sua deliberazione con la quale acconsente all'elezione di un terzo giudice alle strade avente le stesse competenze e lo stesso salario. Segretario Lorenzo Vignola.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 266x415, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 467

467, class. 1.2.2.1-467
1728 dicembre 11; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1728 11 dicembre. Proroga del sussidio per la prima ratta".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al podestà Aurelio Rezonico e al capitano Angelo Contareno della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto gennaio, con la concessione del dono, il pagamento della prima rata del sussidio. Segretario Domenico Franceschi.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 270x390, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 468

468, class. 1.2.2.1-468
1729 febbraio 5; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1729 5 februarii. Proroga del sussidio per la seconda rata".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al capitano e vicepodestà Angelo Contareno della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto marzo, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del sussidio e dei residui della prima. Segretario Lorenzo Vignola.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 267x387, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 469

469, class. 1.2.2.1-469
1729 marzo 10; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1729 10 martii. Pagamento delle pubbliche gravezze con cecchino e grossi 22 raguagliando ducati [...]".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al capitano e vicepodestà Angelo Contareno della deliberazione presa dal senato con la quale si accorda per la durata di sei mesi il permesso di pagare in camera le sole gravezze pubbliche con zecchini da soldi due e grossi 22 l'uno. Segretario Iseppo Giovanazzi.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 250x415, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 470

470, class. 1.2.2.1-470
1729 luglio 28; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1729 28 iulii. Abilitatio pro debitoribus campaticorum et tassarum veterum".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al capitano e vicepodestà Angelo Contareno della sua deliberazione con la quale si accorda la facoltà di effettuare entro il 15 settembre, senza dono e senza pena, il pagamento dei debiti derivanti da campatici e tasse. Segretario Lorenzo Vignola.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 290x420, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 471

471, class. 1.2.2.1-471
1729 dicembre 10; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1729 decima decembris. Proroga primae rathae subsidii".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al podestà Vincenzo Capello e al capitano Giustino Donato della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto gennaio, con la concessione del dono, il pagamento della prima rata del sussidio. Segretario Lorenzo Vignola.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 285x415, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 472

472, class. 1.2.2.1-472
1729 dicembre 29; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1729 29 decembre. Proroga mercatus animalium per quinquennium".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al capitano Giustino Donato della sua deliberazione con la quale si proroga per altri cinque anni la concessione di fare mercato, esente da dazio, di animali a piede tondo e a piede fesso. Segretario Lorenzo Vignola.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 263x388, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 473

473, class. 1.2.2.1-473
1730 febbraio 4; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1730 4 februarii. Proroga secondae rathae subsidii".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al podestà Vincenzo Capello e al capitano Giustino Donato della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto marzo, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del sussidio e residui della prima. Segretario Lorenzo Vignola.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 273x388, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 474

474, class. 1.2.2.1-474
1730 marzo 16; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1730 22 marzo. Ducali per la conferma delle parti 26 marzo 1729 in materia de religioni".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al podestà e ai suoi successori della deliberazione presa dalla quarantia civil nuova il 15 marzo 1730 con la quale si conferma la parte del consiglio maggiore di Bergamo del 26 marzo 1729 in materia di ordini religiosi. Segretario Alessandro Contarenus.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 285x445, leg. , latino
segnatura attuale: vol. 2, num. 475

475, class. 1.2.2.1-475
1730 aprile 20; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1730 20 aprilis. Oratores seu deputati admessi in figura privata in causa Martinenga".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al podestà Vincenzo Capello del proprio assenso all'invio in Venezia, ma in forma privata, di due "soggetti" (oratori o deputati) che assistano alla causa contro il marchese Pietro Martinengo. Segretario Lorenzo Vignola.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 270x388, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 476

476, class. 1.2.2.1-476
1731 febbraio 10; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1731 9 febraro. Proroga della seconda rata sussidio".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al capitano e vicepodestà Giustino Donato della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto marzo, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del sussidio e dei residui della prima. Segretario Lorenzo Vignola.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 270x390, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 477

477, class. 1.2.2.1-477
1731 maggio 7; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1731 7 maggio. Ducale a favore della città contro il signor marchese Martinengo".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico a tutti i possibili destinatari della deliberazione presa dal "collegio nostro" con la quale si accolgono i 4 punti presentati dalla città nella causa contro il marchese Pietro Emanuele Martinengo in materia di gravezze. Segretario Domenico Franceschi.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 315x447, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 478

478, class. 1.2.2.1-478
1731 dicembre 15; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1731 15 decembris. Proroga della prima ratta del sussidio".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al capitano e vicepodestà Nicolò Donato della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto gennaio, con la concessione del dono, il pagamento della prima rata del sussidio. Segretario Lorenzo Vignola.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 270x390, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 479

479, class. 1.2.2.1-479
1732 febbraio 7; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1732 7 febraro. Proroga della seconda ratta sussidio".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al capitano e vicepodestà Nicolò Donato della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto marzo, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del sussidio e dei residui della prima. Segretario Ottavio Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 267x388, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 480

480, class. 1.2.2.1-480
1732 agosto 23; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1732 23 agosto. Ducali contro la Valle Gandino".
Comunicazione del doge Carlo Ruzini al podestà Francesco Bonfadini e al capitano Nicolò Donato della deliberazione presa dal consiglio dei Dieci con la quale, revocando la ducale dell'11 dicembre 1731, si accolgono le istanze del comune di Bergamo nella causa contro la valle in materia di competenze del vicario della valle Gandino. Segretario del consiglio dei Dieci Angelo Nicolosi.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 270x445, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 481

481, class. 1.2.2.1-481
1732 agosto 23; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1732 23 agosto. Ducali. Facoltative di prender a livello ducati 2.000".
Comunicazione del doge Carlo Ruzini al podestà Francesco Bonfadini della deliberazione presa dal senato con la quale si permette alla Città di prendere a livello 2.000 ducati con interesse non superiore al 3%, fissando in cinque anni il termine per la restituzione. Segretario Ottavio Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 243x390, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 482

482, class. 1.2.2.1-482
1732 dicembre 3; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"3 decembris 1732. Proroga sussidio".
Comunicazione del doge Carlo Ruzini al podestà Francesco Bonfadini e al capitano Nicolò Donato della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto gennaio, con la concessione del dono, il pagamento della prima rata del sussidio. Segretario Lorenzo Vignola.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 255x415, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 483

483, class. 1.2.2.1-483
1733 dicembre 5; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"5 decembris 1733. Accordio per il sussidio".
Comunicazione del doge Carlo Ruzini al podestà e vicecapitano Francesco Bonfadini della sua deliberazione con la quale si proroga a tutto gennaio, con la concessione del dono, il pagamento della prima rata del sussidio. Segretario Aurelio Marcolini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 260x415, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 485

484, class. 1.2.2.1-484
1734 febbraio 4; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"15 februarii 1733. Proroga del sussidio".
Comunicazione del doge Carlo Ruzini al podestà e vicecapitano Antonio Savorgnano della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto marzo, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del sussidio e dei residui della prima. Segretario Ottavio Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 265x385, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 484

485, class. 1.2.2.1-485
1734 marzo 18; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"18 marzo 1733. Habilitatione de pagamenti in camera".
Comunicazione del doge Carlo Ruzini al podestà e vicecapitano Antonio Savorgnano della sua deliberazione con la quale si proroga di un semestre la "abilità" concessa ai sudditi in Terra Ferma di pagare nelle camere le pubbliche gravezze ed i campatici con zecchini, ducati e filippi rispettivamente a lire 22, 8 e 11 con l'aggiunta del 23%. Segretario Ottavio Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 270x385, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 486

486, class. 1.2.2.1-486
1734 maggio 27; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"27 maii 1734. Permissione di prender a livello scudi 4.000".
Comunicazione del doge Carlo Ruzini al podestà e vicecapitano Antonio Savorgnano della deliberazione presa dal senato con la quale si permette alla Città di prendere a livello francabile 4.000 scudi con interesse non superiore al 3%, fissando in tre anni il termine per restituirlo. Segretario Ottavio Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 260x415, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 487

