ARCHIVI DI CONTRADE E VICINIE


serie
1.2.11 - Archivi di contrade e vicinie
Alla base della primaria struttura amministrativa e politica del comune di Bergamo erano le vicinie. Si trattava di suddivisioni delle aree della città sorte dapprima con carattere principalmente ecclesiastico e legate al culto, poi aventi sempre più spiccate caratteristiche amministrative. Nel 1251 le vicinie erano diciassette. Salirono a ventidue nel 1263, passarono a venti nel 1453, a diciannove nel 1491, di nuovo venti nel 1563 e 1596. Le vicinie avevano proprie assemblee che eleggevano tre consoli (uno dei quali anche canepario) e un notaio. In alcune di esse vi era anche un consiglio ristretto (credenza) formato in genere da dodici membri.
Il Da Lezze, a fine Cinquecento, così ne parla: "Cadauna vicinanza ha un console eletto de anno in anno a sorte essendo tutti i vicini in bollettini imbossolati, dandoci in notta subito estratto a cancellieri o ministri della magnifica comunità in un libro a ciò deputato. Et in oltre vi sono due sindaci per capi quali governano le publici occorenze. Ma il console é quello che fa conzar strade, fontane, denontia i delitti alla giustizia e finalmente come rappresentanti quella contrada o vicinia responde et essequisse quanto da clarissimi signori Rettori viene a lui imposto, con la sopra intelligentia de i sindaci bisognando et ancora in occasione de fuoghi ha obligo di comandar huomini et di proveder ad ogni necessità...". Da Lezze elenca dodici vicinie dentro la cinta delle mura: Antescolis, San Salvatore, San Michele dell'Arco, San Cassiano, San Giacomo, Sant'Andrea Intus et Foris, San Michele al Pozzo Bianco, Sant'Agata, Sant'Eufemia, San Pancrazio, San Matteo.
Oltre la cinta delle mura, il Da Lezze indica quattro borghi e due sottoborghi "... governati dalle vicinanze con consoli et sindaci eletti ogn'anno dall'università della vicinia uno per casa": i borghi San Tomaso, Sant'Antonio, San Leonardo, Borgo Canale e i sottoborghi di Santa Caterina e Borgo Palazzo. Le vicinie ad essi riconducibili erano: Sant'Alessandro della Croce, Sant'Antonio, San Giovanni dell'Ospedale, Santo Stefano, Sant'Alessandro in Colonna, San Leonardo, Santa Grata inter vites, Santa Caterina. Infine, nei cosiddetti "Corpi Santi" si trovavano tra le altre le contrade (divenute poi comuni), di Redona, Torre Boldone, Valtesse.
Le vicinie sono state ordinate secondo un criterio alfabetico.
descrizione della fonte
Estremi cronologici [1519 giugno 2]-1807 marzo 9
Unità 32
La documentazione rappresenta assai probabilmente solo una parte di quanto da essere prodotto o raccolto nel corso di oltre cinue secoli di storia. Si tratta soprattutto di registri di deliberazioni o contabili, oltre a documentazione relativa a controversie.
Vale la pena di segnalare che nella serie dei "Processi comunali" sono collocati numerosi fascicoli processuali aventi per parte una o più vicinie, solitamente relativi alla manutenzione delle strade.
Fanno eccezione, quanto a soggetto produttore, la Scuola del Corpus Domini eretta nella chiesa di San Michele dell'Arco, la chiesa di San Vigilio nella vicinia di Santa Grata Inter Vites e la scuola di San Rocco eretta in quest'ultima chiesa, ricondotte comunque alle vicinie nel cui territorio erano collocate.

sottoserie
1.2.11.1 - Contrada di Redona
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1691 gennaio 2-1757 gennaio 1
Unità 1

1.2.11.1.1 - Nomine
Dal registro di nomine vediamo che la carica di sindaco era incantata e i deputati firmavano con la croce, essendo analfabeti, così come non pochi sindaci.
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1691 gennaio 2-1757 gennaio 1
Unità 1

-1, class. 1.2.11.1.1-1
1691 gennaio 2-1757 gennaio 1
Nomine dei sindaci e soprasindaci.
Nomine di sindaci e soprasindaci della contrada di Redona.
1 registro

sottoserie
1.2.11.2 - Vicinia di Santo Stefano
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1762 maggio 10-1806 maggio 31
Unità 2

