Collegio ceresoli in Roma
(secc. XVIII-XX)

Notizie
Don Flaminio Cerasoli (cognome poi fissatosi in Ceresoli), segretario di cardinali e crocifero di Paolo V, ordinò con testamento ai guardiani protempore dell'arciconfraternita dei bergamaschi in Roma di aprire un collegio, offrendo sei posti ad altrettanti studenti bergamaschi di famiglia nobile e povera. Gli eredi Cerasoli si opposero e la volontà del testatore fu attuata solo grazie all'energico atteggiamento della città di Bergamo, appoggiata da Venezia. Dopo il fallito tentativo di fondere la donazione con il collegio Nazareno di Roma, nel 1735 si decise, invece di aprire il collegio, di utilizzare le rendite del legato per mantenere all'interno del collegio Nazareno di Roma il maggior numero possibile di studenti bergamaschi. Nel 1834 i posti furono trasferiti al seminario romano. La città di Bergamo rivendicò sempre il suo diritto al controllo sulle erogazioni del legato.

L'archivio è formato da 2 faldoni; le carte riguardano le vicende del collegio dal XVIII al XIX secolo.


Inventario
Non inventariato.