487, class. 1.2.2.1-487
1734 settembre 16; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1734 16 settembre. Abilità di pagar le publiche gravezze con zechini a lire 22 ducati a lire 8 filippi a lire 11 coll'agio di 25 per 100".
Comunicazione del doge Carlo Ruzini al podestà e vicecapitano Antonio Savorgnano della sua deliberazione con la quale si proroga di un altro semestre, per permettere il pagamento della seconda rata, la possibilità" concessa ai sudditi in Terra Ferma di pagare nelle camere le pubbliche gravezze ed i campatici con zecchini, ducati e filippi valutati rispettivamente lire 22, 8 e 11 con l'aggiunta del 23%. Segretario Nicolò Marchesini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x420, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 488

488, class. 1.2.2.1-488
1735 gennaio 8; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1735 8 genaro. Per il mercato delli animali".
Comunicazione del doge Carlo Ruzini al podestà e vicecapitano Antonio Savorgnano della sua deliberazione con la quale si proroga per altri cinque anni la concessione di fare mercato, esente da dazio, di animali a piede tondo e a piede fesso. Segretario Ottavio Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 295x415, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 489

489, class. 1.2.2.1-489
1735 febbraio 16; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1734 16 febraro. Proroga del sussidio".
Comunicazione del doge Alvise Pisani al podestà e vicecapitano Antonio Savorgnano della deliberazione presa da "questo consilio" con la quale si proroga a tutto marzo, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del sussidio e dei residui della prima. Segretario Ottavio Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 302x410, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 491

490, class. 1.2.2.1-490
1735 giugno 8; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1735 8 giugno. Proroga della fiera per decennio".
Comunicazione del doge Alvise Pisani al podestà e vicecapitano Antonio Savorniano della sua deliberazione con la quale proroga per dieci anni il permesso di poter tenere nel mese di agosto nel prato di S. Alessandro nei quattro giorni antecedenti e nei quattro successivi la festa di S. Alessandro una fiera libera da ogni dazio e gabella, rimanendo confermate le precedenti disposizioni a riguardo. Segretario Ottavio Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 270x470, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 492

491, class. 1.2.2.1-491
1735 giugno 30; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1735 30 giugno. Per la Ceradesca a favor della Città".
Comunicazione del doge Alvise Pisani al podestà e vicecapitano e ai suoi successori della deliberazione presa dalla quarantia civil nuova il 28 giugno 1735 con la quale si cassano, revocano ed annullano i decreti 3 agosto 1698, 8 agosto 1698 e 26 e 31 marzo 1702 regolanti i diritti dei comuni di Scanzo e di Rosciate sul bosco Ceradesca. Segretario del consiglio della quarantia civil nuova Antonio Zorzi.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 273x445, leg. , latino
segnatura attuale: vol. 2, num. 493

492, class. 1.2.2.1-492
1735 dicembre 10; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1735 10 dicembre. Proroga subsidii".
Comunicazione del doge Alvise Pisani al podestà vicecapitano Antonio Savorgnano della sua deliberazione con la quale si proroga a tutto gennaio, con la concessione del dono, il pagamento della prima rata del sussidio. Segretario Ottavio Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 268x387, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 494

493, class. 1.2.2.1-493
1736 febbraio 16; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1735 16 februarii. Proroga subsidii".
Comunicazione del doge Alvise Pisani al podestà Antonio Savorgnano e al capitano Gerolamo Leono della deliberazione presa da "questo consilio" con la quale si proroga a tutto marzo, con la concessione del dono, il pagamento della seconda rata del sussidio e dei residui della prima. Segretario Ottavio Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 265x385, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 490

494, class. 1.2.2.1-494
1736 marzo 15; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1736 15 marzo. Pro custodia nemoris Ceradesca".
Comunicazione del doge Alvise Pisani (a seguito della sentenza a favore della città nella causa contro i comuni di Scanzo e di Rosciate) al capitano vicepodestà Gerolamo Leono della sua deliberazione con la quale, ad eccezione della legna da fuoco nel bosco di proprietà pubblica detto "La Ceradesca", si devono riservare al pubblico servizio i legni da opera, non venendo così ad intaccare i legnami esistenti configurati come beni cittadini; si dispone l'elezione di due rappresentanti, uno del comune di Bergamo ed uno del Territorio. Segretario Giovanni Francesco Vincenti.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 285x443, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 495

495, class. 1.2.2.1-495
1736 settembre 1; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1736 prima settembre. Per condotte de mobili de rettori".
Comunicazione dell doge Alvise Pisani al capitano vicepodestà Gerolamo Leon della sua deliberazione con la quale si stabilisce che la contribuzione per il trasporto delle suppellettili dei rettori da Verona a Bergamo debba essere commisurata al fatto che i rettori siano due oppure uno solo. Segretario Ottavio Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x420, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 2, num. 496

496, class. 1.2.2.1-496
1736 settembre 7; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1736 7 settembre. Impositione del sussidio ordinario".
Ordine del doge Alvise Pisani al capitano vicepodestà Gerolamo Leon di rendere nota con le opportune forme la deliberazione presa dal senato con la quale si impone alla Terra Ferma un sussidio da pagarsi da parte di esenti e non, privilegiati e non, separati e non ad eccezione degli ecclesiastici, secondo la "compartita" fatta dai 7 savi. Tale sussidio deve essere pagato la prima metà entro tutto ottobre, la seconda metà entro tutto novembre con dono del 10% in caso di pagamento entro i termini e di aggravio del 10% in caso di ritardo. Il capitano e vicepodestà deve mandare le somme raccolte alla cassa della camera. Segretario A. Bartolini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x417, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 497

497, class. 1.2.2.1-497
1736 dicembre 13; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1736 7 dicembre. Proroga sussidio".
Comunicazione del doge Alvise Pisani al capitano vicepodestà Gerolamo Leono della sua deliberazione con la quale si proroga a tutto gennaio, con la concessione del dono, il pagamento del residuo della prima rata del sussidio. Segretario Ottavio Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 390x270, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 498

498, class. 1.2.2.1-498
1737 luglio 25; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Per la fiera".
Comunicazione del doge Alvise Pisani al podestà Polo Querini e al capitano Vincenzo Corer della sua deliberazione con la quale si conferma il privilegio in virtù del quale in tempo di fiera il giudice al maleficio amministra sommariamente "pronta giustizia" nelle vertenze "che entro i recinti della medema occorressero". Segretario Nicolò Marchesini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 264x380, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 499

499, class. 1.2.2.1-499
1737 settembre 21; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Sussidio".
Ordine del doge Alvise Pisani al podestà Polo Querini e al capitano Vincenzo Correr di rendere nota con le oppportune forme la deliberazione presa dal senato con la quale si impone alla Terra Ferma un sussidio da pagarsi da parte di esenti e non, privilegiati e non, separati e non ad eccezione degli ecclesiastici, secondo la compartita fatta dai 7 savi. Tale sussidio deve essere pagato la prima metà entro tutto ottobre, la seconda metà entro tutto novembre con dono del 10% in caso di pagamento entro i termini e di aggravio del 10% in caso di ritardo. Il podestà e il capitano devono mandare le somme raccolte alla cassa della camera. Segretario A. Bartolini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 265x380, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 500

500, class. 1.2.2.1-500
1737 dicembre 14; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Proroga sussidio 1737".
Comunicazione del doge Alvise Pisani al podestà Polo Quirino e al capitano Vincenzo Correr della sua deliberazione con la quale si proroga a tutto gennaio, con la concessione del dono, il pagamento del residuo della prima rata del sussidio. Segretario Ottavio Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 265x363, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 501

501, class. 1.2.2.1-501
1738 dicembre 13; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1738. Proroga sussidio".
Comunicazione del doge Alvise Pisani al capitano e vicepodestà Vincenzo Gradenico della sua deliberazione con la quale si proroga a tutto gennaio, con la concessione del dono, il pagamento del residuo della prima rata del sussidio. Segretario Pietro Busenello.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 252x410, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 502

502, class. 1.2.2.1-502
1739 novembre 26; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"26 novembre 1739".
Comunicazione [del doge] al podestà Giovanni Battista Cornelio e al capitano Agostino Ripa della deliberazione presa con il senato con la quale si proroga a tutto dicembre, con la concessione del dono e senza pena, e a tutto gennaio, senza dono e senza pena, il pagamento del campatico (1). Segretario Iseppo Zuccato.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 280x387, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 503
note:
(1). Dai nomi dei rettori si deduce che la data MDLCXXXVIIII è errata e deve essere letta MDCLXXXIIII.