1.2.11.2.1 - Azioni
Il consiglio della vicinia si riuniva nella stanza terranea dell'offizio dei poveri mendicanti. I partecipanti erano in media più di 50, addirittura 80 nella seduta del 22 gennaio 1769, quando si doveva parlare del nuovo estimo.
Oltre ai "privati" vi erano i rappresentanti di:
luogo pio dei mendicanti, ospedale maggiore, luogo pio di S. Martino, oratorio della Beata Vergine fuori della porta di S. Giacomo, collegiata di S. Giuseppe, monasteri e conventi di S. Benedetto, Matris Domini, S. Paolo d'Argon, S. Grata e S. Lucia, S. Chiara, S. Giuseppe, S.Domenico, S. Francesco, S. Marta, mensa vescovile, ospedale di S. Maria Maddalena, consorzio di S. Alessandro in Colonna, Territorio, Città, anche se non sempre erano presenti tutti.
L'8 febbraio 1763 il podestà Carlo Zen ordinava di eleggere di deputati che verificassero l'estimo dei beni compresi nel territorio della vicinia. 11 febbraio, riunione dei proprietari di ben, in totale 45, tra cui rappresentanti di vari enti (Luogo Pio dei Mendicanti, Ospedale Maggiore, poveri di San Martino, oratorio della Beata Vergine fuori della Torre (?), collegio di San Giuseppe, monastero di San Benedetto. Oltre ad eleggere i due deputati di cui sopra, venne deciso "che verso la fine di dicembre ogn'anno sia radunato il consiglio medesimo per detti interessanti oggetti". Il sindaco della vicinia chiese al podestà di poter riunirne il consiglio, il podestà diede il suo assenso il 25 febbraio 1766: "commettemo a cadaun capo di casa posseditrice de beni situati in detta vicina che nel giorno 4 marzo prossimo venturo acceder debba nell'ospitale de mendicanti luogo solito praticarsi da simile adunanza per ivi balotare quelle parti che saranno reputate consentanee alla retta amministrazione di detta vicinia ed all'esercizio delle di lei statutarie incombenze, in pena de ducati cinque per cadaun inubbidiente". 4 marzo, riunione, presenti 59 consiglieri, tra cui il ministro del Luogo Pio degli Orfanelli (di San Martino), il consorzio di Sant'Alessandro in Colonna, il convento di Matris Domini, il monastero di San Paolo d'Argon, il convento di Santa Grata e Lucia, quello di Santa Chiara. Vennero eletti il sindaco nobile e quello "artista" e il console. Si sostituì uno dei due deputati all'estimo. In seguito si trovano frequenti ordini dei giudici alle strade relativi alla manutenzione delle stesse e decisioni in merito dei sindaci. Il consiglio del 15 gennaio 1769, oltre agli enti già visti in precedenza, risultano presenti anche il convento di Santa Marte, l'ospedale della Maddalena, il sindaco del comune, il convento di San Francesco, ma non San Paolo d'Argon o San Benedetto. "Restò sospeso per mancanza di numero", presenti solo 48. Il 16 il podestà convocò i consiglio per ragioni d'estimo. Alla riunione del 22, erano presenti in 82. Fra le novità la cappellania Gardana e la cappellania Zambelli. Elezione dei due sindaci e delega a difendere le ragioni della vicinia relativamente all'estimo. L'8 maggio 1782, presenti in 73, rilevata "… la grandissima difficoltà di unire la vicinia medesima ogni volta che accadono cose ordinarie ma che non posso esser definite se non dalla medesima, legitimamente congregata, e le difficoltà grandi che incontrano li sindaci nell'esigere la taglia e nell'agire li interessi della medesima, per esser doi e con troppo limitata facoltà, e perciò ne derivano disordini, discapiti e gravi danni alla vicinia, e suggerendo il medesimo che sarebbe cosa assai utile e ben fatta che la vicinia generale elegesse un consiglio minore con infondere al detto consiglio l'auttorità di esigere, agre e definire l interessi della vicinia nelle cose ordinarie, ed aver anche fatti estendere varii capitoli su la base dei quali dovrà regolarsi il detto consiglio, quali sono stati ora letti ad alta voce ad intelligenza d'ogni uno, sopra le quali cose tutte fatto un maturo esame e ritrovandosi la vicinia persuasa di un tale suggerimento tendente all'utile ed al buon regolamento delli interessi delle medesima, si manda parte:
che previa la publica sovrana approvazione restino approvati li sudetti capitoli, e che da questa vicinia generale si passi alla elezione del sudetto consiglio minore, quale resta fissato al numero di sei consiglieri, due sindaci ed un tesoriere, da regolarsi in tutto e per tutto giusta li capitoli sudetti e che resti impartita piena faccoltà al sudetto nobil signor conte Giulio Benaglio sindico di fare la spesa occorrevole per la definizione di un tale interessante affare".
Ultima data rilevata, 10 marzo 1801: "Rilevando li cittadini sindaci di questa vicinia di Santo Stefano, che li contribuenti alla medesima sono per lo più ritrosi e contumaci nel sodisfare alle taglie, che loro vengono imposte, lo che ridonda a grave danno della vicinia stessa; perciò all'effetto di riparare e provvedere a simile inconveniente e siano più soleciti li contribuenti nel sodisfare nel termine che verrà loro prefisso, resta presa parte che tanto per le tangenti state imposta e sin ad ora non sodisfatte, quanto per le taglie che venissero imposte, resti aggiunta la pena del dieci per cento a cadaun tassato"
La vicinia era amministrata da un sindaco biennale, un console. La seduta dell'8 aprile 1776 vide l'elezione di un sindaco "nobile" e di uno "artista", oltre che di un tesoriere
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1762 maggio 10-1782 maggio 8
Unità 1

-1, class. 1.2.11.2.1-1
1762 maggio 10-1782 maggio 8; seguiti a 1801 marzo 10
"Terminazioni della vicinia di S. Stefano".
Deliberazioni del consiglio della vicinia di S. Stefano.
A c. 1 segnature dei giudici delle strade e incanti circa le strade della vicinia.
1 registro cart., cc. 22, num. rec., volgare

1.2.11.2.2 - Contabilità

descrizione della fonte
Estremi cronologici 1767 agosto 1-1806 maggio 31
Unità 1

-1, class. 1.2.11.2.2-1
1767 agosto - 1806 maggio
Conti dei tesorieri della vicinia di Santo Stefano.
Contabilità dei tesorieri della vicinia Santo Stefano.
1 registro cart., cc. 32, num. rec., leg. posteriore, volgare

sottoserie
1.2.11.3 - Vicinia di San Giacomo "Intus"
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1749 marzo 10-1804 giugno 30
Unità 2

