COLLEGIO DEI PERITI AGRIMENSORI
serie
1.2.10 - Collegio dei periti agrimensori
Il collegio dei periti agrimensori (il cui numero era fissato in ottanta) viene ad organizzarsi nel corso del Settecento sulla base di norme una copia delle quali é conservata nell'unità 2 della sottoserie "Scritture del collegio". Sulla base di questi capitoli, il Collegio ogni due anni in occasione della ricorrenza di Sant'Alessandro (suo protettore) si riuniva per procedere al rinnovo della cariche: un Presidente (o Priore), due Sindaci (o Consoli), due Esaminatori, tre Decani (o Censori), un Deputato alle copie (o Archivista).
Il Presidente doveva far osservare le leggi che regolamentavano il Collegio e in generale il lavoro degli Agrimensori, in questo lavorando a stretto contatto con il Capitano e i Provveditori sopra Beni Comunali di Venezia. I due Sindaci (o Consoli) curavano l'ambito economico del Collegio, controfirmavano i mandati di pagamento per il Cassiere e si occupavano della riscossione delle tasse che si dovessero riscuotere e analogamente delle pene. I due Esaminatori assistevano all'esame degli aspiranti agrimensori. I tre Decani, scelti su base territoriale (uno del "Territorio superiore", cioè le Valli, uno "di mezzo" e il terzo del Piano) dovevano far consegnare nell'archivio del Collegio le scritture e i disegni degli agrimensori defunti (a meno che fossero nelle mani degli eredi a loro volta agrimensori); in questo caso, gli eredi avrebbero dovuto comunque consegnare in archivio elenco delle carte ricevute. Infine, il Deputato alle copie doveva far copia, se richiesto per ragioni giudiziarie, di ogni carta e mappa conservata in archivio.
Il Collegio stipendiava un cancelliere, un cassiere e un numero non indicato di bidelli.
L'ingresso nel Collegio era possibile solo dopo avere fatto pratica per quattro anni presso un agrimensore. L'ingresso era subordinato poi al superamento dell'esame, al pagamento della quota di ingresso fissata in 50 lire (come per il collegio dei notai) (1).
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1760 aprile 18-1800 dicembre 31
Unità 5
La documentazione prodotta dal Collegio é stata suddivisa in tre sottoserie: la prima formata dai un registro di azioni (deliberazioni) del Collegio stesso steso dal cancelliere del comune; la seconda formata da due fascicoli di proclami e carteggio relativi all'attività del Collegio; la terza, infine, da un registro e una filza contenenti le domande di poter esercitare la professione di perito agrimensore.
note:
(1). L'unità 2 della sottoserie "Disposizioni superiori" della serie "Atti dei cancellieri comunali" conserva documentazione relativa al Collegio. Per la storia e le caratteristiche del collegio si veda la tesi di E. M. Zappa, "Il collegio dei periti agrimensori di Bergamo", Politecnico di Milano, Facoltà di Architettura, a.a. 1991-92.
sottoserie
1.2.10.1 - Azioni del collegio
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1787 novembre 5-1790 ottobre 2
Unità 1
-1, class. 1.2.10.1-1
1787 novembre 5-1790 ottobre 2
"Azioni del collegio de pubblici periti ed agrimensori"
Azioni del collegio a cura del cancelliere del comune.
1 registro, leg. originale in cartone
sottoserie
1.2.10.2 - Scritture del collegio
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1766 novembre 6-1800 dicembre 31
Unità 2
-1, class. 1.2.10.2-1
1766 novembre 6-1800 dicembre 31
Proclami.
Proclami a stampa dei podestà Zuanne Widmann, dei capitani vicepodestà Veneceslao Gaspare Martinengo e Lunardo Valmarana e dell'amministrazione municipale e dipartimentale del Serio.
1 fascicolo
-2, class. 1.2.10.2-2
1788 agosto 18-1790 ottobre 2
Proclami e scritture.
Proclami a stampa del podestà vicecapitano Zuanne Widmann e del capitano Lunardo Valmarana; relazioni e lettere dei deputati del collegio; elenchi di periti agrimensori; capitoli del collegio; ricevute di Cristoforo Longhi, tesoriere del comune, del pagamento della quota dovuta dai nuovi periti agrimensori; moduli a stampa non compilati attestanti l'accoglimento della domanda di esercizio della professione.
1 fascicolo
sottoserie
1.2.10.3 - Domande di esercizio professione
descrizione della fonte
Estremi cronologici 1760 aprile 18-1799 luglio 2
Unità 2
-1, class. 1.2.10.3-1
1760 aprile 18-1796 dicembre 12
"1757 usque 1791. Periti agrimensori"
Domande di poter esercitare la professione di pubblico perito agrimensore e relazioni di Giovanni Antonio Urbani.
1 filza
-2, class. 1.2.10.3-2
1761 febbraio 14-1799 luglio 2 (1)
"Pubblici periti agrimensori approvati"
Accoglimento delle domande di poter esercitare la professione di pubblico perito agrimensore ed entrare a far parte del collegio da parte dei rettori, di uno due deputati di mese e dei due deputati di mese usciti, per l'abilitazione a livello provinciale, e dai provveditori sopra beni comunali di Veneziaper l'abilitazione su tutto il territorio veneto.
Al termine "Catalogo o sia tabella de periti agrimensori approvati in Venezia dal magistrato eccellentissimo de beni communali in Bergomo colle formalità delle leggi prescritte", 1759 agosto 25 - 1799 luglio 2, con lacune come sotto.
1 registro, leg. originale in cartone
note:
(1). Lacuna fra il dicembre 1796 e il luglio 1799.
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