503, class. 1.2.2.1-503
1740 gennaio 13; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1740. Proroga di sussidio".
Comunicazione del doge Alvise Pisani al podestà Paolo Antonio Labia e al capitano Vincenzo Gradenico della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto marzo, con la consessione del dono, il pagamento delle due rate del sussidio. Segretario Andrea Bernardo.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 265x375, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 504

504, class. 1.2.2.1-504
1740 maggio 28; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1740 28 maggio. Proroga del mercato animali".
Comunicazione del doge Alvise Pisani al capitano Leonardo Delphino e ai suoi successori della sua deliberazione con la quale si proroga per altri cinque anni la concessione di fare mercato, esente da dazio, di animali a piede tondo e a piede fesso. Segretario Nicolò Marchesini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 295x413, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 505

505, class. 1.2.2.1-505
1740 luglio 18; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1740 18 luglio. Giudizio del Pubblico Collegio contro marchese Martinengo".
Comunicazione del doge Alvise Pisani al capitano Leonardo Delphino e ai suoi successori della deliberazione presa dal "collegio nostro" con la quale vengono accolte le istanze della città nella causa contro il marchese Pietro Martinengo circa il pagamento dei debiti contratti da suo padre marchese Gasparo. Segretario Andrea Bernardo.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 295x415, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 506

506, class. 1.2.2.1-506
1741 gennaio 14; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1741 14 genaro. Proroga sussidio".
Comunicazione del doge Alvise Pisani al podestà Paolo Antonio Labia e al capitano Leonardo Delphino della sua deliberazione con la quale si proroga a tutto marzo, con la concessione del dono, il pagamento del sussidio. Segretario Ottavio Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 263x382, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 507

507, class. 1.2.2.1-507
1741 aprile 18; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1741 18 aprile. Per le strade".
Ordine del doge Alvise Pisani con i capi del consiglio dei Dieci al podestà Paolo Antonio Labia e al capitano Leonardo Delphino di far eseguire i privilegi concessi in prima dedizione ai giudici alle strade in virtù dei quali essi sono competenti circa "la materia delle strade, rottura e accomodamento di esse", con appello delle loro sentenze al Reggimento. Segretario del consiglio dei Dieci Giuseppe Giacomazzi.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 265x435, leg. , volgare
segnatura attuale: 22/s. 34, sts. 1, 23/

508, class. 1.2.2.1-508
1742 gennaio 27; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Proroga del sussidio".
Comunicazione del doge Pietro Grimani al capitano vicepodestà Giovanni Battista Albrizzi della sua deliberazione con la quale si proroga a tutto marzo, con la concessione del dono, il pagamento del sussidio. Segretario Michel Angelo Marino.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 260x378, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 509

509, class. 1.2.2.1-509
1743 gennaio 10; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Proroga sussidio".
Comunicazione del doge Pietro Grimani al capitano vicepodestà Giovanni Battista Albrici della deliberazione presa dal "consiglio" con la quale si proroga a tutto marzo, con la concessione del dono, il pagamento del sussidio e si riconferma la ducale del 21 gennaio 1742 che prevede che l'imposizione del sussidio venga fatta nel mese di luglio. Segretario Ottavio Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 260x405, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 510

510, class. 1.2.2.1-510
1743 luglio 12; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Antiquitatis colligantur ne possint extrahi".
Comunicazione del doge Pietro Grimani al capitano vicepodestà Giovanni Battista Albrici della sua deliberazione con la quale si approva la deliberazione del comune che decide di "raccogliere varii pezzi marmi e bronzi antichi sparsi per la Provincia, e non curati, onde collocarli in situazione opportuna e preservarli al pubblico comodo et ornamento", aggiungendo anche "l'espressa inibicione delle estracioni dell'espresse antichità per la loro unione et impiego". Segretario Nicolò Marchesini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 260x370, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 511

511, class. 1.2.2.1-511
1743 luglio 19; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1743 19 luglio. Taglio del decreto criminale già seguito ad istanza del signor Carlo Pezzoli".
Comunicazione del doge Pietro Grimani al capitano vicepodestà Giovanni Battista Albrici della deliberazione presa dalla quarantia civil vecchia con la quale si cassa, revoca ed annulla il decreto emanato dal podestà con la curia il 2 settembre 1740 circa il processo criminale formato ad istanza di Carlo Pezzoli, e si rimette la causa al capitano e vicepodestà per competenza in ambito criminale. Sottoscrizione di Francesco Quirini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x430, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 512

512, class. 1.2.2.1-512
1743 agosto 19; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1743 19 agosto. Strade".
Ordine del doge Pietro Grimani al capitano vicepodestà Giovanni Battista Albricci di eseguire i privilegi concessi in prima dedizione ai giudici alle strade, fermo restando il primo grado dinanzi ai giudici alle strade ed eventuali appelli dinanzi ai rettori. Segretario del consiglio dei Dieci Gerolamo Vignola.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x430, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 513

513, class. 1.2.2.1-513
1744 febbraio 24; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Giudizio contro notari di collegio".
Comunicazione del doge Pietro Grimani al capitano vicepodestà Giovanni Battista Albrici e ai suoi successori della deliberazione presa dal "collegio nostro" con la quale vengono accolte le istanze del comune nella causa contro il collegio dei notai di Bergamo circa le competenze dello stesso. Segretario Ottavio Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x433, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 514

514, class. 1.2.2.1-514
1744 agosto 1; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Impositio subsidii 1744".
Ordine del doge Pietro Grimani al capitano vicepodestà Giovanni Battista Albrici di rendere nota con le opportune forme la deliberazione presa dal senato con la quale si impone alla Terra Ferma un sussidio da pagarsi da parte di esenti e non, privilegiati e non, separati e non ad eccezione degli ecclesiastici, secondo la "compartita" fatta dai 7 savi. Tale sussidio deve essere pagato la prima metà entro tutto ottobre, la seconda metà entro tutto novembre con dono del 10% in caso di pagamento entro i termini e di aggravio del 10% in caso di ritardo. Il capitano e vicepodestà deve mandare le somme raccolte alla cassa della camera. Segretario Marco Antonio Busenello.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 258x360, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 515

515, class. 1.2.2.1-515
1745 maggio 20; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1745 20 maii. Mercato di animali".
Comunicazione del doge Pietro Grimani al capitano vicepodestà Giovanni Battista Albritio della sua deliberazione con la quale si proroga per altri cinque anni la concessione di fare mercato, esente da dazio, di animali a piede tondo e a piede fesso. Segretario Ottavio Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 260x266, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 519

516, class. 1.2.2.1-516
1745 giugno 12; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1745 12 iunii. Notarii intersint processioni Corporis Christi habito solito".
Comunicazione del doge Pietro Grimani al capitano e vicepodestà Giovanni Giuseppe Giovanelli della deliberazione presa con i capi del consiglio dei Dieci con la quale si ordina ai notai di astenersi da qualunque novità contraria al praticato (1). Segretario del consiglio dei Dieci A. Bartolini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x417, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 516
note:
(1). Nel caso esposto dal nunzio, la pretesa di indossare un abito diverso nella solennità del Corpus Domini.