1.2.11.3.1 - Azioni
La prima riunione, datata 10 marzo 1749, nelle ".. case di raggione ed abitazione dell'Eccellentissimo signor conte [Pietro] Vailetti de Salvagni…" vede 16 estimati (compresi due sindaci, uno il Vailetti, e un rappresentante della Mia). Elezione del cancelliere. Poi arrivano altri due estimati. Si parla di una controversia con un privato per pietre usate per rifare una strada.
5 Settembre 1749: nomina di due nuovi sindaci. 5 febbraio 1751. stessa decisione. 6 marzo 1752. Idem. Così via, con riunioni annuali: maggio 1753, giugno 1755, luglio 1756, settembre 1759, novembre 1762.
24 aprile 1767. 17 estimati (fra cui rappresentanti di Mia, convento di San Francesco) parlano del rifacimento dell'estimo, citando una parte addirittura del 17 luglio 1748, con l'elezione di due deputati ad hoc, alla quale si decide di dare seguito, con elezione di due nuovi deputati.
5 maggio 1767. Dati relativi all'estimo della vicinia, con elenco di 24 case e relativa cifra d'estimo. Visto in data 15 maggio dei giudici delle strade. Poi si passa al maggio 1775 (elezione di sindaci e cancelliere). E via così. Eccezione la seduta del primo febbraio 1777, dove si risponde al marchese Antonio Terzi che chiedeva di utilizzare parte dell'acqua della vicinia per usi privati (abbeverare i cavalli e " … poter farsi costruire una fontana nel di lui giardino…"). 29 marzo 1788. Adesione alla proposta del capitano vicepodestà sulla costruzione dei fanali. 14 marzo 1791. Sostituire "… in vece delli cinque fanali senza riverbero un fanale di due lumi con riverbero da riporsi in vicinanza alla fontana pubblica di questa vicinia, ed un altro di un lume con riverbero in principio della vicinia stessa alla nobile casa Agosti…". Le riunioni in casa Vailetti terminano nel 1778, poi in case di diversi estimati. descrizione della fonte
Estremi cronologici 1749 marzo 10-1767 maggio 15
Unità 1

-1, class. 1.2.11.3.1-1
1749 marzo 10-1767 maggio 15; seguiti a 1799 agosto 17
"Adì 10 marzo 1749. Libro delle parti della vicinia di S. Giacomo Intus".
Deliberazioni del consiglio della vicinia di S. Giacomo Intus.
1 registro, cc. 15, num. rec.

1.2.11.3.2 - Contabilità del tesoriere
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1778 aprile 1-1804 giugno 30
Unità 1

-1, class. 1.2.11.3.2-1
1778 aprile - 1804 giugno
Spese della vicinia San Giacomo(1).
Spese della vicinia San Giacomo sottoscritte dai sindaci Giuseppe Recuperati, Giovanni Roberti Bassi, Marcantonio Bressani, Coriolano Brembati, Giovanni Antonio Vegini, Giulio Cesare Agosti.
1 filza cart., cc. 153, num. rec.; 94-102, 146-177, 188-221, 289, 303-304, 311 num. orig.; mutila, volgare
note:
(1). Con lacune tra il 1781 febbraio - 1788 giugno; 1793 settembre - 1795 luglio; 1799 gennaio - 1803 marzo.


sottoserie
1.2.11.4 - Vicinia di San Giovanni dell'Ospedale
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1776 maggio 14-1807 gennaio 8
Unità 1

1.2.11.4.1 - Registri contabili
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1776 maggio 14-1807 gennaio 8
Unità 1

-1, class. 1.2.11.4.1-1
1776 maggio 14-1807 gennaio 8
"Registro bolette della vicinia di S. Giovanni dell'Ospedale".
Mandati di pagamento (1). 1 registro, cc. 39 num. rec., bianche cc. 22-39
note:
(1). Registro tenuto dal cancelliere. Citati un console, e un illuminator dalla fine del 1797.


sottoserie
1.2.11.5 - Vicinia di San Michele al Pozzo Bianco
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1774 settembre 19-1807 marzo 9
Unità 1

1.2.11.5.1 - Registri contabili
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1774 settembre 19-1807 marzo 9
Unità 1

-1, class. 1.2.11.5.1-1
1774 settembre 19-1807 marzo 9
"Cassa della vicinia del Pozzo Biancho".
Contabilità.
1 registro, cc. 48, num. orig.

sottoserie
1.2.11.6 - Vicinia di San Michele dell'Arco
descrizione della fonte
Estremi cronologici [1519 giugno 2]-1806 dicembre 27
Unità 2

1.2.11.6.1 - Registri contabili e di deliberazioni
Il registro si apre con l'elezione dei nuovi sindaci, due, più un console. Poi non si ritrovano sedute fino all'elezione dell'anno successivo. Così anche per il 1753 quando, a marzo, si trova la riunione del consiglio generale, con 35 presenti per l'lezione del console e dei sindaci (la riunione si era resa necessaria perché a quella precedente, del 15 gennaio, "… non vi furono tutti li capi di famiglia o la maggior parte di quelli…".
E così di seguito, con la sola elezione annuale di sindaci e console (gradatamente fino al mese di giugno). Con salto cronologico dal giugno 1759 al gennaio 1761. Dall'elezione del maggio 1768 i sindaci vengono divisi in "estimati" e "non estimati". Si tratta, comunque, di sorteggio da parte di un ragazzo in una cerchia di nomi.
Le deliberazioni riguardavo in generale: sistemazione di strade, richiesta ai giudici alle strade di non effettuare certi lavori o di dilazionarne il pagamento, rifacimento dell'estimo, imposizione di taglie. Interessante quella del 20 giugno 1786, in cui vengono stabiliti salari per cancelliere, console e tesoriere. Molto importante, inoltre, quella del 3 giugno 1788: "parte per illuminar le contrate della vicinia".
Fra le bollette - pagamenti più interessanti:
- 24 luglio 1778, al console "… per aver levati dal muro delle prigioni li chiodi, corde, sacco ed altro serviti per la fuga de prigionieri ieri fugiti… "; il 10 novembre 1779 al console per "… aver custodito il cadavero di Giuseppe Rota trovato morto in un camerino della torre pubblica del campanone…"; 16 marzo 1781 al console " … per aver levati li chiodi e legami infissi da carcerati fugitivi dal muro della prigione comune, col essersi servito di scala introdotta da uomini per la via del tetto sopra lo scalone et aver portata la denunzia…"; altra fuga il 30 ottobre 1784; 1° aprile 1805, al console "… per aver servita la giustizia in ocasione della visione fatta al cadavero di Giuseppe Longo rimasto sofocato dalle rovine della terra e pietre nella strada di Corsarola verso il Teatro che si fabrica…"
In genere, quindi, manutenzione di strade, fontane, acquedotto; l'apertura di chiesa e sagrestia in occasione dei consigli e dell'estrazione dei sindaci; note delle biade; riscossione taglie; far pulire le strade dalla neve; dal dicembre 1788 per l'illuminazione dei fanali (undici in tutta la vicinia, poi diventati 8). Nessun segno del cambiamento del 1797 a parte il termine "cittadino" usato a partire dal 19 aprile 1797.
Il 15 marzo 1797 si pagò Gaetano Rampassino "che ha illuminato li 11 fanali". Nel 1802 le fiamme erano 8. Si pagava anche il sagrestano della chiesa.
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1751 gennaio 12-1806 dicembre 27
Unità 1

