(secc. XV-XIX)
Notizie
Antica e nobile famiglia bergamasca, dimorante a Bergamo, Calcinate (Bergamo) e Venezia.
Il cognome primitivo era De Preposulo; è rimasto fino ad oggi nello stemma espresso da due P e anche nell’uso, specialmente latino, fino al secolo XVIII.
Il cognome Passi, oggi usato, proviene probabilmente da Ottopasso De Preposulo (1109) oppure da Pietro, detto Pazzo (1148), consoli di Bergamo.
Un prezioso codice, donato alla Biblioteca A. Mai di Bergamo dal conte Cesare Camozzi Vertova, “Inventario delle insegne ovvero arme di Bergamo” (MMB 213) contiene una raccolta di regesti e documenti autenticati, che dimostrano l’antichità e la nobiltà della famiglia Passi.
I Passi furono consoli di Bergamo (nei secc. XII e XIII); sempre nello stesso periodo ci furono un rettore del Comune, un giudice e sindaco della Chiesa, un tesoriere della città. Fecero parte del Consiglio della Città (sec. XIV).
Sotto la dominazione veneta sedettero nel Consiglio dei Dieci. Nel registro dei Consiglieri compare, per la prima volta nel 1570, il titolo di conte attribuito a Giorgio Passi.
Furono cavalieri gerosolimitani. Si distinsero nella professione letteraria, legale e cavalleresca.
Da una contessa Passi e da Carlo Carrara nacque nel 1714 il conte Giacomo Carrara cui è legata l’omonima Accademia.
Si deve alla generosità della famiglia, nell’Ottocento, la fondazione dell’ospedale di Calcinate, all’arcidiacono Marco Celio la costruzione del nuovo Seminario e la cupola del Duomo, e a don Luca la fioritura dell’Istituto delle Dorotee.
La documentazione è collocata in 12 cartelle, suddivise al loro interno in fascicoli, e copre un arco cronologico che va dal XV al XIX secolo.
Inventario
L’inventario è
qui disponibile. La copia cartacea è consultabile in Salone Furietti, segnatura: Ar 59.