517, class. 1.2.2.1-517
1745 giugno 21; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"21 giugno 1745. Proroga della fiera".
Comunicazione del doge Pietro Grimani al capitano e vicepodestà Giovanni Giuseppe Giovanelli e ai suoi successori della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga per dieci anni il permesso di poter tenere nel mese di agosto nel prato di S. Alessandro nei quattro giorni antecedenti e nei quattro giorni successivi la festa di S. Alessandro una fiera libera da ogni dazio e gabella, rimanendo confermate le precedenti deliberazioni a riguardo. Segretario Gerolamo Alberti.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 290x410, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 517

518, class. 1.2.2.1-518
1745 luglio 9; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1745 9 luglio. Spazo di laudo contro Tasca".
Comunicazione del doge Pietro Grimani al capitano e vicepodestà e ai suoi successori della deliberazione presa dalla quarantia civil nuova con la quale si conferma la sentenza a favore della città nella causa contro Nicolò Tasca. Notaio del consiglio della quarantia civil nuova Pietro Paolo Ninpha.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 303x430, leg. , latino
segnatura attuale: vol. 3, num. 518

519, class. 1.2.2.1-519
1746 gennaio 5; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1746 5 gennaio. Per prender ad interesse 9.000 ducati per spese di sanità".
Comunicazione del doge Pietro Grimani al capitano e vicepodestà Giovanni Giuseppe Giovanelli della deliberazione presa dal senato con la quale si conferma la deliberazione del consiglio maggiore che permette alla città, per far fronte soprattutto ad una epidemia bovina, di poter prendere a livello francabile 9.000 ducati, fissando in 5 anni il termine per la affrancazione. Segretario Ottavio Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 260x375, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 520

520, class. 1.2.2.1-520
1746 aprile 20; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1746 20 aprile. Per la rinnovatione dell'estimo".
Comunicazione del doge Pietro Grimani al capitano e vicepodestà Giovanni Giuseppe Giovanelli della deliberazione presa dal senato con la quale si conferma l'opportunità di rinnovare l'estimo, dovendo i rettori risolvere eventuali controversie tra la città ed i catasticatori ed avere competenza di primo grado sulle richieste di separazioni, esenzioni ed altri punti di merito. Segretario Ottavio Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 255x365, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 523

521, class. 1.2.2.1-521
1746 giugno 11; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Per l'officio delle vittovaglie".
Comunicazione del doge Pietro Grimani al capitano e vicepodestà Giovanni Giuseppe Giovanelli della deliberazione presa dal senato con la quale si notifica che non devono essere praticate novità circa la durata, il metodo delle elezioni, la contumacia ed i cambiamenti dei giudici delle vettovaglie. Segretario Gerolamo Albrici.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 260x360, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 524

522, class. 1.2.2.1-522
1747 gennaio 5; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Per l'ufficio delle vettovaglie".
Comunicazione del doge Pietro Grimani al podestà Lucrezio Gambara e al capitano Alvise Contareno della deliberazione
presa dal senato con la quale si diminuisce la contumacia dei giudici delle vettovaglie da cinque a due anni e l'età minima per ricoprire la carica da 40 a 30 anni. Segretario Ottavio Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 260x365, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 521

523, class. 1.2.2.1-523
1747 gennaio 5; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1746 21 febraro. Accettazione del nonzio in ordine alle credenziali".
Comunicazione del doge Pietro Grimani al podestà Lucrezio Gambara e al capitano Alvise Contareno dell'arrivo del conte Francesco Passi e dell'accettazione delle sue credenziali di nunzio. Segretario Ottavio Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 255x372, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 522

524, class. 1.2.2.1-524
1749 luglio 16; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Caricha custode".
Comunicazione del doge Pietro Grimani al capitano e vicepodestà Giovanni Antonio Baglioni e ai suoi successori della deliberazione presa dal senato con la quale si accetta la persona chiamata dalla città a sostituire il defunto custode delle carceri pretorie, previa fideiussione, e si ordina alla città di regolare con propria parte i capitoli relativi a tale carica. Segretario Nicolò Marchesini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 290x410, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 525

525, class. 1.2.2.1-525
1749 novembre 24; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1749 24 novembre. Spazo di laudo del proclama pompe".
Comunicazione del doge Pietro Grimani al capitano e vicepodestà e ai suoi successori della deliberazione della quarantia civil nuova del 22 novembre con la quale si conferma il proclama del capitano vicepodestà e dei deputati alle pompe del 12 gennaio 1746, pubblicato il 15 gennaio, nella parte relativa ai battesimi, ai matrimoni e ai funerali. Notaio della quarantia civil nuova Pietro Paolo Ninpha.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 302x428, leg. , latino
segnatura attuale: vol. 3, num. 526

526, class. 1.2.2.1-526
1751 gennaio 15; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"15 gennaio 1750".
Comunicazione del doge Pietro Grimani ai podestà, ai capitani, ai giudici ed ai giusdicenti del Dominio Veneto della deliberazione presa dal consiglio della quarantia criminale, delegata dal senato, con la quale si accoglie l'istanza dei comuni di Mornico e di Calcinate nella causa contro Carlo, Alessandro e fratelli Martinengo in materia di dazi vecchi che devono essere pagati dall'osteria e dalla beccaria gestite da secoli dagli eredi fidecommissari del fu Bartolomeo Colleoni. Notaio della quarantia criminale Giovanni Mandelli.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 340x463, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 527

527, class. 1.2.2.1-527
1751 marzo 24; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Estimo".
Comunicazione del doge Pietro Grimani al podestà vicecapitano Agostino Maffetti dell'approvazione del proclama, inviato da Bergamo, sulla rinnovazione dell'estimo con concessione dei due mesi e della duplicazione dei caratti ai renitenti. Segretario Gerolamo Alberti.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 260x365, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 529

528, class. 1.2.2.1-528
1751 luglio 29; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1751. Incombenze delli avvocati".
Comunicazione del doge Pietro Grimani al podestà vicecapitano Agostino Maffetti che, in risposta alla lettera del 22 febbraio contenenti i capitoli per la rinnovazione del foro, gli avvocati della camera fiscale vogliono che nei capitoli di abilitazione all'avvocatura resti dichiarato che i laureati a Padova ed i laureati in altre università ma abilitati con decreto del senato non devono "far prova di cognizione legale ed in merito di giurisprudenza"; che circa la pratica del foro l'esame e la prova devono essere come quelle che si svolgono per i conservatori delle leggi; che si approvano tutti gli altri capitoli. Segretario Gerolamo Alberti.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 257x375, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 530

529, class. 1.2.2.1-529
1752 gennaio 21; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1751 21 gennaio More Veneto. Sentenze giudici [vittarie] apellate a podestà e terminazioni di [queste] essequite".
Ordine del doge Pietro Grimani con i capi del consiglio dei Dieci al podestà vicecapitano Agostino Maffetti di far eseguire la terminazione d'appello dell'8 dicembre 1751, pronunciata dal podestà, indipendentemente dagli impedimenti frapposti da Giuseppe Fantina, macellaio, e da Giuseppe Piccioli, a preservazione dei privilegi e degli statuti concessi in prima dedizione ai giudici delle vettovaglie. Segretario del consiglio dei Dieci Pietro Gradenico.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 303x425, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 528

530, class. 1.2.2.1-530
1752 giugno 5; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1752 5 giugno. Giudicio contro grassinari per libertà a giudici di vettovaglie di far calmerii".
Comunicazione del doge Francesco Lauredano al podestà vicecapitano Galeazzo Dondi Orologio della deliberazione presa dal "consiglio nostro" con la quale si accoglie l'istanza del comune nella causa contro l'arte dei grassinari circa i calmieri delle grassine. Segretario Ottavio Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x426, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 531

531, class. 1.2.2.1-531
1752 luglio 6; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1752 6 luglio. Approva l'aquisto di sito per scavar novo vase delle seriola Verdella".
Comunicazione del doge Francesco Lauredano al podestà vicecapitano Galeazzo Dondi Orologio con la quale approva il suo atto che stabilisce che la città debba compensare del danno subito i proprietari dei terreni vicini al nuovo acquedotto che sostituisce il tratto di quello vecchio, distrutto per rifare la strada da Osio sino al confine milanese. Segretario Gerolamo Alberti.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 266x377, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 532