-1, class. 1.2.11.6.1-1
1751 gennaio 12-1806 dicembre 27
"Registro bolette e parti della vicinia di S. Michele dell'Arco. 1751" (1)
Deliberazioni dei consiglio della vicinia di San Michele dell'Arco e mandati. Alle pp. 1-31 elezioni di sindaci e console (1751-
1784); alle pp. 46-93 deliberazioni del consiglio generale della vicinia (1751, 1777-1802); alle pp. 125-188 pagamenti (con registrazione a ritroso dall'8 febbraio 1777 al 27 dicembre 1806).
1 registro, pp. 188, num. orig., bianche pp. 32-45 e 94-124
note:
(1). A c. 1 "Libro sindicati seu parti e registro bolette della vicinia di S. Michel dell'Arco in Bergamo. Le parti incipienti 12 gennaio 1751 e finienti 23 settembre 1802. Il registro bolette incipiente nell'ultima pagina 8 febbraio 1777 e finiente 1806".


1.2.11.6.2 - Scuola del Corpus Domini
descrizione della fonte
Estremi cronologici [1519 giugno 2]-1570 settembre 11
Unità 1

-1, class. 1.2.11.6.2-1
[1519 giugno 2]-1570 settembre 11
"Nota che questo libro qual é de foii 200 se comenza a foglio 2 a descriver la ellectione et balatation deli consilii del Corpus Domini dela visinanza de San Michaello dalarcho quale comenza a di 12 zugno 1519 et lasamo li primi doy quinterni per notare regolarmente le ellectioni subsequenti" (1)
1 registro, cc. 22, num. orig., leg. senza coperta, volgare
note:
(1). A c. 1. Dopo la prima riunione, non datata, si passa al 1540.


sottoserie
1.2.11.7 - Vicinia di Sant'Alessandro della Croce
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1656 gennaio 1-1803 febbraio 28
Unità 2

1.2.11.7.1 - Taglie
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1656 gennaio 1-1803 febbraio 28
Unità 2

-1, class. 1.2.11.7.1-1
1656 gennaio - 1659 giugno
"Libro della taglia della vicinanza de Pigniolo del anno 1654"(1).
Spese della vicinia Sant'Alessandro della Croce in Pignolo fatte dal sindaco Bartolomeo Rivola, da Agostino Peregrino e da Bartolomeo Bonardo.
1 registro cart., cc. 125, volgare
note:
(1). Il titolo non rispecchia l'effettiva data cronica.

In attesa di collocazione, dicembre 2008

-2, class. 1.2.11.7.1-2
1728 luglio - 1803 febbraio
"Filza ordini per le bollete della vicinia di S. Alessandro".
Spese della vicinia Sant'Alessandro della Croce in Pignolo.
1 filza cart., cc. 577, num. rec., volgare, danni: danni alla piegatura

sottoserie
1.2.11.8 - Vicinia di Sant'Antonio "Intus et Foris"
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1595 gennaio 29-1806 dicembre 31
Unità 4

1.2.11.8.1 - Azioni
La prima riunione è datata 29 gennaio 1595, nella chiesa della SS. Trinità. Alla presenza di tre sindaci e di 60 consiglieri " … vedendosi con quanta difficoltà et incomodo di detta vicinanza si riduce consilio et sindicato generale essendo detta vicinanza sbandata et accioche le cose di essa siano meglio et senza confusione per l'avenire regolate, et governate secondo le occorrenze..." si diede mano alla riorganizzazione delle riunioni. Da quel momento le riunioni furono annuali, con elezione o conferma di sindaci e deputati. A loro volta, i sindaci eleggevano il console.
Le riunioni, nella sagrestia, altre volte "nell'oratorio della SS. Trinità" oppure "in una sala dell'hospitio di Sant'Antonio foris" (22 giugno 1636), "nella sala della hostaria di Sant'Antonio situata fori della porta di Sant'Antonio" (13 maggio 1640), ma da quel momento, nella sagrestia. Nessuna riunione nel 1631 e 1632. La vicinia generale si riunì solo il 16 marzo 1767, in chiesa. Risultavano presenti 105 persone (estimati e possessori), fra cui 4 sindaci (Borgo Sant'Antonio, Rocchetta, Borgo Palazzo, Boccaleone): (enti rappresentati: cappellania di San Silvestro, canonica di Santo Spirito, prebenda detta del Clivati. Seminario, scuola di San Tomaso, vescovo, parrocchia di San Cassiano, consorzio dei carcerati, città (rappresentata da un sindaco), pio luogo del Soccorso, commissaria Vignola, parrocchia di Sant'Andrea, convento di Santa Marta, monastero di San Benedetto, monastero del Matris Domini, convento di Santa Lucia, monastero di Santa Grata, chiesa di Sant'Anna, consorzio di Santa Caterina). La questione: il 6 settembre 1760, vertente lite con alcuni possessori di beni in Boccaleone, sindaci e consiglieri confermavano i deputati alle liti i quali arrivavano il 23 febbraio 1761 ad un accordo (qui alle cc. 251v-252r). Il consiglio generale decise di eleggere tre deputati che chiedessero la cancellazione dell'accordo, considerato vantaggioso solo per i possessori di beni in Boccaleone.
Interessante la riunione del 21 agosto 1769. dato il recente esempio di Brescia (dove una polveriera era scoppiata con gravi danni), si ricordò la presenza di polvere da munizioni nella "… torre rotonda alla cinta vecchia di questa città tra la porta d Sant'Antonio e quella di San Tomaso…" e si chiese al capitano di farla spostare da lì.
Il 20 maggio 1777 la vertenza sui beni di Boccaleone appariva ancora aperta. Così, si diede mandato ai deputati alle strade della vicinia di richiamare i deputati alla lite eletti dieci anni prima di chiudere a vicenda. 7 maggio 1779: ripercorsa la causa per Boccaleone, si decise di eleggere, fra i nuovi deputati, due deputati "alle strade et liti" per chiudere la cosa. Il 9 luglio 1779 si ricevette la richiesta di un Bortolo Marchesi fu Paolo "… di fabbricare a se e a proprie sue spese una casa con botteghe nel sito vacuo di ragione di questa vicinia laterale al vaso della Morla ed a mattina del ponte della medesima…". 1° marzo 1781: elezione di due deputati che si informassero su a chi spettava il permesso di imporre una taglia di 16.000 lire per la sistemazione delle strade, pur in pendenza di lite. 23 marzo 1784: elezione di due deputati che mettessero ordine nelle carte della vicinia "… del tutto disperse…". Si diede, inoltre, mandano ai deputati eletti tre anni prima di imporre la suddetta taglia. 27 settembre: eletti un esattore e un ragionato.
31 marzo 1786, consiglio generale, 118 presenti. Ancora sulla lite partita più di 25 anni prima. 27 aprile 1788, sull'illuminazione. 16 aprile 1797. Presenti (anche se non elencati) 394 cittadini, nella chiesa di Santo Spirito. Elezione di due "deputati componenti il consiglio del cantone di questa parrocchia unita a quella di Borgo Santa Caterina". descrizione della fonte
Estremi cronologici 1595 gennaio 29-1800 marzo 12
Unità 1