532, class. 1.2.2.1-532
1752 agosto 3; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"[Eccellentissimo] senato. 3 agosto 1752. [Inposizione] dell'ordinario sussidio".
Ordine del doge Francesco Lauredano al podestà Galeazzo Dondi Orologio e al capitano Nicolò Eritio di rendere nota con le opportune forme la deliberazione presa dal senato con la quale si impone alla Terra Ferma un sussidio da pagarsi da parte di esenti e non, privilegiati e non, separati e non ad eccezione degli ecclesiastici, secondo la "compartita" fatta dai 7 savi. Tale sussidio deve essere pagato la prima metà entro tutto novembre, la seconda metà entro tutto dicembre con dono del 10% in caso di pagamento entro i termini e di aggravio del 10% in caso di ritardo. Il podestà e il capitano devono mandare le somme raccolte alla cassa della camera. Segretario Gerolamo Alberti.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 260x367, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 533

533, class. 1.2.2.1-533
1753 febbraio 1; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1752 More Veneto. Spazo di 40 contro sopraconsoli di Venezia in materia di [fa]llimenti".
Comunicazione del doge Francesco Lauredano al podestà e ai suoi successori della deliberazione presa dal consiglio della quarantia civil nuova con la quale si annullano una serie di lettere dei sopraconsoli dei mercanti di Venezia accogliendo un appello presentato dal Territorio e dal comune. Notaio della quarantia civil nuova Rinaldo Martinelli.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x426, leg. , latino
segnatura attuale: vol. 3, num. 534

534, class. 1.2.2.1-534
1753 maggio 26; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1753 26 maggio. Debitori alla città facciano deposito per publiche gravezze prima di accertarsi [...]".
Comunicazione del doge Francesco Lauredano al podestà Galeazzo Dondi Orologio della sua deliberazione con la quale si stabilisce che i debitori di gravezze "de mandato Dominii" non possano praticare ricorsi prima di aver versato quanto dovuto. Segretario Giovanni Gerolamo Zuccato.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 287x410, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 536

535, class. 1.2.2.1-535
1753 giugno 9; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1753 9 giugno. Incendi capitoli".
Comunicazione del doge Francesco Lauredano al podestà Galeazzo Dondi Orologgi, al capitano Nicolò Eritio e ai loro successori della deliberazione presa dal senato con la quale si convalidano i dieci capitoli della parte in materia di incendi inviata con lettera del 15 aprile 1752. Segretario Gerolamo Alberti.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 255x367, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 537

536, class. 1.2.2.1-536
1753 settembre 29; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Proroga sussidio".
Comunicazione del doge Francesco Lauredanus al capitano Nicolò Erizzio della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto dicembre il pagamento della prima rata del sussidio e a tutto febbraio il pagamento della seconda rata e dei residui della prima, con la concessione del dono. Segretario Gerolamo Alberti.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 258x367, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 535

537, class. 1.2.2.1-537
1754 febbraio 12; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1754 12 febbraio. Siano servati li statuti per le sentenze vettovaglie".
Comunicazione del doge Francesco Lauredano al capitano e vicepodestà Nicolò Erizo della deliberazione presa con i capi del consiglio dei Dieci con la quale si ordina a Lorenzo Tirabosco, grassinaro, ed ai sindaci dell'arte dei grassinari l'osservanza degli statuti nella parte in cui regolano l'appello delle sentenze emesse dai giudici delle vettovaglie. Segretario del consiglio dei Dieci Pietro Gradenico.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x424, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 538

538, class. 1.2.2.1-538
1755 luglio 10; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1755 10 luglio. Proroga mercato delli animali per anni 5".
Comunicazione del doge Francesco Lauredano al provisore Pietro Priolo della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga per altri cinque anni la concessione di fare mercato, esente da dazio, di animali a piede tondo e a piede fesso. Segretario Gerolamo Alberti.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 260x378, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 539

539, class. 1.2.2.1-539
1755 settembre 11; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Proroga al pagamento del sussidio".
Comunicazione del doge Francesco Lauredano al provisore Pietro Priolo e ai suoi successori della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga a tutto dicembre il pagamento della prima rata del sussidio e a tutto gennaio il pagamento della seconda rata e dei residui della prima, con la concessione del dono; non si concede alcuna proroga al pagamento del campatico. Segretario Gerolamo Alberti.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 255x364, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 540

540, class. 1.2.2.1-540
1755 settembre 11; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1755 11 settembre. Pro renovatione extimi approbatio proclamationis".
Comunicazione del doge Francesco Lauredano al provisore Pietro Priolo della deliberazione presa dal senato con la quale si approva il suo proclama, inviato con lettera del 3 settembre 1755, sull'obbligo dei renitenti di presentare polizze d'estimo. Segretario Gerolamo Alberti.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 255x367, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 541

541, class. 1.2.2.1-541
1756 maggio 8; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1756. Proroga della fiera".
Comunicazione del doge Francesco Lauredano al provisore Pietro Priolo e ai suoi successori della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga per dieci anni il permesso di poter tenere nel mese di agosto nel prato di S. Alessandro nei quattro giorni antecedenti e nei quattro successivi la festa di S. Alessandro una fiera libera da ogni dazio e gabella, rimanendo confermate le precedenti deliberazioni a riguardo. Segretario Gerolamo Alberti.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 255x370, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 542

542, class. 1.2.2.1-542
1756 agosto 30; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1756 30 agosto. Giudizio contro monsignor vescovo che obbliga a pagar sopra li beni di Morengo".
Comunicazione del doge Francesco Lauredano al provisore Pietro Priolo e ai suoi successori della deliberazione presa dal "consiglio nostro" con la quale si accoglie l'istanza della città nella causa contro la mensa vescovile di Bergamo con la quale si chiedeva che questa dovesse contribuire con la Città per i beni posseduti ed estimati in Morengo, e con il Territorio, secondo il proprio caratto, per le "gravezze de mandato Dominii". Segretario Ottavio Negri.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 300x430, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 543

543, class. 1.2.2.1-543
1757 dicembre 1; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1757 primo dicembre. Accorda l'eccellentissimo senato alla magnifica città la facoltà di ricevere a livello francabile dentro 5 anni ducati 2.000 a 3/2% un intus".
Comunicazione del doge Francesco Lauredano al capitano vicepodestà Sebastiano Venier della deliberazione presa dal senato con la quale, per poter eseguire il sesto articolo del Trattato di Mantova con l'escavazione del fosso bergamasco, si permette alla città di prendere a livello 2.000 ducati con censo del 3/2%, fissando in cinque anni il termine per restituirlo. Segretario Gerolamo Alberti.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 255x370, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 544

544, class. 1.2.2.1-544
1759 febbraio 24; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1759. Capitoli per collegio dei nodari e coadiutori di maleficio".
Comunicazione del doge Francesco Lauredano al capitano vicepodestà Francesco Rota e ai suoi successori della deliberazione presa dal senato con la quale si approvano i cinque capitoli redatti dai sindaci di palazzo sull'elezione dei notai e del coadiutore dell'ufficio al maleficio. Segretario Gerolamo Alberti.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 255x370, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 545

545, class. 1.2.2.1-545
1759 ottobre 2; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1759 2 ottobre. Baroari et officiali".
Comunicazione del doge Francesco Lauredano al capitano e vicepodestà e ai suoi successori della deliberazione presa dal consiglio della quarantia civil nuova con la quale si annulla il proclama emanato dal provisore il 14 gennaio 1755 relativo ai baroari e ad altri funzionari civili di Bergamo. Notaio della quarantia civil nuova Pietro Paolo Ninpha.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 285x443, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 546

546, class. 1.2.2.1-546
1760 luglio 18; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1760 8 luglio. Ut exequatur statuta a forensibus".
Ordine del doge Francesco Lauredano con i capi del consiglio dei Dieci al capitano e vicepodestà Giovanni Battista Albrizzi e ai suoi successori di provvedere a che siano osservati gli statuti in materia di sentenze conformi, cause d'appello o di nullità e di consiglio del savio. Segretario del consiglio dei Dieci Pietro Gradenico.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 270x423, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 547

547, class. 1.2.2.1-547
1760 luglio 19; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1760 19 luglio. Proroga mercato d'animali".
Comunicazione del doge Francesco Lauredano al capitano e vicepodestà Giovanni Battista Albrizi e ai suoi successori della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga per cinque anni la concessione di fare mercato, esente da dazio, di animali a piede tondo e a piede fesso. Segretario Gerolamo Alberti.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 265x375, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 548

548, class. 1.2.2.1-548
1760 agosto 23; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Spedizione absente all'eccellentissimo consilio de X a favor della città contro creditori Arnoldi circa sentenza di palazzo".
Comunicazione del doge Francesco Lauredano al podestà Giovanni Francesco Maria Crotta della deliberazione presa dal consiglio dei Dieci con la quale si accoglie l'istanza della città contro la ditta Arnoldo Arnoldi, la quale pretendeva di proporre appello di nullità ad una sentenza del vicario pretorio dinanzi agli auditori nuovi e non ad un giudice statutario. Segretario del consiglio dei Dieci Pietro Gradenico.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 304x425, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 549

549, class. 1.2.2.1-549
1760 settembre 11; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1760 11 settembre. Seconda spedizione absente all'eccellentissimo contro mercanti creditori Arnoldo Arnoldi".
Comunicazione dell doge Francesco Lauredano al podestà Giovanni Francesco Maria Crotta della deliberazione presa dal consiglio dei Dieci con la quale si accoglie "pro seconda vice" l'istanza della città contro la ditta Arnoldo Arnoldi circa la competenza del giudice d'appello (un giudice statutario e non un auditore nuovo). Segretario del consiglio dei Dieci Pietro Gradenico.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 303x425, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 550

550, class. 1.2.2.1-550
1761 giugno 4; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1761 4 giugno. Permissione di pigliar ad interesse ducati 8.000".
Comunicazione del doge Francesco Lauredano al podestà Francesco Maria Crotta della sua deliberazione con la quale si approva la parte della città di stipulare strumenti di livello francabile fino alla somma di 8.000 ducati da lire sette l'uno e gli commette di "invigilare sora l'oggetto medesimo". Segretario Gerolamo Alberti.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 260x374, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 551

551, class. 1.2.2.1-551
1761 agosto 20; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Proroga piazza de cambi".
Comunicazione del doge Francesco Lauredano al podestà Francesco Maria Crotta della sua deliberazione con la quale
conferma per altri dieci anni i capitoli stabiliti con ducale dell'8 ottobre 1621 che regolano la piazza dei cambi reali di Bergamo. Segretario Gerolamo Alberti.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 255x370, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 552

552, class. 1.2.2.1-552
1761 settembre 24; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Reiezione di supplica di delegazione dimandata in pregiutizio dell'ufficio delle strade".
Comunicazione del doge Francesco Lauredano al podestà Francesco Maria Crotta e ai suoi successori della deliberazione presa dal consiglio dei Dieci con la quale si accoglie l'istanza presentata dalla città contro Corrado Calepio, il quale chiedeva la delegazione della sua causa, pendente dinanzi ai giudici delle strade, contro la Misericordia di Bergamo e il comune di Cologno. Segretario del consiglio dei Dieci Marco Antonio Rizzoni.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 257x370, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 553

553, class. 1.2.2.1-553
1762 aprile 15; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1762 15 aprile. Per il mantenimento della fiera".
Comunicazione del doge Francesco Lauredano al capitano vicepodestà Pietro Vettor Pisani della deliberazione presa dal senato con la quale si approva la deliberazione del consiglio minore di Bergamo del 13 marzo con la quale si addossano all'ospedale di S. Marco, di concerto con i suoi direttori, le spese necessarie per il mantenimento di fontana, portoni, rastelli, lastrico e torresini della fiera di S. Alessandro, potendo esso rivalersi sui proprietari delle botteghe nel momento in cui riscuote il canone annuo, il cui conseguente aumento viene pure approvato. Segretario Pietro Vignola.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 256x378, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 554

554, class. 1.2.2.1-554
1765 maggio 29; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1765 29 maggio. Giudizio di 40 al criminale G. delegato a favore della città contro le due vicinie unite di S. Lionardo e S. Alessandro in Colonna per la strada di Prato".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al podestà Tommaso Sandi della deliberazione presa dalla quarantia criminale il 20 maggio con la quale si accoglie l'istanza della città contro le vicinie unite di S. Leonardo e S. Alessandro in Colonna circa la manutenzione della strada di Prato. Notaio della quarantia al criminal Alessandro Bonifacio.
1 unità documentaria membr., c. 1, mm. 350x485, leg. , volgare

segnatura attuale: vol. 3, num. 555

555, class. 1.2.2.1-555
1765 giugno 1; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1765 primo giugno. Ducale che commette a signori nodari del collegio d'intervenire alla processione del Corpus Domini".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al podestà Tommaso Sandi della deliberazione presa con i capi del consiglio dei Dieci con la quale si ordina ai notai ed ai capi del collegio dei notai di intervenire alla processione del Corpus Domini secondo quanto disposto con ducale del 12 giugno 1745 (1). Segretario del consiglio dei Dieci Pietro Gradenico. Allegato (n° 556a) ordine del podestà Tommaso Sandi ai notai ed al collegio dei notai di eseguire la ducale; segue elenco dei notai cui è stata fatta la notifica.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 298x422, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 556b
note:
(1). "Che portar si dovessero col solito loro abito".

556, class. 1.2.2.1-556
1765 agosto 9; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1765 9 agosto. Proroga d'un quinquennio del mercato di animali libero ed esente".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al capitano Paolo Spinelli della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga per altri cinque anni la concessione di fare mercato, esente da dazio, di animali a piede tondo e a piede fesso. Segretario M. A. Busenello.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 250x378, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 557

557, class. 1.2.2.1-557
1766 febbraio 20; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1766 20 febraro. Per l'esazione di crediti di questa città".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al podestà Tommaso Sandi, al capitano Venceslao Gaspare Martinengo e ai loro successori della deliberazione presa dal senato con la quale si approvano i capitoli stesi dai deputati scelti dal consiglio minore di Bergamo il 20 agosto 1765 con i quali si facilita l'esazione dei crediti della città residuati di sussidi o altre gravezze, di entrate e di condanne. Segretario Bernardo Gislanzoni.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 260x375, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 558

558, class. 1.2.2.1-558
1766 luglio 24; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1766 24 luglio. Proroga della fiera".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al podestà Tommaso Sandi, al capitano Venceslao Gaspare Martinengo e ai loro successori della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga per dieci anni il permesso di poter tenere nel mese di agosto nel prato di S. Alessadro nei 4quattro giorni antecedenti e nei quattro successivi la festa di S. Alessandro una fiera libera da ogni dazio e gabella, rimanendo confermate le precedenti deliberazioni a riguardo. Segretario Davide Marchesini.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 255x373, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 559

559, class. 1.2.2.1-559
768 gennaio 9; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1767 9 gennaio. Nonzio [domino] Pietro Tasca".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al podestà Pietro Manino e al capitano Giovanni Francesco Raspi dell'arrivo del dottor Pietro Tasca e dell'accettazione delle sue credenziali di nunzio. Segretario Giovanni Battista Sanfermo.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 255x368, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 560

560, class. 1.2.2.1-560
1769 gennaio 28; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Sicurezza pubblica. Certificato di notorietà".
Certificazione del doge Alvise Mocenico che Gerolamo Foppa è notaio di buona fama i cui atti hanno piena fede. Sigillo plumbeo pendente.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 163x213, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 561