-1, class. 1.2.11.8.1-1
1595 gennaio 29-1800 marzo 12; antecedenti in copia da 1456 luglio 24
"Libro de la vicinanza de S. Antonio de fora principiato adì 29 ginaro 1595 et rubricato et sono fogli n. 298 che serva per uso in hogni hocorentie che potesero succedere".
Deliberazioni del consiglio della vicinia di Sant'Antonio "Intus et Foris".
A cc. 1- 195 verbali ; a c. 179v spesa per sistemare la strada della vicinia, 1600 settembre 11; a c. 180r entrate della taglia per la sistemazione della strada, 1601; a c. 180v memoria di taglia 1603; alle cc. 81v-184r debitori, 1603-1614; a c. 184v taglia, ottobre 1641; alle cc. 238-263 copie di atti "concernenti le raggioni et privileggi della vicinanza di S. Antonio foris di Bergamo", con atti dal 1456 luglio 24 al 1784 giugno 12.
1 registro, cc. 271, num .orig; bianche cc. 195-236, 263-271, leg. cartone pelle decorata a secco, latino e volgare

1.2.11.8.2 - Taglie
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1761 luglio 1-1794 febbraio 28
Unità 2

-1, class. 1.2.11.8.2-1
1761 luglio 1-1766 marzo 17
"Taglia della vicinia di S. Antonio Intus et Foris 1761".
Imposizione di una taglia per saldare i debiti conseguenti alle spese per una lite con i possessori dei beni in Boccaleone.
1 registro, cc. 44, num. rec., bianche cc. 36-44, danni: roditori

-2, class. 1.2.11.8.2-2
1764 maggio 14-1794 febbraio 28
"Taglia della vicinia di S. Antonio Intus et Foris del anno 1764".
Taglia per la sistemazione delle strade.
1 registro cart., volgare

1.2.11.8.3 - Mandati di pagamento
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1784 luglio 1-1806 dicembre 31
Unità 1

-1, class. 1.2.11.8.3-1
1784 luglio - 1806 dicembre
"1784 Filza ordini per bollette incipiente li 10 luglio detto anno usque li [...] per la vicinia di S. Antonio Intus et Foris".
Spese della vicinia Sant'Antonio intus e Sant'Antonio foris (1).
Mandati di pagamento dei cancellieri delle vicinie (2).
1 filza cart., cc. 544, num. rec., volgare
note:
(1). Carte intestate "Dipartimento del Serio della Repubblica Cisalpina" 142, 183, 193, 219, 240, 242, 244, 260, 300.
(2). Moduli a stampa alle cc. 108, 110 - 113, 116, 117, 119, 122 - 131, 136, 138, 139, 141, 143 - 146, 149, 155 - 160, 162.


sottoserie
1.2.11.9 - Vicinia di Sant'Eufemia
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1626 maggio 7-1806 dicembre 10
Unità 2

1.2.11.9.1 - Scritture
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1626 maggio 7-1802 agosto 21
Unità 1

-1, class. 1.2.11.9.1-1
1626 maggio 7-1802 agosto 21
"Carte e decreti per la vicinia di S. Eufemia".
Atti e decreti emanati da: doge (in copia), capitano vicepodestà, rettori, podestà vicecapitano, giudici delle strade e incanti, ufficio pretorio, auditori nuovi, avogaria di comun (copia), comitato alle strade (repubblica bergamasca), amministrazione comunale, dipartimento del Serio. Estratto del nuovo estimo, deliberazioni dei sindaci della contrada, (si riunivano nell'oratorio di S. Rocco), sostituzioni (procure) alle riunioni del consiglio.
1 filza, pratiche 64, num. orig.

1.2.11.9.2 - Mandati di pagamento
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1778 gennaio 3-1806 dicembre 10
Unità 1
-1, class. 1.2.11.9.2-1
1778 gennaio 3-1806 dicembre 10
"Ordini e polize per la vicinia di S. Eufemia".
Mandati di pagamento.
1 filza, pratiche 141, num. orig.

sottoserie
1.2.11.10 - Vicinia di Santa Grata Inter Vites
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1758 marzo 28-1806 dicembre 27
Unità 6

1.2.11.10.1 - Azioni
La prima riunione è del 28 marzo 1758, presso il palazzo della ragione, presenti ben 130 persone (enti rappresentati: monastero di Santa Grata, capitolo della cattedrale, consorzio di San Lorenzo, abbazia di Astino, convento di San Gottardo, convento del Carmine, convento di Longuelo, vescovo). Elezione di due deputati per rifare l'estimo. Visto del capitano vicepodestà il 12 aprile. Il consiglio elegge due rappresentanti per contrada: San Vigilio, San Sebastiano, Fontana, Sudorno, valle di Astino, Broseta, Longuelo, Castagneta, Borgo Canale).
Vediamo la riunione dell'8 giugno 1769, presenti soprasindaci e sindaci: generale, uno per contrada: Longuelo, Borgo Canale, Broseta, Fontana, Suborno, San Matteo, San Martino, Astino [2] Castagneta. Vengono eletti nuovi soprasindaci (citati anche San Sebastiano). Anche le successive riunioni eleggono soprasindaci di diverse contrade. Le riunioni si tengono nel "…luogo solito…", non specificato. Quella del 4 luglio 1772: "Congregati in Palazzo Grande della Raggione" gli estimati, ben 130 (oltre agli enti di prima, troviamo l'oratorio di San Matteo, quello della Beata Vergine della Castagna). Ma non ci sono deliberazioni. 31 gennaio 1773 elezione dei soprasindaci di Fontana, Borgo Canale, Broli, San Vigilio, San Sebastiano, Castagneta, Astino, San Martino e Broseta, San Matteo e Longuelo, Sudorno. Gli estimati si riuniscono ed eleggono i propri sindaci il 18 settembre 1775. Il 19 agosto 1776 "Stante la difficoltà in più incontri sperimentata di unir la vicinia generale di questo Borgo Canale si manda parte che si debbano eleggere due dei maggiori estimati per ciascheduna contrata componente detta vicinia, li quali per l'avvenire formino un corpo rappresentante la vicinia stessa, li quali doveranno essere sogetti ala contumacia d'anni due da elegersi sucessivamente dal consilio eletto nella sudetta parte, e con quelli ordini sarà fissato e decretato, conferendosi agli stessi tutta la podestà appartenente al generale di detta vicinia, rappresentante in perpetuo l'intiero degli estimati e contribuenti all'estimo della vicinia medesima, con che detti signori deputati da elegersi debbano più presto sia possibile formar un piano da esser decretato dall'eccellentissimo Senato per il buon regolamento della medesima potendo frattanto per le cose interinali dar que provvedimenti opportuni per i vantaggi della detta vicinia". Vengono quindi eletti due sindaci per ognun delle 9 contrade: Borgo Canale e Broli, San Martino e Longuelo, San Sebastiano, San Vigilio, Sudorno, Valle d'Astino, Fontana, Castagneta, San Martino e Broseta. Il 31 agosto i deputati eleggono a loro volta due deputati per formare il "piano" della parte precedente. Ma nelle riunioni successive nulla emerge di nuovo.
Infatti, bisogna aspettare il nuovo registro (ora AB 116) perché in data 19 agosto 1787 sembri finalmente prendere corpo la nuova organizzazione. Nel consiglio generale, con 114 presenti, i deputati incaricati undici anni prima di operare la modifica, presentano i nuovi capitoli (che nelle carte precedenti del volume appaiono chiaramente estesi). In questa occasione vengono eletti i nuovi 18 membri che andranno a formare un consiglio ristretto. Il 24 agosto, infatti, si riunisce il nuovo consiglio dei 18. eleggono due deputati alla riscossione di una taglia, un tesoriere, due deputati al rifacimento dell'estimo. La nuova riunione è datata 3 agosto 1788: il consiglio viene così definito: "… li infrascritti signori deputati del corpo degli estimati della vicinia di Santa Grata Inter Vites componenti il consiglio dei diciotto…". Poi nulla fino al 21 settembre 1802, con la nomina dei sindaci. Interessante la riunione dell'8 maggio 1803 perché le contrade sono diventate 12: San Matteo, Fontana, Sudorno, Borgo Canale, Longuelo, Broli, Castagneta, San Martino, Astino (anche se sembrano 9, ma è vero che non tutti risultano presenti: mancano San Vigilio, Broseta).
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1758 marzo 28-1805 maggio 13
Unità 2

-1, class. 1.2.11.10.1-1
1758 marzo 28-1787 luglio 18
"Libro delle attioni della vicinia et consorzio del Borgo Canale S. Grata Inter Vites dall anno 1758 per la facitura della strada giusta il decreto 28 genaro 1757 m.v."
Deliberazioni del consiglio della vicinia e consorzio di Borgo Canale.
1 registro, latino e volgare

-2, class. 1.2.11.10.1-2
1787 agosto 19-1805 maggio 13; seguiti a 1805 luglio 10
Azioni della vicinia di S. Grata Inter Vites.
Deliberazioni del consiglio della vicinia di Santa Grata Inter Vites (1)
1 registro, latino e volgare
segnatura attuale: AB 116
note:
(1). In calce agli atti relativi ad una causa fra la vicinia e il comune per le spese di riparazione dell'orologio della chiesa parrocchiale, assieme a molta documentazione sciolta del primo '800, abbiamo, con numerazione originale 1-27 e attualmente 49-85 (con bianche 77-85) le deliberazioni del consiglio della vicinia di S. Grata inter vites ("Parti prese nella Vicinia di Santa Grata Inter Vites dall'anno 1787 sino 1806"). Infatti, non abbiamo il registro tra gli altri). Da c. 25v a c- 28v (73v-76v rec.) abbiamo lettere della municipalità ai soprasindaci della vicinia.