561, class. 1.2.2.1-561
1770 agosto 23; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1770 23 agosto. Proroga per un quinquennio del mercato d'animali".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al capitano Tommaso Mocenico Superantio della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga per altri cinque anni la concessione di fare mercato, esente da dazio, di animali a piede tondo e a piede fesso. Segretario Bernardo Gislanzoni.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 255x365, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 562

562, class. 1.2.2.1-562
1772 gennaio 16; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Vittovaglie".
Ordine del doge Alvise Mocenico al podestà Francesco Savorgnano di avvisare i deputati di Bergamo affinchè per quanto riguarda la città ed i borghi si osservi la ducale dell'8 dicembre 1671 circa le visite che i giudici delle vettovaglie devono fare personalmente e non da parte di subordinati ai conestabili; per quanto invece riguarda il territorio -salvo le massime decretate - si acconsente a che si continui come in precedenza. Segretario Bernardo Gislanzoni.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 253x370, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 563

563, class. 1.2.2.1-563
1772 settembre 5; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1772 5 settembre. Per il signor Santo Suardo nodaro".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al podestà Francesco Savorgnano che il "consiglio trova conveniente" che il notaio collegiato di Bergamo Santo Suardo possa essere ballottato per la carica di notaio al maleficio, in considerazione dei suoi 16 anni di servizio nell'ufficio criminale di Calepio. Segretario Marco Antonio Sanfermo.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 253x365, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 564

564, class. 1.2.2.1-564
1775 agosto 12; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"E[ccellentissimo] senato accorda alla magnifica città la proroga di un altro quinquennio per il mercato di bestiami ut intus".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al podestà vicecapitano Giovanni Francesco Correr della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga per altri cinque anni la concessione di fare mercato, esente da dazio, di animali a piede tondo e a piede fesso. Segretario Marcantonio Sanfermo.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 245x365, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 566

565, class. 1.2.2.1-565
1776 gennaio 26; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1775 26 febraro. Ducale declaratoria per l'elezione alla presidenza della Pietà contro li signori conti Colleoni".
Ordine del doge Alvise Mocenico al podestà vicecapitano Giovanni Francesco Coraio di eleggere i presidenti del pio luogo della Pietà Colleoni ed il presidente Agliardi, dovendo l'attuale presidente Colleoni rimanere in carica fino alla risoluzione della causa tra i conti Colleoni e la città. Segretario del consiglio dei Dieci Antonio Gabriel.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 290x405, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 565

566, class. 1.2.2.1-566
1776 luglio 27; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1776 27 luglio. Proroga della fiera".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al podestà vicecapitano Giovanni Francesco Correr della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga per dieci anni il permesso di poter tenere nel mese di agosto nel prato di S. Alessandro nei quattro giorni antecedenti e nei quattro successivi la festa di S. Alessandro una fiera libera da ogni dazio e gabella, rimanendo confermate le precedenti deliberazioni a riguardo. Segretario Pietro Antonio Gratarol.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 250x365, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 567

567, class. 1.2.2.1-567
1776 ottobre 2; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1776 2 ottobre. Sentenza di laudo contro li signori Colleoni in proposito del presidente della Pietà".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al podestà vicecapitano Giovanni Francesco Corer della deliberazione presa dal "consilio nostro", deputato dal consiglio dei Dieci, con la quale si loda la sentenza dei capi del consiglio dei Dieci del 27 gennaio a favore del comune nella causa contro i litisconsorti conti Colleoni circa la presidenza della Pietà. Segretario Angelo Zen. Sigillo plumbeo pendente.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 295x420, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 568

568, class. 1.2.2.1-568
1777 gennaio 9; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1777 9 gennaio. Accettazione del signor nonzio Pietro Balestra".
Comunicazione del doge Alvise Mocenico al podestà vicecapitano Giovanni Francesco Correr dell'arrivo del dottor Pietro Balestra e dell'accettazione delle sue credenziali di nunzio. Segretario Benedetto Apostoli.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 250x370, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 569

569, class. 1.2.2.1-569
1779 aprile 17; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"Acque. Fiumi e torrenti. Fiume Cherio. Ponte a Palosco".
Richiesta del doge Paolo Rainerius al podestà vicecapitano Alessandro Barziza di fornire una opinione giurata, sottoscritta manu propria e da inviarsi a Venezia su una supplica, acclusa in copia (mancante), presentata dalla città e dal territorio. Segretario Giorgio Torniello.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 250x363, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 570

570, class. 1.2.2.1-570
1780 agosto 5; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1780 5 agosto. Proroga del mercato d'animali".
Comunicazione del doge Paolo Rainerius al podestà e vicecapitano Alvise Contareno della deliberazione presa dal senato con la quale si proroga per altri cinque anni la concessione di fare mercato, esente da dazio, di animali a piede tondo e a piede fesso. Segretario Gianfrancesco Busenello.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 245x368, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 571

571, class. 1.2.2.1-571
1780 agosto 19; Venezia, "in nostro ducali palatio"
"1780 19 agosto. Ducali d'approvazione del proclama in materia di vettovaglie che obbliga li grassinari a tener un libro bollato per le credenze".
Comunicazione del doge Paolo Rainerio al podestà e vicecapitano Alvise Contareno della deliberazione presa dal senato con la quale si approva il proclama "volto ad impedire di codesti venditori di commestabili". Segretario Gianfrancesco Busenello.
1 atto singolo membr., c. 1, mm. 250x365, leg. , volgare
segnatura attuale: vol. 3, num. 572

1.2.2.2 - Registri di ducali municipali
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1041 aprile 1-1796 luglio 31
Unità 6

La serie delle ducali municipali è costituita da sei registri in cui venne trascritto, dai cancellieri del comune, il testo di documenti di particolare importanza per la città. Ciò che li caratterizza e li accomuna è il loro contenuto normativo, derivante da un provvedimento o da un proclama o da una sentenza, i cui autori possono essere magistrature veneziane o bergamasche, ma che comunque provengono da direttive della Dominante.
Si ha notizia di questa serie da un inventario settecentesco dell'archivio comunale (1), dove, sotto la voce "Ducali Originali e Registri", compaiono i registri A, B, C, D e un "Libro intitolato Registrum Magnum, sopra del quale trovansi registrate alcune Ducali, Diversi codici diplomatici, Testamenti, Istromenti, ed altro", che potrebbe corrispondere all'unità 6 della nostra serie, cioè al registro posteriormente rilegato e intitolato "Privilegi e Ducali" (del quale sarebbero andati persi la rilegatura e il titolo originali). Alla serie è stata inoltre aggiunta, nel '700, la prosecuzione dal 1786 al 1796 del registro D, ora unità 5. Da segnalare ancora è l'anomalia del primo registro, che sembra essere stato ricopiato interamente da una mano sola (e non compilato progressivamente da più mani), nel quale non si riscontra una puntuale corrispondenza con l'indice alfabetico delle ducali. Le rubriche a margine, redatte da Gerolamo Benaglio, cancelliere comunale, costituiscono comunque una conferma della sua appartenenza a questa serie.
La maggior parte dei documenti registrati sono ducali indirizzate ai rettori (2). Accanto ad esse compaiono le lettere di altre magistrature veneziane, in primo luogo del senato (o consiglio dei pregadi), ma anche il consiglio dei dieci, gli auditori nuovi, la quarantia criminale, i provveditori sopra feudi (3). Anche queste sono indirizzate ai rettori di Bergamo o di altre città (nel qual caso però il provvedimento riguarda comunque Bergamo o il suo territorio) o a tutti i rettori di Terraferma, quando il contenuto dell'atto riveste un interesse di carattere generale.
Gli atti sono solitamente di natura amministrativa, salvo qualche intervento di natura giudiziaria, volto però a meglio definire gli ambiti di competenza delle magistrature periferiche più che a pronunciare sentenze finali. Gli oggetti che ricorrono con maggiore frequenza sono: gli annunci della morte o dell'elezione dei dogi, l'imposizione o proroga di sussidi ordinari (come quello per l'alloggio delle milizie) o straordinari (come quelli per la peste o la guerra contro i Turchi), i provvedimenti in materia daziaria, monetaria o d'estimo, la manutenzione di strade o fontane, la costruzione di nuove fortificazioni, la regolamentazione del commercio di vari prodotti e dei mercati, l'amministrazione dell'ospedale maggiore e dei luoghi pii, l'organizzazione della camera e del monte dei pegni, gli ordini degli inquisitori di Terraferma, i regolamenti per le milizie, le sentenze di cause riguardanti i comuni del territorio, il conferimento di nuovi titoli nobiliari, ecc.
Le ducali si aprono con un'intitulatio e un'inscriptio latine, cui segue il testo, in volgare dal '500, la data topica e cronica e la sottoscrizione del segretario. A volte compare la nota "Registrata in Libro Ducalium Cancellariae Praetoriae Prefettiziae", che sta ad indicare come queste ducali provenissero sia dall'una che dall'altra cancelleria, dove venivano regolarmente registrate. Non ci è purtroppo pervenuto nessuno dei registri della cancelleria pretoria, almeno dieci, mentre se ne conservano tre di quella prefettizia (4), che ne comprende almeno undici. Un confronto tra le note di registrazione delle ducali municipali e delle ducali della cancelleria prefettizia ha dato esiti positivi. Evidentemente il cancelliere comunale trascriveva in questi registri le ducali che interessavano il suo ufficio. I proclami riportano le sottoscrizioni dei rettori e le sentenze d'arbitrato, le sottoscrizioni originali dei giudici arbitri e del cancelliere del comune.
note
1. Biblioteca Civica "A. Mai", segnatura AB 475.
2. Per una descrizione di questa magistratura, cfr. serie 2 dell'"Archivio dei rettori", nel presente inventario.
3. Per la descrizione delle magistrature veneziane, cfr. "L'Archivio di Stato di Venezia. Indice generale, storico, descrittivo e analitico" a cura di A. Da Mosto, Roma, 1937, Tomo I.
4. Cfr. serie 2.3.