1.2.11.10.2 - Mandati di pagamento
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1800 maggio 22-1806 dicembre 27
Unità 1

-1, class. 1.2.11.10.2-1
1800 maggio 22-1806 dicembre 27
"Filza mandati per la vicinia di S. Grata Inter Vites. 1800".
Mandati di pagamento (1).
1 filza, pratiche 203, stato di conservazione: cattivo, danni: umidità, sbiadimento dell'inchiostro
note:
(1). Sembra l'unione (la filza era chiusa) di due pezzi: uno con una numerazione a destra in alto 1-106 e data 1801 marzo 2 - 1802 agosto; il secondo con numerazione a sinistra in alto 1-78 e seguito della precedente 107-235, con datazione 1800 maggio 22 - 1806 dicembre 27.


1.2.11.10.3 - Chiesa del monte San Vigilio
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1766 giugno-1781 aprile 10
Unità 2

-1, class. 1.2.11.10.3-1
1766 giugno-1771 maggio
"Filza A degli ordini rilasciati ai signori cancellieri della veneranda chiesa di San Vigilio dall'anno 1769 in avanti oltre per far le bollette"
1 filza

-2, class. 1.2.11.10.3-2
1773 aprile 30-1774 giugno 30; antecedenti da 1772 marzo 3
"Filza delli ordini da farsi le bolette a signor tesoriere della Veneranda Chiesa del monte San Vigilio principiando li 12 aprile 1774"
1 filza

-3, class. 1.2.11.10.3-3
1775 gennaio 2-1781 aprile 10; antecedenti da 1761 gennaio 19
"Libro della tesoreria de S. Esercizi in S. Rocco"
Mastro di contabilità della scuola degli Esercizi in San Rocco (alle cc. 1v-2r); giornale del tesoriere della chiesa di San Sebastiano di Botta sul monte San Vigilio (alle cc. 2v-3r); giornale della commissaria Carrara e Zinetti amministrata dalla chiesa di San Sebastiano (21v-23r).
1 registro

sottoserie
1.2.11.11 - Vicinia di Santa Caterina
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1629 gennaio 6-1806 dicembre 31
Unità 3

1.2.11.11.1 - Azioni
La prima riunione del 6 gennaio 1629: "… nel luogo solito ove si agita la Dottrina Christiana de maschi…" si riuniscono soprasindaci, sindaci ed elettori per eleggere sindaci e console. Sono presenti in 9, tra cui un soprasindaco e un sindaco. Si decide di:
mettere le scritture vecchie e nuove della contrada in un armadio della stanza della dottrina; fare un nuovo estimo; che in futuro non sia tesoriere dei luoghi pii della vicinia chi non abbia beni stabili (da dare in fideiussione); poi eleggono un soprasindaco e due sindaci; e incantano il console. 31 dicembre 1629: dodici presenti, fra cui un soprasindaco e due sindaci. Fra le decisioni, che i sindaci debbano avere beni stabili nella vicinanza. Poi abbiamo il verbale del "… publico et generale consiglio et congregatione delli huomini et vicini della contrada del Borgo di Santa Caterina di Bergamo…" Presenti in 71. Decisioni: compenso del notaio cancelliere; scelgono il console; rinnovare annualmente il consiglio con nove uomini che affianchino soprasindaco e due sindaci. La riunione del 25 giugno 1630 degli "… uomini della vicinanza et cura di Santa Caterina nella chiesiola di Santo Gioseffo…" i quali "… vedendo quanto il Signore Iddio giustamente adirato contra di noi per causa de i grandi peccati che si comettono, ci va tuttavia flagellando gravemente con carestie, guerre, pestilenze et altre infermità et mortalità, determinano, statuiscono et per voto solenne promettono per placare l'ira di Dio di far le infrascritte opere pie: Prima che tutte le feste di precetto di essa contrata et cura (seguono le foto anche delle deliberazioni successive).
La riunione del 18 agosto 1670, che vede presenti 77 persone, si effettua nella chiesa della Beata Vergine Maria. Occasione le pretese del curato sulla chiesa, considerata di ragione della contrada. La riunione successiva, in data 6 novembre 1670, vede ancora 109 persone discutere della questione, con la decisione di andare per via arbitrale. Il 23 novembre, 91 presenti, siamo ancora sulla stessa questione, con l'elezione di due deputati per la chiesa e la conferma del cappellano (poi vedi foto). Sistemata la questione, le riunioni tornarono in San Giuseppe. In generale, a parte situazioni articolari (in genere, vertenze) il consiglio generale si riuniva annualmente (dicembre - gennaio) per l'elezione di sindaci e soprasindaci. descrizione della fonte
Estremi cronologici 1629 gennaio 6-1726
Unità 2

-1, class. 1.2.11.11.1-1
1629 gennaio 6-1679 dicembre 21; seguiti a 1790 gennaio 6
Deliberazioni.
Deliberazioni del consiglio della vicinia di Santa Caterina.
A c. 1: "In questo luogo mancano gli instromenti delli sindicati delli anni 1627 et 1628 i quali furono rogati per mano del quondam signor Antonio Agazzo nodaro et si ritrovano nell'hospital grande di Bergomo al quale sono restati tutte le scritture del sudetto signor Agazzo".
1 registro, cc. 125, num. orig integrata 62-186

-2, class. 1.2.11.11.1-2
1689 dicembre 9-1726; antecedenti da 1579 febbraio 18
Deliberazioni.
Deliberazioni dei consigli della vicinia di Borgo S. Caterina (1).
1 registro cart., volgare, stato di conservazione: cattivo, danni: umidità, fragilità del supporto, sbiadimento dell'inchiostro
note:
(1). Il volume ha legatura posteriore e contiene atti di epoche diverse.
Contiene estratti dal 1579 e verbale della riunione del 6 gennaio 1629 copia dello stesso Alessandro Regazzolo che aveva steso il registro precedente. Altri verbali dal 1602.


1.2.11.11.2 - Registri contabili
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1800 settembre 25-1806 dicembre 31
Unità 1

-1, class. 1.2.11.11.2-1
1800 settembre 25-1806 dicembre 31
"Vicinia di S. Caterina. Ordini per bolette".
Mandati di pagamento.
1 filza

sottoserie
1.2.11.12 - Vicinie unite del Borgo San Leonardo
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1696 febbraio 14-1797 luglio 17
Unità 5

1.2.11.12.1 - Azioni
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1696 febbraio 14-1789 settembre 5
Unità 1

-1, class. 1.2.11.12.1-1
1696 febbraio 14-1789 settembre 5
"Libro delle terminazioni delle due vicinie del Borgo S. Leonardo"
Deliberazioni del consiglio delle due vicinie del borgo San Leonardo.
1 registro, cc. 196, num. rec. stampata, mm. 330x220, leg. coperta in pelle decorata a secco
segnatura attuale: AB 101

1.2.11.12.2 - Registri contabili
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1773 novembre 11-1788 maggio 17
Unità 1

-1, class. 1.2.11.12.2-1
1773 novembre 11-1788 maggio 17
"Cassa delle due unite vicinie del Borgo S. Leonardo. Dall'11 novembre 1773 a tutto 17 maggio 1788".
Contabilità del tesoriere Carlo Marchese fu Giuseppe (1).
1 registro cart., cc. 68, num. orig. fino a 41 poi nn., bianche cc. 60-68, volgare
note:
(1). Conti visti a fine anno da tre sindaci.


1.2.11.12.3 - Spese
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1789 marzo 14-1803 dicembre 20
Unità 2

-1, class. 1.2.11.12.3-1
1789 marzo 14 - 1796 aprile 18
"Filza che contiene le ricevute rilasciate dal signor Girolamo Volpi in esattore e successori".
Avvisi di pagamento dei sindaci delle vicinie Sant'Alessandro in Colonna e San Leonardo, con ricevute del tesoriere del comune.
1 filza cart., cc. 22, num orig., volgare
-2, class. 1.2.11.12.3-2
1803 aprile 15-1803 dicembre 20
"Conto con le due unite Vicinie del Borgo San Leonardo e Sant'Alessandro di questa Città con Giuseppe Agostoni Capo e Mastro"
1 unità documentaria, cc. 4, mm. 400x260, volgare

1.2.11.12.4 - Controversie
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1751 gennaio 20-1797 luglio 17
Unità 2

-1, class. 1.2.11.12.4-1
1751 gennaio 20-1775 gennaio 17; antecedenti da 1743 agosto 20
"Filza conti, ricevute e decreti dal 20 gennaio 1751 n° 1 al 17 gennaio 1775 n° 192".
Bollette di pagamento; 63 intimazione dei consoli di giustizia; alla pratica 133 "Esposizione di mè Bartolomeo Urgnani sopra le diverse opere fatte per le due unite vicinie di S. Alessandro in Colonna e di S. Leonardo di Bergamo", 30 dicembre 1763; alla pratica 165 capitoli dell'esattore, 13 aprile 1768; alla pratica 168 richiesta Gerolamo Maccassoli al podestà Piero Manin di essere esentato dalla carica di sindaco, 17 maggio 1768; alla pratica 171 assenso di Vittor Pisani, podestà, alla rinuncia alla carica di tesoriere di Innocente Corti e invito ad eleggere un nuovo tesoriere, 11 marzo 1769; alla pratica 172 assenso di Vittor Pisani, podestà, alla rinuncia alla carica di tesoriere delle taglie per le strade di Giovanni Maria Volpi, 6 aprile 1769; alla pratica 176 inventario delle carte consegnate al cancelliere, 20 settembre 1769; alla pratica 181 assenso di Giacomo Zambelli, podestà, alla rinuncia alla carica di sindico di Giovanni Piazzoni, 30 maggio 1770; alla pratica 185 richiesta di Giovanni Battista Tirabosco di non accettare la carica di sindico, 10 settembre 1771 (1); alla pratica 186 richiesta di Antonio Sottocasa di non accettare la carica di sindico, (2) 10 settembre 1771.
1 filza, pratiche 192, num. orig.
note:
1. Questi era negoziante e: presidente della camera del lanificio, deputato della nuova casa di correzione, dell'ospedale della Maddalena, della scuola di S. Lazzaro e della chiesa di S. Deffendente.
2. Questi era deputato dell'ospedale degli infermi e degli esposti.


-2, class. 1.2.11.12.4-2
1795 febbraio 21-1797 luglio 17; antecedenti da 1789 agosto 30
"Petizione alli sindaci delle unite vicinie del Borgo S. Leonardo di Giuseppe Riceputi con libro ragioni di Carlo Giacomo Riceputi ex esattore".
Supplica (senza data, in duplice copia di cc. 2) ai sindaci delle cessate vicinie e "Libro delle esazioni fatte da debitori delle due unite vicinie del Borgo S. Leonardo". Sul verso delle suppliche: "Signori sindaci delle cessate vicinie di S. Alessandro e S. Leonardo. Riceputi Giuseppe fratello ed erede del quondam signor Carlo Giacomo che fu esattore di queste vicinie; ricorso con cui giustifica (colla produzione di un libro intitolato < Libro delle esazioni fatte da debitori delle due unite vicinie del Borgo S. Leonardo>) "... d'aver versata nella tesoreria pro tempore di dette vicinie le somme da lui esatte contenendo detto libro tante esazioni quanto le ricevute, riclama altamente contro la sulfurea immediata esecuzione, che senza alcuna preventiva ne contemporanea intimazione d'alcun ordine si ha preteso di praticargli nel giorno 29 settembre corrente per £ 187:14:6 di Milano per supposto debito del defunto suo fratello, ed implora di essere da quella assolto e licenziato, e di essere ancor rimborsato di £ 8:10 di Milano che gli sono state carpite dal messo col pretesto delle spese, con riserva di ricorrere ai tribunali competenti" (1).
Alle cc. 53-56, al contrario, annotazioni contabili 1789 agosto 30 - 1794 dicembre 6.
1 fascicolo, cc. 58, bianche cc. 2-19, 22-38, 42-50
note:
(1). Fascicolo cucito formato da due cc. sciolte e registro in cartoncino di cc. 56, nn. La supplica porta il bollo del Regno d'Italia. Si parla di silenzio di 10 anni.