1, class. 1.2.2.2-1
1041 aprile - 1593 settembre
"Privilegi e ducali".
Privilegi, ducali, brevi papali, lettere, testamenti registrati nella cancelleria del comune di Bergamo.
Alle carte 193 - 219, processo tra la città e l'ospedale di Sant'Antonio, precettario del monastero di Vienne, riguardante la gestione delle sue rendite, datato 27 marzo 1478 - 19 maggio 1479.
Alle carte 1 - 2, 302 indice.
1 Registro membr., cc. 302, num. orig., latino e volgare
segnatura attuale: R 99 23

2, class. 1.2.2.2-2
1428 luglio-1566 settembre; antecedenti da 1307 marzo
"Registro ducali A. 1428 usque 1565. Tomo I".
Ducali, lettere, proclami, ordini e sentenze registrati nella cancelleria del comune.
Precede la parte 1307 marzo 8 riguardante una concessione d'acqua di rogge trevigliesi a Mosca della Torre.
Alle carte 1 - 10, 302 - 305, indice.
1 Registro membr., cc. 305, num. rec. 1-10, poi orig., mm. 360x250, leg. posteriore in mezza pergamena e carta, latino e volgare
segnatura attuale: R 99 15
note:

3, class. 1.2.2.2-3
1566 dicembre-1656 luglio; antecedenti da 1566 febbraio
"Registro ducali B. 1566 usque 1656. Tomo II".
Ducali, lettere, proclami, ordini e sentenze registrati nella cancelleria del comune.
Alle carte 1 - 4, 298 - 303, indice.
1 Registro membr., cc. 304, num. orig., mm. 360x250, leg. postestiore in mezza pergamena e carta, latino e volgare
segnatura attuale: R 99 16
note:
Con antecedenti dal 1566 febbraio.

4, class. 1.2.2.2-4
1656 febbraio-1745 settembre; antecedenti da 1655 febbraio
"Registro ducali C. 1656 usque 1745. Tomo III".
Ducali, lettere, proclami, ordini e sentenze registrati nella cancelleria del comune.
1 Registro membr., cc. 399, num. orig., mm. 360x 250, leg. posteriore in mezza pergamena e carta, latino e volgare
segnatura attuale: R 99 17
note:

5, class. 1.2.2.2-5
1745 settembre-1786 giugno; antecedenti da 1745 gennaio
"Registro ducali D. 1745 usque 1786. Tomo IV".
Ducali, lettere, proclami, ordini e sentenze registrati nella cancelleria del comune.
1 Registro membr., cc. 280, num. orig., mm. 360x250, leg. posteriore in mezza pergamena e carta, volgare
segnatura attuale: R 99 18
note:
Con antecedenti dal 1745 gennaio.

6, class. 1.2.2.2-6
1786 giugno - 1796 luglio
Ducali municipali. Registro 5.
Ducali, lettere, proclami, ordini e sentenze registrati nella cancelleria del comune.
1 Registro cart., cc. 115, num. orig. 281-396 (1) 397-407 num. rec., mm. 360x250, leg. posteriore in mezza pergamena e carta, volgare
segnatura attuale: R 99 19
note:
1. La numerazione prosegue quella dell'unità 4.


1.2.2.3 - Indici di ducali
descrizione della fonte
Estremi cronologici [1490]-[XVIII]
Unità 3

La sottoserie è formata da tre pezzi, piuttosto diversi fra loro per redazione, dimensioni e caratteristiche, accomunati però dalla trascrizione o dalla parziale regestazione di ducali.

1, class. 1.2.2.3-1
[post 1490]
Ducali.
Registro di ducali fra il 1428 e il 1490 (1).
1 volume, leg. coperta in pergamena, latino
segnatura attuale: AB 127
note:
(1). Due registri cuciti. Il primo é di carte 112, il secondo ha invece una doppia numerazione, da 1 e da 113. Quella da 1 viene cancellata e rimane quella da 113, che arriva fino a 292, per poi essere integrata fino a 296. Ma c'é anche una numerazione recente in basso complessiva, che giunge fino a 293 in totale.
Il primo volume vede alla fine (cc. 110v-112v) l'indice. Il secondo lo vede alle cc. 279v-290r della numerazione in basso).
Il primo contiene copie di ducali dal 1428 luglio 21 al 1456 dicembre 14, solo quindi del doge Francesco Foscari. Ma anche qualcosa d'altro: 44v-45r decreto del vicario pretorio Pasquale Maripetrus circa i comuni della Costa e di Volpino; 59v proclama dei rettori Marino Superantius e Andrea Iuliano podestà; 62r-62v e 63r-63v decreti dei rettori Luca de Cadepesaro podestà e Marco Quirino capitano e poi Andrea Valerio definito "vicepodestà" e il Pesaro podestà sui privilegi di Scanzo e Rosciate in materia fiscale; alle cc. 82r-85r copie di lettere dei rettori a Venezia (la numerazione é la prima originale); alle cc. 113r-117r decreto dei rettori Giacomo de Molino vicepodestà e Nicolò Canalis capitano su divisione di beni, dicembre 1456.
Dalla c. 117r riprendono le ducali con Pasquale Maripetrus 1457(8) gennaio 11.

2, class. 1.2.2.3-2
1656-1745
"Indice ducali 1656 usque 1745" (1)
Indice alfabetico del volume C delle ducali municipali.
1 registro, volgare
note:
(1). Le pagine sono titolate "Indice delle ducali di pertinenza della Regia Città di Bergamo".
Unità momentaneamente non reperibile giugno 2010


3, class. 1.2.2.3-3
[XVIII]
Indice di ducali e privilegi.
Indice di ducali e privilegi per il periodo 1156 - 1488 facente riferimento alle carte di un volume di cc. 300.
1 un. docum., cc. 10, latino